UNITÀ DI MISURA DEGLI ANGOLI

21 Gennaio 2021

Se cerchi l’unità di misura degli angoli tra le 7 unità di misura fondamentali del Sistema Internazionale (SI), non la troverai.
La trovi tra quelle derivate.
Ma ce l’hanno un po’ infilata ” a forza”.

Sì, perchè l’angolo è una grandezza adimensionale!
O almeno lo è leggendo la definizione di Radiante che trovi un po’ più in basso.

Ma d’altra parte, è talmente importante che non si poteva far finta di niente.
Per uscire dal contesto topografico, prova a chiedere a chi manovra un cannone a bordo di una nave come fa a misura le rotazioni da applicare per colpire il bersaglio…
Esatto! Sono proprio misure di angoli.

Anche se non è una grandezza fisica pura al 100% è comunque qualcosa di utile ed importante e si deve poter misurare.
E quindi anche lui ha la sua unità di misura.
Beh, a dire il vero ne ha più di una.
Se le contiamo tutte sono 6:

  • radiante;
  • sessagesimale;
  • (sessagesimale) decimale;
  • centesimale;
  • millesimale;
  • orario.

Come spesso succede, si è passati dal niente al troppo.
E forse ne dimentico per strada qualcuna minore.
Tuttavia le cose stanno proprio così.

Ti anticipo che qui ci fermiamo alle prime quattro, lasciando stare il grado millesimale (usato, appunto, in Artiglieria) ed il sistema orario (usato in Astronomia).

UNITÀ DI MISURA DELL’ANGOLO

Se ne leggi la definizione geometrica (l’angolo è ciascuna delle parti del piano in cui esso è diviso da due semirette, uscenti dallo stesso punto) e provi a cercare qualcosa che possa essere usato come confronto e paragone per la misura dell’angolo (cioè come sua unità di misura) le cose non sono immediate.

L’angolo è una parte di piano.

Ok, quindi uso l’unità di misura della superficie, il metro quadrato?
No, perchè non è qualcosa di limitato.
Oddio due limiti ci sono, i lati dell’angolo, ma non bastano a chiuderlo.

Lasciamo stare il metro quadrato.

Cerchiamo qualcosa che sia legato al movimento del lato origine verso il lato estremo dell’angolo orientato, qualcosa che misuri la rotazione attorno al vertice, un’unità di misura che sia applicabile al concetto di “spazzare” (e non intendo per terra…).

IL RADIANTE, L’UNITÀ ASSOLUTA

Il Sistema Internazionale ha chiesto aiuto alla matematica e, di nuovo, alla geometria per introdurre il Radiante.

Se anche tu come me ti sei battuto con esami universitari di Analisi Matematica, Geometria, Fisica, Meccanica Razionale, … lo conosci già.

Se prendo un cerchio, disegno due raggi non coincidenti (questa non è una necessità ma piuttosto un modo per capire meglio il disegno) che individuano un arco, si può dimostrare (ma non lo faccio qui) che il rapporto tra l’angolo al centro e la lunghezza dell’arco di circonferenza è costante ed indipendente dal raggio.

Uso questa proprietà e scrivo (in realtà l’ha fatto qualcun altro prima di me) che un radiante è l’angolo al centro, in un cerchio di raggio R, che sottende un arco di circonferenza “l” lungo (il suo sviluppo) quanto il raggio “R”.

Come al solito le definizioni sono molto rigorose ma spesso poco calorose.

Vediamola in modo più pratico.
Se vuoi sapere quanto misura, in radianti, l’angolo AÔB devi costruirci sopra un cerchio che ha il centro coincidente con il vertice dell’angolo e raggio uguale al lato OA, che poi è uguale anche ad OB.

angolo e radiante

L’angolo alfa, espresso in radianti, è uguale al rapporto tra l’arco di circonferenza AB, che misura “l“, ed il raggio del cerchio R.

AÔBrad = l/R

Per capire che si tratta proprio di un angolo misurato in radianti, e non confonderlo con il resto delle unità di misura degli angoli, si mette l’apice “rad” sopra il suo nome o il suo simbolo.

Da qui, con poco sforzo e ricordando che la formula per la misura di una circonferenza è 2πR, si fa presto a dire che:

  • se l = R allora AÔBrad = 1;
  • misura dell’Angolo Giro = 2πR/R = 2π;
  • misura dell’angolo Piatto = πR/R = π;
  • misura dell’angolo Retto = πR/2R = π/2.

Per come è definito si capisce il perchè non abbia una sua dimensione.
L’arco di circonferenza l, che è al numeratore, è una lunghezza [L], così come lo è il Raggio R, al denominatore.

[L] / [L] spariscono ed ecco l’adimensionalità…

Si dice che il radiante sia l’unità di misura assoluta degli angoli.
È quella ufficialmente inserita nel Sistema Internazionale ed è usata in tutte le trattazioni teoriche, matematico-geometriche (e non solo).

Ma è un po’ sterile e poco pratica da usare in campo, quando si misura.
E quindi il topografo lo lascia usare al matematico preferendo dell’altro…

SISTEMI DI MISURA OPERATIVI

Prova a lavorare in modo rigoroso avendo sempre tra i piedi π (3,14159265358…) e ti accorgerai che avere un numero irrazionale in ogni misura non si sposa bene con il concetto di precisione del dato e di accuratezza di un rilievo.

Il topografo preferisce altro: gradi sessagesimali e centesimali.

GRADO SESSAGESIMALE

Prendi un angolo Giro e dividilo in trecentosessanta (360) parti.
Ognuna è un grado sessagesimale [°].

Ora prendi un angolo sessagesimale e dividilo in sessanta (60) parti per trovare il primo [‘].

Infine dividi il primo, ancora, per sessanta ed ottieni il secondo [“].

Gradi, primi e secondi misurano un angolo nel sistema sessagesimale.
48° 17′ 26″ è una misura che si legge: 48 gradi, 17 primi e 26 secondi.

Per raggiungere maggiori precisioni, i secondi di grado possono avere anche dei decimali (52° 34′ 20,92″), mentre gradi e primi sono sempre numeri interi.

Questo modo di misurare gli angoli è il più antico.
Lo usavano già i Babilonesi.
Altro che radianti!
🙂
La scelta di dividere l’angolo giro in 360 parti deriva proprio dalla loro attività astronomica.
Visto che l’anno solare è, più o meno, fatto di 360 giorni, un grado sessagesimale corrisponde all’incirca all’angolo descritto dalla Terra, sulla sua orbita, in un giorno.

Il grado sessagesimale torna bene anche in geometria perchè, ad esempio, gli angoli interni dei poligoni regolari (almeno fino all’esagono) sono facili da ricordare:

  • triangolo equilatero: 60°;
  • quadrato: 90°;
  • pentagono: 108°;
  • esagono: 120°

Tuttavia le operazioni tra angoli sessagesimali non seguono il modo “classico”, ossia quello decimale, ed è necessario operare separatamente tra gradi, primi e secondi e poi aggiustare le eventuali eccedenze.
Non è difficile, ma non è neppure veloce.
Si prestava bene ai calcoli mnemonici ma è un po’ meno immediato per calcolatrici, pc e software.

GRADO DECIMALE

Per rendere più semplici le operazioni tra angoli sessagesimali, si usa parecchio il sistema sessagesimale decimale o, più semplicemente, decimale.

Un grado decimale è un trecentosessantesimo dell’angolo giro, proprio come il grado sessagesimale, ma i sottomultipli del grado sono espressi in forma decimale.

Come si fa?
È semplice.

  1. Considera un angolo nel sistema sessagesimale: 48° 17′ 26″;
  2. Prendi il numero dei gradi: 48°;
  3. Dividi i primi per 60: 17/60 = 0,2833;
  4. Somma il risultato ai gradi: 48 + 0,2833 = 48,2833;
  5. Prendi i secondi e dividili per 3600 (sì perchè in un grado ci sono 60×60=3600 secondi): 26/3600 = 0,0072;
  6. Sommali al risultato del passaggio 4: 48,2833 + 0,0072 = 48,2905
  7. L’angolo sessagesimale espresso in decimali misura 48,2905

Questo sistema è comodo per i calcoli con le calcolatrici ed all’interno di alcuni software che lavorano con gli angoli.
Infatti le operazioni aritmetiche si fanno seguendo le regole della numerazione decimale.
48,256343 + 21,859672 = 70,116015

E se ho una misura nel sistema decimale e voglio ritornare a quello sessagesimale?
Per esempio: 32°,4550.

Beh si tratta di fare i passaggi inversi:

  1. i gradi sono sempre e comunque 32;
  2. per trovare i primi faccio: 0,4550 x 60′ = 27,30′;
  3. ed i primi sono 27;
  4. per i secondi faccio la stessa cosa con i decimali dei primo, punto 2: 0,30 x 60″ = 18″;
  5. Ecco che l’angolo sessagesimale misura: 32° 27′ 18″.

GRADO CENTESIMALE

L’unità di misura più usata in topografia è il grado centesimale.
Almeno era così fino a quando si usava quasi esclusivamente la stazione totale.
Il suo primo utilizzo è di Ignazio Porro, nel 1850, quando fabbricò i primi teodoliti centesimali.

Ora il GPS (che dovrei chiamare GNSS) e la sua diffusione nel rilievo, ormai consolidata, sta portando all’uso comune e abituale del sistema sessagesimale o decimale.

Il grado centesimale è la centesima parte dell’angolo retto.
Il suo simbolo può essere indicato in uno di questi modi [c], [gon] o [g].
L’angolo retto misura 100gon.
Un angolo piatto è 200gon.
Quello giro vale 400gon.

Dopo il numero intero, che individua il grado, si usano, come per il sistema sessagesimale decimale, decimi, centesimi, millesimi, …, decimali.

Proprio perchè ci tengo ad essere completo fino in fondo, ti dico che potresti trovare, in qualche anfratto remoto di una cantina topgorafica, i primi centesimali [–] ed i secondi centesimali [=].

Io non li ho mai incontrati…

CONVERTIRE LE UNITÀ DI MISURA

Ora che ti ho detto quali sono le unità di misura che si usano per gli angoli, devo darti le istruzioni per passare da un sistema all’altro.

Ci si basa su una proporzione e sul principio che, qualunque sia il sistema scelto, l’ampiezza di un angolo rimane la stessa.
L’angolo piatto sarà sempre e comunque la misura di mezzo giro di cerchio.
Se raddoppi la dimensione di un angolo, raddoppia anche la sua misura, per qualunque sistema di unità che stai usando.

Ed allora si può scrivere questa relazione, dove ß (Beta) è un angolo generico:

­­ßrad / π = ßgon / 200gon = ß° / 180°

È piuttosto semplice passare da un sistema all’altro.

Devi solo fare attenzione ad una cosa.
Affinchè tu possa fare le operazioni previste dalla proporzione (moltiplicazione e divisione) è necessario convertire preventivamente i gradi sessagesimali in gradi decimali (sessagesimali), in modo che si abbiano ovunque grandezze operabili matematicamente con le regole dei numeri decimali

UN ESEMPIO

Trasformo l’angolo µ = 48° 17′ 26″ in centesimali e poi in radianti.

Per prima cosa passo da gradi sessagesimali a gradi (sessagesimali) decimali.
µ = 48° + (17/60)’ + (26/3600)” = 48°,2905

Ora applico questa proporzione, per passare ai gradi centesimali:
µgon / 200gon = µ° / 180°
Dato che µ°=48°,2905
E visto che il prodotto dei medi è uguale al prodotto degli estremi,
trovo che: µgon = 48°,2905 x (200/180) = 53gon,6561

Infine vado alla ricerca dei radianti.
Uso i gradi (sessagesimali) decimali con questa proporzione:
µrad / π = µ° / 180°

(Avrei potuto usare tranquillamente anche i gradi centesimali).

Da qui viene fuori che:
µrad = µ° x (π/180) = 0rad,8428

UN FOGLIO DI CALCOLO PER LE CONVERSIONI

Come hai visto, passare da un angolo all’altro (o meglio, da unità di misura diverse) non è complicato ma può richiedere un po’ di tempo.
Specialmente se hai tanti angoli da convertire.

Ho impostato un foglio di calcolo che fa tutto questo in maniera (semi)automatica.
Lo rendo disponibile, per il download, per i finanziatori di 3DMetrica, a partire dal livello “Contenuti esclusivi“.

Se sei tra quelli puoi andare qui e scaricare il file!

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TOPOGRAFIA

Paolo Corradeghini

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Comment


Il Grado Sessadecimale: Un'Alternativa al Pi greco
4 November 2024 at 2:27
Reply

[…] risaputo che il grado sessadecimale o decimale (g°) è un trecento sessantesimo dell’angolo giro (1 / 360). E, di solito, viene calcolato […]



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    Paolo Corradeghini, ligure, classe 1979, ingegnere per formazione, topografo di professione, sportivo per necessità e fotografo per passione. Fai click sulla mia faccia e scopri qualche informazione in più.
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1:19 File di definizione dei Layer
5:24 QGIS in Azione e GTER
8:36 Salvare un progetto
10:15 Salvare un Geopackage
14:21 Modificare il layer
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19:27 Outro
    In questo video ti faccio vedere come calcolare il volume del materiale, che costituisce una rampa, appoggiato a due bancate verticali in un'area di cava.

Ho disposizione una sola nuvola di punti e lavoro in Cloud Compare per creare una mesh chiusa dell'elemento che voglio misurare, per poi calcolarne il volume.

Il processo passa attraverso la creazione di piani di riferimento, che costituiscono i limiti del materiale, usando lo strumento "point list picking" e, successivamente, interpolando i nuovi punti con un piano.

Potrebbe essere un workflow un po' intricato (e forse lo è, quindi se conosci altri metodi più efficienti scrivilo nei commenti!) ma spero che ci possa essere qualche informazione utile per i tuoi lavori in CloudCompare.


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0:00 Intro
0:43 Il caso
2:09 Inizio il processo
2:23 Nuvole di punti di riferimento
6:34 Genero piani dalle nuove nuvole
9:00 Creo il cuneo di riferimento
13:03 Tagliare gli elementi da misurare
22:27 Pulizia del DB Tree
23:10 Volume attravreso la mesh
28:37 Considerazioni finali
31:08 Outro
    In questo video ti condivido un'attività di campo in cui ho dovuto acquisire, velocemente, delle informazioni di un tratto stradale interessato da diversi accessi laterali.

E, altrettanto velocemente, ho elaborato i dati per soddisfare l'urgenza del committente.

Ho usato uno SLAM, XGrids Lixelkity K1, con il modulo GNSS RTK attivo, per acquisire una nuvola di punti, camminando dove potevo.
In campo ho preso anche le coordinate di un po' di punti della segnaletica orizzontale, per supportare e controllare l'output.

Ti condivido anche i dati che ho trasmesso in relazione alla richiesta.


Questo video è stato possibile grazie alla partnership con Dynatech - https://www.dyna-tech.it/
Tramite il link qui sotto puoi beneficiare di 3 mesi di licenza gratuita del software Lixel Cyber Color: https://bit.ly/44uzrKW


SCARICA LA NUVOLA DI PUNTI
Se sei un finanziatore o una finanziatrice di 3DMetrica (di livello alto) puoi scaricare la nuvola di punti che hai visto nel video qui: http://bit.ly/4nKGVzU


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

I modi più veloce per contattarmi sono questi:
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0:00 Intro
0:23 Il problema
1:20 L'ambito
2:05 Misure GNSS
3:50 Lo SLAM
4:47 Problemi di deriva
5:19 Tempi di campo
6:01 Dynatech
7:12 Considerazioni sul processo
10:28 La nuvola e i dati SLAM
16:07 Planimetria in CAD
16:55 PointCab Origins
17:50 La classificazione del terreno
18:28 Il modello 3DGS
20:09 Il controllo dei dati
20:49 Durata complessiva
23:02 Outro
    In questo video ti condivido come fare per ritagliare un raster dentro QGIS.

Ti faccio vedere due modi.
Uno ritaglia il raster secondo le "estensioni" come, ad esempio, la copertura della tua area di lavoro di QGIS o un rettangolo che disegni tu
L'altro permette un lavoro più raffinato usando un poligono che crei o importi e scegli come "maschera di ritaglio".

Vale per modelli digitali di elevazione (come per il caso del video) ma anche per altri raster/immagini come le ortofoto...


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0:00 Intro
0:35 Preparo il lavoro
1:26 Ritaglio sulle estensioni
6:03 QGIS in Azione e GTER
7:55 Ritaglio su un poligono
13:02 Da linea a poligono
15:51 Tagliare un ortomosaico
16:24 Perchè tagliare un raster
17:16 Outro
    Se ti è capitato di lavorare per un po' di tempo in CloudCompare e poi accorgerti di aver perso tutto per un crash o una chiusura accidentale del software allora questo video potrebbe aiutarti.

Ti condivido come gestire un progetto, salvandolo in formato .BIN e mantenere ordine nei database dei layer.

Nel video trovi anche informazioni su come CloudCompare tratta i file (in modo non distruttivo ma senza salvare file di backup) e sul fatto che non esista l'opzione di "annullamento dell'ultimo comando" ("undo" o "CTRL Z").

Spero possa essere utile per i tuoi lavori sulle nuvole di punti.


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0:00 Intro
0:40 La gestione dei file
4:36 Salvare un progetto
8:19 L'ordine dei layer
12:45 Aggiornare il progetto
14:03 Non esiste il CTRL+Z
15:55 Una panoramica sui file
17:14 Recap finale
19:19 Outro
    Quando produci l'output di un rilievo (fotogrammetrico) ti assumi la responsabilità dei dati che condividi e che, spesso, saranno usati da altre persone per le loro elaborazioni, studi e progetti.

È importante che l'accuratezza restituita sia in linea con gli obiettivi del lavoro e che le informazioni che trasmetti siano affidabili e attendibili
    Accuratezza e precisione sono due concetti spesso confusi nel mondo della misura e del rilievo.
Ma sono diversi.
Un output di un rilievo può essere molto preciso ma completamente sballato nella posizione (e quindi per niente accurato).

Mi capita di sentire spesso di rilievo aerofotogrammetrici fatti in assenza di punti misurati a terra, o sull'elemento da ricostruire, solo perchè si è usato un drone con antenna GNSS RTK.

Non usare punti di appoggio e controllo può essere molto pericoloso in relazione a quello che succederà con i dati del tuo rilievo fotogrammetrico.
    Accuratezza e precisione sono due concetti spesso confusi nel mondo della misura e del rilievo.
Ma sono diversi.
Un output di un rilievo può essere molto preciso ma completamente sballato nella posizione (e quindi per niente accurato).

Mi capita di sentire spesso di rilievo aerofotogrammetrici fatti in assenza di punti misurati a terra, o sull'elemento da ricostruire, solo perchè si è usato un drone con antenna GNSS RTK.

In questo video ti condivido i passaggi che faccio dentro il software di fotogrammetria (Agisoft Metashape Pro) per elaborare i dati, analizzare la precisione e controllare l'accuratezza degli output del processo.

Non si tratta di un "tutorial", quanto piuttosto di una condivisione di metodo di lavoro, sperando di poter accendere un riflettore sull'importanza del controllo dei dati e della loro attendibilità anche in considerazione delle conseguenze che un output fallace avrà su lavoro e decisioni di altri che seguiranno.

Ti faccio vedere:
L'analisi preliminare dei dati
La definizione del sistema di riferimento
La scelta della quota di lavoro (ellissoidica o ortometrica)
La valutazione della precisione sui GCP
La verifica dell'accuratezza sui Check Point
Un controllo extra
La consegna dei risultati

Spero che questo video possa far comprendere l'importanza dell'attenzione che si deve porre nel condurre rilievi aerofotogrammetrici e nella responsabilità che si porta dietro la scelta di restituire un output che, si suppone, sia affidabile ed attendibile in relazione agli obiettivi del lavoro.

Se ti va di aiutarmi nella mia personale "missione responsabilità" potresti condividere questo video con chi si occupa di queste cose o con chi riceve dati da rilievi aerofotogrammetrici

P.S.
Il concetto di verifica, controllo, accuratezza, affidabilità e responsabilità vale per tutte le attività di misura e per le acquisizioni 3D attraverso laser scanning (statico, lidar e SLAM).



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0:00 Intro
1:41 Il contesto fotogrammetrico
2:06 Operazioni preliminari
2:48 La posizione delle immagini
4:42 Il Sistema di Riferimento
6:53 La quota di lavoro
11:19 L'allineamento delle immagini
13:27 I target
17:20 GCP e Check Point
18:52 Precisione e Accuratezza
21:58 Distribuzione degli errori
22:57 Lo Sponsor Metashape Italia
24:30 Esporto la nuvola densa
25:24 Classificazione della nuvola
25:57 Un controllo extra sulla quota
30:53 La relazione tecnica finale
31:17 Un recap finale
36:30 Outro
    Hai la possibilità di personalizzare la tua area di lavoro di QGIS attraverso l'utilizzo delle "decorazioni".

Te ne parlo in questo video facendoti vedere come inserire titoli, copyright, loghi, riferimento di orientamento, griglia di coordinate...

È molto semplice ma spero che possa essere utile per il tuo lavoro iun QGIS.


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica  
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
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0:00 Intro
0:32 Il titolo
3:02 La griglia
5:03 Il Nord
6:20 Righello e Copyright
6:51 Inserire un'immagine
7:53 QGIS in Azione e GTER
10:31 Decorazioni e layout
11:28 Decorazioni e progetto
11:52 Titoli concatenati
13:50 Outro
    Una cosa che capita spesso a chi elabora nuvole di punti, soprattutto di fabbricati, è allineare dati che provengono da acquisizioni diverse e che descrivono parti specifiche di una scena.

Il caso tipico è unire una nuvola di punti, fatta con scansioni laser, dell'interno di un edificio, con quella della copertura, fatta attraverso l'uso di un drone.

Ti mostro come si fa dentro il software CloudCompare, attraverso lo strumento di "allineamento" che richiede, inevitabilmente, una sufficiente sovrapposizione tra di dati che tratti.


Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
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0:00 Intro
0:37 I dati
1:23 Sovrapposizione tra dati
2:47 Allineamento tra nuvole
3:50 Operazioni preliminari
7:29 Analizzo le corrispondenze
9:05 Avvio il processo
14:08 Distribuzione dei punti
16:27 Controlli pre allineamento
18:40 Concludere il calcolo
20:27 Analisi del risultato
22:28 Unisci le nuvole allineate
24:03 Outro
    Nel mondo degli strumenti del Geomatico le cose cambiano velocemente.
Nuovi strumenti entrano nel mercato, permettendo attività prima difficilmente fattibili, soprattutto da parte di piccole realtà e professionisti.

Ed allora credo che possa essere molto utile partecipare ad un "Demo Day" in cui un brand (o un rivenditore) mostra i propri prodotti ed il loro uso, inclusi pregi e difetti.

In questo video ti condivido la prima data del Roadshow organizzato da @lidaritalia per i prodotti di @GreenValleyINTL tenutosi a Genova il 21 Ottobre 2025


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.


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0:00 Intro
0:20 Perchè un Demo Day?
2:09 I prodotti GVI
4:30 Vantaggi dello SLAM
5:05 I campi di applicazione
6:06 Il futuro della Reality Capture
7:40 Vale la pena partecipare?
9:03 Outro
    In questo video ti condivido il modo per inserire, lungo una linea, dei punti ad una distanza, definita da te, dall'origine della linea.
Insomma si tratta di definire delle distanze progressive o delle "chilometriche".

Si usa il tool "punti casuali lungo una linea" e poi si sistemano le cose combinando qualche attributo con il calcolatore di campi.


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0:00 Intro
0:37 Casi applicativi
1:26 La lunghezza della linea
3:21 Punti arbitrari sulla linea
5:21 Applicare la distanza giusta
7:32 Il calcolatore di campi
10:20 Controllo del risultato
10:46 QGIS in Azione e GTER
14:08 Outro
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