COME ESTRARRE CURVE DI LIVELLO DA UNA NUVOLA DI PUNTI

23 Gennaio 2018
Immagine di curve di livello da nuvola di punti in cloud compare

In questo articolo ti spiego come estrarre curve di livello da una nuvola di punti utilizzando il software open source Cloud Compare.

LE NUVOLE DI PUNTI

Una nuvola di punti è un file in cui migliaia, centinaia di migliaia o milioni di punti nello spazio riproducono tridimensionalmente un oggetto o un paesaggio.
La puoi trovare in questi formati di file: LAS, LAZ, PLY, BIN, XYZ, ASCI (e ce ne sono anche altri…).

I rilievi aerofotogrammetrici che hanno seguito la diffusione dell’uso dei droni e la disponibilità di strumenti LiDAR a prezzi più competitivi rispetto a qualche anno fa, fanno parlare sempre più frequentemente delle nuvole di punti.
Le nominano in tanti, le elaborano parecchi tecnici e topografi (ma non solo loro), e molte software house ci hanno investito sopra delle risorse, realizzando prodotti ed applicazioni per importarle, vederle, cambiarle e gestirle.

NUVOLE DI PUNTI DA RILIEVI

Se, qualche anno fa, commissionavi un rilievo topografico quello che ti aspettavi di ricevere (e in molti casi ricevevi…) era la restituzione dell’area secondo una planimetria a curve di livello ed elementi caratteristici del territorio disegnati in un CAD dopo averli ricavati dai punti battuti sul campo.
Oggi potresti ricevere anche una nuvola di punti, una cloudpoints.

Se non ne hai mai vista una l’argomento potrebbe non interessarti ma aspetta a chiudere questo articolo!
Io credo che una nuvola di punti ti può dare accesso a molte informazioni su quello che è stato rilevato.
Se sai come aprirla, ispezionarla, modificarla e trattarla puoi ottenere molto di più di una restituzione planimetrica (spesso bidimensionale!).
E potresti farlo lavorando in completa autonomia, ricercando tu quello che ti serve sapere per il tuo lavoro e senza interfacciarti costantemente con il tecnico che ti ha fatto il rilievo.

CLOUD COMPARE

Cloud Compare è un software open source che nasce per confrontare tra loro nuvole di punti da rilievi laser scanner.
È stato poi implementato nel tempo dal suo sviluppatore con diversi strumenti e plugin avanzati e piuttosto interessanti.

Avevo  scritto due articoli su come usarlo per ricavare delle sezioni da nuvole di punti.
Li trovi a questi link: una sezione da una nuvola di punti, sezioni con Cloud Compare.

Apprezzo le qualità di questo software da un po’ di tempo ma è stato solo dopo un corso di formazione organizzato dalla società genovese Gter s.r.l. e tenuto dall’Ing. Ilaria Ferrando, del Laboratorio di Geomatica della Facoltà di Ingegneria dell’Unversità di Genova, che ho percepito davvero tutte le sue potenzialità, oltre ad averne scoperto funzionalità molto interessanti.

Il fatto di essere un software open source e l’enorme comunity online che ha alle spalle (in cui cercare e trovare informazioni, tutorial e soluzione a dubbi) lo rende, a mio avviso, un software da installare e da usare!

Non credo di esagerare se dico che Cloud Compare diventerà, tra i software di gestione delle nuvole di punti, quello che QGIS è diventato nell’ambito GIS.

CURVE DI LIVELLO DA UNA NUVOLA DI PUNTI

Che cos’è una curva di livello lo sai, ma lo riscrivo.
Una curva di livello è una linea che unisce punti del terreno che hanno la stessa quota.
La differenza tra la quota dei punti di una curva di livello e la quota di quelli di una curva vicino è costante per tutte le curve di una mappa ed è l’equidistanza.
Le curve di livello si chiamano tecnicamente isoipse.
Uno dei primi articoli che ho scritto in questo blog riguardava proprio le loro caratteristiche: lo trovi a questo link.

Con le curve di livello puoi sapere dove sono gli impluvi e gli espluvi, puoi capire le pendenze di un versante o localizzare una strada…

Puoi estrarre curve di livello da una nuvola di punti ed ora provo a spiegarti come fare.

IMPORTA LA NUVOLA DI PUNTI

Il primo passo da fare è importare la nuvola di punti in Cloud Compare.
Nel momento in cui scrivo questo articolo è disponibile per il download la versione 2.10 Alpha del software.

Se ti è utile puoi scaricare a questo link una nuvola di punti su cui esercitarti.
È un pezzo di versante a valle di una cava di marmo nel bacino delle Alpi Apuane.
La nuvola proviene da un rilievo aerofotogrammetrico con drone.

Finestra di importazione di un file LAS in Cloud CompareQuando importerai il file (LAS), Cloud Compare ti chiederà due conferme: una riguarda le informazioni da caricare insieme ai punti e l’altra è relativa ad una traslazione (di coordinate X, Y e di quota) che ti viene consigliato di fare per evitare errori nell’elaborazione di coordinate troppo grandi (tipiche di un rilievo georeferenziato).
Confermale entrambe.

Finestra di avvertimento per la traslazione di coordinate di un file las in Cloud Compareertimento per
Non preoccuparti però della traslazione, è solo fittizia e quando esporterai il risultato delle elaborazioni tutto sarà come prima.

SELEZIONA LA NUVOLA DI PUNTI

Una volta importata la nuvola di punti la devi selezionare per attivare le funzioni di elaborazione.
Lo fai cliccando sull’oggetto “Cloud” che trovi nel pannello “DB Tree“, messo di default a sinistra dell’area di lavoro.

Finestra che rappresenta una nuvola di punti nell'arera di lavoro di Cloud Compare

CURVE DI LIVELLO DA DEM

Per ricavare curve di livello da una nuvola di punti è necessario passare attraverso la creazione di un modello digitale di elevazione: il DEM (Digital Elevation Model).

Un DEM è una superficie statistica che associa ad ogni coppie di coordinate (X,Y) un’elevazione, una Z.
Il DEM è tipicamente riferito alla topografia terrestre ma può riguardare anche altre superfici.
Non mi addentro nella teoria delle superfici statistiche perchè non credo che sia di valore per lo scopo di questo articolo.
Se vuoi approfondire un po’ di più l’argomento avevo scritto un post sulle differenze tra DEM, DTM e DSM, che trovi a questo link.

Per aiutarti a capire un DEM ed il perchè è importante nel generare le curve di livello, mi aiuto con lo schema che vedi qui sotto.
Questa immagine è la sezione semplificata di un versante, ma tu prova ad immaginarlo intero e nelle tre dimensioni dello spazio.
Un DEM si costruisce discretizzando la superficie topografica con una maglia quadrata.
I quadrati della maglia sono tutti uguali.
Il loro lato è il passo, lo step o la risoluzione del modello digitale.
Ciascun quadrato è un pezzetto di piano orizzontale delimitato dai suoi quattro vertici (di cui sono note le coordinate X e Y) ed ha un’elevazione (un valore di Z) che, solitamente, è uguale all’elevazione media di tutti i punti che ci trovano dentro.

Immagine che mostra come si crea un DEM

Il DEM è un raster, un’immagine che appare più o meno quadrettata, o pixelata, a seconda delle dimensioni dei quadrati della maglia.
Più il passo è piccolo e più accuratamente sarà rappresentato il paesaggio rilevato.

Il formato di file più comune per un DEM è il TIF.
Si può aprire con qualsiasi software GIS e mantiene al suo interno le informazioni di georeferenziazione.

GENERA IL DEM

Ora che hai un’idea di che cosa sia un DEM ti faccio vedere come si procedere per estrarre le curve di livello da nuvola di punti.

Con la nuvola selezionata vai su “Tools – Projection – Rasterize (and contour plot)“.
Ti si aprirà una nuova finestra dove puoi impostare parecchi parametri per la generazione del DEM e, dopo, delle curve di livello.

Schermata di Cloud Compare relativa alla rasterizzazione di una nuvola di punti

All’inizio la finestra è vuota, perchè il DEM non è stato ancora generato.

Ti dico brevemente alcune cose sulle opzioni di generazione.

GRID

La GRID è la maglia che discretizza il modello.

Lo STEP definisce la lunghezza del lato dei quadrati della maglia.
È un parametro importante, anche al fine della generazione delle curve di livello.
Se i quadrati della maglia sono piccoli il DEM approssima bene la nuvola ma le curve di livello potrebbero essere un po’ “nervose“, riproducendo elementi localizzati non interessanti o, addirittura, da non rappresentare (massi e blocchi a media pezzatura lungo il versante).
Se la maglia è fatta da quadrati grandi le curve di livello potrebbero essere più gradevoli da vedere ma rischi di perderti delle particolarità specifiche come conche o dossi che per l’analisi della corrivazione superficiale delle acque di pioggia potrebbero invece essere rilevanti.

Attenzione: Cloud Compare utilizza unità di misura implicite!
Questo vale per la generazione del DEM così come per tutte le altre operazioni sulla nuvole di punti (distanze, superfici, allineamenti, …)
L’unità di misura dipende dall’esecuzione del rilievo.
Se hai rilevato in millimetri, 1 corrisponde ad un millimetro.
Se hai rilevato in metri, 10 sono dieci metri.
Io lavoro in metri.

Qui sotto vedi tre immagini che rappresentano il DEM della nuvola di punti con passo 1 (m) e 5 (m).
Ti accorgi sicuramente come il DEM con step = 5 sia più quadrettato rispetto a quello con step = 1.

Immagine di Cloud Comapare in cui si vede un DEM con passo 1

 

Immagine di Cloud Comapare in cui si vede un DEM con passo 5

L’Active Layer è un modo di vedere il DEM.
Puoi scegliere di usare colori diversi in funzione dell’elevazione (è il caso più frequente e quello che ti faccio vedere qui), usare colori RGB èresi dai colori dei punti della nuvola di punti o ancora usare altri metodi.
Non cambia nulla nella sostanza.
Si tratta solo di una modalità di rappresentazione.

Qui sotto vedi uno zoom sul DEM generato con step di un metro, dove i punti sono i centri dei quadrati in cui si è discretizzato il modello tridimensionale.

Immagine di Cloud Compare in cui si vede la discretizzazione di un DEM

PROJECTION

Nel box Projection decidi le informazioni su come Cloud Compare calcolerà il DEM.

Per estrarre curve di livello da nuvola di punti la direction deve rimanere la Z, perchè è nella Z che c’è l’informazione sull’elevazione.

Cell Height ti fa scegliere come vuoi calcolare l’altezza delle celle.
Io lascio solitamente indicato average height – altezza media – perchè mi permette di ridurre la possibilità di avere valori non coerenti con la realtà e dovuti ad una nuvola di punti “sporca” o ad un terreno particolarmente complesso.

Le altre due opzioni (interpolate SFs e resample input cloud) sono meno rilevanti (per questi scopi) e puoi lasciarle non segnate.

EMPTY CELLS

Empty cells è un parametro importante con cui decidi come Cloud Compare si comporta se trova un “buco” nella nuvola di punti.
Con Leave Empty gli fai lasciare il buco vuoto che, a mio avviso, è filosoficamente la scelta più corretta.
Oppure puoi dirgli di riempirlo secondo vari modi.
Tra quelli disponibili ti consiglio “interpolate” con cui il software prende le informazioni sulla quota dai punti esistenti intorno al buco e lo riempie.
Ma puoi provare comunque tutte le varie opzioni per vedere come lavora nel tuo caso.

Il tema dei buchi in una nuvola di punti non è irrilevante, anzi!
Se ricevi una nuvola da un rilievo aerofotogrammetrico (ma vale anche per uno fatto con il laser scanner) potresti volerla pulire per togliere alberi, edifici, tralicci degli elettrodotti, auto parcheggiate o altri elementi antropici, mantenendo solo le informazioni sul terreno (bare earth).
Questa operazione, che Cloud Compare ti fa fare molto bene con i suoi strumenti, è molto importante perchè irrobustisce la nuvola nei riguardi delle informazioni che vuoi mantenere (come il terreno) tuttavia lascia inevitabilmente delle zone prive di informazioni che dovrai scegliere come trattare nella generazione del DEM e delle curve di livello.

Una volta decisi tutti i parametri per la creazione del DEM clicca sul tasto rosso Update Grid e ti comparirà il modello digitale nella finestra principale.

Il DEM lo puoi esportare in un file TIF (geoTIF) andando nel pannello Export della solita finestra (è in basso) e scegliendo l’opzione Raster .
Questo file lo puoi usare all’interno di qualsiasi GIS per eventuali analisi o eleborazioni.
È un file georeferenziato!

Immagine che mostra la finestra di esportazione di un DEM in Cloud Compare

GENERA ED ESPORTA LE CURVE DI LIVELLO

Nel riquadro in basso alla finestra che hai ancora aperto seleziona il TAB Contour plot.

Ora puoi generare ed esportare le curve di livello a partire dal DEM.
Qui devi scegliere la quota di partenza nella generazione delle curve.
Attenzione perchè si tratta della quota ricalcolata sulla base della traslazione iniziale che Cloud Compare ti ha proposto all’importazione della nuvola di punti!
Il mio consiglio è quello di arrontondare questo numero con la decina immediatamente inferiore al valore che trovi di default nella cella.

Lo step è l’equidistanza tra le curve di livello.

Min. vertex count rappresenta un indice della complessità di ciascuna curva di livello.
Ogni isoipsa è un elemento polilinea e più è alto questo valore e minore sarà il numero di vertici che la compongono.
Viceversa, un valore basso del Min. vertex count implica polilinee complesse con tanti punti.

Il mio suggerimento è ancora quello di fare vari tentativi in base alla complessità del tuo caso.

Immagine di Cloud Compare in cui si estraggono curve di livello da DEM

Se scegli di mettere la spunta su Colorize le curve di livello avranno colori diversi a seconda della loro elevazione.

Quando avrai impostato i parametri per la generazione delle curve clicca sul tasto Generate.

Con Export poi le esporti come elementi vettoriali.

ESPORTA LE CURVE DI LIVELLO DA CLOUD COMPARE

Immagine di Cloud Compare dove si vedono elencate le curve di livello generate a partire dal DEMSe hai scelto di esportare tutte le curve di livello ti troverai il pannello DB-Tree di sinistra pieno di nuovi elementi raggruppati in una cartella che si chiama Contour Plot.
Ciascuna curva è identificata da un numero, è la sua quota.
Ti ripeto ancora una volta che questo valore non è la quota reale ma quella calcolata dalla traslazione iniziale all’importazione della nuvola di punti.

Sono tutti elementi vettoriali che puoi salvare ed importare all’interno di altri software, come un CAD.

Per esportarle seleziona tutta la cartella che le contiene e fai “Save (CTRL+S)“.
Scegli il formato di file che preferisci tra quelli disponibili (tra cui trovi il DXF e lo shapefile SHP) e dai una destinazione al file.

Se apri il file che hai appena salvato in AutoCAD vedrai le curve rappresentate come polilinee 3D con la corretta elevazione e georeferenziate.

E lo stesso ragionamento vale per il file shapefile aperto in un GIS.

Immagine di AutoCAD in cui sono rappresentate curve di livello generate con Cloud Compare

 

Spero che questo articolo ti sia utile per estrarre curve di livello da nuvola di punti in modo semplice e veloce usando un software open source.

La nuvola di punti che ti ho messo a disposizione per il donwload (ti rimetto qui il link) non è complessa né troppo estesa.
Credo che sia piuttosto facile gestirla dalla maggior parte dei computer, senza che siano necessarie particolari prestazioni hardware.
Puoi usarla per sperimentare e fare un po’ di prove a tuo piacimento su quello che ti ho scritto.

Se hai dubbi o hai bisogno di chiarimenti specifici puoi scrivere nei commenti qui sotto.

Usa i commenti anche per consigli e suggerimenti su modalità operative che hai già sperimentato in Cloud Compare durante il tuo lavoro.

A presto!

Paolo Corradeghini

 

Ho pubblicato un video sul mio canale You Tube che tratta l’interpolazione di una nuvola di punti per ottenere un raster 2.5D e le curve di livello rappresentative del terreno.
Lo trovi qui:

E qui invece puoi ascoltare una puntata del podcast che parla poprio del software Cloud Compare
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cloud comparecloudpointscurve di livellonuvola di puntiopen sourcesoftwaretutorial
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SOFTWARE  / TUTORIAL

Paolo Corradeghini

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14 Comments


Daniel
26 January 2018 at 8:54
Reply

Thanks for this nice and detailed article ou CloudCompare… If possible, could you please avoid to advertise cloudcompare as being “totale gratuità” ? We are “Free” as in “freedom”, not as in “Free beer” ;). We really need the active support from our users! And that’s the exact same thing for QGIS by the way 😉

Don’t hesitate to add the link to our donation app: https://donorbox.org/support-cloudcompare



    Paolo Corradeghini
    26 January 2018 at 10:45
    Reply

    Hi Daniel, thank you for your feedback and for your work!
    Sorry for my mistake, i will go through the post and change what you pointed out.
    You’re absolutely right!
    Thanks again!
    Paolo

Antonio Ariano D'Elia
20 March 2018 at 10:36
Reply

articolo ed argomenti molto interessanti!.
Complimenti e saluti
Antonio Ariano D’Elia



    Paolo Corradeghini
    20 March 2018 at 20:32
    Reply

    Ciao Antonio,
    grazie mille!
    Paolo

Marcello Pilia
16 April 2018 at 19:52
Reply

complimenti per il tutorial
ti segnalo un piccolo refuso a questo URL subito dopo la tua firma
http://3dmetrica.it/curve-livello-da-nuvola-punti/



Marcello Pilia
16 April 2018 at 19:52
Reply

complimenti per il tutorial
ti segnalo un piccolo refuso a questo URL subito dopo la tua firma
http://3dmetrica.it/curve-livello-da-nuvola-punti/



Marcello Pilia
16 April 2018 at 19:54
Reply

CLOUD COMARE, CLOUDPOINTS, CURVE DI LIVELLO, NUVOLA DI PUNTI, OPEN SOURCE, SOFTWARE, TUTORIAL



paolo
10 May 2018 at 16:17
Reply

Bravo, ottimo post!



Francesco
11 July 2019 at 20:22
Reply

Ciao, ottima spiegazione, una domanda: perchè nella schermata per la generazione del DEM la casella ”interpolate sF(s)” non è attiva e quindi non riesca a selezionarla. questo è un problema perchè quando esporto il raster per metterlo nel GIS ho solo una nuvola di punti.
grazie mille



    Paolo Corradeghini
    12 July 2019 at 18:08
    Reply

    Ciao Francesco, l’opzione per l’interpolazione delle celle del DEM la trovi nella finestra immediatamente al di sotto di “Interpolate Scalar Field”, nel box “Empty cells”.
    Lo scalar field è un elemento diverso dal DEM.
    Con empty cells dici al software di riempire o meno i buchi della nuvola di punti.

    Dopo aver generato la griglia, potrai esportare il raster del DEM oltre che generare la nuvola di punti a passo regolare.

    Spero di aver capito bene la tua domanda…
    In caso contrario fammi sapere.

    Ciao e grazie!

    Paolo

Damiano
31 July 2019 at 9:14
Reply

Ottimo articolo, è possibile ottenere curve di livello senza passare per il DEM? Il programma riesce a fare sezioni parallele lungo l’asse z interpolando direttamente i punti?



    Paolo Corradeghini
    5 August 2019 at 9:47
    Reply

    Grazie Damiano,
    è possibile tracciare sezioni a passo regolare lungo uno dei tre assi e da lì estrarre il profilo di inviluppo che passa per i punti della nuvola all’interno di un’area di taglio.
    Ti segnalo questo articolo dove spero possa trovare spunto per affrontare il tuo caso specifico: http://3dmetrica.it/sezioni-con-cloud-compare/

    Va fatta un po’ di attenzione nei profili di inviluppo perchè capita che facciano confusione in corrispondenza di concavità e convessità della nuvola di punti.

    Spero di averti risposto Damiano!
    Ciao!

    Paolo

daniele
6 March 2020 at 13:16
Reply

Ciao Paolo, complimenti per l’articolo!
Vorrei porti un quesito.
Sono uno studente di ingegneria civile, e mi sto trovando a che fare con un DTM di una cava, in cui dovendo estrarre curve di livello (equidistanza 2mt), con cloud compare, mi ritrovo delle curve di livello che tengono conto non solo del reale andamento dei vari piazzali ma anche di macchinari, cumuli di terra provvisori, e blocchi di marmo.
Mi chiedevo se esiste un modo per creare curve di livello limitatamente al “reale” cantiere di cava, senza dover togliere manualmente uno per uno gli oggetti estranei con la pulizia della nuvola di punti?
Grazie in anticipo!



    Paolo Corradeghini
    7 March 2020 at 18:31
    Reply

    Ciao Daniele,
    purtroppo (o per fortuna!) l’unico modo per generare curve di livello effettivamente rappresentative del terreno è quello di togliere (o classificare) i punti della nuvola che ne sono estranei…
    Di default il software non può sapere che cosa è “ground” e che cosa non lo è, pertanto è l’utente a doverglielo comunicare.
    Buon lavoro!
    Paolo

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    Paolo Corradeghini
    Video YouTube UCi7FWlZ8-gdWbBqScaODajw_0EDR6hn3s4A In questo video ti mostro come creare un nuovo attributo che riporti, come valore, il nome del layer.
Detta così sembra facile.
Ed in effetti lo è, se hai uno o pochi layer.
Ma se di layer ne hai tanti, decine o centinaia, le cose potrebbero complicarsi un po' ed allora QGIS ti permette di farlo in modo efficace usando il "calcolatore di campi" ("field calculator") in modalità "batch".


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica 
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

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È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:40 I dati
1:27 Il caso di un layer
2:37 Se hai più layer
7:24 Batch process
10:33 I risultati
10:51 Unire i layer
12:36 QGIS in Azione e Gter
15:30 Outro
    In questo video ti mostro come creare un nuovo attributo che riporti, come valore, il nome del layer.
Detta così sembra facile.
Ed in effetti lo è, se hai uno o pochi layer.
Ma se di layer ne hai tanti, decine o centinaia, le cose potrebbero complicarsi un po' ed allora QGIS ti permette di farlo in modo efficace usando il "calcolatore di campi" ("field calculator") in modalità "batch".


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0:40 I dati
1:27 Il caso di un layer
2:37 Se hai più layer
7:24 Batch process
10:33 I risultati
10:51 Unire i layer
12:36 QGIS in Azione e Gter
15:30 Outro
    In questo video ti condivido come fare una sezione di una nuvola di punti in Cloud Compare.

Lo strumento da usare si chiama "Cross Section" e ti permette di "affettare" la tua nuvola di punti secondo le tue necessità.
Viene usato un volume di taglio che mantiene visibile solo quello che è al suo interno.

Da qui si aprono molte possibilità.
In questo video ti mostro come generare una sola sezione, esportando una fetta di nuvola.
E la polilinea di inviluppo, che in alcuni casi può essere molto interessante e utile!

Nei prossimi video ti dirò qualcosa di più.


Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
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Se vuoi supportare il progetto puoi condividere il video con chi pensi possa essere interessato a questo argomento.


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0:00 Intro
0:38 Il tool Cross Section
4:25 Creo una sezione
11:11 Esportare i risultati
13:49 La nuvola di un appartamento
16:17 Altri tool dello strumento
19:19 La polilinea di inviluppo
24:49 Il DXF della linea di inviluppo
26:32 Countour/limiti
29:19 Outro
    L'Agenzia delle entrate ha reso disponibili, per tutti, la possibilità di scaricare lberamente e gratuitamente le mappe catastali di Italia, in formato vettoriali e georeferenziate.

In questo video ti mostro come fare.
Serve solo avere uno SPID (o una CIE/CNS).

I dati vettoriali sono in formato DXF e Geopackage (oltre ad altri formati meno "famosi") ed i sistemi di riferimento sono Cassini-Soldner (che è il sistema sorgente), Roma 40 e ETRF2000.

Nella seconda parte del video ti mostro anche come puoi fare per conoscere il foglio (o i fogli) di mappa che ti interessa acquisire.

Spero che possa essere utile.


A questo link puoi accedere al servizio dell'Agenzia delle Entrate: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/schede/fabbricatiterreni/vendita-della-cartografia-catastale/fornitura-dati-cartografici-online-professionisti

Qui trovi l'url del WMS catastale: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/schede/fabbricatiterreni/consultazione-cartografia-catastale/servizio-consultazione-cartografia

Qui c'è Formaps: https://www.formaps.it/

E qui i limiti amministrativi ISTAT: https://www.istat.it/notizia/confini-delle-unita-amministrative-a-fini-statistici-al-1-gennaio-2018-2/



Se pensi che questo video possa essere interessante anche per qualcuno che conosci, puoi condividerglielo. Ne sarei felice.


Questi sono i miei contatti preferiti:
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0:00 Intro
0:58 Dove andare
1:53 Accedere al servizio
3:37 Selezionare i dati
5:03 Scaricare i risultati
6:44 Il file GeoJson
8:25 Come sapere il foglio di interesse
9:09 Uso ForMaps
10:56 Uso QGIS
15:47 Outro
    In questo video ti condivido come fare a creare etichette prendendo informazioni dagli attributi dei layer di QGIS e combinandoli tra loro.

Ti faccio vedere le etichette semplici e quelle definite da delle regole che scegli tu.

Qui trovi la documentazione ufficiale di QGIS sulle etichette:
https://docs.qgis.org/3.40/it/docs/training_manual/vector_classification/label_tool.html


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0:00 Intro
1:28 Creare un'etichetta
2:22 Vederci meglio
3:33 Modificare le etichette
4:12 Sovrapposizione tra etichette
5:31 Etichette centrate
6:32 QGIS in azione e GTER
9:03 Rule based labeling
11:14 Etichette che spariscono
13:04 Etichette e HTML
14:35 Outro
    Come fai a sapere il volume di materiale inerte che è addossato ad un versante ed appoggiato ad un piazzale, avendo a disposizione una sola nuvola di punti, quella dello stato attuale?

Te lo condivido in questo video in cui uso il software open source CloudCompare e provo a ricostruire il versante al di sotto del materiale stoccato di cui vuoi sapere il volume.

Questo implica una grande incertezza nella sua determinazione perchè si interpreta, approssimando, qualcosa di sconosciuto.

Prendilo quindi come spunto per l'analisi dei tuoi dati avendo bene in mente le criticità del processo.

Spero possa esserti utile. 


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0:00 Intro
1:11 Premesse
3:46 Il dato
4:40 Creo i piani di riferimento
14:00 Modifica un piano creato
18:14 Rifila i piani
28:29 Unisco i piani
29:55 Analisi volumetrica
34:29 Outro
    A Volta Mantovana c'è stato "CapoVolta 2025", il raduno internazionale di speleologia.
È un contesto unico, una grande festa, dalla mattina alla sera, a cui partecipano speleo (e non solo) da tutta Italia.

In questo video ti racconto di alcune attività che un gruppo di persone sta portando avanti da qualche anno e che riguardano i rilievi 3D impiegando, principalmente, il Lidar interno alle varie versioni dell'iphone pro.

Il gruppo si chiama Equipe Lidar ed è composto da ragazzi veneti del Gruppo Naturalistico Montelliano e di Treviso Sotterranea.

Dopo anni di tentativi, errori e chilometri di rilievi sotto terra hanno maturato un bel po' di esperienza e la Società Speleologica Italiana ha riconosciuto una nuova "Scuola di rilievo 3D con tecniche geomatiche".

Io ho la fortuna, il piacere e l'onore di supportarli e collaborare con loro per portare il mondo della Geomatica dentro ambienti complicati, stretti, bui e per niente banali.

Qui sotto trovi i riferimenti al gruppo: https://www.gnmnuvolegrotte.com/info/info.html
Questi sono i riferimenti al Gruppo Naturalistico Montelliano: https://www.gnmspeleo.it/
E a Treviso Sotterranea: https://www.trevisosotterranea.it/

Qui c'è il sito della Società Speleologica Italiana: https://speleo.it/site/
E questo è quello di Scintilena, notiziario di speleologia: https://www.scintilena.com/


Se pensi che questo video possa essere interessante anche per qualcuno che conosci, puoi condividerglielo. Ne sarei felice.


Questi sono i miei contatti preferiti:
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0:00 Intro
0:53 Perchè il Lidar
1:59 Come funziona
2:55 Le potenzialità del 3D
3:50 3D e catasto grotte
4:29 Il rilievo classico
5:46 Il soccorso in grotta
6:06 Affidabilità dei dati
6:46 Il cambiamento
7:14 Suggerimenti pratici
8:45 La scuola di rilievo
10:25 La forza della condivisione
12:02 Outro
    In questo video ti condivido come fare per condividere un layer, con tutte le sue informazioni di aspetto e rappresentazione, dentro QGIS.

Vediamo come funziona il file di defiinzione dei layer (QLR), che differenza c'è con il salvataggio di un progetto o con la creazione di un file geopackage e poi ti parlo anche del "file degli stili" applicato ad un layer.


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0:00 Intro
1:19 File di definizione dei Layer
5:24 QGIS in Azione e GTER
8:36 Salvare un progetto
10:15 Salvare un Geopackage
14:21 Modificare il layer
15:43 Salvare il file degli stili
18:24 SLD
19:27 Outro
    In questo video ti faccio vedere come calcolare il volume del materiale, che costituisce una rampa, appoggiato a due bancate verticali in un'area di cava.

Ho disposizione una sola nuvola di punti e lavoro in Cloud Compare per creare una mesh chiusa dell'elemento che voglio misurare, per poi calcolarne il volume.

Il processo passa attraverso la creazione di piani di riferimento, che costituiscono i limiti del materiale, usando lo strumento "point list picking" e, successivamente, interpolando i nuovi punti con un piano.

Potrebbe essere un workflow un po' intricato (e forse lo è, quindi se conosci altri metodi più efficienti scrivilo nei commenti!) ma spero che ci possa essere qualche informazione utile per i tuoi lavori in CloudCompare.


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0:00 Intro
0:43 Il caso
2:09 Inizio il processo
2:23 Nuvole di punti di riferimento
6:34 Genero piani dalle nuove nuvole
9:00 Creo il cuneo di riferimento
13:03 Tagliare gli elementi da misurare
22:27 Pulizia del DB Tree
23:10 Volume attravreso la mesh
28:37 Considerazioni finali
31:08 Outro
    In questo video ti condivido un'attività di campo in cui ho dovuto acquisire, velocemente, delle informazioni di un tratto stradale interessato da diversi accessi laterali.

E, altrettanto velocemente, ho elaborato i dati per soddisfare l'urgenza del committente.

Ho usato uno SLAM, XGrids Lixelkity K1, con il modulo GNSS RTK attivo, per acquisire una nuvola di punti, camminando dove potevo.
In campo ho preso anche le coordinate di un po' di punti della segnaletica orizzontale, per supportare e controllare l'output.

Ti condivido anche i dati che ho trasmesso in relazione alla richiesta.


Questo video è stato possibile grazie alla partnership con Dynatech - https://www.dyna-tech.it/
Tramite il link qui sotto puoi beneficiare di 3 mesi di licenza gratuita del software Lixel Cyber Color: https://bit.ly/44uzrKW


SCARICA LA NUVOLA DI PUNTI
Se sei un finanziatore o una finanziatrice di 3DMetrica (di livello alto) puoi scaricare la nuvola di punti che hai visto nel video qui: http://bit.ly/4nKGVzU


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

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0:00 Intro
0:23 Il problema
1:20 L'ambito
2:05 Misure GNSS
3:50 Lo SLAM
4:47 Problemi di deriva
5:19 Tempi di campo
6:01 Dynatech
7:12 Considerazioni sul processo
10:28 La nuvola e i dati SLAM
16:07 Planimetria in CAD
16:55 PointCab Origins
17:50 La classificazione del terreno
18:28 Il modello 3DGS
20:09 Il controllo dei dati
20:49 Durata complessiva
23:02 Outro
    In questo video ti condivido come fare per ritagliare un raster dentro QGIS.

Ti faccio vedere due modi.
Uno ritaglia il raster secondo le "estensioni" come, ad esempio, la copertura della tua area di lavoro di QGIS o un rettangolo che disegni tu
L'altro permette un lavoro più raffinato usando un poligono che crei o importi e scegli come "maschera di ritaglio".

Vale per modelli digitali di elevazione (come per il caso del video) ma anche per altri raster/immagini come le ortofoto...


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0:00 Intro
0:35 Preparo il lavoro
1:26 Ritaglio sulle estensioni
6:03 QGIS in Azione e GTER
7:55 Ritaglio su un poligono
13:02 Da linea a poligono
15:51 Tagliare un ortomosaico
16:24 Perchè tagliare un raster
17:16 Outro
    Se ti è capitato di lavorare per un po' di tempo in CloudCompare e poi accorgerti di aver perso tutto per un crash o una chiusura accidentale del software allora questo video potrebbe aiutarti.

Ti condivido come gestire un progetto, salvandolo in formato .BIN e mantenere ordine nei database dei layer.

Nel video trovi anche informazioni su come CloudCompare tratta i file (in modo non distruttivo ma senza salvare file di backup) e sul fatto che non esista l'opzione di "annullamento dell'ultimo comando" ("undo" o "CTRL Z").

Spero possa essere utile per i tuoi lavori sulle nuvole di punti.


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0:00 Intro
0:40 La gestione dei file
4:36 Salvare un progetto
8:19 L'ordine dei layer
12:45 Aggiornare il progetto
14:03 Non esiste il CTRL+Z
15:55 Una panoramica sui file
17:14 Recap finale
19:19 Outro
    Quando produci l'output di un rilievo (fotogrammetrico) ti assumi la responsabilità dei dati che condividi e che, spesso, saranno usati da altre persone per le loro elaborazioni, studi e progetti.

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