COME SEMPLIFICARE E ALLEGGERIRE UNA NUVOLA DI PUNTI

26 Marzo 2018
Immagine di una nuvola di punti da semplificare in cloud compare

Se hai ricevuto una nuvola di punti da un rilievo aerofotogrammetrico o laser scanner e la vuoi semplificare, in questo articolo ti spiego come si fa usando il software open source Cloud Compare

NUVOLE DI PUNTI

Una nuvola di punti è un insieme di punti nello spazio che riproduce tridimensionalmente un oggetto o un paesaggio.
Una nuvola di punti, o cloudpoints, è il risultato di un rilievo fotogrammetrico e dell’elaborazione con software Structure from Motion.
Anche un rilievo laser scanner restituisce in output una nuvola di punti.

UN PENSIERO SULLE NUVOLE DI PUNTI

Prima di trattare l’argomento di questo post, condivido una riflessione sulle nuvole di punti che avevo pubblicato qualche settimana fa su LinkedIN.

La nuvola di punti è il vero risultato di un rilievo aerofotogrammetrico o laser scanner!

La restituzione plano-altimetrica inserita nella cartografia regionale è importante.
Il modello tridimensionale texturizzato da ruotare è bello.
Il modello tridimensionale online da indagare con strumenti di misura è comodo.
Le foto aree sono utili per una visuale non comune.

Ma il vero valore sta nella nuvola di punti!

Sono tanti punti (spesso colorati) georeferenziati (o almeno lo dovrebbero essere!) nello spazio 3D.
Da qui vengono tutti gli output di prima (quasi tutti, le foto aeree no…) e qui ci sono tutte le informazioni topografiche sul sito rilevato.

Credo che la nuvola di punti dovrebbe essere consegnata al committente di un rilievo.
Io lo faccio.
La puoi importare in un CAD, ora in alcuni GIS, o la puoi lavorare con vari software per ricavare DSM, DTM, curve di livello, sezioni e profili.

Consegnare una nuvola di punti è un affare “win-win” tra topografo e committente.
Il tecnico non deve più assistere il cliente nell’estrazione dei dati (“fammi questa sezione“, “tirami un profilo“, …).
Il cliente accede a tutti i dati e li elabora con la sua sensibilità unica, estraendo le informazioni necessarie ai suoi scopi specifici.

CLOUD COMPARE

Cloud Compare è un software open source che nasce per confrontare nuvole di punti da rilievi laser scanner.
È stato poi implementato nel tempo con strumenti e plugin avanzati ed interessanti.

È un ottimo software che personalmente uso tantissimo per trattare i risultati dei rilievi aerofotogrammetrici da drone

Avevo scritto due articoli su come usarlo per ricavare delle sezioni da nuvole di punti.
Li trovi a questi link: una sezione da una nuvola di punti, sezioni con Cloud Compare.
Ed un articolo su come estrarre curve di livello da una nuvola di punti

SEMPLIFICARE UNA NUVOLA DI PUNTI

Una nuvola di punti da semplificare in Cloud Compare

Non è raro ricevere una nuvola di punti da un rilievo fotogrammetrico che conti cinque, dieci o venti milioni di punti!
I punti sono vicinissimi uno all’altro, sono colorati e il modello tridimensionale ricostruito è davvero bello!
Il tuo computer però non la pensa allo stesso modo.
Se non hai tonnellate di RAM, processori da gara e schede video con pacchi di memoria dedicata potresti fare fatica a gestire file con così tante informazioni.
Se non fai fotogrammetria e rilievi laser scanner, ma sei un utilizzatore di questi rileivi, è probabile che il tuo computer abbia caratteristiche egrege per lavorare in CAD, GIS o Office ma fatichi un po’ di fronte ad un 3D, anche se non è renderizzato.

Ecco perchè potresti voler semplificare una nuvola di punti, alleggerendola togliendo un di punti dal totale.

Cloud Compare ti permette di farlo e di scegliere come.

IMPORTA E SELEZIONA LA NUVOLA DI PUNTI

Per prima cosa devi importare la nuvola di punti in Cloud Compare.

Poi la devi selezionare per attivare le funzioni di elaborazione.
Lo fai cliccando sull’oggetto “Cloud” che trovi nel pannello “DB Tree“, a sinistra nell’area di lavoro.

Una volta che l’hai selezionata, nella finestra “Properties” puoi leggere tutte le caratteristiche della nuvola, tra cui il numero totale di punti.

Numero dei punti di una nuvola di punti da semplificare in Cloud Compare

 

LA FUNZIONE SUBSAMPLE

Per semplificare una nuvola di punti devi scegleire la funzione Subsample (che si potrebbe tradurre con “sottocampiona“).
La trovi nel menù “Edit-Subsample” o cliccando sul pulsante della barra dei menù che vedi nell’immagine qui sotto.

Semplificazione di una nuvola di punti mediante modalità comando subsample in cloud compare

Ti si aprirà una finestra da cui puoi scegliere come semplificare la nuvola di punti scegliendo tra tre opzioni: random, space e octree.

RANDOM SUBSAMPLING MODE

In modalità Random puoi selezionare il numero di punti finali della nuvola di punti alleggerita tramite slider (da muovere a destra o sinistra) o inserendo manualmente il numero di punti nel campo dedicato.
Cloud Compare semplificherà la nuvola in maniera casuale per arrivare al numero dii punti indicati.
In reltà l’algoritmo non lavora in modo del tutto casuale ma tiene un po’ conto della distribuzione spaziale dei punti per fornire un risultato sensato.
Se la procedura fosse del tutto aleatoria si rischierebbe teoricamente di avere porzioni non semplificate e buchi più evidenti dove l’algoritmo si è accanito…

Quello che succede però è che non vengono tenute in considerazione porzioni della nuvola dove la concentrazione di punti è maggiore per le caratteristiche dell’oggetto del rilievo: uno sperone roccioso ha una concentrazione di punti maggiore rispetto ad una platea in cemento armato così come il tetto di un fabbricato ha più punti di un campo da calcio…

Semplificazione di una nuvola di punti mediante modalità random in cloud compare

SPACE SUBSAMPLING MODE

Un algoritmo piuttosto interessante da usare per semplificare una nuvola di punti è la modalità space.
Selezionando “Space” nel menù a tendina puoi selezionare la minima distanza che vuoi mantenere tra i punti della nuvola semplificata.

L’algoritmo di semplificazione elimina i punti dalla nuvola in modo che nessun punto rimasto sia più vicino a quelli adiacenti della distanza minima scelta.
Maggiore il valore spaziale selezionato e minore è il numero di punti che sarà mantenuto.

Devi sapere che Cloud Compare utilizza unità di misura implicite!
L’unità di misura dipende dall’esecuzione del rilievo.
Se hai rilevato in millimetri, 1 corrisponde ad un millimetro.
Se hai rilevato in metri, 10 sono dieci metri.

È importante saperlo perchè in questo modo puoi decidere con consapevolezza la minima distanza che deve essere mantenuta tra i punti della nuvola semplificata.
0.01 in un rilievo fatto in metri corrisponde ad 1 cm.

Semplificazione di una nuvola di punti mediante modalità space in cloud compare

OCTREE SUBSAMPLING MODE

La modalità Octree permette di scegliere un livello di suddivisione dell’Octree al quale la nuvola verrà semplificata.

L’octree è una struttura particolarmente importante usata n Cloud Compare e rappresenta la partizione del volume occupato dall’oggetto tridimensionale in elementi cubici di dimensioni via via sempre più piccole.
Inizialmente si parte da otto macro-cubi per poi continuare dividendo ciascun cubo in altri quattro.
E così via fino al dettaglio…

Non è semplice né intuitivo capire il concetto di Octree.
Io mi confondo spesso.
Preferisco non andare oltre perchè non sarebbe di grande utilità per te.

Ti basti sapere che maggiore è il livello, minori sono le celle e maggiore è il numero di punti che sarà lasciato nel processo di alleggerimento della nuvola.

Personalmente, non uso mai questa opzione di subsampling.

Semplificazione di una nuvola di punti mediante modalità octree in cloud compare

LA NUVOLA DI PUNTI SEMPLIFICATA

Al termine della procedura di semplificazione Cloud Compare aggiunge una nuvola di punti semplificata nel pannello “DB Tree“.

Immagine di una nuvola di punti semplificata all'interno del software open source in cloud compare

Accendendo e spegnendo la nuvola originale e quella semplificata puoi vedere come ha lavorato l’algoritmo e, eventualmente, ripetere la procedura per togliere altri punti.

ESPORTARE LA NUVOLA DI PUNTI

Una volta soddisfatto del processo di semplificazione puoi esportare la nuvola di punti nel formato che preferisci.

Seleziona dal pannello DB Tree la nuvola e poi tramite il comando Salva con nome scegli tra i formati disponibili:  dxf, las, laz, ply, shp, e57, asci, …

 

 

Spero che questo articolo ti sia utile per semplificare una nuvola di punti in modo da poterla gestire nel miglior modo all’interno dei software che usi abitualmente nel tuo lavoro e per i tuoi progetti.

Se hai dubbi o hai bisogno di chiarimenti specifici scrivili nei commenti qui sotto.
O non esitare a contattarmi nei modi in cui preferisci.

 

A presto!

Paolo Corradeghini

 

 

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Ho pubblicato un video sul canale You Tube che parla proprio di questa procedura:

E qui invece puoi ascoltare una puntata del podcast che parla poprio del software Cloud Compare
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Paolo Corradeghini

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11 Comments


Chiara Cappelletti
1 May 2018 at 15:49
Reply

Sono una studentessa di ingegneria alle prese con una tesi magistrale di fotogrammetria e scansioni laser, materie di cui purtroppo non sono per nulla esperta. Volevo ringraziarla per il materiale che ha pubblicato sul suo blog, mi è stato davvero, davvero molto utile ed è spiegato in modo chiaro e semplice.
Avrei qualche dubbio sulla valutazione dell’accuratezza dei risultati e purtroppo non so a chi chiedere, ho cercato e letto un’infinità di materiale online ma non sono sicura delle mie conclusioni. se per caso fosse disposto a rispondere a qualche mia domanda a riguardo la prego di contattarmi per mail. Grazie ancora.



    Paolo Corradeghini
    4 May 2018 at 9:15
    Reply

    Grazie Chiara per il tuo messaggio.
    Mi fa piacere, se posso, aiutarti.

Salvatore Mellino
4 May 2018 at 18:42
Reply

Ciao,
trovo il tuo blog molto interessante e mi sto approcciando per la prima volta all’elaborazione di nuvole di punti da rilievo drone. Avrei un dubbio e ti chiedo, se possibile, un suggerimento. Ho una nuvola di punti di una scogliera e vorrei eliminare tutti i punti a mare, c’è qualche procedura che mi consigli? Tipo filtro RGB o di quota.
Grazie,
Salvatore



ferdinando
1 November 2018 at 15:48
Reply

Salve , chiedo scusa per il disturbo.mi potreste dire come scalare in cloudcompare una nuvola di punti fatta con agisoft.grazie



    Paolo Corradeghini
    2 November 2018 at 21:25
    Reply

    Ciao Ferdinando,
    puoi scalare una nuvola di punti tramite il comando “Edit – Multiply/Scale”
    Nella finestra che ti aprirà devi scegliere il fattore di scala e, eventualmente, applicare fattori di scala diversi per i tre assi: x, y e z.
    Spero che tu ci riesca senza difficoltà.
    Ciao!
    Paolo

Nicola Piva
15 November 2018 at 16:47
Reply

Buongiorno, sono totalmente ignorante in materia. Volevo sapere questo cortesemente: se applicassi un rilievo di una nuvola di punti in una città riesco a discriminare strutture poste a quote differenti tra loro di pochi cm? Esempio: riesco a discriminare quota marciapiede, quota strada, quota tombini, ecc.? Grazie mille



    Paolo Corradeghini
    2 December 2018 at 14:54
    Reply

    Ciao Nicola,
    ti rispondo solo ora.
    Grazie davvero per la pazienza nell’attesa!

    Il risultato di un rilievo fotogrammetrico dipende da due fattori importanti:
    1) la risoluzione a terra delle immagini (che si traduce in un fattore che si chiama GSD – Ground Sampling Distance);
    2) la qualità e la precisione delle misure topografiche che si prendono a terra per scalare, orientare e georeferenziare correttamente il modello 3D che ne risulta.

    Se le foto che si scattano non hanno sufficienti dettagli potrebbe non essere così semplice distinguere la parte superiore di un marciapiede dalla strada, specialmente vicino al bordo verticale dello stesso marciapiede.
    Più le foto sono dettagliate e meglio si distinguono gli elementi nel modello 3D.
    Un maggior dettaglio si ottiene scattando foto più ravvicinate oppure usando fotocamere con sensori più grandi e performanti (in termini di risoluzione).

    Le misure topografiche invece hanno un ruolo importante per rendere un modello 3D corretto geometricamente, dimensionalmente e posizionato nel posto “giusto” in un sistema di riferimento di destinazione.
    Se non si prendono misure a terra non si può parlare di topografia.
    Se si prendono misure con precisioni scarse (30-40 cm) non si riescono a discriminare con sicurezza elementi che nella realtà sono a pochi cm.
    Per esperienza diretta è comunque difficile riuscire a distinguere elementi che sono a meno di pochi centimetri.
    Valori medi dell’accuratezza di una restituzione fotogrammetrica sono dell’ordine di 3-7 cm.

    Non esiste quindi una risposta univoca alla tua domanda ma è possibile comunque lavorare in fase di acquisizione per riprodurre in elaborazione un modello 3D molto dettagliato e permettere quindi la discriminazione di quota stradal, quota pozzetto, quota marciapiede calpestabile, ecc.

    Spero di aver risposto alla tua domanda.
    Per altri dubbi non esitare a contattarmi, prometto che impiegherò meno tempo nella risposta.
    Grazie ancora per la pazienza!

    Ciao.
    Paolo

Filippo Tezzon
7 December 2018 at 8:04
Reply

Ciao Paolo, come sempre, complimenti per le tue esposizioni. Mi preme di chiederti se in cc esiste la possibilità importando una nuvola da rilievo lidar, di discriminare il terreno da altre cose come per esempio la vegetazione. Grazie Filippo



    Paolo Corradeghini
    9 December 2018 at 22:18
    Reply

    Ciao Filippo, grazie del commento.
    Cloud Compare non ti dà la possibilità di fare una vera e propria classificazione di nuvole di punti, discriminando terreno, vegetazione, edifici, ecc…
    Ha un algoritmo (CSF Filter) che ha lo scopo di distinguere il terreno dal “non terreno”.
    Ho scritto un articolo sulla pulizia delle nuvole di punti con Cloud Compare, lo trovi qui: http://3dmetrica.it/pulire-una-nuvola-di-punti-in-cloud-compare/
    Per classificare le nuvole di punti potresti provare a usare software specifici come LiDAR360, LupoScan, …
    Funzionano piuttosto bene, anche se non sono certo progetti open source come Cloud Compare.
    Ciao Filippo!

annalaura
4 January 2019 at 11:08
Reply

Buongiorno,
intanto grazie per la spiegazione chiara e precisa.
Io e una mia collega vorremmo provare ad usare Cloud Compare per rimuovere della vegetazione da un muro. Abbiamo provveduto ad eliminare dalla nuvola di punti le aree che non ci interessavano ma stiamo avendo difficoltà nel capire come procedere con il riempimento dei “buchi”. C’è la possibilità di interpolare con dei punti limitrofi all’area tagliata?
Grazie per la disponibilità
Cari Saluti



    Paolo Corradeghini
    6 January 2019 at 17:37
    Reply

    Ciao Anna Laura,
    ricostruire una nuvola di punti nelle aree “bucate” non è un’operazione comune, né molto rigorosa.
    🙂

    C’è la possibilità di farlo, passando attraverso la generazione di un DEM, un modello digitale di elevazione.

    Dopo che hai pulito la nuvola puoi rasterizzarla, scegliendo passo del DEM e l’opzione di “interpolazione” dei buchi.
    A partire dal DEM che Cloud Compare genera puoi creare una nuvola formata da punti, che corrispondono al centro di ciascun pixel del DEM.

    Devo dirti però che questo approccio, oltre al fatto di togliere parecchie informazioni alla nuvola (che viene appiattita sulla base del DEM), non funziona molto bene per elementi verticali (come per il paramento del muro), proprio perchè sfrutta la nautra dei modelli digitali di elevazione (grandi lenzuoli pixelati).
    Potresti provare a lavorare sulla matrice di trasformazione per ruotare la nuvola e fare in modo che il piano verticale diventi il nuovo piano XY di un sistema cartesiano 3D.
    A questo punto puoi generare un DEM che dovrebbe riuscire a riempire meglio i buchi lasciati dalla vegetazione.
    Fatto questo puoi ribaltare di nuovo la nuvola di punti (applichi la trasformazione inversa che hai fatto in precedenza).

    Mi rendo conto che non è una procedure proprio immediata e lineare ma, di nuovo, interpolare i punti di una nuvola non è un’operazione abituale su questo tipo di dati.

    Spero di avervi dato comunque delle informazioni utili.
    Per altri dubbi non esitate a contattarmi.

    A presto!
    Paolo

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    Paolo Corradeghini
    Video YouTube UCi7FWlZ8-gdWbBqScaODajw_STVTw1YiaX8 In questo video ti condivido un po' di cose sulle curve di livello in QGIS.

Come si creano a partire da un raster (DTM);
Come si smussano (se sono troppo nervose);
Come mostrare le quote (attraverso le etichette);
Come differenziare la rappresentazione in base alle quote;
Come allineare in modo ordinato le etichette delle curve;
Come trattare un dato per avere "davvero" le curve di livello.

Spero possa esserti utile.


Qui c'è l'articolo del blog pigrecoinfinito di Totò Fiandaca da cui abbiamo preso spunto per una parte del video: https://pigrecoinfinito.com/2020/01/31/qgis-come-allineare-le-etichette-delle-isoipse/


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica 
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

Con il codice sconto 3DMETRICAGTER puoi usufruire del 20% di sconto su tutti i corsi della loro offerta formativa, che trovi qui: https://www.gter.it/formazione/online/

Qui c'è il canale Telegram di GTER per seguire i Geobreak: https://t.me/geobreak


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È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:25 Visualizzazione del DEM
1:40 Creare le curve di livello
3:09 Smussare le curve
6:20 Mostrare le etichette
9:12 QGIS in Azione e GTER
11:41 Spunti dalla comunity
12:41 Rappresentare le curve
16:07 Sistemare le etichette
21:55 Curve di livello e terreno
23:50 Outro
    In questo video ti condivido un po' di cose sulle curve di livello in QGIS.

Come si creano a partire da un raster (DTM);
Come si smussano (se sono troppo nervose);
Come mostrare le quote (attraverso le etichette);
Come differenziare la rappresentazione in base alle quote;
Come allineare in modo ordinato le etichette delle curve;
Come trattare un dato per avere "davvero" le curve di livello.

Spero possa esserti utile.


Qui c'è l'articolo del blog pigrecoinfinito di Totò Fiandaca da cui abbiamo preso spunto per una parte del video: https://pigrecoinfinito.com/2020/01/31/qgis-come-allineare-le-etichette-delle-isoipse/


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0:00 Intro
0:25 Visualizzazione del DEM
1:40 Creare le curve di livello
3:09 Smussare le curve
6:20 Mostrare le etichette
9:12 QGIS in Azione e GTER
11:41 Spunti dalla comunity
12:41 Rappresentare le curve
16:07 Sistemare le etichette
21:55 Curve di livello e terreno
23:50 Outro
    Vuoi crare facce triangolari 3D vettoriali, da una nuvola di punti, per portarle in un CAD?
Te lo condivido in questo video, usando il software CloudCompare.

Lavoro con punti del terreno, li sottocampiono e poi genero la mesh, che posso esportare in formato DXF, mantenendo le informazioni di georeferenziazione.

Ti faccio vedere due strade: la prima genera la mesh dalla nuvola (eventualmente pre-trattata) così com'è, mentre la seconda passa attraverso la rasterizzazione e crea facce triangolari tutte ugali.

L'esportazione è possibile solo in DXF che, pur essendo "il" formato di interscambio di dati vettoriali, è anche piuttosto vecchio e fatica a gestire dati pesanti con molti elementi.
Attenzione quindi a non esagerare con il numero di facce da esportare, anche in relazione al tuo pc.

Le facce 3D sono utili in software "CAD-based" per fare progettazione, computi di scavi e riporti, sezioni, modellazione idraulica, analisi di fenomeni gravitativi...

Assicurati di lavorare su una nuvola di punti i cui elementi siano solo i punti del terreno o comunque di quello che vuoi rappresentare con le facce 3D.

Spero ti sia utile.


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0:00 Intro
1:36 Taglio la nuvola
2:08 Sottocampionamento
2:51 Creo la mesh
5:18 Esporto la mesh
7:30 CloudCompare on Demand
8:18 Rasterizzazione
10:17 Modifico la nuova mesh
13:36 Esportare le facce 3D
15:02 Sezioni dinamiche
16:09 Quale metodo preferire
17:45 Outro
    C'è uno strumento, nel software open source CloudCompare, che ti permette di generare sezioni trasversali, di un alveo fluviale o di una galleria stradale, lungo un profilo.

Le sezioni sono ortogonali al centro dell'alveo o all'asse stradale e vengono estratte, automaticamente, secondo la larghezza ed il passo di cui hai bisogno.

Puoi generare anche una polilinea che passi per i punti della nuvola di ogni sezione che è stata generata.
E così avrai le sezioni, vettoriali, dell'alveo o della galleria (completa) da elaborare in CAD o in un altro software che usi abitualmente.


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0:00 Intro
0:44 Lo strumento da usare
2:09 La nuvola di punti
3:17 Genera il profilo
4:20 Traccia delle sezioni
6:57 Creare sezioni e profili
9:40 Salvare la traccia
10:25 Vediamo i risultati
13:14 Esportarte in DXF 
16:00 Attenzione ai dati
16:38 CloudCompare on Demand
17:33 Il caso di una galleria
21:25 L'output della galleria
22:38 Outro
    Hai un file di testo con una serie di informazioni, oltre che di coordinate, legate ad una serie di punti e lo vuoi portare dentro QGIS?

Ti condivido come si fa, creando un nuovo layer a partire dal file TXT.

E dopo ti dico anche come si fa a rappresentare, visivamente, le informazioni extra (la quota, il nome, la descrizione, ...) nell'are di lavoro di QGIS.


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0:00 Intro
0:46 Il file di testo
1:13 Aggiungo il layer
7:48 Il layer in QGIS
8:13 Aggiungo la quota
10:59 Cambiare il simbolo
12:28 QGIS in Azione e GTER
15:30 Lavorare con più informazioni
18:22 Outro
    In questo video ti mostro come accedere alle ortofoto del territorio italiano.
Ce ne sono moltissime: coprono tutta l’Italia e diversi anni passati.

Il principale fornitore a livello nazionale è AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura), che ogni anno effettua rilievi aerei sul territorio italiano, suddiviso in tre aree.
A questo si aggiungono le Regioni, che spesso producono ortofoto proprie con campagne di rilievo dedicate e con un dettaglio maggiore.

Tutte queste informazioni si possono visualizzare tramite i Geoportali Regionali e si possono caricare in un GIS attraverso i servizi WMS (Web Map Service).
Quasi mai, però, è possibile scaricare il dato nativo, originale e georeferenziato.

C’è comunque un modo per “ritagliarti” una porzione di ortofoto e salvarla come immagine georeferenziata nel tuo archivio digitale.
Si parte sempre dal WMS: importi l’ortofoto nel tuo GIS, imposti l’area che ti serve e poi esporti un’immagine georeferenziata dalla mappa che stai visualizzando.
Modificando la risoluzione di output, puoi ottenere un risultato molto vicino alla risoluzione originale.

Nel video ti faccio vedere tutto questo usando QGIS.

All’interno trovi anche:
Che cos’è un’ortofoto (proprietà, utilizzi, risoluzione, ecc.)
Come accedere alle ortofoto in Italia tramite i Geoportali Regionali
Come usare i servizi WMS per visualizzarle in GIS ed esportarne una parte sul tuo PC
Come importare un’ortofoto esportata dentro un CAD e georeferenziarla

Le ortofoto sono una risorsa potente e accessibile, utile per tanti professionisti (ma non solo).
In Italia la situazione dei dati geografici è ancora molto frammentata e spero che questo video possa aiutarti ad orientarti e trovare ciò che ti serve.

Ma soprattutto spero che possa stimolare una discussione e la condivisione di informazioni.
Se hai già esperienza, se hai scaricato ortofoto, se le usi nel tuo lavoro, se conosci risorse diverse da quelle che cito o se hai ulteriori suggerimenti, scrivilo nei commenti: contribuirai a creare ancora più valore, per tutti.

Grazie!

P.S.
Fai molta attenzione a quello che è possibile fare con i dati presenti online.
Le ortofoto disponibili sui geoportali sono liberamente visualizzabili e importabili nel tuo GIS.
Ma non è certo possibile usare il metodo che ti ho condiviso per crearti un database di immagini georeferenziate sul tuo PC e, magari, venderle.
Credo che sia ok farne un uso personale ma verfica sempre le possibilità operative in questo senso.


A questo link trovi un video che ti mostra come georeferenziare un'immagine in QGIS usando il Georeferenziatore: https://youtu.be/p1pVECtsDPE 


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0:00 Intro
1:47 Che cos'è una ortofoto
2:52 Orotofot VS Foto aerea
3:49 Meglio dire Ortomosaico
4:16 Perchè un'ortofoto
5:25 Risoluzione e GSD
7:19 Google Maps e Ortofoto
8:32 Ortofoto in Italia
12:00 Visualizzare ortofoto italiane
13:19 Il caso Veneto per scaricare ortofoto
15:39 Importare ortofoto in GIS
17:03 I WMS regionali
17:49 Ortofoto in GIS tramite WMS
21:33 Scarica un pezzo di ortofoto
24:10 Migliorare la risoluzione in output
26:23 Dislaimer Uso di QGIS e proprietà dei dati
28:02 Georeferenziare un'immagine in QGIS
28:47 Importare ortofoto in CAD
33:29 Outro
    In questo video ti condivido alcuni modi con cui puoi portare i tuoi dati vettoriali dal tuo CAD al GIS.
Nello specifico, QGIS.

Un'opzione è salvare i dati in CAD in DXF, che è un formato di interscambio per i dati vettoriali leggibile da QGIS.

C'è poi il modo di importare un file DWG/DXF attraverso l'importatore "nativo" dentro QGIS.

Ed infine potresti usare il plugin "Another DXF Importer" che ti aiuta a mantenere l'organizzazione dei layer.

Per ciascuno di questi modi operativi ti parlo anche di pregi e difetti per aiutarti, spero, a capire quale sia il metodo migliore per te.


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica 
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

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0:00 Intro
1:29 I dati in CAD
1:54 Usare il DXF
5:42 Importa DWG/DXF
11:16 Il plugin Another DXF Importer
14:54 QGIS in Azione e GTER
16:57 Georeferenziare dati vettoriali
19:53 Outro
    Lo strumento "Sezione" ("Cross Section") di CloudCompare può diventare il tuo migliore alleato quando devi pulire una nuvola di punti da elementi indesiderati (rumore) o da cose che non ti interessa mantenere (alberi, auto parcheggiate, ...).

Attraverso la possibilità di fare sezioni multiple, una attaccata all'altra, lungo una direzione, crei nuove nuvole di punti, affettate, dove, auspicabilmente, sei in grado di vedere meglio (e quindi rimuovere) quello che non ti interessa.

Te ne parlo in questo video ma ti avverto, il processo può essere lungo, in relazione alle caratteristiche della tua nuvola di punti ed a quello che vuoi rimuovere.
Potrebbe volerci tempo e pazienza.

Se ti imbarchi in questo "viaggio" ricordati di gestire i dati di CloudCompare in modo attento, salvando il progetto generale in formato .bin, evitando perdita di dati dopo ore di lavoro!


Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
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0:00 Intro
0:42 La nuvola
1:59 Sezionare la nuvola
6:09 Pulire le sezioni
11:39 Il risultato
13:42 Outro
    È oggettivo che, oggi, nel mondo del rilievo si stia parlando moltissimo di rilievo 3D ma soprattutto di mobile mapping.

E i sistemi SLAM stanno prendendo una grande fetta del mercato della Geomatica.

Sono (relativamente) nuovi, sono piuttosto facili da usare, sono veloci nella creazione di nuvole di punti 3D, all'interno dell'ambito in cui li porti, e in alcuni casi sono anche economici.

Se fai attenzione ad alcune cose, una su tutte "avere in mente come lavora lo SLAM per ricostruire nuvole di punti", possono essere tremendamente efficaci.
Negli ambiti "giusti" per loro.
E per i risultati che devi ottenere in output.

In questo video ti condivido l'applicazione del mobile mapping tramite SLAM in un ambito urbano misto, dove ho bisogno di avere una nuvola di punti che abbia al suo interno diversi dettagli situati sul piano stradale.

Spero possa essere interessante.


Questo video è il primo di una serie di contributi che condivederemo insieme a @Emesent 
Se hai dubbi, domande, curiosità su questa tecnologia (sia perchè sei interessato ad implementarla tra i tuoi strumenti o perchè richiedi servizi di questo tipo e vuoi rimanere sul pezzo, avendo consapevolezza della tecnologia) scrivimi nei commenti.
Magari puoi indicarmi degli scenari in cui vorresti vederla all'opera.
Se è nelle mie possibilità lo faccio volentieri e ne creiamo un altro contributo.


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0:00 Intro
0:44 Il contesto
1:16 Hovermap ST
5:18 Perchè uno SLAM
6:26 Drone vs SLAM
7:01 TLS vs SLAM
8:05 Un caso specifico
8:46 Verificare l'attendibilità
9:39 Consigli per il rilievo
10:58 SLAM sulle spalle
11:15 Considerazioni finali
12:15 Outro
    In questo video ti mostro come creare un nuovo attributo che riporti, come valore, il nome del layer.
Detta così sembra facile.
Ed in effetti lo è, se hai uno o pochi layer.
Ma se di layer ne hai tanti, decine o centinaia, le cose potrebbero complicarsi un po' ed allora QGIS ti permette di farlo in modo efficace usando il "calcolatore di campi" ("field calculator") in modalità "batch".


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0:00 Intro
0:40 I dati
1:27 Il caso di un layer
2:37 Se hai più layer
7:24 Batch process
10:33 I risultati
10:51 Unire i layer
12:36 QGIS in Azione e Gter
15:30 Outro
    In questo video ti condivido come fare una sezione di una nuvola di punti in Cloud Compare.

Lo strumento da usare si chiama "Cross Section" e ti permette di "affettare" la tua nuvola di punti secondo le tue necessità.
Viene usato un volume di taglio che mantiene visibile solo quello che è al suo interno.

Da qui si aprono molte possibilità.
In questo video ti mostro come generare una sola sezione, esportando una fetta di nuvola.
E la polilinea di inviluppo, che in alcuni casi può essere molto interessante e utile!

Nei prossimi video ti dirò qualcosa di più.


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0:00 Intro
0:38 Il tool Cross Section
4:25 Creo una sezione
11:11 Esportare i risultati
13:49 La nuvola di un appartamento
16:17 Altri tool dello strumento
19:19 La polilinea di inviluppo
24:49 Il DXF della linea di inviluppo
26:32 Countour/limiti
29:19 Outro
    L'Agenzia delle entrate ha reso disponibili, per tutti, la possibilità di scaricare lberamente e gratuitamente le mappe catastali di Italia, in formato vettoriali e georeferenziate.

In questo video ti mostro come fare.
Serve solo avere uno SPID (o una CIE/CNS).

I dati vettoriali sono in formato DXF e Geopackage (oltre ad altri formati meno "famosi") ed i sistemi di riferimento sono Cassini-Soldner (che è il sistema sorgente), Roma 40 e ETRF2000.

Nella seconda parte del video ti mostro anche come puoi fare per conoscere il foglio (o i fogli) di mappa che ti interessa acquisire.

Spero che possa essere utile.


A questo link puoi accedere al servizio dell'Agenzia delle Entrate: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/schede/fabbricatiterreni/vendita-della-cartografia-catastale/fornitura-dati-cartografici-online-professionisti

Qui trovi l'url del WMS catastale: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/schede/fabbricatiterreni/consultazione-cartografia-catastale/servizio-consultazione-cartografia

Qui c'è Formaps: https://www.formaps.it/

E qui i limiti amministrativi ISTAT: https://www.istat.it/notizia/confini-delle-unita-amministrative-a-fini-statistici-al-1-gennaio-2018-2/



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0:00 Intro
0:58 Dove andare
1:53 Accedere al servizio
3:37 Selezionare i dati
5:03 Scaricare i risultati
6:44 Il file GeoJson
8:25 Come sapere il foglio di interesse
9:09 Uso ForMaps
10:56 Uso QGIS
15:47 Outro
    In questo video ti condivido come fare a creare etichette prendendo informazioni dagli attributi dei layer di QGIS e combinandoli tra loro.

Ti faccio vedere le etichette semplici e quelle definite da delle regole che scegli tu.

Qui trovi la documentazione ufficiale di QGIS sulle etichette:
https://docs.qgis.org/3.40/it/docs/training_manual/vector_classification/label_tool.html


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0:00 Intro
1:28 Creare un'etichetta
2:22 Vederci meglio
3:33 Modificare le etichette
4:12 Sovrapposizione tra etichette
5:31 Etichette centrate
6:32 QGIS in azione e GTER
9:03 Rule based labeling
11:14 Etichette che spariscono
13:04 Etichette e HTML
14:35 Outro
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