Per colorare una nuvola di punti da scansione laser servono delle fotografie.
E l’esposizione deve essere la più “corretta” possibile per riprodurre al meglio l’informazione colorimetrica nei punti della nuvola.
Ci sono ormai parecchi scanner con fotocamere integrate, che semplificano il lavoro dell’operatore.
Non ne conosco il funzionamento specifico ma vale la pena dedicare un po’ di tempo a capire come lavora l’esposimetro ed evitare così punti bianchi (per foto sovraesposte) o neri (per sottoesposizione).
Nel caso della SX10 di Trimble (l’unico caso che conosco), fissare un’esposizione costante è ok se l’illuminazione della scena scansionata non cambia, ma dà risultati scarsi se si passa da alte luci ad ombre e viceversa.
In queste due immagini la nuvola è colorata da foto con esposizione fissata, presa ai due estremi delle zone di luminosità della scena scansionata.
Scegliere invece un’esposizione automatica variabile permette di compensare i cambi di luce, per un risultato più armonico.
Se poi c’è la possibilità di usare più camere (a lunghezza focale diversa), quella a campo più stretto permette una lettura dell’esposizione più accurata rispetto alle panoramiche.
Ma servono più foto per coprire l’intera scena.
Lasciami un commento!
Leave A Reply