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FOTOGRAMMETRIA CON IL SOFTWARE LiMAPPER

4 Novembre 2018
Immagine di una schermata del software di elaborazione fotogrammetrica LiMapper

LiMapper è un software di elaborazione fotogrammetrica piuttosto nuovo (o almeno lo è nel momento in cui lo sto scrivendo, ossia Novembre 2018), sviluppato, prodotto e distribuito dall’americana GreenValley International.
In questo articolo ti racconto i passi di un’elaborazione 3D di un caso piuttosto semplice e spero di riuscire a comunicarti il principio di funzionamento del software, i suoi pregi ed i suoi difetti.

LiMAPPER: UN SOFTWARE DI FOTOGRAMMETRIA

Se ti colleghi alla pagina di LiMapper, nel sito web dell’azienza che lo produce, GreenValley International, scoprirai, senza difficoltà, che si tratta di un programma di elaborazione fotogrammetrica che processa immagini e misure, dandoti in output risultati tridimensionali (nuvole di punti) e bidimensionali (ortofoto e modelli digitali di elevazione).

Ho deciso di dirti subito i pregi e i difetti.
Non voglio farti aspettare la fine di questo articolo.
Non so ancora quanto scriverò e preferisco darti ora le informazioni principali che potrebbero interessarti di più.
Così almeno puoi decidere se andare avanti nella lettura oppure via da qui.

Ho scelto tre pregi e tre difetti.
Ce ne sono di più, sia degli uni che degli altri, ma credo che questi siano i principali.

+ PREGI +

+ PREZZO +

Il prezzo di mercato è il pregio principale di LiMapper.
Purtroppo (e mi dispiace sul serio!) non posso scriverti, qui, qual è il costo per la licenza del software.
Più avanti ti spiego il perchè, ma anche come fare per avere queste informazioni.

Ti posso dire però che, rispetto ai software commerciali, concorrenti e più famosi (Photoscan Pro, Pix4D, Zephyr Pro/Aerial), LiMapper costa meno.
Molto meno!

+ VELOCITÀ +

LiMapper è un software veloce.
Molto veloce.
Tutte le elaborazioni del processo fotogrammetrico (allineamento delle immagini, generazione della nuvola densa, ortofoto, modelli digitali di elevazione e generazione del report finale) sono davvero rapide.
Non ti sto parlando di secondi.
Non esageriamo!
L’ordine di grandezza è piuttosto quello dei minuti, in alcuni casi delle ore, ma comunque i tempi sono minori rispetto agli altri software di fotogrammetria, a parità di hardware e del tipo di elaborazione.

Questo vuol dire anche che, se a parità di prestazioni hardware i tempi sono ridotti, potresti usare un computer “normale” per fare le tue elaborazioni fotogrammetriche senza bisogno di dotarti di una macchina corazzata.
Credo che sia utile, specialmente se non fai fotogrammetria a tempo pieno e non vuoi investire migliaia di Euro tra RAM, CPU e Scheda Video.

+ USER FRIENDLY +

LiMapper è facile da usare.
I comandi si trovano rapidamente nei menù ribbon.
Non sono tanti (la semplicità, per me, è sempre un pregio!) e sono intuitivi.

L’impostazione del software è quella di guidarti in tutti i passi dell’elaborazione.
Non avrai certamente bisogno di due giorni di corso super intensivo per iniziare a fare fotogrammetria con LiMapper!

– DIFETTI –

– NIENTE MESH E TEXTURE –

LiMapper non ti permette di fare un modello tridimensionale a mesh triangolari.
E non genera neppure la texture dalle immagini digitali.

Questo aspetto non è un difetto sul funzionamento del software, quanto piuttosto una scelta degli sviluppatori.
Una strada che hanno deciso di non percorrere, almeno per ora, nella vita del loro prodotto.

Quindi se cerchi un software per creare file di modelli subito pronti per essere stampati da una stampante 3D allora forse LiMapper non fa al caso tuo.
Arrivi “solo” fino alla nuvola densa, ma non puoi generare una mesh.

Io lo lascerei da parte anche nel caso in cui tu debba fare dei modelli con una texture ad alta definzione (come per la geomeccanica di fronti rocciosi), perchè la texture proprio non la fa.

– ATTENZIONE ALLE PARTI VERTICALI –

Dai test che ho fatto (e che hanno fatto anche i ragazzi di GTER, che ti presento tra poco) è venuto fuori che gli algoritmi del software “faticano” un po’ a ricostruire con cura e densità di informazioni gli elementi verticali, una facciata di un palazzo o un fronte roccioso.

Dall’esempio che ti farò vedere tra poco capirai a che cosa mi riferisco.

Potrebbe non interessarti, se lavori esclusivamente nel piano.
Ma se invece hai bisogno di modellare qualcosa che va oltre i 70°-80° di inclinazione dovrai fare attenzione o, quantomeno, fare delle acquisizioni fotografiche specifiche e mirate.

– USER EXPERIENCE –

Anche se è facile da usare, la user experience di LiMapper non è ancora ottimale.
Credo che si dovrebbe semplificare il più possibile la vita di un utente che lavora all’interno di un software.
Per risparmiargli tempo e risorse.

Non è un difetto sostanziale, ma se ci lavori parecchio potrebbe farti la differenza, specialmente nel lungo periodo.

Ti faccio un esempio.
Se piazzi un GCP al’interno di una foto, ingrandendola per vedere bene a livello del pixel, Photoscan ti mantiene lo stesso livello di zoom quando passi alla foto successiva.
LiMapper no e ti obbliga a zoomare ogni volta sul target a cui attribuire il GCP.
Ok, non è una caratteristica fondamentale, ma se hai un dataset con 2.000 immagini, 20 GCP e 10 CP, potrebbe esserti davvero utile.

Gli sviluppatori di GreenValley International stanno però lavorando parecchio su questi aspetti ed ogni nuova release ha dei miglioramenti sulla user experience.
Nell’ultima versione, ad esempio, hanno introdotto la possibilità di interrompere un processo di calcolo in corso, opzione prima mancante ma molto importante.

PERCHÈ TI PARLO DI LiMAPPER

Ci sono due motivi per cui ti  scrivo di LiMapper.

Il primo, e il più importante, è per darti informazioni su un altro software di elaborazione fotogrammetrica che potresti usare nel tuo lavoro.
O, quantomeno, valutare nel panorama di questi prodotti.
Credo nella condivisione di contenuti, informazioni ed idee, indipendentemente da quello che uso sul lavoro e che offre il mercato.

Così come ho ospitato sul blog un’intera rubrica sull’elaborazione con Photoscan, a cura dell’Ing. Paolo Rossi, ed ho intervistato Giacomo Vianini di 3DFlow sul software Zephyr, nella puntata numero 15 del Podcast di 3DMetrica, oggi ti racconto di un altro software della stessa famiglia.

Continuo ad usare Agisoft Photoscan (occhio perchè tra poco si chiamerà Metashape!) per la maggior parte dei miei lavori, ma guardo sempre con curiosità, interesse ed entusiasmo agli altri prodotti.

E poi ti scrivo di LiMapper perchè ho iniziato una bella collaborazione professionale con GTER s.r.l., una giovane società genovese che da qualche mese è distributore ufficiale per l’Italia dei software di GreenValley International.
Oltre a LiMapper c’è anche LiDAR360 (per la gestione e l’elaborazione delle nuvole di punti) e LiGeoreference (per la registrazione e la georeferenziazione di nuvole di punti da scansioni laser).
GTER vende le licenze dei software, fornisce assistenza tecnica e ci fa anche formazione professionale.
Ha scelto di costituire una squadra di collaboratori e consulenti che fosse composta da professionisti tecnici che lavorano quotidianamente nel rilievo, nella misura e nella gestione dei dati tridimensionali, per poter affrontare e risolvere in maniere concreta e pratica tutti (speriamo!) i problemi legati a questo settore.
Una scelta che condivido molto e la condividerei allo stesso modo anche se non facessi parte di questo gruppo!
😛

Oltre a me ci sono Tiziano Cosso, CEO di GTER, Giampaolo Grosso, dello Studio Grosso, e Guido Carieri di GeoDatumOne.
Tutti liguri!

Ecco perchè ti parlo di LiMapper!
Perchè è un prodotto interessante nel mondo della fotogrammetria SfM (Structure from Motion) e perchè ho attivato una partnership professionale che riguarda anche questo software.
Così sai tutto quanto!
🙂

IL PREZZO DI LiMAPPER

E ora ti dico anche il perchè non posso scriverti il prezzo di una licenza di LiMapper.
Nell’accordo siglato tra GTER e GreenVally International (facciamo che la chiamiamo solo GVI!) c’è scritto che il prezzo per l’acquisto delle licenze dei software non può essere indicato in nessun luogo, pubblicamente e liberamente accessibile da chiunque.
Sono indicazioni che arrivano direttamente dall’America (GVI ha recentemente tolto i prezzi dei loro prodotti software anche dal sito web istituzionale).
Siccome collaboro con GTER in questo progetto e questo blog è accessibile da chiunque, non posso proprio scrivertelo.

Puoi condividere o meno questa scelta aziendale di GVI (io non molto…) ma non voglio creare nessuna difficoltà a GTER e ti ringrazio tanto per la tua comprensione.

Il modo migliore per sapere il prezzo della licenza di LiMapper è mandare un’email direttamente a GTER a questo indirizzo: assistenza.gvi@gter.it
Ti risponderanno presto con tutte le informazioni di cui hai bisogno e ti assicuro che non ti stalkerizzeranno una volta che avranno i tuoi contatti!

Se invece ci trovassimo a parlare di persona non avrei nessun impedimento a parlartene liberamente.

UN’ELABORAZIONE COMPLETA CON LiMAPPER

Adesso voglio guidarti, passo passo, in un’elaborazione fotogrammetrica completa con LiMapper, spiegandoti tutto quello che succede da quando apri il software a quando esporti i dati.

Ok , forse mi sono un po’ sbilanciato…
Sarebbe difficile, oltre che noiosissimo, entrare nel dettaglio di tutti i suoi processi in un articolo del blog.
Sonnifero puro!
E non voglio neppure farti un tutorial sull’uso di LiMapper.
Diciamo piuttosto che proverò a darti le informazioni principali, senza entrare troppo nello specifico ma senza neppure correre via eccessivamente veloce.

Se vorrai approfondirne alcuni aspetti o se non ti è chiaro qualcosa, sai che puoi sempre scrivermi nei modi che preferisci.
E a questo proposito ti anticipo che a Novembre 2018 ci saranno tre incontri, a Pisa, Roma e Padova, organizzati da GVI e totalmente gratuiti, in cui parleremo proprio di LiMapper e di LiDAR360.
In chiusura di articolo ti metto qualche informazioni in più.

LAVORA ANCHE TU CON ME!

SCARICA LA VERSIONE DI PROVA DEL SOFTWARE

Puoi scaricare una versione di prova, completamente funzionante per 30 giorni, di LiMapper a questo link.
Non ha restrizioni di elaborazione ed esportazione dei risultati.
Ha un solo limite ed è sulle foto da elaborare: non puoi caricarne più di 90 (o forse sono 100…).
Ok, non andrà bene per un progetto grosso, ma è più che sufficiente per farti capire che cosa fa il software.

E questo è senza dubbio un altro (non banale!) pregio.

SCARICA I DATI CHE USO ANCH’IO

Qui poi puoi scaricare i dati che uso anch’io nell’elaborazione.
Li trovi a questi link:

  • Fotografie;
  • Coordinate dei punti di controllo.

Così, se ti va, possiamo procedere insieme.

UN RILIEVO SEMPLICE

Ho scelto di rilevare un’area piccola e semplice.
È una porzione di versante a valle di una strada sterrata nella parte superiore del bacino marmifero delle cave di marmo di Carrara (MS).
Niente alberi e poche complicazioni (fotogrammetriche).
Eccola qui sotto!

Immagine aerea da drone dell'area di rilievo fotogrammetrico elaborato con LiMapper

LE FOTOGRAFIE

Ho scattato foto nadirali, oblique e frontali con un DJI Phantom 4 Pro.
Le foto di questa elaborazione sono solo quelle nadirali.
Metterle tutte mi avrebbe richiesto un bel po’ di spazio su cloud per fartele scaricare.
E viste le caratteristiche dell’area (che ha una pendenza media di 30°), le foto nadirdali vanno comunque bene.

Sono in tutto 35 e le ho scattate ad un’altezza da terra (del drone) di circa 50 m.
Il GSD (Ground Sampling Distance) corrispondente è di 1.2-1.4 cm/pixel

I PUNTI DI CONTROLLO

Ho materializzato a terra i punti di controllo tramite 7 target artificiali:

  • 5 target gialli e neri che sono i GCP (Ground Control Points);
  • 2 target rossi e neri che sono invece i CP (Control Points o Check Points) o QCP (Quality Control Points).

Lo so, non sono tanti.
Solitamente ne metto di più!
Ma sono comunque sufficienti per gli scopi di questo articolo e per fare un’elaborazione che abbia una minima solidità teorica ed effettiva nei risultati che produce.

Ora partiamo!

INIZIA IL PROGETTO E CARICA I DATI

TEMPLATES

Quando avvii LiMapper per la prima volta sarai catapultato nella schermata dei templates.
Qui hai la possibilità di pre-definire un processo completo di elaborazione dei dati, scegliendo che cosa fare e come farlo.

Immagine che rappresenta la schermata dei templates di elaborazione del software LiMapper

Puoi decidere se fare l’allineamento delle immagini, la creazione della nuvola densa, il modello digitale di elevazione e l’ortofoto.
Oppure se fermarti subito alla nuvola densa.
E puoi scegliere, per ogni elaborazione, i parametri di calcolo.

Questo è utile se sai che dovrai processare dataset diversi più volte e con le stesse impostazioni.
È quello che succede quando elabori rilievi, in epoche diverse, del solito sito in cui, ad esempio, stanno scavando o riportando del materiale con continuità.

Oppure se devi fare test comparativi nel tempo per valutare l’efficacia di un’elaborazione su scenari molto diversi fra loro.

Immagine che mostra la creazione di un nuovo template di elaborazione in LiMapperCreati un nuovo template cliccando su “New Template“.
Assegnagli il nome che vuoi e lascia spuntati tutti gli step dell’elaborazione.
Guarderemo i parametri di calcolo più avanti.

TI DO UN CONSIGLIO
Puoi sempre cambiare i parametri di calcolo nelle fasi successive dell’elaborazione, ma non puoi aggiungere un nuovo step al template che hai scelto.
Se vuoi fare un’ortofoto, ma non l’hai inserita nel template, non è banale aggiungerla.
Ti consiglio quindi di usare un template completo, dove spunti tutte le fasi del processo.
Puoi decidere liberamente di non elaborare qualcosa che è nel template (come l’ortofoto o un modello digitale di elevazione), ma non puoi aggiungere qualcosa che hai dimenticato in partenza!

Il mio template l’ho chiamato “Elaborazione Completa“.
Che fantasia!

PROGETTO

Dopo aver scelto il template dai un nome al progetto e decidi dove LiMapper salverà tutti i file che produrrà.
È semplice.
Non ti metto uno screenshot di questo…

In questa fase puoi ancora cambiare il template di elaborazione.

CARICA LE FOTO

Nella finestra successiva devi caricare le foto da elaborare.

Puoi suddividerle in tre gruppi, in funzione delle loro caratteristiche:

  1. Nadir: per foto nadirali;
  2. Oblique: per foto oblique, che hanno un’inclinazione diversa da quella nadirale (metti qui dentro tutte le foto con camera a 30°, 45°, 70°, …, ed anche le foto frontali);
  3. Multispectral: per foto multispettrali (anche se non sono oggetto di questo articolo). LiMapper le può gestire.

Seleziona il gruppo Nadir (evidenziato in giallo nell’immagine qui sotto) e importa le foto usando il pulsante verde con il “+” (vedi la freccia rossa).

Immagine che mostra la finestra di importazione delle fotografie all'interno di LiMapper

Una volta fatto ti troverai elencate tutte le foto da elaborare.
Puoi leggere l’ID assegnato a ciascuna di esse, il nome del file, la dimensione e la posizione.

La posizione di ciascuno scatto è presa dai dati EXIF (i metadati)delle immagini.
Le foto di questo progetto sono geolocalizzate dal GPS a bordo del drone e le coordinate sono espresse nel sistema di riferimento geografico WGS84 (EPSG 4326), che corrisponde all’informazione che hai nel pannellino “Image Geolocation“, nella parte alta della finestra.

Ti anticipo che l’altitudine registrata dalla IMU del drone non è attendibile.
Le foto dovrebbe stare un bel po’ più in alto!
Purtroppo è un problema noto, che si manifesta con parecchi droni DJI.
Se hai suggerimenti per superarlo o gestirlo te ne sarei davvero grato!

Indipendetemente da ciò, questo non è un ostacolo alla buona riuscita della modellazione.
I punti di controllo (GCP) ci verranno in aiuto!
D’altra parte si può fare fotogrammetria anche senza immagini georeferenziate.

SCEGLI LE COORDINATE IN OUTPUT

L’ultimo passaggio della fase preliminare è quello della scelta del sistema di riferimento per gli output dell’elaborazione.
Io ho rilevato sul campo le coordinate dei punti di controllo con un’antenna satelittare in modalità nRTK, collegata alle basi Italpos.
Le coordinate dei target sono quindi espresse nel sistema di riferimento ETRF2000.

Cercalo tra quelli disponibili come RDN2008.
I punti che ti ho messo a disposizione per il download hanno coordinate geografiche.
Un output cartografico è però più versatile di uno geografico, specialmente se porti i risultati all’interno di un software tipicamente bidimensionale (un GIS o un CAD).
Se vuoi avere l’output cartografico entra nell’elenco dei sistemi di riferimento cartografici, “Projected“, e poi cerca RDN2008 – TM32 – EPSG6707.

Come riferimento verticale, per le quote, seleziona il modello del Geoide EGM2008.

Immagine che mostra la scelta del sistema di riferimento in output all'interno di LiMapper

Fai click su “Finish” e dopo pochissimo sarai all’interno dell’area di lavoro di LiMapper.

Se non vedi niente, non preoccuparti.
Seleziona la voce di menù “3DView” e metti la spunta su GPS nel menù ribbon “Show“.
Ecco, ora dovresti vedere la posizione dei punti di presa fotografica.
Sono dei pallini gialli.

Inoltre, se ci fai caso, vedrai che il pannello di sinistra si è riempito con una cartella “Project” che contiene una sotto-cartella “Photos“, dove ci sono, a loro volta, tutte le foto del progetto.
Per aprire la cartella facci doppio click sopra.
E per vedere, in una specifica finestra, ogni foto fai doppio click sul nome del suo file nell’elenco.

Immagine che rappresenta la finestra di LiMapper con la posizione dei punti di presa

Ti prego di non commentare, deridendomi, le traiettorie lungo le quali ha volato il drone!
Sono proprio brutte!
Ho fatto una veloce acquisizione manuale.
Lo so che è terribile a vedersi, ma è sufficientemente ridondante nella sovrapposizione delle immagini!
🙂

ALLINEAMENTO, ORIENTAMENTO E NUVOLE DI PUNTI

Ora sei pronto per iniziare la vera e propria elaborazione fotogrammetrica.

L’AREA DI LAVORO

Prima di entrare nel dettaglio di Structure from Motion, Machine Learning & C.o spendo due parole sull’area di lavoro del software.

Le voci principali di menù sono quattro:

  1. File
  2. Home
  3. 3D View
  4. 2D View

Tralasciando la voce “File“, dove gestisti i template ed i progetti, ti dico brevemente che:

  • la sezione Home ti permette di lanciare le elaborazioni, controllandone i parametri, importare le informazioni dei GCP, esportare i risultati, ed utilizzare alcune utility che lavorano sulla qualità delle immagini (di cui però non ti parlo in questo articolo, anche se non sono niente male!);
  • la sezione 3D View gestisce la visualizzazione degli elementi tridimensionali (nuvola sparsa e nuvola densa);
  • la sezione 2D View ti permette di lavorare sugli elementi bidimensionali (ciascuna foto singola del dataset, il modello digitale di elevazione e l’ortofoto).

ALLINEAMENTO DELLE IMMAGINI E NUVOLA SPARSA

Il primo step dell’elaborazione è l’allineamento delle immagini e la generazione della nuvola sparsa.
Questo è il cuore dell’elaborazione Structure from Motion.
È un processo comune a tutti i software di questo tipo, inclusi tutti i “concorrenti” di LiMapper.

Il principio di base è quello di trovare punti comuni tra le immagini del dataset che vengono localizzati nello spazio tridimensionale.
Si chiamano Matching Points o Tie Points.
Io li chiamo punti di legame o, a volte e più brutalmente, punti di aggancio.

Immagine che mostra le opzioni di allineamento delle immagini nel software LiMapper

L’allineamento delle immagini in LiMapper avviene in due step.
Ed il software ti permette di gestirne i parametri in maniera indipendente.

Per accedere alla finestra di controllo che vedi nell’immagine qui sopra fai così:

  1. seleziona la voce di menù Home;
  2. nella voce del ribbon menù Process, seleziona solo Alignment;
  3. fai click su Configure vicino alla frecciona verde che segna l’inizio del processo.

I punti 1 e 2 decidono come trattare la ricerca dei punti di legame.

Il processo avviene in due step:

  1. Il software individua i punti caratteristici (che non sono i punti di legame!) in ciascuna immagine del dataset;
  2. Ogni immagine è confrontata con le altre immagini del dataset per trovare i punti caratteristici, già individuati, che siano però comuni ad entrambe e che diventeranno punti di legame tra di loro.

Nella ricerca dei punti caratteristici le immagini possono essere “sotto-campionate” per accelerare il processo e puoi scegliere il numero massimo di punti per ogni immagine.
Io lascio invariati i parametri di default: Large e 8192.
Vanno bene nella maggior parte dei casi.

Nella ricerca dei punti di legame ogni immagine è confrontata con le altre secondo tre possibili modalità:

  1. Generic: in cui le immagini vengono sotto-campionate e si confrontano tra loro versioni a bassa risoluzione;
  2. Exhaustive: in cui ogni immagine, a risoluzione normale, viene confrontata con tutte le altre immagini del dataset;
  3. Reference: che sfrutta la posizione delle immagini, scritta nei dati EXIF, per confrontare ogni immagine, ancora a risoluzione normale, con quelle a lei vicine sulla base delle coordinate del punto di scatto.

Il parametro Max Tie Points ti dice qual è il numero massimo di punti di legame per ogni coppia di immagini confrontate tra loro.
1024 è un valore di default che va bene nella maggior parte dei casi.
È piuttosto semplice intuire come, alla fine del processo, i punti di legame trovati in ogni immagine possono essere ben più di 1024!

In questa fase puoi scegliere anche che cosa vuoi che venga “aggiustato” nella fase di orientamento delle immagini.
BA sta per Bundle Adjustment.
In italiano lo trovi come compensazione a stelle proiettive.
È eredità della fotogrammetria tradizionale e della risoluzione delle equazioni di collinearità ed è una procedura di minimizzazione non lineare dell’errore che permette di aggiustare i punti e le camere, minimizzando l’errore di riproiezione.

…

Dai diciamo meglio che, sulla base delle informazioni dei punti di controllo a terra, ti permette di ricostruire in maniera precisa l’esatta posizione, relativa ed assoluta, del centro di ogni fotografia scattata ed anche l’orientamento, relativo ed assoluto, del sensore della macchina fotografica ad ogni scatto.

Qui dentro c’è il cuore topografico del processo fotogrammetrico!

Puoi far definire al software i parametri intrinsechi di ogni foto: la lunghezza focale, la posizione del punto principale, i parametri di distorsione radiale e tangenziale e quelli di distorsione dell’intero piano dell’immagine.
E poi puoi far calcolare i parametri esterni: rotazioni e traslazioni.

Se conosci con grande precisione la posizione dei punti di presa (ad esempio se usi un drone equipaggiato con sistema RTK) ed anche quella dei punti di controllo, puoi intervenire anche sulla stima dell’Offset IMU/GPS.
Per ora lasciamolo perdere…

 

Infine LiMapper ti dà la possibilità di eliminare automaticamente i punti che chiama Outlier.
Lo fa sulla base di un limite di soglia stabilito per l’errore di riproiezione di ciascun punto di legame che viene trovato.
L’errore di riproiezione è un errore geometrico che lega le coordinate tridimensionali di un punto di legame e le sue coordinate proiettate sulle immagini in cui è presente.
Non mi addentro in questo concetto, affascinante ma non semplicissimo, e mi limito a dirti che lascio invariato il valore di default di 6 pixel.

Quando hai finito con la scelta dei parametri per l’allineamento delle immagini, puoi tornare nell’area di lavoro principale e avviare il processo con la freccia verde ben visibile in alto a sinistra.
Non aspetterai molto.

Immagine che mostra la conclusione dell'allinemento delle immagini in LiMapper

Vedrai i punti di legame che costituisono la nuvola sparsa.
Vedrai l’area di elaborazione, che LiMapper chiama ROI (Region Of Interest). È un parallelepipedo giallo.
Vedrai le foto nella loro posizione al momento dello scatto e con l’orientamento del sensore aggiornato (non è ancora quello definitivo).
E vedrai anche le miniature di ciascuna foto.

Puoi scegliere che cosa rappresentare, di tutto quello che ti ho appena detto, andando nel menù “3D-View” e selezionando/deselezionando le voci nel pannello “Show“.

Se la dimensione dei punti è troppo grande puoi ridurla agendo sul parametro “Point Size” del pannello “Effect” (è evidenziato in giallo nell’immagine qui sopra).

INSERISCI I PUNTI DI CONTROLLO

Ora è il momento di inserire i punti controllo, i GCP, Ground Control Points.

IMPORTA I GCP

Per prima cosa devi importarli.
Lo fai cliccando sul tasto Import GCP che trovi in alto a sinistra. Ha una freccia blu che punta verso il basso.
Scegli il file di testo che hai scaricato all’inizio dai dati del rilievo e che si chiama …MARKER-RDN2008-GEO.txt
Importalo.
Visto che si tratta di coordinate geografiche devi cambiare il sistema di riferimento dei GCP, scegliendo l’EPSG6707.
Attenzione a non invertire Latitudine e Longitudine!
Se dovessero risultare invertite devi intervenire nei menù a tendina che vedi nelle intestazioni delle due colonne centrali.
Immagine che mostra l'inserimento dei GCP all'interno di LiMapper

CONFERMA LA POSIZIONE DEI GCP

Ecco, questa è la parte più noiosa di tutta l’elaborazione fotogrammetrica!
Devi confermare, per ogni foto del dataset, la posizione di ciascun GCP.
Ed è importante farlo ingrandendo bene ogni immagine, arrivando a vedere i pixel.
E va fatto per tutte le foto.

In LiMapper puoi fare così:

  • Seleziona un GCP nella finestra che trovi nella parte destra dell’area di lavoro;
  • Inizia con il numero 100;
  • Fai doppio click sulla prima foto e ingrandisci il target che corrisponde al GCP 100 fino a livello dei pixel;
  • Fai click nel centro del target e conferma la posizione con il tasto “Add 2D Observation” che trovi nel pannello 2DObservation, sotto quello dei GCP. Il tasto ha la forma di un mirino;
  • Fallo per ogni foto in cui c’è quel target (purtroppo LiMapper non ti permette di filtrare le foto sulla base del target, un altro aspetto che migliorerebbe la user experience);
  • Modfica l’accuratezza dell’osservazione 2D (Set Selected 2D Obs Accuracy), fai click destro su un’osservazione 2D e portala da 0.5 pixel a 1 pixel. È più ragionevole!
  • Passa al target successivo e ripeti tutta la trafila;
  • Abbi pazienza e sii ligio alla procedura!
  • 🙂
  • Quando avrai finito dovrai scegliere quali GCP saranno i Control Points (cioè saranno usati per l’orientamento e le georeferenziazione del modello) e quali saranno Check Points ossia ti daranno informazioni sull’accuratezza generale.
    Lo scegli dal menù a tendina della colonna Flag di ogni punto.
    La seconda colonna.
    Il punto 101 e il 103 sono Check Points.
  • Nella colonna Accuracy della finestra dei GCP lascia indicato 0.02 m come valore di precisione sull’orizzontale ma metti 0.03 m in quello relativo alla posizione verticale (Accuracy Vertical).

Nella cartella del file di testo delle coordinate dei punti trovi anche un’immagine che ti dovrebbe aiutare a riconoscere i GCP in base alla loro posizione ed a collegarli con il loro numero corretto.

Immagine che mostra come assegnare la posizione di ogni GCP su ogni immagine all'interno di LiMapper

OTTIMIZZA L’ALLINEAMENTO

Una volta finita la noiosa (ma necessaria ed importante) procedura di localizzazione di ogni GCP su tutte le foto puoi ottimizzare l’allineamento.

Lanci il comando facendo click sul pulsante “Update Alignment” che trovi sia nella voce di menù Home, sia nella finestra dei GCP.
È un’icona con un cerchio rosso, uno blu ed una freccia che li collega.

Il processo è veloce ed al termine le foto saranno state tutte ottimizzate sulla base della posizione dei punti di controllo inserita nel modello.

Ora sono noti tutti i parametri di calibrazione delle camere!
Li puoi vedere accedendo al Tool Camera Calibration, anch’esso nel menù Home.

GENERA LA NUVOLA DENSA

Ora è tutto pronto per generare il prodotto principe dell’elaborazione fotogrammetrica: la nuvola di punti densa.

Prima però ti consiglio di ridimensionare la regione di calcolo, la ROI, lavorando con gli appositi strumenti (Resize e Rotate) nel menù 3DView.
Se riduci la ROI all’effettiva area del rilievo velocizzi ulteriormente il processo di calcolo, perchè dici al software di ignorare aree su cui altrimenti lavorerebbe per generare la nuvola densa.

I parametri su cui agire per generare la nuvola densa sono solo due:

  1. Quality: dice qual è la risoluzione con cui ogni immagine viene usata nel confronto con tutte le altre. Parti da UltraHigh, che è la piena risoluzione (ma richiede un po’ di risorse hardware e più tempo di elaborazione), e poi si scende, dimezzando la risoluzione ad ogni step. Io lascio il parametro di default High (che usa immagini a risoluzione dimezzata rispetto a quella massima);
  2. Type:  che ti permette di decidere se fare un’elaborazione ottimizzata per il 3D, dove vengono modellate anche le parti verticali, oppure se scegliere l’opzione 2.5D, ottima per output finali principalmente bidimensionali come ortofoto e modelli digitali di elevazione. Io scelgo l’opzione 3D.

Immagine che mostra la finestra per generare la nuvola di punti densa in LiMapper

Alla fine del processo (che avvii sempre facendo click sulla freccia verde) il software avrà generato una nuvola di punti densa.
La mia conta poco più di 5.000.000 di punti.
È scalata e georeferenziata.

Se nel menù 3D View spunti la casella GCP, nel pannello Show, puoi anche vedere la posizione dei GCP che hai inserito poco fa.
In rosso vedi i GCP veri e propri ed in blu vedi i Punti di Controllo.

Immagine di una nuvola densa generata dal software LiMapper

Se poi dai uno sguardo alla finestra con le informazioni sui GCP puoi vedere che i due Check Points, il punto 101 ed il punti 103, ti danno un’informazione importante: l’accuratezza sulla restituzione di ciascun punto, misurata con il metodo degli scarti quadritici medi tra la posizione elaborata dal software e quella misura sul campo.
Con questi valori puoi calcolare un valore medio dell’accuratezza generale del modello.
Qui siamo poco sopra i 3 cm (ma servirebbero più Check Points per un’analisi statistica più raffinata e robusta).
È un valore del tutto in linea con il metodo di rilievo, la risoluzione delle immagini e le misure topografiche dei punti di controllo.

Puoi esportare la nuvola di punti densa tramite il menù ribbon Export del macro-menù Home.
Dalla finestra che si apre seleziona il sistema di riferimento in uscita e scegli se esportare o meno le normali, i colori ed eventuali classificazioni sui punti.
LiMapper ti permette di esportare un nuvola di punti in formato ply, las e obj.

Anche l’esportazione è veloce e se poi carichi la nuvola dentro un software di trattamento dati 3D, come Cloud Compare, ti rendi subito conto che il risultato non è per niente male!
La nuvola ha una buona densità e rappresenta bene tutto l’andamento del terreno rilevato.
Come anticipato in premessa, le parti verticali che corrispondono alle pareti laterali ed a quella lato monte della casetta che è in campo non sono state modellate e presentano un buco.
Diversa è invece la situazione sul muro di valle per il quale si può dire che il software ha lavorato piuttosto bene!

Se ti interessa posso inviarti con un wetransfer il file .las (o .ply) della nuvola densa.
Scrivimi un messaggio o un’email con il tuo indirizzo email e te la invio al più presto!

Immagine che rappresenta la nuvola di punti elaborata aperta all'interno di Cloud Compare

MODELLI DIGITALI DI ELEVAZIONE ED ORTOFOTO

Prima di concludere questo articolo (che è venuto davvero lungo!), ti lascio con un cenno agli output 2D che si possono creare con LiMapper: il modello digitale di elevazione e l’ortofoto.

Ognuno di questi processi meriterebbe un approfondimento specifico.
Ci sono interessanti opzioni diponibili in fase di scelta dei parametri.
Provo a sintetizzarti tre aspetti interessanti in un elenco puntato:

  • LiMapper ti permette di generare un classico modello di elevazione tipo DSM (Modello Digitale delle Superfici) ma ha anche la possibilità di generare (o almeno di provare a generare) un DTM (Modello Digitale del Terreno) che lui chiama DEM.
    Se gli fornisci in input informazioni sulle dimensioni degli elementi artificiali sopra il terreno (gli edifici) l’algoritmo fa un calcolo distribuito su tutta la superficie modellata per provare a darti in output un risultato che sia quanto di più vicino al modello del terreno.
    In questo caso io ho generato un semplice DSM.
  • Anche sulle ortofoto LiMapper ha implementato un algoritmo particolare che ti permette di generare ortofoto di buona qualità anche in situazioni complesse (tipicamente quando ci sono parecchi alberi e magari erano pure mossi dal vento durante l’acquisizione aerofotogrammetrica), lavorando a livello di macro-settori piuttosto che a livello di pixel.
    In questo caso si genera una DOM (Digital Orthomosaic), mentre l’elaborazione classica di un ortomosaico genera quella che chiama TDOM (True Digital Orthomosaic).
    Non essendo il nostro un caso complesso ho lasciato indicata l’opzione di default che ha generato la TDOM.
    Ti segnalo che LiMapper ti permette di generare solo ortomosaici nadirali senza farti di lavorare su piani diversi dal piano XY, molto utili per rappresentare elementi verticali, come le facciate di un palazzo.
  • Sia per il modello digitale di elevazione che per l’ortofoto, puoi scegliere la risoluzione in output come multiplo del GSD.

Immagine di un modello digitale di elvazione tipo DSM elaborato in LiMapper Immagine di un ortomosaico elaborato in LiMapper

GENERA IL REPORT DELL’ELABORAZIONE

Alla fine del processo puoi esportare tutti i dati che hai creato ed anche generare un report di tutta l’elaborazione.
Trovi il pulsante Quality Report nel menù Process dell’area Home.

LiMapper è un fulmine anche qui e produce un documento in formato pdf.
È molto esaustivo e fatto bene.
Puoi scaricare quello della mia elaborazione a questo link:
LiMAPPER-Report

Salta subito all’occhio come la generazione della nuvola densa in modalità High ci abbia messo solo 20 minuti!
E non ho neppure utilizzato la workstation che adopero normalmente per fare modellazione.
Ho usato un laptop piuttosto normale…
È vero che 35 immagini non sono molte ma gli altri software ci avrebbero messo di più!

 

Ti sarai accorto che LiMapper non ha al suo interno molti strumenti implementati dentro altri software concorrenti e che ti permettono di calcolare volumi, misurare coordinate, classificare la nuvola di punti e fare tutte quelle operazioni specifiche ed avanzate di trattamento dei dati tridimensionali.
Questo si spiega con il fatto che GVI produce un altro software, estremamente potente e complesso, che gestisce le nuvole di punti: LiDAR360.
È pensato per essere la naturale prosecuzione del trattamente dei dati una volta terminato il processo fotogrammetrico e generati gli output da LiMapper.
È un software davverto valido e molto maturo e fa tutto quello che ti ho scritto sopra e molto di più!
Magari potremmo parlare anche di lui in un prossimo articolo.

GVI/GTER ROADSHOW

Prima di lasciarti alle note di chiusura ti segnalo che GTER ha organizzato tre eventi itineranti per presentare sia LiMapper che LiDAR360.

  • Giovedì 15 Novembre 2018 ci sarà la prima tappa del Roadshow a Pisa;
  • Giovedì 22 Novembre 2018 saremo a Roma;
  • Giovedì 29Novembre 2018 chiuderemo con Padova.

Tutti gli eventi si terranno all’interno di un Talent Garden e la partecipazione è GRATUITA.

Lo scopo del Roadshow è quello di approfondire i software con un confronto in aula dal vivo.

Faremo elaborazioni di dati live ed io porterò proprio il caso di questo articolo da trattare con LiMapper.
Tutti i partecipanti hanno la possibilità di scaricare la versione di prova di entrambe i software (completa e funzionante per 30 giorni) e fare le elaborazioni con noi, in aula, sul proprio laptop.

Se ti interessa partecipare puoi iscriverti o ricevere altre informazioni accedendo a questo link.
Se invece leggerai questo articolo a Roadshow concluso, spero che ci possano essere comunque altre occasioni di incontro.

 

Eccoci alla fine!
È stata davvero dura.
L’articolo è stato più lungo del previsto.

Spero comunque di averti dato qualche informazione utile su LiMapper o anche solo la curiosità di provarlo nel tuo lavoro.
Se hai dubbi o domande su tutto quello che ho scritto ti prego di contattarmi nei modi che preferisci.

Lo puoi fare tramite Telegram a telegram.me/paolocorradeghini.
Oppure trovi il mio indirizzo email nella sezione contatti di questo blog.
Tutti i miei collegamenti Social Network sono invece in fondo alla pagina chi sono.

Se ti va di seguirmi quotidianamente negli aggiornamenti che condivido online lo puoi fare sul canale Telegram di 3DMetrica che trovi a telegram.me/tredimetrica o direttamente a questo link.
È informale, non siamo in tanti ma è il luogo dove pubblico in assoluto più cose, inclusi dietro le quinte e backstage di quello che faccio nel mio lavoro.

Puoi ascoltare le puntate del Podcast di 3DMetrica andando nella pagina PODCAST di questo blog.
O su Spreaker (che è il servizio che uso per pubblicare le puntate online).

Ed infine ti puoi iscrivere alla Newsletter di 3DMetrica che uso per riassumere i post che pubblico quotidianamente sui canali social network, per linkare l’ultimo articolo del blog (sperando di farcela a scriverne uno ogni settimana!) per indirizzarti alla nuova puntata del podcast ed anche per segnalarti eventuali incontri, corsi o appuntamenti dove sarò e dove, magari, ci si può incontrare per scambiarci un saluto.
Ti puoi iscrivere nel box che trovi a destra e nella home page e che dice: “Iscriviti alla Newsletter“.

 

Grazie di cuore del tuo tempo e della tua attenzione!

A presto!

 

Paolo Corradeghini

 

Puoi vedere tre video che ho pubblicato sul canale You Tube proprio riferiti all’elaborazione fotogrammetrica con LiMapper:

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Paolo Corradeghini

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BARALDI FELICE
4 May 2019 at 11:40
Reply

Complimenti per la tua presentazione di “LiMapper” sono fotogrammetra dai tempi delle tecnologie Analogica-Analitica-Digitale ed ora sto’ entrando nella autocorrelazione per tre foto-3D-nuvola di punti–Sono in contatto con Menci SW-di Arezzo (di cui tu non accenni)–Sono interessato ad approfondire le conoscenze di “LiMapper” ed eventualmente sposarlo come SW definitivo-Gradirei stare in contatto con la tua esperienza in merito–Gradisci cordiali saluti–Il mio telefono attuale e’ : 380.3442768–Prima impressione : Mi sembra piu’ scarso del SW diell’Ing.Menci …. vedremo ??? — CIAO



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    Paolo Corradeghini, ligure, classe 1979, ingegnere per formazione, topografo di professione, sportivo per necessità e fotografo per passione. Fai click sulla mia faccia e scopri qualche informazione in più.
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    Paolo Corradeghini
    YouTube Video UCi7FWlZ8-gdWbBqScaODajw_CmBQ8Bc7PX0 In questo video condivido come puoi esportare e importare "cose" da e in Google Earth Pro.
C'è la possibilità di esportare una mappa, inserendo testo, titolo e legenda, tutto in formato immagine.
O puoi fare la stessa cosa "stampando" un PDF.
E poi si può importare un sacco di file di formati diversi, inclusi i dati georeferenziati.


Qui ci sono gli altri video legati a Google Earth Pro:
Parte 1 - Il software: https://youtu.be/Zm947ElLV8E
Parte 2 - Impostazioni e coordinate:  https://youtu.be/QdAgCxpr9MU
Parte 3 - Misure https://youtu.be/ligAaNM2CdA
Parte 4 - KML (e KMZ): https://youtu.be/H_4OqBe3MK4
Parte 5 - Cronologia e Google Street View: https://youtu.be/E9_a9Neu-Zk
Parte 6 - Import/Export: https://youtu.be/CmBQ8Bc7PX0


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.

Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

Il modo più veloce per contattarmi è tramite Telegram @paolocorradeghini
Oppure trovi gli altri miei contatti li trovi sul blog di 3DMetrica: https://3dmetrica.it/

Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
1:11 Intro
1:52 Esportare una vista come immagine
6:03 Stampa in pdf
9:54 Importare file
12:20 Outro
    In questo video condivido come puoi esportare e importare "cose" da e in Google Earth Pro.
C'è la possibilità di esportare una mappa, inserendo testo, titolo e legenda, tutto in formato immagine.
O puoi fare la stessa cosa "stampando" un PDF.
E poi si può importare un sacco di file di formati diversi, inclusi i dati georeferenziati.


Qui ci sono gli altri video legati a Google Earth Pro:
Parte 1 - Il software: https://youtu.be/Zm947ElLV8E
Parte 2 - Impostazioni e coordinate:  https://youtu.be/QdAgCxpr9MU
Parte 3 - Misure https://youtu.be/ligAaNM2CdA
Parte 4 - KML (e KMZ): https://youtu.be/H_4OqBe3MK4
Parte 5 - Cronologia e Google Street View: https://youtu.be/E9_a9Neu-Zk
Parte 6 - Import/Export: https://youtu.be/CmBQ8Bc7PX0


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.

Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

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0:00 Intro
1:11 Intro
1:52 Esportare una vista come immagine
6:03 Stampa in pdf
9:54 Importare file
12:20 Outro
    In questo video ti faccio vedere come si creano le curve di livello in QGIS.<br />Serve un rastrer, un modello digitale di elevazione.<br />E poi è piuttosto semplice.<br />Ti condivido il processo con un'attenzione alla possibilità di creare elementi con informazione di elevazione.<br /><br /><br />Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.<br />Ne sarei felice.<br /><br />Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.<br /><br />Il modo più veloce per contattarmi è tramite Telegram @paolocorradeghini<br />Oppure trovi gli altri miei contatti li trovi sul blog di 3DMetrica: https://3dmetrica.it/<br /><br />Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica<br />È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.<br /><br /><br />0:00 Intro<br />0:38 Un DEM in QGIS<br />2:38 Estrai le curve di livello<br />6:24 Le curve di livello generate<br />8:13 Sottocampionare un raster per curve più morbide<br />11:26 Offset alle curve<br />12:08 Esporto le curve di livello<br />14:20 Outro
    Dentro Lidar360 c'è la possibilità di creare un modello tridimensionale a partire da un modello digitale di elevazione.
La differenza con un modello 3D a triangoli (il "LiTin") sta nella sua genesi ma soprattutto nella sua possibilità di editing e sistemazione generale.
Te lo condivido in questo video.


Qui ci sono i video di questo percorso in Lidar360:
01 - I controlli sulla nuvola di punti: https://youtu.be/jo2HEHeA3tM
02 - Pulisco la nuvola da "outliers" e rumore: https://youtu.be/HltISGTxM90
03 - Da quota ellissoidica a quota ortometrica: https://youtu.be/HsUYNBFLqdw
04 - Ritaglia la nuvola di punti: https://youtu.be/Ycno8uW8ea4
05 - Classifica automaticamente i punti del terreno: https://youtu.be/D6HUYywrpno
06 - Affino la classificazione automatica: https://youtu.be/Prpgx7-2pOY
07 - Controllare il terreno con il modello TIN: https://youtu.be/Adx-jTTVS6w
08 - Infittire i punti del terreno ed estrarli dalla nuvola generale: https://youtu.be/SR207WpzIvU
09 - Modello 3D a facce triangolari TIN: https://youtu.be/ztH_RI9iVhU
10 - Curve di livello: https://youtu.be/TzYQQ52bXgI
11 - Classificare gli edifici ed aggiustare la classificazione con il "Profile Tool": https://youtu.be/X5QJJYyjjTk
12 - Classificare elementi specifici (macchine e linee elettriche) in una nuvola di punti: https://youtu.be/Gyy8UZdkLFI
13 - Classificare per attributi: https://youtu.be/BcKt4moEJWE
14 - Importa un ortomosaico e gestisci le viste: https://youtu.be/2I2vbkweiP8
15 - Vector Editor: https://youtu.be/qibsQNP3ZQ4
16 - Crea un DTM riempiendo i buchi del terreno: https://youtu.be/-DA9esFvdLo
17 - Lavorare con il modello "LiModel": https://youtu.be/S21h7F0K_b0


Questa serie è fatta in collaborazione con   @lidaritalia  (https://www.lidar-italia.it/) con cui portiamo avanti un bel po' di attività di studio, analisi e test sui sistemi Lidar (da drone e da terra) e sui software di  @GreenValleyINTL   (https://greenvalleyintl.com/).
È grazie a loro se posso condividere questi contenuti!


Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.
Scrivilo nei commenti.
Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini


0:00 Intro
1:12 Lidar360
2:28 Che cos'è un modello TIN
2:58 Convert TIF to LiModel
4:40 Il LiModel
6:03 L'editor del LiModel
13:04 Salvare le modifiche
14:45 Outro


Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/

Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
    In questo video voglio condividere con te come utilizzare il plugin "Ellipse marking" del software Cloud Compare per portarci dentro un ortomosaico (dopo averlo trasformato in nuvola di punti, piatta).


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.

Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

Il modo più veloce per contattarmi è tramite Telegram @paolocorradeghini
Oppure trovi gli altri miei contatti li trovi sul blog di 3DMetrica: https://3dmetrica.it/

Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
1:18 Una piccola nuvola in Cloud Compare
2:25 Prendo una misura di riferimento preliminare
3:49 Il plugin Ellipse Marking
6:09 L'ortofoto trasformata in nuvola di punti
6:56 Trasporto l'ortomosaico sotto la nuvola 3D
13:10 Outro
    Dentro il software di fotogrammetria Agisoft Metashape si possono classificare i punti di una nuvola di punti 3D.
In questo video ti faccio vedere che cosa viene fuori usando gli algoritmi automatici di classificazione del terreno.


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

Il modo più veloce per contattarmi è tramite Telegram @paolocorradeghini
Oppure trovi gli altri miei contatti li trovi sul blog di 3DMetrica: https://3dmetrica.it/

Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:53 Entro in Metashape
3:16 Gli strumenti per gestire le classi di una nuvola
4:11 Classificare i punti del terreno
11:31 Guardo i risultati
12:10 Filtrare le classi
13:30 Reset classification
14:05 Outro
    In questo ti condivido alcuni step per passare da un modello 3D (in Cloud Compare) ad una rappresentazione 2D.
Faccio riferimento all'ambiente CAD, pechè è quello in cui sono più confidente, ma si potrebbero seguire altre strade ed altri strumenti.
Spero comunque di riuscire a darti informazioni utili.


Questo video, e tutti gli altri di questa serie, esiste grazie al Gruppo Naturalistico Montelliano - http://www.gnmspeleo.it/

Ecco i video della serie:
EP01 - Scarica ed installa Cloud Compare: https://youtu.be/UiGda9FTct4
EP02 - L'area di lavoro di Cloud Compare: https://youtu.be/_Tdzv0ZaKsg
EP03 - Importa una nuvola (LAS) e applica una traslazione globale: https://youtu.be/CbTiTv3Qafw
EP04 - Elimina parti che non ti interessano (strumento di Segmentazione): https://youtu.be/aLAmh4tJUpY
EP05 - Salvare un progetto in Cloud Compare in formato BIN: https://youtu.be/02iuRsgPKaw
EP06 - Sezioni dinamiche: https://youtu.be/udvvyoHB9cM
EP07 - Trova i limiti planimetrici di una nuvola: https://youtu.be/Xo-DvdjRMQo
EP08 - "Scoperchia" una nuvola di punti, separando pavimento e soffitto: https://youtu.be/eunYw58c4Bk
EP09 - Misurare una nuvola di punti: https://youtu.be/XH9nLfm78J4
EP10 - Colorare una nuvola con le informazioni della quota: https://youtu.be/A8p0ZmsCvi8
EP11 - Creare una polilinea: https://youtu.be/faYyQvHLqrI
EP12 - Sezioni trasversali: https://youtu.be/ciincbrKWxA
EP13 - Profilo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/Ur_Var3SDXE
EP14 - Sviluppo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/nMQ5RZN-nHQ
EP15 - Costruire un DEM: https://youtu.be/zn_faKHsE58
EP16 - Curve di livello: https://youtu.be/5RH-Ag-kSgA
EP17 - Allineare due nuvole di punti: https://youtu.be/PQS7reeSIaU
EP18 - Aumentare la densità dei punti della nuvola: https://youtu.be/aOKU_Bcokbk
EP19 - Crea un'animazione della nuvola: https://youtu.be/oDB1AUlw68s
EP20 - Pulire la "doppia pelle": https://youtu.be/SEu4tYLi82o
EP21 - Dal 3D al 2D: https://youtu.be/R2bImzWw0Cs


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Scrivilo nei commenti.
Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini


0:00 Intro
2:43 Un esempio di mappa di grotta
4:03 Cloud Compare
7:43 DEM e curve di livello
10:25 Creare l'ingombro dell'area
13:23 Esportazione in DXF
14:50 Apro i DXF in CAD
17:58 Creare una "pseudo-ortofoto"
28:45 Aggiungo punti quotati
35:48 Creo un profilo longitudinale
46:00 Le sezioni trasversali
52:20 Outro


Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/

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    Dentro Google Earth Pro c'è la possibilità di vedere immagini aeree del passato, attraverso lo strumento della cronologia.
Te lo condivido in questo video, dove ri parlo anche del "famoso" Google Street View.


Qui ci sono gli altri video legati a Google Earth Pro:
Parte 1 - Il software: https://youtu.be/Zm947ElLV8E
Parte 2 - Impostazioni e coordinate:  https://youtu.be/QdAgCxpr9MU
Parte 3 - Misure https://youtu.be/ligAaNM2CdA
Parte 4 - KML (e KMZ): https://youtu.be/H_4OqBe3MK4
Parte 5 - Cronologia e Google Street View: https://youtu.be/E9_a9Neu-Zk
Parte 6 - Import/Export: https://youtu.be/CmBQ8Bc7PX0


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.

Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

Il modo più veloce per contattarmi è tramite Telegram @paolocorradeghini
Oppure trovi gli altri miei contatti li trovi sul blog di 3DMetrica: https://3dmetrica.it/

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È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
1:57 La cronologia
7:51 Google Street View
13:37 Outro
    Puoi modificare il file del database associato ad uno shapefile attraverso l'editing diretto del file .dbf attraverso un  foglio di calcolo.
Te lo condivido in questo video.


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.

Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

Il modo più veloce per contattarmi è tramite Telegram @paolocorradeghini
Oppure trovi gli altri miei contatti li trovi sul blog di 3DMetrica: https://3dmetrica.it/

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È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
1:21 Importo dei punti in QGIS
3:01 Aggiungere campi ad uno shapefile
4:30 Apro il database con OpenOffice
5:20 Aggiungo informazioni
8:12 Aggiorno lo shapefile in QGIS
9:27 Outro
    Capita spesso che in una nuvola di punti, anche se Lidar ed anche se classificata, ci siano dei buchi nei punti del terreno.<br />Puoi creare un DTM interpolando le informazioni dove mancanti oppure puoi ricreare informazioni vettoriali e tridimensionali (punti) prima di elaborare il modello digitale di elevazione.<br /><br />In questo video ti faccio vedere il tool "Simulate Ground Points" (simula i punti del terreno) del software Lidar360 che crea punti che non modificano la nuvola originale ma che possono essere usati per creare un DTM continuo e senza buchi.<br /><br /><br />Qui ci sono i video di questo percorso in Lidar360:<br />01 - I controlli sulla nuvola di punti: https://youtu.be/jo2HEHeA3tM<br />02 - Pulisco la nuvola da "outliers" e rumore: https://youtu.be/HltISGTxM90<br />03 - Da quota ellissoidica a quota ortometrica: https://youtu.be/HsUYNBFLqdw<br />04 - Ritaglia la nuvola di punti: https://youtu.be/Ycno8uW8ea4<br />05 - Classifica automaticamente i punti del terreno: https://youtu.be/D6HUYywrpno<br />06 - Affino la classificazione automatica: https://youtu.be/Prpgx7-2pOY<br />07 - Controllare il terreno con il modello TIN: https://youtu.be/Adx-jTTVS6w<br />08 - Infittire i punti del terreno ed estrarli dalla nuvola generale: https://youtu.be/SR207WpzIvU<br />09 - Modello 3D a facce triangolari TIN: https://youtu.be/ztH_RI9iVhU<br />10 - Curve di livello: https://youtu.be/TzYQQ52bXgI<br />11 - Classificare gli edifici ed aggiustare la classificazione con il "Profile Tool": https://youtu.be/X5QJJYyjjTk<br />12 - Classificare elementi specifici (macchine e linee elettriche) in una nuvola di punti: https://youtu.be/Gyy8UZdkLFI<br />13 - Classificare per attributi: https://youtu.be/BcKt4moEJWE<br />14 - Importa un ortomosaico e gestisci le viste: https://youtu.be/2I2vbkweiP8<br />15 - Vector Editor: https://youtu.be/qibsQNP3ZQ4<br />16 - Crea un DTM riempiendo i buchi del terreno: https://youtu.be/-DA9esFvdLo<br /><br /><br />Questa serie è fatta in collaborazione con   @lidaritalia  (https://www.lidar-italia.it/) con cui portiamo avanti un bel po' di attività di studio, analisi e test sui sistemi Lidar (da drone e da terra) e sui software di  @GreenValleyINTL   (https://greenvalleyintl.com/).<br />È grazie a loro se posso condividere questi contenuti!<br /><br /><br />Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.<br />Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.<br />Scrivilo nei commenti.<br />Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini<br /><br /><br />0:00 Intro<br />1:25 La nuvola di punti in Lidar360<br />2:05 Generare un DTM<br />3:43 I buchi del DTM<br />4:40 Simulate ground points<br />11:10 Rigenero il DTM usando il nuovo file<br />12:00 Guardo i risultati<br />13:56 Outro<br /><br /><br />Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/<br /><br />Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
    C'è un plugin in Cloud Compare che si chiama "Virtual Broom" - scopa virtuale - è ti permette di pulire il rumore (ma non solo quello) di una nuvola di punti come se fosse una scopa che pulisce una superficie.


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Ne sarei felice.

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0:00 Intro
0:57 Una nuvola di punti con un po' di rumore
2:03 Il plugin "Virtual Broom"
9:45 I risultati della pulizia
10:53 Uso il plugin per togliere la vegetazione
13:03 La scelta dei punti di rumore
13:52 Outro
    La ricostruzione fotogrammetrica di alberi privi di foglie (tipico della stagione invernale) può essere un problema per un software structure from motion.
In questo video ti condivido l'esperienza in Agisoft Metashape.
E provo a vedere come poter gestire dati di questo tipo

I contenuti di questo valgono per Metashape e, forse, per altri software commerciali di fotogrammetria.
Probabilmente algoritmi più avanzati e codici customizzati riescono ad ottenere risultati migliori di questi...


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0:00 Intro
1:24 Metashape
3:26 Nuvole di punti di un caso pratico
5:30 Le mappe di profondità
9:28 Un altro modello problematico
10:03 Nuvola densa in qualità più scarsa
11:43 Scattare a quota maggiore
11:58 Creare la nuvola di punti dalla mesh
13:44 Outro
    Non sempre una nuvola di punti derivante da scansioni multiple in una grotta è ok ovunque.
A volte possono esserci problemi di sovrapposizione che creano un effetto di "doppia pelle".
In questo video ti condivido alcuni strumenti e metodi per provare a pulire l'output.


Questo video, e tutti gli altri di questa serie, esiste grazie al Gruppo Naturalistico Montelliano - http://www.gnmspeleo.it/

Ecco i video della serie:
EP01 - Scarica ed installa Cloud Compare: https://youtu.be/UiGda9FTct4
EP02 - L'area di lavoro di Cloud Compare: https://youtu.be/_Tdzv0ZaKsg
EP03 - Importa una nuvola (LAS) e applica una traslazione globale: https://youtu.be/CbTiTv3Qafw
EP04 - Elimina parti che non ti interessano (strumento di Segmentazione): https://youtu.be/aLAmh4tJUpY
EP05 - Salvare un progetto in Cloud Compare in formato BIN: https://youtu.be/02iuRsgPKaw
EP06 - Sezioni dinamiche: https://youtu.be/udvvyoHB9cM
EP07 - Trova i limiti planimetrici di una nuvola: https://youtu.be/Xo-DvdjRMQo
EP08 - "Scoperchia" una nuvola di punti, separando pavimento e soffitto: https://youtu.be/eunYw58c4Bk
EP09 - Misurare una nuvola di punti: https://youtu.be/XH9nLfm78J4
EP10 - Colorare una nuvola con le informazioni della quota: https://youtu.be/A8p0ZmsCvi8
EP11 - Creare una polilinea: https://youtu.be/faYyQvHLqrI
EP12 - Sezioni trasversali: https://youtu.be/ciincbrKWxA
EP13 - Profilo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/Ur_Var3SDXE
EP14 - Sviluppo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/nMQ5RZN-nHQ
EP15 - Costruire un DEM: https://youtu.be/zn_faKHsE58
EP16 - Curve di livello: https://youtu.be/5RH-Ag-kSgA
EP17 - Allineare due nuvole di punti: https://youtu.be/PQS7reeSIaU
EP18 - Aumentare la densità dei punti della nuvola: https://youtu.be/aOKU_Bcokbk
EP19 - Crea un'animazione della nuvola: https://youtu.be/oDB1AUlw68s
EP20 - Pulire la "doppia pelle": https://youtu.be/SEu4tYLi82o
EP21 - Dal 3D al 2D: https://youtu.be/R2bImzWw0Cs


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0:00 Intro
3:30 Cloud Compare
5:21 Lo strumento "Cross Section" per trattare i dati
10:18 Lavorare su ogni sezione
15:10 Unisco le sezioni pulite
16:50 Outro


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    La fine dell'anno e l'inizio del nuovo è tempo di La fine dell'anno e l'inizio del nuovo è tempo di rilievi nelle cave di estrazione...

#cave #rilievo #aerofogrammetria
    Trasportare drone e svariate batterie (12), in spa Trasportare drone e svariate batterie (12), in spalla, dentro uno zaino, è una cosa rilevante se devi fare un po' di strada a piedi.

Foto (tagliata malamente da me) di @davidemarcesini 

#drone #porto #fotoaeree #uav #apr #sapr
    Se il tuo Lidar è equipaggiato con una camera fot Se il tuo Lidar è equipaggiato con una camera fotografica per colorare la scansione e se puoi accedere alle immagini, le puoi usare per fare un progetto fotogrammetrico.

Non è detto che tu ci riesca.
La sovrapposizione laterale delle strisciate Lidar non è paragonabile a quella fotogrammetrica ma qui ho fatto un volo Lidar a griglia e i dati erano abbondanti.

A partire dai punti di legame, puoi fare la nuvola densa, mesh, texture e ortomosaico.

Credo che i prodotti che sfruttano le informazioni nelle immagini siano quelli più interessanti perchè complementari con il dato Lidar che non può arrivare a contenere le informazioni delle fotografie.

#lidar #fotogrammetria #rilievo #3d
    Capita che in un rilievo Lidar il drone voli a par Capita che in un rilievo Lidar il drone voli a partire da luoghi accessibili, lungo strade o aree poco distanti da parcheggi.
Nelle zone agricole le strade possono non essere pubbliche, anche se non ci sono cancelli o sbarre.

Credo che valga sempre la pena contattare la proprietà per informarla del lavoro.
Anche se prevedi di stare lontano da case, fattorie o altri insediamenti.
Il più delle volte si evitano possibili problemi o anche solo rallentamenti nella tabella di marcia della giornata.

Se poi ci sono delle greggi (e l'area è frequentata dal lupo) è normale che queste siano protette da cani pastori.
Il loro lavoro è proteggere le pecore.
Da chiunque.
Ti avvertono, abbaiando, se ti avvicini troppo.
Se vai oltre potrebbero fare anche qualcos'altro.

Valuta anche questo aspetto del lavoro.
Anche se il gregge è in un recinto, parcheggiare l'auto e lavorare troppo vicino potrebbe mandare in allerta/allarme i cani.
Meglio spostarsi un po' e lasciarli fare tranquilli il loro lavoro ma senza metterli sotto stress costante.

Se lì vicino c'è la fattoria e ti presenti alla proprietà potrebbero aiutarti gestendo i loro cani pastori in tua presenza e permettendoti di concentrarti solo sul tuo lavoro (senza dover controllare costantemente dove si trovano).

Per nessun motivo passerei vicino ad un gregge non recintato e custodito!

#rilievo #topografia #misure #cani #gregge #pastori #proprietàprivata
    È piuttosto normale (quando si parla di rilievi c È piuttosto normale (quando si parla di rilievi con drone) rilevare un'area maggiore rispetto ai limiti di progetto.
Questo perchè una macchina fotografica ed un Lidar (come in questo caso) hanno un angolo di campo del sensore e volando lungo il confine prendono informazioni anche dei punti esterni ad esso.

Inoltre si possono ottimizzare le missioni automatiche per far sì che (in andata o in ritorno) il drone passi su zone esterne continuando ad acquisire dati.

Qui in rosso ci sono i limiti di progetto di un rilievo Lidar ed in giallo le aree effettivamente acquisite (e con dati "buoni")

#lidar #rilievo #rilievo3d #realitycapture
    Il laser scanning è il modo migliore per creare m Il laser scanning è il modo migliore per creare modelli 3D di strutture reticolari: tralicci, ringhiere o strutture metalliche in generale...

Si può provare a creare delle nuvole di punti da fotogrammetria ma è dura (ed i motivi sono diversi...)

Il laser scanning, è invece molto performante.
Serve avere un po' di accortezza nel fare più stazioni di scansione, per coprire più punti di vista ed evitare le zone d'ombra.

L'altra valutazione da fare è relativa alla portata dello scanner.
I tralicci dell'alta tensione possono essere parecchio alti.
Questo misura 100m da terra.
Serve una portata sufficiente per arrivare, bene, fino in cima.
Se lo scanner è sufficientemente preciso, si riescono ad avere anche buone nuvole dei conduttori!

#3d #laserscanning #laserscanner #rilievo #tralicci
    Prima di partire con un rilievo sottoscrivi i limi Prima di partire con un rilievo sottoscrivi i limiti dell'area.
Può essere un allegato al contratto/offerta o qualcosa a parte.
L'importante è che sia chiaro.
A te e al cliente (se tu fai il rilievo).
A te e al topografo (se lo commissioni).

Sono tornato in campo per integrare un'area che avevo tralasciato.
La responsabilità era tutta la mia.
Non avevo fatto attenzione alle email scambiate con il committente.
Per fortuna era vicino a casa, è stato facile e veloce.
Ma ci sono comunque dovuto ritornare.

Allora ho riflettuto sull'importanza della chiarezza tra le parti prima di iniziare un lavoro.
Non si tratta di essere rigidi o pignoli.
È un modo per tutelare il lavoro di tutti.

Se sei tu a fare il rilievo non ti sentirai chiedere cose tipo: "Ah ma io credevo che saresti arrivato fino a là".

Se invece lo commissioni puoi stroncare sul nascere ogni fraintendimento per un'area che non ti viene restituita.

Non serve una planimetria con chissà quale dettaglio!
Va bene anche uno stralcio di mappa di Google.
L'importante è che sia chiaro e condiviso.

E più il rilievo è esteso/complesso/costoso, più è importante farlo.
    Se in terra c'è tanta polvere (ed in questo perio Se in terra c'è tanta polvere (ed in questo periodo siccitoso ce n'è davvero tanta!), trova il modo di far decollare il drone in un posto non troppo "sporco" e se puoi alzalo da terra.
Il rischio "desert storm" è altissimo, specialmente con droni grossi ed eliche montate sotto i bracci.

#drone #uav #rilievi #voli #fotogrammetria #sabbia #polvere
    Rilievi GNSS di punti di appoggio per un rilievo f Rilievi GNSS di punti di appoggio per un rilievo fotogrammetrico.

#rilievo #gnss #rtk #cava
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