TRASFORMARE LE COORDINATE

30 Giugno 2017
Cartografia con localizzazione dei Caposaldi trigonometrici IGM

Roma 40, ED50, ETRF2000, ED50, WGS84, ETRF89 i sistemi di riferimento possono un po’ spaventare, ma quello che dovrebbe preoccuparti maggiormente è piuttosto la trasformazione di coordinate tra un sistema e l’altro.

Un sistema di riferimento è un’ellissoide (con la sua equazione matematica), la cui superficie viene fatta coincidere in un punto “comodo” della superficie terrestre, che viene poi girato, vincolandolo proprio in questo punto, per trovare un orientamento ancora più comodo. Su questo ellissoide si localizzano tutti gli altri punti della superficie terrestre tramite le coordinate. Ho semplificato davvero il concetto di Sistema di Riferimento e di Datum per avere una minima base traballante su cui parlarti della trasformazione di coordinate.

Passare tra sistemi di coordinate non è un operazione che si può fare in maniera rigorosa perchè non si conoscono le relazioni analitiche tra i sistemi di riferimento.
Roma 40 e ED50 usano lo stesso ellissoide (orientato diversamente) e questo è un bene per la trasformazione di coordinate, anche se la precisione difficilmente scende sotto il metro.
Per passare tra il WGS84 e Roma 40 o ED50 le cose si complicano ulteriormente, perchè gli ellissoidi sono diversi, ci sono distorsioni e contrazioni… Insomma un casino.

Smetto subito di parlarti di cose molto specifiche, salto a piè pari le equazioni matematiche per la trasformazione di coordinate tra sistemi di riferimento e ti dico invece come fare.

IL SOFTWARE VERTO

L’IGM (Istituto Geografico Militare) ha sviluppato un software che trasforma, nella maniera più rigorosa che c’è, le coordinate tra i sistemi di riferimento Roma 40, ED 50 e WGS84/ETRF89). Il software si chiama Verto ed ora siamo alla versione Verto3K. Verto utilizza i grigliati sviluppati dall’IGM stesso che, in ogni punto dell’area coperta, sanno qual è la differenza tra le coordinate di un sistema di riferimento e l’altro, oltre che l’ondulazione del geoide per la trasformazione delle quote da ellissoidiche a ortometriche (ho scritto un articolo sul problema della quota a questo link).

Individuazione delle aree coperte dai grigliati IGM GK2

Grigliati IGM GK2

I grigliati sono di due tipi: il GK1 copre un’area pari ad un cerchio di raggio 10KM con centro coincidente con un punto della rete di caposaldi trigonometrici IGM95, il GK2 coincide con l’area rappresentata dalle carte/tavolette IGM della serie 50L, in scala 1:50.000. Tutto quello che è dentro l’area di competenza di un grigliato viene trasformato da Verto.
Verto trasforma indistintamente coordinate geografiche (latitudine e longitudine) e coordinate piane (Nord, Est).

IL GEOPORTALE NAZIONALE

Il Geoportale Nazionale del Ministero dell’Ambiente fornisce dal 2013 un servizio on-line di trasformazione di coordinate per i Sistemi di riferimento italiani.
Qui hai due scelte: convertire punti singoli di coordinate note ed ottenere immediatamente i risultati oppure inviare dei file di coordinate da elaborare ed ottenere la conversione in differita via email. In ogni caso anche l’applicazione del Geoportale Nazionale utilizza gli stessi grigliati messi a disposizione per le trasformazioni dall’IGM.

Homepage del sito del Geoportale Nazionale per la Trasformazione di Coordinate

Magari avrai sentito parlare di altri software gratuiti come Traspunto o Cartlab per la trasformazione di coordinate.
Sono ottimi software ma attenzione perchè le versioni di default non hanno al loro interno le informazioni dei grigliati, quindi le trasformazioni che faranno sono molto meno rigorose di quelle fatte da Verto con i grigliati e dal servizio del Geoportale Nazionale. Occhio perchè gli errori potrebbero essere significativi!

Bene, ora sai come muoverti per trasformare le coordinate che hai rilevato sul campo con il tuo GPS nel sistema WGS84 in un altro sistemi di riferimento più consono alle tue esigenze.
Io utilizzo il software Verto 3K ed ho un po’ di grigliati sparsi qua e là dove ho lavorato. Se hai bisogno di trasformare qualcosa fammelo sapere e, se ricade in una zona dove ho i dati, te lo faccio gratuitamente e molto volentieri.

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A presto!

Paolo

 

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CARTOGRAFIA

Paolo Corradeghini

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17 Comments


Alberto
23 April 2019 at 17:14
Reply

Ciao Paolo, ci siamo sentiti su linkedin per il mio dubbio riguardo l’inserimento di quote gps o meno in metashape. ora dato che hai scritto un articolo riguardo un altro mio dubbio ti scrivo direttamente qui: vorrei convertire quote da ellissoidiche a ortometriche e guardando sul sito igm trovo che riguardo la mia zona di interesse (Salmour provincia di Cuneo…se passi da queste parti mi piacere prendermi un caffe con te…) ci siano grigliati GK1 PUNTO, GK1 FOGLIO E la stessa cosa con i GK2, ora dato che le differenze di prezzo sono notevoli volevo capire quali fossero realmente le differenze. Grazie e a presto



    Paolo Corradeghini
    28 April 2019 at 21:57
    Reply

    Ciao Alberto,
    la differenza tra i grigliati GK1 e GK2 è nel modello del Geoide adottato.
    Il mio consiglio è usare i grigliati GK2 che si basano sul più recente modello ItalGeo2005.
    Un grigliato “Punto” copre un’area raprpesentata da un cerchio di raggio 10 Km a partire dal punto/vertice della rete IGM di riferimento.
    Il grigliato “Foglio” invece copre un’area corrispondente alle tavolette IGM della serie 50L (scala 1:50.000).
    Puoi vedere le coperture dei grigliati accedendo direttamente all’ecommerce del sito dell’IGM – https://www.igmi.org/geoprodotti – e cercando la sezione “Grigliati” tra gli “Elementi Geodetici”.
    Il grigliato “Foglio” copre un’area molto maggiore rispetto all’elemento “punto”.
    Ed è per questo motivo che esiste una differenza di prezzo sensibile.

    Personalmente se so che lavorerò altre volte in quell’are acquisto il grigliato “Foglio”.
    In casi specifici e particolari scelgo il “punto”.

    Spero di aver risposto alla tua domanda.
    Se hai altri dubbi non esitare a scrivermi o contattarmi come preferisci.

    Ciao e a presto!
    Paolo

    P.S.
    Sarò in Provincia di Cuneo, tra Valdieri ed Entracque, per dei rilievi su aree valanghive.
    Sentiamoci!
    🙂

Nicola Sangiorgi
28 May 2019 at 20:06
Reply

Ciao Paolo,
volevo chiederti cosa ne pensi del sistema di trasformazione eseguito all’interno dei software GIS più comuni come ad esempio Qgis.
Grazie,
Nicola

PS: complimenti per il sito e per le ottime informazioni che pubblichi!



    Paolo Corradeghini
    28 May 2019 at 21:28
    Reply

    Ciao Nicola,
    grazie del commento!

    Le trasformazioni che ci sono dietro QGis sono delle rototraslazioni piane a vari parametri, che permettono di effettuare trasformazioni e cambi di datum.
    Sono equazioni classiche della geodesia tradizionale e quindi consolidate.
    Indipendentemente da questo, quando cambi il datum geodetico (Sistema di riferimento) introduci comunque degli errori.
    Così come quando passi da coordinate geografiche a piane.

    Spero di averti risposto adeguatamente.
    Ciao Nicola!

    Paolo

Fabrizio Toso
19 December 2019 at 1:01
Reply

Ciao, complimenti per il sito e gli articoli. ho letto della tua disponibilita’ a dare una mano a chi e’ in difficolta’ e ne vorrei approfittare. e’ qualche giorno che cerco una formula per passare delle coordinate wgs84/UTM dal fuso 32 al fuso 33 (coordinate della regione lazio). Ho trovato siti che lo fanno, ma formule nessuna. puoi aiutarmi? grazie.



    Paolo Corradeghini
    20 December 2019 at 17:12
    Reply

    Ciao Fabrizio,
    forse non ho capito bene la tua domanda.
    Hai necessità di muoverti tra due fusi dello stesso sistema di proiezione UTM?
    I fusi UTM sono adiacenti (non hanno zona di sovrapposizione come succede per la proiezione di Gauss-Boaga nel sistema Roma 40) quindi un punto di coordinate geografiche lo puoi portare sul piano in funzione dei parametri di trasformazione.
    È piuttosto inusuale passare da un fuso all’altro nella stessa proeiezione…

    Spero di non avere interpretato male la tua richiesta.
    Fammi sapere.

    Ciao
    Paolo

tatiana
8 February 2020 at 16:25
Reply

Ciao Paolo , scusami per la domanda , ma sto capendo ancora molto poco di georeferenziazione .mi trovo a dover riposizionare un confine presente in una carta di impianto datata al 1925 ,Mi pare di capire che non dovrei fare altro che ricavare le coordinate cassini soldner , convertirle con un servizio fra quelli da te citati dal Geoportale Nazionale o del Ministero dell’Ambiente per averli nella attualità. Ho provato a seguire un procedimento in cui , tramite autocad map avrei dovuto creare un reticolo convertendo uno ad uno, i 70 crocicchi della mappa d’impianto,Mi sembra una cosa folle . Scusa sono molto indietro con la tematica, grazie per qualsiasi consiglio



    Paolo Corradeghini
    25 February 2020 at 20:28
    Reply

    Ciao Tatiana,
    potresti provare ad usare il software Convergo per trattare una lista di coordinate da e per il riferimento Cassini-Soldner.
    Purtroppo le pratiche ed attività catastali non sono proprio parte del mio lavoro e non riesco a darti una risposta più specifica.
    Buon lavoro!
    Paolo

Massimo
3 April 2020 at 16:54
Reply

Salve Sig. Paolo, dovrei rispondere ad una domanda per un test ma sono in difficoltà e vorrei chiedere il suo aiuto se possibile.
la domanda e questa:
Per poter ricavare correttamente le coordinate geografiche di un vertice di cui sono note le coordinate cartografiche:
1. nessuna delle risposte
2. è sufficiente conoscere il sistema di rappresentazione
3. è sufficiente conoscere in quale datum è inquadrata
4. è sufficiente conoscere la scala di rappresentazione.
grazie per il suo aiuto qualora potesse.



    Paolo Corradeghini
    4 April 2020 at 16:55
    Reply

    Ciao Massimo,
    la risposta corretta è la “3”.
    Il Datum infatti comprende la superficie di riferimento ed il sistema di coordinate usate per individuare le coordinate dei punti su di essa.
    Ciao!
    Paolo

Jacopo Taccini
13 May 2020 at 10:41
Reply

ciao, un’informazione: quanto tempo impiega il geoportale nazionale a rimandare in dietro la mail? Avrei da convertire un rilievo in zona Castelfranco di Sotto (PI) puoi aiutarmi? grazie



    Paolo Corradeghini
    16 May 2020 at 16:54
    Reply

    Ciao Jacopo,
    solitamente il Ministero impiegava poco tempo ad evadere una richiesta di dati cartografici.
    L’ordine di grandezza era quello di una settimana.

    Tuttavia in questo periodo (Post Lock-Down pe Covid-19) ho riscontrato personalmente dei ritardi importanti (al momento sto ancora aspettando i dati richiesti…).
    Temo che possa essere per le attività di smartworking e l’accesso limitato ai dati.

    Spero che venga risolto in fretta!

    Ciao!
    Paolo

Giancarlo
13 May 2020 at 20:08
Reply

Buonasera Paolo complimenti per il blog che ho scoperto da poco ma che già trovo eccezionale. Mi piacerebbe avere una tua considerazione su questo: ha senso restituire un rilevo finalizzato all’andamento batimetrico di un torrente su una particolare area limitata a poche decine di metri quadrati utilizzando il grigliato GK2 ? Non è meglio utilizzare coordinate piane locali ad evitare le approssimazioni indotte dalle trasformazioni geodetiche ?



    Paolo Corradeghini
    16 May 2020 at 16:52
    Reply

    Ciao Giancarlo,
    grazie per il tuo commento.
    Se l’oggetto del tuo rilievo è fine a se stesso, ossia non deve essere inserito in alcun sistema di riferimento, ha senso.
    Anzi, è quello che si fa normalmente.
    Trasformazioni di Datum comportano sempre degli errori nel passaggio di Datum.
    Trattandosi di batimetria immagino però che tu abbia un riferimento solido per le quote.
    Se così non fosse e ti affidassi alla misura GNSS l’uso dei grigliati di trasformazione è raccomandato per cercare di contenere il più possibile le incertezze sulla coordinata “z”.

    Spero di averti risposto!
    Ciao!

    Paolo

stefano
11 July 2020 at 17:36
Reply

dovrei individuare un punto (su google maps, o earth o altro sistema di rappresentazione) geografico partendo da coordinate Gauss Boaga (e2339264 n4743002)
come posso fare?
serve l’altezza (445 m)? serve verto?



    Paolo Corradeghini
    17 July 2020 at 19:47
    Reply

    Ciao Stefano, potresti provare ad usare Convergo, senza l’uso dei grigliati e selezionare il sistema di riferimento ETRF89 Geografico in output.
    Non si allontana molto dal WGS84 usato da Google Earth.
    La quota non è importante nel posizionamento planimetrico ma lo è per darti un’idea dell’elevazione del punto.
    Se la tua quota è già ortometrica non devi correggerla.
    Altrimenti devi passare da ellissoidica a ortometrica.

    Spero di averti risposto.

    Ciao!

    Paolo

dANTE
7 September 2020 at 19:49
Reply

Ciao, c’è una cosa che non capisco : ho fatto diverse prove su uno shape, riproiettandolo ogni volta con un datum differente, tramite “esporta” e ” salva elementi come”, e il layer non si è mai spostato. Chiedo perchè mi capita di riproiettare frequentemente degli shape da coordinate WGS 84 UTM a gauss boaga ad esempio . Siccome avevo letto di accuratezze di 30-40 metri per alcune regioni tipo sicilia e una volta riproiettato con un altro datum, se non ha shift, anche con successivi caricamenti, vuol dire che non si avranno sorprese e si può fare a meno dell’utilizzo di grigliati ( che non so utilizzare fra l’altro) 🙂 ? Grazie



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0:00 Intro
0:56 I dati
1:33 Il Georeferenziatore
2:30 Punti e coordinate
3:51 Assegnare le coordinate
5:30 Il processo di georeferenziazione
6:29 QGIS in Azione
7:38 Errori
8:52 I parametri di trasformazione
9:52 I dati georeferenziati
10:27 Considerazioni
11:02 GTER
12:33 Outro
    Lo strumento "Georeferenziatore" di QGIS ti permette di elaborare anche dati vettoriali.

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    In questo video ti condivido un po' di informazioni su uno dei comandi principali e più importanti di CloudCompare: la Segmentazione.

Segmentare una nuvola di punti significa tagliarla/ritagliarla in relazione a quello vuoi mantenere, eliminare o separare.

Se dovessi elencare, in ordine di priorità, i tools più significativi di CloudCompare, la Segmentazione sarebbe nella top 3, combattendo seriamente per il primo posto.
E ti consiglio di farci un po' di pratica perchè permette di essere molto efficienti nella gestione delle nuvole di punti.

Spero che questo video possa aiutarti.


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0:00 Intro
0:40 Orientare la nuvola
1:18 Poligono di taglio
2:28 Segment In
3:30 Terminare il ritaglio
4:50 Segment Out
5:34 Eliminare i punti nascosti
6:34 Mettere in pausa
9:05 CloudCompare on Demand
10:00 Annullare un'azione
11:05 Selezione rettangolare
11:31 Ritagliare con una polilinea
13:19 Salvare il poligono di ritaglio
15:35 Come funziona la segmentazione
19:07 Usare le polilinee di segmentazione
21:00 Esportare una selezione
22:30 Rinominare i risultati
23:18 Riunire nuvola segmentate
24:47 Outro
    In questo video ti racconto il rilievo, l'elaborazione e la condivisione dei dati di un sito "mistico": il sito megalitico della Farfalla Dorata, nei Monti di San Lorenzo.

Ho scelto un approccio integrato usando un'antenna GNSS per battere le coordinate di target, necessari per la georeferenziazione (che è importante!), uno SLAM per acquisire una nuvola di punti (da cui estrarre informazioni a posteriori) ed una fotocamera per una presa fotogrammetrica.

Si è trattato di un "rilievo leggero".
La logistica mi ha richiesto di camminare su sentieri escursionistici e, pertanto, tutta la strumentazione è stata in uno zaino.

L'elaborazione ha preso tutti i dati in campo per creare un modello 3D, orientato, scalato, georeferenziato e texturizzato delle rocce di questo sito millenario.

Lo puoi esplorare qui: https://skfb.ly/pBKMO


Questo video è stato possibile grazie alla partnership con Dynatech - https://www.dyna-tech.it/
Tramite il link qui sotto puoi beneficiare di 3 mesi di licenza gratuita del software Lixel Cyber Color: https://bit.ly/44uzrKW


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

I modi più veloce per contattarmi sono questi:
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0:00 Intro
0:28 La Farfalla Dorata
2:44 La logistica
3:30 I target e la misura GNSS
7:59 Il rilievo SLAM
11:19 Le fotografie
14:03 Fine del rilievo
14:20 Elaborazione SLAM
18:35 I punti per la fotogrammetria
20:04 La fotogrammetria
27:09 Confronto tra nuvole di punti
28:56 Gaussian Splatting
30:57 Outro
    C'è la possibilità di scaricare nel tuo QGIS i file vettoriali di Open Street Map.
Sono dati liberi, appartenenti ad un progetto grande e molto virtuoso e ci sono alcuni modi per poterli ottenere.

Quello che ti offre l'esperienza più ampia e completa è il plugin "Quick OSM (Open Street Map)".
Oltre a scaricare i dati organizzati in alcuni preset, puoi applicare dei filtri di ricerca molto avanzati per scaricare solo quello che ti interessa davvero.

Ti parlo di questo e di altri modi utilizzabili, oltre a dirti qualcosa sull'enorme progetto di Open Street Map, un database geografico mondiale aggiornato direttamente dagli utenti della comunity. 


Qui ci sono i link che ho citato nel video:
Open Street Map: https://www.openstreetmap.org/
Il Plugin Quick OSM: https://docs.3liz.org/QuickOSM/
Categorie e Tag di OSM (inglese): https://wiki.openstreetmap.org/wiki/Map_features
Categorie e Tag di OSM (italiano): https://wiki.openstreetmap.org/wiki/IT:Map_Features
Servizio online: https://extract.bbbike.org/


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0:00 Intro
0:41 Il plugin Quick OSM
1:28 I preset di dati
3:05 I dati scaricati
4:59 QGIS in Azione e GTER
8:08 Le query di ricerca
8:40 Categorie a Tag dei dati
10:48 Cercare dati specifici
12:19 Intersezione di ricerca
14:16 Unione di ricerca
16:03 Open Street Map e i dati osm
18:49 Servizi online
20:10 Outro
    In questo video ti mostro come georeferenziare una nuvola di punti in Cloud Compare.

Devi avere due cose:
la nuvola di punti;
punti/elementi/cose riconoscibili nella nuvola di punti di cui conosci le coordinate nel sistema di riferimento di destinazione.

Si utilizza lo strumento di "allineamento tra nuvole di punti" anche se, di fatto, di nuvola di punti ne hai soltanto una.



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0:00 Intro
0:36 Dati
0:50 I punti noti
2:12 Allineamento
5:11 Gli errori
6:28 Alcuni suggerimenti
8:40 I risultati del processo
12:25 Informazioni extra del tool
13:43 I punti da usare
15:31 Outro
    In questo video porto in campo uno SLAM della categoria "Low Cost".
Si tratta del LiGrip O2 Lite (di GreenValley International) che monta il "famoso
LiVox Mid-360", comune ad altri sistemi simili (200.000 punti al secondo, portata 70 m, precisione del laser 2 cm).

L'ho usato per acquisire i dati all'interno di un bosco in cui è presente un vecchio fabbricato abbandonato, pericolante ed in parte inaccessibile.
Ho usato anche un'antenna GNSS, per acquisire le coordinate di alcuni target, e fornire un output georeferenziato.

Nella prima parte del video ti racconto la parte di campo oltre che le caratteristiche dello SLAM mentre nella seconda ti condivido i dati in output.


Questo video è stato possibile grazie alla partnership con Lidar Italia https://www.lidar-italia.it/
Qui puoi iscriverti al Roadshow di Genova del 21 Ottobre 2025: https://tinyurl.com/bp7vkm2m


I DATI
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Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

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Qui trovi qualche informazione su Villa Volpara:
https://www.diaritoscani.it/2021/06/12/trekking-nella-storia-la-stamperia-clandestina-di-villa-volpara/


0:00 Intro
0:25 Strumenti leggeri
0:52 Lidar Italia
1:14 Il costo dello SLAM
1:31 Hardware
3:10 App di campo e controllo
4:26 Roadshow Lidar Italia
4:59 Villa Volpara (il Fodo)
5:50 I target e la misura GNSS
6:46 Le scansioni SLAM
9:37 Lidar360 MLS
11:24 La nuvola in output
13:47 Qualità e rumore
17:25 Dal 3D al 2D
18:56 Pregi
23:17 Difetti 
25:49 Outro
    Come si calcola la minima distanza tra le feature di due layer in QGIS?
Qual è la fermata dell'autobus più vicina agli edifici di una città?
Dove sono i parchi urbani più vicini alle scuole?
Quanto è distante il primo punto di raccolta della popolazione (per emergenze di protezione civile) rispetto alle abitazioni?

Questi sono problemi che si possono risolvere con il contenuto di questo video.
Almeno lo spero.

Ti mostro il lavoro (e le possibilità) dello strumento "Shortest lines between features" e si trova tra gli strumenti di analisi vettoriale.

Nella prima parte del video ti mostro come si usa mentre nella seconda parte faccio qualche passo in avanti, filtrando i risultati dell'algoritmo per ulteriori analisi.

Spero possa essere utile.


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con  @GterGeomatica  
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

Con il codice sconto 3DMETRICAGTER puoi usufruire del 20% di sconto su tutti i corsi della loro offerta formativa, che trovi qui: https://www.gter.it/formazione/online/

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Nel video dico, erroneamente, che i Geobreak sono settimanale ma in realtà hanno cadenza mensile!


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0:00 Intro
0:28 I dati
0:53 Shortest line between features
2:49 Lo schema di calcolo
3:33 Le opzioni del tool
5:10 Casi applicativi
6:44 QGIS in Azione e GTER
9:05 Lavorare con i centroidi
10:59 Un caso applicativo
14:51 Outro
    Hai ricevuto due nuvole di punti che riguardano lo stesso sito e che risalgono a due momenti diversi.
E quello è un sito in cui avvengono scavi o riporti o entrambe.

Se vuoi sapere qual è il volume che è stato movimentato puoi portare le nuvole di punti in Cloud Compare ed usare lo strumento per il calcolo del Volume 2.5D.

Te lo faccio vedere in questo video dove ti dico però anche come ottimizzare i dati che stai trattando (ritaglio, sottocampionamento e pulizia del rumore), prima del calcolo volumetrico, e come controllare la "stabilità" del risultato.


Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
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0:00 Intro
0:43 I dati
1:15 Ritagliare le nuvole
3:03 Sottocampionare i dati
4:59 Filtrare il rumore
6:44 Ordinare i dati 
7:23 Calcola il volume
10:05 Analizzo i risultati
12:17 Stabilità dell'output
14:50 Esportare i risultati
18:26 Outro
    Se cerchi un'antenna GNSS che ti permetta di misurare la posizione di punti, con buona precisione, anche centimetrica, e che sia piccolo e performante, forse Trimble Catalyst DA2 può interessarti.

Costa poco, molto poco (520 €), ed è un ricevitore multicostellazione (GPS, Glonass, Beidou, Galileo, QZSS, ...) e multifrequenza (L1, L2, L5, ...), che pesa meno di 350 grammi e lo utilizzi attraverso il tuo smartphone (Android o IOS).

Per poterlo usare (a meno che tu non voglia usarlo in modalità "libera" e con precisioni metriche) è necessario attivare un abbonamento il cui costo mensile varia in relazione alla precisione offerta: 1 cm, 10 cm, 30 cm, 60 cm.

C'è tuttavia la possibilità di acquistare dei pacchetti orari, a costi molto interessanti (130 €/10ore), che ti permettono di avere precisioni centimetriche.
E questo lo rende molto interessante per chi ha bisogno "solo" di misurare coordinate di punti ma di poterci fare affidamento.

Ci sono alcune cose che non si possono fare con questa antenna:
- misura con asta inclinata (non c'è l'IMU);
- tracciamenti;
- rilievi statici per post elaborazione di dati grezzi;
- collegamenti base-rover via radio;
- fornire correzioni a droni RTK

Però con Catalyst si può sfruttare un servizio di Trimble, Trimble RTX, che ti permette di fare misure con precisioni centimetriche (o sub-decimetriche) anche in assenza di collegamento a reti di stazioni permanenti.

Personalmente l'ho consigliato a:
Geologi che fanno indagini in campo e hanno bisogno di localizzare i geofoni o in sondaggi;
Ingegneri o tecnici che lavorano nel dissesto idrogeologico e vogliono misurare la posizione in campo delle opere realizzate (paramassi, fermaneve, opere di consolidamento;
Agronomi o Forestali che censiscono il verde, alberi monumentali, boschi e parchi urbani;
Tecnici che lavorano nell'ambito della fotogrammetria aerea da drone e che vogliono contenere i costi di investimento iniziale avendo comunque a disposizione un'antenna GNSS che gli permette di misurare le coordinate dei target, con buona affidabilità.

Sicuramente dimentico qualcosa o qualcuno.
I commenti sono a tua disposizione!
:)


Qui sotto trovi un po' di link relativi a quello che ti ho raccontato nel video:
Trimble Catalyst DA2 https://geospatial.trimble.com/en/products/hardware/trimble-da2
Spektra e Catalyst https://www.spektra.it/catalyst/
Trimble RTX https://positioningservices.trimble.com/en/rtx


0:00 Intro
0:24 Il costo
0:49 La filosofia
1:12 I costi di abbonamento
1:53 Pay per use
2:54 I pregi di Catalyst
4:31 Catalyst e Smartphone
5:00 I difetti di Catalyst
6:10 Usare un servizio NTRP
6:47 Trimble RTX
7:39 Come usare Catalyst
8:59 Lavorare con altre app
10:40 La misura di un punto 
11:42 Software
12:24 Chi ne può beneficiare
15:07 Per chi (forse) non è indicato
16:09 Perchè uso Catalyst
17:31 Outro
    In questo video ti condivido come fare ad unire tutti i layer di un progetto di QGIS e salvarli in un unico file di formato Geopackage.
Si usa lo strumento "Package Layer" ed è piuttosto semplice.
Funziona con i vettori ma non con i raster e ti crea una copia dei file non permettendoti un'eventuale sincronizzazione dei layer con database esterni.

Il processo è molto veloce e quindi nella seconda parte del video ti dico qualcosa su: layer, vettori, raster e formati di file associati.
Inoltre ti faccio un confronto tra file geopackage e shapefile da cui spero che emergano i vantaggi di usare un geopackage e del perchè la tendenza generale sia quella di abbandonare gli shapefile.


"Package layer" lo trovi descritto qui: https://docs.qgis.org/3.40/en/docs/user_manual/processing_algs/qgis/database.html#package-layers


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0:00 Intro
0:27 I dati di lavoro
0:53 Package Layer
2:56 Carico il file in QGIS
4:07 Due considerazioni sul processo
5:02 QGIS in Azione
7:46 Che cos'è un layer
8:43 Vettori e Raster
9:36 I formati di file
11:30 Shapefile VS Geopackage
15:43 Perchè ha senso raggruppare i layer
17:22 Gli svantaggi del geopackage
18:26 Non si impacchetta un raster
19:16 Geopackage VS Progetto di QGIS
19:51 Outro
    Hai ricevuto una nuvola di punti un po' pesante e non sai se il tuo hardware sarà in grado di gestirla?
In questo video provo a darti delle indicazioni su come snellire il dato dentro il software open source Cloud Compare.

Ti faccio vedere:
Come dividere una nuvola .LAS (o .LAZ) in file contigui e più piccoli.
Rimuovere punti dalle nuvole attraverso il "sottocampionamento".
Eliminare parti che non ti interessano con il "ritaglio".
Togliere il rumore con i filtri "SOR" e "Noise".
Riunire tutte le nuvole elaborate in un unico elemento finale, da salvare.

Spero possa essere utile


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0:00 Intro
1:03 Dividere la nuvola in input
3:20 Metto ordine nel DB Tree
4:34 Sottocampionare le nuvole
7:03 Eliminare parti di nuvole
9:44 Riunire le nuvole in una unica
11:40 Salvare la nuvola finale
12:19 Il progetto CC on Demand
13:26 Lavorare con TXT, PLY o E57
14:36 Rimozione del rumore
16:50 Attenzione alle versioni di CC
17:26 Un pensiero sulle nuvole di punti
18:36 Outro
    In questo video prendo una mappa raster, che non è georeferenziata e, usando QGIS, gli fornisco le informazioni di posizione.

Non ho punti di coordinate note e pertanto mi appoggio alle mappe accessibili online (Google, Bing, OSM, ...) ricercando punti omologhi che vedo nel dato da trattare e nella mappa di riferimento.

Uso il plugin QuickMapServices per sfruttare la base di Google, come riferimento per le coordinate https://plugins.qgis.org/plugins/quick_map_services/
E poi uso il "Georeferenziatore raster (Georeferencer)" per gestire la trasformazione, che può essere una semplice traslazione, una rototraslazione con o senza fattore di scala o trasformazioni con deformazione.
https://docs.qgis.org/3.40/en/docs/user_manual/managing_data_source/georeferencer.html

Nella seconda parte del video approfondisco un po' di più il funzionamento dello strumento di georeferenziazione, analizzando gli errori residuali, le varie tipologie di trasformazione ed i metodi di ricampionamento dell'immagine trasformata.


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0:00 Intro
0:52 QuickMapServices
1:38 Il dato da lavorare
1:58 Georeferenziatore raster
2:39 Scelta dei punti omologhi
4:27 Le informazioni di georeferenziazione
5:18 Avviare la trasformazione
6:33 QGIS in Azione e GTER
8:42 Salvare i GCP
10:36 Errori e dati di trasformazione
13:02 Ottimizzazione della trasformazione
14:47 La tipologia della trasformazione
17:47 I risultati delle trasformazioni
20:19 I metodi di ricampionamento
22:17 Altre impostazioni
23:39 Outro
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