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COME TRATTARE L’ERBA ALTA IN UNA NUVOLA DI PUNTI

12 Ottobre 2018
immagine in cui è rappresentato un campo erboso ed un albero

In questo articolo ti spiego come puoi trattare la presenza di erba e vegetazione (bassa) all’interno di una nuvola di punti con il software open source Cloud Compare.

LA FOTOGRAMMETRIA È UNA TECNICA PASSIVA

Se ti capita di dover elaborare una nuvola di punti di un rilievo aerofotogrammetrico, potresti trovarti di fronte ad un campo di erba alta o ad una piantagione di mais.
Se vuoi restituire la quota del terreno questo scenario potrebbe non essere banale da trattare.

La fotogrammetria è una tecnica di rilievo passiva e prende le informazioni, degli elementi da ricostruire, dalle fotografie.
Per questo motivo, se qualcosa è nascosto al sensore fotografico non viene rappresentato.

Se fai un volo fotogrammetrico sopra un campo d’erba, alta 50 cm, e poi elabori i dati in un software di fotogrammetria (ad algoritmi structure from motion), difficilmente riuscirai a sapere la quota del terreno che ci sta sotto.
Probabilmente otterrai una nuvola di punti che rappresenta piuttosto bene la parte superiore del manto erboso, non il terreno.
Ma è proprio il terreno quello che devi restituire quando fai un rilievo topografico.

Immagine che rappresenta un prato erboso ed un bosco in lontananza

HAI DUE POSSIBILITÀ

Se sei in un caso come quello che ti ho appena descritto hai due possibilità operative.
Una rigorosa.
E un’altra che lo è decisamente meno.

Questo articolo riguarda la tecnica meno rigorosa.
Quindi prima ti parlo, brevemente, di quella rigorosa, così ci sono più possibilità che tu la legga senza abbandonare l’articolo dopo aver imparato l’altro metodo.
😛

INTEGRARE IL RILIEVO TOPOGRAFICO

Il metodo corretto che si dovrebbe sempre seguire nel caso in cui ci siano zone coperte da vegetazione, in un’area su cui si fa un rilievo aerofotogrammetrico, è quello di integrare le misure topografiche, lì dentro, utilizzando strumenti di misura a terra.

Se hai un boschetto all’interno di un campo arato, o in un’area urbana, è una buona cosa battere un po’ di punti sotto gli alberi usando una stazione totale (perchè difficilmente un ricevitore GNSS funzionerà bene sotto le chiome).

Se invece hai un campo di mais alto due metri puoi battere un po’ di punti del terreno al suo interno con un ricevitore satellitare, magari alzando un più del solito la palina per fare uscire bene l’antenna dal mais.

E puoi fare lo stesso in un prato erboso o sul fondo di un torrente dove scorre l’acqua (sì, perchè anche l’acqua nasconde alle foto il terreno del fondo).

Batti tanti punti quanti te ne servono per descrivere e definire l’andamento del terreno.
Rileva i piccoli canali irrigui in un’area agricola, fossi e dune, irregolarità ed elementi notevoli.

Purtroppo non riuscirai ad uguagliare la densità di informazioni che ti fornisce un rilievo fotogrammetrico.
E probabilmente neppure ti ci avvicinerai.
Sarebbe folle battere un punto ogni 5 cm!
Ma almeno avrai dati coerenti per integrare il rilievo generale e restituire un risultato validabile e veritiero.

Quello che si fa operativamente nella fase di elaborazione e trattamento dei dati è “bucare” la nuvola di punti fotogrammetrica in corrispondenza della vegetazione.
I buchi li riempi poi con le misure, più discrete, rilevate a terra.

Ecco, questo è il metodo rigoroso.
Magari può essere uno spunto per un altro articolo approfondito su un caso reale.

Ed ora ti parlo di quello meno rigoroso!

ABBASSA LE QUOTE DEI PUNTI CHE CORRISPONDONO ALL’ERBA

Lo so che detta così può sembrare una soluzione un po’ estrema.
E non nego che lo sia.

Ma potresti non aver fatto tu il rilievo pur dovendoci mettere necessarimanete mano per il tuo lavoro e le tue esigenze.
Oppure sei in un caso in cui l’erba è tutta alla stessa altezza (con buona e ragionevole approssimazione).
O ancora, potresti aver bisogno di indicazioni di massima sulle quote del suolo per costruire un modello digitale del terreno, DTM, grossolano, utile, ad esempio, per analisi preliminari di deflussi idrici superficiali.

Insomma, ho provato a darti delle giustificazioni valide per applicare questo metodo.
Se ne hai altre scrivile nei commenti!

Se conosci in più punti l’altezza del manto erboso e non sei in un caso di terreno eccessivamente complesso, puoi sottrarre alla quota della nuvola di punti, che rappresenta la parte superiore dell’erba, l’altezza media del manto.
In questo modo ti avvicini un po’ alla quota del terreno.

Ora ti dico come puoi fare, velocemente, usando il software open source Cloud Compare.

CLOUD COMPARE

Cloud Compare è un software open source per elaborare nuvole di punti.
Ne ho scritto ormai un po’ di articoli, non perchè sia uno sponsor di 3DMetrica ma perchè penso che sia un ottimo software, funzionale e piuttosto “potente”, che permette a chiunque di poter mettere mano alle nuvole di punti tridimensionali, senza ricorrere ad un software commerciale.

Senza annoiarti sui pregi di Cloud Compare, ti rimando a quello che ho già scritto e che trovi tra le pagine di questo blog:

Avevo  scritto due articoli su come usare Cloud Compare per fare delle sezioni da nuvole di punti.
Li trovi a questi link: una sezione da una nuvola di punti, sezioni con Cloud Compare.

Se vuoi sapere come generare un Modello Digitale di Elevazione e le curve di livello, l’ho scritto qui.

Qui invece ho scritto come pulire una nuvola di punti da vegetazione ed elementi antropici sul terreno.
Occhio però perchè questo metodo non funziona in casi di “tappeti” erbosi, boschi fitti o arbusti molto addensati.
È più indicato per vegetazione isolata e non funzionerebbe bene per gli scopi di questo articolo.

Infine qui ho scritto di come puoi alleggerire una nuvola densa di punti rendendola più gestibile anche usando un computer con hardware non eccessivamente performante.

LA FUNZIONE “APPLY TRANSFORMATION“

Il comando da usare per abbassare la quota ai punti di una nuvola è Apply Transformation e lo trovi nel menù Edit, oppure usando la combinazione di tasti CTRL+T.

IMPORTA LA NUVOLA DI PUNTI

Inizia con l’importare la nuvola di punti che vuoi trattare.

Immagine che raffigura una nuvola di punti densa in area agricola all'interno del software Cloud Compare

L’esempio di queste immagini non è molto azzeccato perchè l’erba che vedi è stata da pochissimo tagliata.
Ha la stessa quota dei campi arati lì intorno e non ha necessità reale di essere trattata ed abbassata.

Purtroppo non ho un dataset indicato per gli scopi di questo articolo.
Ti prego di prendere i contenuti che leggi come indicazioni per trattare il tuo caso specifico senza focalizzarti troppo sull’esempio che ti porto.
Guarda solo il metodo ed i passaggi.
E grazie mille per la comprensione!

SEPARA LA ZONA DA TRATTARE DAL RESTO DELLA NUVOLA

Se devi trattare solo una parte della nuvola di punti è necessario che tu faccia un importante passaggio preliminare: separare la nuvola da trattare da quella che rimarrà invariata.

Lo puoi fare usando il comando Segment, che trovi anch’esso nel menù Edit.

Quando lanci il comando hai la possibilità di perimetrare una porzione di nuvola che, nel passo successivo, verrrà separata dal resto.
È piuttosto semplice, ma comunque ne avevo parlato con maggiore approfondimento nell’articolo sulla pulizia delle nuvole.

Immagine che mostra il processo di segmentazione di una nuvola di punti in Cloud Compare Immagine che mostra la separazione di una nuvola di punti in Cloud Compare

Il risultato dell’operazione di segmentazione è la creazione di due nuvole di punti separate.
Una contiene i punti all’interno del contorno di segmentazione e l’altra la parte esterna, che rimane fuori.

Immagine che mostra il risultato della segmentazione di una nuvol di punti in Cloud Compare ossia due nuvole distinte

APPLY TRANSFORMATION

Ora puoi lanciare il comando Apply Transformation.
CTRL+T
Oppure Edit – Apply Transformation

Quello che vedrai è una finestra come quella nell’immagine qui sotto.

Immagine che mostra il comando Apply Transformation in Cloud Compare

Questo strumento ti permette di trasformare una nuvola di punti (in realtà anche altri elementi: polilinee e mesh) che hai selezionato.
E le trasformazioni possono essere, fondamentalmente, di due tipi: traslazione o rotazione.

Hai più scelte.

Puoi lavorare su una matrice di trasformazione.
Puoi scegliere di fare una rotazione, una traslazione o una combinazione delle due.
Puoi scegliere di lavorare sugli angoli Euleriani applicando anche un vettore di traslazione.

Puoi anche decidere di applicare la trasformazione inversa, mettendo una spunta in un apposito checkbox.

Attenzione perchè Apply Trasformation non ti crea una copia della nuvola di punti ma trasla l’entità che hai scelto di trattare!

Non entro nel dettaglio di tutti i parametri che puoi scegliere e vado dritto al punto per risolvere il problema di questo articolo.
Devi scegliere una traslazione lungo l’asse z.

Ovviamente i presupposti sono che la nuvola di punti sia correttamente orientata e georeferenziata, dove l’asse z è quello corrispondente alla verticale.

Immagine che mostra il comando di traslazione lungo l'asse z in Cloud Compare

Scegli la finestra Axis, Angle.
Cerca la sezione relativa alle traslazioni e indica nel box della z il valore con segno negativo (perchè vuoi abbassare le quote dei punti) il cui valore assoluto corrisponde all’altezza del manto erboso che vuoi trattare.
Fai click su Ok e vedrai che la nuvola si traslerà del valore che gli hai imposto.

Puoi controllare quello che è successo alla nuvola anche nella finestra delle informazioni, nella parte sinistra dell’area di lavoro, in basso, dove trovi un box che sia chiama “Transformation History“.
Qui dentro hai traccia delle modifiche che hai fatto sulla nuvola di punti.

Immagine che mostra la visualizza la storia delle trasformazioni applicate in Cloud Compare

Immagine che mostra la matrice di trasformazione in Cloud Compare

Se poi vai ad esplorare la matrice di trasformazione vedrai la traslazione che hai appena applicato, così come ogni altra trasformazione che hai fatto sulla nuvola.
Insomma tiene traccia di tutto.

MIND THE GAP – OCCHIO ALLO SCALINO!

Ora che hai traslato la nuvola di punti devi stare attento allo scalino che ti si crea tra quello che hai traslato e quello che è rimasto in posto.

Se la traslazione è stata fatta bene, ossia se hai abbassato il manto erboso dell’altezza giusta, non dovresti avere degli scalini troppo evidenti.
Piuttosto, potresti avere qualche lieve “scollamento“.

Se invece qualcosa non è filato per il verso giusto, non hai fatto una selezione precisa della nuvola da trattare, hai inserito un valore sbagliato del vettore di traslazione o se il manto erboso non era proprio omogeneo, in termini di quota, potresti avere degli scalini vuoti, come quello dell’immagine che ti metto qui sotto.

Immagine che mostra i risultati della traslazione di una nuvola di punti

Se ti trovi in un caso come questo, non mi sento proprio di dirti di andare avanti.
Se hai applicato questo metodo con lo scopo di portare a livello del terreno la superficie del manto erboso, è evidente che questo risultato non può essere soddisfacente.

Se invece hai dei buchi piccoli e localizzati, che dipendono dalla specificità del caso che stai trattando, potresti optare per frammentare l’area da elaborare in tante sotto-nuvole e gestirle separatamente con traslazioni dedicate.
Potrebbe funzionare.

IN CONCLUSIONE

Ti lascio con due riflessioni/considerazioni in chiusura.

QUESTA TECNICA NON FUNZIONA CON I BOSCHI

Se ti stai chiedendo se puoi applicare questa tecnica anche per trattare le aree boscate, con alberi fitti, mi dispiace ma non puoi.

Gli alberi hanno una forma generalmente disomogenea, anche se appartengono alla solita specie.
Difficilmente un bosco avrà alberi tutti con la stessa chioma, alla stessa quota.
E questo non ti permette di poter trovare un’altezza media, valida per tutti gli alberi dell’area da applicare nel processo di trasformazione

Affinchè funzioni hai bisogno di superfici che siano le più omogenee possibili.
Le migliori sono i prati erbosi (non incolti, ma vagamente gestiti) o le aree agricole coltivate con colture che crescono in modo omogeneo su tutta la superficie.

E poi è importante che tu prenda un po’ di misure, distribuite, dell’altezza della vegetazione.
In questo modo puoi trattare la nuvola di punti in maniera coerente con le condizioni che effettivamente riscontri sul campo.

disegno di alberi di lato disegno di erba e prato erboso

NON ESAGERARE

E finisco con una raccomandazione, spassionata e personale: “non esagerare!”

Questo metodo ti può venire in aiuto in qualche situazione particolare ed è pensato per trattare piccole parti coperte da vegetazione all’interno di aree più grandi rilevate con l’aerofotogrammetria.
Non lo applicare su prati vasti o grandi coltivazioni di mais.
È già poco rigoroso di suo, non renderlo una forzatura esagerata!
🙂

In questi casi è meglio lasciar perdere la fotogrammetria e passare direttamente al rilievo terrestre tradizionale.

 

Spero di averti dato informazioni utili, in caso dovessi trovarti a trattare le nuvole di punti con l’erba.
Non in quel senso!!!
🙂

Lo spunto per scrivere questo articolo mi è arrivato da uno scambio di messaggi online con l’Arch. Riccardo Deregibus dello StudioR3D, che non posso far altro che ringraziare!

 

Se hai dubbi, domande, approfondimenti o osservazioni speficihe contattami!

Il metodo che preferisco è tramite messaggio o nota vocale di diretta su Telegram, a telegram.me/paolocorradeghini, ma va benissimo qualunque modo tu sceglierai per metterti in contatto con me: email o canali Social Network.
Il mio indirizzo email lo trovi nella sezione contatti di questo blog.
Tutti i miei collegamenti Social Network sono invece in fondo alla pagina chi sono.

Se ti va di seguirmi quotidianamente negli aggiornamenti che condivido online lo puoi fare sul canale Telegram di 3DMetrica che trovi a telegram.me/tredimetrica o direttamente a questo link.

Ed infine puoi ascoltare le puntate del nuovo Podcast di 3DMetrica andando nella pagina PODCAST di questo blog.
O su Spreaker (che è il servizio che uso per pubblicare le puntate online).

 

Grazie ancora per avermi dedicato un po’ del tuo tempo.

A presto!

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Paolo Corradeghini

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    Paolo Corradeghini, ligure, classe 1979, ingegnere per formazione, topografo di professione, sportivo per necessità e fotografo per passione. Fai click sulla mia faccia e scopri qualche informazione in più.
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In questo video ti faccio vedere dove intervenire (nelle opzioni legate alla creazione di Layout e Sections) e ti condivido anche come creare un PDF. 


A questo link trovi il tutorial in formato PDF che racconta le opzioni di vista dell'output del file CAD: https://pointcab-software.com/wp-content/uploads/2021/01/EXPORT-LAYOUTS-SECTIONS-FOR-CAD%E2%80%8B.pdf

Ed a questa pagina trovi un po' di turorial sul software: https://pointcab-software.com/en/learn/


Il riferimento online per le informazioni sul software è questo: https://pointcab-software.com/en/

A questa pagina trovi già un sacco di tutorial fatti proprio da Pointcab Software   @PointCab  


Qui sotto ti metto tutti i link ai video della serie su PointCab Origins:
01 - Panoramica: https://youtu.be/fgKBT9pTfiE
02 - Piante e Sezioni: https://youtu.be/rXsVU3fms_8
03 - Facciata: https://youtu.be/SXvrsJZE4_s
04 - Esportare in 2D per il CAD e stampa PDF: https://youtu.be/9J3htcvTbHA


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

Il modo più veloce per contattarmi è tramite Telegram @paolocorradeghini
Oppure trovi gli altri miei contatti li trovi sul blog di 3DMetrica: https://3dmetrica.it/

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È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.
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01 - Panoramica: https://youtu.be/fgKBT9pTfiE
02 - Piante e Sezioni: https://youtu.be/rXsVU3fms_8
03 - Facciata: https://youtu.be/SXvrsJZE4_s
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    Quando porti una nuvola di punti dentro un software che la gestisce sei in grado di accedere a tutte le informazioni che ci sono racchiuse all'interno.

Se usi Cloud Compare, si crea una nuova "entità nuvola di punti" di cui puoi sapere le caratteristiche attraverso la finestra delle proprietà.

Te ne parlo in questo video, facendo un passaggio sulle varie sezioni delle proprietà, con un accenno anche a colore, unità di misura e matrice di trasformazione.


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0:00 Intro
0:37 La nuvola di punti di un versante
1:45 Il colore dello sfondo
2:23 Entità nuvola di punti e DB Tree
3:22 La finestra delle proprietà
4:04 Il volume di inviluppo
5:02 Uno sguardo alla finestra delle proprietà
5:38 CC Object
6:36 Il colore della nuvola di punti
9:11 Colore e Scalar Field
10:54 Box, dimensioni e traslazione
12:41 Unità di misura in Cloud Compare
15:00 Settore Cloud
16:09 Dimensione dei punti
18:09 Le proprietà dei campi scalari
19:39 La matrice di trasformazione
23:38 Metadati del file
23:56 Outro
    Agisoft Metashape Standard non ti permette di creare un output affidabile ed utilizzabile per scopi tecnici, perchè la nuvola di punti (ma anche la mesh) non è né georeferenziata, né scalata, né orientata correttamente.

Tuttavia se hai dei punti di riferimento puoi esportare la nuvola di punti da Metashap Standard per “sistemarla” in qualche altro software, rendendola utilizzabile.

In questo video uso Cloud Compare per fare una rototraslazione rigida con applicazione di fattore di scala.


Qui c’è un video dove ti parlo delle differenze tra le versioni Standard e Professional di Metashape: https://youtu.be/Le2-6mw-jDY?si=FSmR-t_dY4kXLv9B


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Se sei già finanziatrice o finanziatore di 3DMetrica (livello alto), puoi scaricare la nuvola di punti esportata da Metashape Standard ed i punti per la georeferenziazione qui: https://www.patreon.com/posts/video-agisoft-la-89807354?utm_medium=clipboard_copy&utm_source=copyLink&utm_campaign=postshare_creator&utm_content=join_link


0:00 Intro
0:43 Standard VS Pro
1:52 Due progetti fotogrammetrici
3:41 La calibrazione interna delle camere
4:52 Differenze di elaborazione
6:17 Esporto la nuvola di punti
7:05 I punti di riferimento
8:17 Uso il software Cloud Compare
9:02 I dati in Cloud Compare
10:04 Rototraslazione della nuvola di punti
11:00 Il Tool di allineamento
14:16 Scelta delle coppie di punti
17:07 L’errore di trasformazione
19:40 Il risultato del processo
21:08 Considerazioni finali sull’elaborazione
23:42 Outro
    Uno dei vantaggi di PointCab Origins è quello di creare, molto velocemente, degli output 2D a partire da nuvole di punti 3D anche molto complesse e pesanti.

In questo video ti faccio vedere come creare una “facciata” attraverso una nuova sezione.

Non si tratta di un fotopiano o di un ortomosaico (se conosci il processo fotogrammetrico) ma della proiezione dei punti di una porzione di nuvola su un piano.

Ti faccio vedere anche come modificare i parametri di esportazione per vedere un output colorato o con informazione di riflettività e come richiamare, nella vista, queste cose.


Il riferimento online per le informazioni sul software è questo: https://pointcab-software.com/en/

A questa pagina trovi già un sacco di tutorial fatti proprio da Pointcab Software  @PointCab 


Qui sotto ti metto tutti i link ai video della serie su PointCab Origins:
01 - Panoramica: https://youtu.be/fgKBT9pTfiE
02 - Piante e Sezioni: https://youtu.be/rXsVU3fms_8
03 - Facciata: https://youtu.be/SXvrsJZE4_s
04 - Esportare in 2D per il CAD e stampa PDF: https://youtu.be/9J3htcvTbHA


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0:00 Intro
0:50 Le viste Standard
1:39 Creo una sezione
2:45 Modifico la traccia
3:21 Controllo la direzione di proiezione
4:12 Aggiusto il volume di taglio
7:18 Faccio una prima elaborazione
8:42 E valuto i risultati
9:37 Riprocessare un lavoro già fatto
11:50 Vedere colore, riflettanza e ombreggiatura
14:26 Attivare la vista dei livelli/sheet
16:00 File di output
17:51 Modificare la risoluzione
20:09 Attenzione al volume di taglio
23:07 Outro
    Una nuvola di punti contiene un sacco di informazioni ma come puoi fare ad accedervi?

Il primo step credo che sia quello di sapere chi metterà mano alla nuvola di punti, quali siano le sue necessità ed i suoi strumenti: tecnico, amministratore, progettista, professionista in altri settori, ...

Dopo si tratta di scegliere tra un visualizzatore o un software.

Se è “sufficiente” ispezionarla ed indagarla (anche quantitativamente) la soluzione più efficiente è il visualizzatore.
Meglio se online in modo da non dover scaricare dati pesanti o installare applicazioni nel tuo computer.

Se invece c'è la necessità di metterci sopra le mani, di fare elaborazioni o altre cose per il tuo lavoro o per i tuoi approfondimenti dovrai orientarti sui software.
Le scelte sono diverse, ma su tutte ti consiglio di iniziare con Cloud Compare che è un progetto open source, fatto molto bene, completo e ricco di contenuti e tutorial online.


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Se sei già finanziatrice o finanziatore di 3DMetrica (livello alto), puoi farti un giro sulla nuvola di punti con il visualizzatore che ho mostrato in video qui: https://www.patreon.com/posts/gestire-le-di-o-89572596?utm_medium=clipboard_copy&utm_source=copyLink&utm_campaign=postshare_creator&utm_content=join_link


0:00 Intro
0:23 Che cos’è la nuvola di punti
1:08 L’utilizzo della nuvola
1:57 Perchè hai ricevuto la nuvola?
3:22 Il peso di una nuvola di punti
5:00 Un visualizzatore online
7:05 Interrogare la nuvola
10:19 I software
10:40 Lidar360
12:06 PointCab Origins
12:46 GIS & CAD
13:47 Un breve elenco di software
14:20 Cloud Compare
15:10 Download
16:12 Un giro per Cloud Compare
16:51 Outro
    Se non hai un computer super performante (ed hai una licenza Professional di Agisoft Metashape) puoi sfruttare "Agisoft Cloud", inviare i dati ai computer di Agisoft, e far processare i dati da loro.
È interessante il fatto che l'interfaccia operativa sia sempre Metashape.

Dopo aver fatto la registrazione al servizio, devi modificare un paio di opzioni nel software.
Da qui in avanti potrai scegliere se sfruttare le risorse del Cloud oppure quelle del tuo hardware.

Il collo di bottiglia di tutto quanto è la trasmissione dei dati attraverso la rete e se devi elaborare tanta roba potrebbe richiederti parecchio tempo.

Caricare i dati in cloud è anche un buon modo per condividere progetti e dati 3D attraverso la rete e l''uso di un browser.


A questo link trovi le informazioni per i servizi di Agisoft Cloud: https://www.agisoft.com/features/cloud/

Mentre qui ci sono un po' di informazioni e tutorial specifici: https://agisoft.freshdesk.com/support/solutions/folders/31000118608


Se sei una finanziatrice o un finanziatore di 3DMetrica (di livello alto) puoi trovare il progetto di Metashape Professional ed il link per navigare nei dati caricati in Cloud qui: https://www.patreon.com/posts/agisoft-cloud-89456359?utm_medium=clipboard_copy&utm_source=copyLink&utm_campaign=postshare_creator&utm_content=join_link


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0:00 Intro
0:36 Informazioni online su Agisoft Cloud
1:56 La gestione dei progetto in Cloud
2:42 Risorse online e tutorial
3:30 Il principio di lavoro
4:25 Impostazioni del software
6:42 Attenzione alla versione di Metashape
7:00 Allineamento di immagini
8:37 Il mio progetto in locale fatto in Cloud
9:21 Upload dei dati
10:32 Caricare dati nel Cloud da locale
11:13 Scaricare i dati dal Cloud in locale
11:31 Il progetto nel Cloud
13:31 Condividere informazioni
14:01 Misure e mesh
14:34 Gestione di elementi e layer
15:48 Inspection mode
17:50 Outro
    Una cosa molto facile da fare dentro il software PointCab Origins è creare output 2D a partire da una nuvola di punti.

In questo video ti faccio vedere come creare nuove proiezioni sul piano XY (piante, che il software chiama “Layout”) o nuove sezioni (section), lavorando sui parametri principali che governano la loro creazione, inclusa la gestione dei file.

P.S.
Al minuto 14:59 dico che si possono usare altre sezioni (diverse dalla viste Standard) per creare nuovi Layout.
È un errore perchè al momento della registrazione del video PointCab Origins ti permette di farlo solo appogiandoti alle viste Standard.


Il riferimento online per le informazioni sul software è questo: https://pointcab-software.com/en/

A questa pagina trovi già un sacco di tutorial fatti proprio da Pointcab Software  @PointCab  


Qui sotto ti metto tutti i link ai video della serie su PointCab Origins:
01 - Panoramica: https://youtu.be/fgKBT9pTfiE
02 - Piante e Sezioni: https://youtu.be/rXsVU3fms_8
03 - Facciata: https://youtu.be/SXvrsJZE4_s
04 - Esportare in 2D per il CAD e stampa PDF: https://youtu.be/9J3htcvTbHA


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

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0:00 Intro
0:14 La nuvola importata
1:18 Layout e Section
1:48 Creo una nuova sezione
2:15 Il volume di taglio
4:13 La direzione di proiezione ed il Job Editor
5:52 Stringere lo spessore della sezione
8:05 La gestione dei file
9:51 I file che vengono prodotti
11:01 Processing del lavoro
12:23 File dei risultati
14:29 Creo una nuova pianta
18:19 Outro
    Come nasce una nuvola di punti?
Come si fa a generare migliaia o milioni di punti nello spazio tridimensionale, magari colorati?

In questo video ti parlo dei metodi e delle tecnologie che servono proprio a questo: attivo VS passivo, fotogrammetria VS laser scanner.
Tutto in maniera semplice.


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0:00 Intro
0:15 Che cos’è una nuvola di punti
1:30 La posizione dei punti ed il rilievo discreto
2:59 Milioni di punti 3D
3:36 Tecniche attive e passive
5:13 Laser scanning
7:12 Laser scanner nella vita di tutti i giorni
8:46 Laser scanner a tempo di volo
9:58 Laser scanner a differenza di fase
11:13 Scansioni laser in movimento
13:29 Fotogrammetria
16:40 I dettagli di una nuvola di puntiInfl
17:55 Una nuvola di punti da scansione laser statica
19:51 Una nuvola di punti da SLAM
21:01 Colorare una nuvola di punti
21:57 Una nuvola di punti da Lidar da drone
22:40 Una nuvola di punti fotogrammetrica
23:27 Più dettagli in fotogrammetria
24:08 Nuvole di punti alla fine del rilievo
24:57 Outro
    Che cosa devi mettere dentro al tuo computer per poter fare elaborazioni fotogrammetriche?
O meglio, come entrano in gioco le componenti hardware di un pc per permettergli (e permetterti) di elaborare un dataset fotogrammetrico in maniera efficiente (cioè senza piantarsi ed in tempi ragionevoli)?

In questo video ti parlo, in maniera semplice, di CPU, RAM, Scheda Video, Hard Disk.

Prendo spunto dai contenuti già prodotti e pubblicati da Agisoft, per il loro software Metashape, ma spero che questo video possa essere utile anche per chi usa un programma diverso.

In coda faccio anche qualche considerazione su Laptop VS Desktop e sugli investimenti in questo campo.


Qui trovi le indicazioni di Agisoft sulle configurazioni hardware proposte per diverse prestazioni: https://www.agisoft.com/downloads/system-requirements/

A questo link trovi un articolo semplice ma abbastanza completo sulle componenti hardware: https://www.pugetsystems.com/solutions/photogrammetry-workstations/agisoft-metashape/hardware-recommendations/

Questo è un "white paper" dove puoi leggere i risultati di elaborazioni diverse (in termini di tempo) e di come interviene la RAM in tutto ciò: https://www.agisoft.com/pdf/tips_and_tricks/PhotoScan_Memory_Requirements.pdf

Ed infine un post dall'Helpdesk di Agisoft che mostra come variano i picchi di memoria (CPU) ed i tempi di calcolo al variare della qualità del processing: https://agisoft.freshdesk.com/support/solutions/articles/31000157329-memory-requirements-for-processing-operations


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0:00 Intro
0:46 Le indicazioni di Agisoft
2:05 Contenuti online sull’hardware per la fotogrammetria
2:35 La mia classifica dell’hardware
3:17 CPU
3:52 Core e frequenza di clock
5:07 GPU
6:06 Schede video per Metashape
7:09 RAM
8:32 Analisi della RAM in processi di elaborazione
9:17 La qualità dell’elaborazione dei calcoli
10:35 Hard Disk
11:16 Laptop VS Desktop
13:35 La mia configurazione hardware ed alcune considerazioni sull’investimento
17:29 Outro
    PointCab Origins è un software che tratta nuvole di punti.
Lavora con ogni tipo di nuvola (fotogrammetrica, Lidar, scanner terrestre, SLAM, ...) ed è molto orientato per la trasformazione da 3D a 2D, in modo semplice ed efficiente.

In questo video creo un nuovo progetto e ti faccio una panoramica del software spendendo qualche parola sul principio di funzionamento e sulla gestione dei file di progetto.


Il riferimento online per le informazioni sul software è questo: https://pointcab-software.com/en/

A questa pagina trovi già un sacco di tutorial fatti proprio da Pointcab Software: @PointCab 


Qui sotto ti metto tutti i link ai video della serie su PointCab Origins:
01 - Panoramica: https://youtu.be/fgKBT9pTfiE
02 - Piante e Sezioni: https://youtu.be/rXsVU3fms_8
03 - Facciata: https://youtu.be/SXvrsJZE4_s


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0:00 Intro
0:29 L’interfaccia principale
1:08 Il sito pointcab software
2:17 Pointcab Origins - Geoslam e Stonex
3:07 La nuvola di punti
4:53 Un nuovo progetto
7:25 La cartella di lavoro
9:42 Le viste standard 2D
11:55 La vista 3D
13:40 Gestione delle finestre
13:57 Il principio dei lavori
14:34 La gestione dei file dei lavori
16:12 Esploro il file DWG di una pianta
19:14 Layout & Section - Piante e Sezioni
19:50 Outro
    Se hai sentito parlare di nuvole di punti ma non sai che cosa sono, provo a spiegartelo in questo video.
In modo semplice.
Molto semplice.

Proprio come una nuvola, una nuvola di punti è un ammasso (un insieme di tanti elementi vicini) di punti, ognuno con una posizione nello spazio tridimensionale.

Poi può esserci molto di più, ma nella sua natura più intima una nuvola di punti è questo.

Se crei nuvole di punti, questo video non è per te.
Se lavori sulle nuvole di punti che qualcun altro ha creato, questo video non è per te.
Ma se conosci qualcuno che non ha idea di che cosa sia una nuvola di punti magari glielo puoi segnalare.
Grazie!

P.S.
Lo so che nella copertina del video c'è scritto Cloud Compare, ma lo uso e non ne parlo mai...
Lo farò tra qualche video sempre sul tema delle nuvole di punti.


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0:00 Intro
0:12 Nuvola ed ammasso
1:18 Punto e posizione
2:59 Il mosaico: una nuvola di punti particolare
4:31 Una nuvola di punti in 2D
5:44 Le proprietà di una nuvola di punti
8:23 Ecco una nuvola di punti
9:46 Modello ed elementi discreti della nuvola
11:35 Coordinate dei punti e misure 3D
12:47 Usi, genesi ed affidabilità delle nuvole di punti
12:31 Outro
    Quali sono le differenze principali tra la versione Professional e quella Standard del software di Fotogrammetria Agisoft Metashape?

La prima e più evidente è il prezzo: ci sono 3000$ di differenza.
Ma la versione Standard non fa un sacco di cose rispetto a quella Pro e non ti permette di produrre in output una nuvola di punti (o una mesh) che sia affidabile e che possa essere usata confidentemente per scopi tecnici.
Infatti non è georeferenziata, scalata né ruotata.

A questo link trovi info sui prezzi delle due versioni: https://www.agisoft.com/buy/online-store/

Qui invece una lista di cose che possono o non possono fare: ttps://www.agisoft.com/features/compare/

Qui sotto c'è un video di @giampaolo-beretta che mostra come gestire la nuvola di punti prodotta dalla versione Standard in Cloud Compare: https://youtu.be/LofJDZW-t5w

E qui Fabio Guerra di @ThoposTV lo fa con il suo software di topografia Thopos: https://youtu.be/q0Kyxo0RFTQ?si=DFZCz6gNIRDXEryY


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I finanziatori di 3DMetrica possono scaricare i dati e gli output che mostro in questo video a questo link: https://www.patreon.com/posts/agisoft-pro-vs-88759184?utm_medium=clipboard_copy&utm_source=copyLink&utm_campaign=postshare_creator&utm_content=join_link


0:00 Intro
0:29 Quanto costano le versioni di Agisoft Metashape
1:03 Confronto tra le versioni del software
1:33 Puoi usare Metashape Standard per output affidabili?
3:11 Altre differenze tra le due versioni
3:50 Le due versioni a confronto
4:44 Il pannello delle Referenze nella versione Pro
6:28 La versione Standard ed il geotag delle immagini 
6:58 Altre differenze tra le due versioni
8:39 Come puoi usare Metashape Standard per scopi tecnici
9:32 Due nuvole di punti a confronto in Cloud Compare
10:40 Trasformare una nuvola di punti da Metashape Standard
12:31 Outro
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    [VIDEO - PointCab Origins - CAD in 2D e Stampa PDF [VIDEO - PointCab Origins - CAD in 2D e Stampa PDF]

Se utilizzi PointCab Origins per produrre output da elaborare in CAD, potresti volere un DWG già completamente in 2D, pronto nello spazio di lavoro per la vettorializzazione (o per altre cose).

In questo video ti faccio vedere dove intervenire (nelle opzioni legate alla creazione di Layout e Sections) e ti condivido anche come creare un PDF.

https://youtu.be/9J3htcvTbHA
    Quando porti una nuvola di punti dentro un softwar Quando porti una nuvola di punti dentro un software che la gestisce sei in grado di accedere a tutte le informazioni che ci sono racchiuse all'interno.

Se usi Cloud Compare, si crea una nuova "entità nuvola di punti" di cui puoi sapere le caratteristiche attraverso la finestra delle proprietà.

Te ne parlo in questo video, facendo un passaggio sulle varie sezioni delle proprietà, con un accenno anche a colore, unità di misura e matrice di trasformazione.

https://youtu.be/6gI38_ela40
    [Sezioni Idrauliche - Numerazione] Quando restitui [Sezioni Idrauliche - Numerazione]
Quando restituisci delle sezioni idrauliche (trasversali alla direzione della corrente di un corso d'acqua) assegna dei numeri che siano multipli di 10.
In questo modo ne puoi sempre aggiungere di nuove senza mandare all'aria la numerazione che hai già definito.

Di solito il nome delle sezioni segue la corrente.
Io parto da monte e vado a valle.
Così te le ritrovi ordinate anche lungo il profilo longitudinale dell'alveo.

Se usi una numerazione sequenziale 1, 2, 3, ... e devi aggiungere qualcosa tra le sezioni 2 e 3 (o perchè devi integrare il rilievo in campo o perchè vuoi estrarre qualcos'altro da un modello 3D continuo) può essere noioso.

Con i multipli di 10 puoi infilare una nuova sezione 25, tra la 20 e la 30, in modo indolore.

Ok, non si tratta di un post che cambia il mondo del rilievo e della modellazione fluviale, né di qualcosa che possa invalidare un rilievo, ma mi fa piacere condividere anche questo, sperando che possa risparmiarti "la prima volta in cui ti renderai conto di non aver pensato alla numerazione delle sezioni".
:)
    Agisoft Metashape Standard non ti permette di crea Agisoft Metashape Standard non ti permette di creare un output affidabile ed utilizzabile per scopi tecnici, perchè la nuvola di punti (ma anche la mesh) non è né georeferenziata, né scalata, né orientata correttamente.

Tuttavia se hai dei punti di riferimento puoi esportare la nuvola di punti da Metashape Standard per “sistemarla” in qualche altro software, rendendola utilizzabile.

In questo video uso Cloud Compare per fare una rototraslazione rigida con applicazione di fattore di scala.

https://www.youtube.com/watch?v=4seaI0-f5FY&feature=youtu.be
    Mi è capitata "in mano" questa foto, rimasta nel Mi è capitata "in mano" questa foto, rimasta nel catalogo di Lightroom appartenente ad un rilievo fatto l'anno scorso al Colle dell'Agnello.

Si trattava di un lavoro per la generazione di un DTM di supporto a studi di dinamica di valanghe.

Guardandola penso che non esiste altro modo per acquisire dati da elaborare se non quello di "volarci" sopra,

Non deve essere per forza un drone.
Anzi!
Per aree molto grandi (ed in alta montagna) un multicottero può perdere di efficienza (perchè soffre la rarefazione dell'aria e le temperature basse).
Allora è meglio un aereo o un elicottero, entrambe equipaggiati con strumenti ad hoc.

Ma si potrebbero usare alla grande anche le immagini satellitari.
Se il DTM non ha bisogno di un passo spinto (ed in questi casi 1 m/pixel è un ottimo risultato), la risoluzione delle immagini satellitari commerciali (30 cm/pixel) è sufficiente a fare il lavoro.
L'importante è la descrizione della morfologia.

Qui, tra Lidar e Fotogrammetria, preferisco la fotogrammetria.
Un po' perchè mi piace di più come tecnica, processo e risultati, poi perchè riesce ad essere più economica e poi perchè non c'è un albero o un ostacolo che copre il terreno.
Ma anche il Lidar va benissimo.
Lo vedo meglio a bordo di aereo o elicottero perchè non servono un gran numero di passate per coprire l'area e si limita un po' di rumore generale (considerando anche l'altissima qualità dei Lidar che si montano su questi mezzi).

Un aspetto complesso è il controllo dell'accuratezza su punti noti.
Qui la fotogrammetria da drone, aiutata da una campagna di presa mista (non solo foto nadirali ma anche oblique per una buona triangolazione) e da sistemi di posizionamento RTK, dà una bella mano.
Si tratterebbe alla fine di prendere punti di controllo nelle aree (ragionevolmente) accessibili a piedi.
Cosa non sempre banale.

In estrema sintesi, in un posto così, la chiave di tutto è prendere dati dall'alto.
    Uno dei vantaggi di PointCab Origins è quello di Uno dei vantaggi di PointCab Origins è quello di creare, molto velocemente, degli output 2D a partire da nuvole di punti 3D anche molto complesse e pesanti.

In questo video ti faccio vedere come creare una “facciata” attraverso una nuova sezione.

https://youtu.be/SXvrsJZE4_s?si=7jh-bw53bWn318Tp
    Settembre, di solito, è il mese in cui Amminstraz Settembre, di solito, è il mese in cui Amminstrazioni Comunali, Regioni, Consorzi locali, Province ed altri soggetti (pubblici) programmano e fanno tagli “importanti” sulla loro rete idrica e di drenaggio superficiale (torrenti e canali).

Il motivo (credo) è quello di offrire meno resistenza al deflusso delle acque nel periodo autunnale (dove si presume pioverà di più ed il rischio idraulico è maggiore).
Non entro nel merito del fatto che questo sia corretto o meno né di come e quando si debbano fare questi interventi, anzi se vuoi condividere il tuo pensiero su questo tema (in ambito idraulico, forestale e climatico) ne sarei contento.

In ogni caso la pulizia dell’asta è evidente.

Per questo motivo il momento è buono anche per fare rilievi finalizzati ad aggiornare le conoscenze dell’alveo (e delle aree vicine) e supportare eventuali nuove modellazioni idrauliche per il deflusso delle portate e la determinazione delle aree esondabili.
Se vuoi darmi il tuo parere anche sul tema dell’aggiornamento degli studi idraulici in relazione agli eventi di pioggia intensa frequenti sarebbe fantastico!

Questi rilievi si possono fare anche in inverno, quando la crescita della vegetazione spondale è più lenta.
Tuttavia il rischio di avere presenza d’acqua è maggiore.
E l’acqua può complicare i lavori o, in alcuni casi (rilievi lidar) crare proprio un bel buco nei dati acquisiti.
In un bacino piccolo è probabile che l’alveo sia in secca per la maggior parte dell’anno ma quando le dimensioni (superfici e lunghezze) ed i tempi di corrivazione aumentano l’acqua potrebbe rimanere lì per parecchio tempo.

Della pulizia degli alvei ne beneficiano tutti i tipi di rilievo: con GNSS, con Stazione Totale, Aerofotogrammetrico ed anche Lidar…

Attenzione alle temperature, perchè se continuano a mantenersi alte la ricrescita vegetazionale sarà comunque veloce ed i tempi per organizzarsi (programmi, offerte, incarichi, rilievi, …) si riducono!
    Una nuvola di punti contiene un sacco di informazi Una nuvola di punti contiene un sacco di informazioni ma come puoi fare ad accedervi?

Se è “sufficiente” ispezionarla ed indagarla la soluzione più efficiente è il visualizzatore.

Se invece c'è la necessità di metterci sopra le mani dovrai orientarti sui software. Su tutte ti consiglio di iniziare con il progetto open source Cloud Compare.

Ne parlo in questo video: 
https://youtu.be/0VYUiX7174s
    [Post per “smanettoni” di Potree Converter - T [Post per “smanettoni” di Potree Converter - Trascina un file LAS su PotreeConverter.exe e generare anche il file HTML]

Se prendi una nuvola di punti e ne trascini il file LAS su PotreeConverter.exe, si creano tutte le cartelle da caricare online ma manca il file HTML.
Grazie all’email di Dario Candela ti scrivo come fare.

La soluzione è creare un link sul desktop a PotreeConverter.exe e nelle proprietà del link inserire questi parametri: "C:\Program Files\PotreeConverter_windows_x64\PotreeConverter.exe" "-p index -i"
Fatto ciò, una volta trascinato il file LAS sul link, Potree genererà la cartella con anche insieme al file index.html

Con lo stesso principio si possono aggiungere altri parametri ed istruzioni ma l'importante è che il parametro "-i" stia sempre alla fine.

Grazie di cuore a Dario per aver condiviso con me questa informazione e per aver acconsentito a condividerla qui con te.

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