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AEROFOTOGRAMMETRIA SU TERRENI INCLINATI

20 Maggio 2018
Immagine aerea di versante terrazzato e pendente nelle Cinque Terre

In questo articolo ti parlo di quello che succede quando fai aerofotogrammetria su terreni inclinati e puoi anche scaricare due fogli di calcolo per pianificare le missioni di volo per un rilievo con drone.

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Un parametro importante nella fotogrammetria è il Ground Sampling Distance (GSD).

Ci avevo scritto sopra un articolo, lo puoi leggere qui.
Quello che trovi a questo link è in realtà è un altro link ad un altro articolo del blog di 3DEffe (esperti colleghi del Ponente Ligure) dove spiegano molto bene che cos’è il Ground Sampling Distance!

Il mio contributo è stato solo quello di fare un foglio di calcolo, che puoi scaricare liberamente, per programmare le attività fotogrammetriche sul campo, sulla base del GSD.
Il foglio di calcolo originale è stato poi integrato dal prezioso contributo dell’Ing. Paolo Rossi, del laboratorio di Geomatica della Facoltà di Ingegeria dell’Unversità di Modena e Reggio Emilia.

Insomma, sul GSD non mi sono impegnato personalmente molto!
🙂

IL GSD È IMPORTANTE!

Se ti occupi di fotogrammetria, è importante conoscere il GSD.
Se lo conosci, puoi programmare le attività di acquisizione fotografica sul campo con coscienza di quello che fai ed in modo sensato secondo i risultati attesi dal tuo rilievo.

Se non ti occupi di fotogrammetria, ma sei un utilizzatore di rilievi fotogrammetrici fatti da qualcun altro, è ugualmente interessante conoscere il GSD.
Se lo conosci, puoi avere subito un riscontro del grado di dettaglio della rappresentazione del territorio che è stato scelto durante il rilievo sul campo da chi hai commissionato per il lavoro.

Il GSD influenza l’accuratezza di un rilievo aerofotogammetrico.

Il GSD è la distanza tra i punti centrali di due pixel vicini di un’immagine digitale, misurata sul terreno reale.
Il GSD ti dice quanto è grande un pixel misurato sul terreno.

Il GSD si misura in mm/pixel o cm/pixel.
Un GSD di 10 cm/pixel indica che ciascun pixel dell’immagine comprende una porzione di terreno che sta all’interno di un quadrato di lato 10 cm x 10 cm.
Un GSD di 1 cm/pixel ti dice che ogni pixel contiene il terreno che sta dentro un ad un quadrato di 1 cm x 1 cm.

Ti incollo qui sotto un’immagine, che ho preso da questo articolo sul blog di Propeller Aero, che forse ti aiuta meglio a capire il concetto di GSD.

Immagine, formata da quattro immagini rettangolari, che è esemplificativa del GSD Ground Sampling Distance

Se il GSD è un numero piccolo, l’immagine è ricca di dettagli.
Se tutte le immagini hanno lo stesso valore basso del GSD, tutto il rilievo sarà ricco di dettagli che, quindi, puoi restituire in output.

Viceversa, se il GSD di un’immagine è grande non è possibile vederne bene i dettagli, che non saranno neppure riproducibili.

Il concetto piccolo/grande è piuttosto relativo e so di averlo usato in modo improprio.
Allora ti faccio ancora un altro esempio.
Se stai rilevando una porzione di litorale con ghiaia, ciottoli e scogli un GSD di 1 cm/pixel ti permette di distinguere abbastanza bene la ghiaia e le parti che la compongono, un GSD di 10 cm/pixel ti fa vedere i ciottoli, ma non più la ghiaia (i granelli non si distinguono più nelle fotografie) ed un GSD di 1 m/pixel ti lascia vedere bene solo gli scogli, ciottoli e ghiaia si riducono ad essere solo una distesa di grigio spalmata su ciascun pixel.

Un rilievo aerofotogrammetrico non può essere più preciso del valore del GSD.
Mediamente e cautelativamente, puoi prendere come valore di riferimento dell’accuratezza generale di un rilievo aerofotogrammetrico quello di 3 volte il GSD.

In aerofotogrammetria, il GSD è funzione della distanza tra fotocamera e terreno (altezza di volo), dimensioni del sensore fotografico e lunghezza focale dell’ottica (da cui deriva l’angolo di campo F.O.V. – Field Of View).
Non ti scrivo però come si calcola perchè mi sono già dilungato parecchio fino ad ora!
Trovi tutto negli articoli che ti ho linkato poco fa.

Prima di volare bisogna sapere qual è la finalità del rilievo e programmare le foto di conseguenza.
Se rilevi un territorio per restituire una planimetria in scala 1:5.000 non devi volare ad un’altezza di 20 m e fare foto con un GSD di 5 mm/pixel!
Se lo fai avrai molte, molte immagini in più rispetto al necessario (da archiviare, trattare e processare), con un livello di dettaglio non necessario per gli scopi della carta che devi produrre.

UN ALTRO FOGLIO DI CALCOLO, UN ALTRO CONTRIBUTO ESTERNO!

Prima di parlarti dell’aerofotogrammetria su terreni inclinati voglio metterti a disposizione un altro foglio di calcolo per la pianificazione delle missioni di volo con drone.
Questo contributo mi è stato spedito da Giampaolo Beretta, ingegnere libero professionista trentino che si è occupato parecchio di droni e tecniche fotogrammetriche.

Il suo foglio di calcolo lo puoi scaricare da questo link e funziona così:

  • definisci le caratteristiche del sensore fotografico e dell’ottica;
  • scegli il valore del GSD che vuoi, questo è il parametro di partenza;
  • dal GSD si calcola la quota di volo massima impostabile;
  • scegli la percentuale minima di sovrapposizione delle immagini;
  • scegli l’intervallo tra gli scatti;
  • si calcola la velocità massima del drone necessaria per rispettare questi parametri;
  • si definisce la percentuale di sovrapposizione tra le strisciate;
  • viene calcolata la distanza tra le strisciate parallele;
  • si determina la lunghezza del percorso in aria, il numero di scatti ed il tempo di volo stimato.

L’approccio metodologico del lavoro condiviso da Giampaolo è molto interessante perchè parte dalla scelta del GSD di progetto.
I contenuti sono analoghi a quelli del mio lavoro, integrato dal contributo di Paolo Rossi, ma potresti trovarlo più intuitivo e comodo a seconda del tuo modo di ragionare ed approcciare il piano di volo.

Grazie mille quindi a Giampaolo Berettea per aver condiviso con me e con te la sua esperienza ed un suo strumento di lavoro.
In fondo all’articolo trovi tutti i suoi riferimenti e contatti oltre che una nota biografica.

UNA NOTA (DI ORGOGLIO) PERSONALE

Sono molto contento di ricevere contributi da parte dei lettori di questo blog, proprio come quello di Giampaolo.
È bello che ci sia chi vuole condividere quello che sa attraverso queste pagine, mettendo a disposizione la sua conoscenza, il suo lavoro, i suoi strumenti e la sua esperienza, in modo del tutto disinteressato!
Ne sono felice e davvero molto lusingato!
Prima di Giampaolo ci sono stati Paolo Rossi, con il suo foglio di calcolo sul GSD ed il suo contributo estensivo, ancora in corso, sull’elaborazione fotogrammetrica con Photoscan, Flavio Angoli ed il suo articolo su droni e sicurezza (a cui seguirà presto qualcosa di nuovo!) e Giuseppe Scarpino che ha approfondito l’articolo sull’uso del GPS in topografia.

Sappi che se vuoi contruibuire anche tu, con la tua esperienza, ad arricchire questo percorso  sulla topografia, i rilievi, le misure, le mappe e gli strumenti sei davvero il benvenuto!

AEROFOTOGRAMMETRIA SU TERRENI INCLINATI

Eccoci finalmente all’argomento principale di questo articolo: l’aerofotogrammetria su terreni inclinati.

Immagine aerea da drone di un versante inclinato nelle Alpi Apuane

Se devi rilevare un terreno inclinato, un versante in pendenza, devi stare attento quando pianifichi le operazioni e scatti le fotografie con il drone.
Programmare una missione di volo su strisciate che stanno tutte sul solito piano orizzontale potrebbe non essere la scelta giusta per restituire un rilievo con il solito grado di accuratezza ovunque.

Per spiegarti quello che può succedere, prendo in prestito ancora altre immagini di Propeller Aero, da questo articolo.

PERDERE SOVRAPPOSIZIONE

Immagine che esplica la perdita di sovrapposizione minima nell'aerofotogrammetria in terreni inclinati

Se riduci la distanza tra drone e terreno, e non cambi l’intervallo tra gli scatti della fotocamera, riduci la sovrapposizione tra i fotogrammi consecutivi.
Potresti non avere sufficienti immagini per l’elaborazione del modello tridimensionale (fatta secondo i principi della fotogrammetria classica che risolve le equazioni di collinearità) da parte degli algoritmi structure from motion dei software specifici.

AUMENTARE IL GSD

Immagine che esplica la perdita di Ground Sampling Distance GSD minimo nell'aerofotogrammetria in terreni inclinati

Viceversa, se aumenti la distanza tra drone  e terreno, anche se aumenta la sovrapposizione tra i fotogrammi, aumenta anche il valore del GSD (che dipende linearmente dall’altezza di volo).
Tuttavia un valore più alto del GSD comporta immagini con meno dettagli e, in queste zone, può esserci il rischio concreto di non poter restituire il rilievo con il grado di accuratezza e dettaglio atteso.

MISSIONI DI VOLO A QUOTE DIVERSE

Immagine della pianificazione di missioni di volo aerofotogrammetrico su livelli di volo posto a quote diverse

Se le caratteristiche e l’estensione del terreno che devi rilevare te lo consentono, puoi programmare missioni di volo del drone planari, ma condotte su quote diverse (ed in parte sovrapposte tra loro) in modo da mantenere ovunque GSD e percentuale di sovrpposizione attesi.

SEGUIRE LA MORFOLOGIA DEL TERRENO

Schema di pianificazione di missioni di volo aerofotogrammetrico su strisciate che seguono la quota e la morfologia del terreno sottostante

Oppure puoi programmare il volo del drone in modo che segua la morfologia e l’altimetria del terreno sottostante, variando la sua altezza di conseguenza.
Alcuni strumenti di pianificazione e gestione del volo permettono di variare le altezze di volo del drone sulla base delle informazioni di altitudine del terreno presi da modelli digitali di elevazione (come quello di Google).

I PARAMETRI DI VOLO IN CASO DI TERRENI INCLINATI

LA PRESA PSEUDO-NORMALE

In fotogrammetria classica, con il termine Presa si intende lo scatto di una fotografia.
Le campagne di acquisizione fotogrammetrica (e aerofotogrammetrica) tradizionale cercavano di avvicinarsi il più possibile alla condizione di presa normale.
Nella presa normale i raggi ottici uscenti dalla fotocamera urtano l’oggetto da rilevare (il terreno) perpendicolarmente e sono paralleli tra loro, fotografia per fotografia.

Anche se l’aerofotogrammetria da drone è molto lontana dalla precisione delle fotocamere super calibrate che si usavano in fotogrammetria classica, si tende comunque il più possibile ad avvicinarsi, in fase di scatto, alla condizione di presa normale.
Tuttavia  il movimento del drone, le azioni esterne che ne perturbano lo stato (il vento), il sistema di stabilizzazione (gimbal) della fotocamera a bordo e la mancanza di certificazione di calibrazione di camera ed ottiche, rendono impossibile parlare di presa normale e si preferisce il termine presa pseudo-normale.

Quello che ti consiglio di fare se rilevi un terreno inclinato è acquisire immagini che non siano solo nadirali (con camera rivolta verso il basso ) ma che siano prese con asse della fotocamera inclinata rispetto all’orizzontale.
Il valore dell’inclinazione, del Tilt della fotocamera, è funzione della pendenza media del versante.

Per poter scattare fotografie che siano il più vicino possibile alla presa pseudo-normale è consigliabile impostare l’assetto del drone in modo che scatti immagini prese di fronte al versante da rilevare.
Solitamente l’avanzamento del drone avviene lateralmente (traslazione laterale destra-sinistra) mentre la prua punta il terreno per scattare le fotografie durante il rilievo.
La sovrapposizione tra due fotogrammi adiacenti (overlap) avviene nel senso della larghezza di ciascuna immagine, mentre la sovrapposizione tra le strisciate (overside) si valuta nel senso dell’altezza (lato corto) dell’immagine.

Personalmente mi trovo bene a pogrammare missioni di volo che seguano l’orografia del versante e le curve di livello.
Lo preferisco al volo in direzione “monte-valle“.

ALTEZZA DI VOLO E DISTANZA NORMALE

Se pianifichi delle missioni di aerofotogrammetria su terreni inclinati, la distanza che devi considerare per calcolare il GSD non è più l’altezza di volo H (generalmente impostata dal punto di decollo) ma la distanza normale D tra drone (fotocamera del drone) e terreno.

Ho disegnato, a mano, un paio di schemi esplicativi che spero possano aiutarti nel capire questi concetti (di pura trigonometria e geometria analitica).
Perdonami le bozze ma ho fatto davvero prima che non far disegni vettoriali!
🙂

Se conosci il valore di D (che determina il GSD di progetto) e la pendenza media del versante (alfa), è immediato consocere l’altezza H (rispetto al punto di decollo) del drone da programmare.

Ti porto due esempi:

  • Terreno inclinato di 20°;
  • GSD di progetto: circa 2.5 cm/pixel;
  • Distanza tra fotocamera e terreno: 50 m;
  • Altezza di volo del drone: 53 m.
  • Terreno inclinato di 50°;
  • GSD di progetto: circa 4 cm/pixel;
  • Distanza tra fotocamera e terreno: 80 m;
  • Altezza di volo del drone: 125 m.

Capisci immediatamente come la pendenza influisca in modo sensibile l’altezza di volo del drone.

A mio avviso, queste considerazioni hanno senso per pendenze che non superano i 70°.
Per valori maggiori ci si avvicina alla condizione di verticalità dove subentrano altre dinamiche di volo che difficilmente si riescono a programmare in maniera automatica.
In questi casi si vola solitamente in maniera del tutto manuale, valutando distanza e sovrapposizione sulla base della telemetria di bordo e delle informazioni video che il drone trasmette alla stazione di terra ed in relazione alla sensibilità ed all’esperienza del pilota.

AVANZAMENTO DEL DRONE E VARIAZIONE DI QUOTA

Per quello che ti ho scritto poco fa, nell’aerofotogrammetria su terreni inclinati, è importante prevedere variazioni di quota durante la missione di volo del drone per adattarsi all’altimetria del terreno.
In quest’altro schema “artigianale” dovresti riuscire a capire (spero!) come valutare questi aspetti.

Schema geometrico del calcolo della sovrapposizione e degli spostamenti di n drone nell'aerofotogrammetria su terreni inclinati

Una volta che hai scelto la sovrapposizione tra le strisciate adiacenti (overside), i valori degli spostamenti del drone nel piano (Delta x – che rappresenta la distanza planimetrica tra le strisciate) e le variazioni di quota (Delta y – negative per gli abbassamenti e positive per gli incrementi), sono piuttosto facili da calcolare in relazione alla pendenza del versante.

ANCORA UN FOGLIO DI CALCOLO!

Concludo questo articolo con un aggiornamento del foglio di calcolo che avevo fatto un po’ di tempo fa (integrato poi dal contributo di Paolo Rossi) ed in cui ho inserito una parte relativa al calcolo dei parametri di volo nel caso di terreni inclinati.

Ho aggiornato il link che trovi nella barra laterale di questo blog ma puoi comunque scaricarlo, gratuitamente e senza registrazioni, a questo link.
Fammi sapere che cosa ne pensi!

 

Spero di averti dato informazioni utili o aver anche solo aggiornato quello che già sapevi sul Ground Sampling Distance e sull’aerofotogrammetria.

Contattami nei modi che preferisci per dubbi, domande o critiche!
Trovi come fare nella pagine dei contatti di questo blog.

 

A presto!

Paolo Corradeghini

 

 

Giampaolo Beretta

Ti riporto le note di contatto dell’Ing. Giampaolo Beretta, una sua foto ed una breve nota biografica.
Grazie Giampaolo per la tua condivisione!

Fotografia dell'Ing. Giampaolo BerettaMi chiamo Giampaolo Beretta, classe 1976, vivo e lavoro in Val di Ledro nella provincia di Trento. Ho frequentato l’Istituto per Geometri di Riva del Garda e successivamente la Facoltà di Ingegneria di Trento con indirizzo Strutture. Una volta laureato ho lavorato per tre anni come dipendente in una società di ingegneria e poi, nel 2007, ho deciso di intraprendere la libera professione.

Fin da piccolo ho avuto una grande passione per i meccanismi e per le macchine in generale. Adoravo giocare con i Technic Lego e con il Meccano ed i miei genitori mi incoraggiavano a sviluppare la mia manualità comprandomi ogni genere di attrezzo. Dalla pinza e martello, si è passati al trapano, alla saldatrice e poi alla combinata per il legno. La fresa a controllo numerico costava troppo, quindi me la sono costruita. La passione per le costruzioni è nata così: costruendo.

Mi occupo principalmente di edilizia e del mio lavoro amo l’attività sul campo, ossia le parti dedicate al rilievo ed alla direzione dei lavori. In particolare, l’utilizzo della fotogrammetria per il rilievo del territorio mi ha spinto ad esplorare il mondo dei SAPR, meglio conosciuti come droni, permettendomi di approfondirne i vari aspetti: la normativa, l’elaborazione della documentazione per il riconoscimento presso l’ENAC, la pianificazione e l’esecuzione del volo, la fotografia, l’elaborazione dei dati e la presentazione del lavoro finito. Non poteva mancare la costruzione di un SAPR.

Sono una persona introversa; per questo motivo non mi piace lavorare in gruppo e cerco sempre di fare le cose da solo. Comunque mi piace condividere la mie esperienze ed ascoltare quelle degli altri. C’è sempre da imparare e spesso l’esperienza altrui mi aiuta a superare le difficoltà e fare un lavoro nel modo giusto. Ciò che odio maggiormente è dover rifare qualcosa; così nel lavoro, come nella vita quotidiana.

Sono convinto che tutti i lavori, anche quelli che all’apparenza sembrano semplici, necessitino di un minimo di studio ed approfondimento. Solo dopo questi passaggi diventano semplici. Spesso, quando inizio un nuovo lavoro, ho il timore di sbagliare e mi sento tranquillo solo dopo essermi studiato bene l’argomento. La citazione che più mi rappresenta è di Maria Sklodowska, meglio conosciuta come Marie Curie: “Niente nella vita va temuto, dev’essere solamente compreso.”

I miei riferimento sono:

Ing. Giampaolo Beretta
Via Piave, 54
38067 Ledro fraz. Molina (TN)

Email: giampaolo.beretta at tiscali.it
Cell: 349 3678991
Internet: www.giampaoloberetta.it

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Paolo Corradeghini

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2 Comments


Marzio Marinelli
21 May 2018 at 18:36
Reply

UN’ALTRO BELLISSIMO ARTICOLO. EQUILIBRIO IDEALE TRA SCIENZA E DIVULGAZIONE DI ALTO LIVELLO; BRAVISSIMI, E GRAZIE



    Paolo Corradeghini
    28 May 2018 at 10:11
    Reply

    Grazie mille Marzio!

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  • CHI SONO

    Paolo Corradeghini immagine profilo
    Paolo Corradeghini, ligure, classe 1979, ingegnere per formazione, topografo di professione, sportivo per necessità e fotografo per passione. Fai click sulla mia faccia e scopri qualche informazione in più.
  • Paolo Corradeghini

    Topografia, rilievi, droni, gps, cartografia, geomatica e mappe.
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    Paolo Corradeghini
    YouTube Video UCi7FWlZ8-gdWbBqScaODajw_CmBQ8Bc7PX0 In questo video condivido come puoi esportare e importare "cose" da e in Google Earth Pro.
C'è la possibilità di esportare una mappa, inserendo testo, titolo e legenda, tutto in formato immagine.
O puoi fare la stessa cosa "stampando" un PDF.
E poi si può importare un sacco di file di formati diversi, inclusi i dati georeferenziati.


Qui ci sono gli altri video legati a Google Earth Pro:
Parte 1 - Il software: https://youtu.be/Zm947ElLV8E
Parte 2 - Impostazioni e coordinate:  https://youtu.be/QdAgCxpr9MU
Parte 3 - Misure https://youtu.be/ligAaNM2CdA
Parte 4 - KML (e KMZ): https://youtu.be/H_4OqBe3MK4
Parte 5 - Cronologia e Google Street View: https://youtu.be/E9_a9Neu-Zk
Parte 6 - Import/Export: https://youtu.be/CmBQ8Bc7PX0


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Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

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C'è la possibilità di esportare una mappa, inserendo testo, titolo e legenda, tutto in formato immagine.
O puoi fare la stessa cosa "stampando" un PDF.
E poi si può importare un sacco di file di formati diversi, inclusi i dati georeferenziati.


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Parte 2 - Impostazioni e coordinate:  https://youtu.be/QdAgCxpr9MU
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    In questo video ti faccio vedere come si creano le curve di livello in QGIS.<br />Serve un rastrer, un modello digitale di elevazione.<br />E poi è piuttosto semplice.<br />Ti condivido il processo con un'attenzione alla possibilità di creare elementi con informazione di elevazione.<br /><br /><br />Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.<br />Ne sarei felice.<br /><br />Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.<br /><br />Il modo più veloce per contattarmi è tramite Telegram @paolocorradeghini<br />Oppure trovi gli altri miei contatti li trovi sul blog di 3DMetrica: https://3dmetrica.it/<br /><br />Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica<br />È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.<br /><br /><br />0:00 Intro<br />0:38 Un DEM in QGIS<br />2:38 Estrai le curve di livello<br />6:24 Le curve di livello generate<br />8:13 Sottocampionare un raster per curve più morbide<br />11:26 Offset alle curve<br />12:08 Esporto le curve di livello<br />14:20 Outro
    Dentro Lidar360 c'è la possibilità di creare un modello tridimensionale a partire da un modello digitale di elevazione.
La differenza con un modello 3D a triangoli (il "LiTin") sta nella sua genesi ma soprattutto nella sua possibilità di editing e sistemazione generale.
Te lo condivido in questo video.


Qui ci sono i video di questo percorso in Lidar360:
01 - I controlli sulla nuvola di punti: https://youtu.be/jo2HEHeA3tM
02 - Pulisco la nuvola da "outliers" e rumore: https://youtu.be/HltISGTxM90
03 - Da quota ellissoidica a quota ortometrica: https://youtu.be/HsUYNBFLqdw
04 - Ritaglia la nuvola di punti: https://youtu.be/Ycno8uW8ea4
05 - Classifica automaticamente i punti del terreno: https://youtu.be/D6HUYywrpno
06 - Affino la classificazione automatica: https://youtu.be/Prpgx7-2pOY
07 - Controllare il terreno con il modello TIN: https://youtu.be/Adx-jTTVS6w
08 - Infittire i punti del terreno ed estrarli dalla nuvola generale: https://youtu.be/SR207WpzIvU
09 - Modello 3D a facce triangolari TIN: https://youtu.be/ztH_RI9iVhU
10 - Curve di livello: https://youtu.be/TzYQQ52bXgI
11 - Classificare gli edifici ed aggiustare la classificazione con il "Profile Tool": https://youtu.be/X5QJJYyjjTk
12 - Classificare elementi specifici (macchine e linee elettriche) in una nuvola di punti: https://youtu.be/Gyy8UZdkLFI
13 - Classificare per attributi: https://youtu.be/BcKt4moEJWE
14 - Importa un ortomosaico e gestisci le viste: https://youtu.be/2I2vbkweiP8
15 - Vector Editor: https://youtu.be/qibsQNP3ZQ4
16 - Crea un DTM riempiendo i buchi del terreno: https://youtu.be/-DA9esFvdLo
17 - Lavorare con il modello "LiModel": https://youtu.be/S21h7F0K_b0


Questa serie è fatta in collaborazione con   @lidaritalia  (https://www.lidar-italia.it/) con cui portiamo avanti un bel po' di attività di studio, analisi e test sui sistemi Lidar (da drone e da terra) e sui software di  @GreenValleyINTL   (https://greenvalleyintl.com/).
È grazie a loro se posso condividere questi contenuti!


Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.
Scrivilo nei commenti.
Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini


0:00 Intro
1:12 Lidar360
2:28 Che cos'è un modello TIN
2:58 Convert TIF to LiModel
4:40 Il LiModel
6:03 L'editor del LiModel
13:04 Salvare le modifiche
14:45 Outro


Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/

Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
    In questo video voglio condividere con te come utilizzare il plugin "Ellipse marking" del software Cloud Compare per portarci dentro un ortomosaico (dopo averlo trasformato in nuvola di punti, piatta).


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.

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0:00 Intro
1:18 Una piccola nuvola in Cloud Compare
2:25 Prendo una misura di riferimento preliminare
3:49 Il plugin Ellipse Marking
6:09 L'ortofoto trasformata in nuvola di punti
6:56 Trasporto l'ortomosaico sotto la nuvola 3D
13:10 Outro
    Dentro il software di fotogrammetria Agisoft Metashape si possono classificare i punti di una nuvola di punti 3D.
In questo video ti faccio vedere che cosa viene fuori usando gli algoritmi automatici di classificazione del terreno.


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0:00 Intro
0:53 Entro in Metashape
3:16 Gli strumenti per gestire le classi di una nuvola
4:11 Classificare i punti del terreno
11:31 Guardo i risultati
12:10 Filtrare le classi
13:30 Reset classification
14:05 Outro
    In questo ti condivido alcuni step per passare da un modello 3D (in Cloud Compare) ad una rappresentazione 2D.
Faccio riferimento all'ambiente CAD, pechè è quello in cui sono più confidente, ma si potrebbero seguire altre strade ed altri strumenti.
Spero comunque di riuscire a darti informazioni utili.


Questo video, e tutti gli altri di questa serie, esiste grazie al Gruppo Naturalistico Montelliano - http://www.gnmspeleo.it/

Ecco i video della serie:
EP01 - Scarica ed installa Cloud Compare: https://youtu.be/UiGda9FTct4
EP02 - L'area di lavoro di Cloud Compare: https://youtu.be/_Tdzv0ZaKsg
EP03 - Importa una nuvola (LAS) e applica una traslazione globale: https://youtu.be/CbTiTv3Qafw
EP04 - Elimina parti che non ti interessano (strumento di Segmentazione): https://youtu.be/aLAmh4tJUpY
EP05 - Salvare un progetto in Cloud Compare in formato BIN: https://youtu.be/02iuRsgPKaw
EP06 - Sezioni dinamiche: https://youtu.be/udvvyoHB9cM
EP07 - Trova i limiti planimetrici di una nuvola: https://youtu.be/Xo-DvdjRMQo
EP08 - "Scoperchia" una nuvola di punti, separando pavimento e soffitto: https://youtu.be/eunYw58c4Bk
EP09 - Misurare una nuvola di punti: https://youtu.be/XH9nLfm78J4
EP10 - Colorare una nuvola con le informazioni della quota: https://youtu.be/A8p0ZmsCvi8
EP11 - Creare una polilinea: https://youtu.be/faYyQvHLqrI
EP12 - Sezioni trasversali: https://youtu.be/ciincbrKWxA
EP13 - Profilo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/Ur_Var3SDXE
EP14 - Sviluppo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/nMQ5RZN-nHQ
EP15 - Costruire un DEM: https://youtu.be/zn_faKHsE58
EP16 - Curve di livello: https://youtu.be/5RH-Ag-kSgA
EP17 - Allineare due nuvole di punti: https://youtu.be/PQS7reeSIaU
EP18 - Aumentare la densità dei punti della nuvola: https://youtu.be/aOKU_Bcokbk
EP19 - Crea un'animazione della nuvola: https://youtu.be/oDB1AUlw68s
EP20 - Pulire la "doppia pelle": https://youtu.be/SEu4tYLi82o
EP21 - Dal 3D al 2D: https://youtu.be/R2bImzWw0Cs


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Scrivilo nei commenti.
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0:00 Intro
2:43 Un esempio di mappa di grotta
4:03 Cloud Compare
7:43 DEM e curve di livello
10:25 Creare l'ingombro dell'area
13:23 Esportazione in DXF
14:50 Apro i DXF in CAD
17:58 Creare una "pseudo-ortofoto"
28:45 Aggiungo punti quotati
35:48 Creo un profilo longitudinale
46:00 Le sezioni trasversali
52:20 Outro


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    Dentro Google Earth Pro c'è la possibilità di vedere immagini aeree del passato, attraverso lo strumento della cronologia.
Te lo condivido in questo video, dove ri parlo anche del "famoso" Google Street View.


Qui ci sono gli altri video legati a Google Earth Pro:
Parte 1 - Il software: https://youtu.be/Zm947ElLV8E
Parte 2 - Impostazioni e coordinate:  https://youtu.be/QdAgCxpr9MU
Parte 3 - Misure https://youtu.be/ligAaNM2CdA
Parte 4 - KML (e KMZ): https://youtu.be/H_4OqBe3MK4
Parte 5 - Cronologia e Google Street View: https://youtu.be/E9_a9Neu-Zk
Parte 6 - Import/Export: https://youtu.be/CmBQ8Bc7PX0


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0:00 Intro
1:57 La cronologia
7:51 Google Street View
13:37 Outro
    Puoi modificare il file del database associato ad uno shapefile attraverso l'editing diretto del file .dbf attraverso un  foglio di calcolo.
Te lo condivido in questo video.


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0:00 Intro
1:21 Importo dei punti in QGIS
3:01 Aggiungere campi ad uno shapefile
4:30 Apro il database con OpenOffice
5:20 Aggiungo informazioni
8:12 Aggiorno lo shapefile in QGIS
9:27 Outro
    Capita spesso che in una nuvola di punti, anche se Lidar ed anche se classificata, ci siano dei buchi nei punti del terreno.<br />Puoi creare un DTM interpolando le informazioni dove mancanti oppure puoi ricreare informazioni vettoriali e tridimensionali (punti) prima di elaborare il modello digitale di elevazione.<br /><br />In questo video ti faccio vedere il tool "Simulate Ground Points" (simula i punti del terreno) del software Lidar360 che crea punti che non modificano la nuvola originale ma che possono essere usati per creare un DTM continuo e senza buchi.<br /><br /><br />Qui ci sono i video di questo percorso in Lidar360:<br />01 - I controlli sulla nuvola di punti: https://youtu.be/jo2HEHeA3tM<br />02 - Pulisco la nuvola da "outliers" e rumore: https://youtu.be/HltISGTxM90<br />03 - Da quota ellissoidica a quota ortometrica: https://youtu.be/HsUYNBFLqdw<br />04 - Ritaglia la nuvola di punti: https://youtu.be/Ycno8uW8ea4<br />05 - Classifica automaticamente i punti del terreno: https://youtu.be/D6HUYywrpno<br />06 - Affino la classificazione automatica: https://youtu.be/Prpgx7-2pOY<br />07 - Controllare il terreno con il modello TIN: https://youtu.be/Adx-jTTVS6w<br />08 - Infittire i punti del terreno ed estrarli dalla nuvola generale: https://youtu.be/SR207WpzIvU<br />09 - Modello 3D a facce triangolari TIN: https://youtu.be/ztH_RI9iVhU<br />10 - Curve di livello: https://youtu.be/TzYQQ52bXgI<br />11 - Classificare gli edifici ed aggiustare la classificazione con il "Profile Tool": https://youtu.be/X5QJJYyjjTk<br />12 - Classificare elementi specifici (macchine e linee elettriche) in una nuvola di punti: https://youtu.be/Gyy8UZdkLFI<br />13 - Classificare per attributi: https://youtu.be/BcKt4moEJWE<br />14 - Importa un ortomosaico e gestisci le viste: https://youtu.be/2I2vbkweiP8<br />15 - Vector Editor: https://youtu.be/qibsQNP3ZQ4<br />16 - Crea un DTM riempiendo i buchi del terreno: https://youtu.be/-DA9esFvdLo<br /><br /><br />Questa serie è fatta in collaborazione con   @lidaritalia  (https://www.lidar-italia.it/) con cui portiamo avanti un bel po' di attività di studio, analisi e test sui sistemi Lidar (da drone e da terra) e sui software di  @GreenValleyINTL   (https://greenvalleyintl.com/).<br />È grazie a loro se posso condividere questi contenuti!<br /><br /><br />Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.<br />Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.<br />Scrivilo nei commenti.<br />Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini<br /><br /><br />0:00 Intro<br />1:25 La nuvola di punti in Lidar360<br />2:05 Generare un DTM<br />3:43 I buchi del DTM<br />4:40 Simulate ground points<br />11:10 Rigenero il DTM usando il nuovo file<br />12:00 Guardo i risultati<br />13:56 Outro<br /><br /><br />Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/<br /><br />Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
    C'è un plugin in Cloud Compare che si chiama "Virtual Broom" - scopa virtuale - è ti permette di pulire il rumore (ma non solo quello) di una nuvola di punti come se fosse una scopa che pulisce una superficie.


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0:00 Intro
0:57 Una nuvola di punti con un po' di rumore
2:03 Il plugin "Virtual Broom"
9:45 I risultati della pulizia
10:53 Uso il plugin per togliere la vegetazione
13:03 La scelta dei punti di rumore
13:52 Outro
    La ricostruzione fotogrammetrica di alberi privi di foglie (tipico della stagione invernale) può essere un problema per un software structure from motion.
In questo video ti condivido l'esperienza in Agisoft Metashape.
E provo a vedere come poter gestire dati di questo tipo

I contenuti di questo valgono per Metashape e, forse, per altri software commerciali di fotogrammetria.
Probabilmente algoritmi più avanzati e codici customizzati riescono ad ottenere risultati migliori di questi...


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0:00 Intro
1:24 Metashape
3:26 Nuvole di punti di un caso pratico
5:30 Le mappe di profondità
9:28 Un altro modello problematico
10:03 Nuvola densa in qualità più scarsa
11:43 Scattare a quota maggiore
11:58 Creare la nuvola di punti dalla mesh
13:44 Outro
    Non sempre una nuvola di punti derivante da scansioni multiple in una grotta è ok ovunque.
A volte possono esserci problemi di sovrapposizione che creano un effetto di "doppia pelle".
In questo video ti condivido alcuni strumenti e metodi per provare a pulire l'output.


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Ecco i video della serie:
EP01 - Scarica ed installa Cloud Compare: https://youtu.be/UiGda9FTct4
EP02 - L'area di lavoro di Cloud Compare: https://youtu.be/_Tdzv0ZaKsg
EP03 - Importa una nuvola (LAS) e applica una traslazione globale: https://youtu.be/CbTiTv3Qafw
EP04 - Elimina parti che non ti interessano (strumento di Segmentazione): https://youtu.be/aLAmh4tJUpY
EP05 - Salvare un progetto in Cloud Compare in formato BIN: https://youtu.be/02iuRsgPKaw
EP06 - Sezioni dinamiche: https://youtu.be/udvvyoHB9cM
EP07 - Trova i limiti planimetrici di una nuvola: https://youtu.be/Xo-DvdjRMQo
EP08 - "Scoperchia" una nuvola di punti, separando pavimento e soffitto: https://youtu.be/eunYw58c4Bk
EP09 - Misurare una nuvola di punti: https://youtu.be/XH9nLfm78J4
EP10 - Colorare una nuvola con le informazioni della quota: https://youtu.be/A8p0ZmsCvi8
EP11 - Creare una polilinea: https://youtu.be/faYyQvHLqrI
EP12 - Sezioni trasversali: https://youtu.be/ciincbrKWxA
EP13 - Profilo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/Ur_Var3SDXE
EP14 - Sviluppo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/nMQ5RZN-nHQ
EP15 - Costruire un DEM: https://youtu.be/zn_faKHsE58
EP16 - Curve di livello: https://youtu.be/5RH-Ag-kSgA
EP17 - Allineare due nuvole di punti: https://youtu.be/PQS7reeSIaU
EP18 - Aumentare la densità dei punti della nuvola: https://youtu.be/aOKU_Bcokbk
EP19 - Crea un'animazione della nuvola: https://youtu.be/oDB1AUlw68s
EP20 - Pulire la "doppia pelle": https://youtu.be/SEu4tYLi82o
EP21 - Dal 3D al 2D: https://youtu.be/R2bImzWw0Cs


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0:00 Intro
3:30 Cloud Compare
5:21 Lo strumento "Cross Section" per trattare i dati
10:18 Lavorare su ogni sezione
15:10 Unisco le sezioni pulite
16:50 Outro


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    tredimetrica

    La fine dell'anno e l'inizio del nuovo è tempo di La fine dell'anno e l'inizio del nuovo è tempo di rilievi nelle cave di estrazione...

#cave #rilievo #aerofogrammetria
    Trasportare drone e svariate batterie (12), in spa Trasportare drone e svariate batterie (12), in spalla, dentro uno zaino, è una cosa rilevante se devi fare un po' di strada a piedi.

Foto (tagliata malamente da me) di @davidemarcesini 

#drone #porto #fotoaeree #uav #apr #sapr
    Se il tuo Lidar è equipaggiato con una camera fot Se il tuo Lidar è equipaggiato con una camera fotografica per colorare la scansione e se puoi accedere alle immagini, le puoi usare per fare un progetto fotogrammetrico.

Non è detto che tu ci riesca.
La sovrapposizione laterale delle strisciate Lidar non è paragonabile a quella fotogrammetrica ma qui ho fatto un volo Lidar a griglia e i dati erano abbondanti.

A partire dai punti di legame, puoi fare la nuvola densa, mesh, texture e ortomosaico.

Credo che i prodotti che sfruttano le informazioni nelle immagini siano quelli più interessanti perchè complementari con il dato Lidar che non può arrivare a contenere le informazioni delle fotografie.

#lidar #fotogrammetria #rilievo #3d
    Capita che in un rilievo Lidar il drone voli a par Capita che in un rilievo Lidar il drone voli a partire da luoghi accessibili, lungo strade o aree poco distanti da parcheggi.
Nelle zone agricole le strade possono non essere pubbliche, anche se non ci sono cancelli o sbarre.

Credo che valga sempre la pena contattare la proprietà per informarla del lavoro.
Anche se prevedi di stare lontano da case, fattorie o altri insediamenti.
Il più delle volte si evitano possibili problemi o anche solo rallentamenti nella tabella di marcia della giornata.

Se poi ci sono delle greggi (e l'area è frequentata dal lupo) è normale che queste siano protette da cani pastori.
Il loro lavoro è proteggere le pecore.
Da chiunque.
Ti avvertono, abbaiando, se ti avvicini troppo.
Se vai oltre potrebbero fare anche qualcos'altro.

Valuta anche questo aspetto del lavoro.
Anche se il gregge è in un recinto, parcheggiare l'auto e lavorare troppo vicino potrebbe mandare in allerta/allarme i cani.
Meglio spostarsi un po' e lasciarli fare tranquilli il loro lavoro ma senza metterli sotto stress costante.

Se lì vicino c'è la fattoria e ti presenti alla proprietà potrebbero aiutarti gestendo i loro cani pastori in tua presenza e permettendoti di concentrarti solo sul tuo lavoro (senza dover controllare costantemente dove si trovano).

Per nessun motivo passerei vicino ad un gregge non recintato e custodito!

#rilievo #topografia #misure #cani #gregge #pastori #proprietàprivata
    È piuttosto normale (quando si parla di rilievi c È piuttosto normale (quando si parla di rilievi con drone) rilevare un'area maggiore rispetto ai limiti di progetto.
Questo perchè una macchina fotografica ed un Lidar (come in questo caso) hanno un angolo di campo del sensore e volando lungo il confine prendono informazioni anche dei punti esterni ad esso.

Inoltre si possono ottimizzare le missioni automatiche per far sì che (in andata o in ritorno) il drone passi su zone esterne continuando ad acquisire dati.

Qui in rosso ci sono i limiti di progetto di un rilievo Lidar ed in giallo le aree effettivamente acquisite (e con dati "buoni")

#lidar #rilievo #rilievo3d #realitycapture
    Il laser scanning è il modo migliore per creare m Il laser scanning è il modo migliore per creare modelli 3D di strutture reticolari: tralicci, ringhiere o strutture metalliche in generale...

Si può provare a creare delle nuvole di punti da fotogrammetria ma è dura (ed i motivi sono diversi...)

Il laser scanning, è invece molto performante.
Serve avere un po' di accortezza nel fare più stazioni di scansione, per coprire più punti di vista ed evitare le zone d'ombra.

L'altra valutazione da fare è relativa alla portata dello scanner.
I tralicci dell'alta tensione possono essere parecchio alti.
Questo misura 100m da terra.
Serve una portata sufficiente per arrivare, bene, fino in cima.
Se lo scanner è sufficientemente preciso, si riescono ad avere anche buone nuvole dei conduttori!

#3d #laserscanning #laserscanner #rilievo #tralicci
    Prima di partire con un rilievo sottoscrivi i limi Prima di partire con un rilievo sottoscrivi i limiti dell'area.
Può essere un allegato al contratto/offerta o qualcosa a parte.
L'importante è che sia chiaro.
A te e al cliente (se tu fai il rilievo).
A te e al topografo (se lo commissioni).

Sono tornato in campo per integrare un'area che avevo tralasciato.
La responsabilità era tutta la mia.
Non avevo fatto attenzione alle email scambiate con il committente.
Per fortuna era vicino a casa, è stato facile e veloce.
Ma ci sono comunque dovuto ritornare.

Allora ho riflettuto sull'importanza della chiarezza tra le parti prima di iniziare un lavoro.
Non si tratta di essere rigidi o pignoli.
È un modo per tutelare il lavoro di tutti.

Se sei tu a fare il rilievo non ti sentirai chiedere cose tipo: "Ah ma io credevo che saresti arrivato fino a là".

Se invece lo commissioni puoi stroncare sul nascere ogni fraintendimento per un'area che non ti viene restituita.

Non serve una planimetria con chissà quale dettaglio!
Va bene anche uno stralcio di mappa di Google.
L'importante è che sia chiaro e condiviso.

E più il rilievo è esteso/complesso/costoso, più è importante farlo.
    Se in terra c'è tanta polvere (ed in questo perio Se in terra c'è tanta polvere (ed in questo periodo siccitoso ce n'è davvero tanta!), trova il modo di far decollare il drone in un posto non troppo "sporco" e se puoi alzalo da terra.
Il rischio "desert storm" è altissimo, specialmente con droni grossi ed eliche montate sotto i bracci.

#drone #uav #rilievi #voli #fotogrammetria #sabbia #polvere
    Rilievi GNSS di punti di appoggio per un rilievo f Rilievi GNSS di punti di appoggio per un rilievo fotogrammetrico.

#rilievo #gnss #rtk #cava
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