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USARE UN DRONE IN CANTIERE – Comunicazione alla D.L., al C.S.E. e al R.U.P.

20 Marzo 2019
Immagine di foto aerea da drone di cantiere edile

In questo articolo scrivo un po’ di testo che puoi prendere, copiare, incollare ed usare in una comunicazione formale da mandare al Direttore Lavori, al Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione o al Responsabile Unico del Procedimento, nel caso in cui tu debba usare un drone in un cantiere.

Mi è capitato di recente di fare un rilievo aerofotogrammetrico con un drone in un cantiere edile di un’opera pubblica.
Il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione mi ha chiesto di preparargli una relazione descrittiva delle attività, per le sue valutazioni sulla sicurezza.
Il direttore dei lavori ha voluto un cronoprogramma delle operazioni per coordinare i lavori.
Ed il responsabile del procedimento (era un’opera pubblica) aveva bisogno di un documento descrittivo da mettere agli atti della gestione dell’opera.

Ho fatto una cosa sola, un unico documento valido per tutte e tre le richieste.
Te ne condivido la struttura, con un po’ di testo “formale” da prendere a piacimento.

Prima però di incartarmi tra i lunghi nomi delle figure coinvolte nella realizzazione di un’opera pubblica, permettimi di fare qualche semplificazione.
Se hai già lavorato in questi ambiti sai che è piuttosto comune farle.
D’ora in poi chiamerò:

  • CSE il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione;
  • DL il Direttore Lavori;
  • RUP il Responsabile Unico del Procedimento (della Stazione Appaltante);
  • e poi c’è il DES il Direttore Esecutivo del Servizio (che affianca il RUP di una Pubblica Amministrazione durante un appalto o un servizio).

Oh, così è molto meglio!

Questo articolo potrebbe esserti di aiuto anche nel caso in cui tu sia una delle figure che ho elencato qui sopra.
Non è legge, né una regola da applicare ad ogni situazione, ma può darti un’idea di che cosa chiedere ad un operatore APR che deve entrare nel tuo cantiere per far volare un drone.
Vale per ispezioni, rilievi aerofotogrammetrici, foto o video aerei.

E vale in caso di servizio svolto da personale esterno (anche se potresti mutuare un po’ di informazioni se sei all’interno della ditta che fa i lavori).

COMUNICA QUELLO CHE FARAI

Un cantiere edile è un posto dove:

  • si scava e si trasporta terra;
  • circolano mezzi pesanti;
  • lavorano mezzi MOLTO grandi;
  • ci possono essere tante persone;
  • i rumori possono essere alti;
  • chi si trova lì è lì per motivi legati all’avanzamento dell’opera: operatori, fornitori, controllori, tecnici;
  • le forniture di energia elettrica e di acqua sono spesso in cavi e condotte temporanee e fuori terra;
  • possono esserci demolizioni, anche con esplosivi;
  • la viabilità interna non è esattamente segnalata come una rotatoria in centro città;
  • si lavora velocemente;
  • …
  • …

E molto altro!

Ed ogni cantiere è diverso dagli altri.
Anche se le lavorazioni sono simili.

Insomma, entrare in un cantiere non è come andare in spiaggia o al parco giochi.
È un luogo dove i rischi legati all’incolumità delle persone sono più alti della media degli altri luoghi dove potresti andare.

Ok dai, non citarmi i casi di arrampicata libera senza corda!
(Tra l’altro ho visto da poco il documentario Free Solo sulle imprese di Alex Honnold. Se ti piace l’arrampicata vallo a vedere!)
🙂

Se entri in un cantiere, anche se per lavorare, devi rispettare le regole interne e devi fare in modo che chi è lì dentro sappia che ci sei anche tu.
E che cosa farai.
Se ti muovi a piedi, con il tuo giubbotto ad alta visibilità, scarpe e casco, stai attento a quello che ti succede intorno.
Sei un elemento in più a cui le persone non sono abituate.

Se poi voli con un drone in cantiere ci porti dentro un ulteriore elemento intruso:

  • che vola;
  • che attira l’attenzione delle persone;
  • che, oggetto ancora poco comune (almeno adesso che sto scrivendo, nel Marzo 2019), suscita un effetto “WoW” su chi lo vede (lavoratori inclusi);
  • che potrebbe intralciare i lavori dei mezzi in elevazione (gru, autocarri con cassone riballtabile);
  • che rischia di urtare un cavo aereo, una cisterna o qualsiasi altra cosa che sale in verticale.

Se il CSE ti chiede una relazione sulle sue attività è giusto che tu gliela fornisca.
Potrebbero esserci aree interdette al volo o potrebbe prendere delle misure precauzionali fermando le macchine per il tempo delle operazioni.

Se il DL vuole sapere quanto tempo starai in cantiere e dove sosterai per fare i voli devi dirglielo.
Se blocchi uno scavo per 4 ore l’impresa può destinare macchine ed operai a fare dell’altro.

È bene comunicare:

  • quello che farai;
  • dove lo farai;
  • come lo farai;
  • quanto tempo ci metterai.

Immagine di foto di cantiere edile

UN MODELLO DI COMUNICAZIONE

Potrei farti scaricare un file word con una relazione tecnico-descrittiva già fatta ma dovrei toglierti tutti i dati sensibili e specifici dei luoghi e delle operazioni.
Ne rimarrebbe un documento un po’ “bucato”.
Preferisco scriverti un po’ di testo, diviso in paragrafi e con qualche commento e considerazione.
Sarai tu a prendere le parti che ti servono e ad aggiustarle secondo le tue esigenze.
Se ti servono…

LINGUAGGIO FORMALE

Se hai letto altri articoli del blog avrai capito che non sono per niente un fan del linguaggio formale.

“Si raccomanda di prestare attenzione durante lo svolgimento delle attività di cui sopra…”
È un frase un po’ pesante!
È molto meglio scrivere: “Mi raccomando, stai attento quando fai le cose che hai scritto prima…”
Lo trovo più diretto.

Ma le comunicazioni tra i protagonisti della realizzazione di un’opera pubblica utilizzano un linguaggio formale.
Ed è per questo che le parti di testo che si riferiscono al documento tecnico usano questo stile.
Anche se non lo amo non significa che non vada usato.
È un po’ come se un abitudinario di “infradito + pantaloni corti” li usasse anche per andare ad un matrimonio.
Ogni contesto ha le sue regole.
Come in cantiere.
E qui serve il linguaggio formale.

Le parti che leggerai in corsivo hanno proprio questo stile.

Inizio!

PREMESSA

Penso che sia utile iniziare con una premessa, per introdurre a chi legge quello che c’è scritto in tutto il documento.

Si fa seguito agli accordi intercorsi, per comunicare che sono in programma, all’interno dell’area di cantiere in oggetto, attività ed operazioni che prevederanno l’impiego di Sistema Aereo a Pilotaggio Remoto (SAPR), comunemente noto come drone e finalizzate a … … ….

I LUOGHI

Sii chiaro nell’identificare le zone dove volerà il drone.
Aiutati con le mappe di Google o, se ne hai disponibilità, usa disegni o cartografie tecniche della zona.
La planimetria del progetto esecutivo delle opere è la migliore soluzione.
È su quella che l’impresa programma i lavori.
Ed è lì che legge meglio tutto quello che succede in cantiere.

Se il cantiere è grande suddividilo in sotto-aree.
Lo scopo è far capire subito a chi legge dove volerà il drone.

Dai anche indicazioni sull’entità delle superfici.
Ed usa tanti elementi visivi.
Sono più immediati del testo descrittivo.

L’area oggetto delle attività di sorvolo con APR interessa/è situata/…, come indicato nell’immagine di seguito riportata.

La superficie oggetto di indagine misura complessivamente … … … mq ed è ben identificata dal seguente estratto planimetrico … … ….

Specifica anche che potrebbero esserci altre zone occupate dal pilota: i punti di decollo.

In aggiunta alle suddette aree interessate dalle operazioni di volo si prevede altresì l’occupazione delle seguenti aree, da parte del pilota, per le operazioni di decollo, atterraggio e conduzione in volo dell’APR.
La superficie impegnata per ciascuna zona misura circa XX mq.
Si riporta di seguito una planimetria con indicazione della posizione di dette aree occupate dal personale specializzato e deputato alla gestione e controllo del volo dell’APR.

LE TECNICHE OPERATIVE

Il fatto che userai un drone, inteso come oggetto volante nell’area di cantiere, non ti dispensa da dare ulteriori informazioni su quello che effettivamente farai in campo.

Se devi fare un rilievo aerofotogrammetrico di un’area pianeggiante estesa il drone, presumibilmente, ci volerà sopra senza sensibili variazioni di quota.
Se prevedi di rilevare elementi verticale l’impronta a terra del volo del drone è ridotta ma è previsto un volo prevalentemente verticale.
Se ti occuperai di ispezioni potresti andare piuttosto vicino alle parti da indagare.

Racconta che cosa farà il drone in volo.

Qui sotto ti metto qualcosa che riguarda l’areofotogrammetria.

Viste le richieste tecniche e le caratteristiche dei luoghi si effettuerà un  rilievo di tipo aerofotogrammetrico mediante aereomobile a pilotaggio remoto (A.P.R.), integrato da misure di precisione con strumentazione topografica a terra.

Il rilievo aerofotogrammetrico prevede:

  • l’acquisizione di immagini digitali da mezzo aereo;
  • la misura, ad alta precisione, delle coordinate di alcuni punti di controllo a terra;
  • l’elaborazione di immagini e misure all’interno di software specifici;
  • la restituzione di nuvole di punti ad alta densità di informazione, tridimensionali, scalate orientate e georeferenziate;
  • l’estrazione, dai dati tridimensionali restituiti, di rappresentazioni fotografiche ortorettificate: ortomosaici ad alta risoluzione.

Il rilievo aereo sarà condotto in modalità di pilotaggio manuale assistito dalla strumentazione di bordo dell’APR.
Il pilota avrà pieno controllo sui movimento dell’APR in volo.
Potrà pertanto arrestarne il moto, modificare una rotta o annullare le operazioni a seguito di qualunque imprevisto sopraggiunto o su indicazione del responsabile dei lavori in sito.

Quello che ti ho appena scritto ha grandi margini di modifica, in funzione di quello che dovrai fare in campo.

ATTIVITÀ COMPLEMENTARI

Se prevedi di fare qualcos’altro oltre a volare, questo è il momento di dirlo.

In un rilievo aerofotogrammetrico è necessario rilevare le coordinate di un certo numero di punti di controllo da usare nella modellazione software.
Puoi sfruttare la presenza di elementi ben visibili che sono già a terra, oppure puoi materializzarne di nuovi con dei target artificiali.

Scrivi che cosa farai oltre al volo.
Presenta una planimetria con la disposizione dei target artificiali.
Sarebbe opportuno che nessuno parcheggiasse un escavotore sopra un GCP!

Il rilievo aerofotogrammetrico sarà orientato e georeferenziato mediante punti di appoggio materializzati a terra dei quali saranno rilevate le coordinate con strumentazione topografica ad alta precisione.

Prima delle operazioni di sorvolo e di ripresa fotografica saranno materializzati a terra target artificiali ad alta visibilità le cui coordinate, rilevate con precisione topografica, saranno utilizzate nell’elaborazione fotogrammetrica.

Il rilievo dei punti di appoggio sarà condotto con antenna satellitare GNSS.

Di seguito si riporta una planimetria con la posizione indicativa dei punti materializzati a terra.
È opportuno che tali target artificiali non siano in alcun modo coperti, da materiali o mezzi operatori, durante tutto lo svolgimento delle operazioni previste.

Metti anche una foto dei target.
È un’informazione in più!

Fotografia di un target artificiale di tipo GCP a terra e palina per rilievo GPS

IDENTIFICATI

Se usi un drone in un contesto del genere è necessario essere registrato negli elenchi ENAC.
È opportuno identificarsi.

Scrivi:

  • chi è l’operatore SAPR;
  • chi è il pilota SAPR;
  • quali sono i SAPR che userai.

Fai anche riferimento alla normativa aeronautica e alle regole dell’aria.
Se c’è qualche restrizione da osservare elenca un enventuale NOTAM che ENAC ti ha rilasciato o un’autorizzazione all’attraversamento di una zona Proibita (P).

Se invece voli in un’area “tranquilla” metti comunque uno stralcio della carta aeronoautica ENAV con indicazione dell’area.

Operatore e Pilota SAPR

L’operatore APR è il sottoscritto … … …, iscritto ai registri ENAC (Ente Nazionale dell’Aviazione Civile) per operazioni specializzate non critiche al n. … … …, registrato come operatore in possesso di mezzo inoffensivo al n. … … … ed autorizzato ad operazioni specializzate critiche in scenari standard S01, S04 e S06 (autorizzazione prot. … … … del … … … – rif. … … …).

Il sottoscritto coprirà altresì il ruolo di pilota in quanto in possesso di certificato di addestramento teorico N. … … … del … … … (ENAC.APR.OA…. … …) e di addestramento pratico N. … … …del … … … (ENAC.APR.OA…. … …), ad oggi convertiti ai sensi del nuovo regolamento nell’attestato di pilota I APRA … … … per la classe e categoria VL/Mc (… … …), VL/Mc/CRO (… … …) e L/Mc/CRO (… … …).

I Sistemi Aerei a Pilotaggio Remoto (SAPR)

I sistemi aerei impiegati nelle operazioni saranno i seguenti.

Un multicottero a quattro eliche con le seguenti caratteristiche:

  • ID APR: … … …
  • ID SPR: … … …
  • FLIGHT CONTROLLER: … … …
  • PESO AL DECOLLO: … … …

  • PAYLOAD: fotocamera digitale con sensore di dimensioni di 1” e risoluzione 20 MPixel

Un multicottero a quattro eliche inoffensivo con le seguenti caratteristiche:

  • ID APR: … … …
  • ID SPR: … … …
  • FLIGHT CONTROLLER: … … …

  • RIF. ENAC: … … …

  • CARATTERISTICA: INOFFENSIVO
  • PESO AL DECOLLO: 300GR
  • SENSORE FOTOGRAFICO: dimensioni di 1/2.3” e risoluzione 12 MPixel

Si allegano due immagini degli APR che saranno impiegati durante le operazioni di volo.

Normativa Aeronautica

Le operazioni si svolgeranno nel rispetto delle vigenti norme in materia di sorvolo con aeromobili a pilotaggio remoto (Regolamento ENAC “mezzi aerei a pilotaggio remoto” – Seconda Edizione – Emendamento 4).
Ne è stata verificata la fattibilità operativa sulla base della vigente normativa aeronautica emanata da ENAV (Ente Nazionale AViazione).
Si allega s
tralcio di Carta Aeronautica redatta da ENAV (Ente Nazionale AViazione) e localizzazione dell’area di indagine che risulta esterna da aree in cui il volo è proibito(P) o regolamentato (R), Aree di Traffico Aeroportuale (ATZ) ed aree naturali protette.

Quello che ti ho scritto in questa parte vale ora, nel momento in cui scrivo questo articolo (Marzo 2019).
Non so se sarà ancora così con le prossime modifiche al regolamento che seguono le nuove norme Europee EASA.

PROCEDURE OPERATIVE

Questa è forse la parte più importante.
È quella dove devi descrivere che cosa farai una volta entrato in cantiere.

Serve al CSE per verificare che sia tutto ok con la sicurezza dell’area (è responsabile anche della TUA sicurezza!).

Quello che devi scrivere cambia parecchio a seconda delle tue operazioni.

Qui sotto ti scrivo le procedure per un rilievo aerofotogrammetrico.
Anche se potrebbero comunque essere diverse dal tuo rilievo.

Le procedure operative da espletarsi sul campo sono le seguenti:

  1. ingresso nell’area di cantiere;
  2. posizionamento a terra di target artificiali ad alta visibilità, secondo lo schema planimetrico di cui al paragrafo precedente;
  3. avvicinamento al punto di decollo, indicato all’interno della planimetria suddetta;
  4. sorvolo delle aree di indagine con mezzo aereo a pilotaggio remoto ed acquisizione delle immagini fotografiche;
  5. rilievo topografico, con strumentazione GNSS ad alta precisione, delle coordinate dei target artificiali precedentemente disposti a terra;
  6. rimozione dei target artificiali a terra ed allontanamento dall’area di cantiere.

Gli spostamenti all’interno dell’area di cantier,e per l’espletamento delle operazioni di cui sopra, avverranno a piedi e lungo la viabilità temporanea presente in sito.

È davvero molto soggettivo e variabile.
Potresti avere più punti di decollo, oppure potresti muoverti con un mezzo piuttosto che a piedi.
Sta a te!
🙂

TEMPI E CRONOPROGRAMMA

Il DL potrebbe avere la necessità di sapere quanto tempo starai in cantiere.
Uomini e macchine ferme non sono mai una bella cosa per un lavoro in corso.
Soprattutto per la ditta appaltatrice!

Prova ad associare a ciascuna fase delle procedure operative una durata specifica.
Non devi spaccare il minuto.
L’ordine di grandezza della mezz’ora potrebbe essere sufficiente (ma questo dipende da accordi con DL, CSE e impresa).
Nel dubbio sii cautelativo e aumenta la durata.
È molto più apprezzato un operatore che dice di satre in cantiere 4 ore ma che termina in 3, piuttosto che uno che ci sta mezz’ora in più del concordato.

La durata complessiva delle operazioni è stimata, in circa 4 ore di lavoro secondo le indicazioni di seguito indicate:

  1. Posizionamento target artificiali – 1 h;
  2. Sorvolo con mezzo APR – 1 h;
  3. Rilievo topografico dei target artificiali – 1.5h;
  4. Rimozione dei target ed allontanamento dall’area di cantiere – 0.5h.

QUANDO E QUANTI

Forse va indicato prima, a volte è meglio dopo.
Dipende.
Di sicuro dovrai dire, prima o poi, quando andrai in cantiere.
Giorno e ora.

Le attività di sorvolo di cui alla presente nota sono previste per il giorno … … …, dalle ore … … alle ore … … .

È anche opportuno specificare quante persone saranno “tra i piedi”.
Ed anche i loro compiti specifici.

Si prevede che gli operatori in sito siano in numero pari a due di cui uno dedicato alla conduzione delle operazioni di volo, in qualità di pilota, e l’altro, deputato all’assistenza a quest’ultimo, ricoprirà il ruolo di osservatore.

ALTRE INFORMAZIONI

COMUNICAZIONE AGLI ENTI LOCALI

Se in qualche modo c’entrano gli Enti Locali io ti consiglio di contattarli, prima, e di scrivere nel documento che con loro è tutto a posto.
Tuttavia, se si tratta di un’opera pubblica, il RUP è l’Ente Locale e potresti rimandare a lui eventuali note e comunicazioni specifiche.

A volte Ufficio Tecnico e Polizia Locale non dialogano…

ll sottoscritto … … … è in possesso di tutti i titoli professionali ed autorizzazioni per poter condurre missioni di volo con mezzi aerei a pilotaggio remoto e nelle aree interessate dalle suddette attività.

Si ritiene tuttavia opportuno comunicare le operazioni di sorvolo previste agli Enti locali competenti per il rilascio di eventuali autorizzazioni o, comunque, per loro opportuna conoscenza.

Si rimanda pertanto alla SV l’espletamente di dette procedura rimanendo tuttavia a disposizione per il supporto documentale ed esplicativo in merito alle attività previste.

INTERDIZIONE DI AREE

Il sorvolo di assembramenti di persone con un APR è sempre vietato.

Se non usi un mezzo inoffensivo dovrai fare un’analisi del rischio ed è molto probabile che lo scenario operativo sia quello critico.
È necessaria una valutazione attenta e, spesso, l’interdizione di alcune aree in relazione al volo del drone.

Potresti farti dare una “mano” dal CSE in questa fase, ma ti consiglio comunque di scriverlo.

Al fine di permettere lo svolgimento delle operazioni di sorvolo in ottemperanza al vigente regolamento ENAC sui Mezzi Arei a Pilotaggio Remoto, ed in relazione ai contenuti dell’analisi del rischio allegata alla presente, è opportuno che l’area interessata dal sorvolo e le aree di “buffer” limitrofe siano interdette a terzi non autorizzati all’accesso e non interessati alle operazioni di rilievo.

Si provvederà ad interdire mediante nastro ad alta visibilità gli accessi principali e le suddette aree ma si richiede comunque il supporto del personale dell’impresa in tal senso.

CONDIZIONI METEO

Questa è semplice ma è comunque importante.
Il meteo influisce parecchio sul volo di un drone.
Ed è bene scriverlo, perchè le operazioni potrebbero saltare o slittare per pioggia o forte vento.

Si fa presente che un mezzo aereo a pilotaggio remoto non può volare in condizioni meteorologiche avverse, con particolare riferimento alle precipitazioni piovose ed al vento.

L’effettiva fattibilità delle operazioni nella data concordata ed indicata precedentemente dovrà essere comunque preventivamente verificata e confermata tra le parti, in relazione alle previsioni meteorologiche di breve periodo.

Qualora non si ritenga possibile procedere alle operazioni sarà concordata, tra le parti, una nuova data per le attività di cui sopra.

ALLEGATI

Io allego questi documenti:

  • Attestato di Pilota APR … … …;
  • Autorizzazione ENAC No … … … per operazioni specializzate in scenari CRITICI;
  • Polizza di responsabilità civile per danni verso terzi derivanti dall’uso di Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto;
  • Relazione sull’analisi del rischio nell’ambito operativo specifico.

Completano il quadro!
🙂

INFINE

Anche se usi un linguaggio formale usa capitoli e la formattazione del testo per rendere il documento più leggibile.
Aiuta la lettura!

 

Mi rendo conto che questo articolo non rientra davvero nella Top 5 dei più avvincenti che hai letto qui (se poi di avvicente c’è nè qualcuno!).
Ma credo che sia comunque una tematica importante.

Anche se si parla tanto di droni, molti professionisti non li conoscono e non conoscono neppure le regole che ci sono dietro.
Spero che quello che ho scritto possa aiutare in qualche modo la familiarizzazione tra operatori SAPR ed i soggetti di in un cantiere e in un’opera pubblica.

Tante cose possono essere scritte in maniera diversa.
Altre le puoi togliere o aggiungere.
Ogni cantiere fa storia a sé.
Ed è per questo che non ti ho messo il file word da scaricare.
Il copia incolla, in questi casi, è spesso pericoloso.

Come (quasi) tutti i contenuti di questo blog, anche questo deriva dalla mia esperienza diretta.
Se ne hai fatte di simili anche tu e vuoi condividerle puoi farlo nei commenti qui sotto.
Sarebbe bello e molto arricchente avere altri punti di vista ed esperienze da leggere.
Lo spazio qui sotto è a tua disposizione!

 

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Ed infine c’è anche il canale You Tube in cui carico video tutorial sull’uso di specifici software per la fotogrammetria e la gestione dei dati tridimensionali.

 

Grazie davvero per il tuo tempo e per la tua attenzione!

A presto!

 

Paolo Corradeghini

 

Su questo argomento ho registrato un webinar assieme a Michael Elisei.
Lo puoi vedere qui sotto.

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C'è la possibilità di esportare una mappa, inserendo testo, titolo e legenda, tutto in formato immagine.
O puoi fare la stessa cosa "stampando" un PDF.
E poi si può importare un sacco di file di formati diversi, inclusi i dati georeferenziati.


Qui ci sono gli altri video legati a Google Earth Pro:
Parte 1 - Il software: https://youtu.be/Zm947ElLV8E
Parte 2 - Impostazioni e coordinate:  https://youtu.be/QdAgCxpr9MU
Parte 3 - Misure https://youtu.be/ligAaNM2CdA
Parte 4 - KML (e KMZ): https://youtu.be/H_4OqBe3MK4
Parte 5 - Cronologia e Google Street View: https://youtu.be/E9_a9Neu-Zk
Parte 6 - Import/Export: https://youtu.be/CmBQ8Bc7PX0


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    Dentro Lidar360 c'è la possibilità di creare un modello tridimensionale a partire da un modello digitale di elevazione.
La differenza con un modello 3D a triangoli (il "LiTin") sta nella sua genesi ma soprattutto nella sua possibilità di editing e sistemazione generale.
Te lo condivido in questo video.


Qui ci sono i video di questo percorso in Lidar360:
01 - I controlli sulla nuvola di punti: https://youtu.be/jo2HEHeA3tM
02 - Pulisco la nuvola da "outliers" e rumore: https://youtu.be/HltISGTxM90
03 - Da quota ellissoidica a quota ortometrica: https://youtu.be/HsUYNBFLqdw
04 - Ritaglia la nuvola di punti: https://youtu.be/Ycno8uW8ea4
05 - Classifica automaticamente i punti del terreno: https://youtu.be/D6HUYywrpno
06 - Affino la classificazione automatica: https://youtu.be/Prpgx7-2pOY
07 - Controllare il terreno con il modello TIN: https://youtu.be/Adx-jTTVS6w
08 - Infittire i punti del terreno ed estrarli dalla nuvola generale: https://youtu.be/SR207WpzIvU
09 - Modello 3D a facce triangolari TIN: https://youtu.be/ztH_RI9iVhU
10 - Curve di livello: https://youtu.be/TzYQQ52bXgI
11 - Classificare gli edifici ed aggiustare la classificazione con il "Profile Tool": https://youtu.be/X5QJJYyjjTk
12 - Classificare elementi specifici (macchine e linee elettriche) in una nuvola di punti: https://youtu.be/Gyy8UZdkLFI
13 - Classificare per attributi: https://youtu.be/BcKt4moEJWE
14 - Importa un ortomosaico e gestisci le viste: https://youtu.be/2I2vbkweiP8
15 - Vector Editor: https://youtu.be/qibsQNP3ZQ4
16 - Crea un DTM riempiendo i buchi del terreno: https://youtu.be/-DA9esFvdLo
17 - Lavorare con il modello "LiModel": https://youtu.be/S21h7F0K_b0


Questa serie è fatta in collaborazione con   @lidaritalia  (https://www.lidar-italia.it/) con cui portiamo avanti un bel po' di attività di studio, analisi e test sui sistemi Lidar (da drone e da terra) e sui software di  @GreenValleyINTL   (https://greenvalleyintl.com/).
È grazie a loro se posso condividere questi contenuti!


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0:00 Intro
1:12 Lidar360
2:28 Che cos'è un modello TIN
2:58 Convert TIF to LiModel
4:40 Il LiModel
6:03 L'editor del LiModel
13:04 Salvare le modifiche
14:45 Outro


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    In questo video voglio condividere con te come utilizzare il plugin "Ellipse marking" del software Cloud Compare per portarci dentro un ortomosaico (dopo averlo trasformato in nuvola di punti, piatta).


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Ne sarei felice.

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0:00 Intro
1:18 Una piccola nuvola in Cloud Compare
2:25 Prendo una misura di riferimento preliminare
3:49 Il plugin Ellipse Marking
6:09 L'ortofoto trasformata in nuvola di punti
6:56 Trasporto l'ortomosaico sotto la nuvola 3D
13:10 Outro
    Dentro il software di fotogrammetria Agisoft Metashape si possono classificare i punti di una nuvola di punti 3D.
In questo video ti faccio vedere che cosa viene fuori usando gli algoritmi automatici di classificazione del terreno.


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0:00 Intro
0:53 Entro in Metashape
3:16 Gli strumenti per gestire le classi di una nuvola
4:11 Classificare i punti del terreno
11:31 Guardo i risultati
12:10 Filtrare le classi
13:30 Reset classification
14:05 Outro
    In questo ti condivido alcuni step per passare da un modello 3D (in Cloud Compare) ad una rappresentazione 2D.
Faccio riferimento all'ambiente CAD, pechè è quello in cui sono più confidente, ma si potrebbero seguire altre strade ed altri strumenti.
Spero comunque di riuscire a darti informazioni utili.


Questo video, e tutti gli altri di questa serie, esiste grazie al Gruppo Naturalistico Montelliano - http://www.gnmspeleo.it/

Ecco i video della serie:
EP01 - Scarica ed installa Cloud Compare: https://youtu.be/UiGda9FTct4
EP02 - L'area di lavoro di Cloud Compare: https://youtu.be/_Tdzv0ZaKsg
EP03 - Importa una nuvola (LAS) e applica una traslazione globale: https://youtu.be/CbTiTv3Qafw
EP04 - Elimina parti che non ti interessano (strumento di Segmentazione): https://youtu.be/aLAmh4tJUpY
EP05 - Salvare un progetto in Cloud Compare in formato BIN: https://youtu.be/02iuRsgPKaw
EP06 - Sezioni dinamiche: https://youtu.be/udvvyoHB9cM
EP07 - Trova i limiti planimetrici di una nuvola: https://youtu.be/Xo-DvdjRMQo
EP08 - "Scoperchia" una nuvola di punti, separando pavimento e soffitto: https://youtu.be/eunYw58c4Bk
EP09 - Misurare una nuvola di punti: https://youtu.be/XH9nLfm78J4
EP10 - Colorare una nuvola con le informazioni della quota: https://youtu.be/A8p0ZmsCvi8
EP11 - Creare una polilinea: https://youtu.be/faYyQvHLqrI
EP12 - Sezioni trasversali: https://youtu.be/ciincbrKWxA
EP13 - Profilo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/Ur_Var3SDXE
EP14 - Sviluppo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/nMQ5RZN-nHQ
EP15 - Costruire un DEM: https://youtu.be/zn_faKHsE58
EP16 - Curve di livello: https://youtu.be/5RH-Ag-kSgA
EP17 - Allineare due nuvole di punti: https://youtu.be/PQS7reeSIaU
EP18 - Aumentare la densità dei punti della nuvola: https://youtu.be/aOKU_Bcokbk
EP19 - Crea un'animazione della nuvola: https://youtu.be/oDB1AUlw68s
EP20 - Pulire la "doppia pelle": https://youtu.be/SEu4tYLi82o
EP21 - Dal 3D al 2D: https://youtu.be/R2bImzWw0Cs


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0:00 Intro
2:43 Un esempio di mappa di grotta
4:03 Cloud Compare
7:43 DEM e curve di livello
10:25 Creare l'ingombro dell'area
13:23 Esportazione in DXF
14:50 Apro i DXF in CAD
17:58 Creare una "pseudo-ortofoto"
28:45 Aggiungo punti quotati
35:48 Creo un profilo longitudinale
46:00 Le sezioni trasversali
52:20 Outro


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    Dentro Google Earth Pro c'è la possibilità di vedere immagini aeree del passato, attraverso lo strumento della cronologia.
Te lo condivido in questo video, dove ri parlo anche del "famoso" Google Street View.


Qui ci sono gli altri video legati a Google Earth Pro:
Parte 1 - Il software: https://youtu.be/Zm947ElLV8E
Parte 2 - Impostazioni e coordinate:  https://youtu.be/QdAgCxpr9MU
Parte 3 - Misure https://youtu.be/ligAaNM2CdA
Parte 4 - KML (e KMZ): https://youtu.be/H_4OqBe3MK4
Parte 5 - Cronologia e Google Street View: https://youtu.be/E9_a9Neu-Zk
Parte 6 - Import/Export: https://youtu.be/CmBQ8Bc7PX0


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0:00 Intro
1:57 La cronologia
7:51 Google Street View
13:37 Outro
    Puoi modificare il file del database associato ad uno shapefile attraverso l'editing diretto del file .dbf attraverso un  foglio di calcolo.
Te lo condivido in questo video.


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0:00 Intro
1:21 Importo dei punti in QGIS
3:01 Aggiungere campi ad uno shapefile
4:30 Apro il database con OpenOffice
5:20 Aggiungo informazioni
8:12 Aggiorno lo shapefile in QGIS
9:27 Outro
    Capita spesso che in una nuvola di punti, anche se Lidar ed anche se classificata, ci siano dei buchi nei punti del terreno.<br />Puoi creare un DTM interpolando le informazioni dove mancanti oppure puoi ricreare informazioni vettoriali e tridimensionali (punti) prima di elaborare il modello digitale di elevazione.<br /><br />In questo video ti faccio vedere il tool "Simulate Ground Points" (simula i punti del terreno) del software Lidar360 che crea punti che non modificano la nuvola originale ma che possono essere usati per creare un DTM continuo e senza buchi.<br /><br /><br />Qui ci sono i video di questo percorso in Lidar360:<br />01 - I controlli sulla nuvola di punti: https://youtu.be/jo2HEHeA3tM<br />02 - Pulisco la nuvola da "outliers" e rumore: https://youtu.be/HltISGTxM90<br />03 - Da quota ellissoidica a quota ortometrica: https://youtu.be/HsUYNBFLqdw<br />04 - Ritaglia la nuvola di punti: https://youtu.be/Ycno8uW8ea4<br />05 - Classifica automaticamente i punti del terreno: https://youtu.be/D6HUYywrpno<br />06 - Affino la classificazione automatica: https://youtu.be/Prpgx7-2pOY<br />07 - Controllare il terreno con il modello TIN: https://youtu.be/Adx-jTTVS6w<br />08 - Infittire i punti del terreno ed estrarli dalla nuvola generale: https://youtu.be/SR207WpzIvU<br />09 - Modello 3D a facce triangolari TIN: https://youtu.be/ztH_RI9iVhU<br />10 - Curve di livello: https://youtu.be/TzYQQ52bXgI<br />11 - Classificare gli edifici ed aggiustare la classificazione con il "Profile Tool": https://youtu.be/X5QJJYyjjTk<br />12 - Classificare elementi specifici (macchine e linee elettriche) in una nuvola di punti: https://youtu.be/Gyy8UZdkLFI<br />13 - Classificare per attributi: https://youtu.be/BcKt4moEJWE<br />14 - Importa un ortomosaico e gestisci le viste: https://youtu.be/2I2vbkweiP8<br />15 - Vector Editor: https://youtu.be/qibsQNP3ZQ4<br />16 - Crea un DTM riempiendo i buchi del terreno: https://youtu.be/-DA9esFvdLo<br /><br /><br />Questa serie è fatta in collaborazione con   @lidaritalia  (https://www.lidar-italia.it/) con cui portiamo avanti un bel po' di attività di studio, analisi e test sui sistemi Lidar (da drone e da terra) e sui software di  @GreenValleyINTL   (https://greenvalleyintl.com/).<br />È grazie a loro se posso condividere questi contenuti!<br /><br /><br />Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.<br />Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.<br />Scrivilo nei commenti.<br />Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini<br /><br /><br />0:00 Intro<br />1:25 La nuvola di punti in Lidar360<br />2:05 Generare un DTM<br />3:43 I buchi del DTM<br />4:40 Simulate ground points<br />11:10 Rigenero il DTM usando il nuovo file<br />12:00 Guardo i risultati<br />13:56 Outro<br /><br /><br />Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/<br /><br />Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
    C'è un plugin in Cloud Compare che si chiama "Virtual Broom" - scopa virtuale - è ti permette di pulire il rumore (ma non solo quello) di una nuvola di punti come se fosse una scopa che pulisce una superficie.


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0:00 Intro
0:57 Una nuvola di punti con un po' di rumore
2:03 Il plugin "Virtual Broom"
9:45 I risultati della pulizia
10:53 Uso il plugin per togliere la vegetazione
13:03 La scelta dei punti di rumore
13:52 Outro
    La ricostruzione fotogrammetrica di alberi privi di foglie (tipico della stagione invernale) può essere un problema per un software structure from motion.
In questo video ti condivido l'esperienza in Agisoft Metashape.
E provo a vedere come poter gestire dati di questo tipo

I contenuti di questo valgono per Metashape e, forse, per altri software commerciali di fotogrammetria.
Probabilmente algoritmi più avanzati e codici customizzati riescono ad ottenere risultati migliori di questi...


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0:00 Intro
1:24 Metashape
3:26 Nuvole di punti di un caso pratico
5:30 Le mappe di profondità
9:28 Un altro modello problematico
10:03 Nuvola densa in qualità più scarsa
11:43 Scattare a quota maggiore
11:58 Creare la nuvola di punti dalla mesh
13:44 Outro
    Non sempre una nuvola di punti derivante da scansioni multiple in una grotta è ok ovunque.
A volte possono esserci problemi di sovrapposizione che creano un effetto di "doppia pelle".
In questo video ti condivido alcuni strumenti e metodi per provare a pulire l'output.


Questo video, e tutti gli altri di questa serie, esiste grazie al Gruppo Naturalistico Montelliano - http://www.gnmspeleo.it/

Ecco i video della serie:
EP01 - Scarica ed installa Cloud Compare: https://youtu.be/UiGda9FTct4
EP02 - L'area di lavoro di Cloud Compare: https://youtu.be/_Tdzv0ZaKsg
EP03 - Importa una nuvola (LAS) e applica una traslazione globale: https://youtu.be/CbTiTv3Qafw
EP04 - Elimina parti che non ti interessano (strumento di Segmentazione): https://youtu.be/aLAmh4tJUpY
EP05 - Salvare un progetto in Cloud Compare in formato BIN: https://youtu.be/02iuRsgPKaw
EP06 - Sezioni dinamiche: https://youtu.be/udvvyoHB9cM
EP07 - Trova i limiti planimetrici di una nuvola: https://youtu.be/Xo-DvdjRMQo
EP08 - "Scoperchia" una nuvola di punti, separando pavimento e soffitto: https://youtu.be/eunYw58c4Bk
EP09 - Misurare una nuvola di punti: https://youtu.be/XH9nLfm78J4
EP10 - Colorare una nuvola con le informazioni della quota: https://youtu.be/A8p0ZmsCvi8
EP11 - Creare una polilinea: https://youtu.be/faYyQvHLqrI
EP12 - Sezioni trasversali: https://youtu.be/ciincbrKWxA
EP13 - Profilo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/Ur_Var3SDXE
EP14 - Sviluppo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/nMQ5RZN-nHQ
EP15 - Costruire un DEM: https://youtu.be/zn_faKHsE58
EP16 - Curve di livello: https://youtu.be/5RH-Ag-kSgA
EP17 - Allineare due nuvole di punti: https://youtu.be/PQS7reeSIaU
EP18 - Aumentare la densità dei punti della nuvola: https://youtu.be/aOKU_Bcokbk
EP19 - Crea un'animazione della nuvola: https://youtu.be/oDB1AUlw68s
EP20 - Pulire la "doppia pelle": https://youtu.be/SEu4tYLi82o
EP21 - Dal 3D al 2D: https://youtu.be/R2bImzWw0Cs


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0:00 Intro
3:30 Cloud Compare
5:21 Lo strumento "Cross Section" per trattare i dati
10:18 Lavorare su ogni sezione
15:10 Unisco le sezioni pulite
16:50 Outro


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    tredimetrica

    La fine dell'anno e l'inizio del nuovo è tempo di La fine dell'anno e l'inizio del nuovo è tempo di rilievi nelle cave di estrazione...

#cave #rilievo #aerofogrammetria
    Trasportare drone e svariate batterie (12), in spa Trasportare drone e svariate batterie (12), in spalla, dentro uno zaino, è una cosa rilevante se devi fare un po' di strada a piedi.

Foto (tagliata malamente da me) di @davidemarcesini 

#drone #porto #fotoaeree #uav #apr #sapr
    Se il tuo Lidar è equipaggiato con una camera fot Se il tuo Lidar è equipaggiato con una camera fotografica per colorare la scansione e se puoi accedere alle immagini, le puoi usare per fare un progetto fotogrammetrico.

Non è detto che tu ci riesca.
La sovrapposizione laterale delle strisciate Lidar non è paragonabile a quella fotogrammetrica ma qui ho fatto un volo Lidar a griglia e i dati erano abbondanti.

A partire dai punti di legame, puoi fare la nuvola densa, mesh, texture e ortomosaico.

Credo che i prodotti che sfruttano le informazioni nelle immagini siano quelli più interessanti perchè complementari con il dato Lidar che non può arrivare a contenere le informazioni delle fotografie.

#lidar #fotogrammetria #rilievo #3d
    Capita che in un rilievo Lidar il drone voli a par Capita che in un rilievo Lidar il drone voli a partire da luoghi accessibili, lungo strade o aree poco distanti da parcheggi.
Nelle zone agricole le strade possono non essere pubbliche, anche se non ci sono cancelli o sbarre.

Credo che valga sempre la pena contattare la proprietà per informarla del lavoro.
Anche se prevedi di stare lontano da case, fattorie o altri insediamenti.
Il più delle volte si evitano possibili problemi o anche solo rallentamenti nella tabella di marcia della giornata.

Se poi ci sono delle greggi (e l'area è frequentata dal lupo) è normale che queste siano protette da cani pastori.
Il loro lavoro è proteggere le pecore.
Da chiunque.
Ti avvertono, abbaiando, se ti avvicini troppo.
Se vai oltre potrebbero fare anche qualcos'altro.

Valuta anche questo aspetto del lavoro.
Anche se il gregge è in un recinto, parcheggiare l'auto e lavorare troppo vicino potrebbe mandare in allerta/allarme i cani.
Meglio spostarsi un po' e lasciarli fare tranquilli il loro lavoro ma senza metterli sotto stress costante.

Se lì vicino c'è la fattoria e ti presenti alla proprietà potrebbero aiutarti gestendo i loro cani pastori in tua presenza e permettendoti di concentrarti solo sul tuo lavoro (senza dover controllare costantemente dove si trovano).

Per nessun motivo passerei vicino ad un gregge non recintato e custodito!

#rilievo #topografia #misure #cani #gregge #pastori #proprietàprivata
    È piuttosto normale (quando si parla di rilievi c È piuttosto normale (quando si parla di rilievi con drone) rilevare un'area maggiore rispetto ai limiti di progetto.
Questo perchè una macchina fotografica ed un Lidar (come in questo caso) hanno un angolo di campo del sensore e volando lungo il confine prendono informazioni anche dei punti esterni ad esso.

Inoltre si possono ottimizzare le missioni automatiche per far sì che (in andata o in ritorno) il drone passi su zone esterne continuando ad acquisire dati.

Qui in rosso ci sono i limiti di progetto di un rilievo Lidar ed in giallo le aree effettivamente acquisite (e con dati "buoni")

#lidar #rilievo #rilievo3d #realitycapture
    Il laser scanning è il modo migliore per creare m Il laser scanning è il modo migliore per creare modelli 3D di strutture reticolari: tralicci, ringhiere o strutture metalliche in generale...

Si può provare a creare delle nuvole di punti da fotogrammetria ma è dura (ed i motivi sono diversi...)

Il laser scanning, è invece molto performante.
Serve avere un po' di accortezza nel fare più stazioni di scansione, per coprire più punti di vista ed evitare le zone d'ombra.

L'altra valutazione da fare è relativa alla portata dello scanner.
I tralicci dell'alta tensione possono essere parecchio alti.
Questo misura 100m da terra.
Serve una portata sufficiente per arrivare, bene, fino in cima.
Se lo scanner è sufficientemente preciso, si riescono ad avere anche buone nuvole dei conduttori!

#3d #laserscanning #laserscanner #rilievo #tralicci
    Prima di partire con un rilievo sottoscrivi i limi Prima di partire con un rilievo sottoscrivi i limiti dell'area.
Può essere un allegato al contratto/offerta o qualcosa a parte.
L'importante è che sia chiaro.
A te e al cliente (se tu fai il rilievo).
A te e al topografo (se lo commissioni).

Sono tornato in campo per integrare un'area che avevo tralasciato.
La responsabilità era tutta la mia.
Non avevo fatto attenzione alle email scambiate con il committente.
Per fortuna era vicino a casa, è stato facile e veloce.
Ma ci sono comunque dovuto ritornare.

Allora ho riflettuto sull'importanza della chiarezza tra le parti prima di iniziare un lavoro.
Non si tratta di essere rigidi o pignoli.
È un modo per tutelare il lavoro di tutti.

Se sei tu a fare il rilievo non ti sentirai chiedere cose tipo: "Ah ma io credevo che saresti arrivato fino a là".

Se invece lo commissioni puoi stroncare sul nascere ogni fraintendimento per un'area che non ti viene restituita.

Non serve una planimetria con chissà quale dettaglio!
Va bene anche uno stralcio di mappa di Google.
L'importante è che sia chiaro e condiviso.

E più il rilievo è esteso/complesso/costoso, più è importante farlo.
    Se in terra c'è tanta polvere (ed in questo perio Se in terra c'è tanta polvere (ed in questo periodo siccitoso ce n'è davvero tanta!), trova il modo di far decollare il drone in un posto non troppo "sporco" e se puoi alzalo da terra.
Il rischio "desert storm" è altissimo, specialmente con droni grossi ed eliche montate sotto i bracci.

#drone #uav #rilievi #voli #fotogrammetria #sabbia #polvere
    Rilievi GNSS di punti di appoggio per un rilievo f Rilievi GNSS di punti di appoggio per un rilievo fotogrammetrico.

#rilievo #gnss #rtk #cava
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