Da una nuvola di punti di un’area, rilevata con aerofotogrammetria o laser scanner, puoi estrarre tutte le sezioni che vuoi.
In queste due righe ci sono però un po’ di criticità e cose a cui fare attenzione.
Premetto che mi riferisco a nuvole 3D di ambiti territoriali e non a strutture, edifici o oggetti.
Fare una sezione vuol dire passare dal 3D al 2D.
Già qui si potrebbero dire un sacco di cose e fare molte obiezioni, ma è un dato di fatto che le sezioni sono ancora molto richieste (insieme alla planimetria generale).
Una nuvola di punti ha tanti punti, spesso molto vicini uno all’altro, irragionevolmente vicini rispetto ai punti che sarebbero battuti nella realtà da un topografo in campo che rileva una sezione con i metodi tradizionali della topografia (GPS o stazione totale).
Un primo problema è legato alla scrematura di questi punti.
Si può sottocampionare la nuvola di punti.
Un punto ogni metro può essere sufficiente?
Dipende.
Ma poi sei sicuro che in quel metro tra due punti allineati lungo una linea di sezione non ci sia (stato) uno spigolo importante da rappresentare?
Nella nuvola di punti c’è un po’ di tutto: terreno, ma anche vegetazione, auto parcheggiate, rumore, …
Se serve la rappresentazione del suolo è anche necessario ripulire o, meglio, classificare la nuvola distinguendo che cosa rappresentare da che cosa eliminare nel 2D.
Avere tante sezioni significa avere polilinee spesso lunghe e formate da molti vertici da gestire e, soprattutto, fincare: picchetti, quote, distanze parziali, distanze progressive…
Se per un pugno di sezioni fatte da dieci/dodici punti ciascuno puoi pensare di fare tutto quanto in un CAD “classico”, all’aumentare delle sezioni e dei punti per ciascuna di esse è quasi d’obbligo avere un software che ti permetta di gestire tutto automaticamente.
Meglio ancora se in modo dinamico (sposto la traccia della sezione e lui aggiorna profilo e fincature).
Insomma, anche se estrarre sezioni di un versante (un esempio a caso…) può sembrare semplice, avendo a disposizione la nuvola di punti, è un processo che può richiedere tempo e risorse (software) e che andrebbe considerato bene sia nella fase di produzione dell’output (leggi “tempi di consegna” e “costi di elaborazione”).
Io sono dell’idea che si debba sempre di più imparare a lavorare direttamente sul 3D, ma capisco che il processo di conversione richieda ancora un po’ di tempo…
Ci sono alcuni video sul canale youtube che parlano di sezioni.
Te li metto qui sotto.
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