I droni sono entrati a far parte di alcuni aspetti delle nostre vite, e la topografia non ne fa eccezione. Qui ti spiego come si svolge un rilievo topografico con drone. O meglio, come lo faccio io…
Ti parlerò di rilievi di tipo aerofotogrammetrico, realizzati a partire da immagini fotografiche digitali aeree.
Oggi i droni trasportano anche strumenti di rilievo più sofisticati di una macchina fotografica, come ad esempio un LIDAR (laser scanner), ma i prezzi piuttosto elevati li tengono ancora lontani dalla diffusione generale e sono, per ora, strumenti per pochi.
Fare un rilievo topografico con drone è veloce e dà ottimi risultati anche su superfici parecchio estese. Anzi, è proprio in questi casi che i vantaggi in termini di costi-benefici si fanno più pesanti
PROGRAMMARE IL RILIEVO AEROFOTOGRAMMETRICO
La prima fase di un rilievo topografico con drone è la pianificazione.
Si individua l’area da rilevare.
Si pianificano le operazioni di volo.
Si scelgono i punti di decollo ed atterraggio dell’aeromobile e la posizione della stazione di controllo a terra.
Si controlla la presenza di ostacoli al volo (cavi aerei)
Si progettano le eventuali missioni di volo programmato automatico (tramite software mission planner).
Si pianificano le misure topografiche da fare a terra per il supporto al rilievo aerofotogrammetrico.
Io prego di poter fare sempre un sopralluogo preventivo perchè le cose si vedono molto meglio dal vivo, con i propri occhi e la propria sensibilità, senza affidarsi a parole o fotografie di altri o alle mappe di Google o Bing.
RICHIEDERE LE AUTORIZZAZIONI E COMUNICARE LE OPERAZIONI
Per lavorare con un drone bisogna essere almeno un operatore registrato ENAC (per operazioni non critiche) ma potrebbe essere necessario essere anche autorizzato per particolari scenari critici. Il pilota, se è diverso dall’operatore, dovrà avere il proprio attestato in regola per la classe e categoria del mezzo che piloterà (Multicottero, Ala fissa o Pallone – Molto Leggero, Leggero o Pesante). Indipendentemente da ciò possono essere necessarie alcune autorizzazioni come, per esempio, l’autorizzazione al sorvolo per parchi ed aree protette o l’autorizzazione di ENAC per operazioni all’interno di aree su cui ci sono restrizioni dall’aeronautica italiana. Ecco, nulla osta e autorizzazioni si richiedono in questa fase.
IL RILIEVO SUL CAMPO: POSIZIONARE E RILEVARE I G.C.P.
G.C.P. sta per Ground Control Points e sono quei punti a terra di cui è nota precisamente la posizione e che sono usati per scalare il rilievo aerofotogrammetrico. Io posiziono a terra dei pannelli 60×60 cm in plastica ondulata, verniciati a bomboletta con colori ad alto contrasto che ne ne permettano la localizzazione anche da foto aeree scattate a diversi metri di altezza. Un numero variabile tra 10 e 15 target a terra, uniformemente distribuiti sulla superficie e sullo sviluppo verticale, sono sufficienti per scalare il rilievo ed effettuare i controlli sull’accuratezza e sulla precisione della restituzione.
La posizione dei G.C.P. deve essere piuttosto precisa, perchè da questo dipende l’accuratezza del rilievo restituito. Si possono rilevare con un ricevitore GPS a doppia frequenza oppure con una stazione totale, a seconda delle condizioni in sito. Senza appoggiare un volo aerofotogrammetrico a dei punti noti a terra, nel momento in cui scrivo questo articolo, puoi scordarti una precisione degna dell’aggettivo topografico!
IL RILIEVO SUL CAMPO: VOLARE E FOTOGRAFARE
Ora è tutto pronto per volare. Il drone decolla e fa il suo lavoro guidato dal pilota: le missioni di volo automatico o il volo manuale.
Considera che, a seconda di quello che si rileva, le fotografie si possono scattare sia con camera nadirale (puntata verso il terreno) che con macchina orientata frontalmente o inclinata rispetto all’orizzontale. Questo permette di definire bene gli elementi a prevalente sviluppo verticale: muri, alberi isolati, pareti rocciose…
Per un’ottima restituzione del rilievo mantengo una sovrapposizione di almeno l’80% tra due fotografie consecutive e del 60% tra due strisciate adiacenti di immagini.
Finito il volo si impacchetta tutto e si va via.
Prima però, visto che non ho una doppia scheda di memoria dentro la macchina fotografica a bordo del drone faccio sempre un backup sul campo.
Ho una maledetta ansia di perdere i dati dentro quei piccoli aggeggi di plastica e PIN che sono le schede di memoria e così metto al sicuro le foto scattate prima di fare, magari, un bel po’ di chilometri per rientrare alla base.
RESTITUZIONE
L’attività di campo è finita ed ora inizia la restituzione a computer.
Non entro nello specifico di questa fase perchè ho voluto raccontarti solo una parte delle operazioni, quelle di preparazione e quelle in campo.
Ti racconterò del trattamento dei dati e della restituzione in un altro articolo. Per ora ti basti sapere che si importano le foto e le misure topogorafiche dei G.C.P., si genera un modello tridimensionale scalato e georeferenziato, mediante speciali algoritmi di calcolo (structure from motion), e si ricavano informazioni come: D.S.M. o D.T.M., ortofoto, curve di livello.
Ora sai più o meno che cosa succede in un rilievo topografico con drone. In questo articolo avevo scritto alcune cose sugli strumenti che si usano in topografia, tra cui i droni, indicandone pregi e difetti. Non te li riporto qui per non dilungarmi troppo ma se ti va puoi darci un’occhiata!
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A presto!
Paolo
P.S.
Ho fatto una puntata del podcast 3DMetrica su questo argomento.
La puoi ascoltare dal player qui sotto, oppure andando a questo link.
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12 Comments
Complimenti per il blog, ti volevo chiedere quale software utilizzi per pianificare i voli del sapr? Fai tutto da tablet o pianifichi anche da Pc?
Ciao Luca e grazie per i tuoi complimenti!
Per pianificare i voli utilizzo il software Thopos.
Lo uso normalmente per le applicazioni topografiche, le elaborazioni dei rilievi a terra e per il disegno.
Ha un modulo per la pianificazione delle missioni di volo sulla base dell’area, dell’altezza di volo, delle caratteristiche della fotocamera e della sovrapposizione dei fotogrammi consecutivi e delle strisciate adiacenti.
Thopos genera le traiettorie di volo, imposta la velocità di crociera del drone ed indica l’intervallo di scatto tra le foto per avere le sovrapposizioni che hai richiesto.
Ppoi puoi salvare il file della missione in vari formati, io uso il formato mis che poi uso nell’app Litchi durante il volo.
Pianifico tutto da PC e sul tablet (io uso Android) modifico le altezze dei waypoint (se necessario) e controllo la missione durante il volo.
Spero di esserti stato d’aiuto!
Ciao!
Paolo
Grazie mille delle info.
Ancora complimenti!
Grazie a te.
Ciao Luca!
B R A V O!!!! Ritengo assolutamente geniale questo tuo blog e ti ringrazio per quello che stai facendo. una domanda: ho da poco scaricato topography che è un’app per iOs. non so se la conosci, ma vorrei capire se è uno strumento utilizzabile per i gcp oppure no. riesci ad aiutarmi? Grazie infinite
Ciao Alessandro, grazie del tuo commento.
Purtroppo (per ora!) le app topografiche che si possono installare sugli smartphone non ti permettono di raggiungere le precisioni necessarie per essere usate all’interno della modellazione tridimensionale di un software structure from motion.
Anche se si sta andando verso precisioni interessanti, con alcune procedure ed app (40-50 cm), queste sono ancora del tutto inadeguate per poter restituire un risultato topografico.
In più, se ogni punto ha un’incertezza di 50 cm, l’incertezza generale di tutto il modello generato usando N punti sarà molto maggiore di 50cm!
Quindi non si può prescindere da strumenti di rilievo di precisione nell rilievo delle coordinate dei punti di appoggio.
Ciao!
Ciao Paolo, posso chiederti una cosa? che software utilizzi per trasformare delle semplici foto in un progetto topografico vero e proprio? io ho sentito parlare di meshroom ma molti lo usano per piccoli oggetti o veicoli e non ho mai visto nessuno usarlo per terreni, inoltre costa 3000 euro e non posso permettermi di sbagliare. sto cercando di buttarmi su questo mondo anche io e vorrei informarmi, grazie in anticipo!
Ciao Lorenzo,
io utilizzo Agisoft Metashape Pro, GVI LiMapper e di recente anche Zephyr Aerial.
Sono tutti software commerciali ad algoritmi Structure from Motion.
Conosco Meshroom per via di altri professionisti che me ne hanno parlato ma non so darti informazioni specifiche.
Credo tuttavia che sia un software open source.
Sei sicuro del prezzo, per giunta così elevato?
Ciao!
Paolo
Ciao paolo,
Studio ingegneria civile e sto effettuando il mio lavoro di tesi sull’aggiornamento di mappe catastali di una chiesa.
Il rilievo è èffettuato sia con stazione totale che tramite aerofotogrammetria.
Vorrei porti un’infinità di domande, ma mi limiterò ad un paio di quesiti.
la prima è: se esistono dei programmi gratuiti per la restituzione delle immagini acquisite con il drone.
inoltre, data la tua esperienza, la seconda domanda è:
se dovessi effettuare un indice per toccare tutti gli argomenti relativi all’aggiornamento delle mappe catastali, come sarebbe composto? giusto a livello di impostazione per capire se approfondire o meno alcune parti (il mio fa più o meno così: 1-catasto (cenni storici, NCT, NCF, frammenti di leggi, 2- la topografia (teodolite, livello, stazione totale ) 3- il mio caso di studio (stazione totale, messa in stazione, stazione 100, 200, 300, implementazione dei dati ecc) 4- il mio caso di studio (aerofotogrammetria…….)
infine volevo ringraziarti per la chiarezza e disponibilità, che traspaiono dal tuoi Podcast
A presto,
giovanni
Ciao Giovanni,
ci sono software open source che ti permettono di gestire le immagini in un progetto fotogrammetrico.
Te ne cito qualcuno: Mic Mac, Visual SfM, Regard 3d, Open Drone Map, …
Per quanto riguarda l’indice del tuo lavoro di tesi non credo di riuscire a darti un aiuto concreto: non mi sono mai occupato di catasto ed ignoro molte cose di questo mondo…
Il tuo indice mi sembra decisamente ampio ed i 4 capitoli hanno delle potenzialità di sviluppo enormi.
Inserirei eventualmente una parte sull’aggiornamento delle mappe catastali ed il delicatissimo argomento delle coordinate e dei sistemi di riferimento.
Non sono per niente banali di per sè ed ancor di più complessi quando si confrontano con il sistema Cassini Soldner del catasto.
Spero di averti dato informazioni e spunti utili per il tuo lavoro di tesi.
In bocca al lupo!
Paolo
Ciao Paolo, continuo a seguirti tantissimo. Avrei bisogno di un aiuto/chiarimento in merito alla trasformazione di coordinate catastali (cassini soldner esempio: -2572.139 N; 35295.421 E) in coordinate wgs84 per poter fare la sovrapposizione del rilievo georiferito e traslato correttamente su google heart, bing ecc… Ho i grigliati gr1, Gr2 e Gk2 e utilizzo Convergo però non riesco ad ottenere una giusta conversione. Potresti indicarmi come procedere ? ad esempio come origine catastale ho reperito in rete questi dati che Convergo non accetta.
ID 76007
Tipo Origine LOCALE
Nome Origine SERRA CORNETA
Descrizione SEGNALE SUL CONTRAFFORTE TRA LA VAL D’AGRI E VAL SINNI
Ordine Trigonometrico IGM
Latitudine (Genova) [sessadecimali] 40.21371672
Longitudine (Genova) [sessadecimali] 7.259034
Latitudine (WGS 1984) [sessadecimali] 40.21497239
Longitudine (WGS 1984) [sessadecimali] 16.17995637
Nord (Gauss Boaga) [m] 4452290.13
Est (Gauss Boaga) [m] 2620411.02
Nord (UTM) [m] 4452285.08
Est (UTM) [m] 600405.36
Fuso (UTM) 33
Il rilievo è stato eseguito in provincia di matera, Rotondella grigliato 523 fuso EST 33 UTM
Il rilievo è celerimetrico con stazione totale e i punti GCPI e QGCP sono stati materializzati all’interno di un triangolo di punti fiduciali. Ho provato anche con thopos ad elaborare il rilievo inportanto il file .dat di pregeo ma non riesco a georiferire in nessun modo. Potresti indicarmi per favore come potrei risolvere con i programmi citati, quali sono i dati e dove inserirli correttamente.
Magari potresti indicarmi la giusta catena di operazioni da fare…
utilizzo software: Thopos; agisoft metashape; Cloud Compare; Analist; Convergo; VertoGIS
Ci tengo a precisare che l’intero l’avoro ottenuto è per scopi di studio e non è un lavoro professionale ma solo prove per comprendere bene gli argomenti e grazie a te sono stato in grado di fare un rilievo fotogrammetrico con drone riferito a dei punti a terra con scarto di max 3 cm con undrone non prof come il FIMI X8 SE completamente in manuale dato che non ha funzione automatica come i DJI o meglio non conosco software adeguati a tale scopo, però dato che il rilievo e relativo, locale con apertura a terra quindi con stazione totale mi piacerebbe anche rototraslarlo e georiferirlo correttamente da dati pregeo catastali a wgs 84….. stò per impazzire!
Grazie per l’attenzione e certo di un riscontro ti saluto con tanta ammirazione per l’esemplare professionalità che metti a disposizione . Graziano
Ciao Graziano,
nonostante ti abbia risposto in email rispondo anche qui per completezza.
Purtroppo non mi occupo in nessuno modo di Catasto e quindi non so darti informazioni specifici sul sistema di riferimento Cassino Soldner.
Dovrei approfondirlo, ma il tempo è sempre poco!
Prova a confrontarti con Fabio Guerra, Thopos, che saprà sicuramente darti informazioni molto precise.
Ciao!
Paolo