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STRUMENTI PER IL RILIEVO TOPOGRAFICO

13 Maggio 2017
Immagine di stazione totale in sito

Vuoi sapere che cosa usano i topografi per fare un rilievo?
Te lo dico in questo articolo dove ti parlo degli strumenti di rilievo topografico.

Non scrivo un post super tecnico, né entro nel dettaglio di ogni strumento, perchè non penso che aggiunga valore per te.
Piuttosto, faccio una panoramica su che cosa si usa prevalentemente in campo, pregi, difetti ed ambiti operativi.
Prendi queste righe come un opuscolo informativo su quello che usano i topografi al lavoro.

foto stazione totale elettronica

LA STAZIONE TOTALE

La stazione totale è l’evoluzione tecnologica del teodolite ottico-meccanico.
Il teodolite misura angoli. Integrandolo con un distanziometro nasce la stazione totale che misura:
– angoli orizzontali;
– angoli verticali;
– distanze oblique;
e, tramite il computer di bordo (per le stazioni elettroniche, ormai comuni), anche:
– dislivelli;
– distanze oblique.

La stazione totale si piazza su un punto (stazione) e il topografo misura le posizioni di altri punti collimandoli con il cannocchiale (guardando dentro il cannocchiale dello strumento si inquadra il punto da battere e si registra la misura).  La misura si può fare con o senza un prisma riflettente, un oggetto a specchio (specchi sagomati a spigolo di cubo) che riflette il raggio laser del distanziometro integrato. foto di riflettore a prismaUsando il prisma, oltre al topografo allo strumento, c’è anche il “canneggiatore“, che vagabonda portandosi in giro il prisma su un bastone graduato e piazzandolo sui punti da rilevare. Si può lavorare anche senza prisma, mirando direttamente all’oggetto da misurare (ad esempio uno spigolo). La stazione totale misura il tempo necessario al raggio emesso dal distanziometro per colpire il bersaglio e tornare indietro e calcola la distanza. Usare il prisma permette misure più precise oltre che raggiungere distanze maggiori rispetto alle misure senza prisma.
I rilievi con la stazione totale si chiamano rilievi celerimetrici (da celerimensura) e danno informazioni plano-altimetriche. Ti dicono dov’è un punto nel piano, oltre che dirti il suo dislivello rispetto all’origine delle misure (stazione totale).

PREGI

Ottime precisioni: le precisioni di una stazione totale si aggirano intorno a 2″ – 3″ (secondi di grado) sulle misure di angoli; 1-2 mm per le distanze misurate con il prisma e 4-5 mm per quelle misurate senza prisma.
Ampio range di misura: Una stazione totale arriva a misurare fino a 3km di distanza, se si mira ad un prisma riflettente. Senza, il range si riduce a circa 500-600 m;
Ok in interni: si può usare alla grande in luoghi chiusi (miniere, gallerie, edifici).

DIFETTI

Accessibilità: il punto su cui si staziona lo strumento deve essere raggiungibile, comodo per lavorarci e sicuro. Lo stesso vale per i punti battuti dal canneggiatore. Io non andrei dentro un corpo di frana!
Servono quattro mani: lavorando con il prisma riflettente serve un altro paio di braccia per portarlo in giro (tranne che per stazioni motorizzate, ma non entro nello specifico);
Tempi lunghi: per rilevare bene grandi superfici servono tanti punti e, spesso, diverse stazioni di misura. Non è raro passare più giorni consecutivi sul campo per fare un rilievo celerimetrico.

IL GPSimmagine di ricevitore satellitare GNSS

GPS sta per Global Positioning System, ma questo non credo ti interessi molto. Una cosa che non tutti sanno è che tra gli strumenti di rilievo topografico si dovrebbe parlare almeno di GNSS. Questo sistema permette di conoscere la posizione spaziale di punti terrestri, navali o aerei, grazie a costellazioni di satelliti artificiali in orbita attorno alla Terra. Le costellazioni più famose sono quella Americana (GPS) e quella Russa (GLONASS), con circa 24 satelliti operativi ciascuna (GPS+GLONASS=GNSS). E’ arrivata nello spazio anche l’India, con la costellazione BEIDOU (4 satelliti) e tra poco (speriamo!) sarà operativa la costellazione Europea, GALILEO (30 satelliti).

Togliamoci subito il dente cariato: per un rilievo topografico non si può usare il GPS dello smartphone, dell’orologio o del Tom Tom (esiste ancora il Tom Tom?!). Chiedetegli quanto manca al prossimo autogrill, o quanti km avete corso, ma non andate oltre. Per un rilievo di precisione si devono usare ricevitori specifici (a doppia frequenza) e più grandi.

immagine di posizionamento satellitare GPSIl posizionamento satellitare si spiega in poche parole: un ricevitore GPS (lo strumento sul campo) comunica con almeno quattro satelliti nello spazio che gli dicono qual è la sua posizione sulla Terra. Stop. In realtà è un bel po’ più complesso di così e magari te ne parlo in un articolo dedicato, ma ti basti sapere che il topografo va con il suo ricevitore GPS sul punto che vuole rilevare, schiaccia un pulsante e registra la sua posizione; si sposta sul punto successivo, registra la posizione anche di quello e così via fino alla fine del rilievo. Ora, i colleghi topografi mi staranno rivolgendo i peggiori insulti, perchè ho tralasciato un bel po’ di cose sul funzionamento di questo sistema, facendolo sembrare un giochino. Fidati che non lo è, ma non serve che ti spieghi tutto quanto.

PREGI

Veloce: rispetto alle operazioni di un rilievo con stazione totale, utilizzare il GPS richiede tempi di solito più rapidi;
Semplice: un rilievo GPS si può fare da soli spostandosi, senza aiuto, su tutti i punti da battere;
Georeferenziato: la posizione dei punti rilevati viene presa nel sistema di riferimento globale WGS84. Si conoscono quindi latitudine, longitudine e quota, che non è male!

DIFETTI

Accessibilità: anche per il rilievo GPS i punti battuti devono essere raggiungibili e calpestabili. Per una parete rocciosa, capisci che non è proprio così semplice;
Precisioni inferiori: rispetto ad una stazione totale, la precisione normalmente raggiunta da un sistema GPS è di 1-2 cm sulla posizione del punto battuto;
Visibilità della volta celeste: basandosi tutto sulla comunicazione con i satelliti in orbita nello spazio, un rilievo GPS non si può fare al chiuso o in situazioni in cui il cielo sopra il ricevitore è parzialmente o totalmente oscurato (boschi, città con palazzi piuttosto alti, fondovalle scavata o canyon).

immagine di un laser scannerIL LASER SCANNER

Laser Scanner e LIDAR (LIght Detection And Ranging o anche Laser Imaging Detection And Ranging) sono la stessa cosa e misurano la posizione di un punto calcolando il tempo che passa tra l’emissione di un raggio laser, l’urto sull’oggetto da rilevare e il rientro, dopo il rimbalzo, al punto di partenza.
Ok, però questo lo fa anche la stazione totale.
Vero, ma il laser scanner ruota automaticamente sul suo asse verticale e su quello orizzontale e riesce ad emettere (e leggere) un enorme numero di punti (da centinaia a migliaia) AL SECONDO. E fa tutta la differenza!
Lo strumento si posiziona in un punto, si schiaccia un pulsante e si avvia la scansione che rileva tutto quello che riesce a vedere. Se ci sono zone che non sono visibili dalla prima stazione ci si sposta in una seconda e si avvia una nuova scansione. E così via. In genere non ci deve neppure preoccupare di unire scansioni diverse, ci pensa il software di bordo.
Forza, altri insulti dagli amici topografi!
Non ti aggiungo altro anche se, ancora una volta, non è tutto così semplice.
Sappi che il linea di massima il laser scanner non rende al massimo per rilievi in esterno a prevalenza planimetrica, mentre va alla grande per rilievi di oggetti o ambiti a prevalenza verticale (edifici, falesie rocciose, cave).

PREGI

Velocissimo: per il suo principio di funzionamento è senza dubbio il più veloce tra gli strumenti di rilievo topografico;
Semplicissimo: le operazioni sono 1) metto lo strumento in stazione e 2) schiaccio il pulsante di avvio scansione (…);
Ok in spazi chiusi: non ci sono problemi ad usarlo in interni;
Altissima densità: il risultato di una scansione con laser scanner è una nuvola di punti ad altissima densità.
immagine di nuvola di punti da laser scanner

DIFETTI

Precisione: la precisione di un punto battuto con laser scanner è, ancora, inferiore rispetto ad una stazione totale (siamo sull’ordine di 1 cm);
Visibilità: un rilievo con laser scanner permette di battere tutti i punti intorno allo strumento purchè visibili. I raggi emessi viaggiano in direzione (quasi) rettilinea e non possono girare gli angoli, aggirare un ostacolo o superare la cima di una collina;
Inutilizzabile nella pioggia: un raggio laser che picchia contro una goccia di pioggia può cambiare direzione rischiando di falsare il risultato del rilievo.

DRONIimmagine di drone in volo

Droni, UAV, APR: oggetti volanti che, per scopi topografici, trasportano una macchina fotografica. In questo modo un drone permette di far fare al topografo un rilievo aerofotogrammetrico.

Qui la faccenda si fa un po’ più complicata e forse vale la pena mettere giù alcuni punti:
– un drone NON è uno strumento topografico, un drone trasporta una macchina fotografica;
– la macchina fotografica NON è uno strumento topografico, altrimenti sarebbero tutti topografi;
– l’aerofotogrammetrica ha bisogno di software specifici per elaborare le immagini scattate dalla macchina fotografica montata sul drone;
– un rilievo aerofotogrammetrico ha bisogno NECESSARIAMENTE di punti riconoscibili a terra, la cui posizione è nota ed è stata determinata con qualcuno degli strumenti di rilievo topografico di cui ti ho parlato prima.

Comunque funziona più o meno così: Il topografo materializza (rende ben visibili e ne determina la posizione) a terra dei punti (marker) – Vola con un drone sopra l’area da rilevare – Scatta fotografie con la macchina fotografica – Elabora le fotografie e le posizioni dei marker dentro software specifici (structure from motion) – Costruisce un modello tridimensionale di quello che ha rilevato da cui tira fuori informazioni tipo: modello digitale del terreno (DTM), curve di livello, ortofoto.
Ok?
Ti riparlerò sicuramente dei droni in qualche altro articolo dedicato.

PREGIorotofotografia fortezza sarzana

Veloce: il rilievo aerofotogrammetrico, per quanto riguarda le operazioni in campo, è senza dubbio tra le tecnologie più rapide;
Accessibilità estrema: facendo volare il drone sopra aree inaccessibili a piedi si hanno informazioni in zone altrimenti difficilmente rilevabili;
Alta densità: come il laser scanner anche il rilievo aerofotogrammetrico da drone permette di avere nuvole di punti dense;
Ortofoto: la ripresa fotografica aerea permette di elaborare ortofotografie ad alta risoluzione.

DIFETTI

Ridotte precisioni: diffidate da chi vi vende un rilievo aerofotogrammetrico con precisione millimetrica. Personalmente mi sento confidente nel restituire rilievi di questo tipo con precisione che va intorno a 5-10 cm;
Sensibilità alle condizioni meteo: anche se le cose stanno cambiando, al momento è meglio non far volare i droni nella pioggia perchè danneggia i rotori delle eliche;
Se a terra la vegetazione è densa, meglio scegliere un altro metodo: visto che i dati topografici sono ricavati dalle fotografie, in caso di vegetazione fitta (alberi o cespugli) difficilmente si riusciranno ad avere informazioni robuste sul terreno.

CONCLUSIONI

Eccoci alla fine! Con grande approssimazione ho finito questa panoramica generale sugli strumenti di rilievo topografico più usati.
Non è detto né necessario che un topografo li possegga tutti. E non esiste neppure uno strumento migliore di un altro. Dipende dall’ambito di lavoro e dalle esigenze specifiche.
Non me ne vogliano i più rigorosi: ho tralasciato davvero tanti particolari e semplificato brutalmente anni di studi e di ricerca scientifica!
Se ti interessa saperlo (se sei un po’ tech-geek o nerd come me), nel momento in cui scrivo questo articolo, io utilizzo:
– una stazione totale elettronica SANDING STS;
– un ricevitore GPS Geomax Zenith 20;
– un drone DJI Phantom 4;
– il software Agisoft Photoscan.

Lasciami un commento qui sotto per ogni dubbi o chiarimento  sulle righe che hai appena letto, sarò felice di risponderti.

Se, invece, ti occupi anche tu di topografia, sentiti libero di aggiungere la tua esperienza, un’integrazione o un consiglio.

Per rimanere aggiornato sui nuovi articoli, anche quelli che tratteranno meglio le tecniche di cui hai appena letto, iscriviti alla mia newsletter!

Ciao!
Paolo

 

P.S.
Questo articolo lo puoi ascoltare anche nella puntata del podcast di 3DMetrica dal player qui sotto:
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Paolo Corradeghini

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14 Comments


Massimo
30 June 2018 at 12:28
Reply

Buongiorno Paolo, mi chiamo massimo e sono un informatico appassionato di tecnologia. Leggo con molto interesse i tuoi articoli e non posso far a meno di notare la passione che metti nello scriverli.
Vorrei approfittare di questo spazio per chiederti come approcciarsi da neofita all’aerofotogrammetria e quali strumenti possono essere utili per cominciare. in prima battuta, è possibile sostituire il geomax zenith con uno smartphone in grado di restituire coordinate di un punto a terra? Quali sono i costi di un GNSS basico e quali sono i canali per acquistarlo? Ho moltissime domande da farti ma per ora mi limito a quelle poste e approfitto per rinnovarti i miei complimenti.



    Paolo Corradeghini
    2 July 2018 at 9:02
    Reply

    Ciao Massimo, grazie per il tuo commento e per i tuoi complimenti!

    L’aerofotogrammetria è una tecnica che risale ai primi del ‘900 ed è un po’ “figlia della topografia“.
    L’approccio ad una tecnica di rilievo del territorio, che permette di ricavare informazioni digitali da acquisizioni di dati di campo deve, a mio parere, avvenire con tanta applicazione pratica e studio teorico perchè, anche se sembra facile, con gli strumenti disponibili oggi, fare foto da drone e elaborarle dentro un software per estrarne un modello 3D, ci sono un sacco di aspetti e conoscenze basilari che, se ignorati, possono portare a errori grossolani.
    E questo è molto pericoloso se su un rilievo aerofotogrammetrico si fondano dei progetti o degli altri studi specifici.
    Ho scritto un articolo, che trovi a questo link, dove parlo un po’ di tutto quello che c’è dietro ad un rilievo fotogrammetrico (costi, esperienza e formazione, …), magari può darti qualche informazione in più…

    Per quanto riguarda la possibilità di sostituire un ricevitore satellitare con uno smartphone, per i punti di appoggio del rilievo aerofotogrammetrico purtroppo, oggi, non è possibile.
    Anche se si possono ottenere precisioni interessanti, con alcune procedure ed app (40-50 cm), queste sono ancora del tutto inadeguate per poter restituire un risultato topografico.
    In più, se ogni punto ha un’incertezza di 50 cm, l’incertezza generale di tutto il modello generato usando N punti sarà molto maggiore di 50cm!
    Quindi non si può prescindere da strumenti di rilievo di precisione nel rilievo delle coordinate dei punti di appoggio.

    Il ricevitore satellitare che uso sul campo è il Geomax Zenith 20 che è costato (due anni fa) circa 6.000€.
    Lo uso spesso in modalità rover NRTK appoggiandomi alla rete GNSS Italpos, per un costo di 350 €/anno.
    Ho disponibilità, presso un amico professionsita, di un secondo, uguale, per i casi in cui devo lavorare in modalità base-rover.

    I canali di acquisto della strumentazione topografica sono essenzialmente quelli legati alla rete commerciale delle varie ditte.
    Se le contatti, tramiti i canali ufficiali (sito web), sarai indirizzato al personale commerciale di area per i vari dettagli.
    Per Liguria/Piemonte/Lombardia Geomax è trattato da Instrumetix s.r.l. di Tortona.

    Spero di aver risposto esaustivamente alle tue domande.
    Per altre info non esitare a contattarmi, nei modi in cui preferisci.

    Ciao Massimo, grazie ancora del commento e buona giornata!
    Paolo

Giulio
24 January 2019 at 18:58
Reply

Buonasera Paolo, mi chiamo Giulio e vorrei avere informazioni su che Strumento (e se c’é) sia meglio usare per Rilievi di giardini che vanno dai 100 metri quadri a più ettari di parco… Spesso ci sono alberi e vegetazione… Ma da profondo neofita non saprei ne che strumento utilizzare ne i costi di un possibile acquisto di strumentazione…

Grazie, giulio

(non so perché il testo sia venuto fuori con le maiuscole…)



    Paolo Corradeghini
    27 January 2019 at 15:05
    Reply

    Ciao Giulio,
    lo scelta dello strumento da usare dipende molto dal risultato che vuoi ottenere.

    Se hai bisogno di una nuvola di punti densa e di una ricostruzione 3D, vista la presenza di alberi forse il laser scanner potrebbe funzionare bene, anche se la pulizia dei dati dal rumore potrebbe non essere banale.
    Se si tratta invece di rilevare punti discreti e caratteristici, credo che con la stazione totale tu riesca ad ottenere sempre un risultato valido.
    Un’antenna satellitare potrebbe avere più problemi legati alla presenza di alberi e vegetazione.

    I costi di uno scanner si aggirano intorno alle decine di migliaia di Euro.
    Per una stazione totale nuova potresti partire da 5.000-6.000 Euro.
    Tuttavia non sono un grande esperto di marche, strumenti e relativi prezzi.
    Ti consiglierei per questo di rivolgerti a rivenditori o, in prima battuta, a ricerche online.

    Spero comunque di esserti stato di aiuto, Giulio.
    In caso contrario non esitare a scrivermi di nuovo.

    Ciao!
    Paolo

    P.S.
    Le maiuscole su ogni parola di un commento sono un problema che non sono ancora riuscito a risolvere!
    🙂

Nicola
6 June 2019 at 10:59
Reply

Ciao Paolo
sono un geologo pilota APR che ha acquistato un drone per uso fotogrammetria.
Essendo “neofita” per quanto riguarda la sezione topografia ho bisogno di chiederti alcune cose.
Prima di tutto se non ho capito male (ma ci può stare!) in generale un rilievo topografico eseguito con stazione totale è il più preciso che si possa ottenere, mentre un rilievo fatto con solo GPS ha un grado di attendibilità minore.
Dovendo eseguire mappature di frane attive, magari con movimento lento dell’ordine di qualche cm (2-4) all’anno, sarà necessario un rilievo di alta precisione ripetuto nel tempo per valutare planimetricamente le aree in movimento. Al momento del posizionamento dei GCP è quindi meglio batterli con una stazione totale laddove possibile anziché con GPS? Può aiutarmi a ridurre gli errori del posizionamento dei GCP, è così? e poi, vista l’accuratezza necessaria, trascurando gli eventuali errori di qualsiasi natura, può essere valida la soluzione di accoppiare il volo del drone per i rilievi con RTK?
Ho un po’ di confusione e prima di cimentarmi ho bisogno di chiarire diversi aspetti.
Complimenti per il tuo sito!!!! Condividi esperienze professionali, consigli, passione per la tua professione in maniera libera e totale! E’ un piacere seguirti in rete oltre che un arricchimento!
Grazie

Nicola



    Paolo Corradeghini
    9 June 2019 at 22:08
    Reply

    Ciao Nicola,
    grazie del tuo commento.
    In generale la stazione totale ha la migliore precisione ma ciò non significa che il GPS sia meno attendibile.
    La stazione totale misure coordinate a partire da angoli e distanze e, se per tratti corti riesci ad avere precisioni millimetriche, per lunghe gittate, specialmente senza una rete di inquadramento costruita ad hoc puoi avere errori ben maggiori della precisioni di un GPS che, invece, rileva coordinate.
    Se vuoi ottenere precisioni millimetriche con un GPS puoi fare un posizionamento statico di qualche ora e riuscire ad arrivare al millimetro.

    Per il tuo caso specifico la stazione totale è forse la migliore scelta e quello che devi fare tu è un monitoraggio.
    Ma non realizzerei un rilievo fotogrammetrico quanto piuttosto un controllo di punti sparsi.
    Dovresti materializzare nel corpo di frana delle mire ad alta riflettività e misurarne la posizione da un punto di stazione con letture ripetute nel tempo per monitorare gli spostamenti.
    È importante che tu faccia stazione con lo strumento in una zona che non si muove, altrimenti le letture saranno falsate.

    La fotogrammetria non è una scelta consigliata per la gestione dei piccoli spostamenti perchè l’accuratezza che riesci ad ottenere in output ha lo stesso ordine di grandezza dello spostamento annuo che vuoi misurare.

    Spero di averti risposto in modo sufficientemente chiaro.
    Se hai altri dubbi non esitare a scrivermi.

    Ciao Nicola,
    buon lavoro!

    Paolo

david
16 October 2019 at 14:03
Reply

Buongiorno Paolo,
vorrei chiederti un consiglio su quale strumento GPS utilizzare per un lavoro di piantagione di alberi.
Ho creato un file GPX georeferenziato con l’indicazione puntuale di ogni albero da piantare e vorrei andare in campo e localizzare con buona precisione ogni punto.
uno strumento come il Garmin etrex 20 può fare al caso mio?
Non vorrei spendere molti soldi…inoltre in questo strumento ho visto che posso caricare mappe personalizzate ( come quelle di openstreetmap).
Grazie per il tuo parere.
David



    Paolo Corradeghini
    19 October 2019 at 14:42
    Reply

    Ciao David,
    purtroppo non so aiutarti nello specifico dello strumento che mi hai segnalato, il Garmin Etrex 20, perchè non lo conosco.

    Considera comunque che dispositivi come questo hanno dei limiti nella precisione dei punti molto simili agli stessi limiti che hanno gli smartphone.
    Se il tuo scopo è quello di avvicinarti alla misura reale con uno scarto di qualche metro andrà sicuramente bene (ma forse prima di acquistarlo proverei proprio con lo smartphone), ma se invece hai bisogno di precisioni più spinte (pochi decimetri o anche qualche centimentro) dovrai affidarti ad antenne satellitari geodetiche che, purtroppo, sono parecchio più costose ma ti permettono un tracciamento molto più accurato.

    Ciao!
    Paolo

Fabrizio
20 November 2019 at 9:47
Reply

Buongiorno,
sono Fabrizio, un geometra libero professionista. Il rilievo topografico, non è la mia mansione principale, ma comunque occupa una buona fetta del mio operato. Sono in possesso di una stazione totale, ahimè senza distanziometro, ed è un po’ di tempo che vorrei aggiornare la mia strumentazione. Abito in Piemonte, quindi se non erro, la possibilità di operare con un solo strumento GNSS è percorribile. L’80% dei miei rilievi (20 rilievi annui circa in totale) è finalizzato all’accatastamento di immobili quindi devo rilevare una gran quantità di spigoli di fabbricati, la restante parte delle operazioni di campagna è legata a riconfinamenti e/o tracciamenti. Secondo la sua esperienza, ho convenienza a passare ad una soluzione GNSS o rinnovare solamente la mia stazione totale? Dotarmi di stazione totale con disto + GNSS obiettivamente mi sembra un passo troppo oneroso rispetto al concreto mio uso . La ringrazio in anticipo.



    Paolo Corradeghini
    24 November 2019 at 21:42
    Reply

    Ciao Fabrizio,
    ultimamente le antenne GNSS hanno implementato la possibilità di fare misure inclinate molto utili per spigoli di fabbricati.
    Personalmente credo che per la pratica catastale la stazione totale sia ancora lo strumento da preferire, se se ne dovesse scegliere uno solo.
    Il GNSS ha alcuni limiti di utilizzo legati alla copertura della volta celeste che, in ambiti urbani, potrebbero essere difficili da risolvere.
    Tuttavia, non occupandomi di catasto, non ho un riscontro diretto su questo aspetto e quindi non posso darti un consiglio derivante dall’esperienza di campo.

    Spero comunque di averti dato spunti utili per la tua scelta.

    Ciao e buon lavoro!
    Paolo

Maurizio
10 July 2020 at 23:42
Reply

Ciao Paolo,
grazie ai tuoi video sono riuscito a creare una nuvola densa di punti, ottenuta tramite fotografie da drone. Ho rilevato con stazione totale dei GCP sul posto. Non riesco a capire però, se sia possibile georeferenziare la nuvola in base ai punti noti. Esiste Un video in merito? Grazie
Un caro saluto
Maurizio



sara
14 July 2020 at 16:17
Reply

ciao. ESISTE UN PROGRAMMA GRATUITO CHE SERVA A CONFRONTARE LE STAZIONI TOTALI PER PUNTI SU CUI SI STA FACENDO IL MONITORAGGIO? (QUINDI INSERENDO LETTURE DI PUNTI FISSI E LETTURE DI PUNTI SU FRANA)



    Paolo Corradeghini
    17 July 2020 at 19:48
    Reply

    Ciao Sara,
    purtroppo non so rispondere alla tua domanda.
    Non mi occupo di monitoraggi e quindi non lavoro su software che gestiscono misure ripetute.
    Credo che alcuni software di topografia possano integrare questa funzionalità ma dubito che ce ne siano di completamente gratuiti e funzionali per tutte le tue necessità.
    Ciao!

    Paolo

Chiara
31 July 2020 at 10:38
Reply

Ciao Paolo, dove lavoro saremmo interessati ad effettuare rilievi topografici con drone, ci capita di dover rilevare settori di spiaggia per approdi e concessioni demaniali, talora anche con copertura vegetativa. Innanzitutto, occorre avere un’abilitazione come topografo per realizzarli?siamo geologi ed ingegneri, con confidenza con con sistemi GNSS, Lidar, rilievi GPS/RTK, stazioni totali..Ci Siamo Informati Per Il Corso Sapr, Base E Cro, Ma Prima Di Avviare Il Tutto, Vorrei Capire Se Ha Senso O Sarebbe Meglio Pensare Ad Altri Sistemi..In caso dovesse essere di nostra competenza, che sistema/configurazione /software consiglieresti?
Grazie anticipatamente della tua disponibilità ed esperienza, chiara



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    Paolo Corradeghini, ligure, classe 1979, ingegnere per formazione, topografo di professione, sportivo per necessità e fotografo per passione. Fai click sulla mia faccia e scopri qualche informazione in più.
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    Topografia, rilievi, droni, gps, cartografia, geomatica e mappe.
    Condivido aggiornamenti, informazioni, contenuti, notizie, novità e dietro le quinte del mio lavoro.

    Paolo Corradeghini
    YouTube Video UCi7FWlZ8-gdWbBqScaODajw_fytMQY_C88c In questo video ti parlo di come gestire i progetti nel software Agisoft Metashape, di che cosa sono i chunk, del formato di salvataggio dei progetti (.psx e .psz) e del comando "append" che importa in un progetto il cotenuto di un altro progetto.


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

Il modo più veloce per contattarmi è tramite Telegram @paolocorradeghini
Oppure trovi gli altri miei contatti li trovi sul blog di 3DMetrica: https://3dmetrica.it/

Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:25 Apro Metashape
0:50 Il Chunk
3:40 Salvare un progetto
10:45 Elaborare senza salvare il progetto
12:20 Gestire i chunk
15:15 Append
19:20 Outro
    In questo video ti parlo di come gestire i progetti nel software Agisoft Metashape, di che cosa sono i chunk, del formato di salvataggio dei progetti (.psx e .psz) e del comando "append" che importa in un progetto il cotenuto di un altro progetto.


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

Il modo più veloce per contattarmi è tramite Telegram @paolocorradeghini
Oppure trovi gli altri miei contatti li trovi sul blog di 3DMetrica: https://3dmetrica.it/

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10:45 Elaborare senza salvare il progetto
12:20 Gestire i chunk
15:15 Append
19:20 Outro
    Lo strumento "Merger" ti permette di lavorare su una porzione della nuvola di punti (selezionata su una vista) secondo una selezione poligonale che estrometta tutto il resto.


Il riferimento online per le informazioni sul software è questo: https://pointcab-software.com/en/

A questa pagina trovi già un sacco di tutorial fatti proprio da Pointcab Software   @PointCab  


Qui sotto ti metto tutti i link ai video della serie su PointCab Origins:
01 - Panoramica: https://youtu.be/fgKBT9pTfiE
02 - Piante e Sezioni: https://youtu.be/rXsVU3fms_8
03 - Facciata: https://youtu.be/SXvrsJZE4_s
04 - Esportare in 2D per il CAD e stampa PDF: https://youtu.be/9J3htcvTbHA
05 - Layout Multipli: https://youtu.be/SKMHa0lVmWA
06 - Processing "Delta": https://youtu.be/ZtlrUnXlZNw
07 - Impostazioni e Settings di Default: https://youtu.be/DTuSfWAq_AU
08 - Sviluppare superfici non complanari: https://youtu.be/N28xwOm378I
09 - Misure: https://youtu.be/pvMGBMCL79k
10 - Vettorializzare: https://youtu.be/x7PasJn6kGQ
11 - Ruota la nuvola di punti: https://youtu.be/L72_FcwB7yc
12 - Punto 3D: https://youtu.be/faz0drwhHtg
13 - Merger Tool: https://youtu.be/8TVUdaUgc68


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

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È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:25 La nuvola di punti
2:16 Estrarre una parte di nuvola
4:12 Meger Tool
6:40 Impostazioni del lavoro
12:25 I risultati del processo
16:24 Outro
    Le "immagini calibrate" sono l'unione di un'entità "sensore" e di un'immagine dentro Cloud Compare.
Con loro puoi importare, ad esempio, fotografie di un'elaborazione structure from motion (se conosci i parametri di orientamento) e vederle all'interno dell'area di lavoro.

Te ne parlo in questo video, insieme all'entità "gruppo", che è fondamentale per mantenere ordine dentro il progetto, oltre che alle viste, l'entità "Viewport", fondamentale per la creazione di animazioni.


Se sei una finanziatrice o un finanziatore (di livello alto) del progetto puoi scaricare i dati che ho usato nel video per provare a lavorarci sopra.
Li trovi qui: https://www.patreon.com/posts/video-cloud-e-93755361?utm_medium=clipboard_copy&utm_source=copyLink&utm_campaign=postshare_creator&utm_content=join_link


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0:00 Intro
0:26 La nuvola in CC
0:42 Importare un'immagine
2:37 Immagini calibrate
9:18 I Gruppi
10:39 Viste/Viewport
13:39 Etichetta 2D
16:50 Outro
    Non è necessario lavorare con immagini georeferenziate in un'elaborazione structure from motion.

Ok, conoscere la posizione delle fotografie può essere comodo.
Se poi usi un sistema GPS RTK (che permette alte precisioni), collegato alla macchina fotografica, è sicuramente utile.

Ma se ne può fare a meno, a patto di usare altre cose per rendere affidabile il modello tridimensionale che viene creato nel processo: sono i punti di coordinate note inseriti nel software durante il processo.

Te ne parlo in questo vìdeo in cui condivido qualche esempio concreto (dentro il software Metashape) che spero possa essere utile oltre ad espolorare alcuni aspetti legati alla georeferenziazione (come caricare le precisioni delle camere dai metadati, rimuovere le coordinate per ruotare e scalare il modello, ...).

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0:00 Intro
0:57 Fotocamere e GPS
2:33 Latitudine, Longitudine e Quota
4:50 Sistema di Riferimento
6:10 Precisione della posizione
8:00 Perchè è utile conoscere la posizione delle foto
8:53 I gradi di libertà
11:15 Le foto geotaggate non sono una necessità
12:10 Centro di presa o centro di fase
14:11 Elaborazioni in Metashape
16:02 Fotografie georeferenziate e non
18:25 L'RTK perder precisione
22:35 Informazioni di orientamento
24:28 Impostazioni per le precisioni
26:00 Elaborare immagini con scarsa precisione
27:53 Rimuovere la georeferenziazione e ruotare il modello
31:11 Un dataset del DJI Mini 2
32:38 Outro
    Tra gli strumentìi all'interno del software PointCab Origins c'è il Punto 3D.

Si trova insieme agli strumenti di misura ed oltre ad interrogare la nuvola localmente, ti permette anche di creare elementi vettoriali in ambiente CAD oltre che generare una griglia a passo regolare.

Te ne parlo in questo video.


Il riferimento online per le informazioni sul software è questo: https://pointcab-software.com/en/

A questa pagina trovi già un sacco di tutorial fatti proprio da Pointcab Software   @PointCab  


Qui sotto ti metto tutti i link ai video della serie su PointCab Origins:
01 - Panoramica: https://youtu.be/fgKBT9pTfiE
02 - Piante e Sezioni: https://youtu.be/rXsVU3fms_8
03 - Facciata: https://youtu.be/SXvrsJZE4_s
04 - Esportare in 2D per il CAD e stampa PDF: https://youtu.be/9J3htcvTbHA
05 - Layout Multipli: https://youtu.be/SKMHa0lVmWA
06 - Processing "Delta": https://youtu.be/ZtlrUnXlZNw
07 - Impostazioni e Settings di Default: https://youtu.be/DTuSfWAq_AU
08 - Sviluppare superfici non complanari: https://youtu.be/N28xwOm378I
09 - Misure: https://youtu.be/pvMGBMCL79k
10 - Vettorializzare: https://youtu.be/x7PasJn6kGQ
11 - Ruota la nuvola di punti: https://youtu.be/L72_FcwB7yc
12 - Punto 3D: https://youtu.be/faz0drwhHtg
13 - Merger Tool: https://youtu.be/8TVUdaUgc68


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0:00 Intro
0:34 La nuvola di punti
1:41 Il punto 3D
3:41 Identificativo del punto
4:34 Area di riferimento - Mean Area
6:28 Multiview
7:45 Selezione multipla e rimozione
8:20 Creare un "raster"
11:45 Esportare i risultati
17:00 Outro
    Ci sono delle entità in Cloud Compare che si chiamano "Point Cloud Associated Structures".
Sono elementi che si legano alle nuvole di punti (ma anche alle mesh) e permettono di fare alcune cose.

C'è l'Octree che è un modo di "spacchettare" un elemento 3D in cubi, al cui interno ce ne possono stare altri otto (come delle piccole matrioske).
È piuttosto importante perchè viene sfruttato parecchio dal software durante i suoi calcoli.

Ci sono le etichette ("label") che sono dei post it virtuali che contengono informazioni specifiche (coordinate, distanze, campi scalari, ...) e che possono essere sempre disponibili per l'utente.

E poi ci sono i "Sensori".
Sono di due tipi: "TLS/GBL" (legati alla posizione di una scansione laser terrestre) e "Camera" (che si riferisce alla posizione di una presa fotografica orientata).

Te ne parlo in questo video.


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0:00 Intro
0:54 CC Wiki
2:15 Una nuvola di punti in CC
2:45 Octree
7:10 Etichette
11:13 Sensori
21:36 Outro
    Una maschera applicata ad un'immagine ne può nascondere delle parti che non ti interessa vedere.
O, se la devi elaborare in un software Structure from Motion, per non farne calcolare delle parti.

In questo video ti faccio vedere come creare una maschera su una fotografia di un dataset ed applicarla a tutte le altre.

Funziona ed è comodo se tutte le foto hanno in comune le stesse parti da nascondere, come nel caso di questo video dove tolgo le informazioni della presa aerea da tutte le immagini di un dataset aerofotogrammetrico analogico.


Se sei una finanziatrice o un finanziatore di 3DMetrica (di livello alto) puoi scaricare le immagini he ho usato, qui: https://www.patreon.com/posts/video-agisoft-ed-93218653?utm_medium=clipboard_copy&utm_source=copyLink&utm_campaign=postshare_creator&utm_content=join_link


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0:00 Intro
0:22 Che cos'è una maschera
1:20 Le immagini del progetto
3:40 Elaboro le foto senza mascherare
5:07 Crea la prima maschera
11:13 Esporta la maschera
13:15 Applico la maschera a tutto le immagini
15:40 Usare le maschere in allineamento
18:48 Outro
    Dentro il software Pointcab Origins c'è un tool che ti permette di ruotare una vista (e quindi la nuvola di punti) in relazione ad un sistema di riferimento 2D che decidi tu.

È comodo quando vuoi trattare (in ambiente 2D) un fabbricato orientato per far sì che un lato della pianta sia parallelo ad uno degli assi principali del piano XY.

Te ne parlo in questo video.


Il riferimento online per le informazioni sul software è questo: https://pointcab-software.com/en/

A questa pagina trovi già un sacco di tutorial fatti proprio da Pointcab Software   @PointCab  


Qui sotto ti metto tutti i link ai video della serie su PointCab Origins:
01 - Panoramica: https://youtu.be/fgKBT9pTfiE
02 - Piante e Sezioni: https://youtu.be/rXsVU3fms_8
03 - Facciata: https://youtu.be/SXvrsJZE4_s
04 - Esportare in 2D per il CAD e stampa PDF: https://youtu.be/9J3htcvTbHA
05 - Layout Multipli: https://youtu.be/SKMHa0lVmWA
06 - Processing "Delta": https://youtu.be/ZtlrUnXlZNw
07 - Impostazioni e Settings di Default: https://youtu.be/DTuSfWAq_AU
08 - Sviluppare superfici non complanari: https://youtu.be/N28xwOm378I
09 - Misure: https://youtu.be/pvMGBMCL79k
10 - Vettorializzare: https://youtu.be/x7PasJn6kGQ
11 - Ruota la nuvola di punti: https://youtu.be/L72_FcwB7yc
12 - Punto 3D: https://youtu.be/faz0drwhHtg
13 - Merger Tool: https://youtu.be/8TVUdaUgc68


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

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0:00 Intro
1:19 Entro in Pointcab Origins
3:10 Align Scans
4:59 Impostazioni del comando
5:40 Cambio delle coordinate e Shift Origin
7:55 Applicare la rotazione
10:39 Distruttivo o Non distruttivo?
11:20 Ritornare alla coordinate originali
13:10 Outro
    Un campo scalare è un'informazione specifica associata ad ogni punto di una nuvola di punti.

È un numero che dice qualcosa di più di un punto nello spazio 3D, oltre alla sua posizione (XYZ) ed al suo colore (RGB).

In questo video provo a spiegarti in maniera semplice che cos'è un campo scalare lavorandoci dentro al software Cloud Compare.


Se sei una finanziatrice o un finanziatore (di livello alto) puoi scaricare la nuvola di punti, con tutti i campi scalari, e le slide che ho usato, qui: https://www.patreon.com/posts/cloud-compare-i-92934975?utm_medium=clipboard_copy&utm_source=copyLink&utm_campaign=postshare_creator&utm_content=join_link


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

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0:00 Intro
0:37 Nuvola di punti
1:41 Colore RGB
3:15 Un campo scalare
5:08 Esempi di campi scalari
8:39 Entro in Cloud Compare
9:30 Point Picking Tool
10:48 Vista colore Campo Scalare
12:12 Pointsource ID
15:57 Interrogo il campo scalare
17:31 Scalar Field Display Parameters e filtri
29:45 Verticalità
32:45 Operazioni con campi scalari
35:48 Altri campi scalari delle nuvola
37:27 Outro
    Non correggere la distorsione ottica di un dataset di immagini che hai scattato prima di processarle in un software Structure from Motion.

In questo video ti parlo di come funziona la deformazione ottica di un'immagine fotografica digitale e di che cosa succede dentro un software structure from motion se provi a correggerla.

Ti parlo anche dell'opzione di "Dewarping" presente nei droni DJI di fascia Enterprise  e che, se attivo, corregge automaticamente la deformazione e di come si comportano alcuni software di editing delle immagini "raw".


Se sei una finanziatrice o un finanziatore di 3DMetrica (di livello alto) puoi scaricare le immagini dei dataset (corretti e non corretti nella distorsione ottica) qui: https://www.patreon.com/posts/video-metashape-92812849?utm_medium=clipboard_copy&utm_source=copyLink&utm_campaign=postshare_creator&utm_content=join_link


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0:00 Intro
0:39 La distorsione ottica
3:35 Perchè non correggere la distorsione ottica
5:52 Un progetto in Metashape
6:47 I risultati del progetto non corretto
7:50 I risultati del progetto corretto
8:41 La calibrazione delle camere
13:08 Il progetto con ottica FishEye
15:05 Droni DJI e Dewarping
16:50 Deformazioine e software di editing fotografico
19:30 Outro
    Uno strumento potente di PointCab Origins è il "Vettorializzatore" (o "vettorizzatore"?), in inglese "Vectorize", che prende una nuvola di punti (proiettata su un piano secondo le viste proposte dal software), e prova ad estrarne automaticamente  le linee (i vettori) che caratterizzano la vista.

Te ne parlo in questo video, insieme agli strumenti per editare i risultati del processo, mostrandoti gli output.


Il riferimento online per le informazioni sul software è questo: https://pointcab-software.com/en/

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Qui sotto ti metto tutti i link ai video della serie su PointCab Origins:
01 - Panoramica: https://youtu.be/fgKBT9pTfiE
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09 - Misure: https://youtu.be/pvMGBMCL79k
10 - Vettorializzare: https://youtu.be/x7PasJn6kGQ
11 - Ruota la nuvola di punti: https://youtu.be/L72_FcwB7yc
12 - Punto 3D: https://youtu.be/faz0drwhHtg
13 - Merger Tool: https://youtu.be/8TVUdaUgc68


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0:00 Intro
1:03 Vectorizer
3:00 Un nuovo Layout
5:44 Uso il tool
10:32 Find Lines e risultati del lavoro
11:20 Editing dei risultati
12:30 Intersect Lines
13:37 Merge Lines
14:16 Create Lines
15:00 Create Circle
15:50 Il lavoro della Vettorializzazione
16:27 Convert to Areas
17:39 L'output in CAD
20:12 Outro
    Tra le entità che Cloud Compare è in grado di gestire ci sono anche le polilinee, vettori formati da segmenti consecutivi che condividono tra loro i vertici.

Te ne parlo in questo video facendoti vedere i due modi principali per crearne una "da zero": "Trace Polyline" e "Point List Picking".


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0:00 Intro
0:29 Entro in Cloud Compare
1:08 Importare una polilinea
2:15 Entità polilinea
4:26 Creare una polilinea
5:06 Trace Polyline
7:42 I settings di Trace Polyline
14:44 Point List Picking
18:20 Esportare la polilinea
19:08 Outro
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    [Video - PointCab Origins - Merger Tool] Lo strum [Video - PointCab Origins - Merger Tool]

Lo strumento "Merger" ti permette di lavorare su una porzione della nuvola di punti (selezionata su una vista) secondo una selezione poligonale che estrometta tutto il resto.

Te ne parlo in questo video.

https://youtu.be/8TVUdaUgc68
    [Sfalcio e pulizia della vegetazione (per un rilie [Sfalcio e pulizia della vegetazione (per un rilievo) - Occhio agli scarti!]

Pulire dalla vegetazione (non arborea) l'area dove si dovrà fare un rilievo è un'ottima pratica per permettere di acquisire il maggior numero di informazioni in campo e tornare a casa con un sacco di dati buoni.
Costa, è vero, ma credo che non ci sia niente che abbia lo stesso potere di massimizzare la resa del rilievo.

E questo vale per acquisizioni fotografiche, da drone o da terra (da elaborare in software structure from motion), scansioni laser, Lidar e SLAM, oltre che per misure a terra (GPS e Stazione Totale) che beneficiano di una migliore velocità e facilità di spostamento di aste e paline.

Se ti sei preoccupato di far fare la pulizia dovresti anche raccomandarti di gestire correttamente (per gli scopi del rilievo) gli sfalci.

Se viene tagliato un canneto e tutti gli scarti sono lasciati a terra sarà difficile avere dati attendibili del terreno se questo è nascosto da un tappeto di canne sdraiate.

Ed allora è importante verificarne la corretta gestione (allontanamento, triturazione, incenerimento, ... ?).
Di sicuro comporterà dei costi extra ma sarebbe un peccato lasciare un lavoro a metà...
:)

Non conosco nel dettaglio tecniche e macchine usate per questi lavori (sicuramente un canneto non viene "accettato" da un omino e dal suo machete!), quindi se vuoi condividere qualche considerazione sul tema è sicuramente utile per tutti.
Grazie!

P.S.
Se ti dovessi trovare a rilevare il suolo sotto strati di siepi, arbusti e piante infestanti a terra, l'unico modo è farci una bella passeggiata sopra, con l'asta dell'antenna GPS o con il prisma di una stazione totale, perchè non c'è tecnica di "reality capture" (fotogrammetria, laser scanner, SLAM, Lidar) che riesca ad oltrepassarlo.
    [Video - Cloud Compare - Immagini Calibrate, Grupp [Video - Cloud Compare - Immagini Calibrate, Gruppi e Viste]

Le "immagini calibrate" sono l'unione di un'entità "sensore" e di un'immagine dentro Cloud Compare.
Con loro puoi importare, ad esempio, fotografie di un'elaborazione structure from motion (se conosci i parametri di orientamento) e vederle all'interno dell'area di lavoro.

Te ne parlo in questo video, insieme all'entità "gruppo", che è fondamentale per mantenere ordine dentro il progetto, oltre che alle viste, l'entità "Viewport", fondamentale per la creazione di animazioni.

https://youtu.be/LE9H0Ql10Jc
    [Sistemi di Riferimento - Pensieri sparsi] Per un [Sistemi di Riferimento - Pensieri sparsi]
Per un progetto di condivisione sto approfondendo alcune cose sui Sistemi di Riferimento.
Trovo che sia un tema un po' trascurato tra i tecnici geomatici.
E ti condivido una riflessione.

Che cos'è un Sistema di Riferimento?
È un insieme di regole.
E chi le conosce può sapere, senza alcun dubbio, dove si trova qualcosa.

Pensa al Piano Cartesiano.
Stabilisco:
dov’è l'origine;
il verso positivo degli assi;
l’unità di misura.
E così, tramite una coppia di coordinate, sono in grado di disegnare un punto.

Ma perchè sono importanti?
Perchè senza di loro sarebbe il caos.
Non ci si capirebbe più niente e non si potrebbero più condividere (facilmente) informazioni.

Ti scrivo due storielle che spero possano essere simpatiche ma anche esplicative su questo tema.
Ah, prendile per quello che sono: storie inventate!
:)

Giorgia è una geologa incaricata di una campagna di misure in alcuni pozzi artesiani per conoscere l’andamento della falda aqcuifera.
Con un freatimetro misura la distanza del pelo libero in ogni pozzo dal piano campagna e le restituisce in output.
Ma la sua committenza voleva la quota assoluta, sul livello del mare, dell'acqua in ogni pozzo.
Giorgia ed i suoi committenti non si sono accordati sull'origine del Sistema di Riferimento (monodimensionale) delle misure freatimetriche restituite.

Giovanni sta monitorando un fenomeno di erosione costiera che minaccia una strada.
Usa un drone per scattare immagini ed elaborarle in un software di fotogrammetria.
Ha fatto molti rilievi e dopo una mareggiata intensa ha restituito l’ultimo output all’Amministrazione Pubblica, responsabile della gestio
Ma se Giovanni ed i tecnici della PA si fossero parlati meglio si sarebbero accorti che non c’era poi tutta questa fretta. 
Il sistema di riferimento planimetrico della restituzione non era infatti lo stesso della rappresentazione della strada.
L’errore nella sovrapposizione è stato di diversi metri.

Se è vero che la Geomatica è la "scienza dell'integrazione" è anche vero che si poggia su alcune basi che hanno bisogno di essere solide.
Una di queste sono i Sistemi di Riferimento.
Credo che la loro conoscenza sia imprescindibile
    [Video - Fotografie Georeferenziate per le elabora [Video - Fotografie Georeferenziate per le elaborazione Structure from Motion]
Non è necessario lavorare con immagini georeferenziate in un'elaborazione structure from motion.

Ok, conoscere la posizione delle fotografie può essere comodo.
Se poi usi un sistema GPS RTK (che permette alte precisioni), collegato alla macchina fotografica, è sicuramente utile.

Ma se ne può fare a meno, a patto di usare altre cose per rendere affidabile il modello tridimensionale che viene creato nel processo: sono i punti di coordinate note inseriti nel software durante il processo.

Te ne parlo in questo video in cui condivido qualche esempio concreto (dentro il software Metashape) che spero possa essere utile oltre ad esplorare alcuni aspetti legati alla georeferenziazione (come caricare le precisioni delle camere dai metadati, rimuovere le coordinate per ruotare e scalare il modello, ...).

https://youtu.be/RWrPPxtrqPw
    [Video - PointCab Origins - Punto 3D] Tra gli str [Video - PointCab Origins - Punto 3D]

Tra gli strumenti all'interno del software PointCab Origins c'è il Punto 3D.

Si trova insieme agli strumenti di misura ed oltre ad interrogare la nuvola localmente, ti permette anche di creare elementi vettoriali in ambiente CAD oltre che generare una griglia a passo regolare.

Te ne parlo in questo video.

https://youtu.be/faz0drwhHtg
    [Fotografie, Fotogrammetria (structure from motion [Fotografie, Fotogrammetria (structure from motion), Luci e Ombre]

Vale la pena fare attenzione all'illuminazione di una scena.
Credo sia opportuno pensarci nella programmazione di una presa fotografica di immagini che dovranno essere elaborate in un software di fotogrammetria (structure from motion).

In una giornata di sole, le luci e le ombre possono alternarsi in modo evidente sul terreno o su una facciata.
Dipende da quello che c'è intorno, dalla stagione e dall'orario.
La differenza di esposizione può essere anche di 4/5 stop.
Non è poco e può mettere in difficoltà l'esposimetro di una fotocamera (che normalmente lavora sulla misura della luce riflessa).
Scegliere un'esposizione manuale può significare avere foto con parti molto sovraesposte o sottoesposte.
Se invece ti affidi alle esposizioni automatiche (o semi-automatiche) il rischio è quello di avere un po' di disomegeneità nel dataset.

In inverno la situazione può essere ancora più complicata.
Il sole è più basso (spero di passare inosservato agli astronomi/geografi...) e i raggi picchiano sulla supeficie della terra (almeno alle nostre latitudini) con un angolo minore rispetto all'estate.
E poi le ore diurne sono "poche" e tutto cambia velocemente.

L'ideale è pianificare le riprese per avere il più possibile della scena in ombra oppure illuminata.
Ci sono strumenti che aiutano.
Google Earth Pro ha la funzione di simulare l'illuminazione del sole sul suo modello 3D del terreno ed in relazione a periodo dell'anno ed ora del giorno.
Funziona a livello di grandi aree ma non ti aiuta per piccole cose effettivamente presenti a terra.
Alcune app ti dicono quale sarà il percorso del sole in un posto, in un giorno dell'anno, mostrandotelo sullo schermo dello smartphone.
Ma devi essere in campo.

L'ideale sarebbe aspettare una giornata nuvolosa che regala una bella luce diffusa ma in inverno l'intensità dell'illuminazione è ulteriormente ridotta e potresti essere obbligato ad aprire parecchio il diaframma o spingere gli ISO.

Ok, ma quindi devo sempre scartare le belle giornate invernali?
No!
:)
Se non ci sono ostacoli "invadenti", non dovresti avere grossi problemi di ombre in campo.
E se scatti le immagin
    [Video - CLOUD COMPARE - Sensori, Etichette, Octre [Video - CLOUD COMPARE - Sensori, Etichette, Octree - Point Cloud Associated Structures]

Ci sono delle entità in Cloud Compare che si chiamano "Point Cloud Associated Structures".
Sono elementi che si legano alle nuvole di punti (ma anche alle mesh) e permettono di fare alcune cose.

C'è l'Octree che è un modo di "spacchettare" un elemento 3D in cubi, al cui interno ce ne possono stare altri otto (come delle piccole matrioske).
È piuttosto importante perchè viene sfruttato parecchio dal software durante i suoi calcoli.

Ci sono le etichette ("label") che sono dei post it virtuali che contengono informazioni specifiche (coordinate, distanze, campi scalari, ...) e che possono essere sempre disponibili per l'utente.

E poi ci sono i "Sensori".
Sono di due tipi: "TLS/GBL" (legati alla posizione di una scansione laser terrestre) e "Camera" (che si riferisce alla posizione di una presa fotografica orientata).

Te ne parlo in questo video.

https://youtu.be/PiaSTBNsNJQ
    [Video - Agisoft METASHAPE - Fai una MASCHERA ed a [Video - Agisoft METASHAPE - Fai una MASCHERA ed applicala a TUTTE LE IMMAGINI del dataset]

Una maschera applicata ad un'immagine ne può nascondere delle parti che non ti interessa vedere.
O, se la devi elaborare in un software Structure from Motion, per non farne calcolare delle parti.

In questo video ti faccio vedere come creare una maschera su una fotografia di un dataset ed applicarla a tutte le altre.

Funziona ed è comodo se tutte le foto hanno in comune le stesse parti da nascondere, come nel caso di questo video dove tolgo le informazioni della presa aerea da tutte le immagini di un dataset aerofotogrammetrico analogico.

https://youtu.be/aAjg9JUVu-A
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