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Un rilievo fotogrammetrico integrato terra-aria

14 Luglio 2020

In questo articolo ti racconto di un rilievo fotogrammetrico “integrato” in cui ho usato un drone per fare fotografie in aria ed una macchina fotografica per riprendere gli interni di una galleria, da terra.

Ho elaborato i due dataset e li ho uniti in un unico modello 3D.

L’INTEGRAZIONE VINCE (SEMPRE)

Credo tanto nell’integrazione tra strumenti, nel rilievo (ma potrei dire che integrare è vincente in tanti altri ambiti, più o meno tecnici).

Dove non arriva uno, ci riesce l’altro.
Se il GPS non può battere un punto, ci pensa la stazione totale.
Quando il laser scanner trova molte zone d’ombra, ecco l’aerofotogrammetria da drone.
E si potrebbe andare avanti ancora…

In questo lavoro ho integrato due diverse acquisizioni fotogrammetriche, per ricostruire il modello 3D di una falesia rocciosa, al di sotto di un percorso pedonale, e di una piccola galleria a cui si collega.

E poi ho preso misure topografiche, sia con stazione totale che con un ricevitore GNSS.

MONTEROSSO E LE CINQUE TERRE

L’area del rilievo è a Monterosso, l’ultima delle Cinque Terre (per noi, spezzini, è l’ultima perché le contiamo andando verso Genova)
E’ la più grande e la più “accessibile”.
Il territorio è un po’ meno selvaggio rispetto alle altre quattro, circola qualche auto in più e c’è una spiaggia  “grande” (per quanto possano essere grandi le spiagge dell’aspro levante ligure!).

Monterosso

Ma le falesie di roccia non mancano.
E con esse i dissesti.
Se ci aggiungi il fatto che queste zone sono frequentatissime, tutto l’anno, è facile capire come un dissesto idrogeologico possa causare parecchi problemi.

(Il rilievo è stato fatto a Febbraio 2020, poche settimana prima del lockdown invernale per pandemia di Covid-19, ma confido che le Cinque Terre torneranno ad essere, di nuovo, molto frequentate).

UNA PARETE DI ROCCIA ED UNA GALLERIA

L’oggetto del rilievo è stata una piccola parete di roccia, sul mare.
E’ fatta come un anfiteatro.

foto aerea dell'area del rilievo a Monterosso

Sostiene (o meglio, c’è stato realizzato sopra) un tratto di un sentiero pedonale che unisce le due parti del paese di Monterosso.
Ed in corrispondenza del suo centro c’è un piccolo varco ed una galleria, corta ed angusta, che si collega ad una retrostante, più grande e carrabile.

area-rilievo

Le zone al piede della roccia sono piuttosto frequentate e spesso ospitano spettacoli e piccole rappresentazioni (o almeno era così nel Pre-Covid).
La parete è in gran parte fasciata da rete di placcaggio.
L’ambiente costiero però, per quanto bello, è estremamente aggressivo sulle parti metalliche.

Pezzi di rete più vecchia (non zincata) sono rovinati e praticamente inservibili.

La struttura in cemento armato del percorso pedonale, sopra la falesia, ha avuto un po’ di problemi di degrado.
Alcuni ferri sono esposti ed il calcestruzzo ha bisogno di “un aiuto”.

Ed infine c’è l’intenzione del Comune di Monterosso di aprire il transito pedonale nella piccola galleria, ad oggi chiusa, che è totalmente priva di protezione dalla caduta massi.

Ed ecco il motivo di un rilievo.
Serviva per progettare gli interventi di sistemazione in galleria e tutte le manutenzioni sulle reti esterne.

target-area

NON HO USATO UN LASER SCANNER

L’area era facilmente accessibile con un’auto.
La sua forma e la presenza del sentiero sommitale permettevano movimenti comodi e con la strumentazione al seguito.
La vegetazione era scarsa.
Le dimensioni non erano eccessive.

Tutto il contesto era indicatissimo per un rilievo laser scanner.
Soprattutto l’interno della galleria!

Ma non l’ho fatto!

Nel momento del rilievo non disponevo di un laser scanner (come ora) ed il budget di commessa non ne permetteva il noleggio.

Ho fatto con quello che avevo a disposizione: fotocamere, droni e strumenti topografici.

UN RILIEVO FOTOGRAMMETRICO INTEGRATO

Se per tutta la parte esterna del sito un rilievo aerofotogrammetrico da drone (o meglio, l’acquisizione fotografica con un APR e l’elaborazione in software structure from motion) non presenta particolari problemi, restituire un modello 3D della galleria non è così immediato.

Ma non è nemmeno impossibile, o sconveniente.

Una presa fotografica ad hoc permetterebbe di acquisire un dataset di immagini abbastanza robusto da essere trattato per ottenere una nuvola di punti, consistente.

Di sicuro non potrei volare in nessun modo dentro la galleria.
Lo spazio è davvero poco!
Ed allora ho usato una macchina fotografica terrestre per fotografarne gli interni.

fotocamera per rilievo fotogrammetrico in galleria

Il tutto è associato a misure topografiche di parecchi target in giro per il sito.

Ora ti racconto che cosa ho fatto, in campo ed in elaborazione, fermandomi sugli aspetti più rilevanti del lavoro.

TARGET, OVUNQUE!

In un’elaborazione structure from motion è necessario riconoscere nelle foto un po’ di punti ben visibili, di cui sai le coordinate.

Sono i target, elementi ad alto contrasto e dal centro molto evidente, che vanno distribuiti uniformemente sulla superfice ed in elevazione.

Servono per orientare il modello che si costruisce nell’elaborazione software, scalandolo, correggendone deformazioni e georeferenziandolo.

Le foto scattate da drone sono collegate al suo GPS di bordo, che associa un geotag ad ogni immagine.
Non basta per avere un’accuratezza topografica, ma è comunque qualcosa.
Un po’ aiuta…
Le immagini prese da camera terrestre invece non hanno nessuna informazione di posizione e non si può in nessun modo prescindere dai punti di appogggio!

Anche la distribuzione dei target è rilevante.
E qui lo è in particolarmente.
L’estensione planimetrica è paragonabile a quella altimetrica.
Mettere i punti solo su un piano (ad esempio quello in basso, il più facile posto al livello del mare) vincolerebbe il modello solo lì, lasciando potenzialmente spazio per distorsioni (non lineari) in alto.
Mettere dei punti anche sopra bloccherebbe invece i movimenti della nuvola di punti in costruzione, irrobustendola. 

Ecco quindi qualche foto di come li ho disposti e che cosa usato.

target a terra

All’esterno ho messo in terra target in PVC morbido (70×70 cm), gialli e neri, con motivo triangolare e rossi e neri con disegni quadrati.
Li ho messi in basso, in alto ed un paio anche nel pavimento della galleria.

foto aerea dell'area di rilievo

Oltre a questi ho usato dei pannelli in forex (20×30 cm) con disegni di motivi triangolari gialli e neri.
Li ho distribuiti sulle parti verticali esterne, sia in basso (attaccati alle reti paramassi) che in alto (nella parte esterna del parapetto in pietra del sentiero).

target su pareti verticali

In più ne ho messi un bel po’ sulle pareti della galleria.
Qui ho bisogno di un bel po’ di consistenza delle misure topografiche di riferimento ed ho abbondato!

MISURE

Visto che ti ho detto come li ho disposti, ti dico subito come ho misurato le coordinate dei target.

L’area del rilievo vede molto bene l’orizzonte a Sud Ovest, mentre rimane coperta a Nord Est.
Per la misura GNSS è ok, visto che i “satelliti sono a Sud”.

misure gnss a monterosso

Ma le pareti della falesia non permettono una misura sicura dei punti che sono a ridosso dele parti verticali.
Il Multipath è un rischio che si corre nella misura GNSS di questi casi.
Il segnale del satellite riflette sulle superfici verticali prima di arrivare al ricevitore e sporca il dato introducendo errori di precisione.

Per evitarlo ho rilevato le coordinate dei target disposti in terra, ma solo quelli lontani dalla parete, con un antenna GNSS in modalità nRTK.

misure gnss

Tutti gli altri punti li ho battuti con una stazione totale.
Prima di collimare e rilevare l’ho orientata sulle coordinate note dei punti battuti con il GNSS e da lì ho lanciato tutte le altre misure.
In questo modo, misure GPS e dati da celerimetria sono coerenti tra loro e tutti già nello stesso sistema di riferimento.

prisima per orientamento di stazione totale

Per i punti a terra ho usato un prisma, montato sulla palina, per i target verticali ho collimato direttamente il centro del bersaglio, facendo la misura senza prisma.
Le distanze non sono spinte (meno di 50 m) e la precisione strumentale è in linea con gli output richiesti.

misure con stazione totale

La stessa cosa l’ho fatta per la galleria, dove il GPS capitola rovinosamente.
Ho fatto stazione all’imbocco e collimato tutti i punti (target) che ho messo all’interno.

FOTOGRAFIE

Le foto contengono tutte le informazioni che diventeranno nuvola di punti.
E quindi vanno fatte nel miglior modo possibile.
Esposizione corretta e tutto “a fuoco”.

Per l’esterno ho usato un drone.
Ho fatto foto con inclinazione nadirale, frontale (rispetto alla falesia) ed inclinate di 45° per creare un dataset “ponte” tra le due acquisizioni.

drone dji phantom 4 pro

Tutto ok.
Era piuttosto regolare.
L’ho già fatto altre volte non ci sono stati problemi.

Per l’interno invece ho usato un fotocamera montata su cavalletto.

target in galleria

Ho fotografato la galleria muovendomi dal fondo verso l’uscita e fotografando con le spalle alla luce.
Se avessi fatto il contrario sarei stato sempre in pieno controluce, con grossi problemi di esposizione.

Arretravo per sezioni, distanti, una dall’altra di un paio di metri.
Per ogni sezione ho fatto un punto di scatto sul fianco sinistro, uno al centro ed uno sul fianco destro.
Ed infine, per ogni punti di scatto, ho fatto una seri di foto a coprire la maggior parte della superficie delle pareti, del “pavimento” e del “soffitto”, senza mai andare in controluce e sovrapposte, una con l’altra di una bella percentuale (circa il 70%).
Ho giudicato la sovrapposizione (e quindi ho deciso le inquadrature) guardando nella preview (liveview) del display sul retro della camera.

Forse si capisce di più se ti faccio vedere la posizione dei punti di presa del software di elaborazione structure from motion.

presa fotogrammetrica in galleria
presa fotogrammetria in galleria

La luce in galleria è poca.
E questa galleria non era illuminata.

Quella che entrava dall’apertura era sufficiente per lo scopo (ottenere buone foto da processare) a patto di fotografare nell’orario giusto della giornata.
A Febbraio le ore di luce non sono molto, ma tra le 12 e le 14 il sole dava un buon contributo all’interno.
Prima e dopo, la forma ad anfiteatro del sito lo nasconde, riducendo terribilmente la quantità di luce in galleria.

Vale sempre la pena pianificare l’orario di scatto fotografico in un rilievo fotogrammetrico perché la differenza in un giorno può essere davvero tanta!
(Anche l’acquisizione fotografica da drone ha beneficiato delle ore centrali, evitando ombre lunghe e pesanti). 

Il cavalletto serve per avere immagini a fuoco.
In queste condizioni di presa è importante avere una grande profondità di campo.
Il diaframma va chiuso, almeno ad f/8, ma io ho usato f/11.
La luce che passa è poca e se vuoi tenere gli ISO ragionevolmente bassi (tra 100 e 400), per evitare sporco nelle ombre, i tempi di scatto sono lenti.

Un cavalletto ed un cavo di scatto remoto (o, in alternativa, l’autoscatto) sono necessari!

Non c’è molto altro da dire sulle  attività di campo.

Se ti interessano i numeri, aggiungo che:

  • In campo c’era 1 persona (io);
  • ho lavorato circa  7 ore;
  • ho fatto 2 stazioni, con la stazione totale (in modalità stazione libera);
  • ho rilevato le coordinate di 39 target (tra misure GNSS e celerimetriche);
  • ho scattato 385 foto da drone, volando in 3 missioni di volo manuale;
  • e 177 foto in galleria;
  • ho guidato 45 minuti per 51 km, ho mangiato 2 panini, ho bevuto 2 bottiglie d’acqua ed ho preso 1 caffè (ma forse quest’ultimo punti non è molto rilevante!).

ELABORAZIONE DEI DATI

Se è vero che puoi elaborare fotografie, della stessa fotocamera, fatte con inclinazioni diverse (nadirali e oblique) all’interno del solito progetto di elaborazione fotogrammetrica, quando si tratta di “mescolare” sensori diversi le cose cambiano.

Le foto aeree sono prese dalla camera del drone DJI Phantom 4 Pro.
Ha un sensore da 1”, lunghezza focale (reale) 8mm e risoluzione 20 MegaPixel.

Quelle terrestri, in galleria, le ho fatte con una Sony Alfa 7 II, sensore full frame, ottica con focale 24 mm e risoluzione 24 MegaPixel.

Anche se le risoluzioni sono uguali le differenze di sensori e focali fanno sì che i due set di immagini siano mooooolto diversi (tecnicamente) tra loro.
Trattarli insieme è come usare due ingredienti molto diversi per fare una torta (mi sa che mi sono spinto in terreni scivosi).
Insomma, il risultato è probabilmente scarso.

In questi casi è meglio trattare i dati separatamente.

Ho fatto quindi due modelli diversi, con le foto dei due dataset.

Usando il software Agisoft Metashape Pro ho la possibilità di creare delle scatole (i chunk) nello stesso progetto.

In uno ho messo le foto da drone ed inserito le misure dei target esterni.
Nell’altro ci ho messo quelle in galleria con le relative misure.

Ho fatto gli allineamenti, li ho ottimizzati, ho creato le nuvole dense e poi le ho allineate ed unite in un unico oggetto 3D, inclusivo dell’indoor e dell’outdoor.

nuvola di punti esterno

Affinchè questa procedura funzioni devi preoccuparti di avere zone di abbondante sovrapposizione, fotografate sia in un dataset che nell’altro.
Ed inoltre, ogni dataset deve essere dotato dei suoi target (e quindi anche delle sue misure) per poter essere “sistemato” metricamente.

nuvola di punti galleria

Se mancano questi due requisiti il rischio è quello di non riuscire ad unire i due modelli e/o di averne uno che non è coerente con le dimensioni, la forma e l’orientamento reale di quello che hai fotografato.

Non è complicato.
Se stai attento in campo hai dei buoni per fare modelli altrettanto buoni da unire.
Magari, prima di farlo in un lavoro puoi fare qualche test ed un po’ di pratica per contro tuo.
I casi che si prestano sono parecchi.

IL MODELLO FINITO E LA FINE DI QUESTO ARTICOLO

Alla fine di tutto ho consegnato un unico modello 3D, comprensivo di parte esterna e della galleria.

Non ho fatto disegni.
Niente planimetrie, prospetti o sezioni.

Il mio cliente è stato proprio “smart” e dalla nuvola di punti è riuscito ad estrarre tutte informazioni per lo studio ed il progetto, in modo efficace ed indipendente.
Fossero tutti così!
Spero che diventi la normalità, per tutti!

Come faccio spesso (almeno ultimamente) chiudo con alcune considerazioni.
Questa volta sotto forma di domande e risposte.

L’aerofotogrammetria da drone è stata la scelta più efficace per la modellazione delle aree esterne?
NI
Se la sarebbe giocata con il laser scanner.
Per me è stata efficace, perché ho un po’ di esperienza in acquisizioni per ricostruzioni di questo tipo e non ho fatto fatica a volare (in manuale) per avere le foto “giuste”.
Per altri forse sarebbe stato meno efficace.

La fotogrammetria terrestre è stata le scelta più efficace per ricostruire l’interno della galleria?
NO
Qui un laser scanner, magari veloce, avrebbe permesso un acquisizione molto più robusta (nella copertura di tutte le superfici della galleria) e soprattutto più veloce (mettendo a budget anche il tempo di elaborazione richiesto dalla fotogrammetria).

ingresso della galleria

Ed allora perché non l’hai usato?
Perché non ne avevo disponibilità e non avevo budget per noleggiarlo.
Ho fatto con quello che avevo e sapevo usare…
☺

strumentazione usata nel rilievo

Un rilievo di questo tipo puoi farlo in autonomia?
SI.

Io sono stato solo in campo.
Non ti nego che un paio di braccia in più sono sempre di aiuto, soprattutto nella preparazione del rilievo (posizionare i target) e nelle misure con la stazione totale ed il prisma.
Non ho usato una stazione robotica-motorizzata (non avevo neppure quella a quei tempi) e mi sono arrangiato con palina e tripode per sostenerla.
In generale ci metti più tempo, il contapassi sale veloce, ma porti a casa il lavoro e fai del movimento (che ci sta sempre bene).

Hai consegnato quello che ti è stato richiesto?
SI.
E questa è la cosa più importante.
Ho fatto il lavoro rispondendo alle richieste del mio committente.
Ogni incarico ha un prezzo che è legato alle risorse messe in campo (tempo, uomini, strumenti) ed alla tua esperienza.
Magari non hai a disposizione il top di gamma degli strumenti, ma non per questo un lavoro non si può fare.
Credo che ogni professionista debba essere in grado di valutare, oggettivamente, la fattibilità di un incarico con le sue risorse le disponibilità del committente.
Un po’ di preparazione, studio e programmazione di permettono di arrivare al risultato atteso anche se la strada che hai fatto è diversa da quella che avrebbe fatto un altro.

A presto!

Paolo Corradeghini

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Paolo Corradeghini

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Comment


Gia Ber
20 July 2020 at 11:24
Reply

complimenti nel 3d si leggono bene anche le maglie della rete



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    Paolo Corradeghini immagine profilo
    Paolo Corradeghini, ligure, classe 1979, ingegnere per formazione, topografo di professione, sportivo per necessità e fotografo per passione. Fai click sulla mia faccia e scopri qualche informazione in più.
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Parte 2 - Impostazioni e coordinate:  https://youtu.be/QdAgCxpr9MU
Parte 3 - Misure https://youtu.be/ligAaNM2CdA
Parte 4 - KML (e KMZ): https://youtu.be/H_4OqBe3MK4
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    In questo video ti faccio vedere come si creano le curve di livello in QGIS.<br />Serve un rastrer, un modello digitale di elevazione.<br />E poi è piuttosto semplice.<br />Ti condivido il processo con un'attenzione alla possibilità di creare elementi con informazione di elevazione.<br /><br /><br />Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.<br />Ne sarei felice.<br /><br />Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.<br /><br />Il modo più veloce per contattarmi è tramite Telegram @paolocorradeghini<br />Oppure trovi gli altri miei contatti li trovi sul blog di 3DMetrica: https://3dmetrica.it/<br /><br />Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica<br />È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.<br /><br /><br />0:00 Intro<br />0:38 Un DEM in QGIS<br />2:38 Estrai le curve di livello<br />6:24 Le curve di livello generate<br />8:13 Sottocampionare un raster per curve più morbide<br />11:26 Offset alle curve<br />12:08 Esporto le curve di livello<br />14:20 Outro
    Dentro Lidar360 c'è la possibilità di creare un modello tridimensionale a partire da un modello digitale di elevazione.
La differenza con un modello 3D a triangoli (il "LiTin") sta nella sua genesi ma soprattutto nella sua possibilità di editing e sistemazione generale.
Te lo condivido in questo video.


Qui ci sono i video di questo percorso in Lidar360:
01 - I controlli sulla nuvola di punti: https://youtu.be/jo2HEHeA3tM
02 - Pulisco la nuvola da "outliers" e rumore: https://youtu.be/HltISGTxM90
03 - Da quota ellissoidica a quota ortometrica: https://youtu.be/HsUYNBFLqdw
04 - Ritaglia la nuvola di punti: https://youtu.be/Ycno8uW8ea4
05 - Classifica automaticamente i punti del terreno: https://youtu.be/D6HUYywrpno
06 - Affino la classificazione automatica: https://youtu.be/Prpgx7-2pOY
07 - Controllare il terreno con il modello TIN: https://youtu.be/Adx-jTTVS6w
08 - Infittire i punti del terreno ed estrarli dalla nuvola generale: https://youtu.be/SR207WpzIvU
09 - Modello 3D a facce triangolari TIN: https://youtu.be/ztH_RI9iVhU
10 - Curve di livello: https://youtu.be/TzYQQ52bXgI
11 - Classificare gli edifici ed aggiustare la classificazione con il "Profile Tool": https://youtu.be/X5QJJYyjjTk
12 - Classificare elementi specifici (macchine e linee elettriche) in una nuvola di punti: https://youtu.be/Gyy8UZdkLFI
13 - Classificare per attributi: https://youtu.be/BcKt4moEJWE
14 - Importa un ortomosaico e gestisci le viste: https://youtu.be/2I2vbkweiP8
15 - Vector Editor: https://youtu.be/qibsQNP3ZQ4
16 - Crea un DTM riempiendo i buchi del terreno: https://youtu.be/-DA9esFvdLo
17 - Lavorare con il modello "LiModel": https://youtu.be/S21h7F0K_b0


Questa serie è fatta in collaborazione con   @lidaritalia  (https://www.lidar-italia.it/) con cui portiamo avanti un bel po' di attività di studio, analisi e test sui sistemi Lidar (da drone e da terra) e sui software di  @GreenValleyINTL   (https://greenvalleyintl.com/).
È grazie a loro se posso condividere questi contenuti!


Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.
Scrivilo nei commenti.
Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini


0:00 Intro
1:12 Lidar360
2:28 Che cos'è un modello TIN
2:58 Convert TIF to LiModel
4:40 Il LiModel
6:03 L'editor del LiModel
13:04 Salvare le modifiche
14:45 Outro


Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/

Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
    In questo video voglio condividere con te come utilizzare il plugin "Ellipse marking" del software Cloud Compare per portarci dentro un ortomosaico (dopo averlo trasformato in nuvola di punti, piatta).


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2:25 Prendo una misura di riferimento preliminare
3:49 Il plugin Ellipse Marking
6:09 L'ortofoto trasformata in nuvola di punti
6:56 Trasporto l'ortomosaico sotto la nuvola 3D
13:10 Outro
    Dentro il software di fotogrammetria Agisoft Metashape si possono classificare i punti di una nuvola di punti 3D.
In questo video ti faccio vedere che cosa viene fuori usando gli algoritmi automatici di classificazione del terreno.


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0:00 Intro
0:53 Entro in Metashape
3:16 Gli strumenti per gestire le classi di una nuvola
4:11 Classificare i punti del terreno
11:31 Guardo i risultati
12:10 Filtrare le classi
13:30 Reset classification
14:05 Outro
    In questo ti condivido alcuni step per passare da un modello 3D (in Cloud Compare) ad una rappresentazione 2D.
Faccio riferimento all'ambiente CAD, pechè è quello in cui sono più confidente, ma si potrebbero seguire altre strade ed altri strumenti.
Spero comunque di riuscire a darti informazioni utili.


Questo video, e tutti gli altri di questa serie, esiste grazie al Gruppo Naturalistico Montelliano - http://www.gnmspeleo.it/

Ecco i video della serie:
EP01 - Scarica ed installa Cloud Compare: https://youtu.be/UiGda9FTct4
EP02 - L'area di lavoro di Cloud Compare: https://youtu.be/_Tdzv0ZaKsg
EP03 - Importa una nuvola (LAS) e applica una traslazione globale: https://youtu.be/CbTiTv3Qafw
EP04 - Elimina parti che non ti interessano (strumento di Segmentazione): https://youtu.be/aLAmh4tJUpY
EP05 - Salvare un progetto in Cloud Compare in formato BIN: https://youtu.be/02iuRsgPKaw
EP06 - Sezioni dinamiche: https://youtu.be/udvvyoHB9cM
EP07 - Trova i limiti planimetrici di una nuvola: https://youtu.be/Xo-DvdjRMQo
EP08 - "Scoperchia" una nuvola di punti, separando pavimento e soffitto: https://youtu.be/eunYw58c4Bk
EP09 - Misurare una nuvola di punti: https://youtu.be/XH9nLfm78J4
EP10 - Colorare una nuvola con le informazioni della quota: https://youtu.be/A8p0ZmsCvi8
EP11 - Creare una polilinea: https://youtu.be/faYyQvHLqrI
EP12 - Sezioni trasversali: https://youtu.be/ciincbrKWxA
EP13 - Profilo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/Ur_Var3SDXE
EP14 - Sviluppo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/nMQ5RZN-nHQ
EP15 - Costruire un DEM: https://youtu.be/zn_faKHsE58
EP16 - Curve di livello: https://youtu.be/5RH-Ag-kSgA
EP17 - Allineare due nuvole di punti: https://youtu.be/PQS7reeSIaU
EP18 - Aumentare la densità dei punti della nuvola: https://youtu.be/aOKU_Bcokbk
EP19 - Crea un'animazione della nuvola: https://youtu.be/oDB1AUlw68s
EP20 - Pulire la "doppia pelle": https://youtu.be/SEu4tYLi82o
EP21 - Dal 3D al 2D: https://youtu.be/R2bImzWw0Cs


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0:00 Intro
2:43 Un esempio di mappa di grotta
4:03 Cloud Compare
7:43 DEM e curve di livello
10:25 Creare l'ingombro dell'area
13:23 Esportazione in DXF
14:50 Apro i DXF in CAD
17:58 Creare una "pseudo-ortofoto"
28:45 Aggiungo punti quotati
35:48 Creo un profilo longitudinale
46:00 Le sezioni trasversali
52:20 Outro


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    Dentro Google Earth Pro c'è la possibilità di vedere immagini aeree del passato, attraverso lo strumento della cronologia.
Te lo condivido in questo video, dove ri parlo anche del "famoso" Google Street View.


Qui ci sono gli altri video legati a Google Earth Pro:
Parte 1 - Il software: https://youtu.be/Zm947ElLV8E
Parte 2 - Impostazioni e coordinate:  https://youtu.be/QdAgCxpr9MU
Parte 3 - Misure https://youtu.be/ligAaNM2CdA
Parte 4 - KML (e KMZ): https://youtu.be/H_4OqBe3MK4
Parte 5 - Cronologia e Google Street View: https://youtu.be/E9_a9Neu-Zk
Parte 6 - Import/Export: https://youtu.be/CmBQ8Bc7PX0


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0:00 Intro
1:57 La cronologia
7:51 Google Street View
13:37 Outro
    Puoi modificare il file del database associato ad uno shapefile attraverso l'editing diretto del file .dbf attraverso un  foglio di calcolo.
Te lo condivido in questo video.


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0:00 Intro
1:21 Importo dei punti in QGIS
3:01 Aggiungere campi ad uno shapefile
4:30 Apro il database con OpenOffice
5:20 Aggiungo informazioni
8:12 Aggiorno lo shapefile in QGIS
9:27 Outro
    Capita spesso che in una nuvola di punti, anche se Lidar ed anche se classificata, ci siano dei buchi nei punti del terreno.<br />Puoi creare un DTM interpolando le informazioni dove mancanti oppure puoi ricreare informazioni vettoriali e tridimensionali (punti) prima di elaborare il modello digitale di elevazione.<br /><br />In questo video ti faccio vedere il tool "Simulate Ground Points" (simula i punti del terreno) del software Lidar360 che crea punti che non modificano la nuvola originale ma che possono essere usati per creare un DTM continuo e senza buchi.<br /><br /><br />Qui ci sono i video di questo percorso in Lidar360:<br />01 - I controlli sulla nuvola di punti: https://youtu.be/jo2HEHeA3tM<br />02 - Pulisco la nuvola da "outliers" e rumore: https://youtu.be/HltISGTxM90<br />03 - Da quota ellissoidica a quota ortometrica: https://youtu.be/HsUYNBFLqdw<br />04 - Ritaglia la nuvola di punti: https://youtu.be/Ycno8uW8ea4<br />05 - Classifica automaticamente i punti del terreno: https://youtu.be/D6HUYywrpno<br />06 - Affino la classificazione automatica: https://youtu.be/Prpgx7-2pOY<br />07 - Controllare il terreno con il modello TIN: https://youtu.be/Adx-jTTVS6w<br />08 - Infittire i punti del terreno ed estrarli dalla nuvola generale: https://youtu.be/SR207WpzIvU<br />09 - Modello 3D a facce triangolari TIN: https://youtu.be/ztH_RI9iVhU<br />10 - Curve di livello: https://youtu.be/TzYQQ52bXgI<br />11 - Classificare gli edifici ed aggiustare la classificazione con il "Profile Tool": https://youtu.be/X5QJJYyjjTk<br />12 - Classificare elementi specifici (macchine e linee elettriche) in una nuvola di punti: https://youtu.be/Gyy8UZdkLFI<br />13 - Classificare per attributi: https://youtu.be/BcKt4moEJWE<br />14 - Importa un ortomosaico e gestisci le viste: https://youtu.be/2I2vbkweiP8<br />15 - Vector Editor: https://youtu.be/qibsQNP3ZQ4<br />16 - Crea un DTM riempiendo i buchi del terreno: https://youtu.be/-DA9esFvdLo<br /><br /><br />Questa serie è fatta in collaborazione con   @lidaritalia  (https://www.lidar-italia.it/) con cui portiamo avanti un bel po' di attività di studio, analisi e test sui sistemi Lidar (da drone e da terra) e sui software di  @GreenValleyINTL   (https://greenvalleyintl.com/).<br />È grazie a loro se posso condividere questi contenuti!<br /><br /><br />Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.<br />Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.<br />Scrivilo nei commenti.<br />Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini<br /><br /><br />0:00 Intro<br />1:25 La nuvola di punti in Lidar360<br />2:05 Generare un DTM<br />3:43 I buchi del DTM<br />4:40 Simulate ground points<br />11:10 Rigenero il DTM usando il nuovo file<br />12:00 Guardo i risultati<br />13:56 Outro<br /><br /><br />Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/<br /><br />Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
    C'è un plugin in Cloud Compare che si chiama "Virtual Broom" - scopa virtuale - è ti permette di pulire il rumore (ma non solo quello) di una nuvola di punti come se fosse una scopa che pulisce una superficie.


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0:00 Intro
0:57 Una nuvola di punti con un po' di rumore
2:03 Il plugin "Virtual Broom"
9:45 I risultati della pulizia
10:53 Uso il plugin per togliere la vegetazione
13:03 La scelta dei punti di rumore
13:52 Outro
    La ricostruzione fotogrammetrica di alberi privi di foglie (tipico della stagione invernale) può essere un problema per un software structure from motion.
In questo video ti condivido l'esperienza in Agisoft Metashape.
E provo a vedere come poter gestire dati di questo tipo

I contenuti di questo valgono per Metashape e, forse, per altri software commerciali di fotogrammetria.
Probabilmente algoritmi più avanzati e codici customizzati riescono ad ottenere risultati migliori di questi...


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0:00 Intro
1:24 Metashape
3:26 Nuvole di punti di un caso pratico
5:30 Le mappe di profondità
9:28 Un altro modello problematico
10:03 Nuvola densa in qualità più scarsa
11:43 Scattare a quota maggiore
11:58 Creare la nuvola di punti dalla mesh
13:44 Outro
    Non sempre una nuvola di punti derivante da scansioni multiple in una grotta è ok ovunque.
A volte possono esserci problemi di sovrapposizione che creano un effetto di "doppia pelle".
In questo video ti condivido alcuni strumenti e metodi per provare a pulire l'output.


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Ecco i video della serie:
EP01 - Scarica ed installa Cloud Compare: https://youtu.be/UiGda9FTct4
EP02 - L'area di lavoro di Cloud Compare: https://youtu.be/_Tdzv0ZaKsg
EP03 - Importa una nuvola (LAS) e applica una traslazione globale: https://youtu.be/CbTiTv3Qafw
EP04 - Elimina parti che non ti interessano (strumento di Segmentazione): https://youtu.be/aLAmh4tJUpY
EP05 - Salvare un progetto in Cloud Compare in formato BIN: https://youtu.be/02iuRsgPKaw
EP06 - Sezioni dinamiche: https://youtu.be/udvvyoHB9cM
EP07 - Trova i limiti planimetrici di una nuvola: https://youtu.be/Xo-DvdjRMQo
EP08 - "Scoperchia" una nuvola di punti, separando pavimento e soffitto: https://youtu.be/eunYw58c4Bk
EP09 - Misurare una nuvola di punti: https://youtu.be/XH9nLfm78J4
EP10 - Colorare una nuvola con le informazioni della quota: https://youtu.be/A8p0ZmsCvi8
EP11 - Creare una polilinea: https://youtu.be/faYyQvHLqrI
EP12 - Sezioni trasversali: https://youtu.be/ciincbrKWxA
EP13 - Profilo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/Ur_Var3SDXE
EP14 - Sviluppo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/nMQ5RZN-nHQ
EP15 - Costruire un DEM: https://youtu.be/zn_faKHsE58
EP16 - Curve di livello: https://youtu.be/5RH-Ag-kSgA
EP17 - Allineare due nuvole di punti: https://youtu.be/PQS7reeSIaU
EP18 - Aumentare la densità dei punti della nuvola: https://youtu.be/aOKU_Bcokbk
EP19 - Crea un'animazione della nuvola: https://youtu.be/oDB1AUlw68s
EP20 - Pulire la "doppia pelle": https://youtu.be/SEu4tYLi82o
EP21 - Dal 3D al 2D: https://youtu.be/R2bImzWw0Cs


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0:00 Intro
3:30 Cloud Compare
5:21 Lo strumento "Cross Section" per trattare i dati
10:18 Lavorare su ogni sezione
15:10 Unisco le sezioni pulite
16:50 Outro


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    tredimetrica

    La fine dell'anno e l'inizio del nuovo è tempo di La fine dell'anno e l'inizio del nuovo è tempo di rilievi nelle cave di estrazione...

#cave #rilievo #aerofogrammetria
    Trasportare drone e svariate batterie (12), in spa Trasportare drone e svariate batterie (12), in spalla, dentro uno zaino, è una cosa rilevante se devi fare un po' di strada a piedi.

Foto (tagliata malamente da me) di @davidemarcesini 

#drone #porto #fotoaeree #uav #apr #sapr
    Se il tuo Lidar è equipaggiato con una camera fot Se il tuo Lidar è equipaggiato con una camera fotografica per colorare la scansione e se puoi accedere alle immagini, le puoi usare per fare un progetto fotogrammetrico.

Non è detto che tu ci riesca.
La sovrapposizione laterale delle strisciate Lidar non è paragonabile a quella fotogrammetrica ma qui ho fatto un volo Lidar a griglia e i dati erano abbondanti.

A partire dai punti di legame, puoi fare la nuvola densa, mesh, texture e ortomosaico.

Credo che i prodotti che sfruttano le informazioni nelle immagini siano quelli più interessanti perchè complementari con il dato Lidar che non può arrivare a contenere le informazioni delle fotografie.

#lidar #fotogrammetria #rilievo #3d
    Capita che in un rilievo Lidar il drone voli a par Capita che in un rilievo Lidar il drone voli a partire da luoghi accessibili, lungo strade o aree poco distanti da parcheggi.
Nelle zone agricole le strade possono non essere pubbliche, anche se non ci sono cancelli o sbarre.

Credo che valga sempre la pena contattare la proprietà per informarla del lavoro.
Anche se prevedi di stare lontano da case, fattorie o altri insediamenti.
Il più delle volte si evitano possibili problemi o anche solo rallentamenti nella tabella di marcia della giornata.

Se poi ci sono delle greggi (e l'area è frequentata dal lupo) è normale che queste siano protette da cani pastori.
Il loro lavoro è proteggere le pecore.
Da chiunque.
Ti avvertono, abbaiando, se ti avvicini troppo.
Se vai oltre potrebbero fare anche qualcos'altro.

Valuta anche questo aspetto del lavoro.
Anche se il gregge è in un recinto, parcheggiare l'auto e lavorare troppo vicino potrebbe mandare in allerta/allarme i cani.
Meglio spostarsi un po' e lasciarli fare tranquilli il loro lavoro ma senza metterli sotto stress costante.

Se lì vicino c'è la fattoria e ti presenti alla proprietà potrebbero aiutarti gestendo i loro cani pastori in tua presenza e permettendoti di concentrarti solo sul tuo lavoro (senza dover controllare costantemente dove si trovano).

Per nessun motivo passerei vicino ad un gregge non recintato e custodito!

#rilievo #topografia #misure #cani #gregge #pastori #proprietàprivata
    È piuttosto normale (quando si parla di rilievi c È piuttosto normale (quando si parla di rilievi con drone) rilevare un'area maggiore rispetto ai limiti di progetto.
Questo perchè una macchina fotografica ed un Lidar (come in questo caso) hanno un angolo di campo del sensore e volando lungo il confine prendono informazioni anche dei punti esterni ad esso.

Inoltre si possono ottimizzare le missioni automatiche per far sì che (in andata o in ritorno) il drone passi su zone esterne continuando ad acquisire dati.

Qui in rosso ci sono i limiti di progetto di un rilievo Lidar ed in giallo le aree effettivamente acquisite (e con dati "buoni")

#lidar #rilievo #rilievo3d #realitycapture
    Il laser scanning è il modo migliore per creare m Il laser scanning è il modo migliore per creare modelli 3D di strutture reticolari: tralicci, ringhiere o strutture metalliche in generale...

Si può provare a creare delle nuvole di punti da fotogrammetria ma è dura (ed i motivi sono diversi...)

Il laser scanning, è invece molto performante.
Serve avere un po' di accortezza nel fare più stazioni di scansione, per coprire più punti di vista ed evitare le zone d'ombra.

L'altra valutazione da fare è relativa alla portata dello scanner.
I tralicci dell'alta tensione possono essere parecchio alti.
Questo misura 100m da terra.
Serve una portata sufficiente per arrivare, bene, fino in cima.
Se lo scanner è sufficientemente preciso, si riescono ad avere anche buone nuvole dei conduttori!

#3d #laserscanning #laserscanner #rilievo #tralicci
    Prima di partire con un rilievo sottoscrivi i limi Prima di partire con un rilievo sottoscrivi i limiti dell'area.
Può essere un allegato al contratto/offerta o qualcosa a parte.
L'importante è che sia chiaro.
A te e al cliente (se tu fai il rilievo).
A te e al topografo (se lo commissioni).

Sono tornato in campo per integrare un'area che avevo tralasciato.
La responsabilità era tutta la mia.
Non avevo fatto attenzione alle email scambiate con il committente.
Per fortuna era vicino a casa, è stato facile e veloce.
Ma ci sono comunque dovuto ritornare.

Allora ho riflettuto sull'importanza della chiarezza tra le parti prima di iniziare un lavoro.
Non si tratta di essere rigidi o pignoli.
È un modo per tutelare il lavoro di tutti.

Se sei tu a fare il rilievo non ti sentirai chiedere cose tipo: "Ah ma io credevo che saresti arrivato fino a là".

Se invece lo commissioni puoi stroncare sul nascere ogni fraintendimento per un'area che non ti viene restituita.

Non serve una planimetria con chissà quale dettaglio!
Va bene anche uno stralcio di mappa di Google.
L'importante è che sia chiaro e condiviso.

E più il rilievo è esteso/complesso/costoso, più è importante farlo.
    Se in terra c'è tanta polvere (ed in questo perio Se in terra c'è tanta polvere (ed in questo periodo siccitoso ce n'è davvero tanta!), trova il modo di far decollare il drone in un posto non troppo "sporco" e se puoi alzalo da terra.
Il rischio "desert storm" è altissimo, specialmente con droni grossi ed eliche montate sotto i bracci.

#drone #uav #rilievi #voli #fotogrammetria #sabbia #polvere
    Rilievi GNSS di punti di appoggio per un rilievo f Rilievi GNSS di punti di appoggio per un rilievo fotogrammetrico.

#rilievo #gnss #rtk #cava
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