Pulire una nuvola di punti da rumore, sporco e punti doppi

26 Ottobre 2019
nuvola di punti fotogrammetria oggetto di pulizia

In questo articolo ti parlo di 3 strumenti che il software open source Cloud Compare ti mette a disposizione per pulire una nuvola di punti da sporco, rumore e punti doppi.

Sono:

  • Remove duplicate points;
  • SOR Filter;
  • Noise Filter.

PULIRE UNA NUVOLA DI PUNTI (fotogrammetrica)

Il rilievo fotogrammetrico non finisce con la generazione della nuvola di punti densa.
C’è di più!

Se ottieni in output una nuvola perfetta, già pronta da usare per estrarre, correttamente, tutte le informazioni che ti servono (sezioni, modelli digitali di elavazione, curve di livello, …), scrivimi assolutamente!
Mi interessa tantissimo sapere come fai!

Tutte le mie nuvole fotogrammetriche hanno bisogno di un po’ di lavoro per:

  • togliere parti in eccedenza che non riguardano l’area effettiva del rilievo;
  • eliminare punti che non c’entrano niente, ma che sono stati generati dal software di fotogrammetria;
  • distinguere punti del terreno da vegetazione ed altre cose a terra (auto, edifici, …).

Quanto lavoro serve?
Beh, dipende dalla complessità e della qualità/bontà della nuvola.
Da qualche mezz’ora (nei casi più piccoli, semplici e fortunati) a molte ore (quando è tutto difficile ed il dato in output deve essere curato maniacalmente).

In questo articolo ti parlo di come affrontare il secondo dei tre punti che ti ho elecanto qui sopra.

SPORCO, RUMORE E PUNTI DOPPI

Sporco e rumore sono formati da punti di una nuvola che sono stati elaborati, e generati dal software di fotogrammetria, ma che non rappresentano niente di fisicamente presente a terra (o sull’oggetto del rilievo) al momento dell’acquisizione delle foto.

Vanno tolti.
Sono “errori di produzione”.
Ed a volte possono essere anche pericolosi!

Infatti, se tracci l’inviluppo dei punti di una sezione (ne avevo parlato un po’ in questo articolo), estratta da una nuvola di punti con tanto rumore, c’è il rischio concreto che la polilinea del profilo passi per i punti di sporco e fornisca una rappresentazione sbagliata.

I motivi per cui ti ritrovi ‘sta roba tra i piedi sono vari.
Te ne elenco qualcuno:

  • elaborazione di bassa qualità della nuvola di punti densa, nel software di fotogrammetria;
  • niente filtro durante la generazione della nuvola, sempre nel software di fotogrammetria;
  • condizioni di illuminazione particolari durante la presa fotografica (il flare – il bagliore in una foto dovuto al controsole – tende a dare parecchio sporco in output);
  • oggetti complessi con elementi disposti su più piani (un traliccio di un elettrodotto dell’alta tensione);
  • fotografie frontali (o comunque non nadirali) di oggetti su sfondi “problematici“ (il cielo, una collina verdeggiante, …).

Il processo fotogrammetrico poi non può fare altro che trattare quello che trova nelle immagini.
Fa del suo meglio, ma oltre un certo limite proprio non ce la fa!

Il principio “passivo” dell’elaborazione fotogrammetrica è responsabile anche della presenza, in una nuvola, dei punti doppi.
Sono punti distinti che hanno, praticamente, le stesse coordinate (x,y,z).
Sono, di fatto, sovrapposti, e la loro presenza non aggiunge nessuna informazione utile alla nuvola di punti.
Anzi, se sono tanti, la appesantisce!

La misura laser scanner è meno affetta da questi problemi.
Il principio di misura “attivo” riduce parecchio sporco, rumore e punti doppi.
Non sono un esperto di laser scanner ma la nuvola generata al termine delle scansioni dovrebbe essere più pulita della nuvola fotogrammetrica dello stesso oggetto.
Se usi il laser scanner puoi venirmi in aiuto su questo tema!
🙂

Un discorso diverso vale invece per la misura LiDAR in movimento: LiDAR da UAV e su dispositivi inerziali (zaini).
Lì di rumore e di sporco da togliere ce n’è di più…

TRE STRUMENTI AUTOMATICI

Dopo averti detto che cos’è lo sporco ed il rumore in una nuvola di punti, ti faccio vedere come puoi toglierli con tre semplici strumenti che il software Cloud Compare ti mette a disposizione:

  • Remove duplicate points – Rimuovi i punti doppi;
  • SOR Filter – Filtro di rimozione statistica degli Outlier (non mi viene proprio una parola italiana corretta per tradurre outlier);
  • Noise Filter – Filtro di riduzione del rumore.

Come spesso succede, ti devo dare una notizia buona ed una mena buona.

Iniziamo da quella buona.

Tutti e tre i tool sono automatici.
Sono veloci e non richiedono azioni lunghe e ripetitive da parte tua.

Ed ora quella meno buona.

Non sempre funzionano al 100%.
Non aspettarti che alla fine del processo automatico di pulizia la tua nuvola sarà perfetta.
Non lo sarà.
Qualcosa sarà rimasto fuori.
E sarà necessario il tuo intervento manuale.
In ogni caso, la gran parte del lavoro l’avranno fatto i tre ragazzi che ora ti presento.

TOGLI I PUNTI DOPPI – REMOVE DUPLICATE POINTS

Il comando Remove Duplicate Points fa una cosa semplice: riduce il numeo dei punti di una nuvola affinchè essi non siano più vicini di una distanza minima.
Attento però a non usarlo per alleggerire la nuvola di punti perchè la ritieni troppo numerosa.
Per quello è bene usare gli algoritmi del comando Subsample a Point Cloud.
Funzionano molto meglio!

Remove Duplicate Points va scelto proprio per fare quello che dice il suo nome: togliere i punti che, di fatto, sono sovrapposti ed alleggerire così la nuvola, eliminando informazioni che non servono a niente.

Lo trovi in Tools – Other – Remove Duplicate Points.

È il più semplice dei tre strumenti di questo articolo.
Ed il primo che “faccio girare” su una nuova nuvola da trattare.

Al suo avvio ti compare una finestra dove devi scegliere una cosa sola: la minima distanza tra i punti nella nuova nuvola elaborata (Minimun distance between points).

Remove Duplicate Points Tool

Cloud Compare ti propone, di default, un valore molto, molto basso.
Da ingegnere, legato ai numeri “pratici”, mi verrebbe da dire “assurdo” e senza senso.
In realtà però, pensando a come lavora l’algoritmo ed ai suoi scopi, un senso ce l’ha.

Se la minima distanza fosse nulla, il processo potrebbe non funzionare in maniera efficace.
E poi lo “0” non è un valore che i filtri ed i processi automatici amano molto.

Un valore così basso (che è, praticamente, zero) ti assicura che saranno tolti sia i punti doppi, effettivamente sovrapposti, che quelli vicinissimissimi!

Ti consiglio di dare una chance a questo comando con le impostazioni di default.

Nel mio caso, dalla nuvola che ho trattato per estrarre questi screenshot, sono spariti circa 1.200.000 punti (quasi il 10% del totale)!
Niente male!

Nuvola di punti prima della rimozione dei punti doppi

Nuvola di punti a cui sono stati rimossi i punti doppi

Aumentando la “minima distanza …” i punti rimossi tenderanno ad aumentare.
Lascio a te le prove sul tuo caso specifico (ogni nuvola è diversa dalle altre).
Ti avverto solo di non “forzare” troppo la mano con i decimali, rischiando di togliere elementi che invece sono significativi.

Il comando (come tutti quelli di questo articolo) non è distruttivo.
Non viene modificata la nuvola originale ma il software ne genera una nuova.

SOR FILTER

Il secondo strumento che uso per pulire una nuvola di punti è l’SOR Filter.

S.O.R. sta per Statistical Outlier Removal.

Non ho trovato una parola che traducess in italiano ed in maniera efficace la parola “Outlier“.
Letteralmente significa: colui/colei che giace fuori.

Gli Outlier sono dei punti che occupano posizioni nello spazio tridimensionale sbagliate ed anche un po’ lontane da tutto il resto della nuvola di punti.

Sono errori dell’elaborazione fotogrammetrica.
Personalmente mi è capitato di avere degli outlier dietro una scogliera o sotto una strada!

Non sono mai molti.
Ma spesso ci sono.
E il compito del filtro SOR è di individuarli e eliminarli.

L’algoritmo è un po’ più avanzato (anche se ancora semplice) di quello di rimozione dei punti doppi e si basa su un approccio statistico.

Il comando lo trovi in Tools – Clean – SOR Filter.
E questo è quello che vedi quando lo lanci.

SOR Filter Tool

Devi scegliere due parametri.
E due sono le cose che fa il filtro.

1) Calcolo della distanza media tra i punti

Per ogni punto della nuvola calcola la distanza media dai punti che gli sono vicini.

Tu decidi quanti sono i punti vicini che vuoi che il software consideri per fare il calcolo della media.
È il primo parametro (di default è 6) del tool.

In altri software (ma anche qui, e lo vedrai poco più avanti) lo puoi trovare indicato come Knn (dove nn sta per nearest neighboor – vicino più prossimo).

2) Calcolo della distanza di soglia

Una volta che lo strumento ha calcolato, per ogni punto, la distanza media dai suoi vicini, calcola una distanza di soglia su cui basare la scelta di considerare un punto un outlier (e quindi rimuoverlo) oppure no.

La formula per calcolarla la trovi esplicitata anche nella finestra del tool.
La soglia è uguale alla distanza media (calcolata nel passaggio precedente) a cui si aggiunge la deviazione standard delle distanze dai punti vicini moltiplicata per un fattore “nSigma“.
Ecco, tu devi scegliere proprio questo moltiplicatore.
Di default è “1”.
Più piccola è la soglia e maggiore è il numero di punti che saranno eliminati perchè considerati outlier

Come vedi anche questo filtro non è complesso, ma due parametri ti permettono di provare un bel po’ di combinazioni in più per eliminare in modo automatico il maggior numero di outlier, senza togliere punti significativi della nuvola.

Ti faccio vedere uno zoom della mia nuvola da cui il filtro ha tolto, bene e con i valori di default, un po’ di outlier.

Immagine di una nuvola di punti in cui sono presenti outlier

Nuvola di punti dopo l'applicazione del SOR Filter

Non posso però proprio dirti di fermarti ai valori di default!
Non sempre default equivale a meglio.

Le nuvole di punti sono talmente diverse (anche solo per l’oggetto modellato) che fermarsi ai valori proposti dal software rischia di precludere la possibilità di efficientare il filtro sul tuo caso specifico.

Prova varie combinazioni di valori.
Cambiane uno alla volta.
Sono piuttosto intuitivi da capire.
Se aumenti il numero di punti vicini, migliori il calcolo statistico della media.
Ma se ne metti troppi e la nuvola è rumorosa rischi di prendere anche dei punti di sporco, per il calcolo della media, ed ottieni un valore “sballato”.

Anche questo strumento è non distruttivo.
Non fai danni!

Ed inoltre è veloce anche con decine di milioni di punti.

Un po’ di prove costano davvero poco tempo e possono portarti ad un risultato migliore.

Insomma, prova!
🙂

TOGLI IL RUMORE CON IL NOISE FILTER

Ed ecco l’ultimo dei tre strumenti di questo articolo.
È quello un po’ più complicato (ma ancora semplice) ed è il Filtro di Riduzione del Rumore – Noise Filter.

Anche questo lo trovi in Tools – Clean – Noise Filter.

Prima di raccontarti come lavora provo a spiegarti che cosa si intende per rumore.
Lo faccio con un esempio.

Immagina di avere modellato una strada con un’elaborazione fotogrammetria.
Hai una nuvola di punti che rappresenta la superficie dell’asfalto.
In un caso ideale tutti i punti della nuvola stanno su questa superficie.
Nella realtà invece la maggior parte dei punti sta lì ma ce ne sarà un po’ che sta sopra ed un po’ che sta anche sotto.
Questi punti costituiscono il rumore.

Ecco la finestra che vedrai quando avvii lo strumento.

Noise Filter Tool

Qui le combinazioni possibili di variabili iniziano ad essere un po’ di più.
Ma non spaventarti.
È facile anche questo.

Il Noise Filter assomiglia un po’ all’SOR Filter ma la differenza c’è e non è banale.
L’SOR Filter considera la distanza tra punti vicini mentre il Noise Filter considera la distanza dei punti da una superficie di riferimento.

Il filtro infatti “fitta” un piano locale attorno ad ogni punto della nuvola di punti e poi toglie i punti che sono “troppo lontani” da questo piano.
È a tutti gli effetti un filtro passa basso (low pass filter).

Per stimare la superficie planare di riferimento puoi scegliere un raggio oppure un numero di punti vicini a quel punto della nuvola.

Se scegli l’opzione raggio (attiva di default) il software genera attorno ad ogni punto una sfera e prende i punti che ci sono al suo interno per fittare il piano di riferimento.

Con l’opzione punti invece decidi quanti punti prendere, vicino al punto specifico, per calcolare il piano (ecco la sigla Knn di poco fa).

In funzione delle caratteristiche della nuvola e per l’opzione raggio, il software ti propone già un suo raggio che ritiene sensato.
Vale anche qui tutto quello scritto per l’SOR Filter: prova parametri diversi!
Se scegli l’opzione Raggio, fai attenzione a scegliere un valore sufficientemente grande da includere all’interno della sfera almeno 6 punti.

La seconda decisione che puoi/devi fare con questo tool riguarda la scelta dell’errore massimo: il parametro che determina se un punto è considerato rumore (e quindi tolto) o no.
È la stessa cosa che succede con la soglia dell’SOR Filter.
Qui puoi scegliere un errore relativo (come moltiplicatore della riproiezione dei punti vicini sul piano calcolato) o assoluto.
Personalmente credo che funzioni meglio il primo.

Immagine di nuvola di punti con rumore

Nuvola di punti dopo il processo di riduzione del rumore

Tra i tre strumenti per pulire una nuvola di punti il Noise Filter è quello un po’ più delicato.

È formidabile sulle superfici piatte.
Meno su quelle curve (come questa degli screenshot qui sopra).
Ancora meno su spigoli e angoli solidi.

È anche lo strumento con il più alto rischio di rimozione di punti “buoni”.
Quindi stai all’occhio!

Potrebbe valere la pena fare un po’ di prove (del resto, non è una novità!) oppure dividere la nuvola a seconda delle sue caratteristiche ed applicare in modo diverso il Noise Filter.

(purtroppo) NON FINISCE QUI

Questi tre strumenti sono un grande aiuto all’editing della nuvola di punti finalizzato a tirare fuori un dato pulito, sensato e coerente con la realtà dell’oggetto o dell’elemento modellato.
Ma, come ti ho scritto in apertura, quasi sicuramente non saranno sufficienti.
È probabile che tu abbia ancora un po’ di lavoro da fare per raffinare il dato finale.

Ed allora tocca rimboccarsi le maniche, armarsi di pazienza e procedere a mano.

Ti consiglio di scegliere il metodo delle sezioni.
Lo stesso con cui puoi rimuovere la vegetazione o distinguere elementi antropici dal terreno.
Ne avevo parlato in questo articolo del blog.

Può essere lungo (lo sarà sicuramente), ripetitivo e poco divertente.
Impegno e durata dipendono senza dubbio dalle caratteristiche della tua nuvola.
In ogni caso credo che sia una procedura opportuna e necessaria.

Un rilievo fotogrammetrico non finisce (mai) con la generazione della nuvola di punti!
🙂

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Proprio come quelli qui sopra!

 

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A presto!

 

Paolo Corradeghini

 

 

 

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Paolo Corradeghini

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2 Comments


Cono
7 May 2020 at 16:21
Reply

bUONASERA VOLEVO SAPERE QUALE SOFTWARE USARE PER FARE I PROSPETTI CON PUNTI PRESI CON LASER SCANNER DAL BASSO (O STAZIONE TOTALE O GPS) E DRONE. GRAZIE



    Paolo Corradeghini
    16 May 2020 at 16:58
    Reply

    Ciao Cono,
    io sono un utilizzatore prevalente delle tecniche structure from motion.
    Uso i software di questo tipo per la creazione di ortomosaici: Agisoft Metashape e 3DFlow Zephyr.
    Ciao.
    Paolo

    P.S.
    Con i dati GPS e da Stazione Totale non è possibile fare ortomosaici.

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  • CHI SONO

    Paolo Corradeghini immagine profilo
    Paolo Corradeghini, ligure, classe 1979, ingegnere per formazione, topografo di professione, sportivo per necessità e fotografo per passione. Fai click sulla mia faccia e scopri qualche informazione in più.
  • Paolo Corradeghini

    Topografia, rilievi, droni, gps, cartografia, geomatica e mappe.
    Condivido aggiornamenti, informazioni, contenuti, notizie, novità e dietro le quinte del mio lavoro.

    Paolo Corradeghini
    Video YouTube UCi7FWlZ8-gdWbBqScaODajw_Jxzyzr-lAWI In questo video ti condivido come fare ad unire tutti i layer di un progetto di QGIS e salvarli in un unico file di formato Geopackage.
Si usa lo strumento "Package Layer" ed è piuttosto semplice.
Funziona con i vettori ma non con i raster e ti crea una copia dei file non permettendoti un'eventuale sincronizzazione dei layer con database esterni.

Il processo è molto veloce e quindi nella seconda parte del video ti dico qualcosa su: layer, vettori, raster e formati di file associati.
Inoltre ti faccio un confronto tra file geopackage e shapefile da cui spero che emergano i vantaggi di usare un geopackage e del perchè la tendenza generale sia quella di abbandonare gli shapefile.


"Package layer" lo trovi descritto qui: https://docs.qgis.org/3.40/en/docs/user_manual/processing_algs/qgis/database.html#package-layers


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica  
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

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0:00 Intro
0:27 I dati di lavoro
0:53 Package Layer
2:56 Carico il file in QGIS
4:07 Due considerazioni sul processo
5:02 QGIS in Azione
7:46 Che cos'è un layer
8:43 Vettori e Raster
9:36 I formati di file
11:30 Shapefile VS Geopackage
15:43 Perchè ha senso raggruppare i layer
17:22 Gli svantaggi del geopackage
18:26 Non si impacchetta un raster
19:16 Geopackage VS Progetto di QGIS
19:51 Outro
    In questo video ti condivido come fare ad unire tutti i layer di un progetto di QGIS e salvarli in un unico file di formato Geopackage.
Si usa lo strumento "Package Layer" ed è piuttosto semplice.
Funziona con i vettori ma non con i raster e ti crea una copia dei file non permettendoti un'eventuale sincronizzazione dei layer con database esterni.

Il processo è molto veloce e quindi nella seconda parte del video ti dico qualcosa su: layer, vettori, raster e formati di file associati.
Inoltre ti faccio un confronto tra file geopackage e shapefile da cui spero che emergano i vantaggi di usare un geopackage e del perchè la tendenza generale sia quella di abbandonare gli shapefile.


"Package layer" lo trovi descritto qui: https://docs.qgis.org/3.40/en/docs/user_manual/processing_algs/qgis/database.html#package-layers


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0:00 Intro
0:27 I dati di lavoro
0:53 Package Layer
2:56 Carico il file in QGIS
4:07 Due considerazioni sul processo
5:02 QGIS in Azione
7:46 Che cos'è un layer
8:43 Vettori e Raster
9:36 I formati di file
11:30 Shapefile VS Geopackage
15:43 Perchè ha senso raggruppare i layer
17:22 Gli svantaggi del geopackage
18:26 Non si impacchetta un raster
19:16 Geopackage VS Progetto di QGIS
19:51 Outro
    Hai ricevuto una nuvola di punti un po' pesante e non sai se il tuo hardware sarà in grado di gestirla?
In questo video provo a darti delle indicazioni su come snellire il dato dentro il software open source Cloud Compare.

Ti faccio vedere:
Come dividere una nuvola .LAS (o .LAZ) in file contigui e più piccoli.
Rimuovere punti dalle nuvole attraverso il "sottocampionamento".
Eliminare parti che non ti interessano con il "ritaglio".
Togliere il rumore con i filtri "SOR" e "Noise".
Riunire tutte le nuvole elaborate in un unico elemento finale, da salvare.

Spero possa essere utile


Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
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0:00 Intro
1:03 Dividere la nuvola in input
3:20 Metto ordine nel DB Tree
4:34 Sottocampionare le nuvole
7:03 Eliminare parti di nuvole
9:44 Riunire le nuvole in una unica
11:40 Salvare la nuvola finale
12:19 Il progetto CC on Demand
13:26 Lavorare con TXT, PLY o E57
14:36 Rimozione del rumore
16:50 Attenzione alle versioni di CC
17:26 Un pensiero sulle nuvole di punti
18:36 Outro
    In questo video prendo una mappa raster, che non è georeferenziata e, usando QGIS, gli fornisco le informazioni di posizione.

Non ho punti di coordinate note e pertanto mi appoggio alle mappe accessibili online (Google, Bing, OSM, ...) ricercando punti omologhi che vedo nel dato da trattare e nella mappa di riferimento.

Uso il plugin QuickMapServices per sfruttare la base di Google, come riferimento per le coordinate https://plugins.qgis.org/plugins/quick_map_services/
E poi uso il "Georeferenziatore raster (Georeferencer)" per gestire la trasformazione, che può essere una semplice traslazione, una rototraslazione con o senza fattore di scala o trasformazioni con deformazione.
https://docs.qgis.org/3.40/en/docs/user_manual/managing_data_source/georeferencer.html

Nella seconda parte del video approfondisco un po' di più il funzionamento dello strumento di georeferenziazione, analizzando gli errori residuali, le varie tipologie di trasformazione ed i metodi di ricampionamento dell'immagine trasformata.


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0:00 Intro
0:52 QuickMapServices
1:38 Il dato da lavorare
1:58 Georeferenziatore raster
2:39 Scelta dei punti omologhi
4:27 Le informazioni di georeferenziazione
5:18 Avviare la trasformazione
6:33 QGIS in Azione e GTER
8:42 Salvare i GCP
10:36 Errori e dati di trasformazione
13:02 Ottimizzazione della trasformazione
14:47 La tipologia della trasformazione
17:47 I risultati delle trasformazioni
20:19 I metodi di ricampionamento
22:17 Altre impostazioni
23:39 Outro
    In questo video ti racconto come dividere una linea in parti uguali.
Utilizzo il plugin "Qchainage" per creare punti equidistanti lungo la linea e, successivamente, il plugin "Split lines by points" per dividere effettivamente la linea in features che hanno tutte la stessa lunghezza.

Nella seconda parte invece approfondisco un po' di più il funzionamento e le opzioni del plugin "QChainage".


Qchainage docs: https://plugins.qgis.org/plugins/qchainage/#plugin-about
Split Lines by Points - di cui ringraziamo l'autore Giulio Fattori - docs: https://plugins.qgis.org/plugins/SplitLinesByPoints/#plugin-about 


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0:00 Intro
0:24 Il plugin QChainage
2:02 Il plugin Split lines by points
3:35 Controllare i risultati
4:56 QGIS in Azione
6:54 Suddisione in lunghezza prescelta
7:50 Lavorare con un layer di punti
8:50 Editare sulle features di una linea
10:20 Le altre opzioni di QChainage
10:58 Le ultime note tecniche
13:32 Outro
    Quanto è accurato il rilievo fatto con uno SLAM low cost?
Te ne parlo in questo video in cui uso lo strumento @XGRIDS LixelKity K1 in un ambito urbano misto, per un'acquisizione con lo scopo di analizzare l'attendibilità della nuvola di punti 3D.

Nella prima parte del video c'è il rilievo in campo organizzato in:
1. preparazione del rilievo e individuazione dei punti di controllo;
2. rilievo GNSS dei punti a terra;
3. acquisizione SLAM.

Nella seconda parte ti condivido l'elaborazione dei dati (e la scelta delle impostazioni nel software di calcolo - Lixel Studio) oltre a fare un'analisi quantitativa dell'accuratezza della nuvola.
Questa si basa sul confronto tra le coordinate di punti discreti misurate in campo e la loro posizione tirata fuori dalla nuvola di punti dello SLAM.

I risultati sono interessanti!

È importante però distinguere accuratezza e qualità della nuvola SLAM ed allora ti condivido anche qualche considerazione su questo secondo aspetto.

Spero che possa essere interessante ed una utile integrazione al primo video che ho condiviso sulle applicazioni di questo strumento che trovi qui: https://youtu.be/MvGOkd_Q5vo

P.S.
In merito ad un problema di visualizzazione in tempo reale della nuvola di punti su smartphone è notizia recente (talmente recente che non sono riuscito ad inserirla nel video!) che a fine Agosto uscirà una nuova versione dell'app "Lixel Go", che supporterà i processori Samsung Exynos e la nuvola sarà visibile anche da smartphone Samsung che montano questo tipo di processore.


*LO SPONSOR*
Questo video è stato possibile grazie alla partnership con Dynatech - https://www.dyna-tech.it/
Tramite il link qui sotto puoi beneficiare di 3 mesi di licenza gratuita del software Lixel Cyber Color: https://bit.ly/44uzrKW


*I DATI*
Se sei un finanziatore di 3DMetrica puoi scaricare la nuvola di punti di questo video, a questo link: https://bit.ly/3IZVEbl


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Ne sarei felice.

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0:00 Intro
0:35 Il video precedente
1:35 Lo sponsor
3:11 L'ambito operativo
6:26 I punti a terra
11:21 La misura GNSS dei punti
13:11 Il rilievo SLAM
18:22 Consigli per usare lo SLAM
22:59 La durata del rilievo
25:06 I dati elaborati
29:13 I parametri di elaborazione
39:09 Analisi dell'accuratezza
49:07 Analisi della qualità
58:43 Classificare la nuvola SLAM
1:00:31 Le facciate dei fabbricati
1:03:23 La presenza di acqua
1:04:47 La planimetria 2D
1:08:17 Outro
    Tra tutti gli strumenti del Geomatico, gli SLAM sono quelli che (nel momento in cui pubblico questo video - Luglio 2025) stanno vivendo un momento decisamente vivace.

Il mercato è attivissimo, ci sono diversi produttori che propongono le proprie soluzioni e stanno arrivando sistemi che sono caratterizzati da avere un prezzo inferiore rispetto ai primi prodotti o, comunque, agli SLAM di alta fascia.

In questo video ti racconto una delle soluzioni SLAM "low cost" attualmente disponibili in commercio: @XGRIDS  LixelKity K1 (https://xgrids.com/lixelk1)
Come altri suoi competitor sfrutta il sensore LiVox (MID360) attorno al quale costruisce un'unità completa di batterie, camere, sensori e (opzionale) modulo GNSS RTK.

Ti condivido le caratteristiche dell'hardware, le cose che si fanno in campo con l'app di acquisizione, LixelGo, per dispositivi mobili, Android e IOS, e il software di elaborazione dati Lixel Studio.

Nella seconda parte del video ti racconto poi un po' di esperienze che ho avuto con il K1, avendolo portato in diverse situazioni e ambiti: edifici, residenziale indoor, centro storico, ambito fluviale e boschi.

Ed infine ho fatto anche un confronto con i miei strumenti: un laser scanner statico ed un altro SLAM.

Spero che possa essere un video utile per aiutarti a capire se una soluzione di questo tipo può fare al caso tuo oppure no.
E spero che possa anche essere un'occasione per aprire una discussione, condividendo le proprie esperienze, legate al mondo SLAM: ne hai uno? di che tipo? ne hai provato qualcuno? in che ambito lavori? hai ricevuto dati presi da uno SLAM? ...
Se ti va di partecipare i commenti sono a tua disposizione.
Grazie!


Questo video è stato possibile grazie alla partnership con Dynatech - https://www.dyna-tech.it/
Tramite il link qui sotto puoi beneficiare di 3 mesi di licenza gratuita del software Lixel Cyber Color: https://bit.ly/44uzrKW


I DATI
Se ti interessa scaricare qualche nuvola di punti, tra quelle che ho condiviso nel video, lo puoi fare sempre attraverso questo link: https://bit.ly/44uzrKW
Se sei un finanziatore di 3DMetrica puoi scaricare tutte le nuvole di punti e lo puoi fare attraverso questo link: http://bit.ly/44OCuMG


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0:00 Intro
0:28 Lo sponsor
1:54 Il mercato SLAM
4:05 SLAM low cost?
5:54 Le caratteristiche del K1
10:52 La scansione in campo
13:32 Il software Lixel Studio
17:25 I dati elaborati
24:00 Esperienze dal campo
26:16 Ambito residenziale outdoor
30:13 Un appartamento indoor
36:42 Le strade di un centro storico
43:55 Un ambito fluviale
55:23 Rilievo nel bosco
59:46 Dati grezzi VS dati elaborati
1:05:04 K1 e scanner statico
1:11:22 K1 e altro SLAM
1:19:21 K1 - un sistema completo
1:20:24 Gaussian Splatting e Lixel Cyber Color
1:28:39 Considerazioni finali
1:39:41 Outro
    Arrivati alla fine di questo percorso sui sistemi di riferimento ti condivido l'ultimo video in cui ti racconto che cos'è un Datum Geodetico.

È un concetto che si può scambiare con quello di Sistema di Riferimento e, se per Sistema di Riferimento intendi "regole condivise" allora in effetti sono due cose piuttosto vicine.
Ma se per Sistema di Riferimento intendi "semplicemente" Latitudine o Longitudine o Est e Nord, allora il Datum ha molto di più.

E poi ti dico come si fanno a distinguere tutti i Datum Geodetici che sono in uso per la nostra Terra.
E sono tanti.
Si usano i codici EPSG.
Te ne parlo qui e ti condivido le risorse online riguardo a questi codici oltre a dirti come sono catalogati i Datum che si sono succeduti in Italia, attraverso una nota ufficiale dell'IGM.

Spero che questo video ti sia utile e spero che l'intero percorso sui Sistemi di Riferimento (e sulle coordinate) abbia contribuito ad aggiungere anche solo un pochino di valore in più rispetto alle tue conoscenze su questo tema.

Grazie del tuo tempo!


Le tappe di questo percorso sono qui:
01 - Che cosa sono i Sistemi di Riferimento: https://youtu.be/ZRgmo8c8v28
02 - La forma della Terra nella storia: https://youtu.be/JiUwssFlK3A
03 - Il Geoide e la forza di Gravità: https://youtu.be/C2JZzs1O6dM
04 - Rappresentare il Geoide: https://youtu.be/N_ip2Yj4SeM
05 - L'Ellissoide biassiale di rotazione: https://youtu.be/q72HXIMnIuk
06 - Coordinate e curvatura dell'ellissoide: https://youtu.be/JxXHmyCyZ9o
07 - Geodesia operativa: https://youtu.be/wd81wuL_SJY
08 - Sistemi planimetrici locali: https://youtu.be/FGzgkZw6LT4
09 - Sistemi altimetrici locali: https://youtu.be/pnLuF3_vyAE
10 - Sistemi globali: https://youtu.be/2DlJ03wYVa4
11 - Il sistema di riferimento italiano: https://youtu.be/TJd4BWQuTbk
12 - Trasformazioni tra sistemi di riferimento: https://youtu.be/XXSyNh-HMR8
13 - Proiezioni cartografiche: https://youtu.be/YETsGOCncJ8
14 - Datum Geodetici e Codici EPSG: https://youtu.be/31asvAltEUM


Se vuoi supportare questo percorso, puoi condividere questo video con chi pensi possa esserne interessato.
Se vuoi aiutarmi puoi usare i commenti per darmi indicazioni su temi da trattare, cose rimaste oscure, suggerimenti sul taglio e sui contenuti dei video.
Ogni indicazione e critica costruttiva sono preziose.


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0:00 Intro
4:23 Lo sponsor
6:37 Il Datum Geodetico e i suoi ingredienti
17:26 Tipi di Datum
20:25 I Datum in Italia
23:14 Trasformazioni tra Datum
25:13 I codici EPSG
28:51 epsg.org
34:51 epsg.io
39:35 I codici EPSG in QGIS e Convergo
42:58 I codici EPSG in Italia e la nota IGM
51:07 La fine del percorso
52:47 Outro
    Qualche tempo fa ho condiviso un video che parlava di droni, di posizionamento GNSS RTK e dell'antenna DJI DRTK3.
Sono venute fuori alcune domande su temi che non avevo trattato e allora pubblico questo nuovo contenuto per provare a rispondere.

Ecco i temi:
1. Misura con palina inclinata con l'antenna DRTK3;
2. Assegnare le coordinate alla DRTK3 quando lavora come base (anche in assenza di connessione dati);
3. Compatibilità tra DRTK3 e droni DJI Enterprise un po' più vecchiotti (Matrice 300, Mavic 3 Enterprise, ...)
4. Qual è il sistema di riferimento del posizionamento GNSS RTK
5. Qual è la precisione del posizionamento RTK del drone
6. Acquisizione statica e post processing di dati grezzi


N.B.
Il codice sconto che leggi nei primi minuti del video e che ti permette di risparmiare il 10% sull'acquisto di prodotti DJI Enterprise presso lo store di Personal Drones è sbagliato.
Quello giusto è questo: 3DM10DJIENT


Questo è il video in cui ho parlato di droni, RTK e dell'antenna DJI DRTK3: https://youtu.be/6pVXzMyTmmQ


Questo video è sponsorizzato da Personal Drones - https://www.personaldrones.it/
Hai la possibilità di beneficiare di uno sconto del 10% sui droni DJI della serie Enterprise e sui relativi accessori se usi questo codice sconto al momento del checkout: 3DM10DJIENT


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0:00 Intro
0:29 Lo sponsor
1:39 Misura inclinata
5:31 Assegnare coordinate alla DRTK3
10:45 Quota ellissoidica e ortometrica
13:38 Compatibilità con Matrice300 e Mavic 3 Enterprise
15:50 Sistema di riferimento RTK
18:19 La precisione dell'RTK
25:33 Acquisizione statica con DRTK3
25:53 Outro
    Se vuoi rappresentare le informazioni relative a punti della superficie terrestre su un piano ti scontri con un problema piuttosto ingombrante: la terra non è piatta e neppure la superficie che la approssima (l'ellissoide) ma lo è il piano su cui vuoi disegnare.

Questo è IL problema della cartografia e, a meno di situazioni particolari, non è superabile se non facendoci pace ed accettando dei compromessi.

In questo video di parlo di cartografia, di proiezioni cartografiche, di Mercatore, di Gauss e di Boaga, oltre che a condividerti quello che è successo in Italia e che usiamo attualmente per la rappresentazione cartografica.


La bibliografia di questo video è questa:
C. Monti - La Cartografia Moderna;
A. Riggio, R. Carlucci - Topografia di Basa;
A.M. Manzino - Quaderni di topografia Vol. 1
R. Cannarozzo, L. Cucchiarini, Meschieri - W. Misure, rilievo, progetto Vol. 2
C. Pigato - Topografia Vol. 2


Le tappe di questo percorso sono qui:
01 - Che cosa sono i Sistemi di Riferimento: https://youtu.be/ZRgmo8c8v28
02 - La forma della Terra nella storia: https://youtu.be/JiUwssFlK3A
03 - Il Geoide e la forza di Gravità: https://youtu.be/C2JZzs1O6dM
04 - Rappresentare il Geoide: https://youtu.be/N_ip2Yj4SeM
05 - L'Ellissoide biassiale di rotazione: https://youtu.be/q72HXIMnIuk
06 - Coordinate e curvatura dell'ellissoide: https://youtu.be/JxXHmyCyZ9o
07 - Geodesia operativa: https://youtu.be/wd81wuL_SJY
08 - Sistemi planimetrici locali: https://youtu.be/FGzgkZw6LT4
09 - Sistemi altimetrici locali: https://youtu.be/pnLuF3_vyAE
10 - Sistemi globali: https://youtu.be/2DlJ03wYVa4
11 - Il sistema di riferimento italiano: https://youtu.be/TJd4BWQuTbk
12 - Trasformazioni tra sistemi di riferimento: https://youtu.be/XXSyNh-HMR8
13 - Proiezioni cartografiche: https://youtu.be/YETsGOCncJ8
14 - Datum Geodetici e Codici EPSG: https://youtu.be/31asvAltEUM


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0:00 Intro
3:30 Lo sponsor
5:07 Verso la rappresentazione piana
8:59 Il problema della cartografia
11:30 Sviluppare un cilindro e un cono
13:09 Le deformazioni
19:35 Tipologia di proiezione
23:32 La proiezione di Mercatore
28:06 La proiezione UTM (di Gauss)
33:48 I fusi di proiezione
38:58 La struttura del sistema UTM
45:12 Da coordinate geografiche a piane
47:25 La cartografia italiana
51:29 La proiezione di Gauss-Boaga
56:20 Fuso Ovest e fuso Est
1:01:21 La cartografia attuale UTM
1:04:46 Convergo e le proiezioni
1:06:07 Tasformazioni e conversioni
1:08:25 Convergo e i fusi
1:10:48 Fuso Italia e Fuso 12
1:13:54 Outro
    Che cosa succede ad un sistema di riferimento quando smette di essere il riferimento ufficiale per una nazione?
Decade, ma la transizione verso il nuovo non può essere breve.
È necessaria e può durare anni.
In Italia sono quasi 15 anni che stiamo passando da Roma 40 a ETRF2000.
:)

Nella coesistenza, all'interno dello stesso territorio, tra due sistemi di riferimento è necessario che si definiscano delle modalità per passare da uno all'altro, convertendo le coordinate dei punti.

Te ne parlo in questo video, raccontandoti di rototraslazioni, delle trasformazioni di Helmert, delle formule di Molodenskji e del lavoro dell'IGM che in Italia ha definito le griglie di trasformazione (grigliati) da usare all'interno di software specifici.

Ti mostro come funziona il software Convergo, dove trovare i grigliati IGM, come sfruttare servizi online per fare conversioni (PLANIMETRICHE) senza acquistare i grigliati ed un tool per convertire coordinate in tutto il mondo.

Alla fine poi affronto anche il tema del WGS84 che torna sempre fuori in ogni conversazione in cui si parli di Sistemi di Riferimento!
:P


La bibliografia di questo video è questa:
R. Maseroli - Geometrie della Terra


Le tappe di questo percorso sono qui:
01 - Che cosa sono i Sistemi di Riferimento: https://youtu.be/ZRgmo8c8v28
02 - La forma della Terra nella storia: https://youtu.be/JiUwssFlK3A
03 - Il Geoide e la forza di Gravità: https://youtu.be/C2JZzs1O6dM
04 - Rappresentare il Geoide: https://youtu.be/N_ip2Yj4SeM
05 - L'Ellissoide biassiale di rotazione: https://youtu.be/q72HXIMnIuk
06 - Coordinate e curvatura dell'ellissoide: https://youtu.be/JxXHmyCyZ9o
07 - Geodesia operativa: https://youtu.be/wd81wuL_SJY
08 - Sistemi planimetrici locali: https://youtu.be/FGzgkZw6LT4
09 - Sistemi altimetrici locali: https://youtu.be/pnLuF3_vyAE
10 - Sistemi globali: https://youtu.be/2DlJ03wYVa4
11 - Il sistema di riferimento italiano: https://youtu.be/TJd4BWQuTbk
12 - Trasformazioni tra sistemi di riferimento: https://youtu.be/XXSyNh-HMR8
14 - Datum Geodetici e Codici EPSG: https://youtu.be/31asvAltEUM


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0:00 Intro
3:17 Lo sponsor
4:46 La fine di un sistema di riferimento
11:08 La rototraslazione
18:52 L'importanza dei punti doppi
22:41 Le trasformazioni di Helmert
27:19 Le formule di Molodenskji
29:44 Le trasformazioni in Italia
37:00 Il progetto Verto di IGM
44:45 Trasformazioni con EPN
48:09 Trasformazioni tra ITRF
49:34 Il software Convergo
56:23 I grigliati IGM
1:00:52 Conversioni con Verto On Line
1:06:48 Conversioni globali con TWCC
1:09:08 WGS84
1:21:04 La precisione
1:24:25 Outro
    Il sistema di riferimento ufficiale italiano è l'ETRS89, la sua materializzazione è l'ETRF2000 e l'epoca a cui sono riferite le posizioni delle stazioni delle Rete Dinamica Nazionale che lo realizza è l'anno 2008.

In questo video prosegueo il percorso sui sistemi e, finalmente, arrivo a raccontarti come si è arrivati all'attuale riferimento italiano, ufficializzato dal DPCM del 2011, partendo dall'ETRF89, passando per la rete IGM95 (che ne è un raffittimento) per arrivare alla Rete Dinamica Nazionale (necessaria per soddisfare le esigenze del rilievo GNSS nRTK) ed alla situazione attuale.

Spero possa esserti utile!


La bibliografia di questo video è questa:
R. Maseroli - Geometrie della Terra
L. Baratin, V. Grassi - Topografia


Le tappe di questo percorso sono qui:
01 - Che cosa sono i Sistemi di Riferimento: https://youtu.be/ZRgmo8c8v28
02 - La forma della Terra nella storia: https://youtu.be/JiUwssFlK3A
03 - Il Geoide e la forza di Gravità: https://youtu.be/C2JZzs1O6dM
04 - Rappresentare il Geoide: https://youtu.be/N_ip2Yj4SeM
05 - L'Ellissoide biassiale di rotazione: https://youtu.be/q72HXIMnIuk
06 - Coordinate e curvatura dell'ellissoide: https://youtu.be/JxXHmyCyZ9o
07 - Geodesia operativa: https://youtu.be/wd81wuL_SJY
08 - Sistemi planimetrici locali: https://youtu.be/FGzgkZw6LT4
09 - Sistemi altimetrici locali: https://youtu.be/pnLuF3_vyAE
10 - Sistemi globali: https://youtu.be/2DlJ03wYVa4
11 - Il sistema di riferimento italiano: https://youtu.be/TJd4BWQuTbk
12 - Trasformazioni tra sistemi di riferimento: https://youtu.be/XXSyNh-HMR8
13 - Proiezioni cartografiche: https://youtu.be/YETsGOCncJ8
14 - Datum Geodetici e Codici EPSG: https://youtu.be/31asvAltEUM


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0:00 Intro
3:15 Sponsor
5:37 Un breve recap
7:51 ETRF89 e misure GPS
10:13 IGM95
26:33 L'impulso del nRTK
33:55 La Rete Dinamica Nazionale
40:46 ETRF2000
43:56 Il monitoraggio della rete
53:36 Informazioni sulla RDN
55:13 I punti IGM95
59:42 I vantaggi della RDN
1:08:27 Reti di stazioni permanenti
1:11:54 Outro
    Ti racconto il lavoro dietro ad un rilievo di una frana.
Si tratta di un versante, piuttosto acclive ma non super esteso, in cui si trova un'area in erosione che alimenta la discesa di materiale incoerente verso valle.

La zona è in parte vegetata ed al momento del rilievo (Aprile) le piante si stavano risvegliando dopo il letargo invernale ma la situazione era ancora ok per acquisire informazioni del terreno al di sotto delle chiome.

Ho usato un approccio integrato:
Lidar montato su drone per il rilievo generale del versante e la definizione di topografia e morfologia del terreno;
Fotogrammetria da UAV per l'ortomosaico generale e per caratterizzare nel dettaglio la nicchia di distacco della frana (cosa che il Lidar non riesce a fare benissimo);
Appoggio topografico con antenna GNSS RTK;
Scansione laser per poter verificare l'output in parti dell'area in cui mi era impossibile andare a mettere target e fare misure di controllo.

Alla fine della parte di campo ti condivido anche i risultati con qualche pensiero e considerazione durante alcune fasi dell'elaborazione.

Spero possa essere interessante.


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Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


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0:00 Intro
0:44 La logistica
1:56 Lo scopo del lavoro
3:29 L'approccio operativo
5:19 L'appoggio topografico
7:28 Il rilievo Lidar
11:58 Fotogrammetria per l'ortomosaico
15:09 Fotogrammetria di dettaglio
17:55 Scansione laser 3D
19:46 Elaborazione dati
20:29 Il dato Lidar
28:15 Le informazioni del terreno
32:43 Il controllo dei dati
46:12 Il dato fotogrammetrico M300 e P1
51:29 Un problema sulla quota
55:26 Il dato fotogrammetrico del Matrice4E
1:01:49 L'integrazione dei dati
1:08:35 Output
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