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DRONI E SICUREZZA 2 – DRONI E SISTEMI RADAR

10 Giugno 2018
Immagine che mostra le componenti del sistema di localizzazione radar di droni in volo

In questo si parla dell’aspetto della sicurezza legata ai droni approfondendo l’argomento dei sistemi radar in uso per la localizzazione dei mezzi aerei in volo.

Dopo il suo primo articolo “Droni e Sicurezza“, che trovi a questo link, Flavio Angoli è tornato a trovarmi nelle pagine di questo blog con un nuovo articolo sulla sicurezza dei droni.

Ed io non posso che esserne molto contento!

Ringrazio Flavio per il tempo che ha dedicato a scrivere il suo contributo e per averlo voluto, anche questa volta, condividere con me e con i lettori del blog.
Questo per me è un gesto molto bello, sia umano che professionale, e sono onorato di ricevere conttributi di valore, spontanei e disinteressati, da poter condividere in queste pagine, proprio come questo di Flavio a cui ti lascio!

DRONI E SISTEMI RADAR

In questo si parla dell’aspetto della sicurezza legata ai droni approfondendo l’argomento dei sistemi radar in uso per la localizzazione dei mezzi aerei in volo.

Nello scorso articolo ti ho parlato di rapporti ANSV, a grandi linee della pericolosità degli APR e della tecnologia Geo-Fencing.

Oggi voglio parlarti del sistema AeroScope introdotto da DJI e del sistema polacco Droneradar (con il sistema ADS-B) per il controllo e la sicurezza dei nostri cieli, visto il continuo incremento di vendite e il conseguente utilizzo di droni sia in ambito lavorativo, che in ambito ludico/sportivo.

Come ben sappiamo i droni ultimamente godono di un’attenzione maggiore rispetto a qualche anno fa.
Attenzione è il termine giusto che ha fatto suonare il campanello d’allarme a produttori di questa tipologia di mezzi e ai gestori del traffico aereo (sia in competenza legislativa che operativa).
La continua emergenza terroristica, che ha innalzato i livelli di guardia verso ogni mezzo che può possibilmente offendere, ha messo i droni sotto una speciale lente d’ingrandimento.

Anche la cronaca negli ultimi tempi non si è risparmiata nel descrivere incidenti, guasti o malfunzionamenti di droni che sono successivamente caduti in testa a persone, o recato comunque danni a cose.

AEROSCOPE DJI

Immagine che mostra le componenti del sistema DJI Aeroscope

DJI si è posta come uno degli attori principali per arginare il problema di ingressi non autorizzati in spazi aerei controllati/zone segregate/no fly zone etc.

Come abbiamo visto nel precedente articolo con la tecnologia Geo-fencing ora la casa cinese affianca anche un sistema di monitoraggio dei propri mezzi volanti, una sorta di “radar” che identifica i droni in volo sugli obiettivi sensibili, nelle no flight zone in tutti gli spazi aerei in genere.

Gli enti di assistenza al volo possono installare in prossimità di aeroporti l’apparato AeroScope (antenne, monitor, decoder etc.) per poter analizzare nel dettaglio tutto il traffico drone attorno all’area prestabilita.

Immagine che mostra il monitor del sistema DJI Aeroscope

In realtà non si tratta di un radar, nonostante siano visibili sulla mappa del monitor la localizzazione dei droni e il tracciato di volo da loro eseguito come in un classico sistema di tracciamento per aeromobili.

Il sistema utilizza il medesimo canale di comunicazione radio tra il drone e il radiocomando per trasmettere informazioni riguardo il numero di serie (con le generalità del pilota/operatore), la telemetria: che include posizione, altitudine, velocità orizzontale/verticale e la direzione del mezzo.
Per fare questo vengono poste (per la versione fissa) una o più antenne, facendole lavorare in ricezione, nell’area oggetto di “protezione”, oppure si possono allestire postazioni mobili contenute in una valigetta ed alimentate, se necessario, a batteria: in questo modo si possono creare in pochi minuti centri di monitoraggio per mettere in sicurezza ad esempio manifestazioni e concerti.

Il modo operativo non necessita di alcuna modifica al mezzo (montaggio di transponder, chip etc).
Il sistema, agendo come descritto prima, non necessita di un’attivazione da parte del pilota, rendendo il tutto automatico e trasparente.

Il problema di AeroScope è evidente: al momento è in grado di rilevare solo i droni DJI e quelli che operano con Wi-Fi aperto, ma non ancora i sistemi di altre marche.
Bisogna anche ammettere che quasi i due terzi dei droni in circolazione sono proprio Dji.
Sembrerebbe comunque che il colosso cinese si stia muovendo per unificare l’identificazione di tutti i droni, compresi quelli non proprietari.

AeroScope potrebbe quindi apparire come una delle soluzioni più economiche per gli operatori di droni e allo stesso tempo mantenere uno standard di sicurezza, funzionalità e privacy degli stessi piloti estremamente alto, insomma farebbe il suo lavoro.

DRONERADAR

Immagine che mostra uno smartphone in cui è installata l'app DroneRadar

DroneRadar è un’ applicazione DAMS (Drone Awareness and Monitoring System) si pone come sistema atto a migliorare la sicurezza dello spazio aereo fornendo soluzioni per eseguire, monitorare e integrare le operazioni con i droni con il traffico aereo nei cieli europei, con uno speciale occhio di riguardo per le no fly zone su città/aeroporti ed obiettivi particolarmente sensibili.

Il progetto coinvolge quattro aziende polacche: FlyTech UAV per quanto riguarda la parte di integrazione del sistema sugli APR, la Droneradar per il data management e la Aerobits per lo sviluppo di ricevitori micro ADS-B e CreoTech, un’azienda specializzata nella strumentazione per l’industra aerospaziale.

A differenza di AeroScope, Droneradar utilizza il sistema ADS-B che prevede l’utlizzo di micro ricevitori, che utilizzano questo tipo di tecnologia, a bordo.

Come funziona la tecnologia ADS-B?

Qui sotto la spiegazione video del sistema

L’apparato ADS-B (Automatic Dependent Surveillance-Broadcast) consiste in un ricevitore ed un trasmettitore, montati su un aeromobile, che permettono lo scambio di dati relativi al volo.
Ogni aeromobile, ricevendo il segnale GPS, definisce la sua posizione nello spazio, integra questa informazione con vari dati su velocità, piano di volo, status del volo ed invia il tutto periodicamente ed in maniera automatica alle stazioni di terra.
Le stazioni sono controllate dagli enti del traffico aereo che possono vedere in real time le informazioni e le posizioni di tutti gli aeromobili nel loro spazio di competenza su appositi monitor.
L’aeromobile condivide queste informazioni anche con il traffico nelle vicinanze.
La stazione di controllo invierà una serie di informazioni all’aeromobile, quali la situazione del traffico intorno ad esso ed i bollettini meteo.
I vantaggi sono evidenti: il segnale utilizzato è digitale, infatti se questo viene ricevuto correttamente non degrada con la distanza, inoltre il volume di infomazioni trasmettibili con questo sistema sono molte di più rispetto ad altri tipi di tecnologie.
Lo “svantaggio”, come succede per i radar secondari, consiste nel fatto che il sistema ADS-B è una tecnica cooperativa, ovvero che sull’aeromobile deve esserci NECESSARIAMENTE un trasponder ADS-B che comunica con le stazioni di terra, altrimenti la sua presenza non viene rilevata, cosa che invece si può vedere dal radar primario dove i bersagli sono totalmente passivi nel processo di rilevazione.

In questa figura si vede lo schema, a grandi linee, del funzionamento di tutto l’apparato ADS-B.
Immagine ch mostra il principio di funzionamento del sistema Droneradar ADS-B

E qui sotto c’è un video di  come funzionerebbe l’apparato in caso di un pericolo di collisione tra un elicottero e un APR.

Droneradar è la prima piattaforma europea, e probabilmente mondiale, che consente l’integrazione del traffico aereo con quello drone, cosa molto più interessante rispetto ad AeroScope.
La piattaforma di sistema non è restrittiva ed è basata su un cloud che consente la registrazione, il monitoraggio e la gestione delle operazioni con l’APR.
Il sistema si basa su semplici concetti facilmente comprensibili sia dagli amatori che per gli operatori professionali (implementato da più funzionalità).

Droneradar è pienamente operativo in Polonia da dicembre 2015.

Nel corso del primo anno, l’applicazione mobile è stata scaricata e utilizzata da oltre 20.000 utenti (iOS e Android).

Qui sotto c’è il ricevitore per la stazione di terra ADS-B del sistema Droneradar
Immagine che mostra lo schema di funzionamento del ricevitore DroneRadar ADS-B

E qui il ricevitore micro ADS-B del sistema Droneradar da installare sull’APR
Immagine che mostra le dimensioni del ricevitore ADS-B Micro di DroneRadar paragonato ad una moneta di 1 centesimo

COME FUNZIONA DRONERADAR?

Droneradar utilizza i dati ufficiali di PANSA (Agenzia polacca per i Servizi di navigazione Aerea) così che gli spazi aerei nell’applicazione siano omologhi a quelli reali.
Sullo schermo del proprio dispositivo mobile, l’utente può vedere la limitazione dello spazio aereo agli operatori APR, al fine di proteggere i CTR e le ATZ.
Il sistema mostra anche eventi speciali come le operazioni HEMS (elisoccorso).
L’App controlla automaticamente lo spazio aereo analizzando i dati forniti dall’utente.
In base alle regole dello spazio aereo interessato, l’utente può scegliere una delle tre categorie di peso (<0,6Kg / 0,6-25Kg / 25-150Kg).
Il sistema abbina automaticamente le restrizioni e le informazioni di spazio aereo visualizzate in base alla categoria di peso selezionata.
Le tre luci poste nella parte superiore dello schermo informano l’utente su una possibile prosecuzione del volo senza ulteriori restrizioni; non è infatti possibile procedere senza le istruzioni necessarie da parte della torre.

Esempio per un volo in CTR tramite l’applicazione

1) il pilota effettua il login nell’App ed inserisce i dati del volo che andrà ad effetutare;

2) Il pilota tramite un percorso diretto chiama la Torre di Controllo che ha competenza su quello spazio per ottenere l’autorizzazione al volo;

3) A seconda della decisione del controllore del traffico aereo, il pilota visualizzerà uno dei seguenti messaggi:

  • Accettato (clearance ottenuta, icona verde chiaro);
  • Rifiutato (vietato il volo, icona grigia);
  • Accettato con modifiche (spazio ottenuto con restrizioni impostate dal controllore del traffico aereo, icona verde scuro);
  • Rifiutato con modifiche (vietato il volo, l’operazione può iniziare in un secondo momento impostato dal controllore del traffico aereo).

4) Una volta terminato il volo il pilota ha l’obbligo di chiamare la torre di controllo per comunicare l’avvenuto atterraggio e conclusione della missione.

L’Applicazione richiede un dispositivo mobile come uno smartphone o un tablet, dotato di GPS ed accesso ad Internet funzionando appunto con una tecnologia di broadcasting.

Chiaramente, DroneRadar è una soluzione che molti operatori APR e ATC hanno aspettato ed ha un enorme potenziale per le procedure di strutturazione necessarie per integrare le operazioni UAV nel controllo di tutto il traffico aereo.
Con questo sistema gli enti di assistenza al volo europei e le altre autorità avrebbero finalmente la supervisione delle operazioni APR registrate inserite in un contesto più ampio di traffico aereo/aeroportuale.

Immagine che mostra l'installazione del sistema DroneRadar nella torre di controllo dell'aeroporto di Varsavia

L’aeroporto di Varsavia Babice, che supporta oltre 40.000 operazioni di aviazione generale scuola/turistica ogni anno, è stato collegato a Droneradar.
L’accordo relativo all’accesso al sistema è stato firmato tra Agenzia polacca per i Servizi di navigazione Aerea (PANSA) e il gestore dell’aeroporto, Centro servizi logistici (CUL), appartenente al Ministero dell’Interno e dell’Amministrazione.
Gli utenti principali del piccolo scalo sono elisoccorso polacco, Polizia, Aeroclub, scuole private di aviazione generale e alcune società di lavoro aereo.
Ora, ottenere il permesso per un volo con un drone nella parte settentrionale di Varsavia (ATZ EPBC) è stato semplificato e digitalizzato.

In conclusione dopo averti illustrato due di alcuni sistemi possibili spiegandoti le loro peculiarità, voglio darti un consiglio, qualsiasi saranno i parametri e le tecnologie che si adotteranno in futuro (anche dopo il tanto atteso regolamento EASA), ricordati di rispettare gli spazi aerei in qualsiasi parte d’Europa o del mondo ti ritroverai ad operare per lavoro oppure per diletto.

Nel cielo non siamo soli!

A cura di Flavio Angoli

 

Spero che anche questo articolo di Flavio possa averti dati spunti di riflessione sulla sicurezza dei droni in volo.
Per ogni dubbio e domande, lo spazio qui sotto è a tua disposizione!

 

Se ti va di contribuire ai contenuti di questo blog con argomenti che riguardano la topografia, i droni, le misure, i software, la cartografia e gli strumenti e ti va di scrivere un articolo da pubblicare in queste pagine, io ne sarei molto contento, oltre che davvero onorato.
Scrivimi su Telegram qui: telegram.me/paolocorradeghini o mandami un’email a paolo.corradeghini[at]3dmetrica.it su quello di cui vorresti parlare.
Questo spazio è a disposizione per la condivisione di contenuti ed informazioni!

 

A presto!

Paolo Corradeghini

 

 

Fotografia di Flavio AngoliSono Flavio Angoli, lombardo (sebino per la precisione), classe 1994.
Da sempre affascinato dal mondo aeronautico, inizio dalle simulazioni di volo in cameretta per finire a conseguire un attestato di volo VDS a 19 anni.
Mi avvicino al mondo dei droni nel 2013 decidendo, dopo due anni di test, schianti, fallimenti e soddisfazioni, di fondare Zenith – Aerial Solutions un mio personale progetto lavorativo dove mi occupo principalmente di rilievi fotogrammetrici ed ispezioni.
Parallelamente avverto il bisogno di voler trasmettere la passione per i droni e la cultura aeronautica in genere agli altri (non smetterei mai di parlarne!) ed a Luglio 2017 divento istruttore di volo.
Entusiasta delle nuove tecnologie e delle loro applicazioni, EXCELSIOR! è il motto che mi guida nella vita.
Attualmente continuo la mia esperienza lavorativa nel campo fotogrammetrico e collaboro con una scuola di volo come istruttore.

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Paolo Corradeghini

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    Paolo Corradeghini immagine profilo
    Paolo Corradeghini, ligure, classe 1979, ingegnere per formazione, topografo di professione, sportivo per necessità e fotografo per passione. Fai click sulla mia faccia e scopri qualche informazione in più.
  • Paolo Corradeghini

    Topografia, rilievi, droni, gps, cartografia, geomatica e mappe.
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C'è la possibilità di esportare una mappa, inserendo testo, titolo e legenda, tutto in formato immagine.
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E poi si può importare un sacco di file di formati diversi, inclusi i dati georeferenziati.


Qui ci sono gli altri video legati a Google Earth Pro:
Parte 1 - Il software: https://youtu.be/Zm947ElLV8E
Parte 2 - Impostazioni e coordinate:  https://youtu.be/QdAgCxpr9MU
Parte 3 - Misure https://youtu.be/ligAaNM2CdA
Parte 4 - KML (e KMZ): https://youtu.be/H_4OqBe3MK4
Parte 5 - Cronologia e Google Street View: https://youtu.be/E9_a9Neu-Zk
Parte 6 - Import/Export: https://youtu.be/CmBQ8Bc7PX0


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    In questo video ti faccio vedere come si creano le curve di livello in QGIS.<br />Serve un rastrer, un modello digitale di elevazione.<br />E poi è piuttosto semplice.<br />Ti condivido il processo con un'attenzione alla possibilità di creare elementi con informazione di elevazione.<br /><br /><br />Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.<br />Ne sarei felice.<br /><br />Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.<br /><br />Il modo più veloce per contattarmi è tramite Telegram @paolocorradeghini<br />Oppure trovi gli altri miei contatti li trovi sul blog di 3DMetrica: https://3dmetrica.it/<br /><br />Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica<br />È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.<br /><br /><br />0:00 Intro<br />0:38 Un DEM in QGIS<br />2:38 Estrai le curve di livello<br />6:24 Le curve di livello generate<br />8:13 Sottocampionare un raster per curve più morbide<br />11:26 Offset alle curve<br />12:08 Esporto le curve di livello<br />14:20 Outro
    Dentro Lidar360 c'è la possibilità di creare un modello tridimensionale a partire da un modello digitale di elevazione.
La differenza con un modello 3D a triangoli (il "LiTin") sta nella sua genesi ma soprattutto nella sua possibilità di editing e sistemazione generale.
Te lo condivido in questo video.


Qui ci sono i video di questo percorso in Lidar360:
01 - I controlli sulla nuvola di punti: https://youtu.be/jo2HEHeA3tM
02 - Pulisco la nuvola da "outliers" e rumore: https://youtu.be/HltISGTxM90
03 - Da quota ellissoidica a quota ortometrica: https://youtu.be/HsUYNBFLqdw
04 - Ritaglia la nuvola di punti: https://youtu.be/Ycno8uW8ea4
05 - Classifica automaticamente i punti del terreno: https://youtu.be/D6HUYywrpno
06 - Affino la classificazione automatica: https://youtu.be/Prpgx7-2pOY
07 - Controllare il terreno con il modello TIN: https://youtu.be/Adx-jTTVS6w
08 - Infittire i punti del terreno ed estrarli dalla nuvola generale: https://youtu.be/SR207WpzIvU
09 - Modello 3D a facce triangolari TIN: https://youtu.be/ztH_RI9iVhU
10 - Curve di livello: https://youtu.be/TzYQQ52bXgI
11 - Classificare gli edifici ed aggiustare la classificazione con il "Profile Tool": https://youtu.be/X5QJJYyjjTk
12 - Classificare elementi specifici (macchine e linee elettriche) in una nuvola di punti: https://youtu.be/Gyy8UZdkLFI
13 - Classificare per attributi: https://youtu.be/BcKt4moEJWE
14 - Importa un ortomosaico e gestisci le viste: https://youtu.be/2I2vbkweiP8
15 - Vector Editor: https://youtu.be/qibsQNP3ZQ4
16 - Crea un DTM riempiendo i buchi del terreno: https://youtu.be/-DA9esFvdLo
17 - Lavorare con il modello "LiModel": https://youtu.be/S21h7F0K_b0


Questa serie è fatta in collaborazione con   @lidaritalia  (https://www.lidar-italia.it/) con cui portiamo avanti un bel po' di attività di studio, analisi e test sui sistemi Lidar (da drone e da terra) e sui software di  @GreenValleyINTL   (https://greenvalleyintl.com/).
È grazie a loro se posso condividere questi contenuti!


Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.
Scrivilo nei commenti.
Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini


0:00 Intro
1:12 Lidar360
2:28 Che cos'è un modello TIN
2:58 Convert TIF to LiModel
4:40 Il LiModel
6:03 L'editor del LiModel
13:04 Salvare le modifiche
14:45 Outro


Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/

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    In questo video voglio condividere con te come utilizzare il plugin "Ellipse marking" del software Cloud Compare per portarci dentro un ortomosaico (dopo averlo trasformato in nuvola di punti, piatta).


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Ne sarei felice.

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0:00 Intro
1:18 Una piccola nuvola in Cloud Compare
2:25 Prendo una misura di riferimento preliminare
3:49 Il plugin Ellipse Marking
6:09 L'ortofoto trasformata in nuvola di punti
6:56 Trasporto l'ortomosaico sotto la nuvola 3D
13:10 Outro
    Dentro il software di fotogrammetria Agisoft Metashape si possono classificare i punti di una nuvola di punti 3D.
In questo video ti faccio vedere che cosa viene fuori usando gli algoritmi automatici di classificazione del terreno.


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0:00 Intro
0:53 Entro in Metashape
3:16 Gli strumenti per gestire le classi di una nuvola
4:11 Classificare i punti del terreno
11:31 Guardo i risultati
12:10 Filtrare le classi
13:30 Reset classification
14:05 Outro
    In questo ti condivido alcuni step per passare da un modello 3D (in Cloud Compare) ad una rappresentazione 2D.
Faccio riferimento all'ambiente CAD, pechè è quello in cui sono più confidente, ma si potrebbero seguire altre strade ed altri strumenti.
Spero comunque di riuscire a darti informazioni utili.


Questo video, e tutti gli altri di questa serie, esiste grazie al Gruppo Naturalistico Montelliano - http://www.gnmspeleo.it/

Ecco i video della serie:
EP01 - Scarica ed installa Cloud Compare: https://youtu.be/UiGda9FTct4
EP02 - L'area di lavoro di Cloud Compare: https://youtu.be/_Tdzv0ZaKsg
EP03 - Importa una nuvola (LAS) e applica una traslazione globale: https://youtu.be/CbTiTv3Qafw
EP04 - Elimina parti che non ti interessano (strumento di Segmentazione): https://youtu.be/aLAmh4tJUpY
EP05 - Salvare un progetto in Cloud Compare in formato BIN: https://youtu.be/02iuRsgPKaw
EP06 - Sezioni dinamiche: https://youtu.be/udvvyoHB9cM
EP07 - Trova i limiti planimetrici di una nuvola: https://youtu.be/Xo-DvdjRMQo
EP08 - "Scoperchia" una nuvola di punti, separando pavimento e soffitto: https://youtu.be/eunYw58c4Bk
EP09 - Misurare una nuvola di punti: https://youtu.be/XH9nLfm78J4
EP10 - Colorare una nuvola con le informazioni della quota: https://youtu.be/A8p0ZmsCvi8
EP11 - Creare una polilinea: https://youtu.be/faYyQvHLqrI
EP12 - Sezioni trasversali: https://youtu.be/ciincbrKWxA
EP13 - Profilo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/Ur_Var3SDXE
EP14 - Sviluppo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/nMQ5RZN-nHQ
EP15 - Costruire un DEM: https://youtu.be/zn_faKHsE58
EP16 - Curve di livello: https://youtu.be/5RH-Ag-kSgA
EP17 - Allineare due nuvole di punti: https://youtu.be/PQS7reeSIaU
EP18 - Aumentare la densità dei punti della nuvola: https://youtu.be/aOKU_Bcokbk
EP19 - Crea un'animazione della nuvola: https://youtu.be/oDB1AUlw68s
EP20 - Pulire la "doppia pelle": https://youtu.be/SEu4tYLi82o
EP21 - Dal 3D al 2D: https://youtu.be/R2bImzWw0Cs


Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.
Scrivilo nei commenti.
Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini


0:00 Intro
2:43 Un esempio di mappa di grotta
4:03 Cloud Compare
7:43 DEM e curve di livello
10:25 Creare l'ingombro dell'area
13:23 Esportazione in DXF
14:50 Apro i DXF in CAD
17:58 Creare una "pseudo-ortofoto"
28:45 Aggiungo punti quotati
35:48 Creo un profilo longitudinale
46:00 Le sezioni trasversali
52:20 Outro


Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/

Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
    Dentro Google Earth Pro c'è la possibilità di vedere immagini aeree del passato, attraverso lo strumento della cronologia.
Te lo condivido in questo video, dove ri parlo anche del "famoso" Google Street View.


Qui ci sono gli altri video legati a Google Earth Pro:
Parte 1 - Il software: https://youtu.be/Zm947ElLV8E
Parte 2 - Impostazioni e coordinate:  https://youtu.be/QdAgCxpr9MU
Parte 3 - Misure https://youtu.be/ligAaNM2CdA
Parte 4 - KML (e KMZ): https://youtu.be/H_4OqBe3MK4
Parte 5 - Cronologia e Google Street View: https://youtu.be/E9_a9Neu-Zk
Parte 6 - Import/Export: https://youtu.be/CmBQ8Bc7PX0


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.

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0:00 Intro
1:57 La cronologia
7:51 Google Street View
13:37 Outro
    Puoi modificare il file del database associato ad uno shapefile attraverso l'editing diretto del file .dbf attraverso un  foglio di calcolo.
Te lo condivido in questo video.


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0:00 Intro
1:21 Importo dei punti in QGIS
3:01 Aggiungere campi ad uno shapefile
4:30 Apro il database con OpenOffice
5:20 Aggiungo informazioni
8:12 Aggiorno lo shapefile in QGIS
9:27 Outro
    Capita spesso che in una nuvola di punti, anche se Lidar ed anche se classificata, ci siano dei buchi nei punti del terreno.<br />Puoi creare un DTM interpolando le informazioni dove mancanti oppure puoi ricreare informazioni vettoriali e tridimensionali (punti) prima di elaborare il modello digitale di elevazione.<br /><br />In questo video ti faccio vedere il tool "Simulate Ground Points" (simula i punti del terreno) del software Lidar360 che crea punti che non modificano la nuvola originale ma che possono essere usati per creare un DTM continuo e senza buchi.<br /><br /><br />Qui ci sono i video di questo percorso in Lidar360:<br />01 - I controlli sulla nuvola di punti: https://youtu.be/jo2HEHeA3tM<br />02 - Pulisco la nuvola da "outliers" e rumore: https://youtu.be/HltISGTxM90<br />03 - Da quota ellissoidica a quota ortometrica: https://youtu.be/HsUYNBFLqdw<br />04 - Ritaglia la nuvola di punti: https://youtu.be/Ycno8uW8ea4<br />05 - Classifica automaticamente i punti del terreno: https://youtu.be/D6HUYywrpno<br />06 - Affino la classificazione automatica: https://youtu.be/Prpgx7-2pOY<br />07 - Controllare il terreno con il modello TIN: https://youtu.be/Adx-jTTVS6w<br />08 - Infittire i punti del terreno ed estrarli dalla nuvola generale: https://youtu.be/SR207WpzIvU<br />09 - Modello 3D a facce triangolari TIN: https://youtu.be/ztH_RI9iVhU<br />10 - Curve di livello: https://youtu.be/TzYQQ52bXgI<br />11 - Classificare gli edifici ed aggiustare la classificazione con il "Profile Tool": https://youtu.be/X5QJJYyjjTk<br />12 - Classificare elementi specifici (macchine e linee elettriche) in una nuvola di punti: https://youtu.be/Gyy8UZdkLFI<br />13 - Classificare per attributi: https://youtu.be/BcKt4moEJWE<br />14 - Importa un ortomosaico e gestisci le viste: https://youtu.be/2I2vbkweiP8<br />15 - Vector Editor: https://youtu.be/qibsQNP3ZQ4<br />16 - Crea un DTM riempiendo i buchi del terreno: https://youtu.be/-DA9esFvdLo<br /><br /><br />Questa serie è fatta in collaborazione con   @lidaritalia  (https://www.lidar-italia.it/) con cui portiamo avanti un bel po' di attività di studio, analisi e test sui sistemi Lidar (da drone e da terra) e sui software di  @GreenValleyINTL   (https://greenvalleyintl.com/).<br />È grazie a loro se posso condividere questi contenuti!<br /><br /><br />Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.<br />Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.<br />Scrivilo nei commenti.<br />Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini<br /><br /><br />0:00 Intro<br />1:25 La nuvola di punti in Lidar360<br />2:05 Generare un DTM<br />3:43 I buchi del DTM<br />4:40 Simulate ground points<br />11:10 Rigenero il DTM usando il nuovo file<br />12:00 Guardo i risultati<br />13:56 Outro<br /><br /><br />Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/<br /><br />Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
    C'è un plugin in Cloud Compare che si chiama "Virtual Broom" - scopa virtuale - è ti permette di pulire il rumore (ma non solo quello) di una nuvola di punti come se fosse una scopa che pulisce una superficie.


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0:00 Intro
0:57 Una nuvola di punti con un po' di rumore
2:03 Il plugin "Virtual Broom"
9:45 I risultati della pulizia
10:53 Uso il plugin per togliere la vegetazione
13:03 La scelta dei punti di rumore
13:52 Outro
    La ricostruzione fotogrammetrica di alberi privi di foglie (tipico della stagione invernale) può essere un problema per un software structure from motion.
In questo video ti condivido l'esperienza in Agisoft Metashape.
E provo a vedere come poter gestire dati di questo tipo

I contenuti di questo valgono per Metashape e, forse, per altri software commerciali di fotogrammetria.
Probabilmente algoritmi più avanzati e codici customizzati riescono ad ottenere risultati migliori di questi...


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0:00 Intro
1:24 Metashape
3:26 Nuvole di punti di un caso pratico
5:30 Le mappe di profondità
9:28 Un altro modello problematico
10:03 Nuvola densa in qualità più scarsa
11:43 Scattare a quota maggiore
11:58 Creare la nuvola di punti dalla mesh
13:44 Outro
    Non sempre una nuvola di punti derivante da scansioni multiple in una grotta è ok ovunque.
A volte possono esserci problemi di sovrapposizione che creano un effetto di "doppia pelle".
In questo video ti condivido alcuni strumenti e metodi per provare a pulire l'output.


Questo video, e tutti gli altri di questa serie, esiste grazie al Gruppo Naturalistico Montelliano - http://www.gnmspeleo.it/

Ecco i video della serie:
EP01 - Scarica ed installa Cloud Compare: https://youtu.be/UiGda9FTct4
EP02 - L'area di lavoro di Cloud Compare: https://youtu.be/_Tdzv0ZaKsg
EP03 - Importa una nuvola (LAS) e applica una traslazione globale: https://youtu.be/CbTiTv3Qafw
EP04 - Elimina parti che non ti interessano (strumento di Segmentazione): https://youtu.be/aLAmh4tJUpY
EP05 - Salvare un progetto in Cloud Compare in formato BIN: https://youtu.be/02iuRsgPKaw
EP06 - Sezioni dinamiche: https://youtu.be/udvvyoHB9cM
EP07 - Trova i limiti planimetrici di una nuvola: https://youtu.be/Xo-DvdjRMQo
EP08 - "Scoperchia" una nuvola di punti, separando pavimento e soffitto: https://youtu.be/eunYw58c4Bk
EP09 - Misurare una nuvola di punti: https://youtu.be/XH9nLfm78J4
EP10 - Colorare una nuvola con le informazioni della quota: https://youtu.be/A8p0ZmsCvi8
EP11 - Creare una polilinea: https://youtu.be/faYyQvHLqrI
EP12 - Sezioni trasversali: https://youtu.be/ciincbrKWxA
EP13 - Profilo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/Ur_Var3SDXE
EP14 - Sviluppo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/nMQ5RZN-nHQ
EP15 - Costruire un DEM: https://youtu.be/zn_faKHsE58
EP16 - Curve di livello: https://youtu.be/5RH-Ag-kSgA
EP17 - Allineare due nuvole di punti: https://youtu.be/PQS7reeSIaU
EP18 - Aumentare la densità dei punti della nuvola: https://youtu.be/aOKU_Bcokbk
EP19 - Crea un'animazione della nuvola: https://youtu.be/oDB1AUlw68s
EP20 - Pulire la "doppia pelle": https://youtu.be/SEu4tYLi82o
EP21 - Dal 3D al 2D: https://youtu.be/R2bImzWw0Cs


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0:00 Intro
3:30 Cloud Compare
5:21 Lo strumento "Cross Section" per trattare i dati
10:18 Lavorare su ogni sezione
15:10 Unisco le sezioni pulite
16:50 Outro


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    tredimetrica

    La fine dell'anno e l'inizio del nuovo è tempo di La fine dell'anno e l'inizio del nuovo è tempo di rilievi nelle cave di estrazione...

#cave #rilievo #aerofogrammetria
    Trasportare drone e svariate batterie (12), in spa Trasportare drone e svariate batterie (12), in spalla, dentro uno zaino, è una cosa rilevante se devi fare un po' di strada a piedi.

Foto (tagliata malamente da me) di @davidemarcesini 

#drone #porto #fotoaeree #uav #apr #sapr
    Se il tuo Lidar è equipaggiato con una camera fot Se il tuo Lidar è equipaggiato con una camera fotografica per colorare la scansione e se puoi accedere alle immagini, le puoi usare per fare un progetto fotogrammetrico.

Non è detto che tu ci riesca.
La sovrapposizione laterale delle strisciate Lidar non è paragonabile a quella fotogrammetrica ma qui ho fatto un volo Lidar a griglia e i dati erano abbondanti.

A partire dai punti di legame, puoi fare la nuvola densa, mesh, texture e ortomosaico.

Credo che i prodotti che sfruttano le informazioni nelle immagini siano quelli più interessanti perchè complementari con il dato Lidar che non può arrivare a contenere le informazioni delle fotografie.

#lidar #fotogrammetria #rilievo #3d
    Capita che in un rilievo Lidar il drone voli a par Capita che in un rilievo Lidar il drone voli a partire da luoghi accessibili, lungo strade o aree poco distanti da parcheggi.
Nelle zone agricole le strade possono non essere pubbliche, anche se non ci sono cancelli o sbarre.

Credo che valga sempre la pena contattare la proprietà per informarla del lavoro.
Anche se prevedi di stare lontano da case, fattorie o altri insediamenti.
Il più delle volte si evitano possibili problemi o anche solo rallentamenti nella tabella di marcia della giornata.

Se poi ci sono delle greggi (e l'area è frequentata dal lupo) è normale che queste siano protette da cani pastori.
Il loro lavoro è proteggere le pecore.
Da chiunque.
Ti avvertono, abbaiando, se ti avvicini troppo.
Se vai oltre potrebbero fare anche qualcos'altro.

Valuta anche questo aspetto del lavoro.
Anche se il gregge è in un recinto, parcheggiare l'auto e lavorare troppo vicino potrebbe mandare in allerta/allarme i cani.
Meglio spostarsi un po' e lasciarli fare tranquilli il loro lavoro ma senza metterli sotto stress costante.

Se lì vicino c'è la fattoria e ti presenti alla proprietà potrebbero aiutarti gestendo i loro cani pastori in tua presenza e permettendoti di concentrarti solo sul tuo lavoro (senza dover controllare costantemente dove si trovano).

Per nessun motivo passerei vicino ad un gregge non recintato e custodito!

#rilievo #topografia #misure #cani #gregge #pastori #proprietàprivata
    È piuttosto normale (quando si parla di rilievi c È piuttosto normale (quando si parla di rilievi con drone) rilevare un'area maggiore rispetto ai limiti di progetto.
Questo perchè una macchina fotografica ed un Lidar (come in questo caso) hanno un angolo di campo del sensore e volando lungo il confine prendono informazioni anche dei punti esterni ad esso.

Inoltre si possono ottimizzare le missioni automatiche per far sì che (in andata o in ritorno) il drone passi su zone esterne continuando ad acquisire dati.

Qui in rosso ci sono i limiti di progetto di un rilievo Lidar ed in giallo le aree effettivamente acquisite (e con dati "buoni")

#lidar #rilievo #rilievo3d #realitycapture
    Il laser scanning è il modo migliore per creare m Il laser scanning è il modo migliore per creare modelli 3D di strutture reticolari: tralicci, ringhiere o strutture metalliche in generale...

Si può provare a creare delle nuvole di punti da fotogrammetria ma è dura (ed i motivi sono diversi...)

Il laser scanning, è invece molto performante.
Serve avere un po' di accortezza nel fare più stazioni di scansione, per coprire più punti di vista ed evitare le zone d'ombra.

L'altra valutazione da fare è relativa alla portata dello scanner.
I tralicci dell'alta tensione possono essere parecchio alti.
Questo misura 100m da terra.
Serve una portata sufficiente per arrivare, bene, fino in cima.
Se lo scanner è sufficientemente preciso, si riescono ad avere anche buone nuvole dei conduttori!

#3d #laserscanning #laserscanner #rilievo #tralicci
    Prima di partire con un rilievo sottoscrivi i limi Prima di partire con un rilievo sottoscrivi i limiti dell'area.
Può essere un allegato al contratto/offerta o qualcosa a parte.
L'importante è che sia chiaro.
A te e al cliente (se tu fai il rilievo).
A te e al topografo (se lo commissioni).

Sono tornato in campo per integrare un'area che avevo tralasciato.
La responsabilità era tutta la mia.
Non avevo fatto attenzione alle email scambiate con il committente.
Per fortuna era vicino a casa, è stato facile e veloce.
Ma ci sono comunque dovuto ritornare.

Allora ho riflettuto sull'importanza della chiarezza tra le parti prima di iniziare un lavoro.
Non si tratta di essere rigidi o pignoli.
È un modo per tutelare il lavoro di tutti.

Se sei tu a fare il rilievo non ti sentirai chiedere cose tipo: "Ah ma io credevo che saresti arrivato fino a là".

Se invece lo commissioni puoi stroncare sul nascere ogni fraintendimento per un'area che non ti viene restituita.

Non serve una planimetria con chissà quale dettaglio!
Va bene anche uno stralcio di mappa di Google.
L'importante è che sia chiaro e condiviso.

E più il rilievo è esteso/complesso/costoso, più è importante farlo.
    Se in terra c'è tanta polvere (ed in questo perio Se in terra c'è tanta polvere (ed in questo periodo siccitoso ce n'è davvero tanta!), trova il modo di far decollare il drone in un posto non troppo "sporco" e se puoi alzalo da terra.
Il rischio "desert storm" è altissimo, specialmente con droni grossi ed eliche montate sotto i bracci.

#drone #uav #rilievi #voli #fotogrammetria #sabbia #polvere
    Rilievi GNSS di punti di appoggio per un rilievo f Rilievi GNSS di punti di appoggio per un rilievo fotogrammetrico.

#rilievo #gnss #rtk #cava
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