UN RILIEVO CON IL DRONE

14 Giugno 2017
Fotografia aerea da drone

I droni sono entrati a far parte di alcuni aspetti delle nostre vite, e la topografia non ne fa eccezione. Qui ti spiego come si svolge un rilievo topografico con drone. O meglio, come lo faccio io…

Ti parlerò di rilievi di tipo aerofotogrammetrico, realizzati a partire da immagini fotografiche digitali aeree.
Oggi i droni trasportano anche strumenti di rilievo più sofisticati di una macchina fotografica, come ad esempio un LIDAR (laser scanner), ma i prezzi piuttosto elevati li tengono ancora lontani dalla diffusione generale e sono, per ora, strumenti per pochi.

Fare un rilievo topografico con drone è veloce e dà ottimi risultati anche su superfici parecchio estese. Anzi, è proprio in questi casi che i vantaggi in termini di costi-benefici si fanno più pesanti

PROGRAMMARE IL RILIEVO AEROFOTOGRAMMETRICO

La prima fase di un rilievo topografico con drone è la pianificazione.

Screenshot di mission planner per drone

Si individua l’area da rilevare.
Si pianificano le operazioni di volo.
Si scelgono i punti di decollo ed atterraggio dell’aeromobile e la posizione della stazione di controllo a terra.
Si controlla la presenza di ostacoli al volo (cavi aerei)
Si progettano le eventuali missioni di volo programmato automatico (tramite software mission planner).
Si pianificano le misure topografiche da fare a terra per il supporto al rilievo aerofotogrammetrico.

Io prego di poter fare sempre un sopralluogo preventivo perchè le cose si vedono molto meglio dal vivo, con i propri occhi e la propria sensibilità, senza affidarsi a parole o fotografie di altri o alle mappe di Google o Bing.

RICHIEDERE LE AUTORIZZAZIONI E COMUNICARE LE OPERAZIONI

Per lavorare con un drone bisogna essere almeno un operatore registrato ENAC  (per operazioni non critiche) ma potrebbe essere necessario essere anche autorizzato per particolari scenari critici. Il pilota, se è diverso dall’operatore, dovrà avere il proprio attestato in regola per la classe e categoria del mezzo che piloterà (Multicottero, Ala fissa o Pallone – Molto Leggero, Leggero o Pesante). Indipendentemente da ciò possono essere necessarie alcune autorizzazioni come, per esempio, l’autorizzazione al sorvolo per parchi ed aree protette o l’autorizzazione di ENAC per operazioni all’interno di aree su cui ci sono restrizioni dall’aeronautica italiana. Ecco, nulla osta e autorizzazioni si richiedono in questa fase.

IL RILIEVO SUL CAMPO: POSIZIONARE E RILEVARE I G.C.P.

G.C.P. sta per Ground Control Points e sono quei punti a terra di cui è nota precisamente la posizione e che sono usati per scalare il rilievo aerofotogrammetrico. Io posiziono a terra dei pannelli 60×60 cm in plastica ondulata, verniciati a bomboletta con colori ad alto contrasto che ne ne permettano la localizzazione anche da foto aeree scattate a diversi metri di altezza. Un numero variabile tra 10 e 15 target a terra, uniformemente distribuiti sulla superficie e sullo sviluppo verticale, sono sufficienti per scalare il rilievo ed effettuare i controlli sull’accuratezza e sulla precisione della restituzione.

La posizione dei G.C.P. deve essere piuttosto precisa, perchè da questo dipende l’accuratezza del rilievo restituito. Si possono rilevare con un ricevitore GPS a doppia frequenza oppure con una stazione totale, a seconda delle condizioni in sito. Senza appoggiare un volo aerofotogrammetrico a dei punti noti a terra, nel momento in cui scrivo questo articolo, puoi scordarti una precisione degna dell’aggettivo topografico!

Fotografia aerea da drone in cui sono visibili i target per i GCP

IL RILIEVO SUL CAMPO: VOLARE E FOTOGRAFARE

Ora è tutto pronto per volare. Il drone decolla e fa il suo lavoro guidato dal pilota: le missioni di volo automatico o il volo manuale.
Considera che, a seconda di quello che si rileva, le fotografie si possono scattare sia con camera nadirale (puntata verso il terreno) che con macchina orientata frontalmente o inclinata rispetto all’orizzontale. Questo permette di definire bene gli elementi a prevalente sviluppo verticale: muri, alberi isolati, pareti rocciose…
Per un’ottima restituzione del rilievo mantengo una sovrapposizione di almeno l’80% tra due fotografie consecutive e del 60% tra due strisciate adiacenti di immagini.
Finito il volo si impacchetta tutto e si va via.
Prima però, visto che non ho una doppia scheda di memoria dentro la macchina fotografica a bordo del drone faccio sempre un backup sul campo.
Ho una maledetta ansia di perdere i dati dentro quei piccoli aggeggi di plastica e PIN che sono le schede di memoria e così metto al sicuro le foto scattate prima di fare, magari, un bel po’ di chilometri per rientrare alla base.

RESTITUZIONE

L’attività di campo è finita ed ora inizia la restituzione a computer.
Non entro nello specifico di questa fase perchè ho voluto raccontarti solo una parte delle operazioni, quelle di preparazione e quelle in campo.
Ti racconterò del trattamento dei dati e della restituzione in un altro articolo. Per ora ti basti sapere che si importano le foto e le misure topogorafiche dei G.C.P., si genera un modello tridimensionale scalato e georeferenziato, mediante speciali algoritmi di calcolo (structure from motion), e si ricavano informazioni come: D.S.M. o D.T.M., ortofoto, curve di livello.

Immagine di un DSM Digital Surface Model

 

Ora sai più o meno che cosa succede in un rilievo topografico con drone. In questo articolo avevo scritto alcune cose sugli strumenti che si usano in topografia, tra cui i droni, indicandone pregi e difetti. Non te li riporto qui per non dilungarmi troppo ma se ti va puoi darci un’occhiata!

 

Iscriviti alla mia newsletter se vuoi rimanere aggiornato sui prossimi articoli del mio blog!

A presto!

Paolo

 

P.S.
Ho fatto una puntata del podcast 3DMetrica su questo argomento.
La puoi ascoltare dal player qui sotto, oppure andando a questo link.
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RILIEVI

Paolo Corradeghini

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12 Comments


Luca
25 October 2017 at 12:10
Reply

Complimenti per il blog, ti volevo chiedere quale software utilizzi per pianificare i voli del sapr? Fai tutto da tablet o pianifichi anche da Pc?



    paolo.corradeghini.3dm
    25 October 2017 at 12:32
    Reply

    Ciao Luca e grazie per i tuoi complimenti!
    Per pianificare i voli utilizzo il software Thopos.
    Lo uso normalmente per le applicazioni topografiche, le elaborazioni dei rilievi a terra e per il disegno.
    Ha un modulo per la pianificazione delle missioni di volo sulla base dell’area, dell’altezza di volo, delle caratteristiche della fotocamera e della sovrapposizione dei fotogrammi consecutivi e delle strisciate adiacenti.
    Thopos genera le traiettorie di volo, imposta la velocità di crociera del drone ed indica l’intervallo di scatto tra le foto per avere le sovrapposizioni che hai richiesto.
    Ppoi puoi salvare il file della missione in vari formati, io uso il formato mis che poi uso nell’app Litchi durante il volo.
    Pianifico tutto da PC e sul tablet (io uso Android) modifico le altezze dei waypoint (se necessario) e controllo la missione durante il volo.
    Spero di esserti stato d’aiuto!
    Ciao!
    Paolo

      Luca
      25 October 2017 at 13:51

      Grazie mille delle info.
      Ancora complimenti!

        Paolo Corradeghini
        26 October 2017 at 20:34

        Grazie a te.
        Ciao Luca!

Alessandro
25 June 2018 at 19:21
Reply

B R A V O!!!! Ritengo assolutamente geniale questo tuo blog e ti ringrazio per quello che stai facendo. una domanda: ho da poco scaricato topography che è un’app per iOs. non so se la conosci, ma vorrei capire se è uno strumento utilizzabile per i gcp oppure no. riesci ad aiutarmi? Grazie infinite



    Paolo Corradeghini
    29 June 2018 at 14:31
    Reply

    Ciao Alessandro, grazie del tuo commento.
    Purtroppo (per ora!) le app topografiche che si possono installare sugli smartphone non ti permettono di raggiungere le precisioni necessarie per essere usate all’interno della modellazione tridimensionale di un software structure from motion.
    Anche se si sta andando verso precisioni interessanti, con alcune procedure ed app (40-50 cm), queste sono ancora del tutto inadeguate per poter restituire un risultato topografico.
    In più, se ogni punto ha un’incertezza di 50 cm, l’incertezza generale di tutto il modello generato usando N punti sarà molto maggiore di 50cm!
    Quindi non si può prescindere da strumenti di rilievo di precisione nell rilievo delle coordinate dei punti di appoggio.
    Ciao!

Lorenzo Battini
5 June 2019 at 19:01
Reply

Ciao Paolo, posso chiederti una cosa? che software utilizzi per trasformare delle semplici foto in un progetto topografico vero e proprio? io ho sentito parlare di meshroom ma molti lo usano per piccoli oggetti o veicoli e non ho mai visto nessuno usarlo per terreni, inoltre costa 3000 euro e non posso permettermi di sbagliare. sto cercando di buttarmi su questo mondo anche io e vorrei informarmi, grazie in anticipo!



    Paolo Corradeghini
    9 June 2019 at 22:10
    Reply

    Ciao Lorenzo,
    io utilizzo Agisoft Metashape Pro, GVI LiMapper e di recente anche Zephyr Aerial.
    Sono tutti software commerciali ad algoritmi Structure from Motion.

    Conosco Meshroom per via di altri professionisti che me ne hanno parlato ma non so darti informazioni specifiche.
    Credo tuttavia che sia un software open source.
    Sei sicuro del prezzo, per giunta così elevato?

    Ciao!
    Paolo

giovanni r
6 November 2019 at 17:40
Reply

Ciao paolo,

Studio ingegneria civile e sto effettuando il mio lavoro di tesi sull’aggiornamento di mappe catastali di una chiesa.
Il rilievo è èffettuato sia con stazione totale che tramite aerofotogrammetria.
Vorrei porti un’infinità di domande, ma mi limiterò ad un paio di quesiti.
la prima è: se esistono dei programmi gratuiti per la restituzione delle immagini acquisite con il drone.
inoltre, data la tua esperienza, la seconda domanda è:
se dovessi effettuare un indice per toccare tutti gli argomenti relativi all’aggiornamento delle mappe catastali, come sarebbe composto? giusto a livello di impostazione per capire se approfondire o meno alcune parti (il mio fa più o meno così: 1-catasto (cenni storici, NCT, NCF, frammenti di leggi, 2- la topografia (teodolite, livello, stazione totale ) 3- il mio caso di studio (stazione totale, messa in stazione, stazione 100, 200, 300, implementazione dei dati ecc) 4- il mio caso di studio (aerofotogrammetria…….)

infine volevo ringraziarti per la chiarezza e disponibilità, che traspaiono dal tuoi Podcast
A presto,
giovanni



    Paolo Corradeghini
    7 November 2019 at 15:36
    Reply

    Ciao Giovanni,

    ci sono software open source che ti permettono di gestire le immagini in un progetto fotogrammetrico.
    Te ne cito qualcuno: Mic Mac, Visual SfM, Regard 3d, Open Drone Map, …

    Per quanto riguarda l’indice del tuo lavoro di tesi non credo di riuscire a darti un aiuto concreto: non mi sono mai occupato di catasto ed ignoro molte cose di questo mondo…
    Il tuo indice mi sembra decisamente ampio ed i 4 capitoli hanno delle potenzialità di sviluppo enormi.

    Inserirei eventualmente una parte sull’aggiornamento delle mappe catastali ed il delicatissimo argomento delle coordinate e dei sistemi di riferimento.
    Non sono per niente banali di per sè ed ancor di più complessi quando si confrontano con il sistema Cassini Soldner del catasto.

    Spero di averti dato informazioni e spunti utili per il tuo lavoro di tesi.

    In bocca al lupo!

    Paolo

Graziano Toscano
2 April 2020 at 13:00
Reply

Ciao Paolo, continuo a seguirti tantissimo. Avrei bisogno di un aiuto/chiarimento in merito alla trasformazione di coordinate catastali (cassini soldner esempio: -2572.139 N; 35295.421 E) in coordinate wgs84 per poter fare la sovrapposizione del rilievo georiferito e traslato correttamente su google heart, bing ecc… Ho i grigliati gr1, Gr2 e Gk2 e utilizzo Convergo però non riesco ad ottenere una giusta conversione. Potresti indicarmi come procedere ? ad esempio come origine catastale ho reperito in rete questi dati che Convergo non accetta.
ID 76007
Tipo Origine LOCALE
Nome Origine SERRA CORNETA
Descrizione SEGNALE SUL CONTRAFFORTE TRA LA VAL D’AGRI E VAL SINNI
Ordine Trigonometrico IGM
Latitudine (Genova) [sessadecimali] 40.21371672
Longitudine (Genova) [sessadecimali] 7.259034
Latitudine (WGS 1984) [sessadecimali] 40.21497239
Longitudine (WGS 1984) [sessadecimali] 16.17995637
Nord (Gauss Boaga) [m] 4452290.13
Est (Gauss Boaga) [m] 2620411.02
Nord (UTM) [m] 4452285.08
Est (UTM) [m] 600405.36
Fuso (UTM) 33
Il rilievo è stato eseguito in provincia di matera, Rotondella grigliato 523 fuso EST 33 UTM
Il rilievo è celerimetrico con stazione totale e i punti GCPI e QGCP sono stati materializzati all’interno di un triangolo di punti fiduciali. Ho provato anche con thopos ad elaborare il rilievo inportanto il file .dat di pregeo ma non riesco a georiferire in nessun modo. Potresti indicarmi per favore come potrei risolvere con i programmi citati, quali sono i dati e dove inserirli correttamente.
Magari potresti indicarmi la giusta catena di operazioni da fare…
utilizzo software: Thopos; agisoft metashape; Cloud Compare; Analist; Convergo; VertoGIS
Ci tengo a precisare che l’intero l’avoro ottenuto è per scopi di studio e non è un lavoro professionale ma solo prove per comprendere bene gli argomenti e grazie a te sono stato in grado di fare un rilievo fotogrammetrico con drone riferito a dei punti a terra con scarto di max 3 cm con undrone non prof come il FIMI X8 SE completamente in manuale dato che non ha funzione automatica come i DJI o meglio non conosco software adeguati a tale scopo, però dato che il rilievo e relativo, locale con apertura a terra quindi con stazione totale mi piacerebbe anche rototraslarlo e georiferirlo correttamente da dati pregeo catastali a wgs 84….. stò per impazzire!
Grazie per l’attenzione e certo di un riscontro ti saluto con tanta ammirazione per l’esemplare professionalità che metti a disposizione . Graziano



    Paolo Corradeghini
    4 April 2020 at 16:57
    Reply

    Ciao Graziano,
    nonostante ti abbia risposto in email rispondo anche qui per completezza.
    Purtroppo non mi occupo in nessuno modo di Catasto e quindi non so darti informazioni specifici sul sistema di riferimento Cassino Soldner.
    Dovrei approfondirlo, ma il tempo è sempre poco!
    Prova a confrontarti con Fabio Guerra, Thopos, che saprà sicuramente darti informazioni molto precise.

    Ciao!

    Paolo

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    Paolo Corradeghini immagine profilo
    Paolo Corradeghini, ligure, classe 1979, ingegnere per formazione, topografo di professione, sportivo per necessità e fotografo per passione. Fai click sulla mia faccia e scopri qualche informazione in più.
  • Paolo Corradeghini

    Topografia, rilievi, droni, gps, cartografia, geomatica e mappe.
    Condivido aggiornamenti, informazioni, contenuti, notizie, novità e dietro le quinte del mio lavoro.

    Paolo Corradeghini
    Video YouTube UCi7FWlZ8-gdWbBqScaODajw_ZSw4wipuSnw È oggettivo che, oggi, nel mondo del rilievo si stia parlando moltissimo di rilievo 3D ma soprattutto di mobile mapping.

E i sistemi SLAM stanno prendendo una grande fetta del mercato della Geomatica.

Sono (relativamente) nuovi, sono piuttosto facili da usare, sono veloci nella creazione di nuvole di punti 3D, all'interno dell'ambito in cui li porti, e in alcuni casi sono anche economici.

Se fai attenzione ad alcune cose, una su tutte "avere in mente come lavora lo SLAM per ricostruire nuvole di punti", possono essere tremendamente efficaci.
Negli ambiti "giusti" per loro.
E per i risultati che devi ottenere in output.

In questo video ti condivido l'applicazione del mobile mapping tramite SLAM in un ambito urbano misto, dove ho bisogno di avere una nuvola di punti che abbia al suo interno diversi dettagli situati sul piano stradale.

Spero possa essere interessante.


Questo video è il primo di una serie di contributi che condivederemo insieme a @Emesent 
Se hai dubbi, domande, curiosità su questa tecnologia (sia perchè sei interessato ad implementarla tra i tuoi strumenti o perchè richiedi servizi di questo tipo e vuoi rimanere sul pezzo, avendo consapevolezza della tecnologia) scrivimi nei commenti.
Magari puoi indicarmi degli scenari in cui vorresti vederla all'opera.
Se è nelle mie possibilità lo faccio volentieri e ne creiamo un altro contributo.


Se pensi che questo video possa essere interessante anche per qualcuno che conosci, puoi condividerglielo. Ne sarei felice.


Questi sono i miei contatti preferiti:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: www.patreon.com/3dmetrica
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.



0:00 Intro
0:44 Il contesto
1:16 Hovermap ST
5:18 Perchè uno SLAM
6:26 Drone vs SLAM
7:01 TLS vs SLAM
8:05 Un caso specifico
8:46 Verificare l'attendibilità
9:39 Consigli per il rilievo
10:58 SLAM sulle spalle
11:15 Considerazioni finali
12:15 Outro
    È oggettivo che, oggi, nel mondo del rilievo si stia parlando moltissimo di rilievo 3D ma soprattutto di mobile mapping.

E i sistemi SLAM stanno prendendo una grande fetta del mercato della Geomatica.

Sono (relativamente) nuovi, sono piuttosto facili da usare, sono veloci nella creazione di nuvole di punti 3D, all'interno dell'ambito in cui li porti, e in alcuni casi sono anche economici.

Se fai attenzione ad alcune cose, una su tutte "avere in mente come lavora lo SLAM per ricostruire nuvole di punti", possono essere tremendamente efficaci.
Negli ambiti "giusti" per loro.
E per i risultati che devi ottenere in output.

In questo video ti condivido l'applicazione del mobile mapping tramite SLAM in un ambito urbano misto, dove ho bisogno di avere una nuvola di punti che abbia al suo interno diversi dettagli situati sul piano stradale.

Spero possa essere interessante.


Questo video è il primo di una serie di contributi che condivederemo insieme a @Emesent 
Se hai dubbi, domande, curiosità su questa tecnologia (sia perchè sei interessato ad implementarla tra i tuoi strumenti o perchè richiedi servizi di questo tipo e vuoi rimanere sul pezzo, avendo consapevolezza della tecnologia) scrivimi nei commenti.
Magari puoi indicarmi degli scenari in cui vorresti vederla all'opera.
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0:00 Intro
0:44 Il contesto
1:16 Hovermap ST
5:18 Perchè uno SLAM
6:26 Drone vs SLAM
7:01 TLS vs SLAM
8:05 Un caso specifico
8:46 Verificare l'attendibilità
9:39 Consigli per il rilievo
10:58 SLAM sulle spalle
11:15 Considerazioni finali
12:15 Outro
    In questo video ti mostro come creare un nuovo attributo che riporti, come valore, il nome del layer.
Detta così sembra facile.
Ed in effetti lo è, se hai uno o pochi layer.
Ma se di layer ne hai tanti, decine o centinaia, le cose potrebbero complicarsi un po' ed allora QGIS ti permette di farlo in modo efficace usando il "calcolatore di campi" ("field calculator") in modalità "batch".


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica 
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

Con il codice sconto 3DMETRICAGTER puoi usufruire del 20% di sconto su tutti i corsi della loro offerta formativa, che trovi qui: https://www.gter.it/formazione/online/

Qui c'è il canale Telegram di GTER per seguire i Geobreak: https://t.me/geobreak


Se ti va di unirti alle discussioni su QGIS, puoi farlo in questo gruppo Telegram: https://t.me/+ZKm37iQHD083MTRk


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0:00 Intro
0:40 I dati
1:27 Il caso di un layer
2:37 Se hai più layer
7:24 Batch process
10:33 I risultati
10:51 Unire i layer
12:36 QGIS in Azione e Gter
15:30 Outro
    In questo video ti condivido come fare una sezione di una nuvola di punti in Cloud Compare.

Lo strumento da usare si chiama "Cross Section" e ti permette di "affettare" la tua nuvola di punti secondo le tue necessità.
Viene usato un volume di taglio che mantiene visibile solo quello che è al suo interno.

Da qui si aprono molte possibilità.
In questo video ti mostro come generare una sola sezione, esportando una fetta di nuvola.
E la polilinea di inviluppo, che in alcuni casi può essere molto interessante e utile!

Nei prossimi video ti dirò qualcosa di più.


Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
Se ti va di segnalarmi un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di Cloud Compare ne prendo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondo qui sotto.
Se vuoi supportare il progetto puoi condividere il video con chi pensi possa essere interessato a questo argomento.


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0:00 Intro
0:38 Il tool Cross Section
4:25 Creo una sezione
11:11 Esportare i risultati
13:49 La nuvola di un appartamento
16:17 Altri tool dello strumento
19:19 La polilinea di inviluppo
24:49 Il DXF della linea di inviluppo
26:32 Countour/limiti
29:19 Outro
    L'Agenzia delle entrate ha reso disponibili, per tutti, la possibilità di scaricare lberamente e gratuitamente le mappe catastali di Italia, in formato vettoriali e georeferenziate.

In questo video ti mostro come fare.
Serve solo avere uno SPID (o una CIE/CNS).

I dati vettoriali sono in formato DXF e Geopackage (oltre ad altri formati meno "famosi") ed i sistemi di riferimento sono Cassini-Soldner (che è il sistema sorgente), Roma 40 e ETRF2000.

Nella seconda parte del video ti mostro anche come puoi fare per conoscere il foglio (o i fogli) di mappa che ti interessa acquisire.

Spero che possa essere utile.


A questo link puoi accedere al servizio dell'Agenzia delle Entrate: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/schede/fabbricatiterreni/vendita-della-cartografia-catastale/fornitura-dati-cartografici-online-professionisti

Qui trovi l'url del WMS catastale: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/schede/fabbricatiterreni/consultazione-cartografia-catastale/servizio-consultazione-cartografia

Qui c'è Formaps: https://www.formaps.it/

E qui i limiti amministrativi ISTAT: https://www.istat.it/notizia/confini-delle-unita-amministrative-a-fini-statistici-al-1-gennaio-2018-2/



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0:00 Intro
0:58 Dove andare
1:53 Accedere al servizio
3:37 Selezionare i dati
5:03 Scaricare i risultati
6:44 Il file GeoJson
8:25 Come sapere il foglio di interesse
9:09 Uso ForMaps
10:56 Uso QGIS
15:47 Outro
    In questo video ti condivido come fare a creare etichette prendendo informazioni dagli attributi dei layer di QGIS e combinandoli tra loro.

Ti faccio vedere le etichette semplici e quelle definite da delle regole che scegli tu.

Qui trovi la documentazione ufficiale di QGIS sulle etichette:
https://docs.qgis.org/3.40/it/docs/training_manual/vector_classification/label_tool.html


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica 
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

Con il codice sconto 3DMETRICAGTER puoi usufruire del 20% di sconto su tutti i corsi della loro offerta formativa, che trovi qui: https://www.gter.it/formazione/online/

Qui c'è il canale Telegram di GTER per seguire i Geobreak: https://t.me/geobreak


Se ti va di unirti alle discussioni su QGIS, puoi farlo in questo gruppo Telegram: https://t.me/+ZKm37iQHD083MTRk


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0:00 Intro
1:28 Creare un'etichetta
2:22 Vederci meglio
3:33 Modificare le etichette
4:12 Sovrapposizione tra etichette
5:31 Etichette centrate
6:32 QGIS in azione e GTER
9:03 Rule based labeling
11:14 Etichette che spariscono
13:04 Etichette e HTML
14:35 Outro
    Come fai a sapere il volume di materiale inerte che è addossato ad un versante ed appoggiato ad un piazzale, avendo a disposizione una sola nuvola di punti, quella dello stato attuale?

Te lo condivido in questo video in cui uso il software open source CloudCompare e provo a ricostruire il versante al di sotto del materiale stoccato di cui vuoi sapere il volume.

Questo implica una grande incertezza nella sua determinazione perchè si interpreta, approssimando, qualcosa di sconosciuto.

Prendilo quindi come spunto per l'analisi dei tuoi dati avendo bene in mente le criticità del processo.

Spero possa esserti utile. 


Sei sei un Finanziatore o una Finanziatrice di 3DMetrica, puoi scaricare il progetto .bin qui: 
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Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
Se ti va di segnalarmi un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di Cloud Compare ne prendo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondo qui sotto.
Se vuoi supportare il progetto puoi condividere il video con chi pensi possa essere interessato a questo argomento.


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0:00 Intro
1:11 Premesse
3:46 Il dato
4:40 Creo i piani di riferimento
14:00 Modifica un piano creato
18:14 Rifila i piani
28:29 Unisco i piani
29:55 Analisi volumetrica
34:29 Outro
    A Volta Mantovana c'è stato "CapoVolta 2025", il raduno internazionale di speleologia.
È un contesto unico, una grande festa, dalla mattina alla sera, a cui partecipano speleo (e non solo) da tutta Italia.

In questo video ti racconto di alcune attività che un gruppo di persone sta portando avanti da qualche anno e che riguardano i rilievi 3D impiegando, principalmente, il Lidar interno alle varie versioni dell'iphone pro.

Il gruppo si chiama Equipe Lidar ed è composto da ragazzi veneti del Gruppo Naturalistico Montelliano e di Treviso Sotterranea.

Dopo anni di tentativi, errori e chilometri di rilievi sotto terra hanno maturato un bel po' di esperienza e la Società Speleologica Italiana ha riconosciuto una nuova "Scuola di rilievo 3D con tecniche geomatiche".

Io ho la fortuna, il piacere e l'onore di supportarli e collaborare con loro per portare il mondo della Geomatica dentro ambienti complicati, stretti, bui e per niente banali.

Qui sotto trovi i riferimenti al gruppo: https://www.gnmnuvolegrotte.com/info/info.html
Questi sono i riferimenti al Gruppo Naturalistico Montelliano: https://www.gnmspeleo.it/
E a Treviso Sotterranea: https://www.trevisosotterranea.it/

Qui c'è il sito della Società Speleologica Italiana: https://speleo.it/site/
E questo è quello di Scintilena, notiziario di speleologia: https://www.scintilena.com/


Se pensi che questo video possa essere interessante anche per qualcuno che conosci, puoi condividerglielo. Ne sarei felice.


Questi sono i miei contatti preferiti:
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0:00 Intro
0:53 Perchè il Lidar
1:59 Come funziona
2:55 Le potenzialità del 3D
3:50 3D e catasto grotte
4:29 Il rilievo classico
5:46 Il soccorso in grotta
6:06 Affidabilità dei dati
6:46 Il cambiamento
7:14 Suggerimenti pratici
8:45 La scuola di rilievo
10:25 La forza della condivisione
12:02 Outro
    In questo video ti condivido come fare per condividere un layer, con tutte le sue informazioni di aspetto e rappresentazione, dentro QGIS.

Vediamo come funziona il file di defiinzione dei layer (QLR), che differenza c'è con il salvataggio di un progetto o con la creazione di un file geopackage e poi ti parlo anche del "file degli stili" applicato ad un layer.


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica 
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

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0:00 Intro
1:19 File di definizione dei Layer
5:24 QGIS in Azione e GTER
8:36 Salvare un progetto
10:15 Salvare un Geopackage
14:21 Modificare il layer
15:43 Salvare il file degli stili
18:24 SLD
19:27 Outro
    In questo video ti faccio vedere come calcolare il volume del materiale, che costituisce una rampa, appoggiato a due bancate verticali in un'area di cava.

Ho disposizione una sola nuvola di punti e lavoro in Cloud Compare per creare una mesh chiusa dell'elemento che voglio misurare, per poi calcolarne il volume.

Il processo passa attraverso la creazione di piani di riferimento, che costituiscono i limiti del materiale, usando lo strumento "point list picking" e, successivamente, interpolando i nuovi punti con un piano.

Potrebbe essere un workflow un po' intricato (e forse lo è, quindi se conosci altri metodi più efficienti scrivilo nei commenti!) ma spero che ci possa essere qualche informazione utile per i tuoi lavori in CloudCompare.


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0:00 Intro
0:43 Il caso
2:09 Inizio il processo
2:23 Nuvole di punti di riferimento
6:34 Genero piani dalle nuove nuvole
9:00 Creo il cuneo di riferimento
13:03 Tagliare gli elementi da misurare
22:27 Pulizia del DB Tree
23:10 Volume attravreso la mesh
28:37 Considerazioni finali
31:08 Outro
    In questo video ti condivido un'attività di campo in cui ho dovuto acquisire, velocemente, delle informazioni di un tratto stradale interessato da diversi accessi laterali.

E, altrettanto velocemente, ho elaborato i dati per soddisfare l'urgenza del committente.

Ho usato uno SLAM, XGrids Lixelkity K1, con il modulo GNSS RTK attivo, per acquisire una nuvola di punti, camminando dove potevo.
In campo ho preso anche le coordinate di un po' di punti della segnaletica orizzontale, per supportare e controllare l'output.

Ti condivido anche i dati che ho trasmesso in relazione alla richiesta.


Questo video è stato possibile grazie alla partnership con Dynatech - https://www.dyna-tech.it/
Tramite il link qui sotto puoi beneficiare di 3 mesi di licenza gratuita del software Lixel Cyber Color: https://bit.ly/44uzrKW


SCARICA LA NUVOLA DI PUNTI
Se sei un finanziatore o una finanziatrice di 3DMetrica (di livello alto) puoi scaricare la nuvola di punti che hai visto nel video qui: http://bit.ly/4nKGVzU


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

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0:00 Intro
0:23 Il problema
1:20 L'ambito
2:05 Misure GNSS
3:50 Lo SLAM
4:47 Problemi di deriva
5:19 Tempi di campo
6:01 Dynatech
7:12 Considerazioni sul processo
10:28 La nuvola e i dati SLAM
16:07 Planimetria in CAD
16:55 PointCab Origins
17:50 La classificazione del terreno
18:28 Il modello 3DGS
20:09 Il controllo dei dati
20:49 Durata complessiva
23:02 Outro
    In questo video ti condivido come fare per ritagliare un raster dentro QGIS.

Ti faccio vedere due modi.
Uno ritaglia il raster secondo le "estensioni" come, ad esempio, la copertura della tua area di lavoro di QGIS o un rettangolo che disegni tu
L'altro permette un lavoro più raffinato usando un poligono che crei o importi e scegli come "maschera di ritaglio".

Vale per modelli digitali di elevazione (come per il caso del video) ma anche per altri raster/immagini come le ortofoto...


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0:00 Intro
0:35 Preparo il lavoro
1:26 Ritaglio sulle estensioni
6:03 QGIS in Azione e GTER
7:55 Ritaglio su un poligono
13:02 Da linea a poligono
15:51 Tagliare un ortomosaico
16:24 Perchè tagliare un raster
17:16 Outro
    Se ti è capitato di lavorare per un po' di tempo in CloudCompare e poi accorgerti di aver perso tutto per un crash o una chiusura accidentale del software allora questo video potrebbe aiutarti.

Ti condivido come gestire un progetto, salvandolo in formato .BIN e mantenere ordine nei database dei layer.

Nel video trovi anche informazioni su come CloudCompare tratta i file (in modo non distruttivo ma senza salvare file di backup) e sul fatto che non esista l'opzione di "annullamento dell'ultimo comando" ("undo" o "CTRL Z").

Spero possa essere utile per i tuoi lavori sulle nuvole di punti.


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0:00 Intro
0:40 La gestione dei file
4:36 Salvare un progetto
8:19 L'ordine dei layer
12:45 Aggiornare il progetto
14:03 Non esiste il CTRL+Z
15:55 Una panoramica sui file
17:14 Recap finale
19:19 Outro
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