FOTOGRAMMETRIA CON PHOTOSCAN PARTE 7 – MESH E TEXTURE

28 Giugno 2018
Immagine che mostra affiancate una mesh e un modello texturizzato realizzati con Agisoft Photoscan

In questo articolo si parla di Mesh e Texture nella elaborazione fotogrammetrica con Agisoft Photoscan.

Continuano i contributi dell’Ing. Paolo Rossi sulla fotogrammetria con Agisoft Photoscan, che in questo articolo, dopo aver creato la nuvola di punti densa, ti parla del processo della generazione della mesh triangolare tridimensionale e della texture grafica dalle fotografie.

Trovi i link a tutti gli articoli di questa serie in fondo alla pagina.

MESH E TEXTURE

Generare una mesh significa creare una superficie a partire da una nuvola di punti.
I punti sono uniti a formare triangoli che costituiranno la mesh.

Texturizzare un modello significa applicare alla mesh un contenuto in colore.
Nel caso della fotogrammetria il contenuto è fotorealistico e ricavato dalle immagini acquisite.

Eseguire queste operazioni col software di SfM usato fino a questo punto è a mio avviso un vantaggio: permette di sfruttare a pieno le potenzialità delle immagini fotografiche in fase di texturizzazione.
In alcuni casi ho utilizzato software di modellazione (Meshlab, Geomagic..) perché offrono molti più strumenti per la generazione di mesh e l’editing.
L’interoperabilità tra software non è un problema!

In PhotoScan, proseguendo nel menu Workflow, troviamo Build Mesh e Build Texture.

BUILD MESH

TIPOLOGIA DI SUPERFICIE

  • ARBITRARY: non è fatta alcuna ipotesi a priori sulla superficie.
    Questa impostazione va bene per qualsiasi tipo di oggetto o scena, per motivi di tempi è consigliata per oggetti “piccoli e chiusi” come statue o edifici.

  • HEIGHT FIELD: con questa impostazione la ricostruzione della superficie è ottimizzata per ambienti prevalentemente piani (applicazioni territoriali).
    L’approccio è di tipo 2.5D: per ogni punto sul piano orizzontale è tollerato un solo valore di quota.
    Questo approccio non è indicato per strutture e pareti verticali, sculture.
    Occorre che l’area di lavoro (la
    box) sia ben posizionata perché fornirà il piano orizzontale di riferimento.

Immagine che mostra due risultati di mesh triangolare creato con modalità arbitrary e height field in Agisoft Photoscan

Arbitrary (nella foto qui sotto è a destra) richiede molta memoria e tempi di processing più lunghi, è consigliato per la ricostruzione di oggetti piccoli e progetti con poche immagini.
Height field (nella foto qui sotto è a sinistra) è una soluzione ottimizzata per grandi estensioni e progetti con molte immagini.

Immagine che mostra il confronto tra mesh generate in maniera diversa e risorse hardware richieste secondo indicazioni di Agisoft Photoscan

DATO DI PARTENZA

Si può scegliere di creare la mesh a partire dalla nuvola sparsa o densa

NUMEROSITÀ DELLE FACCE

Indica la risoluzione della mesh che si sta costruendo.
Il numero di facce è legato alla nuvola di punti che si sta utilizzando e da
High, a Medium a Low segue una ratio di 1/5, 1/15 e 1/45.
Con l’opzione custom si può scegliere la numerosità desiderata.

Io di solito lavoro in modalità Medium o High, i risultati ottenuti sono sempre stati soddisfacenti sia in termini di tempi di calcolo che interoperabilità con altri software.

OPZIONI DI INTERPOLAZIONE

  • Se disabilitata, solo le zone corrispondenti alla nuvola di punti sono ricostruite e questo porta ad un prodotto più accurato.
  • Se abilitata permette una interpolazione dei punti entro un certo raggio.
  • Se estrapolata, il modello finale è senza buchi e anche grandi aree prive di dato possono essere ricostruite.

Nel menu Tools – Mesh trovi varie opzioni per editare la mesh, rifinirla, calcolare informazioni, misurare aree e volumi.

BUILD TEXTURE

MODALITÀ DI MAPPING

La scelta è legata al prodotto che vogliamo ottenere e determina come sono selezionati i “ritagli” delle immagini

  • GENERIC: non è fatta nessuna ipotesi a priori sui prodotti o sulla superficie, il software cerca di ricreare una texture uniforme.

  • ADAPTIVE ORTOFOTO: la superficie è divisa in regioni orizzontali e verticali che sono texturizzate separatamente garantendo buona qualità in entrambe.

  • ORTOFOTO: tutto l’oggetto è texturizzato in proiezione ortografica, la qualità delle regioni verticali è scarsa.

  • SFERICA: è adatta per oggetti tondi.

  • IMMAGINE SINGOLA; la texture dell’intero oggetto è estratta da un’unica immagine.

PARAMETRI DI GENERAZIONE

Se non è abilita la modalità immagine singola, si può scegliere la combinazione dei contributi delle varie immagini alla texture finale di ogni pixel.

  • MOSAIC, implica un approccio in due step:

    • componenti a bassa frequenza sono ritagliate e combinate (con media pesata) per creare un background senza interruzioni;

    • componenti ad alta frequenza (i dettagli) sono presi da una singola immagine, è scelta l’immagine con angolo di vista nadirale sulla porzione indagata.

  • AVERAGE: usa una media pesata dei valori derivanti dalle immagini interessate (i pesi sono legati a parametri simili a quelli esposti per la componente ad alta frequenza dell’approccio mosaic).

  • MAX-MIN INTENSITY: si sceglie il contributo che ha il max o min valore in intensità per il pixel indagato.

  • DISABLED: si sceglie l’immagine che si trova in una posizione privilegiata (come approccio mosaic-alta frequenza).

Immagine che mostra il confronto tra texture del medesimo rilievo generate con diverse impostazioni in Agisoft Photoscan

Per dataset con marcate variazioni in illuminazione è possibile abilitare una correzione del colore, ma è un processo che richiede molto tempo.
Per migliorare la qualità dei prodotti finali è possibile escludere (disabilitare) le immagini che non vogliamo o a bassa qualità (vedi Image Quality nella prima puntata di questa serie)

L’opzione mosaic offre il risultato nel complesso più gradevole, con transazioni graduali e senza stacchi netti di luminosità, tuttavia se avete necessità di zoomare alcune porzioni potreste rilevare mancanza di definizione a causa della media/sovrapposizione tra i vari contributi.

Spero che anche il settimo articolo di Paolo Rossi su Mesh e Texture in Photoscan possa essere una buona guida o uno spunto di approfondimento su questo step dell’elaborazione fotogtrammetrica.
Dubbi o domande sono sempre benvenuti!

Grazie Paolo anche per questo contributo.
Conoscendo un po’ i vari step dell’elaborazione direi che non manca molto alla fine della rubrica, sicuramente abbiamo girato la boa di metà!
Ma lascio comunque totale carta bianca a Paolo per tutto quello che vorrà ancora condividere su queste pagine.

A presto!

Paolo Corradeghini

 

 

fotografia dell'Ing. Paolo RossiPaolo Rossi, ingegnere e PhD in Ingegneria Industriale e del Territorio presso l’Ateneo di Modena e Reggio Emilia, attualmente lavora presso il Laboratorio di Geomatica del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, dove si occupa di ricostruzione 3D da immagini.

Laboratorio di Geomatica
Dipartimento di ingegneria Enzo Ferrari, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Via Pietro Vivarelli 10, Modena
Tel: 059 2056297
Cell: 3457054511
Email: paolo.rossi at unimore.it
Profilo Linkedin

 

Ho pubblicato due video sul canale You Tube, uno ciascuno per la generazione della mesh e della texture:

aerofotogrammetriaagisoft photoscanFotogrammetriameshstructure from motiontexture
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SOFTWARE

Paolo Corradeghini

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Comment


Alessandro
27 November 2019 at 10:33
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    Paolo Corradeghini immagine profilo
    Paolo Corradeghini, ligure, classe 1979, ingegnere per formazione, topografo di professione, sportivo per necessità e fotografo per passione. Fai click sulla mia faccia e scopri qualche informazione in più.
  • Paolo Corradeghini

    Topografia, rilievi, droni, gps, cartografia, geomatica e mappe.
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    Paolo Corradeghini
    Video YouTube UCi7FWlZ8-gdWbBqScaODajw_RJk0s-zlgZg In questo video ti condivido un'attività di campo in cui ho dovuto acquisire, velocemente, delle informazioni di un tratto stradale interessato da diversi accessi laterali.

E, altrettanto velocemente, ho elaborato i dati per soddisfare l'urgenza del committente.

Ho usato uno SLAM, XGrids Lixelkity K1, con il modulo GNSS RTK attivo, per acquisire una nuvola di punti, camminando dove potevo.
In campo ho preso anche le coordinate di un po' di punti della segnaletica orizzontale, per supportare e controllare l'output.

Ti condivido anche i dati che ho trasmesso in relazione alla richiesta.


Questo video è stato possibile grazie alla partnership con Dynatech - https://www.dyna-tech.it/
Tramite il link qui sotto puoi beneficiare di 3 mesi di licenza gratuita del software Lixel Cyber Color: https://bit.ly/44uzrKW


SCARICA LA NUVOLA DI PUNTI
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Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

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Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
Email - paolo.corradeghini@3dmetrica.it


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È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:23 Il problema
1:20 L'ambito
2:05 Misure GNSS
3:50 Lo SLAM
4:47 Problemi di deriva
5:19 Tempi di campo
6:01 Dynatech
7:12 Considerazioni sul processo
10:28 La nuvola e i dati SLAM
16:07 Planimetria in CAD
16:55 PointCab Origins
17:50 La classificazione del terreno
18:28 Il modello 3DGS
20:09 Il controllo dei dati
20:49 Durata complessiva
23:02 Outro
    In questo video ti condivido un'attività di campo in cui ho dovuto acquisire, velocemente, delle informazioni di un tratto stradale interessato da diversi accessi laterali.

E, altrettanto velocemente, ho elaborato i dati per soddisfare l'urgenza del committente.

Ho usato uno SLAM, XGrids Lixelkity K1, con il modulo GNSS RTK attivo, per acquisire una nuvola di punti, camminando dove potevo.
In campo ho preso anche le coordinate di un po' di punti della segnaletica orizzontale, per supportare e controllare l'output.

Ti condivido anche i dati che ho trasmesso in relazione alla richiesta.


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0:23 Il problema
1:20 L'ambito
2:05 Misure GNSS
3:50 Lo SLAM
4:47 Problemi di deriva
5:19 Tempi di campo
6:01 Dynatech
7:12 Considerazioni sul processo
10:28 La nuvola e i dati SLAM
16:07 Planimetria in CAD
16:55 PointCab Origins
17:50 La classificazione del terreno
18:28 Il modello 3DGS
20:09 Il controllo dei dati
20:49 Durata complessiva
23:02 Outro
    In questo video ti condivido come fare per ritagliare un raster dentro QGIS.

Ti faccio vedere due modi.
Uno ritaglia il raster secondo le "estensioni" come, ad esempio, la copertura della tua area di lavoro di QGIS o un rettangolo che disegni tu
L'altro permette un lavoro più raffinato usando un poligono che crei o importi e scegli come "maschera di ritaglio".

Vale per modelli digitali di elevazione (come per il caso del video) ma anche per altri raster/immagini come le ortofoto...


Questo video fa parte del progetto "QGIS in Azione" fatto in strettissima collaborazione con @GterGeomatica 
Io ospito il progetto e provo a dare voce al loro vasto know how su QGIS, messo generosamente a disposizione.
Se ti va di segnalarci un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di QGIS ne prendiamo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondiamo qui sotto.

Con il codice sconto 3DMETRICAGTER puoi usufruire del 20% di sconto su tutti i corsi della loro offerta formativa, che trovi qui: https://www.gter.it/formazione/online/

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0:00 Intro
0:35 Preparo il lavoro
1:26 Ritaglio sulle estensioni
6:03 QGIS in Azione e GTER
7:55 Ritaglio su un poligono
13:02 Da linea a poligono
15:51 Tagliare un ortomosaico
16:24 Perchè tagliare un raster
17:16 Outro
    Se ti è capitato di lavorare per un po' di tempo in CloudCompare e poi accorgerti di aver perso tutto per un crash o una chiusura accidentale del software allora questo video potrebbe aiutarti.

Ti condivido come gestire un progetto, salvandolo in formato .BIN e mantenere ordine nei database dei layer.

Nel video trovi anche informazioni su come CloudCompare tratta i file (in modo non distruttivo ma senza salvare file di backup) e sul fatto che non esista l'opzione di "annullamento dell'ultimo comando" ("undo" o "CTRL Z").

Spero possa essere utile per i tuoi lavori sulle nuvole di punti.


Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
Se ti va di segnalarmi un problema o qualche difficoltà che stai avendo nell'uso di Cloud Compare ne prendo spunto per altri contenuti come questo o, se basta lo spazio di un commento, ti rispondo qui sotto.
Se vuoi supportare il progetto puoi condividere il video con chi pensi possa essere interessato a questo argomento.


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0:00 Intro
0:40 La gestione dei file
4:36 Salvare un progetto
8:19 L'ordine dei layer
12:45 Aggiornare il progetto
14:03 Non esiste il CTRL+Z
15:55 Una panoramica sui file
17:14 Recap finale
19:19 Outro
    Quando produci l'output di un rilievo (fotogrammetrico) ti assumi la responsabilità dei dati che condividi e che, spesso, saranno usati da altre persone per le loro elaborazioni, studi e progetti.

È importante che l'accuratezza restituita sia in linea con gli obiettivi del lavoro e che le informazioni che trasmetti siano affidabili e attendibili
    Accuratezza e precisione sono due concetti spesso confusi nel mondo della misura e del rilievo.
Ma sono diversi.
Un output di un rilievo può essere molto preciso ma completamente sballato nella posizione (e quindi per niente accurato).

Mi capita di sentire spesso di rilievo aerofotogrammetrici fatti in assenza di punti misurati a terra, o sull'elemento da ricostruire, solo perchè si è usato un drone con antenna GNSS RTK.

Non usare punti di appoggio e controllo può essere molto pericoloso in relazione a quello che succederà con i dati del tuo rilievo fotogrammetrico.
    Accuratezza e precisione sono due concetti spesso confusi nel mondo della misura e del rilievo.
Ma sono diversi.
Un output di un rilievo può essere molto preciso ma completamente sballato nella posizione (e quindi per niente accurato).

Mi capita di sentire spesso di rilievo aerofotogrammetrici fatti in assenza di punti misurati a terra, o sull'elemento da ricostruire, solo perchè si è usato un drone con antenna GNSS RTK.

In questo video ti condivido i passaggi che faccio dentro il software di fotogrammetria (Agisoft Metashape Pro) per elaborare i dati, analizzare la precisione e controllare l'accuratezza degli output del processo.

Non si tratta di un "tutorial", quanto piuttosto di una condivisione di metodo di lavoro, sperando di poter accendere un riflettore sull'importanza del controllo dei dati e della loro attendibilità anche in considerazione delle conseguenze che un output fallace avrà su lavoro e decisioni di altri che seguiranno.

Ti faccio vedere:
L'analisi preliminare dei dati
La definizione del sistema di riferimento
La scelta della quota di lavoro (ellissoidica o ortometrica)
La valutazione della precisione sui GCP
La verifica dell'accuratezza sui Check Point
Un controllo extra
La consegna dei risultati

Spero che questo video possa far comprendere l'importanza dell'attenzione che si deve porre nel condurre rilievi aerofotogrammetrici e nella responsabilità che si porta dietro la scelta di restituire un output che, si suppone, sia affidabile ed attendibile in relazione agli obiettivi del lavoro.

Se ti va di aiutarmi nella mia personale "missione responsabilità" potresti condividere questo video con chi si occupa di queste cose o con chi riceve dati da rilievi aerofotogrammetrici

P.S.
Il concetto di verifica, controllo, accuratezza, affidabilità e responsabilità vale per tutte le attività di misura e per le acquisizioni 3D attraverso laser scanning (statico, lidar e SLAM).



Questo video è sponsorizzato da Metashape Italia.
Se ti interessa acquistare una licenza, seguire un corso o ricevere una consulenza specifica puoi usare questo link:
https://metashapeitalia.it/?coupon=3dmetrica


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0:00 Intro
1:41 Il contesto fotogrammetrico
2:06 Operazioni preliminari
2:48 La posizione delle immagini
4:42 Il Sistema di Riferimento
6:53 La quota di lavoro
11:19 L'allineamento delle immagini
13:27 I target
17:20 GCP e Check Point
18:52 Precisione e Accuratezza
21:58 Distribuzione degli errori
22:57 Lo Sponsor Metashape Italia
24:30 Esporto la nuvola densa
25:24 Classificazione della nuvola
25:57 Un controllo extra sulla quota
30:53 La relazione tecnica finale
31:17 Un recap finale
36:30 Outro
    Hai la possibilità di personalizzare la tua area di lavoro di QGIS attraverso l'utilizzo delle "decorazioni".

Te ne parlo in questo video facendoti vedere come inserire titoli, copyright, loghi, riferimento di orientamento, griglia di coordinate...

È molto semplice ma spero che possa essere utile per il tuo lavoro iun QGIS.


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0:00 Intro
0:32 Il titolo
3:02 La griglia
5:03 Il Nord
6:20 Righello e Copyright
6:51 Inserire un'immagine
7:53 QGIS in Azione e GTER
10:31 Decorazioni e layout
11:28 Decorazioni e progetto
11:52 Titoli concatenati
13:50 Outro
    Una cosa che capita spesso a chi elabora nuvole di punti, soprattutto di fabbricati, è allineare dati che provengono da acquisizioni diverse e che descrivono parti specifiche di una scena.

Il caso tipico è unire una nuvola di punti, fatta con scansioni laser, dell'interno di un edificio, con quella della copertura, fatta attraverso l'uso di un drone.

Ti mostro come si fa dentro il software CloudCompare, attraverso lo strumento di "allineamento" che richiede, inevitabilmente, una sufficiente sovrapposizione tra di dati che tratti.


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0:00 Intro
0:37 I dati
1:23 Sovrapposizione tra dati
2:47 Allineamento tra nuvole
3:50 Operazioni preliminari
7:29 Analizzo le corrispondenze
9:05 Avvio il processo
14:08 Distribuzione dei punti
16:27 Controlli pre allineamento
18:40 Concludere il calcolo
20:27 Analisi del risultato
22:28 Unisci le nuvole allineate
24:03 Outro
    Nel mondo degli strumenti del Geomatico le cose cambiano velocemente.
Nuovi strumenti entrano nel mercato, permettendo attività prima difficilmente fattibili, soprattutto da parte di piccole realtà e professionisti.

Ed allora credo che possa essere molto utile partecipare ad un "Demo Day" in cui un brand (o un rivenditore) mostra i propri prodotti ed il loro uso, inclusi pregi e difetti.

In questo video ti condivido la prima data del Roadshow organizzato da @lidaritalia per i prodotti di @GreenValleyINTL tenutosi a Genova il 21 Ottobre 2025


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche scrivimi.

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0:00 Intro
0:20 Perchè un Demo Day?
2:09 I prodotti GVI
4:30 Vantaggi dello SLAM
5:05 I campi di applicazione
6:06 Il futuro della Reality Capture
7:40 Vale la pena partecipare?
9:03 Outro
    In questo video ti condivido il modo per inserire, lungo una linea, dei punti ad una distanza, definita da te, dall'origine della linea.
Insomma si tratta di definire delle distanze progressive o delle "chilometriche".

Si usa il tool "punti casuali lungo una linea" e poi si sistemano le cose combinando qualche attributo con il calcolatore di campi.


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0:00 Intro
0:37 Casi applicativi
1:26 La lunghezza della linea
3:21 Punti arbitrari sulla linea
5:21 Applicare la distanza giusta
7:32 Il calcolatore di campi
10:20 Controllo del risultato
10:46 QGIS in Azione e GTER
14:08 Outro
    In questo video ti faccio vedere come fare per calcolare il volume di un cumulo di materiale stoccato (terra, ghiaia, ...).

La procedura usa il tool "Volume Calculation" che prevede il passaggio attraverso un modello digitale di elevazione (rasterizzazione).

I casi concreti che ti possono capitare sono due.
1. Il cumulo è appoggiato su un piano orizzontale (un piazzale).
2. Il cumulo è appoggiato su un versante inclinato.

Nel secondo caso le cose sono un po' più complicate ma ti dico come poter fare.

Spero possa essere utile.

P.S.
In realtà ci sarebbe un altro caso, che non ho trattato nel video, e che non riguarda un vero e proprio cumulo quanto piuttosto del materiale "appoggiato" ad un versante.
Qui le cose sono ancora più complicate.
Magari ci faccio un altro video del progetto.
:)


Questo video fa parte del progetto "Cloud Compare on Demand"
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0:00 Intro
0:40 Cumuli su piazzale
3:00 Ritaglio la nuvola
5:29 Calcolo il volume
7:47 I risultati
11:22 Cloud Compare On Demand
12:02 Cumuli su versante inclinato
12:43 Creare un piano di riferimento
20:00 Il nuovo calcolo del volume
23:00 Un risultato non corretto
24:18 Outro
    Credo che, nel lavoro del tecnico geomatico (ma non solo in questo), le attività debbano essere svolte in modo efficiente: avendo chiaro il risultato da raggiungere e scegliendo gli strumenti adatti per minimizzare le risorse necessarie (tempo, denaro, persone, ...).

Con questo obiettivo in mente, ti condivido questo video dove ho utilizzato uno SLAM (Li Grip O2 Lite di @GreenValleyINTL  ) ed un'antenna GNSS  per mappare, nella maniera più completa possibile, un'area urbana, senza avere necessità di precisioni millimetriche (che poi non è che si ottengano così facilmente come magari ti senti dire!) o dettagli geometrici super definiti.

Ti racconto:
- dell'obiettivo del rilievo;
- dell'ambito in cui ho lavorato;
- degli strumenti che ho scelto;
- della programmazione delle attività;
- del rilievo;
- dei dati elaborati e della loro accuratezza;
- di alcune considerazioni sull'efficienza.

Spero che possa essere interessante.


Questo video è stato possibile grazie alla partnership con @lidaritalia https://www.lidar-italia.it/
Attraverso la loro homepage puoi iscriverti, gratuitamente, alle due date del roadshow sugli strument ed i software Greenvalley International


I DATI
Se sei un finanziatore di 3DMetrica puoi scaricare la nuvola di punti attraverso questo link: https://tinyurl.com/slamefficiente 


Se pensi che questo video possa essere utile anche a qualcuno che conosci puoi condividerglielo.
Ne sarei felice.


Se hai dubbi, domande, richieste specifiche su procedure, comandi o modi di fare qualcosa scrivimi ed io ne prendo spunto per un altro video come questo.

I modi più veloce per contattarmi sono questi:
Linkedin - paolocorradeghini  
Telegram - https://t.me/paolocorradeghini
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È grazie a chi supporta il progetto se posso fare questi video per tutti.


0:00 Intro
0:45 Location
1:35 LiGrip O2Lite
4:17 Programmazione
8:15 I target e la misura GNSS
8:48 L'acquisizione SLAM
10:37 La nuvola di punti
13:55 Criticità della nuvola
16:17 Verifica dell'accuratezza
19:03 Considerazioni finali
22:41 Outro
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