Condivido alcune caratteristiche che un software di elaborazione dati da sensore Lidar dovrebbe avere.
Parlo di Lidar montati su droni e non di tecnologia SLAM (che ho visto solo da lontano!).
- Gestione dei dati grezzi della base GNSS di riferimento per il calcolo della traiettoria di volo e delle sue coordinate, rilevate in campo o post processate. La possibilità di leggere formati diversi di file permette eventualmente di usare informazioni da più antenne.
- Aggiustare e/o correggere le traiettorie in base ad informazioni note legate al volo del drone ed alla posizione del Lidar sotto la sua pancia.
- Dividere la traiettoria e, conseguentemente, la nuvola di punti complessiva. Potresti volere togliere i punti della nuvola presi sopra alcune aree o in alcuni momenti del volo (avvicinamento all’area del rilievo e/o rientro a casa).
- Colorare la nuvola di punti da immagini scattate in volo e gestire eventuali problemi di “matching” tra istante di scatto e “tempo” della traiettoria.
- Gestione di datum, sistemi di riferimento e coordinate associate ai punti della nuvola (attingere al database EPSG è prezioso).
- Misurare la nuvola di punti interrogando coordinate e distanze 3D.
- Visualizzare i punti secondo informazioni che hanno associate come campi scalari (intensità e numero di ritorni, tempo di acquisizione, …)
- Esportazione della nuvola in formati di file comuni e gestibili da altri software (las, txt, ply, …).
Questi qui sopra sono, secondo me, strumenti importanti.
Poi ce ne sono altri, non necessari, ma che possono aiutare l’elaborazione dei dati e la preparazione della nuvola di punti per altri step.
- Segmentare, ritagliare ed eliminare parti della nuvola di punti, con strumenti di selezione e la potente “vista profilo”.
- Filtrare la nuvola per eliminare, già qui, rumore ed outliers, oltre che sottocampionarla per ridurne il numero (ed il peso del file).
- Classificare i punti con algoritmi automatici.
- Verificare l’accuratezza dell’output tramite punti di coordinate note, scritte da qualche parte (in un file di testo) ed importabili nel software.
- Generare report di elaborazione.
Quanto ho scritto qui deriva dalla mia (breve) esperienza in questo mondo, dall’uso di uno di questi software e dal confronto con amici e colleghi che ne hanno provati altri.
Dimentico senz’altro qualcosa.
Se vuoi aggiungere, integrare o commentare in base alla tua esperienza sentiti davvero libero o libera.
È utile per tutti.
Un’acquisizione Lidar è un processo tutto sommato veloce e semplice.
Dobbiamo “solo” portare in aria il sensore e lanciare l’acquisizione.
Tuttavia, ciò di cui mi sto rendendo conto è che un software “solido” permette di intervenire sui dati secondo la nostra sensibilità e necessità.
È molto importante considerando che spesso ci accorgiamo di qualcosa che non va solo una volta rientrati in ufficio e finita la campagna di acquisizione.
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