PRECISIONE E ACCURATEZZA

26 Ottobre 2018
Immagine di freccie che raggiungono il centro di un bersaglio - misure precise ed accurate

In questo articolo di parlo delle differenze che ci sono tra precisione e accuratezza, due concetti spesso confusi tra loro in topografia.

Precisione e accuratezza non sono la stessa cosa.

Puoi sentire parlare di precisione, intendendo accuratezza.
Oppure puoi sentire parlare di accuratezza, intendendo precisione.
O ancora, puoi sentire parlare di accuratezza, intendendo completezza o ricchezza di dettagli di un rilievo.
O infine puoi sentire parlare precisione, intendendo affidabilità di uno strumento.

In questo articolo provo a farti un po’ di chiarezza su queste “cose”.

Non so se sarò in grado di darti delle informazioni utili o dei contenuti che potrai usare sul lavoro.
Questo articolo non è un tutorial, né una guida.
Non ti segnalo una risorsa o uno strumento.

Ci saranno un po’ di parole, concetti e spiegazioni (semplici!).
Se ti interessa parlare con consapevolezza di precisione e accuratezza, usando le parole giuste nel contesto giusto, prosegui nella lettura.
Non sarà un articolo lungo.

Se non ti interessa, posso capirlo ed allora ci sentiamo nel prossimo articolo!
🙂

ARCO E FRECCE

L’esempio più efficace per spiegare la differenza tra precisione e accuratezza è quello dell’arciere che tira le sue frecce contro un bersaglio.
E vuole fare centro.

Immagine che rappresenta quattro bersagli con diversi scenari di frecce che li hanno colpiti - un modo per spiegare accuratezza e precisione

Se guardi l’immagine che ti ho messo qui sopra può succedere che:

  1. L’arciere ha sparpagliato le sue frecce all’interno del bersaglio – BASSA ACCURATEZZA e BASSA PRECISIONE
  2. Tutte le frecce sono vicine tra loro ma in un punto che non è il centro, anzi ne è piuttosto lontano – BASSA ACCURATEZZA e ALTA PRECISIONE
  3. Le frecce sono, tutte, più o meno vicino al centro ma in poche, pochissime, forse neppure una, lo colpiscono – ALTA ACCURATEZZA e BASSA PRECISIONE
  4. L’arciere è stato bravo: tutte le frecce che ha tirato sono andate nel centro del bersaglio – ALTA ACCURATEZZA e ALTA PRECISIONE

Immagine di una bilancia per la misura del pesoPrecisione e accuratezza sono due concetti che si fanno sentire a gran voce nel mondo della misura.
E non intendo solo la misura topografica (distanze e angoli).
Mi riferisco al concetto generale di misura: misura di un peso, misura della velocità o della pressione.

L’accuratezza ti dice quanto la misura di una grandezza è vicina al suo vero valore.

Se hai un peso standard da 100 grammi e lo metti su una bilancia pesa-alimenti, ti aspetti che il risultato della misura sia proprio 100 grammi.
Se non è così, la bilancia non è accurata.

La precisione ti dice invece quanto puoi ripetere una misura ottenendo, sempre, lo stesso risultato.
O, quantomeno, andandoci piuttosto vicino.

Se una pattuglia di vigili urbani si mette a misurare con un “auto-velox” la velocità di un po’ di auto che, per ipotesi, viaggiano tutte esattamente a 50 km/h ti aspetti di vedere registrati dei valori molto vicini a 50 km/h.
Se una volta leggi 48 km/h, un’altra volta 51 km/h ed un’altra ancora 53 km/h lo strumento non è preciso!

Immagine di un autovelox per misurare la velocità delle auto in transito

PRECISIONE E ACCURATEZZA IN TOPOGRAFIA

Il topografo usa strumenti per misurare grandezze ed elabora i dati per restituire un risultato che è la rappresentazione digitalizzata di quello che ha rilevato.

Precisione e accuratezza sono omnipresenti in topografia.
Sono sempre lì, sul campo quando si misura e in ufficio quando si elaborano i dati e si restituiscono i risultati.

La precisione è legata alla misura sul campo, allo strumento che usi ed all’operatore che lo maneggia.
L’accuratezza è legata alla restituzione dei dati rilevati.

PRECISIONE

Dalla teoria degli errori: la precisione è il grado di “convergenza” (o “dispersione“) di dati rilevati individualmente (campione) rispetto al valore medio della serie cui appartengono ovvero, in altri termini, la loro varianza (o deviazione standard) rispetto alla media campionaria.

…

Come se fosse antani.

…

Immagine che rappresenta un rilevatore sul campo che misura una distanzaTraducendo: “Se misuri tante volte la posizione di un punto con una stazione totale hai un’alta precisione quando tutte le misure che registri sono molto vicine una all’altra“.
Difficilmente saranno tutte perfettamente uguali (se capita potrebbe subentrare un altro concetto interessante, in topografia come in altre scienze, il “culo” :P), ma una buona precisione le mantiene tutte all’interno di una palla.
Più è piccola e più la misura è precisa.

In realtà dovrei parlare di ellisse di errore standard, ma non vorrei scendere troppo dentro questioni statistiche, che potrebbero farti un po’ di confusione.
Stiamo sulla sfera!

Attenzione perchè le misure potrebbero essere precise, vicine, vicinissime tra loro, ma sbagliate, ossia parecchio lontane dal valore reale!
Questo succede se hai uno strumento che è andato fuori tara per effetto del sole, che lo ha cotto per una giornata intera d’agosto, o perchè ha preso un colpo e non ti sei preoccupato di verificare che fosse tutto ok o, ancora, perchè non ti sei accorto che un piede del treppiede è sprofondato, mandando fuori bolla la stazione totale.

La precisione dipende dalla strumento ma anche dall’operatore che lo usa.

Puoi avere una stazione totale precisissima nella lettura delle posizioni dei punti che collimi, ma se il tuo canneggiatore muove la palina con il prisma in continuazione durante una serie di misure ripetute (mulinandola come una scimitarre e facendola uscire dalla “bolla”) sarà difficile che tu abbia misure precise!

Al fianco di precisione si trova spesso, e non a sproposito, il concetto di ripetibilità.
La ripetibilità ti dà idea della precisione quando fai più volte la stessa misura ed ottieni risultati che stanno all’interno di un range che ritieni accettabile.

Una stazione totale che ha una precisione sulla misura angolare di 2″ di grado sta a significare che, ripetendo più volta la stessa misura, i valori che trovi stanno (dovrebbero stare!) all’interno di un range che va da -2″ a +2″.
Un ricevitore satellitare che ha una precisione sulla posizione planimetrica di 2 cm ti dice che le misure, ripetute, sulla posizione dello stesso punto ti danno dei valori all’interno di un’area di incertezza che corrisponde ad un cerchio di raggio 2 cm (lasciamo stare per semplicità il posizionamento statico, lo statico-rapido, l’RTK e l’nRTK).

UNA NOTA SUI DECIMALI

Ci tengo a fare una precisazione sui numeri decimali.
A volte mi capita di vedere misure di distanze con 4, 5, 6 cifre decimali!
Se la tua stazione totale ha una precisione millimetrica, non ha senso scrivere 5 cifre dietro la virgola.
Sono dati che lo strumento non può avere registrato.

Se il tuo ricevitore satellitare ha una precisione di 5 cm sulla misura della quota, non serve scrivere 145,238 m s.l.m.
Scrivi semplicemente 145,25 m s.l.m.
È più corretto e rispetti il tuo fido strumento!
🙂

ACCURATEZZA

Una misura accurata è una misura che corrisponde al valore vero.

Ora, qui si potrebbe aprire una discussione luuuuuuunghissima sul concetto, pragmatico e filosofico, del valore vero.
È meglio non iniziarla.
Mi permetto di lasciarti con questo concetto nebuloso.
Grazie per la comprensione!

Un rilievo (georeferenziato!) è accurato quando la posizione dei punti che restituisci è molto vicina alla posizione reale.

È qui che si confondono precisione e accuratezza!
Se commissioni un rilievo topografico e chiedi: “quale sarà la precisione del rilievo?“, ti riferisci, in realtà, alla sua accuratezza.

Il tecnico che ti risponde: “il mio rilievo avrà una precisione di 5 cm” intende dire accuratezza.
I punti di quel rilievo, tutti i punti, si discostano dalla loro posizione reale, al massimo, di 5 cm.
Potrebbe essere un po’ meno, ma non di più.

Se parli di precisione ed intendi accuratezza, ti capisco.
Lo faccio anch’io.
I tecnici utilizzano un linguaggio che, a volte, non è facilmente comprensibile dai non-tecnici-di-quel-settore.
Ed è nostro compito parlare la stessa lingua del nostro interlocutore o cliente.
Va bene così!
L’importante è sapere, in cuor tuo, che ti stai riferendo all’accuratezza.

Dai, è un po’ come parlare di GPS quando dovresti dire GNSS.
È più facile farsi capire parlando di GPS!

MISURA DELL’ACCURATEZZA

L’accuratezza di un rilievo si misura con dei metodi statistici, non complessi ma che, di nuovo, lascio alla letteratura.
Si fanno stime sugli scarti quadratici medi delle misure registrate o delle coordinate elaborate.

Fotografia di un target artificiale di tipo GCP a terra e palina per rilievo GPSIn aerofotogrammetria l’accuratezza di un rilievo si misura così:

  1. sul campo si rilevano le coordinate di un po’ di punti, ben visibili nelle foto: sono i Ground Control Points (GCP) e i Quality Control Points (QCP);
  2. le coordinate dei GCP si usano per orientare, scalare e georeferenziare il modello tridimensionale che viene fuori dall’elaborazione fotogrammetrica;
  3. i QCP no;
  4. a modello finito, si usano le coordinate dei QCP (rilevate sul campo) per vedere quanto si discostano dalle coordinate degli stessi punti elaborate dal software e restituite;
  5. si fa un’analisi statistica di questi punti di controllo e si stima l’accuratezza generale (che potrebbe anche essere distinta in accuratezza planimetrica e accuratezza altimetrica).

Avevo scritto un articolo sull’accuratezza di un rilievo aerofotogrammetrico che puoi leggere qui.
Come vedi dal titolo, per renderlo più appetibile, ho scritto precisione al posto di accuratezza!

 

Spero davvero di averti aiutato a fare chiarezza tra precisione e accuratezza nella misura e, in particolare, nella topografia.

Se hai dubbi o domande ti prego di contattarmi!

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Grazie ancora per avermi dedicato un po’ del tuo tempo.

A presto!

 

Paolo Corradeghini

 

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Paolo Corradeghini

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2 Comments


Masssimo
30 October 2018 at 9:39
Reply

Grazie Paolo!
sempre utili i tuoi articoli



    Paolo Corradeghini
    2 November 2018 at 21:22
    Reply

    Grazie a te per il tuo commento Massimo!
    Ciao!

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    Paolo Corradeghini immagine profilo
    Paolo Corradeghini, ligure, classe 1979, ingegnere per formazione, topografo di professione, sportivo per necessità e fotografo per passione. Fai click sulla mia faccia e scopri qualche informazione in più.
  • Paolo Corradeghini

    Topografia, rilievi, droni, gps, cartografia, geomatica e mappe.
    Condivido aggiornamenti, informazioni, contenuti, notizie, novità e dietro le quinte del mio lavoro.

    Paolo Corradeghini
    Video YouTube UCi7FWlZ8-gdWbBqScaODajw_STVTw1YiaX8 In questo video ti condivido un po' di cose sulle curve di livello in QGIS.

Come si creano a partire da un raster (DTM);
Come si smussano (se sono troppo nervose);
Come mostrare le quote (attraverso le etichette);
Come differenziare la rappresentazione in base alle quote;
Come allineare in modo ordinato le etichette delle curve;
Come trattare un dato per avere "davvero" le curve di livello.

Spero possa esserti utile.


Qui c'è l'articolo del blog pigrecoinfinito di Totò Fiandaca da cui abbiamo preso spunto per una parte del video: https://pigrecoinfinito.com/2020/01/31/qgis-come-allineare-le-etichette-delle-isoipse/


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica 
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

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Se ti va di unirti alle discussioni su QGIS, puoi farlo in questo gruppo Telegram: https://t.me/+ZKm37iQHD083MTRk


Se vuoi prenderti più spazio e tempo per contattarmi i modi migliori per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: patreon.com/3dmetrica 
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:25 Visualizzazione del DEM
1:40 Creare le curve di livello
3:09 Smussare le curve
6:20 Mostrare le etichette
9:12 QGIS in Azione e GTER
11:41 Spunti dalla comunity
12:41 Rappresentare le curve
16:07 Sistemare le etichette
21:55 Curve di livello e terreno
23:50 Outro
    In questo video ti condivido un po' di cose sulle curve di livello in QGIS.

Come si creano a partire da un raster (DTM);
Come si smussano (se sono troppo nervose);
Come mostrare le quote (attraverso le etichette);
Come differenziare la rappresentazione in base alle quote;
Come allineare in modo ordinato le etichette delle curve;
Come trattare un dato per avere "davvero" le curve di livello.

Spero possa esserti utile.


Qui c'è l'articolo del blog pigrecoinfinito di Totò Fiandaca da cui abbiamo preso spunto per una parte del video: https://pigrecoinfinito.com/2020/01/31/qgis-come-allineare-le-etichette-delle-isoipse/


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0:00 Intro
0:25 Visualizzazione del DEM
1:40 Creare le curve di livello
3:09 Smussare le curve
6:20 Mostrare le etichette
9:12 QGIS in Azione e GTER
11:41 Spunti dalla comunity
12:41 Rappresentare le curve
16:07 Sistemare le etichette
21:55 Curve di livello e terreno
23:50 Outro
    Vuoi crare facce triangolari 3D vettoriali, da una nuvola di punti, per portarle in un CAD?
Te lo condivido in questo video, usando il software CloudCompare.

Lavoro con punti del terreno, li sottocampiono e poi genero la mesh, che posso esportare in formato DXF, mantenendo le informazioni di georeferenziazione.

Ti faccio vedere due strade: la prima genera la mesh dalla nuvola (eventualmente pre-trattata) così com'è, mentre la seconda passa attraverso la rasterizzazione e crea facce triangolari tutte ugali.

L'esportazione è possibile solo in DXF che, pur essendo "il" formato di interscambio di dati vettoriali, è anche piuttosto vecchio e fatica a gestire dati pesanti con molti elementi.
Attenzione quindi a non esagerare con il numero di facce da esportare, anche in relazione al tuo pc.

Le facce 3D sono utili in software "CAD-based" per fare progettazione, computi di scavi e riporti, sezioni, modellazione idraulica, analisi di fenomeni gravitativi...

Assicurati di lavorare su una nuvola di punti i cui elementi siano solo i punti del terreno o comunque di quello che vuoi rappresentare con le facce 3D.

Spero ti sia utile.


Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
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Se vuoi supportare il progetto puoi condividere il video con chi pensi possa essere interessato a questo argomento.


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0:00 Intro
1:36 Taglio la nuvola
2:08 Sottocampionamento
2:51 Creo la mesh
5:18 Esporto la mesh
7:30 CloudCompare on Demand
8:18 Rasterizzazione
10:17 Modifico la nuova mesh
13:36 Esportare le facce 3D
15:02 Sezioni dinamiche
16:09 Quale metodo preferire
17:45 Outro
    C'è uno strumento, nel software open source CloudCompare, che ti permette di generare sezioni trasversali, di un alveo fluviale o di una galleria stradale, lungo un profilo.

Le sezioni sono ortogonali al centro dell'alveo o all'asse stradale e vengono estratte, automaticamente, secondo la larghezza ed il passo di cui hai bisogno.

Puoi generare anche una polilinea che passi per i punti della nuvola di ogni sezione che è stata generata.
E così avrai le sezioni, vettoriali, dell'alveo o della galleria (completa) da elaborare in CAD o in un altro software che usi abitualmente.


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0:00 Intro
0:44 Lo strumento da usare
2:09 La nuvola di punti
3:17 Genera il profilo
4:20 Traccia delle sezioni
6:57 Creare sezioni e profili
9:40 Salvare la traccia
10:25 Vediamo i risultati
13:14 Esportarte in DXF 
16:00 Attenzione ai dati
16:38 CloudCompare on Demand
17:33 Il caso di una galleria
21:25 L'output della galleria
22:38 Outro
    Hai un file di testo con una serie di informazioni, oltre che di coordinate, legate ad una serie di punti e lo vuoi portare dentro QGIS?

Ti condivido come si fa, creando un nuovo layer a partire dal file TXT.

E dopo ti dico anche come si fa a rappresentare, visivamente, le informazioni extra (la quota, il nome, la descrizione, ...) nell'are di lavoro di QGIS.


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È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:46 Il file di testo
1:13 Aggiungo il layer
7:48 Il layer in QGIS
8:13 Aggiungo la quota
10:59 Cambiare il simbolo
12:28 QGIS in Azione e GTER
15:30 Lavorare con più informazioni
18:22 Outro
    In questo video ti mostro come accedere alle ortofoto del territorio italiano.
Ce ne sono moltissime: coprono tutta l’Italia e diversi anni passati.

Il principale fornitore a livello nazionale è AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura), che ogni anno effettua rilievi aerei sul territorio italiano, suddiviso in tre aree.
A questo si aggiungono le Regioni, che spesso producono ortofoto proprie con campagne di rilievo dedicate e con un dettaglio maggiore.

Tutte queste informazioni si possono visualizzare tramite i Geoportali Regionali e si possono caricare in un GIS attraverso i servizi WMS (Web Map Service).
Quasi mai, però, è possibile scaricare il dato nativo, originale e georeferenziato.

C’è comunque un modo per “ritagliarti” una porzione di ortofoto e salvarla come immagine georeferenziata nel tuo archivio digitale.
Si parte sempre dal WMS: importi l’ortofoto nel tuo GIS, imposti l’area che ti serve e poi esporti un’immagine georeferenziata dalla mappa che stai visualizzando.
Modificando la risoluzione di output, puoi ottenere un risultato molto vicino alla risoluzione originale.

Nel video ti faccio vedere tutto questo usando QGIS.

All’interno trovi anche:
Che cos’è un’ortofoto (proprietà, utilizzi, risoluzione, ecc.)
Come accedere alle ortofoto in Italia tramite i Geoportali Regionali
Come usare i servizi WMS per visualizzarle in GIS ed esportarne una parte sul tuo PC
Come importare un’ortofoto esportata dentro un CAD e georeferenziarla

Le ortofoto sono una risorsa potente e accessibile, utile per tanti professionisti (ma non solo).
In Italia la situazione dei dati geografici è ancora molto frammentata e spero che questo video possa aiutarti ad orientarti e trovare ciò che ti serve.

Ma soprattutto spero che possa stimolare una discussione e la condivisione di informazioni.
Se hai già esperienza, se hai scaricato ortofoto, se le usi nel tuo lavoro, se conosci risorse diverse da quelle che cito o se hai ulteriori suggerimenti, scrivilo nei commenti: contribuirai a creare ancora più valore, per tutti.

Grazie!

P.S.
Fai molta attenzione a quello che è possibile fare con i dati presenti online.
Le ortofoto disponibili sui geoportali sono liberamente visualizzabili e importabili nel tuo GIS.
Ma non è certo possibile usare il metodo che ti ho condiviso per crearti un database di immagini georeferenziate sul tuo PC e, magari, venderle.
Credo che sia ok farne un uso personale ma verfica sempre le possibilità operative in questo senso.


A questo link trovi un video che ti mostra come georeferenziare un'immagine in QGIS usando il Georeferenziatore: https://youtu.be/p1pVECtsDPE 


Se pensi che questo video possa essere interessante anche per qualcuno che conosci, puoi condividerglielo. Ne sarei felice.


Questi sono i miei contatti preferiti:
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0:00 Intro
1:47 Che cos'è una ortofoto
2:52 Orotofot VS Foto aerea
3:49 Meglio dire Ortomosaico
4:16 Perchè un'ortofoto
5:25 Risoluzione e GSD
7:19 Google Maps e Ortofoto
8:32 Ortofoto in Italia
12:00 Visualizzare ortofoto italiane
13:19 Il caso Veneto per scaricare ortofoto
15:39 Importare ortofoto in GIS
17:03 I WMS regionali
17:49 Ortofoto in GIS tramite WMS
21:33 Scarica un pezzo di ortofoto
24:10 Migliorare la risoluzione in output
26:23 Dislaimer Uso di QGIS e proprietà dei dati
28:02 Georeferenziare un'immagine in QGIS
28:47 Importare ortofoto in CAD
33:29 Outro
    In questo video ti condivido alcuni modi con cui puoi portare i tuoi dati vettoriali dal tuo CAD al GIS.
Nello specifico, QGIS.

Un'opzione è salvare i dati in CAD in DXF, che è un formato di interscambio per i dati vettoriali leggibile da QGIS.

C'è poi il modo di importare un file DWG/DXF attraverso l'importatore "nativo" dentro QGIS.

Ed infine potresti usare il plugin "Another DXF Importer" che ti aiuta a mantenere l'organizzazione dei layer.

Per ciascuno di questi modi operativi ti parlo anche di pregi e difetti per aiutarti, spero, a capire quale sia il metodo migliore per te.


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica 
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0:00 Intro
1:29 I dati in CAD
1:54 Usare il DXF
5:42 Importa DWG/DXF
11:16 Il plugin Another DXF Importer
14:54 QGIS in Azione e GTER
16:57 Georeferenziare dati vettoriali
19:53 Outro
    Lo strumento "Sezione" ("Cross Section") di CloudCompare può diventare il tuo migliore alleato quando devi pulire una nuvola di punti da elementi indesiderati (rumore) o da cose che non ti interessa mantenere (alberi, auto parcheggiate, ...).

Attraverso la possibilità di fare sezioni multiple, una attaccata all'altra, lungo una direzione, crei nuove nuvole di punti, affettate, dove, auspicabilmente, sei in grado di vedere meglio (e quindi rimuovere) quello che non ti interessa.

Te ne parlo in questo video ma ti avverto, il processo può essere lungo, in relazione alle caratteristiche della tua nuvola di punti ed a quello che vuoi rimuovere.
Potrebbe volerci tempo e pazienza.

Se ti imbarchi in questo "viaggio" ricordati di gestire i dati di CloudCompare in modo attento, salvando il progetto generale in formato .bin, evitando perdita di dati dopo ore di lavoro!


Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
Se ti va di segnalarmi un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di Cloud Compare ne prendo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondo qui sotto.
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È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:42 La nuvola
1:59 Sezionare la nuvola
6:09 Pulire le sezioni
11:39 Il risultato
13:42 Outro
    È oggettivo che, oggi, nel mondo del rilievo si stia parlando moltissimo di rilievo 3D ma soprattutto di mobile mapping.

E i sistemi SLAM stanno prendendo una grande fetta del mercato della Geomatica.

Sono (relativamente) nuovi, sono piuttosto facili da usare, sono veloci nella creazione di nuvole di punti 3D, all'interno dell'ambito in cui li porti, e in alcuni casi sono anche economici.

Se fai attenzione ad alcune cose, una su tutte "avere in mente come lavora lo SLAM per ricostruire nuvole di punti", possono essere tremendamente efficaci.
Negli ambiti "giusti" per loro.
E per i risultati che devi ottenere in output.

In questo video ti condivido l'applicazione del mobile mapping tramite SLAM in un ambito urbano misto, dove ho bisogno di avere una nuvola di punti che abbia al suo interno diversi dettagli situati sul piano stradale.

Spero possa essere interessante.


Questo video è il primo di una serie di contributi che condivederemo insieme a @Emesent 
Se hai dubbi, domande, curiosità su questa tecnologia (sia perchè sei interessato ad implementarla tra i tuoi strumenti o perchè richiedi servizi di questo tipo e vuoi rimanere sul pezzo, avendo consapevolezza della tecnologia) scrivimi nei commenti.
Magari puoi indicarmi degli scenari in cui vorresti vederla all'opera.
Se è nelle mie possibilità lo faccio volentieri e ne creiamo un altro contributo.


Se pensi che questo video possa essere interessante anche per qualcuno che conosci, puoi condividerglielo. Ne sarei felice.


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0:00 Intro
0:44 Il contesto
1:16 Hovermap ST
5:18 Perchè uno SLAM
6:26 Drone vs SLAM
7:01 TLS vs SLAM
8:05 Un caso specifico
8:46 Verificare l'attendibilità
9:39 Consigli per il rilievo
10:58 SLAM sulle spalle
11:15 Considerazioni finali
12:15 Outro
    In questo video ti mostro come creare un nuovo attributo che riporti, come valore, il nome del layer.
Detta così sembra facile.
Ed in effetti lo è, se hai uno o pochi layer.
Ma se di layer ne hai tanti, decine o centinaia, le cose potrebbero complicarsi un po' ed allora QGIS ti permette di farlo in modo efficace usando il "calcolatore di campi" ("field calculator") in modalità "batch".


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica 
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
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0:00 Intro
0:40 I dati
1:27 Il caso di un layer
2:37 Se hai più layer
7:24 Batch process
10:33 I risultati
10:51 Unire i layer
12:36 QGIS in Azione e Gter
15:30 Outro
    In questo video ti condivido come fare una sezione di una nuvola di punti in Cloud Compare.

Lo strumento da usare si chiama "Cross Section" e ti permette di "affettare" la tua nuvola di punti secondo le tue necessità.
Viene usato un volume di taglio che mantiene visibile solo quello che è al suo interno.

Da qui si aprono molte possibilità.
In questo video ti mostro come generare una sola sezione, esportando una fetta di nuvola.
E la polilinea di inviluppo, che in alcuni casi può essere molto interessante e utile!

Nei prossimi video ti dirò qualcosa di più.


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0:00 Intro
0:38 Il tool Cross Section
4:25 Creo una sezione
11:11 Esportare i risultati
13:49 La nuvola di un appartamento
16:17 Altri tool dello strumento
19:19 La polilinea di inviluppo
24:49 Il DXF della linea di inviluppo
26:32 Countour/limiti
29:19 Outro
    L'Agenzia delle entrate ha reso disponibili, per tutti, la possibilità di scaricare lberamente e gratuitamente le mappe catastali di Italia, in formato vettoriali e georeferenziate.

In questo video ti mostro come fare.
Serve solo avere uno SPID (o una CIE/CNS).

I dati vettoriali sono in formato DXF e Geopackage (oltre ad altri formati meno "famosi") ed i sistemi di riferimento sono Cassini-Soldner (che è il sistema sorgente), Roma 40 e ETRF2000.

Nella seconda parte del video ti mostro anche come puoi fare per conoscere il foglio (o i fogli) di mappa che ti interessa acquisire.

Spero che possa essere utile.


A questo link puoi accedere al servizio dell'Agenzia delle Entrate: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/schede/fabbricatiterreni/vendita-della-cartografia-catastale/fornitura-dati-cartografici-online-professionisti

Qui trovi l'url del WMS catastale: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/schede/fabbricatiterreni/consultazione-cartografia-catastale/servizio-consultazione-cartografia

Qui c'è Formaps: https://www.formaps.it/

E qui i limiti amministrativi ISTAT: https://www.istat.it/notizia/confini-delle-unita-amministrative-a-fini-statistici-al-1-gennaio-2018-2/



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0:00 Intro
0:58 Dove andare
1:53 Accedere al servizio
3:37 Selezionare i dati
5:03 Scaricare i risultati
6:44 Il file GeoJson
8:25 Come sapere il foglio di interesse
9:09 Uso ForMaps
10:56 Uso QGIS
15:47 Outro
    In questo video ti condivido come fare a creare etichette prendendo informazioni dagli attributi dei layer di QGIS e combinandoli tra loro.

Ti faccio vedere le etichette semplici e quelle definite da delle regole che scegli tu.

Qui trovi la documentazione ufficiale di QGIS sulle etichette:
https://docs.qgis.org/3.40/it/docs/training_manual/vector_classification/label_tool.html


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0:00 Intro
1:28 Creare un'etichetta
2:22 Vederci meglio
3:33 Modificare le etichette
4:12 Sovrapposizione tra etichette
5:31 Etichette centrate
6:32 QGIS in azione e GTER
9:03 Rule based labeling
11:14 Etichette che spariscono
13:04 Etichette e HTML
14:35 Outro
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