CONVERTIRE COORDINATE CON CONVERGO

21 Febbraio 2018
Logo di Convergo Cisis

In questo articolo ti parlo del software gratuito Convergo per la trasformazione di coordinate tra Sistemi di Riferimento.

TRASFORMARE LE COORDINATE

La trasformazione tra Sistemi di Riferimento diversi è una questione non banale.
In Italia poi, dove storicamente si sono succeduti parecchi Sistemi di Riferimento, ricondurre le coordinate di un punto ad un unico sistema, e possibilmente a quello in vigore per legge, può essere un vero problema.

VERTO 3K vs WINDOWS 10

Io utilizzo il software Verto3K sviluppato e prodotto dall’Istituto Geografico Militare (IGM) e con lui ci gestisco la trasformazione delle coordinate di punti tra diversi sistemi di riferimento.
Tipicamente mi capita di rilevare punti sul campo con un’antenna satellitare nel sistema geografico WGS84 e doverli poi convertire in un sistema cartografico/piano (ETRF2000 o Roma 40)

Verto3K lo scarichi dal sito dell’IGM ma funziona solo tramite chiave di licenza hardware.
Costa circa 300€.

In realtà dovrei dire che usavo Verto3K.
Sì, perché l’ultimo aggiornamento corposo di Windows 10 ha mandato in crash il software che, ad oggi, non mi funziona più!
Mi sono confrontato con l’Ing. Maseroli, dell’IGM, il papà di tutta la serie dei software Verto (1, 2 e 3) e persona molto disponibile.
Mi ha confermato la possibilità di diversi problemi (che si manifestano con errori specifici da macchina a macchina!) con le ultime versioni di Windows.
Verto3K è un software nato e compilato sotto WindowsXP e dopo Vista, 7, 8  ed ora 10 fatica a tenere il passo.

In attesa che il gruppo dell’Ing. Maseroli trovi una soluzione al problema ho dovuto cercare un’alternativa per continuare a lavorare.

USARE I GRIGLIATI

Verto3K usa specifici grigliati di trasformazione, emanati sempre dall’IGM, che, in ogni punto dell’area coperta, sanno quale sono le differenze tra le coordinate dei Sistemi di Riferimento oltre che l’ondulazione del geoide per la trasformazione delle quote da ellissoidiche a ortometriche (ho scritto un articolo sul problema della quota a questo link).

I grigliati sono di diverso tipi e si differenziano per copertura dell’area e riferimento del modello del geoide (per la conversione delle quote).
Per quanto riguarda l’area ci sono grigliati che coprono un’area pari ad un cerchio di raggio 10KM con centro coincidente con un punto della rete di caposaldi trigonometrici IGM95, e grigliati che interessano l’area rappresentata dalle carte/tavolette IGM della serie 50L, in scala 1:50.000.
Tutto quello che è dentro l’area di competenza di un grigliato viene trasformato.
Per il modello del Geoide i grigliati GK1 includono al loro interno il modello di geoide ITALGEO99, mentre quelli GK2 includono il geoide ITALGEO2005.
La differenza tra i due modelli è principalmente nella precisione che si ottiene nella trasformazione tra altezze ellissoidiche e quote ortometriche: gli scarti quadratici medi normalizzati sono di circa ±0.15 m per ITALGEO99 e di circa ±0.04 m per ITALGEO2005.
La specificazione tra la differenza tra grigliati GK1 e GK2 è un contributo dello stesso Mattia De Agostino, io avevo scritto inizialmente cose sbagliate!

La mia necessità era quella di trovare un software robusto ed affidabile che utilizzasse i grigliati per le trasformazioni.
E mi hanno consigliato Convergo!

CONVERGO

Ho trovato Convergo grazie alla segnalazione su un mio post di LinkedIn da parte di Mattia De Agostino, esperto GIS e GNSS di GeneGIS GI e CSI Piemonte.

Grazie Mattia!

Il Programma Convergo è realizzato dall’Ing. V. Cima ed è a messo a disposizione gratuitamente da parte del Centro Interregionale CISIS – CPSG.

Convergo e fa la trasformazione di coordinate secondo il Decreto del 10 novembre 2011 “Adozione del Sistema di riferimento geodetico nazionale” (quello che avrebbe mandato in pensione il vecchio riferimento Roma40 – Gauss Boaga ma che invece gode ancora di ottima salute nei geoportali regionali!) e ti permette di muoverti tra i vari sistemi di riferimento in cui sono espressi i dati geografici delle Amministrazioni regionali (ROMA40, ED50, ETRS89 nelle due realizzazioni ETRF89 e ETRF2000), considerando anche i rispettivi sistemi cartografici (Gauss-Boaga, UTM-ED50, UTM-ETRF89 e UTM-ETRF2000).

Convergo considera anche la componente altimetrica per convertire quote ellissoidiche e geoidiche.

Per calcolare le trasformazione il programma usa i grigliati IGM.

I grigliati sono disponibili gratuitamente per le Pubbliche Amministrazioni, mentre i privati devono rivolgersi a IGM.
Peccato (un grigliato 10K costa 45€ mentre uno 50K ne costa 90€).
Nell’ottica di muoversi verso un futuro Open Data sarebbe auspicabile che siano messi a disposizione di tutti!

Il software funziona anche senza i grigliati ed è comunque in grado di eseguire le trasformazioni usando un modello di calcolo approssimato (con accuratezza metrica).
Un po’ come fa il software Traspunto.

Qui sotto ti metto i link per scaricare Convergo.
Questo qui è quello diretto del centro interregionale ma, nel momento in cui scrivo non è funzionante.
Questi invece sono i link al portale della Regione Lombardia e Regione Piemonte.

CONVERGO – UNA BREVE PANORAMICA

Aggiungo poche informazioni operative su Convergo.
Il manuale del software è fatto comunque molto bene e dopo una panoramica delle sue funzionalità e caratteristiche riporta alcuni esempi pratici molto utili per i casi specifici.

Puoi scaricare il manuale qui.

LA FINESTRA PRINCIPALE

Immagine della finestra principale del software Convergo

Nella finestra principale puoi scegliere i dati di input e di output, tra coordinate geografiche e coordinate piane (ho scritto un articolo sulla differenza tra questi tipi di coordinate a questo link) ed i sistemi di riferimento ETRS89, ROMA 40, ED50, UTM-ETRF2000, UTM-ETRF89, Gauss-Boaga, UTM-ED50.

Da qui scegli anche se fare una trasformazione di quote, da geoidica a ellissoidica e viceversa.

È tutto molto intuitivo: a sinistra ci sono i dati in input e a destra quelli in output.

Puoi scegliere anche di convertire una lista di punti o un punto singolo.
Capirai certamente che se hai tanti punti è molto più semplice, pratico e veloce scegliere di convertire un file di testo piuttosto che inserirne ognuno a mano.
Non ti passa più e, cosa molto più rilevante, le possibilità di commettere errori di battitura aumentano all’aumentare del numero di punti.

CONVERTIRE LISTE O PUNTI

Se scegli di convertire più punti insieme li devi organizzare in un file di testo che Cnovergo legge ed elabora.

Accedendo alla sezione “Formato file con liste di coordinate” trovi le impostazioni con cui comunichi al software come è strutturata la tua lista.

Immagine della finestra del software Convergo che definisce i parametri per l'importazione di file di testo di coordinate

Devi preparare un semplice file di testo dove per ogni punto (a cui corrisponde ad una riga) definisci ID, Coppia di coordinate (es. Lat/Lon) e quota.

Nel file delle impostazioni scegli anche il separatore decimale, se c’è o meno una quota da convertire, se prima hai indicato la Latitudine e poi la Longitudine, o viceversa, se i gradi degli angoli sono sessagesimali o sessadecimali (in questo articolo trovi un covertitore gratuito per trasformare gli angoli nelle loro unità di misura).

Quando hai preparato il file, lo segnali a Convergo e poi avvii la funzione “Converti Lista File”.

Se invece vuoi convertire un punto singolo, accedi alla sezione “Punto Singolo”, ti si apre una nuova finestra dove inserisci manualmente le coordinate del punto da convertire ed hai in output i valori convertiti, secondo le impostazioni Input/Output che hai scelto nella finestra principale.

Immagine della finestra di trasformazione di un punto singolo del software Convergo

I GRIGLIATI IN CONVERGO

Convergo usa i grigliati IGM!
Se hai uno o più file GK radunali in una cartella che segnali al software nella parte inferiore della finestra principale.

Ti consiglio comunque di accedere alla finestra delle Opzioni perché è da qui che decidi come Convergo gestirà le sue trasformazioni, usando o meno i Grigliati.

FInestra delle opzioni generali del software Convergo

Nella parte alta della finestra trovi la sezione “Utilizzo Grigliati”.
Qui puoi scegliere tra tre opzioni:
Solo grigliati – in questa modalità Convergo fa le trasformazioni solo se c’è il grigliato della zona di interesse. Se non lo trova, interrompe l’elaborazione.
Cartlab2 – utilizza un modello approssimativo con cui restituisce i risultati con una confidenza di 1 m in planimetria e 2m in quota.
Auto – se ci sono i grigliati li usa, altrimenti usa il modello approssimativo. È un metodo che può portare a discontinuità e te lo sconsiglio.

Le altre opzioni che puoi scegliere in questa finestra sono spiegate bene all’interno del manuale e non ci entro nel dettaglio, per non dilungarmi troppo.

CONVERGO e VERTO 3K A CONFRONTO

Prima di utilizzare Convergo per il mio lavoro ho fatto un confronto con Verto3K ed i dati restituiti dai due software

Ne è emerso questo:

  • I risultati che si ottengono nelle trasformazioni tra sistemi di riferimento sono gli stessi. L’ho verificato con dati rilevati sul campo e convertiti sia con grigliati GK validi per un intorno di 10KM da un punto IGM che per quelli validi per un intero foglio al 50.000.
  • Convergo funziona bene su Windows 10 e Windows 10 Pro.
  • Convergo è gratuito e se sei in una Pubblica Amministrazione puoi richiedere la versione includa di tutti i grigliati di trasformazione.
  • Convergo ti permette anche di trasformare coordinate catastali nel sistema di riferimento Cassini-Soldner, Verto3K no.
  • Verto3K può fare calcoli geodetici specifici e raffinati che ti permettono di stimare le equazioni di trasformazione tra due sistemi di riferimento (anche diversi da quelli usati per le sue trasformazioni) a condizione che siano note le coordinate di un punto in entrambe i sistemi.

In conclusione penso che Convergo sia la migliore scelta possibile per chi lavora con le coordinate di punti e necessita di trasformarle nei sistemi di riferimento usati comunemente mentre Verto3K è adatto per analisi geodetica più specifiche ed aprofondite.

 

Spero di averti dato informazioni utili per gestire le trasformazioni tra coordinate e sistemi di riferimento.
O una valida alternativa a Verto3K, se anche tu hai avuto problemi con gli aggiornamenti del sistema operativo.

 

Ti invito a iscriverti al canale Telegram di 3DMetrica (lo trovi @tredimetrica) dove condivido quotidianamente aggiornamenti, informazioni, notizie e dietro le quinte di quello che faccio!

 

A presto

Paolo Corradeghini

 

Ho pubblicato un video sul Canale You Tube dove ti mostro il funzionamento di Convergo:

E poi parlo un po’ di questo argomento anche all’interno del podcast di 3DMetrica, in questo episodio:
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SOFTWARE

Paolo Corradeghini

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8 Comments


Andrea Tani
20 March 2018 at 12:06
Reply

Ciao Paolo,
ho scaricato Convergo dal link che hai indicato tu ma non mi attiva ETRF2000…sai perchè?
Grazie ciao



    Paolo Corradeghini
    20 March 2018 at 20:31
    Reply

    Ciao Andrea,
    forse perchè nel menù Opzioni hai messo la spunta a “Cartlab2” nella finestra di utilizzo dei grigliati.
    Se selezioni “Auto” o “Grigliati” dovrebbe attivarti anche la voce ETRF2000.
    Ciao!
    Paolo

Francesco Licordari
31 July 2018 at 9:48
Reply

Spiegazioni su Convergo estremamente esatte e condivise , specialmente per quanto riguarda le Differenze tra GK1 e Gk2 , ho avuto modo di testare le Differenze in occasione di mie misure nella zona oltrepo pavese ,emilia romagna ,piemonte (Monte Penice)
Il problema delle misure in Italia mi ha un po’ interessato e anche appassionato, questi non esistono in Svizzera dove opero , per l’abbondanza di punti fissi , catastali e Federali , e se si usa il GPS il servizio di topografia Federale mette a disposizione un file da inserire nell’antenna e si ottengono direttamente oltre a WGS 84 i due sistemi di coordinate militari svizzere , CH 1903 e CH 1995 , ma come dico serve relativamente avendo a Disposizione quasi tutti i campanili a +- 1cm anche in quota e poi infiniti punti a terra , tutti i dati Aperti al pubblico, non si deve pagare nulla , anche per le livellazioni di alta Precisione che sonopraticamente disponibili su tutto il territorio.
Distinti saluti.



    Paolo Corradeghini
    1 August 2018 at 21:33
    Reply

    Ciao Francesco, grazie per il tuo commento e per la tua testimonianza sulla “situazione cartografica” svizzera.
    Quanto mi piacerebbe che fosse così anche per l’Italia!!!
    Sarebe davvero un gran salto in avanti verso l’accessibilità ai dati territoriali, ma credo che siamo ancora un bel po’ lontani dal realizzare un progetto (ed un’infrastruttura tecnologica) di questo tipo.
    Tuttavia, io ci spero sempre!
    A presto!
    Paolo

Agostino Sacconi
4 October 2019 at 15:44
Reply

Ciao Paolo,
ripesco questo post per chiederti come vanno impostati i file personalizzati per essere importati correttamente .
Faccio riferimento alle coordinate geografiche con i simboli dei gradi°,primi’ e secondi.
Grazie



    Paolo Corradeghini
    11 October 2019 at 19:05
    Reply

    Ciao Agostino,
    se vuoi trasformare una lista di coordinate di punti devi utilizzare gradi espressi in formato decimale.
    Vanno bene sia i gradi sessagesimali che quelli decimali, purchè siano scritti nel formato XX,XXXXXXXX
    I gradi sessagesimali li ottieni dividendo i primi per 100 ed i secondi per 10000 mentre quelli sessadecimali li hai dividento per 60 e 3600.
    Una volta che hai le coordinate espresse in modo giusto puoi preparare un file di testo in formato txt da fare leggere a Convergo.
    Il software ti darà in output un nuovo file con le coordinate trasformate.

    Spero di aver risposto alla tua domanda.
    Ciao Agostino!

    Paolo

Roberto
18 January 2020 at 16:47
Reply

Ho provato anche io e mi da lo stesso problema.



    Paolo Corradeghini
    20 January 2020 at 10:59
    Reply

    Ciao Roberto,
    mi spiace del problema.
    Provo a fare qualche ricerca online.

    Paolo

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    Paolo Corradeghini, ligure, classe 1979, ingegnere per formazione, topografo di professione, sportivo per necessità e fotografo per passione. Fai click sulla mia faccia e scopri qualche informazione in più.
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    Topografia, rilievi, droni, gps, cartografia, geomatica e mappe.
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    Paolo Corradeghini
    Video YouTube UCi7FWlZ8-gdWbBqScaODajw_kNa0L9LUHU0 Hai un file di testo con una serie di informazioni, oltre che di coordinate, legate ad una serie di punti e lo vuoi portare dentro QGIS?

Ti condivido come si fa, creando un nuovo layer a partire dal file TXT.

E dopo ti dico anche come si fa a rappresentare, visivamente, le informazioni extra (la quota, il nome, la descrizione, ...) nell'are di lavoro di QGIS.


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0:00 Intro
0:46 Il file di testo
1:13 Aggiungo il layer
7:48 Il layer in QGIS
8:13 Aggiungo la quota
10:59 Cambiare il simbolo
12:28 QGIS in Azione e GTER
15:30 Lavorare con più informazioni
18:22 Outro
    Hai un file di testo con una serie di informazioni, oltre che di coordinate, legate ad una serie di punti e lo vuoi portare dentro QGIS?

Ti condivido come si fa, creando un nuovo layer a partire dal file TXT.

E dopo ti dico anche come si fa a rappresentare, visivamente, le informazioni extra (la quota, il nome, la descrizione, ...) nell'are di lavoro di QGIS.


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8:13 Aggiungo la quota
10:59 Cambiare il simbolo
12:28 QGIS in Azione e GTER
15:30 Lavorare con più informazioni
18:22 Outro
    In questo video ti mostro come accedere alle ortofoto del territorio italiano.
Ce ne sono moltissime: coprono tutta l’Italia e diversi anni passati.

Il principale fornitore a livello nazionale è AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura), che ogni anno effettua rilievi aerei sul territorio italiano, suddiviso in tre aree.
A questo si aggiungono le Regioni, che spesso producono ortofoto proprie con campagne di rilievo dedicate e con un dettaglio maggiore.

Tutte queste informazioni si possono visualizzare tramite i Geoportali Regionali e si possono caricare in un GIS attraverso i servizi WMS (Web Map Service).
Quasi mai, però, è possibile scaricare il dato nativo, originale e georeferenziato.

C’è comunque un modo per “ritagliarti” una porzione di ortofoto e salvarla come immagine georeferenziata nel tuo archivio digitale.
Si parte sempre dal WMS: importi l’ortofoto nel tuo GIS, imposti l’area che ti serve e poi esporti un’immagine georeferenziata dalla mappa che stai visualizzando.
Modificando la risoluzione di output, puoi ottenere un risultato molto vicino alla risoluzione originale.

Nel video ti faccio vedere tutto questo usando QGIS.

All’interno trovi anche:
Che cos’è un’ortofoto (proprietà, utilizzi, risoluzione, ecc.)
Come accedere alle ortofoto in Italia tramite i Geoportali Regionali
Come usare i servizi WMS per visualizzarle in GIS ed esportarne una parte sul tuo PC
Come importare un’ortofoto esportata dentro un CAD e georeferenziarla

Le ortofoto sono una risorsa potente e accessibile, utile per tanti professionisti (ma non solo).
In Italia la situazione dei dati geografici è ancora molto frammentata e spero che questo video possa aiutarti ad orientarti e trovare ciò che ti serve.

Ma soprattutto spero che possa stimolare una discussione e la condivisione di informazioni.
Se hai già esperienza, se hai scaricato ortofoto, se le usi nel tuo lavoro, se conosci risorse diverse da quelle che cito o se hai ulteriori suggerimenti, scrivilo nei commenti: contribuirai a creare ancora più valore, per tutti.

Grazie!

P.S.
Fai molta attenzione a quello che è possibile fare con i dati presenti online.
Le ortofoto disponibili sui geoportali sono liberamente visualizzabili e importabili nel tuo GIS.
Ma non è certo possibile usare il metodo che ti ho condiviso per crearti un database di immagini georeferenziate sul tuo PC e, magari, venderle.
Credo che sia ok farne un uso personale ma verfica sempre le possibilità operative in questo senso.


A questo link trovi un video che ti mostra come georeferenziare un'immagine in QGIS usando il Georeferenziatore: https://youtu.be/p1pVECtsDPE 


Se pensi che questo video possa essere interessante anche per qualcuno che conosci, puoi condividerglielo. Ne sarei felice.


Questi sono i miei contatti preferiti:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


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0:00 Intro
1:47 Che cos'è una ortofoto
2:52 Orotofot VS Foto aerea
3:49 Meglio dire Ortomosaico
4:16 Perchè un'ortofoto
5:25 Risoluzione e GSD
7:19 Google Maps e Ortofoto
8:32 Ortofoto in Italia
12:00 Visualizzare ortofoto italiane
13:19 Il caso Veneto per scaricare ortofoto
15:39 Importare ortofoto in GIS
17:03 I WMS regionali
17:49 Ortofoto in GIS tramite WMS
21:33 Scarica un pezzo di ortofoto
24:10 Migliorare la risoluzione in output
26:23 Dislaimer Uso di QGIS e proprietà dei dati
28:02 Georeferenziare un'immagine in QGIS
28:47 Importare ortofoto in CAD
33:29 Outro
    In questo video ti condivido alcuni modi con cui puoi portare i tuoi dati vettoriali dal tuo CAD al GIS.
Nello specifico, QGIS.

Un'opzione è salvare i dati in CAD in DXF, che è un formato di interscambio per i dati vettoriali leggibile da QGIS.

C'è poi il modo di importare un file DWG/DXF attraverso l'importatore "nativo" dentro QGIS.

Ed infine potresti usare il plugin "Another DXF Importer" che ti aiuta a mantenere l'organizzazione dei layer.

Per ciascuno di questi modi operativi ti parlo anche di pregi e difetti per aiutarti, spero, a capire quale sia il metodo migliore per te.


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0:00 Intro
1:29 I dati in CAD
1:54 Usare il DXF
5:42 Importa DWG/DXF
11:16 Il plugin Another DXF Importer
14:54 QGIS in Azione e GTER
16:57 Georeferenziare dati vettoriali
19:53 Outro
    Lo strumento "Sezione" ("Cross Section") di CloudCompare può diventare il tuo migliore alleato quando devi pulire una nuvola di punti da elementi indesiderati (rumore) o da cose che non ti interessa mantenere (alberi, auto parcheggiate, ...).

Attraverso la possibilità di fare sezioni multiple, una attaccata all'altra, lungo una direzione, crei nuove nuvole di punti, affettate, dove, auspicabilmente, sei in grado di vedere meglio (e quindi rimuovere) quello che non ti interessa.

Te ne parlo in questo video ma ti avverto, il processo può essere lungo, in relazione alle caratteristiche della tua nuvola di punti ed a quello che vuoi rimuovere.
Potrebbe volerci tempo e pazienza.

Se ti imbarchi in questo "viaggio" ricordati di gestire i dati di CloudCompare in modo attento, salvando il progetto generale in formato .bin, evitando perdita di dati dopo ore di lavoro!


Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
Se ti va di segnalarmi un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di Cloud Compare ne prendo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondo qui sotto.
Se vuoi supportare il progetto puoi condividere il video con chi pensi possa essere interessato a questo argomento.


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0:00 Intro
0:42 La nuvola
1:59 Sezionare la nuvola
6:09 Pulire le sezioni
11:39 Il risultato
13:42 Outro
    È oggettivo che, oggi, nel mondo del rilievo si stia parlando moltissimo di rilievo 3D ma soprattutto di mobile mapping.

E i sistemi SLAM stanno prendendo una grande fetta del mercato della Geomatica.

Sono (relativamente) nuovi, sono piuttosto facili da usare, sono veloci nella creazione di nuvole di punti 3D, all'interno dell'ambito in cui li porti, e in alcuni casi sono anche economici.

Se fai attenzione ad alcune cose, una su tutte "avere in mente come lavora lo SLAM per ricostruire nuvole di punti", possono essere tremendamente efficaci.
Negli ambiti "giusti" per loro.
E per i risultati che devi ottenere in output.

In questo video ti condivido l'applicazione del mobile mapping tramite SLAM in un ambito urbano misto, dove ho bisogno di avere una nuvola di punti che abbia al suo interno diversi dettagli situati sul piano stradale.

Spero possa essere interessante.


Questo video è il primo di una serie di contributi che condivederemo insieme a @Emesent 
Se hai dubbi, domande, curiosità su questa tecnologia (sia perchè sei interessato ad implementarla tra i tuoi strumenti o perchè richiedi servizi di questo tipo e vuoi rimanere sul pezzo, avendo consapevolezza della tecnologia) scrivimi nei commenti.
Magari puoi indicarmi degli scenari in cui vorresti vederla all'opera.
Se è nelle mie possibilità lo faccio volentieri e ne creiamo un altro contributo.


Se pensi che questo video possa essere interessante anche per qualcuno che conosci, puoi condividerglielo. Ne sarei felice.


Questi sono i miei contatti preferiti:
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0:00 Intro
0:44 Il contesto
1:16 Hovermap ST
5:18 Perchè uno SLAM
6:26 Drone vs SLAM
7:01 TLS vs SLAM
8:05 Un caso specifico
8:46 Verificare l'attendibilità
9:39 Consigli per il rilievo
10:58 SLAM sulle spalle
11:15 Considerazioni finali
12:15 Outro
    In questo video ti mostro come creare un nuovo attributo che riporti, come valore, il nome del layer.
Detta così sembra facile.
Ed in effetti lo è, se hai uno o pochi layer.
Ma se di layer ne hai tanti, decine o centinaia, le cose potrebbero complicarsi un po' ed allora QGIS ti permette di farlo in modo efficace usando il "calcolatore di campi" ("field calculator") in modalità "batch".


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica 
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
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È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:40 I dati
1:27 Il caso di un layer
2:37 Se hai più layer
7:24 Batch process
10:33 I risultati
10:51 Unire i layer
12:36 QGIS in Azione e Gter
15:30 Outro
    In questo video ti condivido come fare una sezione di una nuvola di punti in Cloud Compare.

Lo strumento da usare si chiama "Cross Section" e ti permette di "affettare" la tua nuvola di punti secondo le tue necessità.
Viene usato un volume di taglio che mantiene visibile solo quello che è al suo interno.

Da qui si aprono molte possibilità.
In questo video ti mostro come generare una sola sezione, esportando una fetta di nuvola.
E la polilinea di inviluppo, che in alcuni casi può essere molto interessante e utile!

Nei prossimi video ti dirò qualcosa di più.


Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
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0:00 Intro
0:38 Il tool Cross Section
4:25 Creo una sezione
11:11 Esportare i risultati
13:49 La nuvola di un appartamento
16:17 Altri tool dello strumento
19:19 La polilinea di inviluppo
24:49 Il DXF della linea di inviluppo
26:32 Countour/limiti
29:19 Outro
    L'Agenzia delle entrate ha reso disponibili, per tutti, la possibilità di scaricare lberamente e gratuitamente le mappe catastali di Italia, in formato vettoriali e georeferenziate.

In questo video ti mostro come fare.
Serve solo avere uno SPID (o una CIE/CNS).

I dati vettoriali sono in formato DXF e Geopackage (oltre ad altri formati meno "famosi") ed i sistemi di riferimento sono Cassini-Soldner (che è il sistema sorgente), Roma 40 e ETRF2000.

Nella seconda parte del video ti mostro anche come puoi fare per conoscere il foglio (o i fogli) di mappa che ti interessa acquisire.

Spero che possa essere utile.


A questo link puoi accedere al servizio dell'Agenzia delle Entrate: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/schede/fabbricatiterreni/vendita-della-cartografia-catastale/fornitura-dati-cartografici-online-professionisti

Qui trovi l'url del WMS catastale: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/schede/fabbricatiterreni/consultazione-cartografia-catastale/servizio-consultazione-cartografia

Qui c'è Formaps: https://www.formaps.it/

E qui i limiti amministrativi ISTAT: https://www.istat.it/notizia/confini-delle-unita-amministrative-a-fini-statistici-al-1-gennaio-2018-2/



Se pensi che questo video possa essere interessante anche per qualcuno che conosci, puoi condividerglielo. Ne sarei felice.


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0:00 Intro
0:58 Dove andare
1:53 Accedere al servizio
3:37 Selezionare i dati
5:03 Scaricare i risultati
6:44 Il file GeoJson
8:25 Come sapere il foglio di interesse
9:09 Uso ForMaps
10:56 Uso QGIS
15:47 Outro
    In questo video ti condivido come fare a creare etichette prendendo informazioni dagli attributi dei layer di QGIS e combinandoli tra loro.

Ti faccio vedere le etichette semplici e quelle definite da delle regole che scegli tu.

Qui trovi la documentazione ufficiale di QGIS sulle etichette:
https://docs.qgis.org/3.40/it/docs/training_manual/vector_classification/label_tool.html


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0:00 Intro
1:28 Creare un'etichetta
2:22 Vederci meglio
3:33 Modificare le etichette
4:12 Sovrapposizione tra etichette
5:31 Etichette centrate
6:32 QGIS in azione e GTER
9:03 Rule based labeling
11:14 Etichette che spariscono
13:04 Etichette e HTML
14:35 Outro
    Come fai a sapere il volume di materiale inerte che è addossato ad un versante ed appoggiato ad un piazzale, avendo a disposizione una sola nuvola di punti, quella dello stato attuale?

Te lo condivido in questo video in cui uso il software open source CloudCompare e provo a ricostruire il versante al di sotto del materiale stoccato di cui vuoi sapere il volume.

Questo implica una grande incertezza nella sua determinazione perchè si interpreta, approssimando, qualcosa di sconosciuto.

Prendilo quindi come spunto per l'analisi dei tuoi dati avendo bene in mente le criticità del processo.

Spero possa esserti utile. 


Sei sei un Finanziatore o una Finanziatrice di 3DMetrica, puoi scaricare il progetto .bin qui: 
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0:00 Intro
1:11 Premesse
3:46 Il dato
4:40 Creo i piani di riferimento
14:00 Modifica un piano creato
18:14 Rifila i piani
28:29 Unisco i piani
29:55 Analisi volumetrica
34:29 Outro
    A Volta Mantovana c'è stato "CapoVolta 2025", il raduno internazionale di speleologia.
È un contesto unico, una grande festa, dalla mattina alla sera, a cui partecipano speleo (e non solo) da tutta Italia.

In questo video ti racconto di alcune attività che un gruppo di persone sta portando avanti da qualche anno e che riguardano i rilievi 3D impiegando, principalmente, il Lidar interno alle varie versioni dell'iphone pro.

Il gruppo si chiama Equipe Lidar ed è composto da ragazzi veneti del Gruppo Naturalistico Montelliano e di Treviso Sotterranea.

Dopo anni di tentativi, errori e chilometri di rilievi sotto terra hanno maturato un bel po' di esperienza e la Società Speleologica Italiana ha riconosciuto una nuova "Scuola di rilievo 3D con tecniche geomatiche".

Io ho la fortuna, il piacere e l'onore di supportarli e collaborare con loro per portare il mondo della Geomatica dentro ambienti complicati, stretti, bui e per niente banali.

Qui sotto trovi i riferimenti al gruppo: https://www.gnmnuvolegrotte.com/info/info.html
Questi sono i riferimenti al Gruppo Naturalistico Montelliano: https://www.gnmspeleo.it/
E a Treviso Sotterranea: https://www.trevisosotterranea.it/

Qui c'è il sito della Società Speleologica Italiana: https://speleo.it/site/
E questo è quello di Scintilena, notiziario di speleologia: https://www.scintilena.com/


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0:00 Intro
0:53 Perchè il Lidar
1:59 Come funziona
2:55 Le potenzialità del 3D
3:50 3D e catasto grotte
4:29 Il rilievo classico
5:46 Il soccorso in grotta
6:06 Affidabilità dei dati
6:46 Il cambiamento
7:14 Suggerimenti pratici
8:45 La scuola di rilievo
10:25 La forza della condivisione
12:02 Outro
    In questo video ti condivido come fare per condividere un layer, con tutte le sue informazioni di aspetto e rappresentazione, dentro QGIS.

Vediamo come funziona il file di defiinzione dei layer (QLR), che differenza c'è con il salvataggio di un progetto o con la creazione di un file geopackage e poi ti parlo anche del "file degli stili" applicato ad un layer.


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0:00 Intro
1:19 File di definizione dei Layer
5:24 QGIS in Azione e GTER
8:36 Salvare un progetto
10:15 Salvare un Geopackage
14:21 Modificare il layer
15:43 Salvare il file degli stili
18:24 SLD
19:27 Outro
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