STRUMENTI PER LA FOTOGRAMMETRIA TERRESTRE

16 Dicembre 2018
Immagine di una fotocamera reflex per fotogrammetria terrestre su asta graduata

In questo articolo ti racconto di un esperimento di fotogrammetria terrestre per il rilievo di un fronte roccioso in un’area di cava

Ho messo insieme un po’ di pezzi, strumenti ed attrezzi che avevo in studio.
Ho applicato le regole geometriche della fotogrammetria.
Ed ho fatto un rilievo fotogrammetrico (in realtà due), da terra, con risultati molto interessanti.

In questo articolo ti parlo degli strumenti, del progetto di presa, del metodo e delle attività di campo, di quello che ha funzionato bene e di quello che è andato un po’ meno bene.
Dei risultati del rilievo te ne parlerò in un altro post…

FOTOGRAMMETRIA PER ANALISI GEOSTRUTTURALI

Sto seguendo due tesi di laurea, di due studenti dell’Università di Torino.
A dire il vero sono molto più operativo su uno dei due lavori, quello di Adriana, una studentessa (davvero in gamba!) del Politecnico di Torino che sta finendo il corso magistrale di Ingegneria Civile Geotecnica.
Il suo lavoro riguarda, tra le altre cose, l’analisi di nuvole di punti da elaborazione fotogrammetrica per il rilievo geomeccanico e geostrutturale da “non-contatto” ed il confronto dei dati con i risultati di rilievi fatti direttamente in sito, con la bussola del geologo e le tecniche classiche.

Sarà interessante sapere se ci si può affidare ad un rilievo fotogrammetrico per conoscere le caratteristiche di un ammasso roccioso: piani, angoli, inclinazioni, immersioni, giaciture, dip, dip-dir, ecc…
Non sarebbe male se i confronti tra l’analisi delle nuvole ed i dati di campo dessero risultati simili!
Vedremo che cosa ne viene fuori.

Il metodo di rilievo influisce sui risultati dell’analisi da “non-contatto”.
E non poco!
Sarebbe azzardato fare analisi geostrutturali su nuvole di punti elaborate da foto scattate a 100 m di distanza, con un sensore digitale da 1/2.3″!

Ed allora bbiamo provato un po’ di cose in fase di rilievo.

Siamo stati tre giorni in una cava di marmo delle Alpi Apuane, ospitati, accuditi e sfamati da Henraux, per fare i rilievi fotogrammetrici.
Abbiamo fatto aerofotogrammetria da drone, per il rilievo topografico generale di tutta l’area di cava.
Abbiamo rifatto aerofotogrammetria da drone, ‘stavolta di prossimità, per il rilievo di dettaglio del fronte in roccia oggetto delle analisi geologico-strutturali.
E poi abbiamo fatto fotogrammetria terrestre per due rilievi, ancora più “spinti”, di una parte del fronte studiato.

Quando le tesi saranno finite, se potrò farlo, ti scriverò anche dei risultati, condividendo dettagli, modelli e nuvole di punti.

Per ora ti parlo:

  • degli strumenti che ho usato per la fotogrammetria terrestre;
  • di come ho progettato il rilievo;
  • e di come è andata.

Ma te ne parlo al plurale perchè non ero solo…

LA PARETE DI ROCCIA

Abbiamo rilevato una parete in roccia, nella parte superiore della cava, esposta bene ed anche accessibile piuttosto facilmente (per quanto possa essere “facile” muoversi in una cava di marmo apuana, dove si sviluppa tutto in verticale).

Eccola qui sotto.

Immagine che mostra una parete rocciosa in area di cava rilevata con fotogrammetria terrestre

La parte rossa si riferisce ad uno dei due rilievi terrrestri, la parte gialla all’altro.
Non considerare i target artificiali che vedi a terra.
Non sono significativi per la fotogrammetria terrestre.
A dire il vero non c’erano neppure quando abbiamo scattato le foto da terra.
Sono lì solo perchè questa foto è stata presa durante i rilievi aerofotogrammetrici dei giorni precedenti.

Ti do qualche numero:

  • L’area rossa si sviluppa per poco più di 30 m, quella gialla è la metà, circa 15 m.
  • Il rilievo è arrivato a poco meno di 6 metri di altezza, anche se il fronte arrivava più in alto.
  • La strada che vedi di fronte alla parete ha una larghezza variabile da 4 a 6 metri (oltre il limite ci sono 50 m di dislivello fino al piazzale sottostante!).

GLI STRUMENTI

Ecco gli strumenti che abbiamo usato per fare il rilievo fotogrammetrico terrestre.

LA FOTOCAMERA E LE OTTICHE

Nikon D800
Sensore Full Frame (FX) da 36 MegaPixel
Un rilievo l’abbiamo fatto con un obiettivo 24mm e l’altro con un 35mm, entrambe ottiche a focale fissa.

Immagine di una fotocamera reflex Nikon D800 ed ottica 24mm

C’è un motivo particoalre per cui hai scelto questa fotocamera (che non è più in produzione dal 2014)?
Assolutamente sì!
Perchè è la reflex full frame che ho disponibile.
🙂
In realtà ne ho anche un’altra (Nikon D700) ma è ancora più vecchia (2007!).

Perchè hai usato due ottiche?
Perchè abbiamo fatto due acquisizioni diverse con due diversi livelli di dettaglio.
Il GSD (Ground Sampling Distance), che è un fattore importante nella fotogrammetria, dipende anche dalla lunghezza focale dell’ottica.
Il 35mm permette di avere un GSD più basso rispetto al 24mm (scattando alla stessa distanza).
Li abbiamo provato entrambe per vedere le differenze di restituzione del dato finale.
E la differente usabilità dei risultati in campo geomeccanico.

Perchè hai usato due ottiche fisse e non uno zoom?
Perchè non ho uno zoom!
🙂
Sono sempre stato un fan delle focali fisse.
Un obiettivo a focale fissa ha il sistema di lenti ottimizzate per quella lunghezza focale e, generalmente, ha anche una qualità leggermente superiore.
Oltre che un appeal impareggiabile!
🙂
Vabbè queste però sono delle “pippe mentali” da nerd della fotografia!

Potrei comunque usare uno zoom?
Certo!
Ti consiglio però di bloccarne la ghiera (un po’ di nastro americano funziona bene) in modo da essere sicuro di scattare sempre foto con la stessa lunghezza focale, durante tutta l’acquisizione.
Un colpo inavvertito potrebbe spostarti lo zoom.
Cambiandoti la lunghezza focale senza che tu te ne accorga.
L’area inquadrata da un focale 22 mm è impercettibilmente diversa da quella presa da un 24 mm
Ma non sono diverse per il processo fotogrammetrico!
La lunghezza focale in fotogrammetria è un parametro davvero rilevante.
È importante che rimanga fissa altrimenti i software di elaborazione potrebbero fare molta fatica a calcolare i parametri di calibrazione tra foto diverse scattate con: un 34 mm, un 37 mm, un 31 mm, un 35 mm, …

IL SUPPORTO

Immagine che mostra una fotocamera reflex per fotogrammetria terrestre su asta graduataPer sostenere la fotocamera e le ottiche abbiamo usato l’asta graduata che uso per montare il prisma riflettente quando utilizzo la stazione totale.
È un asta in acciaio, a tre sezioni, con bolla sferica che arriva a 5 m di altezza.

Per stabilizzare la posizione ad ogni scatto gli abbiamo accoppiato un bipode con gambe allungabili.

La camera era montata su una testa fotografica a doppia sfera orientabile aggianciata ad una “pinza multifunzionale”, a sua volta fissata alla parte superiore dell’asta.

Perchè hai usato l’asta per il prisma rilfettente?
Perchè è abbastanza solida, arriva in alto ma soprattutto perchè è graduata e si può controllare lo spostamento verticale della fotocamera, ad ogni scatto.
Questo è importantissimo per gestire la geometria di presa e permettere la giusta sovrapposizione tra le foto.

Immagine di una testa fotografica a doppia sfera e pinza multifunzionale

Immagine che mostra una fotocamera montata su testa a doppia sfera e pinza multifunzione

IL CONTROLLO DELLO SCATTO

Se non hai la fotocamera fisicamente in mano devi trovare un modo per scattare le foto e, possibilmente, controllare tutti i parametri e le impostazioni.

Noi abbiamo collegato la fotocamera ad un tablet (Android) con:

  1. un cavo USB 3.0 (collegato alla fotocamera);
  2. una prolunga USB 3.0 da 5 m;
  3. un cavo OTG (On The Go) per collegare l’estremità libera della prolunga al dispositivo di controllo.

Nel tablet è installata l’app qDSLRdashboard.
Costa poco meno di 10€ e ti permette di:

  • controllare lo scatto remoto di fotocamere reflex Nikon e Canon oltre che delle mirrorless Sony;
  • usare il live view della fotocamera per inquadrare ogni scatto prima di registrarlo;
  • cambiare un sacco di parametri della camera: tempi di scatto, apertura del diaframma, ISO, modalità di messa a fuoco, modalità di esposizione, bilanciamento del bianco, formato file, formato video, destinazione dei file delle immagini (scheda di memoria o tablet), e svariate altre cose;
  • fare scatti temporizzati;
  • calcolare la distanza iperfocale e la profondità di campo in funzione del sensore e dell’ottica;
  • fare il bracketing e bloccare l’esposizione;
  • rivedere tutte le immagini scattate;
  • sfruttare anche il dispositivo wi-fi, eventualmente integrato nella fotocamera.

Funziona davvero bene!

Immagine di un tablet con l'app qDSLRdashboard in modalità live view

Perchè hai usato un cavo per collegare la fotocamera al tablet?
Perchè la D800 non ha una wi-fi integrata e dovrei prendere un apposito modulo esterno.
Fino ad altezze che non sono proibitive il cavo USB funziona ancora bene.
L’importante è usare del velcro (o altri sistemi analoghi) per raccoglierlo ordinatamente e non trovarselo tra i piedi durante i movimenti.

qDSLRdashboard è l’unica app che ti permette di controllare lo scatto remoto?
No.
Se vai su Google Play Store o sull’App Store di Apple e digiti “DSLR control” trovi un piccolo mondo da esplorare.
Non ho provato molte app di questo tipo.
Sono approdato su questa dopo un po’ di ricerca online.
L’ho provata, mi sono trovato bene mi sono fermato qui!

Se hai altre app da consigliare sarebbe fantastico!
Scrivilo nei commenti!

Immagine di un tablet con l'app qDSLRdashboard in modalità impostazione dei parametri di scatto

ANCORA UN ALTRO PAIO DI STRUMENTI

Prima di andare sul campo abbiamo attrezzato l’asta graduata con un supporto per il tablet preso in prestito dagli strumenti in dotazione del mio ricevitore satellitare.
In questo modo il tablet non avrebbe richiesto una coppia di mani dedicate per essere governato (anche se poi, in realtà, è andata proprio così).

E poi ci siamo dotati di metri e rotelle metriche per segnare il percorso da seguire e scattare immagini secondo spostamenti precisi calcolati per rispettare la sovrapposizione di progetto tra le foto (80%).

Immagine che mostra l'utilizzo sul campo del sistema fotocamera-asta-tablet per fotogrammetria terrestre

IL PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA TERRESTRE

Il progetto di una presa fotogrammetrica è piuttosto importante per acquisire dati buoni e validi da elaborare nella fase di modellazione che segue le attività di campo.
Ma non è complesso.
È tutta una questione geometrica.

La parete che abbiamo rilevato era pressochè verticale ed abbiamo scelto di acquisire immagini frontali.
L’asse ottico era orizzontale.

Questi sono i parametri fotogrammetrici del primo set di immagini:

  • Ottica: 24mm
  • Distanza di presa: 4m
  • GSD (Ground Sampling Distance): 0.8 mm/pixel
  • Spostamento laterale: 120 cm
  • Spostamento verticale: 80 cm
  • Sidelap (sovrapposizione laterale): 80%
  • Overlap (sovrapposizione verticale): 80%

E questi quelli del secondo:

  • Ottica: 35mm
  • Distanza di presa: 3m
  • GSD (Ground Sampling Distance): 0.4 mm/pixel
  • Spostamento laterale: 60 cm
  • Spostamento verticale: 40 cm
  • Sidelap (sovrapposizione laterale): 80%
  • Overlap (sovrapposizione verticale): 80%

Abbiamo calcolato i parametri usando il foglio di calcolo che puoi scaricare dalle pagine di questo blog.
Dovresti trovarlo nella colonna di destra della Home Page, nel box: “Un foglio di calcolo per il Ground Sampling Distance“.
Oppure lo trovi direttamente a questo link.

Considerando che abbiamo rilevato la stessa parete rocciosa anche con aerofotogrammetria da drone, usando un DJI Phantom 4 Pro a 15 m di distanza, per un GSD di circa 4 mm/pixel, siamo riusciti ad avere tre diversi livelli di dettaglio per elaborare altrettante nuvole di punti tridimensionali che costituiscono una buona base di partenza per le analisi geostrutturali da “non-contatto“.

NOTIZIE DAL CAMPO

Ora che ti ho scritto che cosa abbiamo usato e come ci siamo preparati al rilievo ti dico come è andata sul campo, che cosa ha funzionato e che cosa è andato un po’ meno bene.

HA FUNZIONATO!

E questo credo che sia il risultato più importante.
Non è stato tutto perfetto (anzi!) ma il metodo ha funzionato ed i dati li abbiamo portati a casa.
Nel momeno in cui ti scrivo abbiamo già elaborato i modelli fotogrammetrici e devo dire che i risultati sono davvero interessanti.
Le nuvole dense sono davvero dense!
Quella relativa all’acquisizione più lunga conta poco più di 90 milioni di punti per 30 m di sviluppo e 5 m di altezza…

Il metodo era solido, gli strumenti hanno lavorato, non ci sono stati intoppi o ostacoli insuperabilie.
Abbiamo fatto tutte le foto che avevamo previsto, nel tempo a disposizione.

Ha funzionato!
1-0 per noi!

SERVE UNA GIMBAL PER STABILIZZARE LA FOTOCAMERA?

No.
Oddio, non guasterebbe…
Ma non è necessaria.
La fotocamera che abbiamo usato ha una bolla interna e la possibilità di vedere il cosiddetto “orizzonte virtuale”.
Se metti in bolla l’asta graduata su cui è montata e poi sistemi l’orizzonte virtuale sei abbastanza sicuro di avere una presa controllata.
Considerando che ogni spostamento è una traslazione (laterale o verticale), ci sono buone probabilità che tutto stia come deve stare.

Se tuttavia ci dovesse essere un fuori bolla (e ce ne sono stati!) l’alta sovrapposizione tra le foto (80% + 80%) ti permette comunque di avere sufficienti dati ed informazioni per una buona elaborazione fotogrammetrica.

A 5 METRI DI ALTEZZA L’ASTA FLETTE, TANTO!

Non è successo niente di grave ma abbiamo passato qualche momento da brivido.
La fotocamera pesa 900 grammi, l’ottica 600 grammi, il sistema di fissaggio un altro mezzo chilo.
Sono quasi due chili di massa concentrata a 5 metri di altezza su un asta in acciaio progettata per sostenere un prisma riflettente che, forse, arriva a malapena a pesare 200 grammi.
Si fletteva parecchio!

Questo ha comportato che:

  • spostare un’asta così lunga e instabile, con il sistema di stabilizzazione tramite bipode, tablet, supporto e cavo, da solo si è trasformata in un’impresa per niente banale;
  • la flessione dell’asta induceva continui movimenti della fotocamera.

Il primo problema l’abbiamo risolto impiegando un altro paio di (preziosissime) mani e rinunciando al sistema di stabilizzazione tramite bipode.
Mentre io facevo la mia personale via crucis con l’asta e la fotocamera, ad ogni stazione di presa, Adriana portava il tablet e gestiva gli scatti.
Aspettava che lo sbandamento flettente si calmasse un po’, controllava l’inquadratura, metteva a fuoco e scattava.

Il secondo aspetto invece era potenzialmente pericoloso per via degli effetti di mosso che avrebbe potuto generare nelle fotografie scattate con tempi di scatto relativamente “lenti” (1/60 di secondo).
In fotogrammetria una fotografia mossa o sfuocata è inservibile per costruire il modello 3D.

Per evitarlo abbiamo modificato le impostazioni ideali di presa fotografica che prevedono ISO bassi e diaframmi chiusi.
Abbiamo dovuto rinunciare ad un po’ di profondità di campo, passando da f/11 a f/5.6, ed abbiamo alzato la sensibilità del sensore da 100 a 400 ISO.
In questo modo siamo riusciti a recuperare 4 stop di espoeizione ed ottenere tempi di scatto più veloci (da 1/500 di secondo), più cautelativi nei confronti dell’effetto mosso.
Tuttavia, in alcune foto fatte alle altezze maggiori ho notato comunque un effetto di “micro-mosso” dovuto al movimento della fotocamera.
Niente di irreparabile ma mancava un po’ di incisione e dettaglio che invece c’era alle altezza inferiori.

Se dovessi riassumere l’esperienza di presa alle varie altezze direi:

  • facile fino a 2.0 m;
  • stabile da 2 a 3 m;
  • impegnativo, ma fattibile, da 3 a 4 m;
  • durissima fino ai 5 m!

Sarebbe interessante provare altri materiali, come il carbonio, per cercare di limitare la flessione, avere più resistenza alla rottura e poter aumentare l’altenzza da terra!

Immagine di rilievo fotogrammetrico sul campo con camera da presa terrestre

LE FOTO INCLINATE NON SONO STATE UN’OPZIONE

Anche se la parete rilevata era quasi del tutto verticale e le foto orizzontali sono andate benissimo per acquisire tutti i dati per l’elaborazione fotogrammetrica, sarebbe stato decisamente più completo avere anche un dataset di immagini inclinate di 45° sull’orizzontale.
In questo modo avremmo informazioni anche di piccole porzioni nascoste, che si sarebbero potute modellare al meglio.

Per fare questo ci sarebbe voluta un’asta molto più alta.
Perdona questa immagine, ma forse funziona meglio di tanto testo per spiegare la geometria della presa obliqua!

Immagine che mostra la geometria di una presa fotogrammetrica obliqua

Saremmo dovuti andare parecchio in alto per coprire la solita altezza coperta dalla presa frontale.
Al di là del fatto che non avevamo un’asta che superasse i 5 m di altezza, credo che, in quelle condizioni, salire con la camera fino a 7/8 m sarebbe stato come andare sulle montagne russe.
La presa obliqua non è stata un’opzione ed in effetti ci sono dei piccoli buchi nelle nuvole di punti che abbiamo elaborato (sono proprio relativi alle zone nascoste alle foto nella presa frontale).

MA TUTTO ‘STO CASINO PER FARE UNA COSA CHE SI POTEVA FARE CON UN DRONE?

Sì!
🙂
E credo anche che ne sia valsa la pena.

Sono d’accordissimo che un drone avrebbe permesso di essere:

  • più veloci,
  • più pratici,
  • e anche più sicuri.

Ed in effetti il rilievo aerofotogrammetrico l’abbiamo fatto.
È venuto bene, dettagliato e accurato!

Ma credo fortemente nelle prove e nelle sperimentazioni.
Solo così capisci risultati che puoi ottenere con i tuoi strumenti, fino a dove puoi spingerti ed in che modo usarli.
Potrebbe capitarti di dover lavorare in un contesto in cui non puoi usare un drone.
Perchè non puoi volare, o perchè non hai tempo per chiedere ed attendere tutte le autorizzazioni al sorvolo.
E allora perchè non provare con un sistema di questo tipo?
Ha i suoi (tanti) limiti e difetti, ma può funzionare e se ti aiuta a portare a casa il risultato, perchè no?

Inoltre non è immediato (né a buon mercato) avere a disposizione un drone che trasporta una fotocamera full frame da 40 MegaPixel.
Se ce l’hai e vuoi provarlo, sentiamoci assolutamente!
😉

MA NON C’È QUALCOSA DI GIÀ PRONTO DA USARE?

Sì, c’è!
E più di una soluzione.
Se cerchi online trovi facilmente sistemi simili che sono progettati per fare il solito lavoro.
Anzi, sono ottimizzati nei materiali, nei sensori e nei particolari costruttivi.

Te ne segnalo uno su tutti (ma non ci prendo 1 Euro per farlo!) che è il sistema 3DEye di Microgeo.
È in fibra di carbonio ed arrivi a 13 metri di altezza…
13 metri…
Dopo quello che abbiamo fatto a 5 m, mi vengono le vertigini solo a pensarci!

Se lo hai usato e vuoi lasciare un riscontro nei commenti sei benvenuto/a!

So di sicuro che non è economico…

UN INCISO TOPOGRAFICO

Prima di essere, giustamente, ripreso sotto un aspetto topografico, mi preme dirti che un GSD di 1 mm/pixel non ti fa avere un’accuratezza di 1 mm se le misure dei punti di appoggio non sono dello stesso ordine di grandezza (o inferiore!).

Attenzione quindi a fare delle prese fotogrammetriche con GSD bassissimi se poi hai delle coordinate dei GCP misurate con precisioni di 5 cm.
La geometria del modello tridimensionale ti viene comunque bene, ma bisogna andarci cauti sull’accuratezza generale restituita.

 

 

Alla fine di questo articolo, che poi è un racconto di esperienza diretta sul campo, spero di averti lasciato delle informazioni utili o degli spunti operativi da seguire se vorrai affrontare la fotogrammetria terrestre.
Prima di attrezzarti con aste, reflex, tablet e cavi puoi sempre fare delle prove anche solo con uno smartphone ed un’asta da selfie.
Non è uno scherzo!
🙂
Ti aiuta a capire, se ne avessi bisogno, come funziona il principio di base della presa fotogrammetrica.

 

Prima di chiudere del tutto ci tengo a ringraziare tanto Stefano per avermi coinvolto in questo progetto di tesi.
È molto stimolante ed arricchente, per il lavoro, l’ambito operativo e per tutte le cose che sto imparando direttamente.
Grazie a Osvaldo, per la disponibilità ed il supporto logistico.
E grazie davvero ad Adriana per l’aiuto, l’impegno ed il suo entusiasmo, per niente scontati e decisamente non comuni!

Ringrazio anche Pietro, Nicola ed Alessandro per il prezioso lavoro di posizionamento, rilievo e rimozione dei target artificiali durante i rilievi aerofotogrammetrici generali.
Gestire 25 target in una cava di marmo apuano non è per niente banale!

 

Se hai dubbi, domande o osservazioni puoi scrivere nei commenti qui sotto oppure contattatami direttamente.

Mi trovi su Telegram a telegram.me/paolocorradeghini.
Oppure trovi un sacco di modi per farlo nella sezione contatti e chi sono di questo blog.

Poi iscriverti al canale Telegram di 3DMetrica che trovi a telegram.me/tredimetrica o direttamente a questo link per aggiornamenti quotidiani, informali e dietro le quinte.

Ci sono le puntate del Podcast di 3DMetrica che puoi ascoltare andando nella pagina PODCAST di questo blog.

Ed infine ti puoi iscrivere alla Newsletter di 3DMetrica dove riassumo i post che pubblico sui canali social network, linko l’ultimo articolo del blog e la nuova puntata del podcast.
Ti puoi iscrivere nel box che trovi a destra e nella home page e che dice: “Iscriviti alla Newsletter“.

 

Ti ringrazio anche per questa volta per il tuo tempo e per la tua attenzione!

A presto!

 

Paolo Corradeghini

3DFotogrammetriafotogrammetria terrestremisurerilievotopografia
Share

STRUMENTI

Paolo Corradeghini

You might also like

[Video] SLAM “in & out”
8 Febbraio 2025
[Video] No Fly Zone? !SLAM!
25 Gennaio 2025
Rilievo: chiedi un risultato, non uno strumento
22 Ottobre 2024

Lasciami un commento!

  • Commenta nel riquadro qui sotto
  • Commenta con Facebook

2 Comments


Marco
15 May 2019 at 16:39
Reply

Ciao Paolo! ti seguo da un pò! non possiedo un drone, almeno per il momento, ma questo tuo articolo mi ha aperto gli occhi su un nuovo mondo…..rilievo 3d da foto…wow! non voglio essere troppo precipitoso….. sono convinto che , come tu hai svolto il lavoro su un fronte roccioso, con le dovute procedure, attenzioni e consigli dell’articolo….se mi cimento sui rilievi di facciate dei fabbricati?? potrebbe essee interessante, oltre alle misurazioni classiche…avere un modello 3d…porterebbe sicuramente maggiori informazioni..e perchè no ( scusa la banalità) un elemento grafico per arricchire un progetto !!! ciao e grazie!



    Paolo Corradeghini
    17 May 2019 at 18:17
    Reply

    Ciao Marco,
    mi fa piacere di averti dato degli spunti interessanti per il tuo lavoro o le tue idee.
    La fotogrammetria classia terrestre veniva proprio impiegata per la ricostruzione ed il rilievo di edifici.
    Quindi la risposta alla tua domanda è: assoultamente sì!
    Puoi usare una camera terrestre per scattare immagini di edifici e trattare le immagini con le tecniche fotogrammetriche in software Structure from Motion.
    Ci sono accorgimenti a cui devi prestare attenzione, tra cui la distorsione legata alla prospettiva che si genera nelle foto scattate da un punto a terra verso la parte superiore dei fabbricati alti.
    Ma si può fare!
    🙂
    Ciao Marco!

  • CERCA NEL BLOG

  • CHI SONO

    Paolo Corradeghini immagine profilo
    Paolo Corradeghini, ligure, classe 1979, ingegnere per formazione, topografo di professione, sportivo per necessità e fotografo per passione. Fai click sulla mia faccia e scopri qualche informazione in più.
  • Paolo Corradeghini

    Topografia, rilievi, droni, gps, cartografia, geomatica e mappe.
    Condivido aggiornamenti, informazioni, contenuti, notizie, novità e dietro le quinte del mio lavoro.

    Paolo Corradeghini
    Video YouTube UCi7FWlZ8-gdWbBqScaODajw_Jxzyzr-lAWI In questo video ti condivido come fare ad unire tutti i layer di un progetto di QGIS e salvarli in un unico file di formato Geopackage.
Si usa lo strumento "Package Layer" ed è piuttosto semplice.
Funziona con i vettori ma non con i raster e ti crea una copia dei file non permettendoti un'eventuale sincronizzazione dei layer con database esterni.

Il processo è molto veloce e quindi nella seconda parte del video ti dico qualcosa su: layer, vettori, raster e formati di file associati.
Inoltre ti faccio un confronto tra file geopackage e shapefile da cui spero che emergano i vantaggi di usare un geopackage e del perchè la tendenza generale sia quella di abbandonare gli shapefile.


"Package layer" lo trovi descritto qui: https://docs.qgis.org/3.40/en/docs/user_manual/processing_algs/qgis/database.html#package-layers


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica  
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

Con il codice sconto 3DMETRICAGTER puoi usufruire del 20% di sconto su tutti i corsi della loro offerta formativa, che trovi qui: https://www.gter.it/formazione/online/

Qui c'è il canale Telegram di GTER per seguire i Geobreak: https://t.me/geobreak
Nel video dico, erroneamente, che i Geobreak sono settimanale ma in realtà hanno cadenza mensile!


Se ti va di unirti alle discussioni su QGIS, puoi farlo in questo gruppo Telegram: https://t.me/+ZKm37iQHD083MTRk


Se vuoi prenderti più spazio e tempo per contattarmi i modi migliori per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: patreon.com/3dmetrica 
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:27 I dati di lavoro
0:53 Package Layer
2:56 Carico il file in QGIS
4:07 Due considerazioni sul processo
5:02 QGIS in Azione
7:46 Che cos'è un layer
8:43 Vettori e Raster
9:36 I formati di file
11:30 Shapefile VS Geopackage
15:43 Perchè ha senso raggruppare i layer
17:22 Gli svantaggi del geopackage
18:26 Non si impacchetta un raster
19:16 Geopackage VS Progetto di QGIS
19:51 Outro
    In questo video ti condivido come fare ad unire tutti i layer di un progetto di QGIS e salvarli in un unico file di formato Geopackage.
Si usa lo strumento "Package Layer" ed è piuttosto semplice.
Funziona con i vettori ma non con i raster e ti crea una copia dei file non permettendoti un'eventuale sincronizzazione dei layer con database esterni.

Il processo è molto veloce e quindi nella seconda parte del video ti dico qualcosa su: layer, vettori, raster e formati di file associati.
Inoltre ti faccio un confronto tra file geopackage e shapefile da cui spero che emergano i vantaggi di usare un geopackage e del perchè la tendenza generale sia quella di abbandonare gli shapefile.


"Package layer" lo trovi descritto qui: https://docs.qgis.org/3.40/en/docs/user_manual/processing_algs/qgis/database.html#package-layers


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica  
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

Con il codice sconto 3DMETRICAGTER puoi usufruire del 20% di sconto su tutti i corsi della loro offerta formativa, che trovi qui: https://www.gter.it/formazione/online/

Qui c'è il canale Telegram di GTER per seguire i Geobreak: https://t.me/geobreak
Nel video dico, erroneamente, che i Geobreak sono settimanale ma in realtà hanno cadenza mensile!


Se ti va di unirti alle discussioni su QGIS, puoi farlo in questo gruppo Telegram: https://t.me/+ZKm37iQHD083MTRk


Se vuoi prenderti più spazio e tempo per contattarmi i modi migliori per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: patreon.com/3dmetrica 
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:27 I dati di lavoro
0:53 Package Layer
2:56 Carico il file in QGIS
4:07 Due considerazioni sul processo
5:02 QGIS in Azione
7:46 Che cos'è un layer
8:43 Vettori e Raster
9:36 I formati di file
11:30 Shapefile VS Geopackage
15:43 Perchè ha senso raggruppare i layer
17:22 Gli svantaggi del geopackage
18:26 Non si impacchetta un raster
19:16 Geopackage VS Progetto di QGIS
19:51 Outro
    Hai ricevuto una nuvola di punti un po' pesante e non sai se il tuo hardware sarà in grado di gestirla?
In questo video provo a darti delle indicazioni su come snellire il dato dentro il software open source Cloud Compare.

Ti faccio vedere:
Come dividere una nuvola .LAS (o .LAZ) in file contigui e più piccoli.
Rimuovere punti dalle nuvole attraverso il "sottocampionamento".
Eliminare parti che non ti interessano con il "ritaglio".
Togliere il rumore con i filtri "SOR" e "Noise".
Riunire tutte le nuvole elaborate in un unico elemento finale, da salvare.

Spero possa essere utile


Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
Se ti va di segnalarmi un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondo qui sotto.
Se vuoi supportare il progetto puoi condividere il video con chi pensi possa essere interessato a questo argomento.


Se vuoi prenderti più spazio e tempo per contattarmi i modi migliori per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: patreon.com/3dmetrica 
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
1:03 Dividere la nuvola in input
3:20 Metto ordine nel DB Tree
4:34 Sottocampionare le nuvole
7:03 Eliminare parti di nuvole
9:44 Riunire le nuvole in una unica
11:40 Salvare la nuvola finale
12:19 Il progetto CC on Demand
13:26 Lavorare con TXT, PLY o E57
14:36 Rimozione del rumore
16:50 Attenzione alle versioni di CC
17:26 Un pensiero sulle nuvole di punti
18:36 Outro
    In questo video prendo una mappa raster, che non è georeferenziata e, usando QGIS, gli fornisco le informazioni di posizione.

Non ho punti di coordinate note e pertanto mi appoggio alle mappe accessibili online (Google, Bing, OSM, ...) ricercando punti omologhi che vedo nel dato da trattare e nella mappa di riferimento.

Uso il plugin QuickMapServices per sfruttare la base di Google, come riferimento per le coordinate https://plugins.qgis.org/plugins/quick_map_services/
E poi uso il "Georeferenziatore raster (Georeferencer)" per gestire la trasformazione, che può essere una semplice traslazione, una rototraslazione con o senza fattore di scala o trasformazioni con deformazione.
https://docs.qgis.org/3.40/en/docs/user_manual/managing_data_source/georeferencer.html

Nella seconda parte del video approfondisco un po' di più il funzionamento dello strumento di georeferenziazione, analizzando gli errori residuali, le varie tipologie di trasformazione ed i metodi di ricampionamento dell'immagine trasformata.


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con @GterGeomatica 
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

Con il codice sconto 3DMETRICAGTER puoi usufruire del 20% di sconto su tutti i corsi della loro offerta formativa, che trovi qui: https://www.gter.it/formazione/online/

Qui c'è il canale Telegram di GTER per seguire i Geobreak: https://t.me/geobreak
Nel video dico, erroneamente, che i Geobreak sono settimanale ma in realtà hanno cadenza mensile!


Se ti va di unirti alle discussioni su QGIS, puoi farlo in questo gruppo Telegram: https://t.me/+ZKm37iQHD083MTRk


Se vuoi prenderti più spazio e tempo per contattarmi i modi migliori per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: patreon.com/3dmetrica 
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.



0:00 Intro
0:52 QuickMapServices
1:38 Il dato da lavorare
1:58 Georeferenziatore raster
2:39 Scelta dei punti omologhi
4:27 Le informazioni di georeferenziazione
5:18 Avviare la trasformazione
6:33 QGIS in Azione e GTER
8:42 Salvare i GCP
10:36 Errori e dati di trasformazione
13:02 Ottimizzazione della trasformazione
14:47 La tipologia della trasformazione
17:47 I risultati delle trasformazioni
20:19 I metodi di ricampionamento
22:17 Altre impostazioni
23:39 Outro
    In questo video ti racconto come dividere una linea in parti uguali.
Utilizzo il plugin "Qchainage" per creare punti equidistanti lungo la linea e, successivamente, il plugin "Split lines by points" per dividere effettivamente la linea in features che hanno tutte la stessa lunghezza.

Nella seconda parte invece approfondisco un po' di più il funzionamento e le opzioni del plugin "QChainage".


Qchainage docs: https://plugins.qgis.org/plugins/qchainage/#plugin-about
Split Lines by Points - di cui ringraziamo l'autore Giulio Fattori - docs: https://plugins.qgis.org/plugins/SplitLinesByPoints/#plugin-about 


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con @GterGeomatica 
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

Con il codice sconto 3DMETRICAGTER puoi usufruire del 20% di sconto su tutti i corsi della loro offerta formativa, che trovi qui: https://www.gter.it/formazione/online/


Se ti va di unirti alle discussioni su QGIS, puoi farlo in questo gruppo Telegram: https://t.me/+ZKm37iQHD083MTRk


Se vuoi prenderti più spazio e tempo per contattarmi i modi più veloce per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: patreon.com/3dmetrica 
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:24 Il plugin QChainage
2:02 Il plugin Split lines by points
3:35 Controllare i risultati
4:56 QGIS in Azione
6:54 Suddisione in lunghezza prescelta
7:50 Lavorare con un layer di punti
8:50 Editare sulle features di una linea
10:20 Le altre opzioni di QChainage
10:58 Le ultime note tecniche
13:32 Outro
    Quanto è accurato il rilievo fatto con uno SLAM low cost?
Te ne parlo in questo video in cui uso lo strumento @XGRIDS LixelKity K1 in un ambito urbano misto, per un'acquisizione con lo scopo di analizzare l'attendibilità della nuvola di punti 3D.

Nella prima parte del video c'è il rilievo in campo organizzato in:
1. preparazione del rilievo e individuazione dei punti di controllo;
2. rilievo GNSS dei punti a terra;
3. acquisizione SLAM.

Nella seconda parte ti condivido l'elaborazione dei dati (e la scelta delle impostazioni nel software di calcolo - Lixel Studio) oltre a fare un'analisi quantitativa dell'accuratezza della nuvola.
Questa si basa sul confronto tra le coordinate di punti discreti misurate in campo e la loro posizione tirata fuori dalla nuvola di punti dello SLAM.

I risultati sono interessanti!

È importante però distinguere accuratezza e qualità della nuvola SLAM ed allora ti condivido anche qualche considerazione su questo secondo aspetto.

Spero che possa essere interessante ed una utile integrazione al primo video che ho condiviso sulle applicazioni di questo strumento che trovi qui: https://youtu.be/MvGOkd_Q5vo

P.S.
In merito ad un problema di visualizzazione in tempo reale della nuvola di punti su smartphone è notizia recente (talmente recente che non sono riuscito ad inserirla nel video!) che a fine Agosto uscirà una nuova versione dell'app "Lixel Go", che supporterà i processori Samsung Exynos e la nuvola sarà visibile anche da smartphone Samsung che montano questo tipo di processore.


*LO SPONSOR*
Questo video è stato possibile grazie alla partnership con Dynatech - https://www.dyna-tech.it/
Tramite il link qui sotto puoi beneficiare di 3 mesi di licenza gratuita del software Lixel Cyber Color: https://bit.ly/44uzrKW


*I DATI*
Se sei un finanziatore di 3DMetrica puoi scaricare la nuvola di punti di questo video, a questo link: https://bit.ly/3IZVEbl


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.

Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

I modi più veloce per contattarmi sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


*SE TI VA, PUOI SUPPORTARMI*
Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: www.patreon.com/3dmetrica
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:35 Il video precedente
1:35 Lo sponsor
3:11 L'ambito operativo
6:26 I punti a terra
11:21 La misura GNSS dei punti
13:11 Il rilievo SLAM
18:22 Consigli per usare lo SLAM
22:59 La durata del rilievo
25:06 I dati elaborati
29:13 I parametri di elaborazione
39:09 Analisi dell'accuratezza
49:07 Analisi della qualità
58:43 Classificare la nuvola SLAM
1:00:31 Le facciate dei fabbricati
1:03:23 La presenza di acqua
1:04:47 La planimetria 2D
1:08:17 Outro
    Tra tutti gli strumenti del Geomatico, gli SLAM sono quelli che (nel momento in cui pubblico questo video - Luglio 2025) stanno vivendo un momento decisamente vivace.

Il mercato è attivissimo, ci sono diversi produttori che propongono le proprie soluzioni e stanno arrivando sistemi che sono caratterizzati da avere un prezzo inferiore rispetto ai primi prodotti o, comunque, agli SLAM di alta fascia.

In questo video ti racconto una delle soluzioni SLAM "low cost" attualmente disponibili in commercio: @XGRIDS  LixelKity K1 (https://xgrids.com/lixelk1)
Come altri suoi competitor sfrutta il sensore LiVox (MID360) attorno al quale costruisce un'unità completa di batterie, camere, sensori e (opzionale) modulo GNSS RTK.

Ti condivido le caratteristiche dell'hardware, le cose che si fanno in campo con l'app di acquisizione, LixelGo, per dispositivi mobili, Android e IOS, e il software di elaborazione dati Lixel Studio.

Nella seconda parte del video ti racconto poi un po' di esperienze che ho avuto con il K1, avendolo portato in diverse situazioni e ambiti: edifici, residenziale indoor, centro storico, ambito fluviale e boschi.

Ed infine ho fatto anche un confronto con i miei strumenti: un laser scanner statico ed un altro SLAM.

Spero che possa essere un video utile per aiutarti a capire se una soluzione di questo tipo può fare al caso tuo oppure no.
E spero che possa anche essere un'occasione per aprire una discussione, condividendo le proprie esperienze, legate al mondo SLAM: ne hai uno? di che tipo? ne hai provato qualcuno? in che ambito lavori? hai ricevuto dati presi da uno SLAM? ...
Se ti va di partecipare i commenti sono a tua disposizione.
Grazie!


Questo video è stato possibile grazie alla partnership con Dynatech - https://www.dyna-tech.it/
Tramite il link qui sotto puoi beneficiare di 3 mesi di licenza gratuita del software Lixel Cyber Color: https://bit.ly/44uzrKW


I DATI
Se ti interessa scaricare qualche nuvola di punti, tra quelle che ho condiviso nel video, lo puoi fare sempre attraverso questo link: https://bit.ly/44uzrKW
Se sei un finanziatore di 3DMetrica puoi scaricare tutte le nuvole di punti e lo puoi fare attraverso questo link: http://bit.ly/44OCuMG


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

I modi più veloce per contattarmi sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: www.patreon.com/3dmetrica
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:28 Lo sponsor
1:54 Il mercato SLAM
4:05 SLAM low cost?
5:54 Le caratteristiche del K1
10:52 La scansione in campo
13:32 Il software Lixel Studio
17:25 I dati elaborati
24:00 Esperienze dal campo
26:16 Ambito residenziale outdoor
30:13 Un appartamento indoor
36:42 Le strade di un centro storico
43:55 Un ambito fluviale
55:23 Rilievo nel bosco
59:46 Dati grezzi VS dati elaborati
1:05:04 K1 e scanner statico
1:11:22 K1 e altro SLAM
1:19:21 K1 - un sistema completo
1:20:24 Gaussian Splatting e Lixel Cyber Color
1:28:39 Considerazioni finali
1:39:41 Outro
    Arrivati alla fine di questo percorso sui sistemi di riferimento ti condivido l'ultimo video in cui ti racconto che cos'è un Datum Geodetico.

È un concetto che si può scambiare con quello di Sistema di Riferimento e, se per Sistema di Riferimento intendi "regole condivise" allora in effetti sono due cose piuttosto vicine.
Ma se per Sistema di Riferimento intendi "semplicemente" Latitudine o Longitudine o Est e Nord, allora il Datum ha molto di più.

E poi ti dico come si fanno a distinguere tutti i Datum Geodetici che sono in uso per la nostra Terra.
E sono tanti.
Si usano i codici EPSG.
Te ne parlo qui e ti condivido le risorse online riguardo a questi codici oltre a dirti come sono catalogati i Datum che si sono succeduti in Italia, attraverso una nota ufficiale dell'IGM.

Spero che questo video ti sia utile e spero che l'intero percorso sui Sistemi di Riferimento (e sulle coordinate) abbia contribuito ad aggiungere anche solo un pochino di valore in più rispetto alle tue conoscenze su questo tema.

Grazie del tuo tempo!


Le tappe di questo percorso sono qui:
01 - Che cosa sono i Sistemi di Riferimento: https://youtu.be/ZRgmo8c8v28
02 - La forma della Terra nella storia: https://youtu.be/JiUwssFlK3A
03 - Il Geoide e la forza di Gravità: https://youtu.be/C2JZzs1O6dM
04 - Rappresentare il Geoide: https://youtu.be/N_ip2Yj4SeM
05 - L'Ellissoide biassiale di rotazione: https://youtu.be/q72HXIMnIuk
06 - Coordinate e curvatura dell'ellissoide: https://youtu.be/JxXHmyCyZ9o
07 - Geodesia operativa: https://youtu.be/wd81wuL_SJY
08 - Sistemi planimetrici locali: https://youtu.be/FGzgkZw6LT4
09 - Sistemi altimetrici locali: https://youtu.be/pnLuF3_vyAE
10 - Sistemi globali: https://youtu.be/2DlJ03wYVa4
11 - Il sistema di riferimento italiano: https://youtu.be/TJd4BWQuTbk
12 - Trasformazioni tra sistemi di riferimento: https://youtu.be/XXSyNh-HMR8
13 - Proiezioni cartografiche: https://youtu.be/YETsGOCncJ8
14 - Datum Geodetici e Codici EPSG: https://youtu.be/31asvAltEUM


Se vuoi supportare questo percorso, puoi condividere questo video con chi pensi possa esserne interessato.
Se vuoi aiutarmi puoi usare i commenti per darmi indicazioni su temi da trattare, cose rimaste oscure, suggerimenti sul taglio e sui contenuti dei video.
Ogni indicazione e critica costruttiva sono preziose.


Questo video è supportato da  @GterGeomatica 
Con il codice sconto 3DMETRICAGTER puoi usufruire del 20% di sconto sul corso "Posizionamento GNSS con software open source" che trovi qui: https://www.gter.it/formazione/online/


Puoi fruire di tutto il percorso senza pubblicità di YouTube, introduzioni e code ai video di ogni tappa acquistandolo qui: https://hotm.art/snLBlvR
Se sei un finanziatore di 3DMetrica, il link per acquistarlo è questo: https://tinyurl.com/mt3btaw3


Vorrei provare a creare una piccola comunity attorno a questo tema.
Se ti va puoi unirti a questo gruppo Telegram
https://t.me/+PrmaNiPK79FkOGVk


Se vuoi prenderti più spazio e tempo per contattarmi i modi più veloce per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: patreon.com/3dmetrica 
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
4:23 Lo sponsor
6:37 Il Datum Geodetico e i suoi ingredienti
17:26 Tipi di Datum
20:25 I Datum in Italia
23:14 Trasformazioni tra Datum
25:13 I codici EPSG
28:51 epsg.org
34:51 epsg.io
39:35 I codici EPSG in QGIS e Convergo
42:58 I codici EPSG in Italia e la nota IGM
51:07 La fine del percorso
52:47 Outro
    Qualche tempo fa ho condiviso un video che parlava di droni, di posizionamento GNSS RTK e dell'antenna DJI DRTK3.
Sono venute fuori alcune domande su temi che non avevo trattato e allora pubblico questo nuovo contenuto per provare a rispondere.

Ecco i temi:
1. Misura con palina inclinata con l'antenna DRTK3;
2. Assegnare le coordinate alla DRTK3 quando lavora come base (anche in assenza di connessione dati);
3. Compatibilità tra DRTK3 e droni DJI Enterprise un po' più vecchiotti (Matrice 300, Mavic 3 Enterprise, ...)
4. Qual è il sistema di riferimento del posizionamento GNSS RTK
5. Qual è la precisione del posizionamento RTK del drone
6. Acquisizione statica e post processing di dati grezzi


N.B.
Il codice sconto che leggi nei primi minuti del video e che ti permette di risparmiare il 10% sull'acquisto di prodotti DJI Enterprise presso lo store di Personal Drones è sbagliato.
Quello giusto è questo: 3DM10DJIENT


Questo è il video in cui ho parlato di droni, RTK e dell'antenna DJI DRTK3: https://youtu.be/6pVXzMyTmmQ


Questo video è sponsorizzato da Personal Drones - https://www.personaldrones.it/
Hai la possibilità di beneficiare di uno sconto del 10% sui droni DJI della serie Enterprise e sui relativi accessori se usi questo codice sconto al momento del checkout: 3DM10DJIENT


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

I modi più veloce per contattarmi sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: www.patreon.com/3dmetrica
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:29 Lo sponsor
1:39 Misura inclinata
5:31 Assegnare coordinate alla DRTK3
10:45 Quota ellissoidica e ortometrica
13:38 Compatibilità con Matrice300 e Mavic 3 Enterprise
15:50 Sistema di riferimento RTK
18:19 La precisione dell'RTK
25:33 Acquisizione statica con DRTK3
25:53 Outro
    Se vuoi rappresentare le informazioni relative a punti della superficie terrestre su un piano ti scontri con un problema piuttosto ingombrante: la terra non è piatta e neppure la superficie che la approssima (l'ellissoide) ma lo è il piano su cui vuoi disegnare.

Questo è IL problema della cartografia e, a meno di situazioni particolari, non è superabile se non facendoci pace ed accettando dei compromessi.

In questo video di parlo di cartografia, di proiezioni cartografiche, di Mercatore, di Gauss e di Boaga, oltre che a condividerti quello che è successo in Italia e che usiamo attualmente per la rappresentazione cartografica.


La bibliografia di questo video è questa:
C. Monti - La Cartografia Moderna;
A. Riggio, R. Carlucci - Topografia di Basa;
A.M. Manzino - Quaderni di topografia Vol. 1
R. Cannarozzo, L. Cucchiarini, Meschieri - W. Misure, rilievo, progetto Vol. 2
C. Pigato - Topografia Vol. 2


Le tappe di questo percorso sono qui:
01 - Che cosa sono i Sistemi di Riferimento: https://youtu.be/ZRgmo8c8v28
02 - La forma della Terra nella storia: https://youtu.be/JiUwssFlK3A
03 - Il Geoide e la forza di Gravità: https://youtu.be/C2JZzs1O6dM
04 - Rappresentare il Geoide: https://youtu.be/N_ip2Yj4SeM
05 - L'Ellissoide biassiale di rotazione: https://youtu.be/q72HXIMnIuk
06 - Coordinate e curvatura dell'ellissoide: https://youtu.be/JxXHmyCyZ9o
07 - Geodesia operativa: https://youtu.be/wd81wuL_SJY
08 - Sistemi planimetrici locali: https://youtu.be/FGzgkZw6LT4
09 - Sistemi altimetrici locali: https://youtu.be/pnLuF3_vyAE
10 - Sistemi globali: https://youtu.be/2DlJ03wYVa4
11 - Il sistema di riferimento italiano: https://youtu.be/TJd4BWQuTbk
12 - Trasformazioni tra sistemi di riferimento: https://youtu.be/XXSyNh-HMR8
13 - Proiezioni cartografiche: https://youtu.be/YETsGOCncJ8
14 - Datum Geodetici e Codici EPSG: https://youtu.be/31asvAltEUM


Se vuoi supportare questo percorso, puoi condividere questo video con chi pensi possa esserne interessato.
Se vuoi aiutarmi puoi usare i commenti per darmi indicazioni su temi da trattare, cose rimaste oscure, suggerimenti sul taglio e sui contenuti dei video.
Ogni indicazione e critica costruttiva sono preziose.


Questo video è supportato da @GterGeomatica 
Con il codice sconto 3DMETRICAGTER puoi usufruire del 20% di sconto sul corso "Posizionamento GNSS con software open source" che trovi qui: https://www.gter.it/formazione/online/


Puoi fruire di tutto il percorso senza pubblicità di YouTube, introduzioni e code ai video di ogni tappa acquistandolo qui: https://hotm.art/snLBlvR
Se sei un finanziatore di 3DMetrica, il link per acquistarlo è questo: https://tinyurl.com/mt3btaw3


Vorrei provare a creare una piccola comunity attorno a questo tema.
Se ti va puoi unirti a questo gruppo Telegram
https://t.me/+PrmaNiPK79FkOGVk


Se vuoi prenderti più spazio e tempo per contattarmi i modi più veloce per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: patreon.com/3dmetrica 
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
3:30 Lo sponsor
5:07 Verso la rappresentazione piana
8:59 Il problema della cartografia
11:30 Sviluppare un cilindro e un cono
13:09 Le deformazioni
19:35 Tipologia di proiezione
23:32 La proiezione di Mercatore
28:06 La proiezione UTM (di Gauss)
33:48 I fusi di proiezione
38:58 La struttura del sistema UTM
45:12 Da coordinate geografiche a piane
47:25 La cartografia italiana
51:29 La proiezione di Gauss-Boaga
56:20 Fuso Ovest e fuso Est
1:01:21 La cartografia attuale UTM
1:04:46 Convergo e le proiezioni
1:06:07 Tasformazioni e conversioni
1:08:25 Convergo e i fusi
1:10:48 Fuso Italia e Fuso 12
1:13:54 Outro
    Che cosa succede ad un sistema di riferimento quando smette di essere il riferimento ufficiale per una nazione?
Decade, ma la transizione verso il nuovo non può essere breve.
È necessaria e può durare anni.
In Italia sono quasi 15 anni che stiamo passando da Roma 40 a ETRF2000.
:)

Nella coesistenza, all'interno dello stesso territorio, tra due sistemi di riferimento è necessario che si definiscano delle modalità per passare da uno all'altro, convertendo le coordinate dei punti.

Te ne parlo in questo video, raccontandoti di rototraslazioni, delle trasformazioni di Helmert, delle formule di Molodenskji e del lavoro dell'IGM che in Italia ha definito le griglie di trasformazione (grigliati) da usare all'interno di software specifici.

Ti mostro come funziona il software Convergo, dove trovare i grigliati IGM, come sfruttare servizi online per fare conversioni (PLANIMETRICHE) senza acquistare i grigliati ed un tool per convertire coordinate in tutto il mondo.

Alla fine poi affronto anche il tema del WGS84 che torna sempre fuori in ogni conversazione in cui si parli di Sistemi di Riferimento!
:P


La bibliografia di questo video è questa:
R. Maseroli - Geometrie della Terra


Le tappe di questo percorso sono qui:
01 - Che cosa sono i Sistemi di Riferimento: https://youtu.be/ZRgmo8c8v28
02 - La forma della Terra nella storia: https://youtu.be/JiUwssFlK3A
03 - Il Geoide e la forza di Gravità: https://youtu.be/C2JZzs1O6dM
04 - Rappresentare il Geoide: https://youtu.be/N_ip2Yj4SeM
05 - L'Ellissoide biassiale di rotazione: https://youtu.be/q72HXIMnIuk
06 - Coordinate e curvatura dell'ellissoide: https://youtu.be/JxXHmyCyZ9o
07 - Geodesia operativa: https://youtu.be/wd81wuL_SJY
08 - Sistemi planimetrici locali: https://youtu.be/FGzgkZw6LT4
09 - Sistemi altimetrici locali: https://youtu.be/pnLuF3_vyAE
10 - Sistemi globali: https://youtu.be/2DlJ03wYVa4
11 - Il sistema di riferimento italiano: https://youtu.be/TJd4BWQuTbk
12 - Trasformazioni tra sistemi di riferimento: https://youtu.be/XXSyNh-HMR8
14 - Datum Geodetici e Codici EPSG: https://youtu.be/31asvAltEUM


Se vuoi supportare questo percorso, puoi condividere questo video con chi pensi possa esserne interessato.
Se vuoi aiutarmi puoi usare i commenti per darmi indicazioni su temi da trattare, cose rimaste oscure, suggerimenti sul taglio e sui contenuti dei video.
Ogni indicazione e critica costruttiva sono preziose.


Questo video è supportato da  @GterGeomatica 
Con il codice sconto 3DMETRICAGTER puoi usufruire del 20% di sconto sul corso "Posizionamento GNSS con software open source" che trovi qui: https://www.gter.it/formazione/online/


Puoi fruire di tutto il percorso senza pubblicità di YouTube, introduzioni e code ai video di ogni tappa acquistandolo qui: https://hotm.art/snLBlvR
Se sei un finanziatore di 3DMetrica, il link per acquistarlo è questo: https://tinyurl.com/mt3btaw3


Vorrei provare a creare una piccola comunity attorno a questo tema.
Se ti va puoi unirti a questo gruppo Telegram
https://t.me/+PrmaNiPK79FkOGVk


Se vuoi prenderti più spazio e tempo per contattarmi i modi più veloce per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: patreon.com/3dmetrica 
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
3:17 Lo sponsor
4:46 La fine di un sistema di riferimento
11:08 La rototraslazione
18:52 L'importanza dei punti doppi
22:41 Le trasformazioni di Helmert
27:19 Le formule di Molodenskji
29:44 Le trasformazioni in Italia
37:00 Il progetto Verto di IGM
44:45 Trasformazioni con EPN
48:09 Trasformazioni tra ITRF
49:34 Il software Convergo
56:23 I grigliati IGM
1:00:52 Conversioni con Verto On Line
1:06:48 Conversioni globali con TWCC
1:09:08 WGS84
1:21:04 La precisione
1:24:25 Outro
    Il sistema di riferimento ufficiale italiano è l'ETRS89, la sua materializzazione è l'ETRF2000 e l'epoca a cui sono riferite le posizioni delle stazioni delle Rete Dinamica Nazionale che lo realizza è l'anno 2008.

In questo video prosegueo il percorso sui sistemi e, finalmente, arrivo a raccontarti come si è arrivati all'attuale riferimento italiano, ufficializzato dal DPCM del 2011, partendo dall'ETRF89, passando per la rete IGM95 (che ne è un raffittimento) per arrivare alla Rete Dinamica Nazionale (necessaria per soddisfare le esigenze del rilievo GNSS nRTK) ed alla situazione attuale.

Spero possa esserti utile!


La bibliografia di questo video è questa:
R. Maseroli - Geometrie della Terra
L. Baratin, V. Grassi - Topografia


Le tappe di questo percorso sono qui:
01 - Che cosa sono i Sistemi di Riferimento: https://youtu.be/ZRgmo8c8v28
02 - La forma della Terra nella storia: https://youtu.be/JiUwssFlK3A
03 - Il Geoide e la forza di Gravità: https://youtu.be/C2JZzs1O6dM
04 - Rappresentare il Geoide: https://youtu.be/N_ip2Yj4SeM
05 - L'Ellissoide biassiale di rotazione: https://youtu.be/q72HXIMnIuk
06 - Coordinate e curvatura dell'ellissoide: https://youtu.be/JxXHmyCyZ9o
07 - Geodesia operativa: https://youtu.be/wd81wuL_SJY
08 - Sistemi planimetrici locali: https://youtu.be/FGzgkZw6LT4
09 - Sistemi altimetrici locali: https://youtu.be/pnLuF3_vyAE
10 - Sistemi globali: https://youtu.be/2DlJ03wYVa4
11 - Il sistema di riferimento italiano: https://youtu.be/TJd4BWQuTbk
12 - Trasformazioni tra sistemi di riferimento: https://youtu.be/XXSyNh-HMR8
13 - Proiezioni cartografiche: https://youtu.be/YETsGOCncJ8
14 - Datum Geodetici e Codici EPSG: https://youtu.be/31asvAltEUM


Se vuoi supportare questo percorso, puoi condividere questo video con chi pensi possa esserne interessato.
Se vuoi aiutarmi puoi usare i commenti per darmi indicazioni su temi da trattare, cose rimaste oscure, suggerimenti sul taglio e sui contenuti dei video.
Ogni indicazione e critica costruttiva sono preziose.


Questo video è supportato da  @GterGeomatica 
Con il codice sconto 3DMETRICAGTER puoi usufruire del 20% di sconto sul corso "Posizionamento GNSS con software open source" che trovi qui: https://www.gter.it/formazione/online/


Puoi fruire di tutto il percorso senza pubblicità di YouTube, introduzioni e code ai video di ogni tappa acquistandolo qui: https://hotm.art/snLBlvR
Se sei un finanziatore di 3DMetrica, il link per acquistarlo è questo: https://tinyurl.com/mt3btaw3


Vorrei provare a creare una piccola comunity attorno a questo tema.
Se ti va puoi unirti a questo gruppo Telegram
https://t.me/+PrmaNiPK79FkOGVk


Se vuoi prenderti più spazio e tempo per contattarmi i modi più veloce per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: patreon.com/3dmetrica 
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
3:15 Sponsor
5:37 Un breve recap
7:51 ETRF89 e misure GPS
10:13 IGM95
26:33 L'impulso del nRTK
33:55 La Rete Dinamica Nazionale
40:46 ETRF2000
43:56 Il monitoraggio della rete
53:36 Informazioni sulla RDN
55:13 I punti IGM95
59:42 I vantaggi della RDN
1:08:27 Reti di stazioni permanenti
1:11:54 Outro
    Ti racconto il lavoro dietro ad un rilievo di una frana.
Si tratta di un versante, piuttosto acclive ma non super esteso, in cui si trova un'area in erosione che alimenta la discesa di materiale incoerente verso valle.

La zona è in parte vegetata ed al momento del rilievo (Aprile) le piante si stavano risvegliando dopo il letargo invernale ma la situazione era ancora ok per acquisire informazioni del terreno al di sotto delle chiome.

Ho usato un approccio integrato:
Lidar montato su drone per il rilievo generale del versante e la definizione di topografia e morfologia del terreno;
Fotogrammetria da UAV per l'ortomosaico generale e per caratterizzare nel dettaglio la nicchia di distacco della frana (cosa che il Lidar non riesce a fare benissimo);
Appoggio topografico con antenna GNSS RTK;
Scansione laser per poter verificare l'output in parti dell'area in cui mi era impossibile andare a mettere target e fare misure di controllo.

Alla fine della parte di campo ti condivido anche i risultati con qualche pensiero e considerazione durante alcune fasi dell'elaborazione.

Spero possa essere interessante.


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, approccio, strumenti o modi di fare qualcosa scrivimi.
Puoi usare i commenti qui sotto o contattarmi direttamente.
I modi più veloce per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: www.patreon.com/3dmetrica
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:44 La logistica
1:56 Lo scopo del lavoro
3:29 L'approccio operativo
5:19 L'appoggio topografico
7:28 Il rilievo Lidar
11:58 Fotogrammetria per l'ortomosaico
15:09 Fotogrammetria di dettaglio
17:55 Scansione laser 3D
19:46 Elaborazione dati
20:29 Il dato Lidar
28:15 Le informazioni del terreno
32:43 Il controllo dei dati
46:12 Il dato fotogrammetrico M300 e P1
51:29 Un problema sulla quota
55:26 Il dato fotogrammetrico del Matrice4E
1:01:49 L'integrazione dei dati
1:08:35 Output
    Carica altro... Subscribe
  • C’È IL CANALE TELEGRAM!

    Canale Telegrma 3DMetrica
    Iscriviti al canale Telegram di 3DMetrica dove, ogni giorno, condivido aggiornamenti, informazioni, contenuti, notizie, novità e dietro le quinte del mio lavoro.
    In amicizia e senza formalità!
    ISCRIVITI QUI!
  • SE VUOI PUOI SUPPORTARMI

    Diventa finanziatore di 3DMetrica

    Se quello che pubblico e che condivido è interessante ed è qualcosa di valore per te, per il tuo lavoro e per la tua attività, puoi scegliere di supportare il progetto di 3DMetrica diventandone finanziatore.
    Clicca sull'immagine qui sopra per avere più informazioni.
  • ARGOMENTI

    CARTOGRAFIA DRONI EBOOK FOTOGRAMMETRIA GNSS LASER SCANNER LAVORI LIDAR PODCAST RILIEVI Senza categoria SLAM SOFTWARE STRUMENTI TOPOGRAFIA TUTORIAL VIDEO
  • PAROLE CHIAVE

    3D 3dmetrica 5 terre aerofotogrammetria agisoft photoscan angoli apr cartografia cloud compare cloudpoints coordinate dem dissesto idrogeologico dji drone droni elaborazione fotografia Fotogrammetria GIS GNSS GPS GSD immagini laser scanner lidar misura misure nuvola di punti nuvole di punti ortofoto photoscan rilievo rilievo aerofotogrammetrico rilievo con drone sapr sezioni sistemi di riferimento software stazione totale structure from motion strumenti topografia tutorial uav



© Copyright Ing. Paolo Corradeghini 2021 - PIVA 01260880115