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Il rilievo di una montagna

10 Aprile 2020
Rilievo 3D in montagna

Aprile 2020.
Pasqua.
L’Italia (e buona parte del mondo) è in piena emerganza Covid-19.
In tantissimi siamo fermi a casa, per contenere la diffusione del virus.
In questo articolo voglio portarti virutalmente fuori di casa e raccontarti di un rilievo aerofotogrammetrico (di un anno fa) e del modello 3D di una montagna.

Per inquadrarti il contesto, il motivo ed il rilievo, uso la tecnica giornalistica del: dove, quando, chi, perchè e come.

DOVE

Provincia di Cuneo.
Valle Gesso.
Comune di Valdieri.
Monte La Piastra.
Sito valanghivo di 250 ettari, tra le quote 1.800 e 800 m s.l.m..

Inquadramento sito valanghivo Monte Piastra su Google Earth
Ecco i limiti dell’area da rilevare (da Google)

QUANDO

Sopralluogo: Maggio 2019.
Rilievo: Giugno 2019.
Restituzione: Luglio 2019.

Vista del monte La Piastra da Entracque
Il monte La Piastra visto da Entracque

CHI

Il committente principale è la Provincia di Cuneo, Servizio Viabilità.
Ma il mio committente diretto è la società Flow-Ing s.r.l.
Sono amici e grandi professionisti, specialisti del dissesto idrogeologico e delle valanghe.

PERCHÈ

Il monte La Piastra è un sito valanghivo che scarica sulla strada Provinciale SP239, unico collegamento per parecchie località dell’alta Val di Gesso, tra cui Sant’Anna di Vinadio.

Vista aerea del fondovalle dal Monte La Piastra
Vista aerea del fondovalle dal Monte La Piastra

Negli inverni più nevosi la viabilità di fondovalle rimane chiusa, anche per parecchi giorni, proprio per il rischio valanghe.

Ci sono tre gallerie, in altrettanti punti critici, ma, spesso, non sono sufficienti per garantire adeguati livelli di sicurezza a mantenere la strada aperta.

Ed allora la Provincia di Cuneo ha deciso di affidare uno studio valanghivo di tutta l’area per supportare il progetto di opere di difesa attiva in area di distacco: reti o ponti da neve.

Queste analisi si affidano a modellazioni numeriche e simulazioni di dinamica tridimensionale.
I software specialistici (RAMMS è uno di questi) si basano su modelli digitali del terreno (DTM – Digital Terrain Model).
Non serve una risoluzione super spinta, ma la maglia del raster deve aggirarsi almeno intorno al metro.

Ecco perchè, oltre alla modellazione, allo studio delle aree di pericolisità ed alla definizione del P.Z.E.V. (Piano delle Zone Esposte al rischio Valanghivo) è stato richiesto anche il rilievo dell’intera area.

E ne è stato chiesto uno che fosse in grado di restituire il modello 3D di tutto il sito.

Ok, non si tratta proprio del rilievo di una montagna intera.
Ma di tutto il versante meridionale del Monte La Piastra, sicuramente sì!

COME

Zona di distacco del sito valanghivo La Piastra
Zona di distacco del sito valanghivo

La scelta della tecnica di rilievo è tra:

  1. Aerofotogrammetria da drone;
  2. Aerofotogrammetria da aereo o elicottero;
  3. LiDAR da drone;
  4. LiDAR da aereo o elicottero;
  5. Laser scanner terrestre.

Ha vinto l’aerofotogrammetria da drone.

L’impiego di elicottero o di aereo ha costi troppo alti per il budget a disposizione.

Il LiDAR da drone è più costoso rispetto alla fotogrammetria (per l’impiego di uno strumento ben più avanzato) e non darebbe reali vantaggi extra. L’area del rilievo è infatti quasi del tutto priva di vegetazione.

Il Laser Scanner terrestre è più complesso da trasportare, servirebbero molte scansioni, per evitare tutti gli angoli ciechi, e neppure uno scanner a lunghissima portata (2/3 km) potrebbe trovare un impiego efficace.
La Valle Gesso infattiin quel punto si allarga parecchio e non è facile trovare “posti buoni” nel versante di fronte.

Quindi si sceglie l’aerofotogrammetria da drone.
Ma non solo…

DATI LiDAR 1X1 DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE

Se devi fare un rilievo di un’area vasta, inizia con controllare i territoriali e cartografici disponibili.
Potrebbero esserci piacevoli sorprese.

Fallo anche se lo devi commissionare.

Per questo lavoro ho trovato:

  1. CTR vettoriale e raster in scala 1:10.000;
  2. CTR vettoriale in scala 1:5.000;
  3. Dati Lidar 3D (maglia 1×1 m) del Ministero dell’Ambiente.

I primi due dati sono ok per un inquadramento generale e (soprattutto il secondo) per uno studio, di massima, di pendenze, esposizioni e curvature. Ma non sono un granchè per fare DTM da usare nelle simulazioni valanghive.

I dati Lidar (maglia 1x1m) però non sono niente male!
Il dato rilevato è del 2010 (più o meno).
Non ci sono stati grandi cambiamenti in quest’area, tali da fare andare una valanga da un’alta parte o da cambiare le energie di impatto o le velocità di scorrimento.

Il dato LiDAR 1×1 è assolutamente utilizzabile.

Peccato però che l’area non sia coperta interamente.
Nell’immagine qui sotto vedi fino a dove arriva la copertura delle tavolette LiDAR, rispetto all’area da studiare.

Copertura del dati Lidar 1x1 nell'area del rilievo
Copertura del dati Lidar 1×1 nell’area del rilievo

Comunque non sembra male e quindi ne ho fatto richiesta.

Ed ecco il dato 3D che ho ricevuto (per la spesa di 2€ di diritti di archivio e ricerca).

Dati Lidar ricevuti dal Ministero dell'Ambiente
Dati Lidar ricevuti dal Ministero dell’Ambiente in vista 3D con informazione di elevazione

La qualità è buona.
La copertura è più scarsa rispetto a quella desumibile guardando il webgis del Portale Cartografico Nazionale.

Ma va bene così!

La cosa davvero positiva è che il dato Lidar copre tutta la parte di fondovalle che è quella maggiormente interessata da vegetazione ad alto fusto.
Questo significa che potrei estrarne, con confidenza, l’informazione del terreno per farci il DTM.

A monte del limite di copertura del LiDAR la vegetazione è praticamente inesistente (tranne che per la parte occidentale dell’area), tipico degli scenari di alta montagna e dei siti valanghivi, e la fotogrammetria da drone darebbe risultati robusti, senza necessità di post-elaborazioni funamboliche.

Limite di copertura dei dati Lidar (rosso) e area da rilevare con aerofotogrammetria
Limite di copertura dei dati Lidar (rosso) e area da rilevare con aerofotogrammetria (blu)

Il piano quindi è quello di usare il dato Lidar per la parte di fondovalle (ed ovunque sia presente) ed integrarlo con il rilievo aerofotogrammetrico da drone per la zona a monte.

Avrei rilevato 200 ettari dei 250 iniziali.

SOPRALLUOGO

Se il sopralluogo è importante per ogni tipo di rilievo, per un lavoro in un’area così grande e logisticamente complessa diventa necessario e fondamentale.

Ho camminato, ho fatto dei voli di ricognizione con il mio drone (multirotore) ed ho fatto dei test di misure topografiche.
C’è voluta una giornata intera, ma ne è valsa la pena.

Fotografia aerea dell'area di distacco scattata durante il sopralluogo
Fotografia aerea dell’area di distacco scattata da drone durante il sopralluogo

Ecco le informazioni che ho reperito.

LOGISTICA

Ho toccato con mano le difficoltà logistiche legate agli spostamenti nell’area.
L’uso di auto, fuoristrada o altri mezzi motorizzati è impossibile, ad eccezione della strada di fondovalle (zona coperta dai dati LiDAR).

Quindi: scarponi, bastoni e camminare!

Questo implica un’attenta analisi di strumenti ed attrezzatura da trasportare (in spalla!), per evitare sovraccarichi che, alla lunga, diventerebbero una tortura.

Ho trovato due accessi “facilitati“.
Uno, tramite strada forestale e sentiero, che permette di raggiungere le zone alte dell’area di distacco.
E l’altro, a partire dal fondovalle, tramite una strada di arroccamento di cava per arrivare, più o meno, alla parte centrale.

Significano po’ di fatica in meno, ma c’è comunque molto da camminare!

Accessi all'area del rilievo su Google Earth
Accessi principali all’area del rilievo (Google Earth)

Le dimensioni e la logistica chiariscono le idee su quanto tempo è necessario passare in campo.

CONTROLLO DELLA STRUMENTAZIONE TOPOGRAFICA

Ho fatto un test di ricezione e misura con il mio ricevitore satellitare.
Preferirei di gran lunga usare un solo ricevitore in modalità nRTK.
È più agile e veloce per il rilievo dei punti di appoggio e controllo del processo fotogrammetrico.

Ricevitore GNSS durante il sopralluogo in campo
Ricevitore GNSS durante il sopralluogo in campo

Posizionare un sistema GNSS base-rover in un’area così vasta non è per niente banale.
Di stazione totale non se ne parla proprio!

Ma devo essere sicuro che il mio ricevitore sia in grado di collegarsi, tramite segnale GPRS, alla rete di basi fisse per riceverne le correzioni di rete.
In alta montagna non è scontato.
Ed allora l’ho testato nel sopralluogo.

Test superato!
Posso usare un solo ricevitore nRTK.
A vantaggio della praticità delle misure topografiche.

IL PROGRAMMA DELLE OPERAZIONI

Dopo il sopralluogo ho studiato come pianificare le operazioni.

CHE DRONE USARE?

La prima domanda a cui rispondere è legata al tipo di drone da usare per il rilievo aerofotogrammetrico.

Io ho un DJI Phantom 4 Pro, multirotore a quattro eliche.
Ho fatto tanti lavori con lui.
Anche di aree vaste.

Ovviamente ho pensato di usarlo, pianificando le operazioni sulle sue caratteristiche ed in relazione ai risultati attesi in output.

Ma ho deciso di lasciar perdere.

Non perchè non sia in grado di svolgere il compito, anzi!
Ma piuttosto perchè il tempo e le risorse a disposizione sono limitate.

Ho calcolato che, usando il Phantom 4 Pro, dedicherei 3 giorni ai voli in campo.
A questi ci va aggiunto un giorno interno per il posizionamento ed il rilievo dei target a terra (i GCP e i Check Point).

Quattro giorni in campo non sono semplici da gestire, per le risorse da sostenere (spese vive, costi di campo e giorni/uomo), ma soprattutto è raro trovare quattro giorni, interi e consecutivi, di stabilità meteo in alta montagna, in estate e quando è tipico il fenomeno della pioggia/temporale pomeridiano per accumulo di calore e umidità diurna anche in assenza di perturbazioni e fronti di bassa pressione.

È troppo rischioso e le attività di campo potrebbero dilungarsi tanto, con conseguente aumento dei costi.

Ed allora ho deciso di rivolgermi a qualcuno che potesse fare il volo con un mezzo più efficace per la copertura delle aree molto estese: un drone ad ala fissa.

Ho chiamato l’amico Flavio Angoli, di Zenith Aerial Solutions, e gli ho chiesto di venire con il suo Sensefly Ebee.

Flavio Angoli - Zenith Aerial Solutions - in campo con drone ad ala fissa
Flavio Angoli – Zenith Aerial Solutions – in campo con drone ad ala fissa

Ho valutato più conveniente destinare delle risorse in un servizio esterno, e fare i voli in un solo giorno, piuttosto che tenere tutto in casa ma con il rischio concreto di rimetterci di più in caso di intoppi o inciampi durante il percorso.

PIANO DEI PUNTI A TERRA

Uso Google Earth Pro per pianificare la posizione dei punti a terra da mettere, rilevare ed usare per le elaborazioni fotogrammetriche.

Li ho posizionati in base ai sentieri che ho trovato in campo, durante il sopralluogo, e che so di poter percorrere.

Programma dei target a terra
Programma dei target a terra

Carico il file kmz nel mio smartphone, tramite l’app GPX Viewer, così in campo posso sapere quando mettere il target a terra.
Mi avvisa con un “beep” quando sono in posizione!

PIANO DEI SORVOLI

Il piano dei sorvoli è gestito interamente da Flavio che ha recepito le mie necessità sulla registrazione del dato fotografico:

  • GSD almeno di 6 cm/pixel;
  • Sovrapposizione tra immagini consecutive del 70%;
  • Sovrapposizione tra strisciate adiacenti del 70%.
Missioni di volo per rilievo aerofotogrammetrico con Ebee
Missioni di volo per il rilievo aerofotogrammetrico con Ebee

L’accuratezza in output del rilievo a cui miro è di circa 30 cm sulla posizione 3D dei punti della nuvola.
Si tratta della solita accuratezza dei punti dei dati LiDAR 1x1m del Ministero.

PROGRAMMA DELLE OPERAZIONI

Il programma delle operazioni è piuttosto semplice:

  • Giorno 1: posizionamento e rilievo di target per l’elaborazione fotogrammetrica in tutta l’area.
  • Giorno 2: sorvolo con drone ad ala fissa.

In realtà poi, al giorno 2 va aggiunto anche un piccolo rilievo aerofotogrammetrico di dettaglio (con il mio multirotore) di una delle tre gallerie paravalanghe di fondovalle.
Ma è cosa davvero da poco rispetto al resto.

PRONTI… VIA!

Questo è il momento di partire.

Premetto che in campo non sono solo.
In montagna è meglio non andare soli.

Con me c’è Claudio Morini, ingegnere reggiano, amante del trail running, che mi ha raggiunto con grandissimo entusiasmo, nonostante il mio scarsissimo preavviso prima di partire!

Grazie Claudio!
Sei stato davvero indispensabile!

Claudio Morini in Valle Gesso
Claudio Morini all’opera

GIORNO 1 – RILIEVO DEI TARGET

Il primo giorno è dedicato al posizionamento dei target ad alta visibilità a terra ed al loro rilievo (al rilievo delle loro coordinate).

Ti riporto giusto qualche considerazione.

Non è pensabile posizionare target che andranno recuperati dopo il volo. Abbiamo usato solo target a perdere.
Si tratta di stampe su carta, fissata a terra con pietre trovate lì vicino ed in grado di resistere una notte.
Lo so che non è la migliore soluzione ecologicamente opzionabile, ma pioggia e vento li avrebbero poi rotti, sfatti e dispersi nel breve tempo.

Rilievo GNSS di target in quota
Rilievo GNSS di target in quota

Per ogni target messo ne rileviamo la posizione con antenna GNSS nRTK, e passiamo oltre.

Il lavoro è diviso su tre aree.

La prima è quella di monte: la zona di distacco della valanga.
La affrontiamo per prima, è la più difficile e faticosa.
Meglio farla con tutte le energie in corpo.

Salto in roccia in area di distacco della valanga
Salto in roccia in area di distacco della valanga

La seconda è la parte centrale, a cui accediamo tramite una strada di arroccamento di cava.
Camminiamo un po’ meno ma, comunque, camminiamo per quasi tutto il pomeriggio.

Cava in area di scorrimento della valanga
Cava in area di scorrimento della valanga

L’ultima è la parte bassa nel limite occidentale dell’area di studio.
Ci arriviamo già stanchi, ma possiamo spostarci comodamente in auto sfruttando la viabilità di fondovalle.

E dopo quaranta target ed un bel po’ di sole il primo giorno è andato.

GIORNO 2 – RILIEVO AEROFOTOGRAMMETRICO

Il secondo giorno è quello dei voli.

Raggiungiamo la squadra di Flavio in un’area in quota dove abbiamo valutato insieme che un drone ad ala fissa sarebbe riuscito a decollare ma, soprattutto, ad atterrare in sicurezza al termine delle missioni di volo.

Flavio Angoli e stazione di base in quota
Flavio Angoli e stazione di base in quota

Il programma è quello di fare più punti di decollo per ottimizzare le batterie a disposizione, sfruttare le caratteristiche di volo di un drone ad ala fissa e coprire tutta l’area da studiare.

Voliamo in quota e poi ci spostiamo in basso, per volare anche da lì.
Il dislivello è troppo per fare base in un posto solo.

Drone: Sensefly Ebee
Pilotaggio: 100% auomatico

Flavio angoli e decollo del drone Sensefly Ebee
Flavio angoli fa decollare il drone Sensefly Ebee

Abbiamo volato dalle 8 di mattina alle 5 del pomeriggio, inclusi tutti gli spostamenti, in quota e da monte a valle.

In un paio di occasioni siamo ripassati sulla solita rotta perchè abbiamo rilevato alcuni “problemi” di scatto in fase di volo.
Meglio essere sicuri di avere le immagini.
Qualche buco c’è stato ma i dati sono sufficienti per la modellazione.

Il totale delle fotografie scattate e da processare è di 1.500.

Posizione delle fotografie da drone
Punti di presa delle fotografie da drone

Non entro nel dettaglio dell’uso di un drone ad ala fissa nel rilievo aerofotogrammetrico.
Questo articolo è il racconto della storia del rilievo e del modello.
E c’è ancora un po’ da dire.

Però, se ti va di approfondire l’uso di un drone ad ala fissa, ho raccontato un po’ di cose in più su questa parte, a caldo, in questa puntata del podcast di 3DMetrica che trovi a questo link.

NOTA METEO

Quasi a voler confermare la mia scelta tecnica, al termine dei voli, mentre stavamo concludendo il rilievo della galleria paravalanghe si è abbattuto in Valle un violentissimo temporale estivo!

C.V.D.

Rilievo GNSS di target ad altà visilità
Rilievo dei target sulla galleria di fondovalle con il temporale in arrivo alle mie spalle

FINE LAVORI, SI RIENTRA IN UFFICIO

Rilievo finito.
È tempo di rientrare in ufficio e trattare i dati.

L’elaborazione lavora su due strade separate, che si incontrano appena prima dell’output finale.

La prima strada è quella del processo structure from motion che gestisce immagini e misure topografiche per creare il modello 3D fotogrammetrico.

La seconda è quella della gestione del dato LiDAR.

Le due strade confluiscono nell’unione delle nuvole di punti, per formarne una unica, da cui elaborare il modello digitale del terreno per le modellazioni numeriche valanghive.

ELABORAZIONE STRUCTURE FROM MOTION

Non c’è molto da aggiungere ad altri articoli che ho scritto sull’elaborazione structure from motion.

Immagini + misure = modello 3D orientato, georeferenziato e scalato.

Non è proprio così semplice ma dovrebbe essere sufficiente per sorvolare velocemente su questa fase del lavoro.

Scrivo solo qualche numero.

La nuvola sparsa – i punti di legame tra le immagini – ha circa un milione di punti.
Quella densa cento trenta milioni.

Nuvola di punti sparsa e posizone delle immagini
Nuvola di punti sparsa e posizone delle immagini
Nuvola di punti densa del Monte La Piastra
Nuvola di punti densa

Qui puoi vedere il modello 3D della nuvola di punti fotogrammetrica, sottocampionata.
L’ho generata con Potree.

Dalla nuvola densa viene fuori il DSM (Modello Digitale delle Superfici) e da questo l’ortofoto generale dell’area.

DSM Modello Digitale delle Superfici
DSM – Modello Digitale delle Superfici
Ortofoto generale area valanghiva
Ortofoto generale dell’area valanghiva

ACCURATEZZA E SISTEMA DI RIFERIMENTO

Il controllo degli scarti sui punti di controllo ha dato in output un’accuratezza generale di 25 cm.
Non è un risultato da Formula 1 ma è assolutamente in linea con le previsioni e più che sufficiente per le esigenze di studio.

Il dato è restituito in output nel Sistema di Riferimento Roma 40/Gauss Boaga – EPSG3003.

TRATTAMENTO DEI DATI LiDAR

Uso i punti del rilievo LiDAR in formato XYZ.
Qui c’è tutto, terreno, vegetazione, fabbricati.
Tutto.
E tutto riferito al sistema di riferimento geografico WGS84 – EPSG4326.

CAMBIO DI SISTEMA DI RIFERIMENTO

La prima cosa da fare è cambiare sistema di riferimento e coordinate dei punti.

È piuttosto semplice.
Prendi i file XYZ, li carichi in Convergo (usando il grigliato IGM), scegli le impostazioni di conversione ed il software passa da un file di testo con coordinate geografiche WGS84 (latitudine, longitudine e quota ellissoidica) a coordinate cartografiche Roma40 (Est, Nord) e quota ortometrica.

CLASSIFICAZIONE DEL TERRENO

Il secondo step è l’estrazione dei punti del terreno.
Si fa tramite la classificazione della nuvola di punti.
Con un dato LiDAR si riesce piuttosto bene ad arrivare al “Ground“.

Uso gli algoritmi automatici del software Lidar360 (davvero molto efficaci) che in pochissimo tempo fanno un ottimo lavoro.

Nuvola di punti Lidar con terreno e vegetazione
Punti Lidar con terreno e vegetazione (il terreno è arancione e tutto il resto è in bianco)
nuvola di punti con classificazione del terreno
Punti Lidar del solo terreno

Da qui il lavoro di editing manuale è davvero veloce.

UNIONE DI FOTOGRAMMETRIA E LIDAR

A questo punto si tratta di unire la nuvola di punti da drone con quella Lidar.

Prima però devo dirti che ho trattato un po’ la nuvola fotogrammetrica per eliminare la vegetazione, gli alberi isolati e gli elementi, pochi e comunque rimasti, che c’entravano poco con il terreno.

Visto che sistema di riferimento e coordinate dei punti delle due nuvole sono gli stessi, i due dati si parlano bene.
L’unione è velocissima e si può fare in qualsiasi software che gestisce nuvole di punti.

Io uso Cloud Compare.

Footgrammetria e LiDAR si integrano bene ed ora il modello 3D totale va dalla cima del Monte La Piastra fino al Torrente Gesso sul fondovalle.

Unione Lidar e fotogrammetria
Unione di nuvola di punti da Lidar e da fotogrammetria

ECCO IL DTM!

Questo è il momento di passare dal dato 3D al raster 2.5D.
Dalla nuvola di punti al DTM (Modello Digitale del Terreno).

Il dato sorgente (la nuvola di punti) è già pronto per la rasterizzazione.
I punti sono tutti già rappresentativi del terreno.

Si tratta solo di scegliere la dimensione della maglia del modello digitale.

Concordiamo, con i ragazzi di Flow-Ing, tre modelli diversi:

  1. DTM con risoluzione 50 cm/pixel
  2. DTM con risolzione 1 m/pixel
  3. DTM con risoluzione 2 m/pixel

Avrebbero usato quello migliore in termini di gestione del dato da parte del software di modellazione (DTM troppo spinti di vaste aree possono portare a rallentamenti nel calcolo o, anche, crash) e di fluidità del fenomeno valanghivo.
Ho scoperto dopo che hanno simualto le valanghe sul modello con maglia 1x1m.

DTM con maglia 1x1 m
DTM finale con risoluzione 1 m/pixel

Arrivati al DTM questo racconto finisce!
Spero ti abbia lasciato con qualcosa di utile per il tuo lavoro o le tue attività.
O anche solo ti sia piaciuto.

Se è così, fammelo sapere!

🙂

QUALCHE PENSIERO FINALE

La prima cosa che penso alla fine di questo racconto e vista l’emergenza nazionale Covid-19, è che vorrei davvero tornare quanto prima a fare rilievi così.
Il mio lavoro mi permette di stare all’aperto e spesso in luoghi bellissimi, come questo.
Impagabile!

Le altre considerazioni, in ordine sparso, sono:

Avrei potuto avere un risultato migliore in termini di accuratezza (25 cm non sono molti) dell’output.
Ma non sarebbe stato significativo per lo studio valanghivo e mi avrebbe richiesto più risorse.
Non esagerare!
Lavora per ottenere il risultato richiesto.
Guadagnare punti in più possono richiederti sforzi importanti che, a volte, non sono giustificati, ripagati o, semplicemente, non vale la pena raggiungere.

Lavora con un occhio alla sicurezza.
In montagna o in luoghi isolati è meglio non andare da soli o, se proprio non puoi farne a meno, comunica sempre quando e dove andrai.
Usa l’attrezzatura giusta per l’ambiente in cui sei.
Scarponi, bastoni, ramponi, corde, caschi.
Lavorare fuori è bello ma qualche rischio in più c’è.
E non dimenticare acqua e crema solare.
Un giorno in montagna può essere lungo!

Conosci i tuoi strumenti e sii preparato per come si dovranno comportare in campo.
Testali e sii confidente sul loro utilizzo in modo da limitare il più possibile intoppi, inciampi o qualsiasi cosa che possa rallentare o, molto peggio, bloccarti in campo.

Valuta tecniche di rilievo che possono integrarsi tra loro o l’uso di dati già pronti per avere, subito ed in modo efficace, le informazioni che ti servono.
Se scegli una strada, guida senza para-occhi e guardati sempre intorno in cerca di spunti o aiuti che possono arrivare da altre vie (strumenti e tecniche).

Divertiti!

🙂

A presto!

Paolo Corradeghini

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LAVORI  / RILIEVI

Paolo Corradeghini

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9 Comments


Carlo Gambillara
15 April 2020 at 16:15
Reply

Cosa dire, lavoro eccellente. Complimenti!



    Paolo Corradeghini
    26 April 2020 at 10:56
    Reply

    Ciao Carlo.
    Grazie del tuo commento!
    Paolo

Antonio
26 April 2020 at 9:14
Reply

Dalla Sardegna , ho letto il Resoconto del rilievo. complimenti e auguri per i prossimi lavori



    Paolo Corradeghini
    26 April 2020 at 10:53
    Reply

    Ciao Antonio,
    grazie del commento!

    Paolo

Matteo Bergaglio
4 June 2020 at 23:25
Reply

Accidenti che Bello! il resoconto del rilievo, l’oggetto e lo scopo del rilievo, e il desiderio di tornare a sperimentare altri simili Servizi Professionali e a vivere queste Esperienze! Bravo davvero, Complimenti !!!
E grazie per voler condividere tutto questo



    Paolo Corradeghini
    9 July 2020 at 15:15
    Reply

    Ciao Matteo,
    grazie per il tuo commento!

    Mi fa piacere che l’articolo abbia suscitato la voglia di andare in campo!
    😉

    A presto!

    Paolo

Fabrizio Cocirio
8 June 2020 at 10:29
Reply

Complimenti,
Riassunto interessante per ripassare tutto il flusso di lavoro. un saluto!



    Paolo Corradeghini
    9 July 2020 at 15:14
    Reply

    Ciao Fabrizio!
    Grazie!
    🙂

    Paolo

sergio
10 September 2020 at 16:54
Reply

Spett. Paolo
seguo con entusiamo i tuoi articoli questo mondo mi affascina , non sono un professionista ma mi piacerebbe inserire tale attività nella protezione civile, anche se penso che tale lavoro sia per persone come te,comunque grazie del tuo supporto informativo che lo reputo di alto livello, e lo rendi disponibile a tutti



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    Paolo Corradeghini, ligure, classe 1979, ingegnere per formazione, topografo di professione, sportivo per necessità e fotografo per passione. Fai click sulla mia faccia e scopri qualche informazione in più.
  • Paolo Corradeghini

    Topografia, rilievi, droni, gps, cartografia, geomatica e mappe.
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    Paolo Corradeghini
    YouTube Video UCi7FWlZ8-gdWbBqScaODajw_CmBQ8Bc7PX0 In questo video condivido come puoi esportare e importare "cose" da e in Google Earth Pro.
C'è la possibilità di esportare una mappa, inserendo testo, titolo e legenda, tutto in formato immagine.
O puoi fare la stessa cosa "stampando" un PDF.
E poi si può importare un sacco di file di formati diversi, inclusi i dati georeferenziati.


Qui ci sono gli altri video legati a Google Earth Pro:
Parte 1 - Il software: https://youtu.be/Zm947ElLV8E
Parte 2 - Impostazioni e coordinate:  https://youtu.be/QdAgCxpr9MU
Parte 3 - Misure https://youtu.be/ligAaNM2CdA
Parte 4 - KML (e KMZ): https://youtu.be/H_4OqBe3MK4
Parte 5 - Cronologia e Google Street View: https://youtu.be/E9_a9Neu-Zk
Parte 6 - Import/Export: https://youtu.be/CmBQ8Bc7PX0


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.

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È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
1:11 Intro
1:52 Esportare una vista come immagine
6:03 Stampa in pdf
9:54 Importare file
12:20 Outro
    In questo video condivido come puoi esportare e importare "cose" da e in Google Earth Pro.
C'è la possibilità di esportare una mappa, inserendo testo, titolo e legenda, tutto in formato immagine.
O puoi fare la stessa cosa "stampando" un PDF.
E poi si può importare un sacco di file di formati diversi, inclusi i dati georeferenziati.


Qui ci sono gli altri video legati a Google Earth Pro:
Parte 1 - Il software: https://youtu.be/Zm947ElLV8E
Parte 2 - Impostazioni e coordinate:  https://youtu.be/QdAgCxpr9MU
Parte 3 - Misure https://youtu.be/ligAaNM2CdA
Parte 4 - KML (e KMZ): https://youtu.be/H_4OqBe3MK4
Parte 5 - Cronologia e Google Street View: https://youtu.be/E9_a9Neu-Zk
Parte 6 - Import/Export: https://youtu.be/CmBQ8Bc7PX0


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12:20 Outro
    In questo video ti faccio vedere come si creano le curve di livello in QGIS.<br />Serve un rastrer, un modello digitale di elevazione.<br />E poi è piuttosto semplice.<br />Ti condivido il processo con un'attenzione alla possibilità di creare elementi con informazione di elevazione.<br /><br /><br />Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.<br />Ne sarei felice.<br /><br />Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.<br /><br />Il modo più veloce per contattarmi è tramite Telegram @paolocorradeghini<br />Oppure trovi gli altri miei contatti li trovi sul blog di 3DMetrica: https://3dmetrica.it/<br /><br />Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica<br />È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.<br /><br /><br />0:00 Intro<br />0:38 Un DEM in QGIS<br />2:38 Estrai le curve di livello<br />6:24 Le curve di livello generate<br />8:13 Sottocampionare un raster per curve più morbide<br />11:26 Offset alle curve<br />12:08 Esporto le curve di livello<br />14:20 Outro
    Dentro Lidar360 c'è la possibilità di creare un modello tridimensionale a partire da un modello digitale di elevazione.
La differenza con un modello 3D a triangoli (il "LiTin") sta nella sua genesi ma soprattutto nella sua possibilità di editing e sistemazione generale.
Te lo condivido in questo video.


Qui ci sono i video di questo percorso in Lidar360:
01 - I controlli sulla nuvola di punti: https://youtu.be/jo2HEHeA3tM
02 - Pulisco la nuvola da "outliers" e rumore: https://youtu.be/HltISGTxM90
03 - Da quota ellissoidica a quota ortometrica: https://youtu.be/HsUYNBFLqdw
04 - Ritaglia la nuvola di punti: https://youtu.be/Ycno8uW8ea4
05 - Classifica automaticamente i punti del terreno: https://youtu.be/D6HUYywrpno
06 - Affino la classificazione automatica: https://youtu.be/Prpgx7-2pOY
07 - Controllare il terreno con il modello TIN: https://youtu.be/Adx-jTTVS6w
08 - Infittire i punti del terreno ed estrarli dalla nuvola generale: https://youtu.be/SR207WpzIvU
09 - Modello 3D a facce triangolari TIN: https://youtu.be/ztH_RI9iVhU
10 - Curve di livello: https://youtu.be/TzYQQ52bXgI
11 - Classificare gli edifici ed aggiustare la classificazione con il "Profile Tool": https://youtu.be/X5QJJYyjjTk
12 - Classificare elementi specifici (macchine e linee elettriche) in una nuvola di punti: https://youtu.be/Gyy8UZdkLFI
13 - Classificare per attributi: https://youtu.be/BcKt4moEJWE
14 - Importa un ortomosaico e gestisci le viste: https://youtu.be/2I2vbkweiP8
15 - Vector Editor: https://youtu.be/qibsQNP3ZQ4
16 - Crea un DTM riempiendo i buchi del terreno: https://youtu.be/-DA9esFvdLo
17 - Lavorare con il modello "LiModel": https://youtu.be/S21h7F0K_b0


Questa serie è fatta in collaborazione con   @lidaritalia  (https://www.lidar-italia.it/) con cui portiamo avanti un bel po' di attività di studio, analisi e test sui sistemi Lidar (da drone e da terra) e sui software di  @GreenValleyINTL   (https://greenvalleyintl.com/).
È grazie a loro se posso condividere questi contenuti!


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Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.
Scrivilo nei commenti.
Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini


0:00 Intro
1:12 Lidar360
2:28 Che cos'è un modello TIN
2:58 Convert TIF to LiModel
4:40 Il LiModel
6:03 L'editor del LiModel
13:04 Salvare le modifiche
14:45 Outro


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    In questo video voglio condividere con te come utilizzare il plugin "Ellipse marking" del software Cloud Compare per portarci dentro un ortomosaico (dopo averlo trasformato in nuvola di punti, piatta).


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Ne sarei felice.

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0:00 Intro
1:18 Una piccola nuvola in Cloud Compare
2:25 Prendo una misura di riferimento preliminare
3:49 Il plugin Ellipse Marking
6:09 L'ortofoto trasformata in nuvola di punti
6:56 Trasporto l'ortomosaico sotto la nuvola 3D
13:10 Outro
    Dentro il software di fotogrammetria Agisoft Metashape si possono classificare i punti di una nuvola di punti 3D.
In questo video ti faccio vedere che cosa viene fuori usando gli algoritmi automatici di classificazione del terreno.


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

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0:00 Intro
0:53 Entro in Metashape
3:16 Gli strumenti per gestire le classi di una nuvola
4:11 Classificare i punti del terreno
11:31 Guardo i risultati
12:10 Filtrare le classi
13:30 Reset classification
14:05 Outro
    In questo ti condivido alcuni step per passare da un modello 3D (in Cloud Compare) ad una rappresentazione 2D.
Faccio riferimento all'ambiente CAD, pechè è quello in cui sono più confidente, ma si potrebbero seguire altre strade ed altri strumenti.
Spero comunque di riuscire a darti informazioni utili.


Questo video, e tutti gli altri di questa serie, esiste grazie al Gruppo Naturalistico Montelliano - http://www.gnmspeleo.it/

Ecco i video della serie:
EP01 - Scarica ed installa Cloud Compare: https://youtu.be/UiGda9FTct4
EP02 - L'area di lavoro di Cloud Compare: https://youtu.be/_Tdzv0ZaKsg
EP03 - Importa una nuvola (LAS) e applica una traslazione globale: https://youtu.be/CbTiTv3Qafw
EP04 - Elimina parti che non ti interessano (strumento di Segmentazione): https://youtu.be/aLAmh4tJUpY
EP05 - Salvare un progetto in Cloud Compare in formato BIN: https://youtu.be/02iuRsgPKaw
EP06 - Sezioni dinamiche: https://youtu.be/udvvyoHB9cM
EP07 - Trova i limiti planimetrici di una nuvola: https://youtu.be/Xo-DvdjRMQo
EP08 - "Scoperchia" una nuvola di punti, separando pavimento e soffitto: https://youtu.be/eunYw58c4Bk
EP09 - Misurare una nuvola di punti: https://youtu.be/XH9nLfm78J4
EP10 - Colorare una nuvola con le informazioni della quota: https://youtu.be/A8p0ZmsCvi8
EP11 - Creare una polilinea: https://youtu.be/faYyQvHLqrI
EP12 - Sezioni trasversali: https://youtu.be/ciincbrKWxA
EP13 - Profilo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/Ur_Var3SDXE
EP14 - Sviluppo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/nMQ5RZN-nHQ
EP15 - Costruire un DEM: https://youtu.be/zn_faKHsE58
EP16 - Curve di livello: https://youtu.be/5RH-Ag-kSgA
EP17 - Allineare due nuvole di punti: https://youtu.be/PQS7reeSIaU
EP18 - Aumentare la densità dei punti della nuvola: https://youtu.be/aOKU_Bcokbk
EP19 - Crea un'animazione della nuvola: https://youtu.be/oDB1AUlw68s
EP20 - Pulire la "doppia pelle": https://youtu.be/SEu4tYLi82o
EP21 - Dal 3D al 2D: https://youtu.be/R2bImzWw0Cs


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0:00 Intro
2:43 Un esempio di mappa di grotta
4:03 Cloud Compare
7:43 DEM e curve di livello
10:25 Creare l'ingombro dell'area
13:23 Esportazione in DXF
14:50 Apro i DXF in CAD
17:58 Creare una "pseudo-ortofoto"
28:45 Aggiungo punti quotati
35:48 Creo un profilo longitudinale
46:00 Le sezioni trasversali
52:20 Outro


Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/

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    Dentro Google Earth Pro c'è la possibilità di vedere immagini aeree del passato, attraverso lo strumento della cronologia.
Te lo condivido in questo video, dove ri parlo anche del "famoso" Google Street View.


Qui ci sono gli altri video legati a Google Earth Pro:
Parte 1 - Il software: https://youtu.be/Zm947ElLV8E
Parte 2 - Impostazioni e coordinate:  https://youtu.be/QdAgCxpr9MU
Parte 3 - Misure https://youtu.be/ligAaNM2CdA
Parte 4 - KML (e KMZ): https://youtu.be/H_4OqBe3MK4
Parte 5 - Cronologia e Google Street View: https://youtu.be/E9_a9Neu-Zk
Parte 6 - Import/Export: https://youtu.be/CmBQ8Bc7PX0


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.

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0:00 Intro
1:57 La cronologia
7:51 Google Street View
13:37 Outro
    Puoi modificare il file del database associato ad uno shapefile attraverso l'editing diretto del file .dbf attraverso un  foglio di calcolo.
Te lo condivido in questo video.


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0:00 Intro
1:21 Importo dei punti in QGIS
3:01 Aggiungere campi ad uno shapefile
4:30 Apro il database con OpenOffice
5:20 Aggiungo informazioni
8:12 Aggiorno lo shapefile in QGIS
9:27 Outro
    Capita spesso che in una nuvola di punti, anche se Lidar ed anche se classificata, ci siano dei buchi nei punti del terreno.<br />Puoi creare un DTM interpolando le informazioni dove mancanti oppure puoi ricreare informazioni vettoriali e tridimensionali (punti) prima di elaborare il modello digitale di elevazione.<br /><br />In questo video ti faccio vedere il tool "Simulate Ground Points" (simula i punti del terreno) del software Lidar360 che crea punti che non modificano la nuvola originale ma che possono essere usati per creare un DTM continuo e senza buchi.<br /><br /><br />Qui ci sono i video di questo percorso in Lidar360:<br />01 - I controlli sulla nuvola di punti: https://youtu.be/jo2HEHeA3tM<br />02 - Pulisco la nuvola da "outliers" e rumore: https://youtu.be/HltISGTxM90<br />03 - Da quota ellissoidica a quota ortometrica: https://youtu.be/HsUYNBFLqdw<br />04 - Ritaglia la nuvola di punti: https://youtu.be/Ycno8uW8ea4<br />05 - Classifica automaticamente i punti del terreno: https://youtu.be/D6HUYywrpno<br />06 - Affino la classificazione automatica: https://youtu.be/Prpgx7-2pOY<br />07 - Controllare il terreno con il modello TIN: https://youtu.be/Adx-jTTVS6w<br />08 - Infittire i punti del terreno ed estrarli dalla nuvola generale: https://youtu.be/SR207WpzIvU<br />09 - Modello 3D a facce triangolari TIN: https://youtu.be/ztH_RI9iVhU<br />10 - Curve di livello: https://youtu.be/TzYQQ52bXgI<br />11 - Classificare gli edifici ed aggiustare la classificazione con il "Profile Tool": https://youtu.be/X5QJJYyjjTk<br />12 - Classificare elementi specifici (macchine e linee elettriche) in una nuvola di punti: https://youtu.be/Gyy8UZdkLFI<br />13 - Classificare per attributi: https://youtu.be/BcKt4moEJWE<br />14 - Importa un ortomosaico e gestisci le viste: https://youtu.be/2I2vbkweiP8<br />15 - Vector Editor: https://youtu.be/qibsQNP3ZQ4<br />16 - Crea un DTM riempiendo i buchi del terreno: https://youtu.be/-DA9esFvdLo<br /><br /><br />Questa serie è fatta in collaborazione con   @lidaritalia  (https://www.lidar-italia.it/) con cui portiamo avanti un bel po' di attività di studio, analisi e test sui sistemi Lidar (da drone e da terra) e sui software di  @GreenValleyINTL   (https://greenvalleyintl.com/).<br />È grazie a loro se posso condividere questi contenuti!<br /><br /><br />Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.<br />Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.<br />Scrivilo nei commenti.<br />Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini<br /><br /><br />0:00 Intro<br />1:25 La nuvola di punti in Lidar360<br />2:05 Generare un DTM<br />3:43 I buchi del DTM<br />4:40 Simulate ground points<br />11:10 Rigenero il DTM usando il nuovo file<br />12:00 Guardo i risultati<br />13:56 Outro<br /><br /><br />Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/<br /><br />Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
    C'è un plugin in Cloud Compare che si chiama "Virtual Broom" - scopa virtuale - è ti permette di pulire il rumore (ma non solo quello) di una nuvola di punti come se fosse una scopa che pulisce una superficie.


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0:00 Intro
0:57 Una nuvola di punti con un po' di rumore
2:03 Il plugin "Virtual Broom"
9:45 I risultati della pulizia
10:53 Uso il plugin per togliere la vegetazione
13:03 La scelta dei punti di rumore
13:52 Outro
    La ricostruzione fotogrammetrica di alberi privi di foglie (tipico della stagione invernale) può essere un problema per un software structure from motion.
In questo video ti condivido l'esperienza in Agisoft Metashape.
E provo a vedere come poter gestire dati di questo tipo

I contenuti di questo valgono per Metashape e, forse, per altri software commerciali di fotogrammetria.
Probabilmente algoritmi più avanzati e codici customizzati riescono ad ottenere risultati migliori di questi...


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0:00 Intro
1:24 Metashape
3:26 Nuvole di punti di un caso pratico
5:30 Le mappe di profondità
9:28 Un altro modello problematico
10:03 Nuvola densa in qualità più scarsa
11:43 Scattare a quota maggiore
11:58 Creare la nuvola di punti dalla mesh
13:44 Outro
    Non sempre una nuvola di punti derivante da scansioni multiple in una grotta è ok ovunque.
A volte possono esserci problemi di sovrapposizione che creano un effetto di "doppia pelle".
In questo video ti condivido alcuni strumenti e metodi per provare a pulire l'output.


Questo video, e tutti gli altri di questa serie, esiste grazie al Gruppo Naturalistico Montelliano - http://www.gnmspeleo.it/

Ecco i video della serie:
EP01 - Scarica ed installa Cloud Compare: https://youtu.be/UiGda9FTct4
EP02 - L'area di lavoro di Cloud Compare: https://youtu.be/_Tdzv0ZaKsg
EP03 - Importa una nuvola (LAS) e applica una traslazione globale: https://youtu.be/CbTiTv3Qafw
EP04 - Elimina parti che non ti interessano (strumento di Segmentazione): https://youtu.be/aLAmh4tJUpY
EP05 - Salvare un progetto in Cloud Compare in formato BIN: https://youtu.be/02iuRsgPKaw
EP06 - Sezioni dinamiche: https://youtu.be/udvvyoHB9cM
EP07 - Trova i limiti planimetrici di una nuvola: https://youtu.be/Xo-DvdjRMQo
EP08 - "Scoperchia" una nuvola di punti, separando pavimento e soffitto: https://youtu.be/eunYw58c4Bk
EP09 - Misurare una nuvola di punti: https://youtu.be/XH9nLfm78J4
EP10 - Colorare una nuvola con le informazioni della quota: https://youtu.be/A8p0ZmsCvi8
EP11 - Creare una polilinea: https://youtu.be/faYyQvHLqrI
EP12 - Sezioni trasversali: https://youtu.be/ciincbrKWxA
EP13 - Profilo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/Ur_Var3SDXE
EP14 - Sviluppo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/nMQ5RZN-nHQ
EP15 - Costruire un DEM: https://youtu.be/zn_faKHsE58
EP16 - Curve di livello: https://youtu.be/5RH-Ag-kSgA
EP17 - Allineare due nuvole di punti: https://youtu.be/PQS7reeSIaU
EP18 - Aumentare la densità dei punti della nuvola: https://youtu.be/aOKU_Bcokbk
EP19 - Crea un'animazione della nuvola: https://youtu.be/oDB1AUlw68s
EP20 - Pulire la "doppia pelle": https://youtu.be/SEu4tYLi82o
EP21 - Dal 3D al 2D: https://youtu.be/R2bImzWw0Cs


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0:00 Intro
3:30 Cloud Compare
5:21 Lo strumento "Cross Section" per trattare i dati
10:18 Lavorare su ogni sezione
15:10 Unisco le sezioni pulite
16:50 Outro


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    tredimetrica

    La fine dell'anno e l'inizio del nuovo è tempo di La fine dell'anno e l'inizio del nuovo è tempo di rilievi nelle cave di estrazione...

#cave #rilievo #aerofogrammetria
    Trasportare drone e svariate batterie (12), in spa Trasportare drone e svariate batterie (12), in spalla, dentro uno zaino, è una cosa rilevante se devi fare un po' di strada a piedi.

Foto (tagliata malamente da me) di @davidemarcesini 

#drone #porto #fotoaeree #uav #apr #sapr
    Se il tuo Lidar è equipaggiato con una camera fot Se il tuo Lidar è equipaggiato con una camera fotografica per colorare la scansione e se puoi accedere alle immagini, le puoi usare per fare un progetto fotogrammetrico.

Non è detto che tu ci riesca.
La sovrapposizione laterale delle strisciate Lidar non è paragonabile a quella fotogrammetrica ma qui ho fatto un volo Lidar a griglia e i dati erano abbondanti.

A partire dai punti di legame, puoi fare la nuvola densa, mesh, texture e ortomosaico.

Credo che i prodotti che sfruttano le informazioni nelle immagini siano quelli più interessanti perchè complementari con il dato Lidar che non può arrivare a contenere le informazioni delle fotografie.

#lidar #fotogrammetria #rilievo #3d
    Capita che in un rilievo Lidar il drone voli a par Capita che in un rilievo Lidar il drone voli a partire da luoghi accessibili, lungo strade o aree poco distanti da parcheggi.
Nelle zone agricole le strade possono non essere pubbliche, anche se non ci sono cancelli o sbarre.

Credo che valga sempre la pena contattare la proprietà per informarla del lavoro.
Anche se prevedi di stare lontano da case, fattorie o altri insediamenti.
Il più delle volte si evitano possibili problemi o anche solo rallentamenti nella tabella di marcia della giornata.

Se poi ci sono delle greggi (e l'area è frequentata dal lupo) è normale che queste siano protette da cani pastori.
Il loro lavoro è proteggere le pecore.
Da chiunque.
Ti avvertono, abbaiando, se ti avvicini troppo.
Se vai oltre potrebbero fare anche qualcos'altro.

Valuta anche questo aspetto del lavoro.
Anche se il gregge è in un recinto, parcheggiare l'auto e lavorare troppo vicino potrebbe mandare in allerta/allarme i cani.
Meglio spostarsi un po' e lasciarli fare tranquilli il loro lavoro ma senza metterli sotto stress costante.

Se lì vicino c'è la fattoria e ti presenti alla proprietà potrebbero aiutarti gestendo i loro cani pastori in tua presenza e permettendoti di concentrarti solo sul tuo lavoro (senza dover controllare costantemente dove si trovano).

Per nessun motivo passerei vicino ad un gregge non recintato e custodito!

#rilievo #topografia #misure #cani #gregge #pastori #proprietàprivata
    È piuttosto normale (quando si parla di rilievi c È piuttosto normale (quando si parla di rilievi con drone) rilevare un'area maggiore rispetto ai limiti di progetto.
Questo perchè una macchina fotografica ed un Lidar (come in questo caso) hanno un angolo di campo del sensore e volando lungo il confine prendono informazioni anche dei punti esterni ad esso.

Inoltre si possono ottimizzare le missioni automatiche per far sì che (in andata o in ritorno) il drone passi su zone esterne continuando ad acquisire dati.

Qui in rosso ci sono i limiti di progetto di un rilievo Lidar ed in giallo le aree effettivamente acquisite (e con dati "buoni")

#lidar #rilievo #rilievo3d #realitycapture
    Il laser scanning è il modo migliore per creare m Il laser scanning è il modo migliore per creare modelli 3D di strutture reticolari: tralicci, ringhiere o strutture metalliche in generale...

Si può provare a creare delle nuvole di punti da fotogrammetria ma è dura (ed i motivi sono diversi...)

Il laser scanning, è invece molto performante.
Serve avere un po' di accortezza nel fare più stazioni di scansione, per coprire più punti di vista ed evitare le zone d'ombra.

L'altra valutazione da fare è relativa alla portata dello scanner.
I tralicci dell'alta tensione possono essere parecchio alti.
Questo misura 100m da terra.
Serve una portata sufficiente per arrivare, bene, fino in cima.
Se lo scanner è sufficientemente preciso, si riescono ad avere anche buone nuvole dei conduttori!

#3d #laserscanning #laserscanner #rilievo #tralicci
    Prima di partire con un rilievo sottoscrivi i limi Prima di partire con un rilievo sottoscrivi i limiti dell'area.
Può essere un allegato al contratto/offerta o qualcosa a parte.
L'importante è che sia chiaro.
A te e al cliente (se tu fai il rilievo).
A te e al topografo (se lo commissioni).

Sono tornato in campo per integrare un'area che avevo tralasciato.
La responsabilità era tutta la mia.
Non avevo fatto attenzione alle email scambiate con il committente.
Per fortuna era vicino a casa, è stato facile e veloce.
Ma ci sono comunque dovuto ritornare.

Allora ho riflettuto sull'importanza della chiarezza tra le parti prima di iniziare un lavoro.
Non si tratta di essere rigidi o pignoli.
È un modo per tutelare il lavoro di tutti.

Se sei tu a fare il rilievo non ti sentirai chiedere cose tipo: "Ah ma io credevo che saresti arrivato fino a là".

Se invece lo commissioni puoi stroncare sul nascere ogni fraintendimento per un'area che non ti viene restituita.

Non serve una planimetria con chissà quale dettaglio!
Va bene anche uno stralcio di mappa di Google.
L'importante è che sia chiaro e condiviso.

E più il rilievo è esteso/complesso/costoso, più è importante farlo.
    Se in terra c'è tanta polvere (ed in questo perio Se in terra c'è tanta polvere (ed in questo periodo siccitoso ce n'è davvero tanta!), trova il modo di far decollare il drone in un posto non troppo "sporco" e se puoi alzalo da terra.
Il rischio "desert storm" è altissimo, specialmente con droni grossi ed eliche montate sotto i bracci.

#drone #uav #rilievi #voli #fotogrammetria #sabbia #polvere
    Rilievi GNSS di punti di appoggio per un rilievo f Rilievi GNSS di punti di appoggio per un rilievo fotogrammetrico.

#rilievo #gnss #rtk #cava
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