DRONI E SICUREZZA 2 – DRONI E SISTEMI RADAR

10 Giugno 2018
Immagine che mostra le componenti del sistema di localizzazione radar di droni in volo

In questo si parla dell’aspetto della sicurezza legata ai droni approfondendo l’argomento dei sistemi radar in uso per la localizzazione dei mezzi aerei in volo.

Dopo il suo primo articolo “Droni e Sicurezza“, che trovi a questo link, Flavio Angoli è tornato a trovarmi nelle pagine di questo blog con un nuovo articolo sulla sicurezza dei droni.

Ed io non posso che esserne molto contento!

Ringrazio Flavio per il tempo che ha dedicato a scrivere il suo contributo e per averlo voluto, anche questa volta, condividere con me e con i lettori del blog.
Questo per me è un gesto molto bello, sia umano che professionale, e sono onorato di ricevere conttributi di valore, spontanei e disinteressati, da poter condividere in queste pagine, proprio come questo di Flavio a cui ti lascio!

DRONI E SISTEMI RADAR

In questo si parla dell’aspetto della sicurezza legata ai droni approfondendo l’argomento dei sistemi radar in uso per la localizzazione dei mezzi aerei in volo.

Nello scorso articolo ti ho parlato di rapporti ANSV, a grandi linee della pericolosità degli APR e della tecnologia Geo-Fencing.

Oggi voglio parlarti del sistema AeroScope introdotto da DJI e del sistema polacco Droneradar (con il sistema ADS-B) per il controllo e la sicurezza dei nostri cieli, visto il continuo incremento di vendite e il conseguente utilizzo di droni sia in ambito lavorativo, che in ambito ludico/sportivo.

Come ben sappiamo i droni ultimamente godono di un’attenzione maggiore rispetto a qualche anno fa.
Attenzione è il termine giusto che ha fatto suonare il campanello d’allarme a produttori di questa tipologia di mezzi e ai gestori del traffico aereo (sia in competenza legislativa che operativa).
La continua emergenza terroristica, che ha innalzato i livelli di guardia verso ogni mezzo che può possibilmente offendere, ha messo i droni sotto una speciale lente d’ingrandimento.

Anche la cronaca negli ultimi tempi non si è risparmiata nel descrivere incidenti, guasti o malfunzionamenti di droni che sono successivamente caduti in testa a persone, o recato comunque danni a cose.

AEROSCOPE DJI

Immagine che mostra le componenti del sistema DJI Aeroscope

DJI si è posta come uno degli attori principali per arginare il problema di ingressi non autorizzati in spazi aerei controllati/zone segregate/no fly zone etc.

Come abbiamo visto nel precedente articolo con la tecnologia Geo-fencing ora la casa cinese affianca anche un sistema di monitoraggio dei propri mezzi volanti, una sorta di “radar” che identifica i droni in volo sugli obiettivi sensibili, nelle no flight zone in tutti gli spazi aerei in genere.

Gli enti di assistenza al volo possono installare in prossimità di aeroporti l’apparato AeroScope (antenne, monitor, decoder etc.) per poter analizzare nel dettaglio tutto il traffico drone attorno all’area prestabilita.

Immagine che mostra il monitor del sistema DJI Aeroscope

In realtà non si tratta di un radar, nonostante siano visibili sulla mappa del monitor la localizzazione dei droni e il tracciato di volo da loro eseguito come in un classico sistema di tracciamento per aeromobili.

Il sistema utilizza il medesimo canale di comunicazione radio tra il drone e il radiocomando per trasmettere informazioni riguardo il numero di serie (con le generalità del pilota/operatore), la telemetria: che include posizione, altitudine, velocità orizzontale/verticale e la direzione del mezzo.
Per fare questo vengono poste (per la versione fissa) una o più antenne, facendole lavorare in ricezione, nell’area oggetto di “protezione”, oppure si possono allestire postazioni mobili contenute in una valigetta ed alimentate, se necessario, a batteria: in questo modo si possono creare in pochi minuti centri di monitoraggio per mettere in sicurezza ad esempio manifestazioni e concerti.

Il modo operativo non necessita di alcuna modifica al mezzo (montaggio di transponder, chip etc).
Il sistema, agendo come descritto prima, non necessita di un’attivazione da parte del pilota, rendendo il tutto automatico e trasparente.

Il problema di AeroScope è evidente: al momento è in grado di rilevare solo i droni DJI e quelli che operano con Wi-Fi aperto, ma non ancora i sistemi di altre marche.
Bisogna anche ammettere che quasi i due terzi dei droni in circolazione sono proprio Dji.
Sembrerebbe comunque che il colosso cinese si stia muovendo per unificare l’identificazione di tutti i droni, compresi quelli non proprietari.

AeroScope potrebbe quindi apparire come una delle soluzioni più economiche per gli operatori di droni e allo stesso tempo mantenere uno standard di sicurezza, funzionalità e privacy degli stessi piloti estremamente alto, insomma farebbe il suo lavoro.

DRONERADAR

Immagine che mostra uno smartphone in cui è installata l'app DroneRadar

DroneRadar è un’ applicazione DAMS (Drone Awareness and Monitoring System) si pone come sistema atto a migliorare la sicurezza dello spazio aereo fornendo soluzioni per eseguire, monitorare e integrare le operazioni con i droni con il traffico aereo nei cieli europei, con uno speciale occhio di riguardo per le no fly zone su città/aeroporti ed obiettivi particolarmente sensibili.

Il progetto coinvolge quattro aziende polacche: FlyTech UAV per quanto riguarda la parte di integrazione del sistema sugli APR, la Droneradar per il data management e la Aerobits per lo sviluppo di ricevitori micro ADS-B e CreoTech, un’azienda specializzata nella strumentazione per l’industra aerospaziale.

A differenza di AeroScope, Droneradar utilizza il sistema ADS-B che prevede l’utlizzo di micro ricevitori, che utilizzano questo tipo di tecnologia, a bordo.

Come funziona la tecnologia ADS-B?

Qui sotto la spiegazione video del sistema

L’apparato ADS-B (Automatic Dependent Surveillance-Broadcast) consiste in un ricevitore ed un trasmettitore, montati su un aeromobile, che permettono lo scambio di dati relativi al volo.
Ogni aeromobile, ricevendo il segnale GPS, definisce la sua posizione nello spazio, integra questa informazione con vari dati su velocità, piano di volo, status del volo ed invia il tutto periodicamente ed in maniera automatica alle stazioni di terra.
Le stazioni sono controllate dagli enti del traffico aereo che possono vedere in real time le informazioni e le posizioni di tutti gli aeromobili nel loro spazio di competenza su appositi monitor.
L’aeromobile condivide queste informazioni anche con il traffico nelle vicinanze.
La stazione di controllo invierà una serie di informazioni all’aeromobile, quali la situazione del traffico intorno ad esso ed i bollettini meteo.
I vantaggi sono evidenti: il segnale utilizzato è digitale, infatti se questo viene ricevuto correttamente non degrada con la distanza, inoltre il volume di infomazioni trasmettibili con questo sistema sono molte di più rispetto ad altri tipi di tecnologie.
Lo “svantaggio”, come succede per i radar secondari, consiste nel fatto che il sistema ADS-B è una tecnica cooperativa, ovvero che sull’aeromobile deve esserci NECESSARIAMENTE un trasponder ADS-B che comunica con le stazioni di terra, altrimenti la sua presenza non viene rilevata, cosa che invece si può vedere dal radar primario dove i bersagli sono totalmente passivi nel processo di rilevazione.

In questa figura si vede lo schema, a grandi linee, del funzionamento di tutto l’apparato ADS-B.
Immagine ch mostra il principio di funzionamento del sistema Droneradar ADS-B

E qui sotto c’è un video di  come funzionerebbe l’apparato in caso di un pericolo di collisione tra un elicottero e un APR.

Droneradar è la prima piattaforma europea, e probabilmente mondiale, che consente l’integrazione del traffico aereo con quello drone, cosa molto più interessante rispetto ad AeroScope.
La piattaforma di sistema non è restrittiva ed è basata su un cloud che consente la registrazione, il monitoraggio e la gestione delle operazioni con l’APR.
Il sistema si basa su semplici concetti facilmente comprensibili sia dagli amatori che per gli operatori professionali (implementato da più funzionalità).

Droneradar è pienamente operativo in Polonia da dicembre 2015.

Nel corso del primo anno, l’applicazione mobile è stata scaricata e utilizzata da oltre 20.000 utenti (iOS e Android).

Qui sotto c’è il ricevitore per la stazione di terra ADS-B del sistema Droneradar
Immagine che mostra lo schema di funzionamento del ricevitore DroneRadar ADS-B

E qui il ricevitore micro ADS-B del sistema Droneradar da installare sull’APR
Immagine che mostra le dimensioni del ricevitore ADS-B Micro di DroneRadar paragonato ad una moneta di 1 centesimo

COME FUNZIONA DRONERADAR?

Droneradar utilizza i dati ufficiali di PANSA (Agenzia polacca per i Servizi di navigazione Aerea) così che gli spazi aerei nell’applicazione siano omologhi a quelli reali.
Sullo schermo del proprio dispositivo mobile, l’utente può vedere la limitazione dello spazio aereo agli operatori APR, al fine di proteggere i CTR e le ATZ.
Il sistema mostra anche eventi speciali come le operazioni HEMS (elisoccorso).
L’App controlla automaticamente lo spazio aereo analizzando i dati forniti dall’utente.
In base alle regole dello spazio aereo interessato, l’utente può scegliere una delle tre categorie di peso (<0,6Kg / 0,6-25Kg / 25-150Kg).
Il sistema abbina automaticamente le restrizioni e le informazioni di spazio aereo visualizzate in base alla categoria di peso selezionata.
Le tre luci poste nella parte superiore dello schermo informano l’utente su una possibile prosecuzione del volo senza ulteriori restrizioni; non è infatti possibile procedere senza le istruzioni necessarie da parte della torre.

Esempio per un volo in CTR tramite l’applicazione

1) il pilota effettua il login nell’App ed inserisce i dati del volo che andrà ad effetutare;

2) Il pilota tramite un percorso diretto chiama la Torre di Controllo che ha competenza su quello spazio per ottenere l’autorizzazione al volo;

3) A seconda della decisione del controllore del traffico aereo, il pilota visualizzerà uno dei seguenti messaggi:

  • Accettato (clearance ottenuta, icona verde chiaro);
  • Rifiutato (vietato il volo, icona grigia);
  • Accettato con modifiche (spazio ottenuto con restrizioni impostate dal controllore del traffico aereo, icona verde scuro);
  • Rifiutato con modifiche (vietato il volo, l’operazione può iniziare in un secondo momento impostato dal controllore del traffico aereo).

4) Una volta terminato il volo il pilota ha l’obbligo di chiamare la torre di controllo per comunicare l’avvenuto atterraggio e conclusione della missione.

L’Applicazione richiede un dispositivo mobile come uno smartphone o un tablet, dotato di GPS ed accesso ad Internet funzionando appunto con una tecnologia di broadcasting.

Chiaramente, DroneRadar è una soluzione che molti operatori APR e ATC hanno aspettato ed ha un enorme potenziale per le procedure di strutturazione necessarie per integrare le operazioni UAV nel controllo di tutto il traffico aereo.
Con questo sistema gli enti di assistenza al volo europei e le altre autorità avrebbero finalmente la supervisione delle operazioni APR registrate inserite in un contesto più ampio di traffico aereo/aeroportuale.

Immagine che mostra l'installazione del sistema DroneRadar nella torre di controllo dell'aeroporto di Varsavia

L’aeroporto di Varsavia Babice, che supporta oltre 40.000 operazioni di aviazione generale scuola/turistica ogni anno, è stato collegato a Droneradar.
L’accordo relativo all’accesso al sistema è stato firmato tra Agenzia polacca per i Servizi di navigazione Aerea (PANSA) e il gestore dell’aeroporto, Centro servizi logistici (CUL), appartenente al Ministero dell’Interno e dell’Amministrazione.
Gli utenti principali del piccolo scalo sono elisoccorso polacco, Polizia, Aeroclub, scuole private di aviazione generale e alcune società di lavoro aereo.
Ora, ottenere il permesso per un volo con un drone nella parte settentrionale di Varsavia (ATZ EPBC) è stato semplificato e digitalizzato.

In conclusione dopo averti illustrato due di alcuni sistemi possibili spiegandoti le loro peculiarità, voglio darti un consiglio, qualsiasi saranno i parametri e le tecnologie che si adotteranno in futuro (anche dopo il tanto atteso regolamento EASA), ricordati di rispettare gli spazi aerei in qualsiasi parte d’Europa o del mondo ti ritroverai ad operare per lavoro oppure per diletto.

Nel cielo non siamo soli!

A cura di Flavio Angoli

 

Spero che anche questo articolo di Flavio possa averti dati spunti di riflessione sulla sicurezza dei droni in volo.
Per ogni dubbio e domande, lo spazio qui sotto è a tua disposizione!

 

Se ti va di contribuire ai contenuti di questo blog con argomenti che riguardano la topografia, i droni, le misure, i software, la cartografia e gli strumenti e ti va di scrivere un articolo da pubblicare in queste pagine, io ne sarei molto contento, oltre che davvero onorato.
Scrivimi su Telegram qui: telegram.me/paolocorradeghini o mandami un’email a paolo.corradeghini[at]3dmetrica.it su quello di cui vorresti parlare.
Questo spazio è a disposizione per la condivisione di contenuti ed informazioni!

 

A presto!

Paolo Corradeghini

 

 

Fotografia di Flavio AngoliSono Flavio Angoli, lombardo (sebino per la precisione), classe 1994.
Da sempre affascinato dal mondo aeronautico, inizio dalle simulazioni di volo in cameretta per finire a conseguire un attestato di volo VDS a 19 anni.
Mi avvicino al mondo dei droni nel 2013 decidendo, dopo due anni di test, schianti, fallimenti e soddisfazioni, di fondare Zenith – Aerial Solutions un mio personale progetto lavorativo dove mi occupo principalmente di rilievi fotogrammetrici ed ispezioni.
Parallelamente avverto il bisogno di voler trasmettere la passione per i droni e la cultura aeronautica in genere agli altri (non smetterei mai di parlarne!) ed a Luglio 2017 divento istruttore di volo.
Entusiasta delle nuove tecnologie e delle loro applicazioni, EXCELSIOR! è il motto che mi guida nella vita.
Attualmente continuo la mia esperienza lavorativa nel campo fotogrammetrico e collaboro con una scuola di volo come istruttore.

aprdjidronedroneradardroniflightsafetysaprsicurezzauavvolo
Share

STRUMENTI

Paolo Corradeghini

You might also like

Lidar volante, rilievi di aree boscate e software di elaborazione dati
26 Ottobre 2023
UGCS e Droni DJI
7 Settembre 2023
Lidar e software di elaborazione dei dati
20 Aprile 2022

Lasciami un commento!

  • Commenta nel riquadro qui sotto
  • Commenta con Facebook

Leave A Reply


  • CERCA NEL BLOG

  • CHI SONO

    Paolo Corradeghini immagine profilo
    Paolo Corradeghini, ligure, classe 1979, ingegnere per formazione, topografo di professione, sportivo per necessità e fotografo per passione. Fai click sulla mia faccia e scopri qualche informazione in più.
  • Paolo Corradeghini

    Topografia, rilievi, droni, gps, cartografia, geomatica e mappe.
    Condivido aggiornamenti, informazioni, contenuti, notizie, novità e dietro le quinte del mio lavoro.

    Paolo Corradeghini
    Video YouTube UCi7FWlZ8-gdWbBqScaODajw_0PF3y_NvL0w Lo strumento "Georeferenziatore" di QGIS ti permette di elaborare anche dati vettoriali.

Ti condivido la procedura all'interno di questo video dove tratto un dato DXF,  insieme ad una lista di coordinate di punti noti.


Qui trovi un video dove ho usato il Georeferenziatore per sistemare un raster: https://youtu.be/p1pVECtsDPE 


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

Con il codice sconto 3DMETRICAGTER puoi usufruire del 20% di sconto su tutti i corsi della loro offerta formativa, che trovi qui: https://www.gter.it/formazione/online/

Qui c'è il canale Telegram di GTER per seguire i Geobreak: https://t.me/geobreak
Nel video dico, erroneamente, che i Geobreak sono settimanale ma in realtà hanno cadenza mensile!


Se ti va di unirti alle discussioni su QGIS, puoi farlo in questo gruppo Telegram: https://t.me/+ZKm37iQHD083MTRk


Se vuoi prenderti più spazio e tempo per contattarmi i modi migliori per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: patreon.com/3dmetrica 
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:56 I dati
1:33 Il Georeferenziatore
2:30 Punti e coordinate
3:51 Assegnare le coordinate
5:30 Il processo di georeferenziazione
6:29 QGIS in Azione
7:38 Errori
8:52 I parametri di trasformazione
9:52 I dati georeferenziati
10:27 Considerazioni
11:02 GTER
12:33 Outro
    Lo strumento "Georeferenziatore" di QGIS ti permette di elaborare anche dati vettoriali.

Ti condivido la procedura all'interno di questo video dove tratto un dato DXF,  insieme ad una lista di coordinate di punti noti.


Qui trovi un video dove ho usato il Georeferenziatore per sistemare un raster: https://youtu.be/p1pVECtsDPE 


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

Con il codice sconto 3DMETRICAGTER puoi usufruire del 20% di sconto su tutti i corsi della loro offerta formativa, che trovi qui: https://www.gter.it/formazione/online/

Qui c'è il canale Telegram di GTER per seguire i Geobreak: https://t.me/geobreak
Nel video dico, erroneamente, che i Geobreak sono settimanale ma in realtà hanno cadenza mensile!


Se ti va di unirti alle discussioni su QGIS, puoi farlo in questo gruppo Telegram: https://t.me/+ZKm37iQHD083MTRk


Se vuoi prenderti più spazio e tempo per contattarmi i modi migliori per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: patreon.com/3dmetrica 
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:56 I dati
1:33 Il Georeferenziatore
2:30 Punti e coordinate
3:51 Assegnare le coordinate
5:30 Il processo di georeferenziazione
6:29 QGIS in Azione
7:38 Errori
8:52 I parametri di trasformazione
9:52 I dati georeferenziati
10:27 Considerazioni
11:02 GTER
12:33 Outro
    In questo video ti condivido un po' di informazioni su uno dei comandi principali e più importanti di CloudCompare: la Segmentazione.

Segmentare una nuvola di punti significa tagliarla/ritagliarla in relazione a quello vuoi mantenere, eliminare o separare.

Se dovessi elencare, in ordine di priorità, i tools più significativi di CloudCompare, la Segmentazione sarebbe nella top 3, combattendo seriamente per il primo posto.
E ti consiglio di farci un po' di pratica perchè permette di essere molto efficienti nella gestione delle nuvole di punti.

Spero che questo video possa aiutarti.


Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
Se ti va di segnalarmi un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di Cloud Compare ne prendo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondo qui sotto.
Se vuoi supportare il progetto puoi condividere il video con chi pensi possa essere interessato a questo argomento.


Se vuoi prenderti più spazio e tempo per contattarmi i modi migliori per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: patreon.com/3dmetrica 
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:40 Orientare la nuvola
1:18 Poligono di taglio
2:28 Segment In
3:30 Terminare il ritaglio
4:50 Segment Out
5:34 Eliminare i punti nascosti
6:34 Mettere in pausa
9:05 CloudCompare on Demand
10:00 Annullare un'azione
11:05 Selezione rettangolare
11:31 Ritagliare con una polilinea
13:19 Salvare il poligono di ritaglio
15:35 Come funziona la segmentazione
19:07 Usare le polilinee di segmentazione
21:00 Esportare una selezione
22:30 Rinominare i risultati
23:18 Riunire nuvola segmentate
24:47 Outro
    In questo video ti racconto il rilievo, l'elaborazione e la condivisione dei dati di un sito "mistico": il sito megalitico della Farfalla Dorata, nei Monti di San Lorenzo.

Ho scelto un approccio integrato usando un'antenna GNSS per battere le coordinate di target, necessari per la georeferenziazione (che è importante!), uno SLAM per acquisire una nuvola di punti (da cui estrarre informazioni a posteriori) ed una fotocamera per una presa fotogrammetrica.

Si è trattato di un "rilievo leggero".
La logistica mi ha richiesto di camminare su sentieri escursionistici e, pertanto, tutta la strumentazione è stata in uno zaino.

L'elaborazione ha preso tutti i dati in campo per creare un modello 3D, orientato, scalato, georeferenziato e texturizzato delle rocce di questo sito millenario.

Lo puoi esplorare qui: https://skfb.ly/pBKMO


Questo video è stato possibile grazie alla partnership con Dynatech - https://www.dyna-tech.it/
Tramite il link qui sotto puoi beneficiare di 3 mesi di licenza gratuita del software Lixel Cyber Color: https://bit.ly/44uzrKW


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

I modi più veloce per contattarmi sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: www.patreon.com/3dmetrica
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:28 La Farfalla Dorata
2:44 La logistica
3:30 I target e la misura GNSS
7:59 Il rilievo SLAM
11:19 Le fotografie
14:03 Fine del rilievo
14:20 Elaborazione SLAM
18:35 I punti per la fotogrammetria
20:04 La fotogrammetria
27:09 Confronto tra nuvole di punti
28:56 Gaussian Splatting
30:57 Outro
    C'è la possibilità di scaricare nel tuo QGIS i file vettoriali di Open Street Map.
Sono dati liberi, appartenenti ad un progetto grande e molto virtuoso e ci sono alcuni modi per poterli ottenere.

Quello che ti offre l'esperienza più ampia e completa è il plugin "Quick OSM (Open Street Map)".
Oltre a scaricare i dati organizzati in alcuni preset, puoi applicare dei filtri di ricerca molto avanzati per scaricare solo quello che ti interessa davvero.

Ti parlo di questo e di altri modi utilizzabili, oltre a dirti qualcosa sull'enorme progetto di Open Street Map, un database geografico mondiale aggiornato direttamente dagli utenti della comunity. 


Qui ci sono i link che ho citato nel video:
Open Street Map: https://www.openstreetmap.org/
Il Plugin Quick OSM: https://docs.3liz.org/QuickOSM/
Categorie e Tag di OSM (inglese): https://wiki.openstreetmap.org/wiki/Map_features
Categorie e Tag di OSM (italiano): https://wiki.openstreetmap.org/wiki/IT:Map_Features
Servizio online: https://extract.bbbike.org/


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica 
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

Con il codice sconto 3DMETRICAGTER puoi usufruire del 20% di sconto su tutti i corsi della loro offerta formativa, che trovi qui: https://www.gter.it/formazione/online/

Qui c'è il canale Telegram di GTER per seguire i Geobreak: https://t.me/geobreak
Nel video dico, erroneamente, che i Geobreak sono settimanale ma in realtà hanno cadenza mensile!


Se ti va di unirti alle discussioni su QGIS, puoi farlo in questo gruppo Telegram: https://t.me/+ZKm37iQHD083MTRk


Se vuoi prenderti più spazio e tempo per contattarmi i modi migliori per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: patreon.com/3dmetrica 
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:41 Il plugin Quick OSM
1:28 I preset di dati
3:05 I dati scaricati
4:59 QGIS in Azione e GTER
8:08 Le query di ricerca
8:40 Categorie a Tag dei dati
10:48 Cercare dati specifici
12:19 Intersezione di ricerca
14:16 Unione di ricerca
16:03 Open Street Map e i dati osm
18:49 Servizi online
20:10 Outro
    In questo video ti mostro come georeferenziare una nuvola di punti in Cloud Compare.

Devi avere due cose:
la nuvola di punti;
punti/elementi/cose riconoscibili nella nuvola di punti di cui conosci le coordinate nel sistema di riferimento di destinazione.

Si utilizza lo strumento di "allineamento tra nuvole di punti" anche se, di fatto, di nuvola di punti ne hai soltanto una.



Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
Se ti va di segnalarmi un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di Cloud Compare ne prendo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondo qui sotto.
Se vuoi supportare il progetto puoi condividere il video con chi pensi possa essere interessato a questo argomento.


Se vuoi prenderti più spazio e tempo per contattarmi i modi migliori per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: patreon.com/3dmetrica 
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:36 Dati
0:50 I punti noti
2:12 Allineamento
5:11 Gli errori
6:28 Alcuni suggerimenti
8:40 I risultati del processo
12:25 Informazioni extra del tool
13:43 I punti da usare
15:31 Outro
    In questo video porto in campo uno SLAM della categoria "Low Cost".
Si tratta del LiGrip O2 Lite (di GreenValley International) che monta il "famoso
LiVox Mid-360", comune ad altri sistemi simili (200.000 punti al secondo, portata 70 m, precisione del laser 2 cm).

L'ho usato per acquisire i dati all'interno di un bosco in cui è presente un vecchio fabbricato abbandonato, pericolante ed in parte inaccessibile.
Ho usato anche un'antenna GNSS, per acquisire le coordinate di alcuni target, e fornire un output georeferenziato.

Nella prima parte del video ti racconto la parte di campo oltre che le caratteristiche dello SLAM mentre nella seconda ti condivido i dati in output.


Questo video è stato possibile grazie alla partnership con Lidar Italia https://www.lidar-italia.it/
Qui puoi iscriverti al Roadshow di Genova del 21 Ottobre 2025: https://tinyurl.com/bp7vkm2m


I DATI
Se sei un finanziatore di 3DMetrica puoi scaricare la nuvola di punti attraverso questo link https://tinyurl.com/slamnelbosco


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

I modi più veloce per contattarmi sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: www.patreon.com/3dmetrica
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


Qui trovi qualche informazione su Villa Volpara:
https://www.diaritoscani.it/2021/06/12/trekking-nella-storia-la-stamperia-clandestina-di-villa-volpara/


0:00 Intro
0:25 Strumenti leggeri
0:52 Lidar Italia
1:14 Il costo dello SLAM
1:31 Hardware
3:10 App di campo e controllo
4:26 Roadshow Lidar Italia
4:59 Villa Volpara (il Fodo)
5:50 I target e la misura GNSS
6:46 Le scansioni SLAM
9:37 Lidar360 MLS
11:24 La nuvola in output
13:47 Qualità e rumore
17:25 Dal 3D al 2D
18:56 Pregi
23:17 Difetti 
25:49 Outro
    Come si calcola la minima distanza tra le feature di due layer in QGIS?
Qual è la fermata dell'autobus più vicina agli edifici di una città?
Dove sono i parchi urbani più vicini alle scuole?
Quanto è distante il primo punto di raccolta della popolazione (per emergenze di protezione civile) rispetto alle abitazioni?

Questi sono problemi che si possono risolvere con il contenuto di questo video.
Almeno lo spero.

Ti mostro il lavoro (e le possibilità) dello strumento "Shortest lines between features" e si trova tra gli strumenti di analisi vettoriale.

Nella prima parte del video ti mostro come si usa mentre nella seconda parte faccio qualche passo in avanti, filtrando i risultati dell'algoritmo per ulteriori analisi.

Spero possa essere utile.


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica  
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

Con il codice sconto 3DMETRICAGTER puoi usufruire del 20% di sconto su tutti i corsi della loro offerta formativa, che trovi qui: https://www.gter.it/formazione/online/

Qui c'è il canale Telegram di GTER per seguire i Geobreak: https://t.me/geobreak
Nel video dico, erroneamente, che i Geobreak sono settimanale ma in realtà hanno cadenza mensile!


Se ti va di unirti alle discussioni su QGIS, puoi farlo in questo gruppo Telegram: https://t.me/+ZKm37iQHD083MTRk


Se vuoi prenderti più spazio e tempo per contattarmi i modi migliori per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: patreon.com/3dmetrica 
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:28 I dati
0:53 Shortest line between features
2:49 Lo schema di calcolo
3:33 Le opzioni del tool
5:10 Casi applicativi
6:44 QGIS in Azione e GTER
9:05 Lavorare con i centroidi
10:59 Un caso applicativo
14:51 Outro
    Hai ricevuto due nuvole di punti che riguardano lo stesso sito e che risalgono a due momenti diversi.
E quello è un sito in cui avvengono scavi o riporti o entrambe.

Se vuoi sapere qual è il volume che è stato movimentato puoi portare le nuvole di punti in Cloud Compare ed usare lo strumento per il calcolo del Volume 2.5D.

Te lo faccio vedere in questo video dove ti dico però anche come ottimizzare i dati che stai trattando (ritaglio, sottocampionamento e pulizia del rumore), prima del calcolo volumetrico, e come controllare la "stabilità" del risultato.


Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
Se ti va di segnalarmi un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di Cloud Compare ne prendo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondo qui sotto.
Se vuoi supportare il progetto puoi condividere il video con chi pensi possa essere interessato a questo argomento.


Se vuoi prenderti più spazio e tempo per contattarmi i modi migliori per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: patreon.com/3dmetrica 
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.



0:00 Intro
0:43 I dati
1:15 Ritagliare le nuvole
3:03 Sottocampionare i dati
4:59 Filtrare il rumore
6:44 Ordinare i dati 
7:23 Calcola il volume
10:05 Analizzo i risultati
12:17 Stabilità dell'output
14:50 Esportare i risultati
18:26 Outro
    Se cerchi un'antenna GNSS che ti permetta di misurare la posizione di punti, con buona precisione, anche centimetrica, e che sia piccolo e performante, forse Trimble Catalyst DA2 può interessarti.

Costa poco, molto poco (520 €), ed è un ricevitore multicostellazione (GPS, Glonass, Beidou, Galileo, QZSS, ...) e multifrequenza (L1, L2, L5, ...), che pesa meno di 350 grammi e lo utilizzi attraverso il tuo smartphone (Android o IOS).

Per poterlo usare (a meno che tu non voglia usarlo in modalità "libera" e con precisioni metriche) è necessario attivare un abbonamento il cui costo mensile varia in relazione alla precisione offerta: 1 cm, 10 cm, 30 cm, 60 cm.

C'è tuttavia la possibilità di acquistare dei pacchetti orari, a costi molto interessanti (130 €/10ore), che ti permettono di avere precisioni centimetriche.
E questo lo rende molto interessante per chi ha bisogno "solo" di misurare coordinate di punti ma di poterci fare affidamento.

Ci sono alcune cose che non si possono fare con questa antenna:
- misura con asta inclinata (non c'è l'IMU);
- tracciamenti;
- rilievi statici per post elaborazione di dati grezzi;
- collegamenti base-rover via radio;
- fornire correzioni a droni RTK

Però con Catalyst si può sfruttare un servizio di Trimble, Trimble RTX, che ti permette di fare misure con precisioni centimetriche (o sub-decimetriche) anche in assenza di collegamento a reti di stazioni permanenti.

Personalmente l'ho consigliato a:
Geologi che fanno indagini in campo e hanno bisogno di localizzare i geofoni o in sondaggi;
Ingegneri o tecnici che lavorano nel dissesto idrogeologico e vogliono misurare la posizione in campo delle opere realizzate (paramassi, fermaneve, opere di consolidamento;
Agronomi o Forestali che censiscono il verde, alberi monumentali, boschi e parchi urbani;
Tecnici che lavorano nell'ambito della fotogrammetria aerea da drone e che vogliono contenere i costi di investimento iniziale avendo comunque a disposizione un'antenna GNSS che gli permette di misurare le coordinate dei target, con buona affidabilità.

Sicuramente dimentico qualcosa o qualcuno.
I commenti sono a tua disposizione!
:)


Qui sotto trovi un po' di link relativi a quello che ti ho raccontato nel video:
Trimble Catalyst DA2 https://geospatial.trimble.com/en/products/hardware/trimble-da2
Spektra e Catalyst https://www.spektra.it/catalyst/
Trimble RTX https://positioningservices.trimble.com/en/rtx


0:00 Intro
0:24 Il costo
0:49 La filosofia
1:12 I costi di abbonamento
1:53 Pay per use
2:54 I pregi di Catalyst
4:31 Catalyst e Smartphone
5:00 I difetti di Catalyst
6:10 Usare un servizio NTRP
6:47 Trimble RTX
7:39 Come usare Catalyst
8:59 Lavorare con altre app
10:40 La misura di un punto 
11:42 Software
12:24 Chi ne può beneficiare
15:07 Per chi (forse) non è indicato
16:09 Perchè uso Catalyst
17:31 Outro
    In questo video ti condivido come fare ad unire tutti i layer di un progetto di QGIS e salvarli in un unico file di formato Geopackage.
Si usa lo strumento "Package Layer" ed è piuttosto semplice.
Funziona con i vettori ma non con i raster e ti crea una copia dei file non permettendoti un'eventuale sincronizzazione dei layer con database esterni.

Il processo è molto veloce e quindi nella seconda parte del video ti dico qualcosa su: layer, vettori, raster e formati di file associati.
Inoltre ti faccio un confronto tra file geopackage e shapefile da cui spero che emergano i vantaggi di usare un geopackage e del perchè la tendenza generale sia quella di abbandonare gli shapefile.


"Package layer" lo trovi descritto qui: https://docs.qgis.org/3.40/en/docs/user_manual/processing_algs/qgis/database.html#package-layers


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica  
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

Con il codice sconto 3DMETRICAGTER puoi usufruire del 20% di sconto su tutti i corsi della loro offerta formativa, che trovi qui: https://www.gter.it/formazione/online/

Qui c'è il canale Telegram di GTER per seguire i Geobreak: https://t.me/geobreak
Nel video dico, erroneamente, che i Geobreak sono settimanale ma in realtà hanno cadenza mensile!


Se ti va di unirti alle discussioni su QGIS, puoi farlo in questo gruppo Telegram: https://t.me/+ZKm37iQHD083MTRk


Se vuoi prenderti più spazio e tempo per contattarmi i modi migliori per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: patreon.com/3dmetrica 
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:27 I dati di lavoro
0:53 Package Layer
2:56 Carico il file in QGIS
4:07 Due considerazioni sul processo
5:02 QGIS in Azione
7:46 Che cos'è un layer
8:43 Vettori e Raster
9:36 I formati di file
11:30 Shapefile VS Geopackage
15:43 Perchè ha senso raggruppare i layer
17:22 Gli svantaggi del geopackage
18:26 Non si impacchetta un raster
19:16 Geopackage VS Progetto di QGIS
19:51 Outro
    Hai ricevuto una nuvola di punti un po' pesante e non sai se il tuo hardware sarà in grado di gestirla?
In questo video provo a darti delle indicazioni su come snellire il dato dentro il software open source Cloud Compare.

Ti faccio vedere:
Come dividere una nuvola .LAS (o .LAZ) in file contigui e più piccoli.
Rimuovere punti dalle nuvole attraverso il "sottocampionamento".
Eliminare parti che non ti interessano con il "ritaglio".
Togliere il rumore con i filtri "SOR" e "Noise".
Riunire tutte le nuvole elaborate in un unico elemento finale, da salvare.

Spero possa essere utile


Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
Se ti va di segnalarmi un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di Cloud Compare ne prendo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondo qui sotto.
Se vuoi supportare il progetto puoi condividere il video con chi pensi possa essere interessato a questo argomento.


Se vuoi prenderti più spazio e tempo per contattarmi i modi migliori per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: patreon.com/3dmetrica 
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
1:03 Dividere la nuvola in input
3:20 Metto ordine nel DB Tree
4:34 Sottocampionare le nuvole
7:03 Eliminare parti di nuvole
9:44 Riunire le nuvole in una unica
11:40 Salvare la nuvola finale
12:19 Il progetto CC on Demand
13:26 Lavorare con TXT, PLY o E57
14:36 Rimozione del rumore
16:50 Attenzione alle versioni di CC
17:26 Un pensiero sulle nuvole di punti
18:36 Outro
    In questo video prendo una mappa raster, che non è georeferenziata e, usando QGIS, gli fornisco le informazioni di posizione.

Non ho punti di coordinate note e pertanto mi appoggio alle mappe accessibili online (Google, Bing, OSM, ...) ricercando punti omologhi che vedo nel dato da trattare e nella mappa di riferimento.

Uso il plugin QuickMapServices per sfruttare la base di Google, come riferimento per le coordinate https://plugins.qgis.org/plugins/quick_map_services/
E poi uso il "Georeferenziatore raster (Georeferencer)" per gestire la trasformazione, che può essere una semplice traslazione, una rototraslazione con o senza fattore di scala o trasformazioni con deformazione.
https://docs.qgis.org/3.40/en/docs/user_manual/managing_data_source/georeferencer.html

Nella seconda parte del video approfondisco un po' di più il funzionamento dello strumento di georeferenziazione, analizzando gli errori residuali, le varie tipologie di trasformazione ed i metodi di ricampionamento dell'immagine trasformata.


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con @GterGeomatica 
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

Con il codice sconto 3DMETRICAGTER puoi usufruire del 20% di sconto su tutti i corsi della loro offerta formativa, che trovi qui: https://www.gter.it/formazione/online/

Qui c'è il canale Telegram di GTER per seguire i Geobreak: https://t.me/geobreak
Nel video dico, erroneamente, che i Geobreak sono settimanale ma in realtà hanno cadenza mensile!


Se ti va di unirti alle discussioni su QGIS, puoi farlo in questo gruppo Telegram: https://t.me/+ZKm37iQHD083MTRk


Se vuoi prenderti più spazio e tempo per contattarmi i modi migliori per farlo sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: patreon.com/3dmetrica 
È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.



0:00 Intro
0:52 QuickMapServices
1:38 Il dato da lavorare
1:58 Georeferenziatore raster
2:39 Scelta dei punti omologhi
4:27 Le informazioni di georeferenziazione
5:18 Avviare la trasformazione
6:33 QGIS in Azione e GTER
8:42 Salvare i GCP
10:36 Errori e dati di trasformazione
13:02 Ottimizzazione della trasformazione
14:47 La tipologia della trasformazione
17:47 I risultati delle trasformazioni
20:19 I metodi di ricampionamento
22:17 Altre impostazioni
23:39 Outro
    Carica altro... Subscribe
  • C’È IL CANALE TELEGRAM!

    Canale Telegrma 3DMetrica
    Iscriviti al canale Telegram di 3DMetrica dove, ogni giorno, condivido aggiornamenti, informazioni, contenuti, notizie, novità e dietro le quinte del mio lavoro.
    In amicizia e senza formalità!
    ISCRIVITI QUI!
  • SE VUOI PUOI SUPPORTARMI

    Diventa finanziatore di 3DMetrica

    Se quello che pubblico e che condivido è interessante ed è qualcosa di valore per te, per il tuo lavoro e per la tua attività, puoi scegliere di supportare il progetto di 3DMetrica diventandone finanziatore.
    Clicca sull'immagine qui sopra per avere più informazioni.
  • ARGOMENTI

    CARTOGRAFIA DRONI EBOOK FOTOGRAMMETRIA GNSS LASER SCANNER LAVORI LIDAR PODCAST RILIEVI Senza categoria SLAM SOFTWARE STRUMENTI TOPOGRAFIA TUTORIAL VIDEO
  • PAROLE CHIAVE

    3D 3dmetrica 5 terre aerofotogrammetria agisoft photoscan angoli apr cartografia cloud compare cloudpoints coordinate dem dissesto idrogeologico dji drone droni elaborazione fotografia Fotogrammetria GIS GNSS GPS GSD immagini laser scanner lidar misura misure nuvola di punti nuvole di punti ortofoto photoscan rilievo rilievo aerofotogrammetrico rilievo con drone sapr sezioni sistemi di riferimento software stazione totale structure from motion strumenti topografia tutorial uav



© Copyright Ing. Paolo Corradeghini 2021 - PIVA 01260880115