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Georeferenziare un’immagine con QGIS

6 Novembre 2017
Georeferenziare un'immagine con QGIS

In questo articolo ti spiego come georeferenziare un’immagine con QGIS

CHE COS’È QGIS

QGIS un tempo si chiamava Quantum GIS ed è un’applicazione desktop, un Sistema di Informazione Geografica Open Source rilasciato sotto la GNU General Public License.

Queste righe le ho copiate dal sito ufficiale del progetto e si possono tradurre anche così: QGIS è un software GIS open source che funziona su Linux, Unix, Mac OSX, Windows e Android.

Io aggiungo che funziona molto bene, è molto usato nel mondo, è costantemente aggiornato ed ha una community molto attiva alle spalle, da cui attingere informazioni (da video, articoli, tutorial e discussioni su forum) per qualsiasi dubbio, problema o curiosità.

CHE COS’È UN’IMMAGINE

Scusa per la domanda cretina!
È semplice: un’immagine è una fotografia, un disegno, uno screenshot, una scansione…

Piuttosto è meglio dire che cos’è un’immagine raster.
Raster vuol dire griglia.
In computer grafica l’immagine raster (o bitmap) è composta da una griglia di punti quadrati, i pixel. Ogni pixel ha un colore e insieme formano l’immagine.

La proprietà più importante di un’immagine raster è la risoluzione, che è il numero di pixel per unità di superficie del sensore. Più è alta e migliore è la qualità dell’immagine.
Risoluzione da 240 a 300 ppi (point per inch – punto per pollice) è ok per la stampa, 72 ppi vanno bene per un’immagine a video.
Se ingrandisci un’immagine raster, prima o poi arriverai a vedere lo squadrettamento dei pixel!

Formati raster famosi sono: RAW, TIFF, JPEG, GIF, PNG, BMP, TGA

Oltre alla grafica raster c’è quella vettoriale che usa forme geometriche (linee, punti, curve e poligoni) per generare l’immagine. Forme con caratteristiche di colore o di effetti.

Puoi ingrandire un’immagine vettoriale praticamente all’infinito senza perdere dettaglio, perché le forme geometriche che la costituiscono si basano su equazioni matematiche.
Le immagini vettoriali pesano di meno, in termini di megabyte, di quelle raster.

Formati vettoriali famosi sono: DWG, AI, EPS, SHP, PDF, CDR.

Qui sotto vedi la differenza tra un raster ed un vettoriale sovrapposti.
Ingrandendo al 6000% il file (pdf), l’immagine raster (un’ortofoto) sgrana mentre il vettoriale (curve di livello) no.

Confronto tra immagine raster e vettoriale

IL RASTER IN CARTOGRAFIA

Quando progetti disegnando in CAD stai lavorando in vettoriale, ma se ad un prospetto ci metti sotto una foto stai usando un raster.

Allo stesso modo, se in un GIS delimiti superfici con degli shapefile stai usando dei vettori ma se sotto una planimetria ci metti un’ortofoto, quello è un raster.

A partire dal 2000, anno più, anno meno, gli enti locali hanno iniziato un processo di vettorializzazione della cartografia territoriale, fino a quel tempo esclusivamente in formato raster.
Ora parecchi database regionali ti permettono di scaricare i dati cartografici in formato vettoriale: shapefile o dxf.

Ma puoi trovarti ancora a dovere lavorare con un sacco di immagini raster: la CTR Regionale in scala 1:25.000, la scansione di un P.R.G. Comunale, Fotografie aeree storiche della banca dati dell’Istituto Geografico Militare, uno screenshot di Google Earth…

CHE COS’È LA GEOREFERENZIAZIONE

Georeferenziare è attribuire coordinate geografiche a un oggetto grafico.
Con la georeferenziazione dici ad una mappa che non ha coordinate qual è il suo posto sulla superficie terrestre.
Avevo scritto un articolo sulla georeferenziazione che trovi a questo link.

Puoi georeferenziare sia raster che vettori.
Se ricevi un rilievo celerimetrico (fatto con la stazione totale) riferito ad un sistema cartesiano con origine nel punto 0;0 puoi avere bisogno di georeferenziarlo.
Allo stesso modo potresti voler associare coordinate ad un estratto di mappa rappresentata in un file raster.

GEOREFERENZIARE UN’IMMAGINE IN QGIS

Ora ti mostro come georeferenziare un’immagine, un file raster, in QGIS.
Come esempio utilizzo l’ortofoto dell’Anfiteatro Romano di Luni un’importante testimonianza archeologica vicino alle mie parti (Comune di Luni – Provincia di La Spezia).

Se vuoi provare la procedura con la stessa immagine che uso io la puoi scaricare qui.

SCARICA ED INSTALLA QGIS

Se non lo hai ancora fatto, il primo passo è scaricare QGIS.
Lo puoi fare a questo link.
Al momento in cui scrivo questo post, l’ultima versione stabile è la 2.18.14 “Las Palmas”, ma potresti trovare una nuova versione quando leggi queste righe.

Installarlo è il secondo passo ed è piuttosto semplice!

GEOREFERENZIATORE RASTER

Una volta avviato QGIS, cerca nel menu “Raster – Georeferenziatore – Georeferenziatore”

Ti si aprirà una nuova finestra.

Da qui vai su “FIle – Apri Raster” e carica il file dell’immagine che vuoi georeferenziare.

SCEGLI IL SISTEMA DI RIFERIMENTO

Una finestra ti chiederà di selezionare un Sistema di Riferimento.

Screenshot di QGIS per Scegliere il sistema di riferimento nel processo di georeferenziazione

La scelta del Sistema di Riferimento Cartografico dipende dalle coordinate dei punti di controllo che userai per la georeferenziazione.
Per georeferenziare ti serve infatti sapere la posizione di almeno quattro punti, riconoscibili nell’immagine.
Le coordinate di questi punti ti indirizzano verso il sistema di riferimento da selezionare.

Se i punti li prendi da Google Earth, allora scegli il Sistema di Riferimento WGS84 – UTM 32N – EPSG 32632.

Una volta selezionato il Sistema di Riferimento, l’immagine ti apparirà nella finestra.

INSERISCI LE COORDINATE DEI GROUND CONTROL POINTS

Ora devi inserire nell’immagine le coordinate dei punti noti e riconoscibili, che servono a QGIS per georeferenziarla.

Vai su “Modifica – Aggiungi Nuovo Punto” e seleziona un punto dell’immagine di cui sai le coordinate.

Schermata di QGIS per l'inserimento delle coordinate dei punti di controllo GCP nel processo di georeferenziazione di un'immagine

QGIS ti chiede di inserire le coordinate, cartografiche, di quel punto: Est (X) e Nord (Y).

Schermta di QGIS dove è mostrata la scelta del punto di controllo e l'inserimento delle sue coordinate nel processo di georeferenziazione di un'immagine

Se non le conosci usa Google Earth.
Naviga nell’area che ti interessa e vai sul punto che hai segnato sull’immagine in QGIS.
Mettici un “pin”, copia le coordinate del pin da Google Earth ed incollale al loro posto in QGIS.

Finestra di Google Earth che mostra la detereminazione delle coordinate dei punti di controllo per la georeferenziazione di un'immagine

Attenzione!
Se usi Google Earth devi cambiare le coordinate restituite da Google in modo da ottenere coordinate piane e non geografiche.

Vai su “Strumenti – Opzioni – Vista 3D – Visualizza Lat/Long” e selezione U.T.M. (Universale Trasversa di Mercatore).

In questo modo Google ti darà coordinate utilizzabili nel processo di georeferenziazione.

Ripeti questa operazione per i punti noti.
Devono essere almeno quattro ma se sono di più è anche meglio.
Più è precisa l’accoppiata: “individuo con precisione il punto sull’immagine + gli attribuisco coordinate accurate” e più precisa è la georeferenziazione finale.

Al termine della definizione dei punti di controllo ti troverai con una tabella riassuntiva di quello che hai inserito nell’immagine.

IMPOSTAZIONI DI TRASFORMAZIONE

Ora devi dire a QGIS come vuoi che applichi la georeferenziazione all’immagine.

Vai su “Preferenze – Impostazioni di trasformazione”.

Schermata di QGIS per la scelta delle impostazioni di trasformazione nel processo di georeferenziazione di un'immagine

Nel 90% dei casi puoi selezionare come tipo di trasformazione una polinomiale di 1° Ordine e come Metodo di campionamento “vicino più prossimo”.

Altri tipi di trasformazione servono per immagini che oltre a dover essere scalate, ruotate e spostate nello spazio, devono essere anche deformate.

Scegli nome del file georeferenziato e la sua destinazione e conferma le tue impostazioni.

GEOREFERENZIA

Ora tutto è pronto per avviare la georeferenziazione tramite: “File – Avvia georeferenziazione”.

Il processo impiegherà pochi attimi ed al termine ti troverai un nuovo file tif nella cartella che hai scelto per l’output della procedura.

Finestra di QGIS che mostra il risultato della georeferenziazione di un'immagine raster

Se importi questo file dentro QGIS vedrai che le informazioni delle coordinate corrisponderanno a quelle che gli hai assegnato nella georeferenziazione.

 

Spero che questo articolo sulla georeferenziazione di un’immagine con QGIS possa esserti utile nel tuo lavoro.
Per ogni dubbio o chiarimento contattami come vuoi!

A presto!

Paolo Corradeghini

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Paolo Corradeghini

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18 Comments


Andrea
1 April 2018 at 10:57
Reply

con l’ultima versione di Qgis 3.0 il menù “Raster – Georeferenziatore – Georeferenziatore” non c’è



    Paolo Corradeghini
    22 June 2018 at 12:44
    Reply

    Ciao Andrea,
    ti chiedo scusa se non ho risposto al tuo commento ma mi è scappato tra quelli che ricevo e di cui ho segnalazione via email.
    Grazie per la pazienza!
    Andrea ha già risposto sui sotto ma aggiungo solo che personalmente sto ancora usando la versione 2.18 di QGIS che è l’ultima stabile.
    La versione 3 ha ancora qualche bug che sarà fissato sicuramente nelle prossime uscite.
    Ciao!
    Paolo

Andrea M.
21 June 2018 at 15:53
Reply

@Andrea
Devi “abilitare” il plug-in:
plugins>gestisci ed installa plugins
cerchi “Georeferenziatore raster (GDAL)” e metti la spunta sulla casellina.



Andrea M.
21 June 2018 at 15:59
Reply

Ciao,
utilizzo spesso questo tool per georeferenziare ortofoto realizzare attraverso sw di SFM (tralascio le motivazioni…)
La domanda è: quali sono le differenze tra usare i GCP “prima” e “dopo” (ovvero georefernziando l’orto foto aposteriori). Ipotizzabili gli svantaggi/vantaggi in termine di elaborazione, e di corretto modello DEM, ma: ottengo una immagine “diversa”? l’immagine ottenuta senza GCP è solo “non” georeferenziata e fuori scala? (limitatamente all’ortofoto)
Grazie



    Paolo Corradeghini
    22 June 2018 at 12:58
    Reply

    Ciao Andrea,
    grazie per il tuo commento in risposta a quello di Andrea sul plugin in QGIS3!
    Ho trovato che l’algoritmo di georeferenziazione di QGIS lavora molto bene su immagini da georeferenziare, tuttavia credo che sia sempre consigliato lavorare in termini di coordinate all’interno del software Structure from Motion.
    Con la georeferenziazione di un’immagine effettui, generalmente, una trasformazione a sette parametri (rotazione+traslazione+scala) per portare l’immagine a stare dove “deve stare” (passami il termine).
    Se inserisci le coordinate dei punti di controllo all’interno del processo SfM, nella fase di allineamento, orienti le fotografie in maniera assoluta (rispetto ad un sistema di riferimento) sulla base di quelle coordinate e permetti di generare una nuvola di punti più robusta e un’ortofoto più “solida”.
    Non credo che le differenze di posizionamento siano elevate tra un caso e l’altro, specialmente se usi tanti punti di riferimento nel processo di georeferenziazione con QGIS, e purtroppo non riesco a quantificartelo perchè non ho mai fatto dei test, ma penso che ci siano differenze di qualità dell’ortofoto in sé.
    Ciao e grazie ancora!
    Paolo

Nicola Bertocchini
20 July 2018 at 12:34
Reply

Grazie, mi sei stato d’immenso aiuto!!!



    Paolo Corradeghini
    1 August 2018 at 21:34
    Reply

    Ciao Nicola, mi fa piacere che questo articolo ti abbia aiutato.
    Paolo

Enrico
23 January 2019 at 13:10
Reply

Ciao, ho seguito la tua utile guida in ogni passaggio ma mi trovo con un file tif con l’immagine Capovota come allo specchio…mi sai speigare il perchè? Grazie.



    Paolo Corradeghini
    23 January 2019 at 20:29
    Reply

    Ciao Enrico,
    L’effetto “specchio” è piuttosto strano.
    Scusa se l’osservazione è banale, io proverei a verificare la bontà delle coordinate dei punti di riferimento (Nord, Est; Est, Nord).
    Così come a verificare di aver assegnato le coordinate ai punti giusti.

    Se il software non ti dà errori di procedura, non hai fatto errori operativi, ma potrebbero essere “compilativi”, o di scelta del sistema di riferimento rispetto alle coordinate.

    Spero di esserti stato utile.
    Fammi sapere se riesci a capovolgere l’immagine.

    Ciao!
    Paolo

Alessia
28 April 2019 at 21:45
Reply

Ciao!
Scusa ma avendo alla fine i residui, io riesco a calcolare un errore relativo? grazie



    Paolo Corradeghini
    15 May 2019 at 11:42
    Reply

    Ciao Alessia,
    grazie per la pazienza nell’aspettare la mia risposta.
    Sì, con i residui che ti fornisce QGIS riesci a calcolare un errore relativo.

    Considera però che questa procederua è speditiva e molto poco rigorosa visto che nel post ti faccio vedere come prendere la coordinate da Google Earth che ha imprecisioni marcate sulle posizioni dei segnaposti…

SCARSINI FEDERICO
17 October 2019 at 18:22
Reply

si chiama qgis il programma da scaricare?



    Paolo Corradeghini
    19 October 2019 at 14:36
    Reply

    Ciao Federico,
    sì il software si chiama QGIS.
    Paolo

eanuele
18 October 2019 at 12:14
Reply

è possibile georeferenziare utilizzando dei punti ricavati da un gps topografico?



    Paolo Corradeghini
    19 October 2019 at 14:38
    Reply

    Ciao Emanuele.
    Certo!
    È possibile georeferenziare un’immagine con informazioni topgorafiche che arrivano da un GPS geodetico.
    In questo modo hai la massima precisione sulla georeferenziazione.

    Devi fare attenzione a settare correttamente il sistema di riferimento in funzione della coordinate dei punti noti.

    Paolo

Mauro
8 November 2019 at 7:27
Reply

Approfitto delle tue competenze per chiederti un’informazione: quando esporto come ortofoto un lavoro fatto con metashape e lo importo in qgis (con lo stesso sistema di riferimento) noto una leggera traslazione del raster rispetto a tutti gli altri layer che utilizzo (ctr, google satellite, ecc…). Come mai? Ecco il risultato che ottengo: https://ibb.co/v4g8tx0



    Paolo Corradeghini
    8 November 2019 at 9:35
    Reply

    Ciao Mauro,
    molto probabilmente si tratta di un problema legato ai sistemi di riferimento.
    Si può presentare sia in caso in cui tu abbia fatto un’elaborazione fotogrammetrica rigorosa – con l’inserimento di punti di appoggio rilevati con precisione in campo – e confronti l’ortofoto con una mappa di Google (che ha delle imprecisioni almeno decimetriche al suo interno), sia nel caso (e questo è più frequente) in cui tu abbia georeferenziato l’ortofoto con le sole informazioni del GPS di bordo del drone che introduce errori, anche qui, almeno decimetrici rispetto alla posizione corretta di una CTR.

    Si tratta quindi di partire dall’analizzare il tuo processo fotogrammetrico e i suoi risultati e poi confrontare le coordinate di punti noti sia nell’ortofoto che nel riferimento cartografico.

    Spero di essere riuscito a darti degli spunti utili per il tuo lavoro, Mauro.
    Se hai altri dubbi non esitare a scrivermi di nuovo.

    A presto!

    Paolo

Donato
22 July 2020 at 17:02
Reply

Ciao e grazie per le tue lezioni. Sto imparando a georeferenziare, purtroppo non riesco a risolvere una questione. Ti spiego : fatta la georeferenziazione apro il file “modificato” e lo visualizza a specchio. Dove sbaglio? Ti chiedo un piccolo aiuto, grazie mille.



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    Paolo Corradeghini, ligure, classe 1979, ingegnere per formazione, topografo di professione, sportivo per necessità e fotografo per passione. Fai click sulla mia faccia e scopri qualche informazione in più.
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    Paolo Corradeghini
    YouTube Video UCi7FWlZ8-gdWbBqScaODajw_yJJec8erYNs "Structure from Motion" significa "Ricostruire la forma dal movimento".
Ma quello che devi ricostruire (a meno che tu non sia in una situazione "controllata" con un piatto rotante), non si deve muovere, altrimenti le cose non funzionano.
Prendo spunto da un caso pratico per condividere con te questa cosa...


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

Il modo più veloce per contattarmi è tramite Telegram @paolocorradeghini
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È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
2:07 Le foto in Metashape
2:53 Allineamento delle immagini
4:36 Nuvola densa
6:37 Creo il DEM
7:06 Ortomosaico
8:52 Provare a risolvere il problema nell'ortomosaico
13:26 Outro
    "Structure from Motion" significa "Ricostruire la forma dal movimento".
Ma quello che devi ricostruire (a meno che tu non sia in una situazione "controllata" con un piatto rotante), non si deve muovere, altrimenti le cose non funzionano.
Prendo spunto da un caso pratico per condividere con te questa cosa...


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0:00 Intro
2:07 Le foto in Metashape
2:53 Allineamento delle immagini
4:36 Nuvola densa
6:37 Creo il DEM
7:06 Ortomosaico
8:52 Provare a risolvere il problema nell'ortomosaico
13:26 Outro
    Utilizzando lo strumento "Cross section/Unnfold" di Cloud Compare, ti condivido condivido un modo per sviluppare il profilo longitunale di una galleria (da una scansione laser).<br /><br /><br />Questo video, e tutti gli altri di questa serie, esiste grazie al Gruppo Naturalistico Montelliano - http://www.gnmspeleo.it/<br /><br />Ecco i video della serie:<br />EP01 - Scarica ed installa Cloud Compare: https://youtu.be/UiGda9FTct4<br />EP02 - L'area di lavoro di Cloud Compare: https://youtu.be/_Tdzv0ZaKsg<br />EP03 - Importa una nuvola (LAS) e applica una traslazione globale: https://youtu.be/CbTiTv3Qafw<br />EP04 - Elimina parti che non ti interessano (strumento di Segmentazione): https://youtu.be/aLAmh4tJUpY<br />EP05 - Salvare un progetto in Cloud Compare in formato BIN: https://youtu.be/02iuRsgPKaw<br />EP06 - Sezioni dinamiche: https://youtu.be/udvvyoHB9cM<br />EP07 - Trova i limiti planimetrici di una nuvola: https://youtu.be/Xo-DvdjRMQo<br />EP08 - "Scoperchia" una nuvola di punti, separando pavimento e soffitto: https://youtu.be/eunYw58c4Bk<br />EP09 - Misurare una nuvola di punti: https://youtu.be/XH9nLfm78J4<br />EP10 - Colorare una nuvola con le informazioni della quota: https://youtu.be/A8p0ZmsCvi8<br />EP11 - Creare una polilinea: https://youtu.be/faYyQvHLqrI<br />EP12 - Sezioni trasversali: https://youtu.be/ciincbrKWxA<br />EP13 - Profilo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/Ur_Var3SDXE<br />EP14 - Sviluppo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/nMQ5RZN-nHQ<br /><br /><br />Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.<br />Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.<br />Scrivilo nei commenti.<br />Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini<br /><br /><br />0:00 Intro<br />2:04 Una miniera in Cloud Compare<br />3:10 Il processo di sviluppo di una sezione longitudinale<br />4:14 Inizio il processo<br />5:07 Disegno la traccia del profilo longitudinale<br />10:25 Cross Section Unfold<br />18:59 Outro<br /><br /><br />Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/<br /><br />Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
    Se l'output dell'elaborazione di una nuvola di punti Lidar va verso la produzione di un output 2D può valere la pena sottocampionare i punti del terreno (per non averli troppo fitti).
Da questi ti mostro come creare un modello 3D a facce triangolari (il TIN, che poi è una specie di mesh...) che è molto interessante.
E ti condivido anche il tool per modificare direttamente le facce o creare delle linee di discontinuità sul modello.


Qui ci sono i video di questo percorso in Lidar360:
01 - I controlli sulla nuvola di punti: https://youtu.be/jo2HEHeA3tM
02 - Pulisco la nuvola da "outliers" e rumore: https://youtu.be/HltISGTxM90
03 - Da quota ellissoidica a quota ortometrica: https://youtu.be/HsUYNBFLqdw
04 - Ritaglia la nuvola di punti: https://youtu.be/Ycno8uW8ea4
05 - Classifica automaticamente i punti del terreno: https://youtu.be/D6HUYywrpno
06 - Affino la classificazione automatica: https://youtu.be/Prpgx7-2pOY
07 - Controllare il terreno con il modello TIN: https://youtu.be/Adx-jTTVS6w
08 - Infittire i punti del terreno ed estrarli dalla nuvola generale: https://youtu.be/SR207WpzIvU
09 - Modello 3D a facce triangolari TIN: https://youtu.be/ztH_RI9iVhU


Questa serie è fatta in collaborazione con   @lidaritalia  (https://www.lidar-italia.it/) con cui portiamo avanti un bel po' di attività di studio, analisi e test sui sistemi Lidar (da drone e da terra) e sui software di  @GreenValleyINTL   (https://greenvalleyintl.com/).
È grazie a loro se posso condividere questi contenuti!


Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.
Scrivilo nei commenti.
Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini



0:00 Intro
1:50 Entro il Lidar360
2:56 Estrarre i punti del terreno
5:00 Una considerazione verso il 2D
6:09 Sottocampionare i punti del terreno
8:14 Genero il modello TIN
11:20 Editare il TIN
14:30 Outro


Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/

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    In una missione fotogrammetrica è importante poter "governare" il comportamento della fotocamera che scatta le immagini.
Questo video concludo una piccola serie di video sul software di mission planning UGCS specificatamente per l'acquisizione fotogrammetrica.

Ti parlo di missione a "doppia griglia" e di "comportamento" della fotocamera.


Prima di questo video ce ne sarebbero altri due collegati in una piccola serie.
Questo è il primo: https://youtu.be/5HGRmcaW4u8
E poi c'è il secondo: https://youtu.be/ZFI8XFvDWLE


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Ne sarei felice.

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0:00 Intro
1:02 Torno in UGCS
2:05 Il comportamento della camera
2:30 Missione a doppia griglia
4:10 I comandi per la gestione della camera
5:58 Tilt della camera
6:44 Impostazione dello scatto
10:03 Intervenire sulla velocità di crociera
11:32 Sovrapposizione in avanzamento
12:32 Action Execution
13:48 Outro
    In questo video ti condivido come poter fare un calcolo volumetrico, attraverso l'uso di modelli digitali di elevazione, dentro QGIS.

C'è un modo di farlo con gli strumentio di processing già dentro QGIS, usando il "Raster Surface Volume" tool.

Oppure puoi installare un plugin che ti permette di fare analisi un po' più complesse come, ad esempio, confrontare due modelli digitali corrispondenti a momenti temporali diversi.
Il plugin si chiama "Volume Calculation Tool".


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Ne sarei felice.

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0:00 Intro
0:32 Le nuvole di punti da cui arrivano i DEM
1:22 Carico i DEM in QGIS
2:14 Raster surface volume tool
4:29 Il plugin Volume Calculation Tool
6:22 Creare il poligono dell'area di limite
8:09 Uso il plugin
9:00 Definire il piano di base del calcolo
12:05 I risultati del calcolo
14:02 Il log file
14:27 Outro
    Se hai a disposizione una mesh (una superficie formata - spesso - da triangoli) puoi creare una nuvola di punti.
Si può fare con il software open source Cloud Compare utilizzando il comando "Sample point on a mesh".


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Ne sarei felice.

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È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
1:29 I dati a disposizione
2:58 Carico il file OBJ (con la texture)
4:44 Nel caso ci sia solo il file OBJ
8:07 La nuvola di punti associata alla mesh
10:02 Sample point on a mesh
12:54 Colorare la nuvola di punti con la texture
14:03 Outro
    Capita che davanti ad una facciata ci siano degli alberi.
E che questi alberi te li ritrovi nell'ortomosaico.
O nella texture.

Se togli gli alberi dal modello 3D, prima di lanciare la creazione dell'ortomosaico (o della texture), le cose non si risolvono.

In questo video provo a spiegarti il perchè e provo a darti indicazioni per risolverlo.
Anche se non è per niente banale.


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

Il modo più veloce per contattarmi è tramite Telegram @paolocorradeghini
Oppure trovi gli altri miei contatti li trovi sul blog di 3DMetrica: https://3dmetrica.it/

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0:00 Intro
1:10 Entro in Metashape
1:58 Uno sguardo alle immagini
2:58 La nuvola densa
4:00 La mesh
5:00 Pulisco la mesh
5:46 Creo l'ortomosaico
7:50 Tolgo l'albero dal modello 3D
9:54 Ma non risolvo il problema
11:33 Come risolvere il problema
14:21 Outro
    In questo video ti faccio vedere come estrarre il profilo longitudinale di una galleria con lo strumento "Extract section/Unfold"


Questo video, e tutti gli altri di questa serie, esiste grazie al Gruppo Naturalistico Montelliano - http://www.gnmspeleo.it/

Ecco i video della serie:
EP01 - Scarica ed installa Cloud Compare: https://youtu.be/UiGda9FTct4
EP02 - L'area di lavoro di Cloud Compare: https://youtu.be/_Tdzv0ZaKsg
EP03 - Importa una nuvola (LAS) e applica una traslazione globale: https://youtu.be/CbTiTv3Qafw
EP04 - Elimina parti che non ti interessano (strumento di Segmentazione): https://youtu.be/aLAmh4tJUpY
EP05 - Salvare un progetto in Cloud Compare in formato BIN: https://youtu.be/02iuRsgPKaw
EP06 - Sezioni dinamiche: https://youtu.be/udvvyoHB9cM
EP07 - Trova i limiti planimetrici di una nuvola: https://youtu.be/Xo-DvdjRMQo
EP08 - "Scoperchia" una nuvola di punti, separando pavimento e soffitto: https://youtu.be/eunYw58c4Bk
EP09 - Misurare una nuvola di punti: https://youtu.be/XH9nLfm78J4
EP10 - Colorare una nuvola con le informazioni della quota: https://youtu.be/A8p0ZmsCvi8
EP11 - Creare una polilinea: https://youtu.be/faYyQvHLqrI
EP12 - Sezioni trasversali: https://youtu.be/ciincbrKWxA
EP13 - Profilo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/Ur_Var3SDXE
EP14 - Sviluppo longitudinale di una miniera: https://youtu.be/nMQ5RZN-nHQ


Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.
Scrivilo nei commenti.
Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini


0:00 Intro
1:25 la nuvola in Cloud Compare
1:56 Ritaglio la nuvola di punti
2:51 Scoperchio la nuvola di punti
3:49 La polilinea come traccia del profilo
5:50 Unisco le nuvole divise
6:21 Extract section/Unfold
11:05 Controllo i risultati
13:55 Esportare la polilinea in DXF
14:48 Outro


Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/

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    Continuo a lavorare sui punti del terreno classificati da una nuvola di punti.<br />In questo video infittisco i punti del terreno usando il tool "Classify by Height Above the Ground".<br />Poi correggo alcuni errori che sono rimasti con il "Classification Editor" che permette di fare un intervento localizzato sulle classi.<br />Ed infine estraggo solo i punti del terreno dalla nuvola di punti totale.<br /><br /><br />Qui ci sono i video di questo percorso in Lidar360:<br />01 - I controlli sulla nuvola di punti: https://youtu.be/jo2HEHeA3tM<br />02 - Pulisco la nuvola da "outliers" e rumore: https://youtu.be/HltISGTxM90<br />03 - Da quota ellissoidica a quota ortometrica: https://youtu.be/HsUYNBFLqdw<br />04 - Ritaglia la nuvola di punti: https://youtu.be/Ycno8uW8ea4<br />05 - Classifica automaticamente i punti del terreno: https://youtu.be/D6HUYywrpno<br />06 - Affino la classificazione automatica: https://youtu.be/Prpgx7-2pOY<br />07 - Controllare il terreno con il modello TIN: https://youtu.be/Adx-jTTVS6w<br />08 - Infittire i punti del terreno ed estrarli dalla nuvola generale: https://youtu.be/SR207WpzIvU<br /><br /><br />Questa serie è fatta in collaborazione con   @lidaritalia  (https://www.lidar-italia.it/) con cui portiamo avanti un bel po' di attività di studio, analisi e test sui sistemi Lidar (da drone e da terra) e sui software di  @GreenValleyINTL   (https://greenvalleyintl.com/).<br />È grazie a loro se posso condividere questi contenuti!<br /><br /><br />Se pensi che questo video possa essere utile o interessante anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.<br />Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa fammelo sapere che io ne prendo spunto per un altro video di questa serie.<br />Scrivilo nei commenti.<br />Oppure mandami un messaggio su Telegram @paolocorradeghini<br /><br /><br />0:00 Intro<br />0:55 Entro il Lidar360<br />1:51 Classify by Height above Ground<br />5:30 Classification Editor<br />7:39 Salvare la classificazione<br />9:40 Aggiustare localmente la classificazione<br />13:17 Estraggo i punti del terreno<br />14:44 Outro<br /><br /><br />Trovi altri informazioni su di me qui: https://3dmetrica.it/<br /><br />Se vuoi, puoi decidere di sostenermi diventando un finanziatore di 3DMetrica tramite la pagina di Patreon: https://www.patreon.com/3dmetrica
    In questo video condivido su come intervenire nelle impostazioni del software UGCS che governano l'acquisizione fotogrammetrica fatta con un drone in volo.

Ti parlo di sovrapposizione, velocità di crociera e qualche altro parametro.

Questo video segue questo: https://youtu.be/5HGRmcaW4u8
E precede questo: https://youtu.be/nHd_nq2M9HM


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Ne sarei felice.

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0:00 Intro
1:05 Ritorno in UGCS
1:35 Sovrapposizione tra gli scatti
3:44 Overlap e Sidelap
4:52 Side overlap
8:21 Forward overlap e Velocità di crociera
9:08 Flight Speed
11:43 Qualche altro parametro
14:24 Outro
    Questo video è la risposta ad una domanda in cui mi è stato chiesto di associare una quota presa da un modello digitale di elevazione ad una serie di punti sparsi (di cui si conoscono le coordinate planimetriche).

Utilizzo il software QGIS e lo strumento "Campionare raster".


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0:00 Intro
1:01 La domanda
1:59 Il file di testo dei punti
2:48 Il DTM di riferimento per le quote
3:56 Porto i punti in QGIS
6:08 Campionare il raster
11:12 Esporto il file di testo
12:59 Outro
    In questo video rispondo ad una domanda specifica che chiede:
"Si può partire da curve di livello 3D per creare un DEM da usare per l'analisi volumetrica?"

Se hai curve di livello con informazione di elevazione si può creare una mesh, per poi campionare punti sulla superficie (creando una nuvola di punti) e da qui creare un raster/DEM (Digital Elevation Model)


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0:00 Intro
0:35 La domanda
1:20 Premessa al processo
2:04 Importo un DXF
2:50 Ritaglio le curve di livello
4:55 Da polilinee a mesh
8:05 Da mesh a nuvola di punti
10:42 Da nuvola di punti a raster
12:30 Esportare il DEM
13:19 Outro
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    tredimetrica

    La fine dell'anno e l'inizio del nuovo è tempo di La fine dell'anno e l'inizio del nuovo è tempo di rilievi nelle cave di estrazione...

#cave #rilievo #aerofogrammetria
    Trasportare drone e svariate batterie (12), in spa Trasportare drone e svariate batterie (12), in spalla, dentro uno zaino, è una cosa rilevante se devi fare un po' di strada a piedi.

Foto (tagliata malamente da me) di @davidemarcesini 

#drone #porto #fotoaeree #uav #apr #sapr
    Se il tuo Lidar è equipaggiato con una camera fot Se il tuo Lidar è equipaggiato con una camera fotografica per colorare la scansione e se puoi accedere alle immagini, le puoi usare per fare un progetto fotogrammetrico.

Non è detto che tu ci riesca.
La sovrapposizione laterale delle strisciate Lidar non è paragonabile a quella fotogrammetrica ma qui ho fatto un volo Lidar a griglia e i dati erano abbondanti.

A partire dai punti di legame, puoi fare la nuvola densa, mesh, texture e ortomosaico.

Credo che i prodotti che sfruttano le informazioni nelle immagini siano quelli più interessanti perchè complementari con il dato Lidar che non può arrivare a contenere le informazioni delle fotografie.

#lidar #fotogrammetria #rilievo #3d
    Capita che in un rilievo Lidar il drone voli a par Capita che in un rilievo Lidar il drone voli a partire da luoghi accessibili, lungo strade o aree poco distanti da parcheggi.
Nelle zone agricole le strade possono non essere pubbliche, anche se non ci sono cancelli o sbarre.

Credo che valga sempre la pena contattare la proprietà per informarla del lavoro.
Anche se prevedi di stare lontano da case, fattorie o altri insediamenti.
Il più delle volte si evitano possibili problemi o anche solo rallentamenti nella tabella di marcia della giornata.

Se poi ci sono delle greggi (e l'area è frequentata dal lupo) è normale che queste siano protette da cani pastori.
Il loro lavoro è proteggere le pecore.
Da chiunque.
Ti avvertono, abbaiando, se ti avvicini troppo.
Se vai oltre potrebbero fare anche qualcos'altro.

Valuta anche questo aspetto del lavoro.
Anche se il gregge è in un recinto, parcheggiare l'auto e lavorare troppo vicino potrebbe mandare in allerta/allarme i cani.
Meglio spostarsi un po' e lasciarli fare tranquilli il loro lavoro ma senza metterli sotto stress costante.

Se lì vicino c'è la fattoria e ti presenti alla proprietà potrebbero aiutarti gestendo i loro cani pastori in tua presenza e permettendoti di concentrarti solo sul tuo lavoro (senza dover controllare costantemente dove si trovano).

Per nessun motivo passerei vicino ad un gregge non recintato e custodito!

#rilievo #topografia #misure #cani #gregge #pastori #proprietàprivata
    È piuttosto normale (quando si parla di rilievi c È piuttosto normale (quando si parla di rilievi con drone) rilevare un'area maggiore rispetto ai limiti di progetto.
Questo perchè una macchina fotografica ed un Lidar (come in questo caso) hanno un angolo di campo del sensore e volando lungo il confine prendono informazioni anche dei punti esterni ad esso.

Inoltre si possono ottimizzare le missioni automatiche per far sì che (in andata o in ritorno) il drone passi su zone esterne continuando ad acquisire dati.

Qui in rosso ci sono i limiti di progetto di un rilievo Lidar ed in giallo le aree effettivamente acquisite (e con dati "buoni")

#lidar #rilievo #rilievo3d #realitycapture
    Il laser scanning è il modo migliore per creare m Il laser scanning è il modo migliore per creare modelli 3D di strutture reticolari: tralicci, ringhiere o strutture metalliche in generale...

Si può provare a creare delle nuvole di punti da fotogrammetria ma è dura (ed i motivi sono diversi...)

Il laser scanning, è invece molto performante.
Serve avere un po' di accortezza nel fare più stazioni di scansione, per coprire più punti di vista ed evitare le zone d'ombra.

L'altra valutazione da fare è relativa alla portata dello scanner.
I tralicci dell'alta tensione possono essere parecchio alti.
Questo misura 100m da terra.
Serve una portata sufficiente per arrivare, bene, fino in cima.
Se lo scanner è sufficientemente preciso, si riescono ad avere anche buone nuvole dei conduttori!

#3d #laserscanning #laserscanner #rilievo #tralicci
    Prima di partire con un rilievo sottoscrivi i limi Prima di partire con un rilievo sottoscrivi i limiti dell'area.
Può essere un allegato al contratto/offerta o qualcosa a parte.
L'importante è che sia chiaro.
A te e al cliente (se tu fai il rilievo).
A te e al topografo (se lo commissioni).

Sono tornato in campo per integrare un'area che avevo tralasciato.
La responsabilità era tutta la mia.
Non avevo fatto attenzione alle email scambiate con il committente.
Per fortuna era vicino a casa, è stato facile e veloce.
Ma ci sono comunque dovuto ritornare.

Allora ho riflettuto sull'importanza della chiarezza tra le parti prima di iniziare un lavoro.
Non si tratta di essere rigidi o pignoli.
È un modo per tutelare il lavoro di tutti.

Se sei tu a fare il rilievo non ti sentirai chiedere cose tipo: "Ah ma io credevo che saresti arrivato fino a là".

Se invece lo commissioni puoi stroncare sul nascere ogni fraintendimento per un'area che non ti viene restituita.

Non serve una planimetria con chissà quale dettaglio!
Va bene anche uno stralcio di mappa di Google.
L'importante è che sia chiaro e condiviso.

E più il rilievo è esteso/complesso/costoso, più è importante farlo.
    Se in terra c'è tanta polvere (ed in questo perio Se in terra c'è tanta polvere (ed in questo periodo siccitoso ce n'è davvero tanta!), trova il modo di far decollare il drone in un posto non troppo "sporco" e se puoi alzalo da terra.
Il rischio "desert storm" è altissimo, specialmente con droni grossi ed eliche montate sotto i bracci.

#drone #uav #rilievi #voli #fotogrammetria #sabbia #polvere
    Rilievi GNSS di punti di appoggio per un rilievo f Rilievi GNSS di punti di appoggio per un rilievo fotogrammetrico.

#rilievo #gnss #rtk #cava
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