Da poco tempo ho iniziato a muovere i primi, timidi, passi nel mondo del rilievo con Lidar su drone.
Poter usare questa tecnologia mi stimola molto ed apre le possibilità a nuovi scenari operativi.
Grazie ad una partnership con LIDAR ITALIA sto testando il sensore LiAirV70 di GreenValley International (montato sul drone DJI Matrice300).
Spero di poter condividere cose interessanti, a breve.
Al di là dell’annuncio (che mi fa piacere fare, ma che forse non è utile nel concreto) faccio una riflessione su tecnologie, pro e contro ed integrazione strumentale.
Ascoltando alcuni pareri ed opinioni sembra passare il messaggio che un Lidar montato su un drone renderà obsoleta una fotocamera, montata sullo stesso drone, per fare un rilievo fotogrammetrico.
Personalmente non lo penso e credo piuttosto che mai come prima abbiamo a disposizione tecnologie profondamente diverse che, piuttosto che essere sostitutive una dell’altra, debbano essere integrate per raggiungere uno scopo.
Ci sono ambiti dove un Lidar montato a bordo di un drone ha dei pregi davvero enormi, in alcuni casi inarrivabili per la fotogrammetria.
Penso ai rilievi di aree vaste per la determinazione dei modelli digitali del terreno, ai tralicci e alle linee elettriche, ai torrenti parzialmente vegetati lungo le sponde, alle analisi su numero e dimensioni di piante a terra, …
E poi c’è tutto il mondo della tecnologia SLAM terrestre!
Ma sono anche convinto che la fotogrammetria sappia ancora difendersi molto bene ed in alcuni casi possa vincere.
È il caso di ortofoto di grandi superfici per applicazioni GIS, rilievi di strade e superfici pavimentate (dove la nuvola fotogrammetrica, se l’acquisizione è fatta bene, tende ad essere meno rumorosa e più solida di quella Lidar), rilievi di edilizia e tutto quello che ruota attorno ai “famosi” bonus, la ricostruzione di elementi “piccoli”, la meccanica della rocce (che beneficia tantissimo della texture delle immagini).
Insomma, non si tratta di una gara a chi arriva prima o a chi salta più lontano, si tratta di valutare, oggettivamente ed in modo lucido, il problema da risolvere e scegliere lo strumento che permetta di farlo nel modo più efficiente (che spesso implica anche velocemente e con la minima spesa).
Se hai esperienza di rilievi Lidar e/o (aero)fotogrammetrici e loro applicazioni e hai voglia di citare casi a favore di una o dell’altra tecnica si potrebbe aprire una discussione interessante e, spero, anche utile per chi vuole scegliere una strada da percorrere o un incarico da assegnare.
Grazie a Gter e JP Droni Srl per questa opportunità di crescita insieme!
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