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Aerofotogrammetria: perchè le foto nadirali (a volte) non bastano

8 Febbraio 2019
Vista assonometrica di modello tridimensionale ricostruito da rilievo aerofotogrammetrico

In questo articolo ti spiego perchè (a volte) non sono sufficienti solo le fotografie nadirali, scattate da un drone, in un rilievo aerofotogrammetrico.

Se devi rilevare un elemento a sviluppo verticale e se ti interessa ricostruirlo (e farlo bene) è meglio integrare le fotografie nadirali (che sono quelle scattate con la fotocamera che guarda in basso, inclinata di 90° sull’orizzontale) con immagini prese con camera inclinata di altri angoli.
Se devi ricostruire una facciata di un edificio o una falesia rocciosa “in piedi“, le immagini migliori sono quelle frontali, fatte con la fotocamera che guarda “dritta davanti a sé”.
Se invece l’elemento non è proprio verticale, puoi anche evitarti le foto frontali, ma dovresti comunque scattare fotografie un po’ inclinate sull’orizzontale.

LA PRESA NORMALE

Se vuoi ottenere il massimo da un rilievo fotogrammetrico, cerca di rispettare la configurazione che si chiama di presa normale (o stereoscopica).
L’asse ottico uscente dall’obiettivo della fotocamera dovrebbe colpire perpendicolarmente quello che stai fotografando.
E se fai più foto, sovrapposte una con l’altra, gli assi delle camere sono paralleli tra loro.

In fotogrammetria classica questa presa ti permetteva di avere dei modelli stereoscopici robusti, da cui tirare fuori informazioni valide di quello che hai rilevato.
In fotogrammetria moderna, tra foto digitali e software structure from motion, la presa normale a perso un po’ di autorevolezza ma rimane comunque importante.
Ti fa costruire delle belle nuvole di punti (e quindi anche dei bei modelli tridimensionali) di quello che hai fotografato.

UN ESEMPIO CONCRETO

Se speravi di leggere un luuungo articolo con migliaia di parole, centinaia di paragrafi e decine di capitoli, mi dispiace ma non è questo!
🙂

In questo post preferisco mostrarti un esempio concreto, che spero ti possa far capire come diversi angoli di presa fotografica incidano, e parecchio, nella ricostruzione tridimensionale in un processo fotogrammetrico.
Ci saranno tante immagini!
Sono “screenshot” di nuvole di punti, prese dal software che ha lavorato e che credo siano molto più esplicativi delle mie parole.
Che, tuttavia, non mancheranno!
🙂

Prima di partire ti dico che:

  • Ho rilevato un pezzetto di muro di mattoni, in parte coperto da vegetazione rampicante.
    È alto due metri e mezzo e lungo una decina.
    È davvero poca cosa, ma mi è servito per poter fare diverse elaborazioni senza invecchiare mentre il software processa i dati.
  • Ho scattato tutte le foto con un drone.
    Ho usato il DJI Spark.
    Ho volato in modalità manuale (senza piano di volo).
    Si vede! La posizione delle camere fa ridere!
  • Ho scattato foto nadirali, foto frontali e foto oblique con camera inclinata di 45° rispetto all’orizzontale.
    Ho sempre mantenuto, più o meno, una distanza drone-muro di una decina di metri.
  • Anche se il muro è davvero piccolo, il principio è scalabile e applicabile ad ambiti ben più grandi (edifici e versanti).
    Funziona!
  • Non ho usato punti di controllo a terra né sul muro (GCP e QCP).
    Lo so che non è rigoroso e che non si può parlare di rilievo ma lo scopo era solo quello di analizzare le nuvole di punti che si generano con i vari set di foto diverse.
  • Ho elaborato tutto quello che vedrai qui sotto con il software Agisoft Metashape.

Qui ti metto una vista assonometrica del muro su cui ho fatto i test.

Vista assonometrica di modello tridimensionale ricostruito da rilievo aerofotogrammetrico

FOTO NADIRALI

Se l’obiettivo è ricostruire tutto il muro o, almeno, la parte sommitale, uno dei due lati verticali e quello che gli sta davanti, le sole fotografie nadirali non ti bastano.

Questa è la posizione delle foto che ho fatto con asse della camera inclinato di 90° rispetto all’orizzontale:

Immagine che mostra la poszione delle fotografie nadirali in un rilievo aerofotogrammetrico

Se guardi la nuvola dall’alto è tutto ok.
La parte superiore del muro c’è, così come c’è un bel po’ di terreno pianeggiante, davanti e dietro.

Immagine che mostra una nuvola densa da elaborazione fotogrammerica fatta con fotografie nadirali

Ma quando ruoti la nuvola le cose non sono più così felici.
Mancano un bel po’ di informazioni delle parti in elevazione.
Anzi, direi che mancano quasi tutte.

Immagine che mostra la vista frontale di una nuvola densa da elaborazione fotogrammerica fatta con fotografie nadirali

In una presa nadirale, anche se la fotocamera guarda dritto in basso, un po’ di informazioni delle aree verticali riescono ad essere registrate nelle immagini.
Le trovi in quelle foto in cui la combinazione tra poisizone del punto di presa della fotografia e l’angolo di campo dell’ottica (il Field of View – F.O.V.) ti permettono di vedere un po’ di muro.
Come in questa foto qui sotto dove il punto di presa della foto non sulla verticale del muro.

fotografia nadirale ripresa durante un rilievo aerofotogrammetrico

Un obiettivo grandangolare lo fa meglio di un tele-obiettivo.
In questo caso la fotocamera del drone ha un’ottica con lunghezza focale equivalente di 24 mm.
Anche se un po’ di muro lo vedi, non è comunque sufficiente per avere tante e buone informazioni da usare nella modellazione 3D.

FOTOGRAFIE NADIRALI + OBLIQUE

Ora integro le fotografie nadirali con immagine oblique, scattate con camera inclinata di 45° sull’orizzontale.
Eccole qui sotto.

Immagine che mostra la poszione delle fotografie nadirali e oblique in un rilievo aerofotogrammetrico

Le cose iniziano ad andare meglio.
La nuvola densa sulla parte verticale è migliorata parecchio.
Ma ci sono ancora delle zone un po’ “bucate” e non ben definite, soprattutto nella parte di muro dove c’è la vegetazione rampicante.

Immagine che mostra la vista assonometrica della nuvola densa da rilievo con fotografie nadirali e oblique

FOTOGRAFIE NADIRALI + OBLIQUE + FRONTALI

Ed ora facciamo “en plein“.
Scatto ed elaboro insieme fotografie nadirali, oblique ed anche frontali.

immagine che riprende i punti di ripresa fotografica nadirale, obliqua e frontale in un software di elaborazione fotogrammetrica

Il risultato in output è il più soddisfacente di tutti e tre.

Immagine che mostra la vista assonometrica della nuvola densa da rilievo con fotografie nadirali, oblique e frontali

Immagine che mostra la vista frontale della nuvola densa da rilievo con fotografie nadirali, oblique e frontali

Ci sono informazioni (quasi) ovunque:

  • nella parte superiore del muro,
  • nel paramento verticale,
  • nella zona coperta dalla vegetazione,
  • nel piazzale di fronte.

La zona che sta dietro al muro è più scarsa, ma non è stata oggetto di acquisizione fotografica.
E, se ci fai caso, ci sono dei buchetti nella nuvola di punti nella parte di muro più “sporcata” dai rampicanti.
Non compromettono però la qualità dei dati.

Il risultato è buono!

Qui sotto ti faccio vedere anche una vista assonometrica del modello tridimensionale: mesh triangolare 3D + texture.

Vista assonometrica di modello tridimensionale ricostruito da rilievo aerofotogrammetrico

ELABORAZIONI COMBINATE

Le foto sono poche e i tempi di calcolo sono brevi.
Ho fatto un po’ di altre elaborazioni SfM (Structure from Motion) combinando in modo diverso i vari dataset di immagini che ho acquisito:

  • solo foto frontali
  • solo foto oblique
  • foto oblique + foto frontali
  • foto nadirali + foto frontali

Ti faccio vedere che cosa è venuto fuori.

FOTOGRAFIE FRONTALI

Elaborare solo le immagini frontali dà degli ottimi risultati per la modellazione della parte verticale del muro.
Ma hai pochissime informazioni del piazzale pianeggiante che gli sta di fronte.
E non hai quasi niente della parte superiore del muro.
Qui addirittura i punti della nuvola si “impastano” con il cielo che c’è lì dietro ed è statao fotografato.

Immagine che mostra la vista assonometrica di una nuvola densa da rilievo con fotografie frontali

FOTOGRAFIE OBLIQUE

Se mi dovessi chiedere qual è il dataset che, da solo, ti dà la riproduzione migliore del muro ti direi quello costituito da foto oblique inclinate di 45° rispetto all’orizzontale.
Riesci a fotografare un po’ di tutto: parte superiore, parte verticale ed un po’ del piazzale frontale.
Ma con questo dataset non hai mai una presa normale.
L’asse ottico delle camere è sempre iclinato rispetto alle superfici fotografate (qui lo è di 45°).
Da un punto di vista della modellazione rigorosa e metricamente affidabile ti porta qualche problema in più che devi risolvere, sul campo, con punti di controllo ben distribuiti sulla superficie e sull’elevazione del muro.

Immagine che mostra la vista assonometrica di una nuvola densa da rilievo con fotografie oblique

Il piazzale di fronte al muro è meno esteso, la parte verticale ha dei buchi qua e là e la parte superiore più o meno c’è.
Tra i dataset singoli che puoi scegliere è “il meno peggio“.
Io non però non mi ci affiderei a scatola chiusa.
Meglio unirlo agli altri.
Meno peggio non è sinonimo di migliore.

FOTOGRAFIE OBLIQUE + FRONTALI

Se elaboro le foto frontali e quelle oblique ottengo questo.

Immagine che mostra la vista assonometrica della nuvola densa da rilievo con fotografie frontali e oblique

Immagine che mostra la vista assonometrica della nuvola densa da rilievo con fotografie frontali e oblique

È tutto ok nella parte verticale ma la zona superiore è un po’ incasinata e la nuvola è sporca.
Anche il piazzale frontale è ancora poco esteso.
E dietro al muro non c’è niente (anche se non è importante).

FOTOGRAFIE NADIRALI + FRONTALI

“Ma se voglio ricostruire bene il muro perchè non posso fare solo fotografie nadirali e frontali?
Quelle frontali servono per il paramento verticale e quelle nadirali per la parte superiore e per il piazzale.
Lasciamo perdere quelle oblique a 45°!”.

Non fa un piega!
Hai tutte le informazioni che ti servono.
Teoricamente è ineccepibile.
Praticamente lo è un po’ meno.

Le fotografie incliante hanno una funzione molto importante nella modellazione fotogrammetrica dentro i software Structure from Motion.
Le immagini oblique lavorano come un ponte nell’allineamento tra le fotografie nadirali e quelle frontali.
E l’allineamento è il processo più delicato ed importante di tutta l’elaborazione fotogrammetrica.

Guarda che cosa succede se provo a fare allineare, in modo automatico, foto nadirali e frontali.

Immagine che mostra il mancato allineamento tra fotografie nadirali e fotografie frontali in un software di elaborazione fotogrammetrica

Succede un casino.
Le fotografie non si allineano.
O meglio, si allineano tra di loro, nello stesso dataset (più o meno), ma non si allineano nel complesso.

Questo non vuol dire che non si riesca a fare l’allineamento e, dopo, una nuvola densa.
Si può lavorare sulle immagini ed aiutare il software a fare il suo lavoro.
In un modo o nell’altro ne puoi uscire.
È che non si riesce a fare un buon allineamento automatica.
È necessario il tuo intervento e, quindi, il tuo tempo.
E non è una cosa da poco in una commessa in corso.

IN CONCLUSIONE

Tutti gli esempi che ti ho fatto si riferiscono ad un muro piccolo e corto.
Ma verticale.
Puoi applicare i concetti di base a tutti i casi simili dove c’è uno sviluppo verticale prevalente.

Ti metto le foto di due esempi.

Falesie rocciose verticali o sub-verticali.

Immagine che rappresenta un ortomosaico ad alta definizione della parete verticale ricavata dalle foto del Phantom 4 Pro

O versanti più o meno pendenti.

Immagine aerea da drone di un versante inclinato nelle Alpi Apuane

AEROFOTOGRAMMETRIA CON DRONI MULTIROTORI

Tutte le considerazioni operative di questo articolo valgono se fai un rilievo aerofotogrammetrico con un drone multirotore.
Quadricottero, esacottero, ottocottero…
Non è importante il numero dei motori o dei bracci, ma è importante poter variare l’asse ottico della fotocamera.
Devi poter cambiare il “pitch della gimbal” per fare prese diverse da quella nadirale.

Anche se alcuni droni ad ala fissa hanno implementato la funzione di scattare fotografie con camera leggermente inclinata sull’orizzontale (circa 30°), non si riescono a raggiungere valori maggiori, né tantomeno, l’inclinazione 0° per le foto frontali.
In più, un drone ad ala fissa scatta fotografie nel senso di avanzamento, con la camera che guarda avanti a sé.
Non è per niente comodo per rilevare un elemento verticale.

Un multirotore può avanzare di lato, mentre scatti le fotografie con la fotocamera che guarda il muro, l’edificio o la parete.
E ci sono anche multirotori che, sollevando i piedi ed il carrello di appoggio, ti permettono di ruotare la fotocamera di 360°.

Ed infine le situazioni di rilievo di elementi verticali sono poco adatte ai droni ad ala fissa perchè poco agili nelle manovre di cambio quota e rotta di volo…

Devo dire però che le cose stanno cambiando.
Stanno nascendo droni ad ala fissa a decollo verticale, ma credo che per un rilievo “in piedi” il multirotore sia il drone migliore, anche solo per il suo rapporto qualità/prezzo.

 

Spero che questo articolo ti possa essere utile.
Se hai dubbi, domande o osservazioni puoi scrivere tutto quanto nei commenti qui sotto.
Magari sono comuni a quelli di altri, che possono quindi beneficiare della risposta pubblica.

Sentiti libero di contattarmi nei modi che preferisci.

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Ed infine c’è anche il canale You Tube in cui carico video tutorial sull’uso di specifici software per la fotogrammetria e la gestione dei dati tridimensionali.

 

 

Grazie davvero per il tuo tempo e per la tua attenzione!

A presto!

 

Paolo Corradeghini

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    Paolo Corradeghini, ligure, classe 1979, ingegnere per formazione, topografo di professione, sportivo per necessità e fotografo per passione. Fai click sulla mia faccia e scopri qualche informazione in più.
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    Paolo Corradeghini
    YouTube Video UCi7FWlZ8-gdWbBqScaODajw_l5KHtITCZok In questo video utilizzo UGCS per creare una missioni di volo per poter fare mission planning con il drone DJI Mini 2 , sfruttando le possibilità dell'app Litchi.


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

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0:00 Intro
1:35 Litchi
2:59 Missione di volo in UGCS
6:30 Esporto un KML
7:30 Litchi Mission Hub
11:17 Salvo la missione
14:05 Outro
    In questo video utilizzo UGCS per creare una missioni di volo per poter fare mission planning con il drone DJI Mini 2 , sfruttando le possibilità dell'app Litchi.


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1:35 Litchi
2:59 Missione di volo in UGCS
6:30 Esporto un KML
7:30 Litchi Mission Hub
11:17 Salvo la missione
14:05 Outro
    Se usi un drone che monta a bordo un GPS RTK potresti trovarti nella situazione di dover cambiare Sistema di Riferimento, o meglio Datum, rispetto a quello in cui sono state acquisite le immagini (legate alla correzione della posizione del drone i n volo).<br /><br />In questo video ti faccio vedere come puoi gestire il passaggio di Datum dentro il software di fotogrammetria Metashape.<br /><br /><br />Mi sono accorto di avere avuto dei problemi con il microfono e quindi si sentono parecchio i mieri respiri e i miei "sbiascichii".<br />Grazie per la pazienza!<br /><br /><br />Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.<br /><br />Il modo più veloce per contattarmi è tramite Telegram @paolocorradeghini<br />Oppure trovi gli altri miei contatti li trovi sul blog di 3DMetrica: https://3dmetrica.it/<br /><br />Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica<br />È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.<br /><br /><br />0:00 Intro<br />2:45 Entro in Metashape<br />5:04 Cambiare Datum<br />7:39 Impostazioni del sistema di riferimento<br />10:00 Esporto le coordinate delle foto<br />12:50 Il file da trattare<br />13:39 Trasformo le coordinate con Convergo<br />16:55 Importo il file delle immagini convertite<br />18:50 Trasformo anche i marker<br />22:21 Outro
    Ho fatto un rilievo aerofotogrammetrico che mi ha richiesto un avvicinamento di circa un'ora su sentieri escursionistici.
Per questo motivo ho dovuto scegliere strumentazione ed accessori leggeri, che stessero in uno zaino: drone, antenna GNSS e relativi supporti, target, ....

In questo video ti condivido il rilievo in campo e l'elaborazione dei dati con i risultati prodotti.

Qui sotto ti metto l'elenco di quello che ho usato:
Target in Forex 30x30 con motivo a "X"
Antenna GNSS: Trimble Catalyst DA2 - https://geospatial.trimble.com/products-and-solutions/trimble-da2
Asta di supporto per l'antenna: Neutech Mamba 270 - https://www.neutech.space/product-page/mamba-270
Tablet Samsung Galaxy S6 Lite
Software di gestione dati GNSS: Trimble Mobile Manager https://help.trimblegeospatial.com/TMM/Home.htm
Software di registrazione dati GNSS: Mobile Topographer Pro: http://applicality.com/projects/mobile-topographer-pro/
Drone: DJI Mini 2 - https://www.dji.com/it/mini-2
Software di elaborazione fotogrammetrica: Agisoft Metashape Pro - https://www.agisoft.com/


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.

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0:00 Intro
1:20 Il rilievo in campo
2:13 Zaino e mani libere
3:11 Gli scopi del rilievo
3:55 Target in forex
5:35 Il GNSS Trimble Catalyst DA2
6:40 L'asta per l'antenna GNSS
8:02 Alimentazione del GNSS
8:30 La bolla
9:15 Agganciare il tablet all'asta
10:49 Correzione RTK
12:45 Il drone DJI Mini 2
14:44 Attività finite
15:38 Dentro il software Agisoft Metashape
17:20 Qualche immagine ed i target
22:40 La nuvola densa
24:27 La mesh 3D
28:32 Considerazioni finali
    Ci sono tecniche di acquisizione dati che permettono, in qualche modo, di costruire modelli 3D di un ambito osservato, di un'emergenza o di qualcosa che vuoi registrare.

Si tratta della fotogrammetria e del laser scanning.

Nel primo caso, quello della fotogrammetria, si possono scattare immagini con uno smartphone (con un'abbondante sovrapposizione), prendere delle misure lineare e costruire, a posteriori, modelli 3D (nuvole di punti).

Nel caso del laser scanning (il Lidar inserito solo in alcuni smartphone - iphone Pro) la tecnica invece è attiva e permette di avere, subito disponibile, una nuvola di punti.


Qui c'è il primo video di questo breve percorso: https://youtu.be/oFFCwNlRsJ0
Qui il secondo: https://youtu.be/wMAxJqS2OGA
E poi il terzo: https://youtu.be/e18kWShAFsU


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Ne sarei felice.

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0:00
3:18 Le tecniche fotogrammetriche
5:13 Fotografie sovrapposte
6:14 Un'elaborazione fotogrammetrica
8:25 Alcuni esempi di modelli fotogrammetrici
11:25 Il laser scanning
14:40 Outro
    Se devi coordinare una squadra di persone che rilevano e registrano informazioni in campo, potrebbe essere utile impostare un ambiente di lavoro che ti permetta di avere i dati già ordinati ed "informatizzati".

In questo senso, soprattutto per dati territoriali, potrebbe avere senso appoggiarti ad un GIS ed a qualche app che sia in grado di dialogare in modo efficiente con lui (il GIS).

In questo video ti parlo (sommariamente) di QGIS e QField.

E, visto che un dato territoriale è rilevante se si conosce la sua posizione,  ti faccio vedere anche come si può superare il limite di precisione sulla posizione di un tablet o di uno smartphone, collegandolo con un'antenna GPS molto più performante (in questo video il Trimble Catalyst)


Qui c'è il primo video di questo breve percorso: https://youtu.be/oFFCwNlRsJ0
Qui il secondo: https://youtu.be/wMAxJqS2OGA
E poi il terzo: https://youtu.be/e18kWShAFsU


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0:00 Intro
3:40 Che cos'è un GIS
7:10 L'applicazione QField
11:11 Trasferire le informazioni
12:10 Posizioni precise
    Nel tuo smartphone ci sono, potenzialmente, un sacco di applicazioni che ti permettono di registrare informazioni acquisite durante un rilievo speditivo in campo.

In questo video ti condivido quella che uso spesso: Google Keep.
Ma se ne conosci o usi altre più efficienti scrivilo nei commenti in modo che tutti ne possano beneficiare.


Qui c'è il primo video di questo breve percorso: https://youtu.be/oFFCwNlRsJ0
Qui di seguito i successivi:
https://youtu.be/e18kWShAFsU
https://youtu.be/APi0aQg0-5I


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0:00 Intro
4:30 Google Keep
6:20 Usare note audio
8:37 Aggiungere e modificare una foto
9:45 Fare un disegno
10:25 Immagini geotaggate
11:27 Le informazioni nel cloud
    Questo video nasce da un'attività di informazione che ho fatto presso un Ente pubblico nell'ambito del rilievo e della registrazione di informazioni territoriali.

Non si tratta di rilievi topografici (anche se credo che potrebbe essere esteso anche a quel campo) quanto piuttosto di trovare metodi efficienti per trasferire dati e misure.

Credo che la massima efficienza si raggiunga quando si riescono ad utilizzare strumenti comuni o dispositivi familiarei sempre a disposizione, come uno smartphone.

Ti condivido un percorso in più parti dove faccio un focus su come riportare i dati e le informazioni registrate in campo, nel modo più vantaggioso possibile.

Il primo metodo che mi è venuto in mente è usare carta e penna.


In questo video ti parlo di un'app da usare nel tuo smartphone: https://youtu.be/wMAxJqS2OGA
E qui invece delle potenzialità dei GIS e delle app che si collegano a loro: https://youtu.be/e18kWShAFsU
Poi ci sono le tecniche di reality capture: https://youtu.be/APi0aQg0-5I


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Ne sarei felice.

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0:00 Intro
1:19 Che cos'è un rilievo
3:02 Osservazione
4:49 Misurazione
5:10 Registrazione
6:58 Lo scopo di un rilievo detta la scelta degli strumenti
10:05 Riportare un'informazione
11:14 Scrivere su carta
    QGIS ti dà la possibilità di "snappare" su elementi (vettoriali) al suo interno ed in questo video ti condivido una procedura per estrarre dei punti in corrispondenza di vertici di un vettore (una polilinea) che fa proprio uso degli snap.

Da qui esporto un file di testo (che puoi eventualmente importarlo in un controller di qualche strumento topografico per il tracciamento).


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.

Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

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0:00 Intro
0:34 Vettori in QGIS
1:44 Creo un nuovo layer per i punti
2:41 Modifico il layer
3:28 Opzioni di "snap"
4:28 Disegno i punti
5:50 Salvo l'editing
6:17 Esporto i punto come file di testo
11:01 Outro
    In questo video ti condivido tre modi per conoscere la pendenza di un versante (ma anche di un cumulo, di una falda di un tetto, di una strada, ...) di cui hai la nuvola di punti.<br /><br />Il primo metodo utilizza la costruzione di un piano interpolatore che prova ad approssimare al meglio la nuvola di punti.<br /><br />Il secondo passa attraverso la creazione di un campo scalare associato alla verticalità (a cui segue poi un aggiustamento per avere in output dei gradi...).<br /><br />Il terzo metodo infine usa lo strumento di Point Picking scegliendo l'opzione di misura degli angoli interni di un triangolo.<br /><br /><br />Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.<br /><br />Il modo più veloce per contattarmi è tramite Telegram @paolocorradeghini<br />Oppure trovi gli altri miei contatti li trovi sul blog di 3DMetrica: https://3dmetrica.it/<br /><br />Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica<br />È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.<br /><br /><br /><br />0:00 Intro<br />0:31 La nuvola di punti in Cloud Compare<br />1:03 Duplico la nuvola di punti<br />1:28 Fittare un piano<br />5:27 Creare un campo scalare delle pendenze<br />10:28 Misuro gli angoli di un triangolo<br />14:19 Outro
    Dentro il software di fotogrammetria Agisoft Metashape c'è uno strumento che permette di programmare una missione di volo per un drone, finalizzata ad acquisire in maniera dettagliata le fotografie di una scena (con particolare interesse per gli elementi architettonici).

Lo strumento si chiama "Plan mission/Pianifica missione" e si appoggia ad un modello preliminare (della stessa cosa che vuoi modellare) creato con immagini prese a media/grande distanza e, conseguentemente, non dettagliate.

Ti condivido la parte di pianificazione di volo (ed esportazione) in questo video.


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

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0:00 Intro
0:42 Metashape
1:15 L'elaborazione fotogrammetrica
2:30 Plan Mission
3:13 Qualche informazione extra
3:28 Definisco la Home Point
4:14 L'area di indagine
5:06 Definire gli ostacoli
8:16 Genero la missione
11:44 La missione di volo
13:20 Esportare la missione
14:49 Outro
    Può capitare che una nuvola di punti Lidar abbia problemi di allineamento dei suoi elementi.
Oppure che due nuvole diverse (da due acquisizioni diverse) non siano correttamente aderenti tra loro.
In questo video ti condivido lo strumento "Boresight" che LiGeoference ti mette a disposizione per provare a correggere questi aspetti.


Qui sono i video in cui parlo di LiGeoreference:
1 - Come funziona l'elaborazione Lidar in PPK: https://youtu.be/Cm3hWIOg-7E
2 - Qualche considerazione sulla nuvola Lidar: https://youtu.be/qdQtAmnyqR4
3 - Controlli sulla nuvola di punti: https://youtu.be/mmfvaV48B9A
4 - Editare le traiettorie di volo per lavorare sulla nuvola di punti Lidar: https://youtu.be/tx3h8oBtF0c
5 - Sistemare errori di allineamento di nuvole di punti Lidar: https://youtu.be/bXouq-vqHUQ


Questo video è fatto in collaborazione con   @lidaritalia  (https://www.lidar-italia.it/) con cui portiamo avanti un bel po' di attività di studio, analisi e test sui sistemi Lidar (da drone e da terra) e sui software di  @GreenValleyINTL   (https://greenvalleyintl.com/).
È anche grazie a loro se posso condividere questi contenuti!


Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.
Scrivilo nei commenti.
Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini


0:00 Intro
2:26 Divido la nuvola di punti sulle traiettorie
5:38 Boresight
11:37 Outro


Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/

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    Una della caratteristiche (secondo me) più interessanti del software LiGeoreference è quella di permetterti di editare direttamente le traiettorie di volo.

Intervenendo sulle traiettorie sei in grado di lavorare sulla nuvola di punti perchè, in un rilievo Lidar, ogni punto è legato  alla posizione dell'emettitore in volo.

Ti condivido gli strumenti di LiGeoreference per queste operazioni.


Qui sono i video in cui parlo di LiGeoreference:
1 - Come funziona l'elaborazione Lidar in PPK: https://youtu.be/Cm3hWIOg-7E
2 - Qualche considerazione sulla nuvola Lidar: https://youtu.be/qdQtAmnyqR4
3 - Controlli sulla nuvola di punti: https://youtu.be/mmfvaV48B9A
4 - Editare le traiettorie di volo per lavorare sulla nuvola di punti Lidar: https://youtu.be/tx3h8oBtF0c
5 - Sistemare errori di allineamento di nuvole di punti Lidar: https://youtu.be/bXouq-vqHUQ


Questo video è fatto in collaborazione con   @lidaritalia  (https://www.lidar-italia.it/) con cui portiamo avanti un bel po' di attività di studio, analisi e test sui sistemi Lidar (da drone e da terra) e sui software di  @GreenValleyINTL   (https://greenvalleyintl.com/).
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0:00 Intro
1:32 Una nuvola di punti in LiGeoreference
2:20 Select on Trajectory
5:07 Colorize by Segment
6:12 Split by Segment
9:30 Esportare i dati
10:50 Outro


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    Rilievi al #saltodellalepre #drone #aerofotogram Rilievi al #saltodellalepre 

#drone #aerofotogrammetria #rilievo
    La fine dell'anno e l'inizio del nuovo è tempo di La fine dell'anno e l'inizio del nuovo è tempo di rilievi nelle cave di estrazione...

#cave #rilievo #aerofogrammetria
    Trasportare drone e svariate batterie (12), in spa Trasportare drone e svariate batterie (12), in spalla, dentro uno zaino, è una cosa rilevante se devi fare un po' di strada a piedi.

Foto (tagliata malamente da me) di @davidemarcesini 

#drone #porto #fotoaeree #uav #apr #sapr
    Se il tuo Lidar è equipaggiato con una camera fot Se il tuo Lidar è equipaggiato con una camera fotografica per colorare la scansione e se puoi accedere alle immagini, le puoi usare per fare un progetto fotogrammetrico.

Non è detto che tu ci riesca.
La sovrapposizione laterale delle strisciate Lidar non è paragonabile a quella fotogrammetrica ma qui ho fatto un volo Lidar a griglia e i dati erano abbondanti.

A partire dai punti di legame, puoi fare la nuvola densa, mesh, texture e ortomosaico.

Credo che i prodotti che sfruttano le informazioni nelle immagini siano quelli più interessanti perchè complementari con il dato Lidar che non può arrivare a contenere le informazioni delle fotografie.

#lidar #fotogrammetria #rilievo #3d
    Capita che in un rilievo Lidar il drone voli a par Capita che in un rilievo Lidar il drone voli a partire da luoghi accessibili, lungo strade o aree poco distanti da parcheggi.
Nelle zone agricole le strade possono non essere pubbliche, anche se non ci sono cancelli o sbarre.

Credo che valga sempre la pena contattare la proprietà per informarla del lavoro.
Anche se prevedi di stare lontano da case, fattorie o altri insediamenti.
Il più delle volte si evitano possibili problemi o anche solo rallentamenti nella tabella di marcia della giornata.

Se poi ci sono delle greggi (e l'area è frequentata dal lupo) è normale che queste siano protette da cani pastori.
Il loro lavoro è proteggere le pecore.
Da chiunque.
Ti avvertono, abbaiando, se ti avvicini troppo.
Se vai oltre potrebbero fare anche qualcos'altro.

Valuta anche questo aspetto del lavoro.
Anche se il gregge è in un recinto, parcheggiare l'auto e lavorare troppo vicino potrebbe mandare in allerta/allarme i cani.
Meglio spostarsi un po' e lasciarli fare tranquilli il loro lavoro ma senza metterli sotto stress costante.

Se lì vicino c'è la fattoria e ti presenti alla proprietà potrebbero aiutarti gestendo i loro cani pastori in tua presenza e permettendoti di concentrarti solo sul tuo lavoro (senza dover controllare costantemente dove si trovano).

Per nessun motivo passerei vicino ad un gregge non recintato e custodito!

#rilievo #topografia #misure #cani #gregge #pastori #proprietàprivata
    È piuttosto normale (quando si parla di rilievi c È piuttosto normale (quando si parla di rilievi con drone) rilevare un'area maggiore rispetto ai limiti di progetto.
Questo perchè una macchina fotografica ed un Lidar (come in questo caso) hanno un angolo di campo del sensore e volando lungo il confine prendono informazioni anche dei punti esterni ad esso.

Inoltre si possono ottimizzare le missioni automatiche per far sì che (in andata o in ritorno) il drone passi su zone esterne continuando ad acquisire dati.

Qui in rosso ci sono i limiti di progetto di un rilievo Lidar ed in giallo le aree effettivamente acquisite (e con dati "buoni")

#lidar #rilievo #rilievo3d #realitycapture
    Il laser scanning è il modo migliore per creare m Il laser scanning è il modo migliore per creare modelli 3D di strutture reticolari: tralicci, ringhiere o strutture metalliche in generale...

Si può provare a creare delle nuvole di punti da fotogrammetria ma è dura (ed i motivi sono diversi...)

Il laser scanning, è invece molto performante.
Serve avere un po' di accortezza nel fare più stazioni di scansione, per coprire più punti di vista ed evitare le zone d'ombra.

L'altra valutazione da fare è relativa alla portata dello scanner.
I tralicci dell'alta tensione possono essere parecchio alti.
Questo misura 100m da terra.
Serve una portata sufficiente per arrivare, bene, fino in cima.
Se lo scanner è sufficientemente preciso, si riescono ad avere anche buone nuvole dei conduttori!

#3d #laserscanning #laserscanner #rilievo #tralicci
    Prima di partire con un rilievo sottoscrivi i limi Prima di partire con un rilievo sottoscrivi i limiti dell'area.
Può essere un allegato al contratto/offerta o qualcosa a parte.
L'importante è che sia chiaro.
A te e al cliente (se tu fai il rilievo).
A te e al topografo (se lo commissioni).

Sono tornato in campo per integrare un'area che avevo tralasciato.
La responsabilità era tutta la mia.
Non avevo fatto attenzione alle email scambiate con il committente.
Per fortuna era vicino a casa, è stato facile e veloce.
Ma ci sono comunque dovuto ritornare.

Allora ho riflettuto sull'importanza della chiarezza tra le parti prima di iniziare un lavoro.
Non si tratta di essere rigidi o pignoli.
È un modo per tutelare il lavoro di tutti.

Se sei tu a fare il rilievo non ti sentirai chiedere cose tipo: "Ah ma io credevo che saresti arrivato fino a là".

Se invece lo commissioni puoi stroncare sul nascere ogni fraintendimento per un'area che non ti viene restituita.

Non serve una planimetria con chissà quale dettaglio!
Va bene anche uno stralcio di mappa di Google.
L'importante è che sia chiaro e condiviso.

E più il rilievo è esteso/complesso/costoso, più è importante farlo.
    Se in terra c'è tanta polvere (ed in questo perio Se in terra c'è tanta polvere (ed in questo periodo siccitoso ce n'è davvero tanta!), trova il modo di far decollare il drone in un posto non troppo "sporco" e se puoi alzalo da terra.
Il rischio "desert storm" è altissimo, specialmente con droni grossi ed eliche montate sotto i bracci.

#drone #uav #rilievi #voli #fotogrammetria #sabbia #polvere
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