UN RILIEVO CON IL DRONE

14 Giugno 2017
Fotografia aerea da drone

I droni sono entrati a far parte di alcuni aspetti delle nostre vite, e la topografia non ne fa eccezione. Qui ti spiego come si svolge un rilievo topografico con drone. O meglio, come lo faccio io…

Ti parlerò di rilievi di tipo aerofotogrammetrico, realizzati a partire da immagini fotografiche digitali aeree.
Oggi i droni trasportano anche strumenti di rilievo più sofisticati di una macchina fotografica, come ad esempio un LIDAR (laser scanner), ma i prezzi piuttosto elevati li tengono ancora lontani dalla diffusione generale e sono, per ora, strumenti per pochi.

Fare un rilievo topografico con drone è veloce e dà ottimi risultati anche su superfici parecchio estese. Anzi, è proprio in questi casi che i vantaggi in termini di costi-benefici si fanno più pesanti

PROGRAMMARE IL RILIEVO AEROFOTOGRAMMETRICO

La prima fase di un rilievo topografico con drone è la pianificazione.

Screenshot di mission planner per drone

Si individua l’area da rilevare.
Si pianificano le operazioni di volo.
Si scelgono i punti di decollo ed atterraggio dell’aeromobile e la posizione della stazione di controllo a terra.
Si controlla la presenza di ostacoli al volo (cavi aerei)
Si progettano le eventuali missioni di volo programmato automatico (tramite software mission planner).
Si pianificano le misure topografiche da fare a terra per il supporto al rilievo aerofotogrammetrico.

Io prego di poter fare sempre un sopralluogo preventivo perchè le cose si vedono molto meglio dal vivo, con i propri occhi e la propria sensibilità, senza affidarsi a parole o fotografie di altri o alle mappe di Google o Bing.

RICHIEDERE LE AUTORIZZAZIONI E COMUNICARE LE OPERAZIONI

Per lavorare con un drone bisogna essere almeno un operatore registrato ENAC  (per operazioni non critiche) ma potrebbe essere necessario essere anche autorizzato per particolari scenari critici. Il pilota, se è diverso dall’operatore, dovrà avere il proprio attestato in regola per la classe e categoria del mezzo che piloterà (Multicottero, Ala fissa o Pallone – Molto Leggero, Leggero o Pesante). Indipendentemente da ciò possono essere necessarie alcune autorizzazioni come, per esempio, l’autorizzazione al sorvolo per parchi ed aree protette o l’autorizzazione di ENAC per operazioni all’interno di aree su cui ci sono restrizioni dall’aeronautica italiana. Ecco, nulla osta e autorizzazioni si richiedono in questa fase.

IL RILIEVO SUL CAMPO: POSIZIONARE E RILEVARE I G.C.P.

G.C.P. sta per Ground Control Points e sono quei punti a terra di cui è nota precisamente la posizione e che sono usati per scalare il rilievo aerofotogrammetrico. Io posiziono a terra dei pannelli 60×60 cm in plastica ondulata, verniciati a bomboletta con colori ad alto contrasto che ne ne permettano la localizzazione anche da foto aeree scattate a diversi metri di altezza. Un numero variabile tra 10 e 15 target a terra, uniformemente distribuiti sulla superficie e sullo sviluppo verticale, sono sufficienti per scalare il rilievo ed effettuare i controlli sull’accuratezza e sulla precisione della restituzione.

La posizione dei G.C.P. deve essere piuttosto precisa, perchè da questo dipende l’accuratezza del rilievo restituito. Si possono rilevare con un ricevitore GPS a doppia frequenza oppure con una stazione totale, a seconda delle condizioni in sito. Senza appoggiare un volo aerofotogrammetrico a dei punti noti a terra, nel momento in cui scrivo questo articolo, puoi scordarti una precisione degna dell’aggettivo topografico!

Fotografia aerea da drone in cui sono visibili i target per i GCP

IL RILIEVO SUL CAMPO: VOLARE E FOTOGRAFARE

Ora è tutto pronto per volare. Il drone decolla e fa il suo lavoro guidato dal pilota: le missioni di volo automatico o il volo manuale.
Considera che, a seconda di quello che si rileva, le fotografie si possono scattare sia con camera nadirale (puntata verso il terreno) che con macchina orientata frontalmente o inclinata rispetto all’orizzontale. Questo permette di definire bene gli elementi a prevalente sviluppo verticale: muri, alberi isolati, pareti rocciose…
Per un’ottima restituzione del rilievo mantengo una sovrapposizione di almeno l’80% tra due fotografie consecutive e del 60% tra due strisciate adiacenti di immagini.
Finito il volo si impacchetta tutto e si va via.
Prima però, visto che non ho una doppia scheda di memoria dentro la macchina fotografica a bordo del drone faccio sempre un backup sul campo.
Ho una maledetta ansia di perdere i dati dentro quei piccoli aggeggi di plastica e PIN che sono le schede di memoria e così metto al sicuro le foto scattate prima di fare, magari, un bel po’ di chilometri per rientrare alla base.

RESTITUZIONE

L’attività di campo è finita ed ora inizia la restituzione a computer.
Non entro nello specifico di questa fase perchè ho voluto raccontarti solo una parte delle operazioni, quelle di preparazione e quelle in campo.
Ti racconterò del trattamento dei dati e della restituzione in un altro articolo. Per ora ti basti sapere che si importano le foto e le misure topogorafiche dei G.C.P., si genera un modello tridimensionale scalato e georeferenziato, mediante speciali algoritmi di calcolo (structure from motion), e si ricavano informazioni come: D.S.M. o D.T.M., ortofoto, curve di livello.

Immagine di un DSM Digital Surface Model

 

Ora sai più o meno che cosa succede in un rilievo topografico con drone. In questo articolo avevo scritto alcune cose sugli strumenti che si usano in topografia, tra cui i droni, indicandone pregi e difetti. Non te li riporto qui per non dilungarmi troppo ma se ti va puoi darci un’occhiata!

 

Iscriviti alla mia newsletter se vuoi rimanere aggiornato sui prossimi articoli del mio blog!

A presto!

Paolo

 

P.S.
Ho fatto una puntata del podcast 3DMetrica su questo argomento.
La puoi ascoltare dal player qui sotto, oppure andando a questo link.
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RILIEVI

Paolo Corradeghini

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12 Comments


Luca
25 October 2017 at 12:10
Reply

Complimenti per il blog, ti volevo chiedere quale software utilizzi per pianificare i voli del sapr? Fai tutto da tablet o pianifichi anche da Pc?



    paolo.corradeghini.3dm
    25 October 2017 at 12:32
    Reply

    Ciao Luca e grazie per i tuoi complimenti!
    Per pianificare i voli utilizzo il software Thopos.
    Lo uso normalmente per le applicazioni topografiche, le elaborazioni dei rilievi a terra e per il disegno.
    Ha un modulo per la pianificazione delle missioni di volo sulla base dell’area, dell’altezza di volo, delle caratteristiche della fotocamera e della sovrapposizione dei fotogrammi consecutivi e delle strisciate adiacenti.
    Thopos genera le traiettorie di volo, imposta la velocità di crociera del drone ed indica l’intervallo di scatto tra le foto per avere le sovrapposizioni che hai richiesto.
    Ppoi puoi salvare il file della missione in vari formati, io uso il formato mis che poi uso nell’app Litchi durante il volo.
    Pianifico tutto da PC e sul tablet (io uso Android) modifico le altezze dei waypoint (se necessario) e controllo la missione durante il volo.
    Spero di esserti stato d’aiuto!
    Ciao!
    Paolo

      Luca
      25 October 2017 at 13:51

      Grazie mille delle info.
      Ancora complimenti!

        Paolo Corradeghini
        26 October 2017 at 20:34

        Grazie a te.
        Ciao Luca!

Alessandro
25 June 2018 at 19:21
Reply

B R A V O!!!! Ritengo assolutamente geniale questo tuo blog e ti ringrazio per quello che stai facendo. una domanda: ho da poco scaricato topography che è un’app per iOs. non so se la conosci, ma vorrei capire se è uno strumento utilizzabile per i gcp oppure no. riesci ad aiutarmi? Grazie infinite



    Paolo Corradeghini
    29 June 2018 at 14:31
    Reply

    Ciao Alessandro, grazie del tuo commento.
    Purtroppo (per ora!) le app topografiche che si possono installare sugli smartphone non ti permettono di raggiungere le precisioni necessarie per essere usate all’interno della modellazione tridimensionale di un software structure from motion.
    Anche se si sta andando verso precisioni interessanti, con alcune procedure ed app (40-50 cm), queste sono ancora del tutto inadeguate per poter restituire un risultato topografico.
    In più, se ogni punto ha un’incertezza di 50 cm, l’incertezza generale di tutto il modello generato usando N punti sarà molto maggiore di 50cm!
    Quindi non si può prescindere da strumenti di rilievo di precisione nell rilievo delle coordinate dei punti di appoggio.
    Ciao!

Lorenzo Battini
5 June 2019 at 19:01
Reply

Ciao Paolo, posso chiederti una cosa? che software utilizzi per trasformare delle semplici foto in un progetto topografico vero e proprio? io ho sentito parlare di meshroom ma molti lo usano per piccoli oggetti o veicoli e non ho mai visto nessuno usarlo per terreni, inoltre costa 3000 euro e non posso permettermi di sbagliare. sto cercando di buttarmi su questo mondo anche io e vorrei informarmi, grazie in anticipo!



    Paolo Corradeghini
    9 June 2019 at 22:10
    Reply

    Ciao Lorenzo,
    io utilizzo Agisoft Metashape Pro, GVI LiMapper e di recente anche Zephyr Aerial.
    Sono tutti software commerciali ad algoritmi Structure from Motion.

    Conosco Meshroom per via di altri professionisti che me ne hanno parlato ma non so darti informazioni specifiche.
    Credo tuttavia che sia un software open source.
    Sei sicuro del prezzo, per giunta così elevato?

    Ciao!
    Paolo

giovanni r
6 November 2019 at 17:40
Reply

Ciao paolo,

Studio ingegneria civile e sto effettuando il mio lavoro di tesi sull’aggiornamento di mappe catastali di una chiesa.
Il rilievo è èffettuato sia con stazione totale che tramite aerofotogrammetria.
Vorrei porti un’infinità di domande, ma mi limiterò ad un paio di quesiti.
la prima è: se esistono dei programmi gratuiti per la restituzione delle immagini acquisite con il drone.
inoltre, data la tua esperienza, la seconda domanda è:
se dovessi effettuare un indice per toccare tutti gli argomenti relativi all’aggiornamento delle mappe catastali, come sarebbe composto? giusto a livello di impostazione per capire se approfondire o meno alcune parti (il mio fa più o meno così: 1-catasto (cenni storici, NCT, NCF, frammenti di leggi, 2- la topografia (teodolite, livello, stazione totale ) 3- il mio caso di studio (stazione totale, messa in stazione, stazione 100, 200, 300, implementazione dei dati ecc) 4- il mio caso di studio (aerofotogrammetria…….)

infine volevo ringraziarti per la chiarezza e disponibilità, che traspaiono dal tuoi Podcast
A presto,
giovanni



    Paolo Corradeghini
    7 November 2019 at 15:36
    Reply

    Ciao Giovanni,

    ci sono software open source che ti permettono di gestire le immagini in un progetto fotogrammetrico.
    Te ne cito qualcuno: Mic Mac, Visual SfM, Regard 3d, Open Drone Map, …

    Per quanto riguarda l’indice del tuo lavoro di tesi non credo di riuscire a darti un aiuto concreto: non mi sono mai occupato di catasto ed ignoro molte cose di questo mondo…
    Il tuo indice mi sembra decisamente ampio ed i 4 capitoli hanno delle potenzialità di sviluppo enormi.

    Inserirei eventualmente una parte sull’aggiornamento delle mappe catastali ed il delicatissimo argomento delle coordinate e dei sistemi di riferimento.
    Non sono per niente banali di per sè ed ancor di più complessi quando si confrontano con il sistema Cassini Soldner del catasto.

    Spero di averti dato informazioni e spunti utili per il tuo lavoro di tesi.

    In bocca al lupo!

    Paolo

Graziano Toscano
2 April 2020 at 13:00
Reply

Ciao Paolo, continuo a seguirti tantissimo. Avrei bisogno di un aiuto/chiarimento in merito alla trasformazione di coordinate catastali (cassini soldner esempio: -2572.139 N; 35295.421 E) in coordinate wgs84 per poter fare la sovrapposizione del rilievo georiferito e traslato correttamente su google heart, bing ecc… Ho i grigliati gr1, Gr2 e Gk2 e utilizzo Convergo però non riesco ad ottenere una giusta conversione. Potresti indicarmi come procedere ? ad esempio come origine catastale ho reperito in rete questi dati che Convergo non accetta.
ID 76007
Tipo Origine LOCALE
Nome Origine SERRA CORNETA
Descrizione SEGNALE SUL CONTRAFFORTE TRA LA VAL D’AGRI E VAL SINNI
Ordine Trigonometrico IGM
Latitudine (Genova) [sessadecimali] 40.21371672
Longitudine (Genova) [sessadecimali] 7.259034
Latitudine (WGS 1984) [sessadecimali] 40.21497239
Longitudine (WGS 1984) [sessadecimali] 16.17995637
Nord (Gauss Boaga) [m] 4452290.13
Est (Gauss Boaga) [m] 2620411.02
Nord (UTM) [m] 4452285.08
Est (UTM) [m] 600405.36
Fuso (UTM) 33
Il rilievo è stato eseguito in provincia di matera, Rotondella grigliato 523 fuso EST 33 UTM
Il rilievo è celerimetrico con stazione totale e i punti GCPI e QGCP sono stati materializzati all’interno di un triangolo di punti fiduciali. Ho provato anche con thopos ad elaborare il rilievo inportanto il file .dat di pregeo ma non riesco a georiferire in nessun modo. Potresti indicarmi per favore come potrei risolvere con i programmi citati, quali sono i dati e dove inserirli correttamente.
Magari potresti indicarmi la giusta catena di operazioni da fare…
utilizzo software: Thopos; agisoft metashape; Cloud Compare; Analist; Convergo; VertoGIS
Ci tengo a precisare che l’intero l’avoro ottenuto è per scopi di studio e non è un lavoro professionale ma solo prove per comprendere bene gli argomenti e grazie a te sono stato in grado di fare un rilievo fotogrammetrico con drone riferito a dei punti a terra con scarto di max 3 cm con undrone non prof come il FIMI X8 SE completamente in manuale dato che non ha funzione automatica come i DJI o meglio non conosco software adeguati a tale scopo, però dato che il rilievo e relativo, locale con apertura a terra quindi con stazione totale mi piacerebbe anche rototraslarlo e georiferirlo correttamente da dati pregeo catastali a wgs 84….. stò per impazzire!
Grazie per l’attenzione e certo di un riscontro ti saluto con tanta ammirazione per l’esemplare professionalità che metti a disposizione . Graziano



    Paolo Corradeghini
    4 April 2020 at 16:57
    Reply

    Ciao Graziano,
    nonostante ti abbia risposto in email rispondo anche qui per completezza.
    Purtroppo non mi occupo in nessuno modo di Catasto e quindi non so darti informazioni specifici sul sistema di riferimento Cassino Soldner.
    Dovrei approfondirlo, ma il tempo è sempre poco!
    Prova a confrontarti con Fabio Guerra, Thopos, che saprà sicuramente darti informazioni molto precise.

    Ciao!

    Paolo

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    Paolo Corradeghini immagine profilo
    Paolo Corradeghini, ligure, classe 1979, ingegnere per formazione, topografo di professione, sportivo per necessità e fotografo per passione. Fai click sulla mia faccia e scopri qualche informazione in più.
  • Paolo Corradeghini

    Topografia, rilievi, droni, gps, cartografia, geomatica e mappe.
    Condivido aggiornamenti, informazioni, contenuti, notizie, novità e dietro le quinte del mio lavoro.

    Paolo Corradeghini
    Video YouTube UCi7FWlZ8-gdWbBqScaODajw_ZM_Iu_0NeQA Se ti sei mai chiesto come fa un sensore Lidar, trasportato da un drone in volo sopra un bosco, a darti informazioni del terreno e permetterti di generare un Modello Digitale del Terreno, provo a spiegartelo in questo video.

Usando il nuovo sensore DJI Zenmuse L3, ti condivido le caratteristiche tecniche che permettono la penetrazione della vegetazione:
- divergenza del laser ed echi di ritorno;
- frequenza e intensità del laser;
- dimensione e lunghezza d'onda;
- modalità di scansione.

E poi aggiungo altri aspetti che, nella programmazione di una missione di volo, possono essere rilevanti per penetrare al meglio la vegetazione:
- velocità di crociera;
- angolo di incidenza;
- sovrapposizione laterale;
- quota di volo e terrain follow.

Spero possa essere interessante.
Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.

Ho iniziato da poco a lavorare con il Lidar DJI Zenmuse L3 pertanto se hai aggiunte o correzioni da fare sono graditissime.
Se poi ti interessa vedere altre applicazioni specifiche fammelo sapere che ne prendo spunto per altri video come questo (che sono comunque in arrivo!).


SPONSOR E OFFERTA
Questo video è sponsorizzato da Personal Drones - https://www.personaldrones.it/
Con il codice sconto 3DML315 puoi beneficiare del 15% di sconto sull'acquisto di un Lidar DJI Zenmuse L3 e su tutti gli altri prodotti della serie "DJI Enterprise" che acquisterai INSIEME all'L3
Usa il codice sconto 3DML315 al momento del checkout.


DATI
Se sei finanziatrice o finanziatore di 3DMetrica (di livello alto) puoi scaricare i dati delle acquisizioni che ho fatto, su un'area boscata) per creare questo video, da questo link: https://www.patreon.com/posts/lidar-e-della-i-146204482


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È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


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Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


0:00 Intro
1:27 La divergenza del laser
2:08 Gli echi
4:22 Intensità del laser
5:15 Lunghezza d'onda
7:09 Frequenza del laser
10:43 Modalità di scansione
13:15 Sponsor - Personal Drones
14:44 Velocità di crociera
16:06 Angolo di attacco e Sovrapposizione
18:08 Tilt del sensore
18:57 Quota di volo
20:20 Terrain follow
21:34 Outro
    Se ti sei mai chiesto come fa un sensore Lidar, trasportato da un drone in volo sopra un bosco, a darti informazioni del terreno e permetterti di generare un Modello Digitale del Terreno, provo a spiegartelo in questo video.

Usando il nuovo sensore DJI Zenmuse L3, ti condivido le caratteristiche tecniche che permettono la penetrazione della vegetazione:
- divergenza del laser ed echi di ritorno;
- frequenza e intensità del laser;
- dimensione e lunghezza d'onda;
- modalità di scansione.

E poi aggiungo altri aspetti che, nella programmazione di una missione di volo, possono essere rilevanti per penetrare al meglio la vegetazione:
- velocità di crociera;
- angolo di incidenza;
- sovrapposizione laterale;
- quota di volo e terrain follow.

Spero possa essere interessante.
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Ne sarei felice.

Ho iniziato da poco a lavorare con il Lidar DJI Zenmuse L3 pertanto se hai aggiunte o correzioni da fare sono graditissime.
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7:09 Frequenza del laser
10:43 Modalità di scansione
13:15 Sponsor - Personal Drones
14:44 Velocità di crociera
16:06 Angolo di attacco e Sovrapposizione
18:08 Tilt del sensore
18:57 Quota di volo
20:20 Terrain follow
21:34 Outro
    In questo video ti condivido un po' di cose sulle curve di livello in QGIS.

Come si creano a partire da un raster (DTM);
Come si smussano (se sono troppo nervose);
Come mostrare le quote (attraverso le etichette);
Come differenziare la rappresentazione in base alle quote;
Come allineare in modo ordinato le etichette delle curve;
Come trattare un dato per avere "davvero" le curve di livello.

Spero possa esserti utile.


Qui c'è l'articolo del blog pigrecoinfinito di Totò Fiandaca da cui abbiamo preso spunto per una parte del video: https://pigrecoinfinito.com/2020/01/31/qgis-come-allineare-le-etichette-delle-isoipse/


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica 
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

Con il codice sconto 3DMETRICAGTER puoi usufruire del 20% di sconto su tutti i corsi della loro offerta formativa, che trovi qui: https://www.gter.it/formazione/online/

Qui c'è il canale Telegram di GTER per seguire i Geobreak: https://t.me/geobreak


Se ti va di unirti alle discussioni su QGIS, puoi farlo in questo gruppo Telegram: https://t.me/+ZKm37iQHD083MTRk


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0:00 Intro
0:25 Visualizzazione del DEM
1:40 Creare le curve di livello
3:09 Smussare le curve
6:20 Mostrare le etichette
9:12 QGIS in Azione e GTER
11:41 Spunti dalla comunity
12:41 Rappresentare le curve
16:07 Sistemare le etichette
21:55 Curve di livello e terreno
23:50 Outro
    Vuoi crare facce triangolari 3D vettoriali, da una nuvola di punti, per portarle in un CAD?
Te lo condivido in questo video, usando il software CloudCompare.

Lavoro con punti del terreno, li sottocampiono e poi genero la mesh, che posso esportare in formato DXF, mantenendo le informazioni di georeferenziazione.

Ti faccio vedere due strade: la prima genera la mesh dalla nuvola (eventualmente pre-trattata) così com'è, mentre la seconda passa attraverso la rasterizzazione e crea facce triangolari tutte ugali.

L'esportazione è possibile solo in DXF che, pur essendo "il" formato di interscambio di dati vettoriali, è anche piuttosto vecchio e fatica a gestire dati pesanti con molti elementi.
Attenzione quindi a non esagerare con il numero di facce da esportare, anche in relazione al tuo pc.

Le facce 3D sono utili in software "CAD-based" per fare progettazione, computi di scavi e riporti, sezioni, modellazione idraulica, analisi di fenomeni gravitativi...

Assicurati di lavorare su una nuvola di punti i cui elementi siano solo i punti del terreno o comunque di quello che vuoi rappresentare con le facce 3D.

Spero ti sia utile.


Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
Se ti va di segnalarmi un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di Cloud Compare ne prendo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondo qui sotto.
Se vuoi supportare il progetto puoi condividere il video con chi pensi possa essere interessato a questo argomento.


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0:00 Intro
1:36 Taglio la nuvola
2:08 Sottocampionamento
2:51 Creo la mesh
5:18 Esporto la mesh
7:30 CloudCompare on Demand
8:18 Rasterizzazione
10:17 Modifico la nuova mesh
13:36 Esportare le facce 3D
15:02 Sezioni dinamiche
16:09 Quale metodo preferire
17:45 Outro
    C'è uno strumento, nel software open source CloudCompare, che ti permette di generare sezioni trasversali, di un alveo fluviale o di una galleria stradale, lungo un profilo.

Le sezioni sono ortogonali al centro dell'alveo o all'asse stradale e vengono estratte, automaticamente, secondo la larghezza ed il passo di cui hai bisogno.

Puoi generare anche una polilinea che passi per i punti della nuvola di ogni sezione che è stata generata.
E così avrai le sezioni, vettoriali, dell'alveo o della galleria (completa) da elaborare in CAD o in un altro software che usi abitualmente.


Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
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0:00 Intro
0:44 Lo strumento da usare
2:09 La nuvola di punti
3:17 Genera il profilo
4:20 Traccia delle sezioni
6:57 Creare sezioni e profili
9:40 Salvare la traccia
10:25 Vediamo i risultati
13:14 Esportarte in DXF 
16:00 Attenzione ai dati
16:38 CloudCompare on Demand
17:33 Il caso di una galleria
21:25 L'output della galleria
22:38 Outro
    Hai un file di testo con una serie di informazioni, oltre che di coordinate, legate ad una serie di punti e lo vuoi portare dentro QGIS?

Ti condivido come si fa, creando un nuovo layer a partire dal file TXT.

E dopo ti dico anche come si fa a rappresentare, visivamente, le informazioni extra (la quota, il nome, la descrizione, ...) nell'are di lavoro di QGIS.


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0:00 Intro
0:46 Il file di testo
1:13 Aggiungo il layer
7:48 Il layer in QGIS
8:13 Aggiungo la quota
10:59 Cambiare il simbolo
12:28 QGIS in Azione e GTER
15:30 Lavorare con più informazioni
18:22 Outro
    In questo video ti mostro come accedere alle ortofoto del territorio italiano.
Ce ne sono moltissime: coprono tutta l’Italia e diversi anni passati.

Il principale fornitore a livello nazionale è AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura), che ogni anno effettua rilievi aerei sul territorio italiano, suddiviso in tre aree.
A questo si aggiungono le Regioni, che spesso producono ortofoto proprie con campagne di rilievo dedicate e con un dettaglio maggiore.

Tutte queste informazioni si possono visualizzare tramite i Geoportali Regionali e si possono caricare in un GIS attraverso i servizi WMS (Web Map Service).
Quasi mai, però, è possibile scaricare il dato nativo, originale e georeferenziato.

C’è comunque un modo per “ritagliarti” una porzione di ortofoto e salvarla come immagine georeferenziata nel tuo archivio digitale.
Si parte sempre dal WMS: importi l’ortofoto nel tuo GIS, imposti l’area che ti serve e poi esporti un’immagine georeferenziata dalla mappa che stai visualizzando.
Modificando la risoluzione di output, puoi ottenere un risultato molto vicino alla risoluzione originale.

Nel video ti faccio vedere tutto questo usando QGIS.

All’interno trovi anche:
Che cos’è un’ortofoto (proprietà, utilizzi, risoluzione, ecc.)
Come accedere alle ortofoto in Italia tramite i Geoportali Regionali
Come usare i servizi WMS per visualizzarle in GIS ed esportarne una parte sul tuo PC
Come importare un’ortofoto esportata dentro un CAD e georeferenziarla

Le ortofoto sono una risorsa potente e accessibile, utile per tanti professionisti (ma non solo).
In Italia la situazione dei dati geografici è ancora molto frammentata e spero che questo video possa aiutarti ad orientarti e trovare ciò che ti serve.

Ma soprattutto spero che possa stimolare una discussione e la condivisione di informazioni.
Se hai già esperienza, se hai scaricato ortofoto, se le usi nel tuo lavoro, se conosci risorse diverse da quelle che cito o se hai ulteriori suggerimenti, scrivilo nei commenti: contribuirai a creare ancora più valore, per tutti.

Grazie!

P.S.
Fai molta attenzione a quello che è possibile fare con i dati presenti online.
Le ortofoto disponibili sui geoportali sono liberamente visualizzabili e importabili nel tuo GIS.
Ma non è certo possibile usare il metodo che ti ho condiviso per crearti un database di immagini georeferenziate sul tuo PC e, magari, venderle.
Credo che sia ok farne un uso personale ma verfica sempre le possibilità operative in questo senso.


A questo link trovi un video che ti mostra come georeferenziare un'immagine in QGIS usando il Georeferenziatore: https://youtu.be/p1pVECtsDPE 


Se pensi che questo video possa essere interessante anche per qualcuno che conosci, puoi condividerglielo. Ne sarei felice.


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0:00 Intro
1:47 Che cos'è una ortofoto
2:52 Orotofot VS Foto aerea
3:49 Meglio dire Ortomosaico
4:16 Perchè un'ortofoto
5:25 Risoluzione e GSD
7:19 Google Maps e Ortofoto
8:32 Ortofoto in Italia
12:00 Visualizzare ortofoto italiane
13:19 Il caso Veneto per scaricare ortofoto
15:39 Importare ortofoto in GIS
17:03 I WMS regionali
17:49 Ortofoto in GIS tramite WMS
21:33 Scarica un pezzo di ortofoto
24:10 Migliorare la risoluzione in output
26:23 Dislaimer Uso di QGIS e proprietà dei dati
28:02 Georeferenziare un'immagine in QGIS
28:47 Importare ortofoto in CAD
33:29 Outro
    In questo video ti condivido alcuni modi con cui puoi portare i tuoi dati vettoriali dal tuo CAD al GIS.
Nello specifico, QGIS.

Un'opzione è salvare i dati in CAD in DXF, che è un formato di interscambio per i dati vettoriali leggibile da QGIS.

C'è poi il modo di importare un file DWG/DXF attraverso l'importatore "nativo" dentro QGIS.

Ed infine potresti usare il plugin "Another DXF Importer" che ti aiuta a mantenere l'organizzazione dei layer.

Per ciascuno di questi modi operativi ti parlo anche di pregi e difetti per aiutarti, spero, a capire quale sia il metodo migliore per te.


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica 
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0:00 Intro
1:29 I dati in CAD
1:54 Usare il DXF
5:42 Importa DWG/DXF
11:16 Il plugin Another DXF Importer
14:54 QGIS in Azione e GTER
16:57 Georeferenziare dati vettoriali
19:53 Outro
    Lo strumento "Sezione" ("Cross Section") di CloudCompare può diventare il tuo migliore alleato quando devi pulire una nuvola di punti da elementi indesiderati (rumore) o da cose che non ti interessa mantenere (alberi, auto parcheggiate, ...).

Attraverso la possibilità di fare sezioni multiple, una attaccata all'altra, lungo una direzione, crei nuove nuvole di punti, affettate, dove, auspicabilmente, sei in grado di vedere meglio (e quindi rimuovere) quello che non ti interessa.

Te ne parlo in questo video ma ti avverto, il processo può essere lungo, in relazione alle caratteristiche della tua nuvola di punti ed a quello che vuoi rimuovere.
Potrebbe volerci tempo e pazienza.

Se ti imbarchi in questo "viaggio" ricordati di gestire i dati di CloudCompare in modo attento, salvando il progetto generale in formato .bin, evitando perdita di dati dopo ore di lavoro!


Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
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0:00 Intro
0:42 La nuvola
1:59 Sezionare la nuvola
6:09 Pulire le sezioni
11:39 Il risultato
13:42 Outro
    È oggettivo che, oggi, nel mondo del rilievo si stia parlando moltissimo di rilievo 3D ma soprattutto di mobile mapping.

E i sistemi SLAM stanno prendendo una grande fetta del mercato della Geomatica.

Sono (relativamente) nuovi, sono piuttosto facili da usare, sono veloci nella creazione di nuvole di punti 3D, all'interno dell'ambito in cui li porti, e in alcuni casi sono anche economici.

Se fai attenzione ad alcune cose, una su tutte "avere in mente come lavora lo SLAM per ricostruire nuvole di punti", possono essere tremendamente efficaci.
Negli ambiti "giusti" per loro.
E per i risultati che devi ottenere in output.

In questo video ti condivido l'applicazione del mobile mapping tramite SLAM in un ambito urbano misto, dove ho bisogno di avere una nuvola di punti che abbia al suo interno diversi dettagli situati sul piano stradale.

Spero possa essere interessante.


Questo video è il primo di una serie di contributi che condivederemo insieme a @Emesent 
Se hai dubbi, domande, curiosità su questa tecnologia (sia perchè sei interessato ad implementarla tra i tuoi strumenti o perchè richiedi servizi di questo tipo e vuoi rimanere sul pezzo, avendo consapevolezza della tecnologia) scrivimi nei commenti.
Magari puoi indicarmi degli scenari in cui vorresti vederla all'opera.
Se è nelle mie possibilità lo faccio volentieri e ne creiamo un altro contributo.


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0:00 Intro
0:44 Il contesto
1:16 Hovermap ST
5:18 Perchè uno SLAM
6:26 Drone vs SLAM
7:01 TLS vs SLAM
8:05 Un caso specifico
8:46 Verificare l'attendibilità
9:39 Consigli per il rilievo
10:58 SLAM sulle spalle
11:15 Considerazioni finali
12:15 Outro
    In questo video ti mostro come creare un nuovo attributo che riporti, come valore, il nome del layer.
Detta così sembra facile.
Ed in effetti lo è, se hai uno o pochi layer.
Ma se di layer ne hai tanti, decine o centinaia, le cose potrebbero complicarsi un po' ed allora QGIS ti permette di farlo in modo efficace usando il "calcolatore di campi" ("field calculator") in modalità "batch".


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0:00 Intro
0:40 I dati
1:27 Il caso di un layer
2:37 Se hai più layer
7:24 Batch process
10:33 I risultati
10:51 Unire i layer
12:36 QGIS in Azione e Gter
15:30 Outro
    In questo video ti condivido come fare una sezione di una nuvola di punti in Cloud Compare.

Lo strumento da usare si chiama "Cross Section" e ti permette di "affettare" la tua nuvola di punti secondo le tue necessità.
Viene usato un volume di taglio che mantiene visibile solo quello che è al suo interno.

Da qui si aprono molte possibilità.
In questo video ti mostro come generare una sola sezione, esportando una fetta di nuvola.
E la polilinea di inviluppo, che in alcuni casi può essere molto interessante e utile!

Nei prossimi video ti dirò qualcosa di più.


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0:00 Intro
0:38 Il tool Cross Section
4:25 Creo una sezione
11:11 Esportare i risultati
13:49 La nuvola di un appartamento
16:17 Altri tool dello strumento
19:19 La polilinea di inviluppo
24:49 Il DXF della linea di inviluppo
26:32 Countour/limiti
29:19 Outro
    L'Agenzia delle entrate ha reso disponibili, per tutti, la possibilità di scaricare lberamente e gratuitamente le mappe catastali di Italia, in formato vettoriali e georeferenziate.

In questo video ti mostro come fare.
Serve solo avere uno SPID (o una CIE/CNS).

I dati vettoriali sono in formato DXF e Geopackage (oltre ad altri formati meno "famosi") ed i sistemi di riferimento sono Cassini-Soldner (che è il sistema sorgente), Roma 40 e ETRF2000.

Nella seconda parte del video ti mostro anche come puoi fare per conoscere il foglio (o i fogli) di mappa che ti interessa acquisire.

Spero che possa essere utile.


A questo link puoi accedere al servizio dell'Agenzia delle Entrate: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/schede/fabbricatiterreni/vendita-della-cartografia-catastale/fornitura-dati-cartografici-online-professionisti

Qui trovi l'url del WMS catastale: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/schede/fabbricatiterreni/consultazione-cartografia-catastale/servizio-consultazione-cartografia

Qui c'è Formaps: https://www.formaps.it/

E qui i limiti amministrativi ISTAT: https://www.istat.it/notizia/confini-delle-unita-amministrative-a-fini-statistici-al-1-gennaio-2018-2/



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0:00 Intro
0:58 Dove andare
1:53 Accedere al servizio
3:37 Selezionare i dati
5:03 Scaricare i risultati
6:44 Il file GeoJson
8:25 Come sapere il foglio di interesse
9:09 Uso ForMaps
10:56 Uso QGIS
15:47 Outro
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