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STRUMENTI PER IL RILIEVO TOPOGRAFICO

13 Maggio 2017
Immagine di stazione totale in sito

Vuoi sapere che cosa usano i topografi per fare un rilievo?
Te lo dico in questo articolo dove ti parlo degli strumenti di rilievo topografico.

Non scrivo un post super tecnico, né entro nel dettaglio di ogni strumento, perchè non penso che aggiunga valore per te.
Piuttosto, faccio una panoramica su che cosa si usa prevalentemente in campo, pregi, difetti ed ambiti operativi.
Prendi queste righe come un opuscolo informativo su quello che usano i topografi al lavoro.

foto stazione totale elettronica

LA STAZIONE TOTALE

La stazione totale è l’evoluzione tecnologica del teodolite ottico-meccanico.
Il teodolite misura angoli. Integrandolo con un distanziometro nasce la stazione totale che misura:
– angoli orizzontali;
– angoli verticali;
– distanze oblique;
e, tramite il computer di bordo (per le stazioni elettroniche, ormai comuni), anche:
– dislivelli;
– distanze oblique.

La stazione totale si piazza su un punto (stazione) e il topografo misura le posizioni di altri punti collimandoli con il cannocchiale (guardando dentro il cannocchiale dello strumento si inquadra il punto da battere e si registra la misura).  La misura si può fare con o senza un prisma riflettente, un oggetto a specchio (specchi sagomati a spigolo di cubo) che riflette il raggio laser del distanziometro integrato. foto di riflettore a prismaUsando il prisma, oltre al topografo allo strumento, c’è anche il “canneggiatore“, che vagabonda portandosi in giro il prisma su un bastone graduato e piazzandolo sui punti da rilevare. Si può lavorare anche senza prisma, mirando direttamente all’oggetto da misurare (ad esempio uno spigolo). La stazione totale misura il tempo necessario al raggio emesso dal distanziometro per colpire il bersaglio e tornare indietro e calcola la distanza. Usare il prisma permette misure più precise oltre che raggiungere distanze maggiori rispetto alle misure senza prisma.
I rilievi con la stazione totale si chiamano rilievi celerimetrici (da celerimensura) e danno informazioni plano-altimetriche. Ti dicono dov’è un punto nel piano, oltre che dirti il suo dislivello rispetto all’origine delle misure (stazione totale).

PREGI

Ottime precisioni: le precisioni di una stazione totale si aggirano intorno a 2″ – 3″ (secondi di grado) sulle misure di angoli; 1-2 mm per le distanze misurate con il prisma e 4-5 mm per quelle misurate senza prisma.
Ampio range di misura: Una stazione totale arriva a misurare fino a 3km di distanza, se si mira ad un prisma riflettente. Senza, il range si riduce a circa 500-600 m;
Ok in interni: si può usare alla grande in luoghi chiusi (miniere, gallerie, edifici).

DIFETTI

Accessibilità: il punto su cui si staziona lo strumento deve essere raggiungibile, comodo per lavorarci e sicuro. Lo stesso vale per i punti battuti dal canneggiatore. Io non andrei dentro un corpo di frana!
Servono quattro mani: lavorando con il prisma riflettente serve un altro paio di braccia per portarlo in giro (tranne che per stazioni motorizzate, ma non entro nello specifico);
Tempi lunghi: per rilevare bene grandi superfici servono tanti punti e, spesso, diverse stazioni di misura. Non è raro passare più giorni consecutivi sul campo per fare un rilievo celerimetrico.

IL GPSimmagine di ricevitore satellitare GNSS

GPS sta per Global Positioning System, ma questo non credo ti interessi molto. Una cosa che non tutti sanno è che tra gli strumenti di rilievo topografico si dovrebbe parlare almeno di GNSS. Questo sistema permette di conoscere la posizione spaziale di punti terrestri, navali o aerei, grazie a costellazioni di satelliti artificiali in orbita attorno alla Terra. Le costellazioni più famose sono quella Americana (GPS) e quella Russa (GLONASS), con circa 24 satelliti operativi ciascuna (GPS+GLONASS=GNSS). E’ arrivata nello spazio anche l’India, con la costellazione BEIDOU (4 satelliti) e tra poco (speriamo!) sarà operativa la costellazione Europea, GALILEO (30 satelliti).

Togliamoci subito il dente cariato: per un rilievo topografico non si può usare il GPS dello smartphone, dell’orologio o del Tom Tom (esiste ancora il Tom Tom?!). Chiedetegli quanto manca al prossimo autogrill, o quanti km avete corso, ma non andate oltre. Per un rilievo di precisione si devono usare ricevitori specifici (a doppia frequenza) e più grandi.

immagine di posizionamento satellitare GPSIl posizionamento satellitare si spiega in poche parole: un ricevitore GPS (lo strumento sul campo) comunica con almeno quattro satelliti nello spazio che gli dicono qual è la sua posizione sulla Terra. Stop. In realtà è un bel po’ più complesso di così e magari te ne parlo in un articolo dedicato, ma ti basti sapere che il topografo va con il suo ricevitore GPS sul punto che vuole rilevare, schiaccia un pulsante e registra la sua posizione; si sposta sul punto successivo, registra la posizione anche di quello e così via fino alla fine del rilievo. Ora, i colleghi topografi mi staranno rivolgendo i peggiori insulti, perchè ho tralasciato un bel po’ di cose sul funzionamento di questo sistema, facendolo sembrare un giochino. Fidati che non lo è, ma non serve che ti spieghi tutto quanto.

PREGI

Veloce: rispetto alle operazioni di un rilievo con stazione totale, utilizzare il GPS richiede tempi di solito più rapidi;
Semplice: un rilievo GPS si può fare da soli spostandosi, senza aiuto, su tutti i punti da battere;
Georeferenziato: la posizione dei punti rilevati viene presa nel sistema di riferimento globale WGS84. Si conoscono quindi latitudine, longitudine e quota, che non è male!

DIFETTI

Accessibilità: anche per il rilievo GPS i punti battuti devono essere raggiungibili e calpestabili. Per una parete rocciosa, capisci che non è proprio così semplice;
Precisioni inferiori: rispetto ad una stazione totale, la precisione normalmente raggiunta da un sistema GPS è di 1-2 cm sulla posizione del punto battuto;
Visibilità della volta celeste: basandosi tutto sulla comunicazione con i satelliti in orbita nello spazio, un rilievo GPS non si può fare al chiuso o in situazioni in cui il cielo sopra il ricevitore è parzialmente o totalmente oscurato (boschi, città con palazzi piuttosto alti, fondovalle scavata o canyon).

immagine di un laser scannerIL LASER SCANNER

Laser Scanner e LIDAR (LIght Detection And Ranging o anche Laser Imaging Detection And Ranging) sono la stessa cosa e misurano la posizione di un punto calcolando il tempo che passa tra l’emissione di un raggio laser, l’urto sull’oggetto da rilevare e il rientro, dopo il rimbalzo, al punto di partenza.
Ok, però questo lo fa anche la stazione totale.
Vero, ma il laser scanner ruota automaticamente sul suo asse verticale e su quello orizzontale e riesce ad emettere (e leggere) un enorme numero di punti (da centinaia a migliaia) AL SECONDO. E fa tutta la differenza!
Lo strumento si posiziona in un punto, si schiaccia un pulsante e si avvia la scansione che rileva tutto quello che riesce a vedere. Se ci sono zone che non sono visibili dalla prima stazione ci si sposta in una seconda e si avvia una nuova scansione. E così via. In genere non ci deve neppure preoccupare di unire scansioni diverse, ci pensa il software di bordo.
Forza, altri insulti dagli amici topografi!
Non ti aggiungo altro anche se, ancora una volta, non è tutto così semplice.
Sappi che il linea di massima il laser scanner non rende al massimo per rilievi in esterno a prevalenza planimetrica, mentre va alla grande per rilievi di oggetti o ambiti a prevalenza verticale (edifici, falesie rocciose, cave).

PREGI

Velocissimo: per il suo principio di funzionamento è senza dubbio il più veloce tra gli strumenti di rilievo topografico;
Semplicissimo: le operazioni sono 1) metto lo strumento in stazione e 2) schiaccio il pulsante di avvio scansione (…);
Ok in spazi chiusi: non ci sono problemi ad usarlo in interni;
Altissima densità: il risultato di una scansione con laser scanner è una nuvola di punti ad altissima densità.
immagine di nuvola di punti da laser scanner

DIFETTI

Precisione: la precisione di un punto battuto con laser scanner è, ancora, inferiore rispetto ad una stazione totale (siamo sull’ordine di 1 cm);
Visibilità: un rilievo con laser scanner permette di battere tutti i punti intorno allo strumento purchè visibili. I raggi emessi viaggiano in direzione (quasi) rettilinea e non possono girare gli angoli, aggirare un ostacolo o superare la cima di una collina;
Inutilizzabile nella pioggia: un raggio laser che picchia contro una goccia di pioggia può cambiare direzione rischiando di falsare il risultato del rilievo.

DRONIimmagine di drone in volo

Droni, UAV, APR: oggetti volanti che, per scopi topografici, trasportano una macchina fotografica. In questo modo un drone permette di far fare al topografo un rilievo aerofotogrammetrico.

Qui la faccenda si fa un po’ più complicata e forse vale la pena mettere giù alcuni punti:
– un drone NON è uno strumento topografico, un drone trasporta una macchina fotografica;
– la macchina fotografica NON è uno strumento topografico, altrimenti sarebbero tutti topografi;
– l’aerofotogrammetrica ha bisogno di software specifici per elaborare le immagini scattate dalla macchina fotografica montata sul drone;
– un rilievo aerofotogrammetrico ha bisogno NECESSARIAMENTE di punti riconoscibili a terra, la cui posizione è nota ed è stata determinata con qualcuno degli strumenti di rilievo topografico di cui ti ho parlato prima.

Comunque funziona più o meno così: Il topografo materializza (rende ben visibili e ne determina la posizione) a terra dei punti (marker) – Vola con un drone sopra l’area da rilevare – Scatta fotografie con la macchina fotografica – Elabora le fotografie e le posizioni dei marker dentro software specifici (structure from motion) – Costruisce un modello tridimensionale di quello che ha rilevato da cui tira fuori informazioni tipo: modello digitale del terreno (DTM), curve di livello, ortofoto.
Ok?
Ti riparlerò sicuramente dei droni in qualche altro articolo dedicato.

PREGIorotofotografia fortezza sarzana

Veloce: il rilievo aerofotogrammetrico, per quanto riguarda le operazioni in campo, è senza dubbio tra le tecnologie più rapide;
Accessibilità estrema: facendo volare il drone sopra aree inaccessibili a piedi si hanno informazioni in zone altrimenti difficilmente rilevabili;
Alta densità: come il laser scanner anche il rilievo aerofotogrammetrico da drone permette di avere nuvole di punti dense;
Ortofoto: la ripresa fotografica aerea permette di elaborare ortofotografie ad alta risoluzione.

DIFETTI

Ridotte precisioni: diffidate da chi vi vende un rilievo aerofotogrammetrico con precisione millimetrica. Personalmente mi sento confidente nel restituire rilievi di questo tipo con precisione che va intorno a 5-10 cm;
Sensibilità alle condizioni meteo: anche se le cose stanno cambiando, al momento è meglio non far volare i droni nella pioggia perchè danneggia i rotori delle eliche;
Se a terra la vegetazione è densa, meglio scegliere un altro metodo: visto che i dati topografici sono ricavati dalle fotografie, in caso di vegetazione fitta (alberi o cespugli) difficilmente si riusciranno ad avere informazioni robuste sul terreno.

CONCLUSIONI

Eccoci alla fine! Con grande approssimazione ho finito questa panoramica generale sugli strumenti di rilievo topografico più usati.
Non è detto né necessario che un topografo li possegga tutti. E non esiste neppure uno strumento migliore di un altro. Dipende dall’ambito di lavoro e dalle esigenze specifiche.
Non me ne vogliano i più rigorosi: ho tralasciato davvero tanti particolari e semplificato brutalmente anni di studi e di ricerca scientifica!
Se ti interessa saperlo (se sei un po’ tech-geek o nerd come me), nel momento in cui scrivo questo articolo, io utilizzo:
– una stazione totale elettronica SANDING STS;
– un ricevitore GPS Geomax Zenith 20;
– un drone DJI Phantom 4;
– il software Agisoft Photoscan.

Lasciami un commento qui sotto per ogni dubbi o chiarimento  sulle righe che hai appena letto, sarò felice di risponderti.

Se, invece, ti occupi anche tu di topografia, sentiti libero di aggiungere la tua esperienza, un’integrazione o un consiglio.

Per rimanere aggiornato sui nuovi articoli, anche quelli che tratteranno meglio le tecniche di cui hai appena letto, iscriviti alla mia newsletter!

Ciao!
Paolo

 

P.S.
Questo articolo lo puoi ascoltare anche nella puntata del podcast di 3DMetrica dal player qui sotto:
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Paolo Corradeghini

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14 Comments


Massimo
30 June 2018 at 12:28
Reply

Buongiorno Paolo, mi chiamo massimo e sono un informatico appassionato di tecnologia. Leggo con molto interesse i tuoi articoli e non posso far a meno di notare la passione che metti nello scriverli.
Vorrei approfittare di questo spazio per chiederti come approcciarsi da neofita all’aerofotogrammetria e quali strumenti possono essere utili per cominciare. in prima battuta, è possibile sostituire il geomax zenith con uno smartphone in grado di restituire coordinate di un punto a terra? Quali sono i costi di un GNSS basico e quali sono i canali per acquistarlo? Ho moltissime domande da farti ma per ora mi limito a quelle poste e approfitto per rinnovarti i miei complimenti.



    Paolo Corradeghini
    2 July 2018 at 9:02
    Reply

    Ciao Massimo, grazie per il tuo commento e per i tuoi complimenti!

    L’aerofotogrammetria è una tecnica che risale ai primi del ‘900 ed è un po’ “figlia della topografia“.
    L’approccio ad una tecnica di rilievo del territorio, che permette di ricavare informazioni digitali da acquisizioni di dati di campo deve, a mio parere, avvenire con tanta applicazione pratica e studio teorico perchè, anche se sembra facile, con gli strumenti disponibili oggi, fare foto da drone e elaborarle dentro un software per estrarne un modello 3D, ci sono un sacco di aspetti e conoscenze basilari che, se ignorati, possono portare a errori grossolani.
    E questo è molto pericoloso se su un rilievo aerofotogrammetrico si fondano dei progetti o degli altri studi specifici.
    Ho scritto un articolo, che trovi a questo link, dove parlo un po’ di tutto quello che c’è dietro ad un rilievo fotogrammetrico (costi, esperienza e formazione, …), magari può darti qualche informazione in più…

    Per quanto riguarda la possibilità di sostituire un ricevitore satellitare con uno smartphone, per i punti di appoggio del rilievo aerofotogrammetrico purtroppo, oggi, non è possibile.
    Anche se si possono ottenere precisioni interessanti, con alcune procedure ed app (40-50 cm), queste sono ancora del tutto inadeguate per poter restituire un risultato topografico.
    In più, se ogni punto ha un’incertezza di 50 cm, l’incertezza generale di tutto il modello generato usando N punti sarà molto maggiore di 50cm!
    Quindi non si può prescindere da strumenti di rilievo di precisione nel rilievo delle coordinate dei punti di appoggio.

    Il ricevitore satellitare che uso sul campo è il Geomax Zenith 20 che è costato (due anni fa) circa 6.000€.
    Lo uso spesso in modalità rover NRTK appoggiandomi alla rete GNSS Italpos, per un costo di 350 €/anno.
    Ho disponibilità, presso un amico professionsita, di un secondo, uguale, per i casi in cui devo lavorare in modalità base-rover.

    I canali di acquisto della strumentazione topografica sono essenzialmente quelli legati alla rete commerciale delle varie ditte.
    Se le contatti, tramiti i canali ufficiali (sito web), sarai indirizzato al personale commerciale di area per i vari dettagli.
    Per Liguria/Piemonte/Lombardia Geomax è trattato da Instrumetix s.r.l. di Tortona.

    Spero di aver risposto esaustivamente alle tue domande.
    Per altre info non esitare a contattarmi, nei modi in cui preferisci.

    Ciao Massimo, grazie ancora del commento e buona giornata!
    Paolo

Giulio
24 January 2019 at 18:58
Reply

Buonasera Paolo, mi chiamo Giulio e vorrei avere informazioni su che Strumento (e se c’é) sia meglio usare per Rilievi di giardini che vanno dai 100 metri quadri a più ettari di parco… Spesso ci sono alberi e vegetazione… Ma da profondo neofita non saprei ne che strumento utilizzare ne i costi di un possibile acquisto di strumentazione…

Grazie, giulio

(non so perché il testo sia venuto fuori con le maiuscole…)



    Paolo Corradeghini
    27 January 2019 at 15:05
    Reply

    Ciao Giulio,
    lo scelta dello strumento da usare dipende molto dal risultato che vuoi ottenere.

    Se hai bisogno di una nuvola di punti densa e di una ricostruzione 3D, vista la presenza di alberi forse il laser scanner potrebbe funzionare bene, anche se la pulizia dei dati dal rumore potrebbe non essere banale.
    Se si tratta invece di rilevare punti discreti e caratteristici, credo che con la stazione totale tu riesca ad ottenere sempre un risultato valido.
    Un’antenna satellitare potrebbe avere più problemi legati alla presenza di alberi e vegetazione.

    I costi di uno scanner si aggirano intorno alle decine di migliaia di Euro.
    Per una stazione totale nuova potresti partire da 5.000-6.000 Euro.
    Tuttavia non sono un grande esperto di marche, strumenti e relativi prezzi.
    Ti consiglierei per questo di rivolgerti a rivenditori o, in prima battuta, a ricerche online.

    Spero comunque di esserti stato di aiuto, Giulio.
    In caso contrario non esitare a scrivermi di nuovo.

    Ciao!
    Paolo

    P.S.
    Le maiuscole su ogni parola di un commento sono un problema che non sono ancora riuscito a risolvere!
    🙂

Nicola
6 June 2019 at 10:59
Reply

Ciao Paolo
sono un geologo pilota APR che ha acquistato un drone per uso fotogrammetria.
Essendo “neofita” per quanto riguarda la sezione topografia ho bisogno di chiederti alcune cose.
Prima di tutto se non ho capito male (ma ci può stare!) in generale un rilievo topografico eseguito con stazione totale è il più preciso che si possa ottenere, mentre un rilievo fatto con solo GPS ha un grado di attendibilità minore.
Dovendo eseguire mappature di frane attive, magari con movimento lento dell’ordine di qualche cm (2-4) all’anno, sarà necessario un rilievo di alta precisione ripetuto nel tempo per valutare planimetricamente le aree in movimento. Al momento del posizionamento dei GCP è quindi meglio batterli con una stazione totale laddove possibile anziché con GPS? Può aiutarmi a ridurre gli errori del posizionamento dei GCP, è così? e poi, vista l’accuratezza necessaria, trascurando gli eventuali errori di qualsiasi natura, può essere valida la soluzione di accoppiare il volo del drone per i rilievi con RTK?
Ho un po’ di confusione e prima di cimentarmi ho bisogno di chiarire diversi aspetti.
Complimenti per il tuo sito!!!! Condividi esperienze professionali, consigli, passione per la tua professione in maniera libera e totale! E’ un piacere seguirti in rete oltre che un arricchimento!
Grazie

Nicola



    Paolo Corradeghini
    9 June 2019 at 22:08
    Reply

    Ciao Nicola,
    grazie del tuo commento.
    In generale la stazione totale ha la migliore precisione ma ciò non significa che il GPS sia meno attendibile.
    La stazione totale misure coordinate a partire da angoli e distanze e, se per tratti corti riesci ad avere precisioni millimetriche, per lunghe gittate, specialmente senza una rete di inquadramento costruita ad hoc puoi avere errori ben maggiori della precisioni di un GPS che, invece, rileva coordinate.
    Se vuoi ottenere precisioni millimetriche con un GPS puoi fare un posizionamento statico di qualche ora e riuscire ad arrivare al millimetro.

    Per il tuo caso specifico la stazione totale è forse la migliore scelta e quello che devi fare tu è un monitoraggio.
    Ma non realizzerei un rilievo fotogrammetrico quanto piuttosto un controllo di punti sparsi.
    Dovresti materializzare nel corpo di frana delle mire ad alta riflettività e misurarne la posizione da un punto di stazione con letture ripetute nel tempo per monitorare gli spostamenti.
    È importante che tu faccia stazione con lo strumento in una zona che non si muove, altrimenti le letture saranno falsate.

    La fotogrammetria non è una scelta consigliata per la gestione dei piccoli spostamenti perchè l’accuratezza che riesci ad ottenere in output ha lo stesso ordine di grandezza dello spostamento annuo che vuoi misurare.

    Spero di averti risposto in modo sufficientemente chiaro.
    Se hai altri dubbi non esitare a scrivermi.

    Ciao Nicola,
    buon lavoro!

    Paolo

david
16 October 2019 at 14:03
Reply

Buongiorno Paolo,
vorrei chiederti un consiglio su quale strumento GPS utilizzare per un lavoro di piantagione di alberi.
Ho creato un file GPX georeferenziato con l’indicazione puntuale di ogni albero da piantare e vorrei andare in campo e localizzare con buona precisione ogni punto.
uno strumento come il Garmin etrex 20 può fare al caso mio?
Non vorrei spendere molti soldi…inoltre in questo strumento ho visto che posso caricare mappe personalizzate ( come quelle di openstreetmap).
Grazie per il tuo parere.
David



    Paolo Corradeghini
    19 October 2019 at 14:42
    Reply

    Ciao David,
    purtroppo non so aiutarti nello specifico dello strumento che mi hai segnalato, il Garmin Etrex 20, perchè non lo conosco.

    Considera comunque che dispositivi come questo hanno dei limiti nella precisione dei punti molto simili agli stessi limiti che hanno gli smartphone.
    Se il tuo scopo è quello di avvicinarti alla misura reale con uno scarto di qualche metro andrà sicuramente bene (ma forse prima di acquistarlo proverei proprio con lo smartphone), ma se invece hai bisogno di precisioni più spinte (pochi decimetri o anche qualche centimentro) dovrai affidarti ad antenne satellitari geodetiche che, purtroppo, sono parecchio più costose ma ti permettono un tracciamento molto più accurato.

    Ciao!
    Paolo

Fabrizio
20 November 2019 at 9:47
Reply

Buongiorno,
sono Fabrizio, un geometra libero professionista. Il rilievo topografico, non è la mia mansione principale, ma comunque occupa una buona fetta del mio operato. Sono in possesso di una stazione totale, ahimè senza distanziometro, ed è un po’ di tempo che vorrei aggiornare la mia strumentazione. Abito in Piemonte, quindi se non erro, la possibilità di operare con un solo strumento GNSS è percorribile. L’80% dei miei rilievi (20 rilievi annui circa in totale) è finalizzato all’accatastamento di immobili quindi devo rilevare una gran quantità di spigoli di fabbricati, la restante parte delle operazioni di campagna è legata a riconfinamenti e/o tracciamenti. Secondo la sua esperienza, ho convenienza a passare ad una soluzione GNSS o rinnovare solamente la mia stazione totale? Dotarmi di stazione totale con disto + GNSS obiettivamente mi sembra un passo troppo oneroso rispetto al concreto mio uso . La ringrazio in anticipo.



    Paolo Corradeghini
    24 November 2019 at 21:42
    Reply

    Ciao Fabrizio,
    ultimamente le antenne GNSS hanno implementato la possibilità di fare misure inclinate molto utili per spigoli di fabbricati.
    Personalmente credo che per la pratica catastale la stazione totale sia ancora lo strumento da preferire, se se ne dovesse scegliere uno solo.
    Il GNSS ha alcuni limiti di utilizzo legati alla copertura della volta celeste che, in ambiti urbani, potrebbero essere difficili da risolvere.
    Tuttavia, non occupandomi di catasto, non ho un riscontro diretto su questo aspetto e quindi non posso darti un consiglio derivante dall’esperienza di campo.

    Spero comunque di averti dato spunti utili per la tua scelta.

    Ciao e buon lavoro!
    Paolo

Maurizio
10 July 2020 at 23:42
Reply

Ciao Paolo,
grazie ai tuoi video sono riuscito a creare una nuvola densa di punti, ottenuta tramite fotografie da drone. Ho rilevato con stazione totale dei GCP sul posto. Non riesco a capire però, se sia possibile georeferenziare la nuvola in base ai punti noti. Esiste Un video in merito? Grazie
Un caro saluto
Maurizio



sara
14 July 2020 at 16:17
Reply

ciao. ESISTE UN PROGRAMMA GRATUITO CHE SERVA A CONFRONTARE LE STAZIONI TOTALI PER PUNTI SU CUI SI STA FACENDO IL MONITORAGGIO? (QUINDI INSERENDO LETTURE DI PUNTI FISSI E LETTURE DI PUNTI SU FRANA)



    Paolo Corradeghini
    17 July 2020 at 19:48
    Reply

    Ciao Sara,
    purtroppo non so rispondere alla tua domanda.
    Non mi occupo di monitoraggi e quindi non lavoro su software che gestiscono misure ripetute.
    Credo che alcuni software di topografia possano integrare questa funzionalità ma dubito che ce ne siano di completamente gratuiti e funzionali per tutte le tue necessità.
    Ciao!

    Paolo

Chiara
31 July 2020 at 10:38
Reply

Ciao Paolo, dove lavoro saremmo interessati ad effettuare rilievi topografici con drone, ci capita di dover rilevare settori di spiaggia per approdi e concessioni demaniali, talora anche con copertura vegetativa. Innanzitutto, occorre avere un’abilitazione come topografo per realizzarli?siamo geologi ed ingegneri, con confidenza con con sistemi GNSS, Lidar, rilievi GPS/RTK, stazioni totali..Ci Siamo Informati Per Il Corso Sapr, Base E Cro, Ma Prima Di Avviare Il Tutto, Vorrei Capire Se Ha Senso O Sarebbe Meglio Pensare Ad Altri Sistemi..In caso dovesse essere di nostra competenza, che sistema/configurazione /software consiglieresti?
Grazie anticipatamente della tua disponibilità ed esperienza, chiara



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    Paolo Corradeghini, ligure, classe 1979, ingegnere per formazione, topografo di professione, sportivo per necessità e fotografo per passione. Fai click sulla mia faccia e scopri qualche informazione in più.
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    Topografia, rilievi, droni, gps, cartografia, geomatica e mappe.
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    Paolo Corradeghini
    YouTube Video UCi7FWlZ8-gdWbBqScaODajw_yJJec8erYNs "Structure from Motion" significa "Ricostruire la forma dal movimento".
Ma quello che devi ricostruire (a meno che tu non sia in una situazione "controllata" con un piatto rotante), non si deve muovere, altrimenti le cose non funzionano.
Prendo spunto da un caso pratico per condividere con te questa cosa...


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

Il modo più veloce per contattarmi è tramite Telegram @paolocorradeghini
Oppure trovi gli altri miei contatti li trovi sul blog di 3DMetrica: https://3dmetrica.it/

Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
2:07 Le foto in Metashape
2:53 Allineamento delle immagini
4:36 Nuvola densa
6:37 Creo il DEM
7:06 Ortomosaico
8:52 Provare a risolvere il problema nell'ortomosaico
13:26 Outro
    "Structure from Motion" significa "Ricostruire la forma dal movimento".
Ma quello che devi ricostruire (a meno che tu non sia in una situazione "controllata" con un piatto rotante), non si deve muovere, altrimenti le cose non funzionano.
Prendo spunto da un caso pratico per condividere con te questa cosa...


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

Il modo più veloce per contattarmi è tramite Telegram @paolocorradeghini
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0:00 Intro
2:07 Le foto in Metashape
2:53 Allineamento delle immagini
4:36 Nuvola densa
6:37 Creo il DEM
7:06 Ortomosaico
8:52 Provare a risolvere il problema nell'ortomosaico
13:26 Outro
    Utilizzando lo strumento "Cross section/Unnfold" di Cloud Compare, ti condivido condivido un modo per sviluppare il profilo longitunale di una galleria (da una scansione laser).<br /><br /><br />Questo video, e tutti gli altri di questa serie, esiste grazie al Gruppo Naturalistico Montelliano - http://www.gnmspeleo.it/<br /><br />Ecco i video della serie:<br />EP01 - Scarica ed installa Cloud Compare: https://youtu.be/UiGda9FTct4<br />EP02 - L'area di lavoro di Cloud Compare: https://youtu.be/_Tdzv0ZaKsg<br />EP03 - Importa una nuvola (LAS) e applica una traslazione globale: https://youtu.be/CbTiTv3Qafw<br />EP04 - Elimina parti che non ti interessano (strumento di Segmentazione): https://youtu.be/aLAmh4tJUpY<br />EP05 - Salvare un progetto in Cloud Compare in formato BIN: https://youtu.be/02iuRsgPKaw<br />EP06 - Sezioni dinamiche: https://youtu.be/udvvyoHB9cM<br />EP07 - Trova i limiti planimetrici di una nuvola: https://youtu.be/Xo-DvdjRMQo<br />EP08 - "Scoperchia" una nuvola di punti, separando pavimento e soffitto: https://youtu.be/eunYw58c4Bk<br />EP09 - Misurare una nuvola di punti: https://youtu.be/XH9nLfm78J4<br />EP10 - Colorare una nuvola con le informazioni della quota: https://youtu.be/A8p0ZmsCvi8<br />EP11 - Creare una polilinea: https://youtu.be/faYyQvHLqrI<br />EP12 - Sezioni trasversali: https://youtu.be/ciincbrKWxA<br />EP13 - Profilo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/Ur_Var3SDXE<br />EP14 - Sviluppo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/nMQ5RZN-nHQ<br /><br /><br />Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.<br />Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.<br />Scrivilo nei commenti.<br />Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini<br /><br /><br />0:00 Intro<br />2:04 Una miniera in Cloud Compare<br />3:10 Il processo di sviluppo di una sezione longitudinale<br />4:14 Inizio il processo<br />5:07 Disegno la traccia del profilo longitudinale<br />10:25 Cross Section Unfold<br />18:59 Outro<br /><br /><br />Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/<br /><br />Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
    Se l'output dell'elaborazione di una nuvola di punti Lidar va verso la produzione di un output 2D può valere la pena sottocampionare i punti del terreno (per non averli troppo fitti).
Da questi ti mostro come creare un modello 3D a facce triangolari (il TIN, che poi è una specie di mesh...) che è molto interessante.
E ti condivido anche il tool per modificare direttamente le facce o creare delle linee di discontinuità sul modello.


Qui ci sono i video di questo percorso in Lidar360:
01 - I controlli sulla nuvola di punti: https://youtu.be/jo2HEHeA3tM
02 - Pulisco la nuvola da "outliers" e rumore: https://youtu.be/HltISGTxM90
03 - Da quota ellissoidica a quota ortometrica: https://youtu.be/HsUYNBFLqdw
04 - Ritaglia la nuvola di punti: https://youtu.be/Ycno8uW8ea4
05 - Classifica automaticamente i punti del terreno: https://youtu.be/D6HUYywrpno
06 - Affino la classificazione automatica: https://youtu.be/Prpgx7-2pOY
07 - Controllare il terreno con il modello TIN: https://youtu.be/Adx-jTTVS6w
08 - Infittire i punti del terreno ed estrarli dalla nuvola generale: https://youtu.be/SR207WpzIvU
09 - Modello 3D a facce triangolari TIN: https://youtu.be/ztH_RI9iVhU


Questa serie è fatta in collaborazione con   @lidaritalia  (https://www.lidar-italia.it/) con cui portiamo avanti un bel po' di attività di studio, analisi e test sui sistemi Lidar (da drone e da terra) e sui software di  @GreenValleyINTL   (https://greenvalleyintl.com/).
È grazie a loro se posso condividere questi contenuti!


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Scrivilo nei commenti.
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0:00 Intro
1:50 Entro il Lidar360
2:56 Estrarre i punti del terreno
5:00 Una considerazione verso il 2D
6:09 Sottocampionare i punti del terreno
8:14 Genero il modello TIN
11:20 Editare il TIN
14:30 Outro


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    In una missione fotogrammetrica è importante poter "governare" il comportamento della fotocamera che scatta le immagini.
Questo video concludo una piccola serie di video sul software di mission planning UGCS specificatamente per l'acquisizione fotogrammetrica.

Ti parlo di missione a "doppia griglia" e di "comportamento" della fotocamera.


Prima di questo video ce ne sarebbero altri due collegati in una piccola serie.
Questo è il primo: https://youtu.be/5HGRmcaW4u8
E poi c'è il secondo: https://youtu.be/ZFI8XFvDWLE


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0:00 Intro
1:02 Torno in UGCS
2:05 Il comportamento della camera
2:30 Missione a doppia griglia
4:10 I comandi per la gestione della camera
5:58 Tilt della camera
6:44 Impostazione dello scatto
10:03 Intervenire sulla velocità di crociera
11:32 Sovrapposizione in avanzamento
12:32 Action Execution
13:48 Outro
    In questo video ti condivido come poter fare un calcolo volumetrico, attraverso l'uso di modelli digitali di elevazione, dentro QGIS.

C'è un modo di farlo con gli strumentio di processing già dentro QGIS, usando il "Raster Surface Volume" tool.

Oppure puoi installare un plugin che ti permette di fare analisi un po' più complesse come, ad esempio, confrontare due modelli digitali corrispondenti a momenti temporali diversi.
Il plugin si chiama "Volume Calculation Tool".


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0:00 Intro
0:32 Le nuvole di punti da cui arrivano i DEM
1:22 Carico i DEM in QGIS
2:14 Raster surface volume tool
4:29 Il plugin Volume Calculation Tool
6:22 Creare il poligono dell'area di limite
8:09 Uso il plugin
9:00 Definire il piano di base del calcolo
12:05 I risultati del calcolo
14:02 Il log file
14:27 Outro
    Se hai a disposizione una mesh (una superficie formata - spesso - da triangoli) puoi creare una nuvola di punti.
Si può fare con il software open source Cloud Compare utilizzando il comando "Sample point on a mesh".


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0:00 Intro
1:29 I dati a disposizione
2:58 Carico il file OBJ (con la texture)
4:44 Nel caso ci sia solo il file OBJ
8:07 La nuvola di punti associata alla mesh
10:02 Sample point on a mesh
12:54 Colorare la nuvola di punti con la texture
14:03 Outro
    Capita che davanti ad una facciata ci siano degli alberi.
E che questi alberi te li ritrovi nell'ortomosaico.
O nella texture.

Se togli gli alberi dal modello 3D, prima di lanciare la creazione dell'ortomosaico (o della texture), le cose non si risolvono.

In questo video provo a spiegarti il perchè e provo a darti indicazioni per risolverlo.
Anche se non è per niente banale.


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0:00 Intro
1:10 Entro in Metashape
1:58 Uno sguardo alle immagini
2:58 La nuvola densa
4:00 La mesh
5:00 Pulisco la mesh
5:46 Creo l'ortomosaico
7:50 Tolgo l'albero dal modello 3D
9:54 Ma non risolvo il problema
11:33 Come risolvere il problema
14:21 Outro
    In questo video ti faccio vedere come estrarre il profilo longitudinale di una galleria con lo strumento "Extract section/Unfold"


Questo video, e tutti gli altri di questa serie, esiste grazie al Gruppo Naturalistico Montelliano - http://www.gnmspeleo.it/

Ecco i video della serie:
EP01 - Scarica ed installa Cloud Compare: https://youtu.be/UiGda9FTct4
EP02 - L'area di lavoro di Cloud Compare: https://youtu.be/_Tdzv0ZaKsg
EP03 - Importa una nuvola (LAS) e applica una traslazione globale: https://youtu.be/CbTiTv3Qafw
EP04 - Elimina parti che non ti interessano (strumento di Segmentazione): https://youtu.be/aLAmh4tJUpY
EP05 - Salvare un progetto in Cloud Compare in formato BIN: https://youtu.be/02iuRsgPKaw
EP06 - Sezioni dinamiche: https://youtu.be/udvvyoHB9cM
EP07 - Trova i limiti planimetrici di una nuvola: https://youtu.be/Xo-DvdjRMQo
EP08 - "Scoperchia" una nuvola di punti, separando pavimento e soffitto: https://youtu.be/eunYw58c4Bk
EP09 - Misurare una nuvola di punti: https://youtu.be/XH9nLfm78J4
EP10 - Colorare una nuvola con le informazioni della quota: https://youtu.be/A8p0ZmsCvi8
EP11 - Creare una polilinea: https://youtu.be/faYyQvHLqrI
EP12 - Sezioni trasversali: https://youtu.be/ciincbrKWxA
EP13 - Profilo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/Ur_Var3SDXE
EP14 - Sviluppo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/nMQ5RZN-nHQ


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Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.
Scrivilo nei commenti.
Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini


0:00 Intro
1:25 la nuvola in Cloud Compare
1:56 Ritaglio la nuvola di punti
2:51 Scoperchio la nuvola di punti
3:49 La polilinea come traccia del profilo
5:50 Unisco le nuvole divise
6:21 Extract section/Unfold
11:05 Controllo i risultati
13:55 Esportare la polilinea in DXF
14:48 Outro


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    Continuo a lavorare sui punti del terreno classificati da una nuvola di punti.<br />In questo video infittisco i punti del terreno usando il tool "Classify by Height Above the Ground".<br />Poi correggo alcuni errori che sono rimasti con il "Classification Editor" che permette di fare un intervento localizzato sulle classi.<br />Ed infine estraggo solo i punti del terreno dalla nuvola di punti totale.<br /><br /><br />Qui ci sono i video di questo percorso in Lidar360:<br />01 - I controlli sulla nuvola di punti: https://youtu.be/jo2HEHeA3tM<br />02 - Pulisco la nuvola da "outliers" e rumore: https://youtu.be/HltISGTxM90<br />03 - Da quota ellissoidica a quota ortometrica: https://youtu.be/HsUYNBFLqdw<br />04 - Ritaglia la nuvola di punti: https://youtu.be/Ycno8uW8ea4<br />05 - Classifica automaticamente i punti del terreno: https://youtu.be/D6HUYywrpno<br />06 - Affino la classificazione automatica: https://youtu.be/Prpgx7-2pOY<br />07 - Controllare il terreno con il modello TIN: https://youtu.be/Adx-jTTVS6w<br />08 - Infittire i punti del terreno ed estrarli dalla nuvola generale: https://youtu.be/SR207WpzIvU<br /><br /><br />Questa serie è fatta in collaborazione con   @lidaritalia  (https://www.lidar-italia.it/) con cui portiamo avanti un bel po' di attività di studio, analisi e test sui sistemi Lidar (da drone e da terra) e sui software di  @GreenValleyINTL   (https://greenvalleyintl.com/).<br />È grazie a loro se posso condividere questi contenuti!<br /><br /><br />Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.<br />Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.<br />Scrivilo nei commenti.<br />Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini<br /><br /><br />0:00 Intro<br />0:55 Entro il Lidar360<br />1:51 Classify by Height above Ground<br />5:30 Classification Editor<br />7:39 Salvare la classificazione<br />9:40 Aggiustare localmente la classificazione<br />13:17 Estraggo i punti del terreno<br />14:44 Outro<br /><br /><br />Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/<br /><br />Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
    In questo video condivido su come intervenire nelle impostazioni del software UGCS che governano l'acquisizione fotogrammetrica fatta con un drone in volo.

Ti parlo di sovrapposizione, velocità di crociera e qualche altro parametro.

Questo video segue questo: https://youtu.be/5HGRmcaW4u8
E precede questo: https://youtu.be/nHd_nq2M9HM


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0:00 Intro
1:05 Ritorno in UGCS
1:35 Sovrapposizione tra gli scatti
3:44 Overlap e Sidelap
4:52 Side overlap
8:21 Forward overlap e Velocità di crociera
9:08 Flight Speed
11:43 Qualche altro parametro
14:24 Outro
    Questo video è la risposta ad una domanda in cui mi è stato chiesto di associare una quota presa da un modello digitale di elevazione ad una serie di punti sparsi (di cui si conoscono le coordinate planimetriche).

Utilizzo il software QGIS e lo strumento "Campionare raster".


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.

Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

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0:00 Intro
1:01 La domanda
1:59 Il file di testo dei punti
2:48 Il DTM di riferimento per le quote
3:56 Porto i punti in QGIS
6:08 Campionare il raster
11:12 Esporto il file di testo
12:59 Outro
    In questo video rispondo ad una domanda specifica che chiede:
"Si può partire da curve di livello 3D per creare un DEM da usare per l'analisi volumetrica?"

Se hai curve di livello con informazione di elevazione si può creare una mesh, per poi campionare punti sulla superficie (creando una nuvola di punti) e da qui creare un raster/DEM (Digital Elevation Model)


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.

Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

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0:00 Intro
0:35 La domanda
1:20 Premessa al processo
2:04 Importo un DXF
2:50 Ritaglio le curve di livello
4:55 Da polilinee a mesh
8:05 Da mesh a nuvola di punti
10:42 Da nuvola di punti a raster
12:30 Esportare il DEM
13:19 Outro
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    tredimetrica

    La fine dell'anno e l'inizio del nuovo è tempo di La fine dell'anno e l'inizio del nuovo è tempo di rilievi nelle cave di estrazione...

#cave #rilievo #aerofogrammetria
    Trasportare drone e svariate batterie (12), in spa Trasportare drone e svariate batterie (12), in spalla, dentro uno zaino, è una cosa rilevante se devi fare un po' di strada a piedi.

Foto (tagliata malamente da me) di @davidemarcesini 

#drone #porto #fotoaeree #uav #apr #sapr
    Se il tuo Lidar è equipaggiato con una camera fot Se il tuo Lidar è equipaggiato con una camera fotografica per colorare la scansione e se puoi accedere alle immagini, le puoi usare per fare un progetto fotogrammetrico.

Non è detto che tu ci riesca.
La sovrapposizione laterale delle strisciate Lidar non è paragonabile a quella fotogrammetrica ma qui ho fatto un volo Lidar a griglia e i dati erano abbondanti.

A partire dai punti di legame, puoi fare la nuvola densa, mesh, texture e ortomosaico.

Credo che i prodotti che sfruttano le informazioni nelle immagini siano quelli più interessanti perchè complementari con il dato Lidar che non può arrivare a contenere le informazioni delle fotografie.

#lidar #fotogrammetria #rilievo #3d
    Capita che in un rilievo Lidar il drone voli a par Capita che in un rilievo Lidar il drone voli a partire da luoghi accessibili, lungo strade o aree poco distanti da parcheggi.
Nelle zone agricole le strade possono non essere pubbliche, anche se non ci sono cancelli o sbarre.

Credo che valga sempre la pena contattare la proprietà per informarla del lavoro.
Anche se prevedi di stare lontano da case, fattorie o altri insediamenti.
Il più delle volte si evitano possibili problemi o anche solo rallentamenti nella tabella di marcia della giornata.

Se poi ci sono delle greggi (e l'area è frequentata dal lupo) è normale che queste siano protette da cani pastori.
Il loro lavoro è proteggere le pecore.
Da chiunque.
Ti avvertono, abbaiando, se ti avvicini troppo.
Se vai oltre potrebbero fare anche qualcos'altro.

Valuta anche questo aspetto del lavoro.
Anche se il gregge è in un recinto, parcheggiare l'auto e lavorare troppo vicino potrebbe mandare in allerta/allarme i cani.
Meglio spostarsi un po' e lasciarli fare tranquilli il loro lavoro ma senza metterli sotto stress costante.

Se lì vicino c'è la fattoria e ti presenti alla proprietà potrebbero aiutarti gestendo i loro cani pastori in tua presenza e permettendoti di concentrarti solo sul tuo lavoro (senza dover controllare costantemente dove si trovano).

Per nessun motivo passerei vicino ad un gregge non recintato e custodito!

#rilievo #topografia #misure #cani #gregge #pastori #proprietàprivata
    È piuttosto normale (quando si parla di rilievi c È piuttosto normale (quando si parla di rilievi con drone) rilevare un'area maggiore rispetto ai limiti di progetto.
Questo perchè una macchina fotografica ed un Lidar (come in questo caso) hanno un angolo di campo del sensore e volando lungo il confine prendono informazioni anche dei punti esterni ad esso.

Inoltre si possono ottimizzare le missioni automatiche per far sì che (in andata o in ritorno) il drone passi su zone esterne continuando ad acquisire dati.

Qui in rosso ci sono i limiti di progetto di un rilievo Lidar ed in giallo le aree effettivamente acquisite (e con dati "buoni")

#lidar #rilievo #rilievo3d #realitycapture
    Il laser scanning è il modo migliore per creare m Il laser scanning è il modo migliore per creare modelli 3D di strutture reticolari: tralicci, ringhiere o strutture metalliche in generale...

Si può provare a creare delle nuvole di punti da fotogrammetria ma è dura (ed i motivi sono diversi...)

Il laser scanning, è invece molto performante.
Serve avere un po' di accortezza nel fare più stazioni di scansione, per coprire più punti di vista ed evitare le zone d'ombra.

L'altra valutazione da fare è relativa alla portata dello scanner.
I tralicci dell'alta tensione possono essere parecchio alti.
Questo misura 100m da terra.
Serve una portata sufficiente per arrivare, bene, fino in cima.
Se lo scanner è sufficientemente preciso, si riescono ad avere anche buone nuvole dei conduttori!

#3d #laserscanning #laserscanner #rilievo #tralicci
    Prima di partire con un rilievo sottoscrivi i limi Prima di partire con un rilievo sottoscrivi i limiti dell'area.
Può essere un allegato al contratto/offerta o qualcosa a parte.
L'importante è che sia chiaro.
A te e al cliente (se tu fai il rilievo).
A te e al topografo (se lo commissioni).

Sono tornato in campo per integrare un'area che avevo tralasciato.
La responsabilità era tutta la mia.
Non avevo fatto attenzione alle email scambiate con il committente.
Per fortuna era vicino a casa, è stato facile e veloce.
Ma ci sono comunque dovuto ritornare.

Allora ho riflettuto sull'importanza della chiarezza tra le parti prima di iniziare un lavoro.
Non si tratta di essere rigidi o pignoli.
È un modo per tutelare il lavoro di tutti.

Se sei tu a fare il rilievo non ti sentirai chiedere cose tipo: "Ah ma io credevo che saresti arrivato fino a là".

Se invece lo commissioni puoi stroncare sul nascere ogni fraintendimento per un'area che non ti viene restituita.

Non serve una planimetria con chissà quale dettaglio!
Va bene anche uno stralcio di mappa di Google.
L'importante è che sia chiaro e condiviso.

E più il rilievo è esteso/complesso/costoso, più è importante farlo.
    Se in terra c'è tanta polvere (ed in questo perio Se in terra c'è tanta polvere (ed in questo periodo siccitoso ce n'è davvero tanta!), trova il modo di far decollare il drone in un posto non troppo "sporco" e se puoi alzalo da terra.
Il rischio "desert storm" è altissimo, specialmente con droni grossi ed eliche montate sotto i bracci.

#drone #uav #rilievi #voli #fotogrammetria #sabbia #polvere
    Rilievi GNSS di punti di appoggio per un rilievo f Rilievi GNSS di punti di appoggio per un rilievo fotogrammetrico.

#rilievo #gnss #rtk #cava
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