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UN RILIEVO AEROFOTOGRAMMETRICO INIZIANDO DALLA SCALA DI RAPPRESENTAZIONE

11 Novembre 2018
Immagine ripresa da aereo durante un volo aerofotogrammetrico

La scala di rappresentazione di un disegno è il fattore che determina i parametri della progettazione di un rilievo aerofotogrammetrico.
In questo articolo ti parlo di scala del fotogramma, scala del disegno, GSD e di come si sceglie l’altezza di volo in un rilievo aerofotogrammetrico a partire dalla scala di rappresentazione finale.

La fotogrammetria ti permette di ricostruire forma, dimensione e posizione di un oggetto, o di una parte di territorio, partendo dalle sue fotografie.
L’aerofotogrammetria usa foto scattate dall’alto.
Prima si faceva con aerei e fotocamere costosissime, che scattavano foto nadirali.
Oggi si fa tanta aerofotogrammetria con i droni.
Si manda in aria una macchina fotografica digitale che scatta sia fotografie nadirali ma anche inclinate (se si tratta di droni multicotteri).

I principi della fotogrammetria classica e quelli della fotogrammetria moderna sono gli stessi.
Le equazioni di base idem: sono le equzioni di collinearità.
E vale la regola che maggiore è il dettaglio delle fotografie e minore è la dimensione degli elementi fotografati che possono essere ricostruiti e restituiti alla fine di un rilievo.

Non è difficile capire che se devi restituire una carta di un’area vasta centinaia di ettari, in scala 1:5.000, non ha molto senso scattare foto da un drone che vola a 10 metri da terra .
O meglio, lo puoi fare, ma ti ritroveresti con un oceano di foto, dettagliatissime, che devi archiviare ed elaborare.
Ed il tuo risultato sarebbe decisamente “troppo” per gli scopi del tuo rilievo.
E per quanto ti stanno pagando!

Se invece devi produrre una planimetria in scala 1:200 di un parcheggio, disegnando marciapiedi, caditoie e sottoservizi, spazi di sosta e aree di manovra ed un sacco di altri dettagli, sarà molto difficile riuscirci volando a 500 m dal suolo (ok, facciamo finata che non esista il regolamento ENAC sulle operazioni con i droni :P).
Se lo fai non avrai fotogrammi sufficientemente dettagliati per restituire correttamente il rilievo.

Conoscere il grado di dettaglio di quello che devi restituire è importante per scegliere, con criterio, i parametri di progetto di un rilievo aerofotogrammetrico: fotocamera e sensore, obiettivo e altezza di volo, tutto contenuto dentro il GSD (Ground Sampling Distance).

LA SCALA DEL FOTOGRAMMA

Partiamo da qui.
Dalla scala del fotogramma.
O della fotografia.

La chiamiamo Nf.

Immagine che rappresenta la presa fotogrammetrica aerea da cui si determina la scala del fotogramma

È definita così:

1/Nf = l/L

dove l è la misura di un lato del sensore fotografico e L è la misura corrispondente presa a terra.
L si chiama anche abbracciamento del fotogramma.

L dipende dalla distanza di presa del fotogramma D, che in aerofotogrammetria nadirale diventa l’altezza di volo del drone H, e dall’angolo di campo dell’ottica che monti sulla tua fotocamera, FOV (Field Of VIew), valore che dipende direttamente dalla lunghezza focale dell’obiettivo.

Ecco un esempio.
Il sensore di un DJI Phantom 4 Pro ha il lato lungo che misura 13.2 mm e quello corto 8.8 mm.
Utilizza un’ottica che ha una lunghezza focale di 8.8 mm (24 mm nel formato equivalente al 35mm).
Se scatti a 50 metri da terra l’impronta della fotografia misura 75 x 50 m. Non è complicato calcolarla.
La scala del fotogramma  la trovi facendo: 13.2 / (75 x 1000) = 0.000176 da cui deriva un valore di Nf di 1/0.000176 = 5680.
La scala del fotogramma è di circa 1:5700.

Considera, ora e per semplicità, solo fotografie nadirali.
Ossia quelle immagini scattate con asse ottico uscente dall’obiettivo della camera verticale e diretto verso il basso.

Non è possibile garantire che tutti i punti del sensore fotografico abbiano la stessa distanza dai corrispondenti punti a terra.
Questo succede per via dell’inclinazione del piano del sensore e per i possibili dislivelli del terreno fotografato.
È più corretto parlare di scala media del fotogramma.

D’ora in avanti, per scala del fotogramma intendo quella media.

UN’ALTRA FORMULA PER LA SCALA DEL FOTOGRAMMA

Immagine che rappresenta la presa fotogrammetrica aerea da cui si determina la scala del fotogramma in un caso planimetrico

Se guardi l’immagine qui sopra puoi riconoscere facilmente due trinagoli.
Uno sopra piccolo e l’altro sotto più grande.
Sono due triangoli simili.
Dalla loro similitudine puoi scrivere l’uguaglianza dei rapporti:

l/L = p/H

l e L li hai già conosciuti prima.
p è la distanza principale che coincide con la lunghezza focale dell’obiettivo fotografico.
H è l’altezza di volo del drone da terra, la distanza di presa del fotogramma.

Visto che

l/L = 1/Nf

allora

1/Nf = p/H

Puoi verificare che il drone che vola a 50 m di altezza e scatta fotografie con un obiettivo che ha una distanza focale di 8.8 mm fornisce sempre il solito valore della scala del fotogramma Nf.

1/Nf = 8.8 / (50 * 1000) = 0.000176.

È lo stesso numero trovato prima, a cui corrisponde un Nf di circa 5700

LA SCALA DEL FOTOGRAMMA E IL GSD

Le formule che ti ho fatto vedere qui sopra derivano dalla fotogrammetria classica e dai principi geometrici delle fotocamere e delle immagini.

La fotogrammetria digitale ha introdotto però l’elemento PIXEL.
Un bel jolly, ma anche un elemento da considerare nei calcoli e nei progetti fotogrammetrici.

C’è una bella differenza nello scattare foto a 50 m di altezza da terra, con un’ottica che ha una distanza focale (equivalente al formato 35mm) di 24 mm, ma farlo:

  1. con una fotocamera di uno smartphone;
  2. con una fotocamera con sensore da 1″ a 20 Mpixel;
  3. con una reflex full frame da 40 Mpixel;
  4. con una camera di medio formato e da 100 Mpixel.

I dettagli registrati sono davvero diversi!
E diversi sono i risultati dell’elaborazione fotogrammetrica corrispondente.

In fotogrammetria digitale si deve considerare il famoso GSD – Ground Sampling Distance.

Il GSD corrisponde alla risoluzione di un’immagine a terra.
Ti dice quanto è grande un suo pixel misurato a terra, nella scena reale.

Ci avevo scritto alcuni articoli che trovi qui e qui.
Non mi dilungo e ti dico solo cose legate a questo specifico articolo.

Calcoli il GSD così:

GSD = (H x d) / p

H è la distanza tra fotocamera e terreno (in aerofotogrammeria nadirale è sempre l’altezza di volo);
d è la dimensione del lato di un pixel (che ha forma quadrata) del sensore fotografico (dipende dalla dimensione del sensore e dalla sua risoluzione);
p
è la lunghezza focale dell’ottica (la distanza principale).

Prendi questa formula che ti ho scritto prima: 1/Nf = p/H

Ribaltala: Nf = H/p

Sostituisci Nf nella formula del GSD ed ottieni: GSD = Nf x d 

Da cui: Nf = GSD/d

In questo modo puoi legare la scala del fotogramma alle caratteristiche del sensore fotografico, alla distanza di scatto ed all’obiettivo fotografico.

Torniamo al solito esempio di prima.
Il Phantom 4 Pro che scatta foto da 50 m dal suolo ti dà un GSD di 13.7 mm/pixel.
La dimensione di un pixel del sensore, d, è di 0.0024 mm/pixel.
Ne viene che Nf = 13.7 / 0.0024 = 5708.

Ok, ci siamo!

DALLA SCALA DI RAPPRESENTAZIONE ALLA SCALA DEL FOTOGRAMMA

“Ok, fino a qui ci sono. Ma non ho ancora capito come faccio a scegliere il GSD giusto se devo restituire una planimetria in scala 1:2.000″.

La scala di rappresentazione, o scala del disegno, è quella che comanda.
La chiamiamo Nd.

Si parte da qui per progettare l’acquisizione fotogrammetrica ed i suoi parametri.
Ci sono delle formule empiriche che ti aiutano.
Non sono rigorose.
Vedile piuttosto come una guida.
Sta un po’ anche a te, se fai fotogrammetria, verificarle e validarle sulla base della tua esperienza, dei tuoi strumenti e dei tuoi risultati.

Sono formule che nascono con la fotogrammetria classia e considera che la si faceva volando a centinaia e centinaia di piedi da terra, scattando foto che avevano un grande abbracciamento e dettagli limitati.
Con i droni e le tecniche moderne si fa prevalentemente (anche se non è sempre così) fotogrammetria di prossimità.
Si vola vicino, si scattano foto di maggior dettaglio e le immagini sono tutte digitali.
Le formule che ti dico vanno prese quindi con le dovute cautele.

La relazione che, personalmente, ho trovato più consistente, nei miei lavori, è questa:

Nf = k x (RadiceQuadrata di Nd)

Dove k è un coefficiente a cui la fotogrammetria classica attribuisce questi range:

  • 200-300 per scale di rappresentazioni 1:Nd inferiori a 1:5.000;
  • 150 – 200 per scale di rappresentazioni 1:Nd maggiori di 1:2.000.

Non credo che si debbano prendere i valori di k a scatola chiusa.
Meglio farci quache test e qualche riflessione.

Io ho trovato un valido supporto nel valore 200.
Credo che fissare k = 200 possa essere un buon punto di partenza per calcolare la scala del fotogramma a partire da quella di rappresentazione.

Vediamo come fare.
E usiamo sempre l’esempio del fidato Phantom 4 Pro.

Ti chiedono la restituzione di una planimetria in scala 1:1.000.
Nd = 1.000.
Usa la formula della radice quadrata, con k=200 per trovare Nf.
Nf = 200 x (RadQ di 1.000).
Nf = 6.324
Sapendo che la dimensione di un pixel del sensore della camera del Phantom 4 Pro è di 0.0024 mm/pixel, calcola il valore del GSD usando la formula: Nf = GSD/d.
GSD = Nf x d
= 6324 x 0.0024 = 15 mm/pixel
Per ottenere un GSD di 15 mm/pixel, usando una fotocamera con sensore da 1″, 20 Mpixel e lunghezza focale 8.8 mm, devi volare a 55 m dal suolo.
H = 55 m AGL (Above Ground Level).

Forse ti ho un po’ bombardato di formule e numeri.
Ma tutto sommato non sono complesse.
È geometria piuttosto semplice.

Non prendere queste indicazioni come dogmi assoluti della fotogrammetria.
Condivido, come sempre, con te quello che ho riscontrato ed imparato sul campo.
Se hai articoli, risorse ed altre fonti da segnalermi su questo argomento te ne sarei davvero grato.
Se li vuoi condividere nei commenti qui sotto ne possono beneficiare tutti quelli che leggeranno questo post.

Il concetto importsante che mi preme trasmetterti è che un rilievo topografico, sia fotogrammetrico, che laser scanner, ma anche celerimetrico o satellitare, deve essere programmato e progettato, sempre, a partire dai risultati che vuoi ottenere e dalle richieste del tuo cliente.
Se non segui questa strada rischi di non produrre dati sufficientemente buoni oppure di dedicare troppe risorse per restituire un lavoro con un dettaglio inutile per gli scopi per i quali ti è stato commissionato.

 

Al di là di questo pippone finale, spero comunque di averti dato delle informazioni utili.
Se hai domande o se non ti torna qualcosa di quello che ho scritto, contattami nei modi che preferisci.
Anche, e soprattutto, per segnalarmi eventuali errori!

 

Mi trovi su Telegram a telegram.me/paolocorradeghini.
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Ti puoi iscrivere nel box che trovi a destra e nella home page e che dice: “Iscriviti alla Newsletter“.

 

Ti ringrazio anche per questa volta per il tuo tempo e per la tua attenzione!

A presto!

 

Paolo Corradeghini

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Paolo Corradeghini

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2 Comments


Alessandro Battino
20 December 2018 at 17:59
Reply

Ciao Paolo,

Ti scrivo queste due righe giusto per confrontarsi

Io per valutare l’idoneità del grado di dettaglio di una restituzione cartografica (ortofoto) in funzione della scala di rappresentazione ho sempre proceduto in questo modo: considerando la risoluzione convenzionale dell’occhio umano (400 DpI che corrispondono a una dimensione pixel di 25400/400 = 63.5 µm) deriva che il GSD max deve essere 63.5 µm * n (e con n indico la scala di rappresentazione).

Ad esempio alla scala 1:1000 ottengo un GSD max di 63.5 µm * 1000 = 63500 µm = 6.3 cm

Quindi mi tengo cautelativo…ma al 1000 sotto i 5 cm non scendo perchè su un ortofoto stampata in ogni caso quel dettaglio non lo vedrei.

Che ne pensi?

Un caro saluto

Alessandro



    Paolo Corradeghini
    6 January 2019 at 17:50
    Reply

    Ciao Alessandro!
    Grazie per il tuo commento che è molto specfico e dettagliato.
    Davvero approfondito.

    Io mi baso (un po’ brutalmente) sull’errore di graficismo (0.2mm sul foglio del disegno) tabellato in letteratura cartografia.
    Per una scala 1:1.000 è difficile distinguere elementi che sono più vicini di 20cm.

    Ciao e a presto!
    Paolo

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    Paolo Corradeghini, ligure, classe 1979, ingegnere per formazione, topografo di professione, sportivo per necessità e fotografo per passione. Fai click sulla mia faccia e scopri qualche informazione in più.
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    Topografia, rilievi, droni, gps, cartografia, geomatica e mappe.
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    Paolo Corradeghini
    YouTube Video UCi7FWlZ8-gdWbBqScaODajw_CmBQ8Bc7PX0 In questo video condivido come puoi esportare e importare "cose" da e in Google Earth Pro.
C'è la possibilità di esportare una mappa, inserendo testo, titolo e legenda, tutto in formato immagine.
O puoi fare la stessa cosa "stampando" un PDF.
E poi si può importare un sacco di file di formati diversi, inclusi i dati georeferenziati.


Qui ci sono gli altri video legati a Google Earth Pro:
Parte 1 - Il software: https://youtu.be/Zm947ElLV8E
Parte 2 - Impostazioni e coordinate:  https://youtu.be/QdAgCxpr9MU
Parte 3 - Misure https://youtu.be/ligAaNM2CdA
Parte 4 - KML (e KMZ): https://youtu.be/H_4OqBe3MK4
Parte 5 - Cronologia e Google Street View: https://youtu.be/E9_a9Neu-Zk
Parte 6 - Import/Export: https://youtu.be/CmBQ8Bc7PX0


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Ne sarei felice.

Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

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    In questo video ti faccio vedere come si creano le curve di livello in QGIS.<br />Serve un rastrer, un modello digitale di elevazione.<br />E poi è piuttosto semplice.<br />Ti condivido il processo con un'attenzione alla possibilità di creare elementi con informazione di elevazione.<br /><br /><br />Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.<br />Ne sarei felice.<br /><br />Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.<br /><br />Il modo più veloce per contattarmi è tramite Telegram @paolocorradeghini<br />Oppure trovi gli altri miei contatti li trovi sul blog di 3DMetrica: https://3dmetrica.it/<br /><br />Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica<br />È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.<br /><br /><br />0:00 Intro<br />0:38 Un DEM in QGIS<br />2:38 Estrai le curve di livello<br />6:24 Le curve di livello generate<br />8:13 Sottocampionare un raster per curve più morbide<br />11:26 Offset alle curve<br />12:08 Esporto le curve di livello<br />14:20 Outro
    Dentro Lidar360 c'è la possibilità di creare un modello tridimensionale a partire da un modello digitale di elevazione.
La differenza con un modello 3D a triangoli (il "LiTin") sta nella sua genesi ma soprattutto nella sua possibilità di editing e sistemazione generale.
Te lo condivido in questo video.


Qui ci sono i video di questo percorso in Lidar360:
01 - I controlli sulla nuvola di punti: https://youtu.be/jo2HEHeA3tM
02 - Pulisco la nuvola da "outliers" e rumore: https://youtu.be/HltISGTxM90
03 - Da quota ellissoidica a quota ortometrica: https://youtu.be/HsUYNBFLqdw
04 - Ritaglia la nuvola di punti: https://youtu.be/Ycno8uW8ea4
05 - Classifica automaticamente i punti del terreno: https://youtu.be/D6HUYywrpno
06 - Affino la classificazione automatica: https://youtu.be/Prpgx7-2pOY
07 - Controllare il terreno con il modello TIN: https://youtu.be/Adx-jTTVS6w
08 - Infittire i punti del terreno ed estrarli dalla nuvola generale: https://youtu.be/SR207WpzIvU
09 - Modello 3D a facce triangolari TIN: https://youtu.be/ztH_RI9iVhU
10 - Curve di livello: https://youtu.be/TzYQQ52bXgI
11 - Classificare gli edifici ed aggiustare la classificazione con il "Profile Tool": https://youtu.be/X5QJJYyjjTk
12 - Classificare elementi specifici (macchine e linee elettriche) in una nuvola di punti: https://youtu.be/Gyy8UZdkLFI
13 - Classificare per attributi: https://youtu.be/BcKt4moEJWE
14 - Importa un ortomosaico e gestisci le viste: https://youtu.be/2I2vbkweiP8
15 - Vector Editor: https://youtu.be/qibsQNP3ZQ4
16 - Crea un DTM riempiendo i buchi del terreno: https://youtu.be/-DA9esFvdLo
17 - Lavorare con il modello "LiModel": https://youtu.be/S21h7F0K_b0


Questa serie è fatta in collaborazione con   @lidaritalia  (https://www.lidar-italia.it/) con cui portiamo avanti un bel po' di attività di studio, analisi e test sui sistemi Lidar (da drone e da terra) e sui software di  @GreenValleyINTL   (https://greenvalleyintl.com/).
È grazie a loro se posso condividere questi contenuti!


Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.
Scrivilo nei commenti.
Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini


0:00 Intro
1:12 Lidar360
2:28 Che cos'è un modello TIN
2:58 Convert TIF to LiModel
4:40 Il LiModel
6:03 L'editor del LiModel
13:04 Salvare le modifiche
14:45 Outro


Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/

Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
    In questo video voglio condividere con te come utilizzare il plugin "Ellipse marking" del software Cloud Compare per portarci dentro un ortomosaico (dopo averlo trasformato in nuvola di punti, piatta).


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Ne sarei felice.

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0:00 Intro
1:18 Una piccola nuvola in Cloud Compare
2:25 Prendo una misura di riferimento preliminare
3:49 Il plugin Ellipse Marking
6:09 L'ortofoto trasformata in nuvola di punti
6:56 Trasporto l'ortomosaico sotto la nuvola 3D
13:10 Outro
    Dentro il software di fotogrammetria Agisoft Metashape si possono classificare i punti di una nuvola di punti 3D.
In questo video ti faccio vedere che cosa viene fuori usando gli algoritmi automatici di classificazione del terreno.


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0:00 Intro
0:53 Entro in Metashape
3:16 Gli strumenti per gestire le classi di una nuvola
4:11 Classificare i punti del terreno
11:31 Guardo i risultati
12:10 Filtrare le classi
13:30 Reset classification
14:05 Outro
    In questo ti condivido alcuni step per passare da un modello 3D (in Cloud Compare) ad una rappresentazione 2D.
Faccio riferimento all'ambiente CAD, pechè è quello in cui sono più confidente, ma si potrebbero seguire altre strade ed altri strumenti.
Spero comunque di riuscire a darti informazioni utili.


Questo video, e tutti gli altri di questa serie, esiste grazie al Gruppo Naturalistico Montelliano - http://www.gnmspeleo.it/

Ecco i video della serie:
EP01 - Scarica ed installa Cloud Compare: https://youtu.be/UiGda9FTct4
EP02 - L'area di lavoro di Cloud Compare: https://youtu.be/_Tdzv0ZaKsg
EP03 - Importa una nuvola (LAS) e applica una traslazione globale: https://youtu.be/CbTiTv3Qafw
EP04 - Elimina parti che non ti interessano (strumento di Segmentazione): https://youtu.be/aLAmh4tJUpY
EP05 - Salvare un progetto in Cloud Compare in formato BIN: https://youtu.be/02iuRsgPKaw
EP06 - Sezioni dinamiche: https://youtu.be/udvvyoHB9cM
EP07 - Trova i limiti planimetrici di una nuvola: https://youtu.be/Xo-DvdjRMQo
EP08 - "Scoperchia" una nuvola di punti, separando pavimento e soffitto: https://youtu.be/eunYw58c4Bk
EP09 - Misurare una nuvola di punti: https://youtu.be/XH9nLfm78J4
EP10 - Colorare una nuvola con le informazioni della quota: https://youtu.be/A8p0ZmsCvi8
EP11 - Creare una polilinea: https://youtu.be/faYyQvHLqrI
EP12 - Sezioni trasversali: https://youtu.be/ciincbrKWxA
EP13 - Profilo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/Ur_Var3SDXE
EP14 - Sviluppo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/nMQ5RZN-nHQ
EP15 - Costruire un DEM: https://youtu.be/zn_faKHsE58
EP16 - Curve di livello: https://youtu.be/5RH-Ag-kSgA
EP17 - Allineare due nuvole di punti: https://youtu.be/PQS7reeSIaU
EP18 - Aumentare la densità dei punti della nuvola: https://youtu.be/aOKU_Bcokbk
EP19 - Crea un'animazione della nuvola: https://youtu.be/oDB1AUlw68s
EP20 - Pulire la "doppia pelle": https://youtu.be/SEu4tYLi82o
EP21 - Dal 3D al 2D: https://youtu.be/R2bImzWw0Cs


Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.
Scrivilo nei commenti.
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0:00 Intro
2:43 Un esempio di mappa di grotta
4:03 Cloud Compare
7:43 DEM e curve di livello
10:25 Creare l'ingombro dell'area
13:23 Esportazione in DXF
14:50 Apro i DXF in CAD
17:58 Creare una "pseudo-ortofoto"
28:45 Aggiungo punti quotati
35:48 Creo un profilo longitudinale
46:00 Le sezioni trasversali
52:20 Outro


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    Dentro Google Earth Pro c'è la possibilità di vedere immagini aeree del passato, attraverso lo strumento della cronologia.
Te lo condivido in questo video, dove ri parlo anche del "famoso" Google Street View.


Qui ci sono gli altri video legati a Google Earth Pro:
Parte 1 - Il software: https://youtu.be/Zm947ElLV8E
Parte 2 - Impostazioni e coordinate:  https://youtu.be/QdAgCxpr9MU
Parte 3 - Misure https://youtu.be/ligAaNM2CdA
Parte 4 - KML (e KMZ): https://youtu.be/H_4OqBe3MK4
Parte 5 - Cronologia e Google Street View: https://youtu.be/E9_a9Neu-Zk
Parte 6 - Import/Export: https://youtu.be/CmBQ8Bc7PX0


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Ne sarei felice.

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0:00 Intro
1:57 La cronologia
7:51 Google Street View
13:37 Outro
    Puoi modificare il file del database associato ad uno shapefile attraverso l'editing diretto del file .dbf attraverso un  foglio di calcolo.
Te lo condivido in questo video.


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0:00 Intro
1:21 Importo dei punti in QGIS
3:01 Aggiungere campi ad uno shapefile
4:30 Apro il database con OpenOffice
5:20 Aggiungo informazioni
8:12 Aggiorno lo shapefile in QGIS
9:27 Outro
    Capita spesso che in una nuvola di punti, anche se Lidar ed anche se classificata, ci siano dei buchi nei punti del terreno.<br />Puoi creare un DTM interpolando le informazioni dove mancanti oppure puoi ricreare informazioni vettoriali e tridimensionali (punti) prima di elaborare il modello digitale di elevazione.<br /><br />In questo video ti faccio vedere il tool "Simulate Ground Points" (simula i punti del terreno) del software Lidar360 che crea punti che non modificano la nuvola originale ma che possono essere usati per creare un DTM continuo e senza buchi.<br /><br /><br />Qui ci sono i video di questo percorso in Lidar360:<br />01 - I controlli sulla nuvola di punti: https://youtu.be/jo2HEHeA3tM<br />02 - Pulisco la nuvola da "outliers" e rumore: https://youtu.be/HltISGTxM90<br />03 - Da quota ellissoidica a quota ortometrica: https://youtu.be/HsUYNBFLqdw<br />04 - Ritaglia la nuvola di punti: https://youtu.be/Ycno8uW8ea4<br />05 - Classifica automaticamente i punti del terreno: https://youtu.be/D6HUYywrpno<br />06 - Affino la classificazione automatica: https://youtu.be/Prpgx7-2pOY<br />07 - Controllare il terreno con il modello TIN: https://youtu.be/Adx-jTTVS6w<br />08 - Infittire i punti del terreno ed estrarli dalla nuvola generale: https://youtu.be/SR207WpzIvU<br />09 - Modello 3D a facce triangolari TIN: https://youtu.be/ztH_RI9iVhU<br />10 - Curve di livello: https://youtu.be/TzYQQ52bXgI<br />11 - Classificare gli edifici ed aggiustare la classificazione con il "Profile Tool": https://youtu.be/X5QJJYyjjTk<br />12 - Classificare elementi specifici (macchine e linee elettriche) in una nuvola di punti: https://youtu.be/Gyy8UZdkLFI<br />13 - Classificare per attributi: https://youtu.be/BcKt4moEJWE<br />14 - Importa un ortomosaico e gestisci le viste: https://youtu.be/2I2vbkweiP8<br />15 - Vector Editor: https://youtu.be/qibsQNP3ZQ4<br />16 - Crea un DTM riempiendo i buchi del terreno: https://youtu.be/-DA9esFvdLo<br /><br /><br />Questa serie è fatta in collaborazione con   @lidaritalia  (https://www.lidar-italia.it/) con cui portiamo avanti un bel po' di attività di studio, analisi e test sui sistemi Lidar (da drone e da terra) e sui software di  @GreenValleyINTL   (https://greenvalleyintl.com/).<br />È grazie a loro se posso condividere questi contenuti!<br /><br /><br />Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.<br />Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.<br />Scrivilo nei commenti.<br />Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini<br /><br /><br />0:00 Intro<br />1:25 La nuvola di punti in Lidar360<br />2:05 Generare un DTM<br />3:43 I buchi del DTM<br />4:40 Simulate ground points<br />11:10 Rigenero il DTM usando il nuovo file<br />12:00 Guardo i risultati<br />13:56 Outro<br /><br /><br />Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/<br /><br />Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
    C'è un plugin in Cloud Compare che si chiama "Virtual Broom" - scopa virtuale - è ti permette di pulire il rumore (ma non solo quello) di una nuvola di punti come se fosse una scopa che pulisce una superficie.


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0:00 Intro
0:57 Una nuvola di punti con un po' di rumore
2:03 Il plugin "Virtual Broom"
9:45 I risultati della pulizia
10:53 Uso il plugin per togliere la vegetazione
13:03 La scelta dei punti di rumore
13:52 Outro
    La ricostruzione fotogrammetrica di alberi privi di foglie (tipico della stagione invernale) può essere un problema per un software structure from motion.
In questo video ti condivido l'esperienza in Agisoft Metashape.
E provo a vedere come poter gestire dati di questo tipo

I contenuti di questo valgono per Metashape e, forse, per altri software commerciali di fotogrammetria.
Probabilmente algoritmi più avanzati e codici customizzati riescono ad ottenere risultati migliori di questi...


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0:00 Intro
1:24 Metashape
3:26 Nuvole di punti di un caso pratico
5:30 Le mappe di profondità
9:28 Un altro modello problematico
10:03 Nuvola densa in qualità più scarsa
11:43 Scattare a quota maggiore
11:58 Creare la nuvola di punti dalla mesh
13:44 Outro
    Non sempre una nuvola di punti derivante da scansioni multiple in una grotta è ok ovunque.
A volte possono esserci problemi di sovrapposizione che creano un effetto di "doppia pelle".
In questo video ti condivido alcuni strumenti e metodi per provare a pulire l'output.


Questo video, e tutti gli altri di questa serie, esiste grazie al Gruppo Naturalistico Montelliano - http://www.gnmspeleo.it/

Ecco i video della serie:
EP01 - Scarica ed installa Cloud Compare: https://youtu.be/UiGda9FTct4
EP02 - L'area di lavoro di Cloud Compare: https://youtu.be/_Tdzv0ZaKsg
EP03 - Importa una nuvola (LAS) e applica una traslazione globale: https://youtu.be/CbTiTv3Qafw
EP04 - Elimina parti che non ti interessano (strumento di Segmentazione): https://youtu.be/aLAmh4tJUpY
EP05 - Salvare un progetto in Cloud Compare in formato BIN: https://youtu.be/02iuRsgPKaw
EP06 - Sezioni dinamiche: https://youtu.be/udvvyoHB9cM
EP07 - Trova i limiti planimetrici di una nuvola: https://youtu.be/Xo-DvdjRMQo
EP08 - "Scoperchia" una nuvola di punti, separando pavimento e soffitto: https://youtu.be/eunYw58c4Bk
EP09 - Misurare una nuvola di punti: https://youtu.be/XH9nLfm78J4
EP10 - Colorare una nuvola con le informazioni della quota: https://youtu.be/A8p0ZmsCvi8
EP11 - Creare una polilinea: https://youtu.be/faYyQvHLqrI
EP12 - Sezioni trasversali: https://youtu.be/ciincbrKWxA
EP13 - Profilo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/Ur_Var3SDXE
EP14 - Sviluppo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/nMQ5RZN-nHQ
EP15 - Costruire un DEM: https://youtu.be/zn_faKHsE58
EP16 - Curve di livello: https://youtu.be/5RH-Ag-kSgA
EP17 - Allineare due nuvole di punti: https://youtu.be/PQS7reeSIaU
EP18 - Aumentare la densità dei punti della nuvola: https://youtu.be/aOKU_Bcokbk
EP19 - Crea un'animazione della nuvola: https://youtu.be/oDB1AUlw68s
EP20 - Pulire la "doppia pelle": https://youtu.be/SEu4tYLi82o
EP21 - Dal 3D al 2D: https://youtu.be/R2bImzWw0Cs


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0:00 Intro
3:30 Cloud Compare
5:21 Lo strumento "Cross Section" per trattare i dati
10:18 Lavorare su ogni sezione
15:10 Unisco le sezioni pulite
16:50 Outro


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    tredimetrica

    La fine dell'anno e l'inizio del nuovo è tempo di La fine dell'anno e l'inizio del nuovo è tempo di rilievi nelle cave di estrazione...

#cave #rilievo #aerofogrammetria
    Trasportare drone e svariate batterie (12), in spa Trasportare drone e svariate batterie (12), in spalla, dentro uno zaino, è una cosa rilevante se devi fare un po' di strada a piedi.

Foto (tagliata malamente da me) di @davidemarcesini 

#drone #porto #fotoaeree #uav #apr #sapr
    Se il tuo Lidar è equipaggiato con una camera fot Se il tuo Lidar è equipaggiato con una camera fotografica per colorare la scansione e se puoi accedere alle immagini, le puoi usare per fare un progetto fotogrammetrico.

Non è detto che tu ci riesca.
La sovrapposizione laterale delle strisciate Lidar non è paragonabile a quella fotogrammetrica ma qui ho fatto un volo Lidar a griglia e i dati erano abbondanti.

A partire dai punti di legame, puoi fare la nuvola densa, mesh, texture e ortomosaico.

Credo che i prodotti che sfruttano le informazioni nelle immagini siano quelli più interessanti perchè complementari con il dato Lidar che non può arrivare a contenere le informazioni delle fotografie.

#lidar #fotogrammetria #rilievo #3d
    Capita che in un rilievo Lidar il drone voli a par Capita che in un rilievo Lidar il drone voli a partire da luoghi accessibili, lungo strade o aree poco distanti da parcheggi.
Nelle zone agricole le strade possono non essere pubbliche, anche se non ci sono cancelli o sbarre.

Credo che valga sempre la pena contattare la proprietà per informarla del lavoro.
Anche se prevedi di stare lontano da case, fattorie o altri insediamenti.
Il più delle volte si evitano possibili problemi o anche solo rallentamenti nella tabella di marcia della giornata.

Se poi ci sono delle greggi (e l'area è frequentata dal lupo) è normale che queste siano protette da cani pastori.
Il loro lavoro è proteggere le pecore.
Da chiunque.
Ti avvertono, abbaiando, se ti avvicini troppo.
Se vai oltre potrebbero fare anche qualcos'altro.

Valuta anche questo aspetto del lavoro.
Anche se il gregge è in un recinto, parcheggiare l'auto e lavorare troppo vicino potrebbe mandare in allerta/allarme i cani.
Meglio spostarsi un po' e lasciarli fare tranquilli il loro lavoro ma senza metterli sotto stress costante.

Se lì vicino c'è la fattoria e ti presenti alla proprietà potrebbero aiutarti gestendo i loro cani pastori in tua presenza e permettendoti di concentrarti solo sul tuo lavoro (senza dover controllare costantemente dove si trovano).

Per nessun motivo passerei vicino ad un gregge non recintato e custodito!

#rilievo #topografia #misure #cani #gregge #pastori #proprietàprivata
    È piuttosto normale (quando si parla di rilievi c È piuttosto normale (quando si parla di rilievi con drone) rilevare un'area maggiore rispetto ai limiti di progetto.
Questo perchè una macchina fotografica ed un Lidar (come in questo caso) hanno un angolo di campo del sensore e volando lungo il confine prendono informazioni anche dei punti esterni ad esso.

Inoltre si possono ottimizzare le missioni automatiche per far sì che (in andata o in ritorno) il drone passi su zone esterne continuando ad acquisire dati.

Qui in rosso ci sono i limiti di progetto di un rilievo Lidar ed in giallo le aree effettivamente acquisite (e con dati "buoni")

#lidar #rilievo #rilievo3d #realitycapture
    Il laser scanning è il modo migliore per creare m Il laser scanning è il modo migliore per creare modelli 3D di strutture reticolari: tralicci, ringhiere o strutture metalliche in generale...

Si può provare a creare delle nuvole di punti da fotogrammetria ma è dura (ed i motivi sono diversi...)

Il laser scanning, è invece molto performante.
Serve avere un po' di accortezza nel fare più stazioni di scansione, per coprire più punti di vista ed evitare le zone d'ombra.

L'altra valutazione da fare è relativa alla portata dello scanner.
I tralicci dell'alta tensione possono essere parecchio alti.
Questo misura 100m da terra.
Serve una portata sufficiente per arrivare, bene, fino in cima.
Se lo scanner è sufficientemente preciso, si riescono ad avere anche buone nuvole dei conduttori!

#3d #laserscanning #laserscanner #rilievo #tralicci
    Prima di partire con un rilievo sottoscrivi i limi Prima di partire con un rilievo sottoscrivi i limiti dell'area.
Può essere un allegato al contratto/offerta o qualcosa a parte.
L'importante è che sia chiaro.
A te e al cliente (se tu fai il rilievo).
A te e al topografo (se lo commissioni).

Sono tornato in campo per integrare un'area che avevo tralasciato.
La responsabilità era tutta la mia.
Non avevo fatto attenzione alle email scambiate con il committente.
Per fortuna era vicino a casa, è stato facile e veloce.
Ma ci sono comunque dovuto ritornare.

Allora ho riflettuto sull'importanza della chiarezza tra le parti prima di iniziare un lavoro.
Non si tratta di essere rigidi o pignoli.
È un modo per tutelare il lavoro di tutti.

Se sei tu a fare il rilievo non ti sentirai chiedere cose tipo: "Ah ma io credevo che saresti arrivato fino a là".

Se invece lo commissioni puoi stroncare sul nascere ogni fraintendimento per un'area che non ti viene restituita.

Non serve una planimetria con chissà quale dettaglio!
Va bene anche uno stralcio di mappa di Google.
L'importante è che sia chiaro e condiviso.

E più il rilievo è esteso/complesso/costoso, più è importante farlo.
    Se in terra c'è tanta polvere (ed in questo perio Se in terra c'è tanta polvere (ed in questo periodo siccitoso ce n'è davvero tanta!), trova il modo di far decollare il drone in un posto non troppo "sporco" e se puoi alzalo da terra.
Il rischio "desert storm" è altissimo, specialmente con droni grossi ed eliche montate sotto i bracci.

#drone #uav #rilievi #voli #fotogrammetria #sabbia #polvere
    Rilievi GNSS di punti di appoggio per un rilievo f Rilievi GNSS di punti di appoggio per un rilievo fotogrammetrico.

#rilievo #gnss #rtk #cava
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